LA PESCA ALLA TROTA

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Author Topic: LA PESCA ALLA TROTA  (Read 12311 times)

andrea123

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on: April 20, 2009, 14:35:58
LA TROTA IN LAGHETTO


Tra i numerosi tipi di pesca, uno dei pochi che non e' in crisi e' la pesca alla trota nei laghetti. Questo avviene per molti motivi, soprattutto per la facilita', comodita' e numero di catture. E' una comoda "palestra" per cominciare, non richiede tanta burocrazia, e' un ambiente comodo e sicuro. Molto spesso e' presente anche un bar/ristorante. La possibilita' di cattura e' spesso elevata, con difficolta' minime (ovviamente le giornate di magra e i cappotti, anche se molto meno frequenti, ci sono anche in questi ambienti particolari).

Anche se le attrezzature specialistiche spesso hanno cifre a 2 zeri, si puo' pescare tranquillamente "riciclando" materiale meno costoso, con buoni risultati. Vediamo cosa e come fare.

IMPORTANTE: prima dell'uscita di pesca, se possibile fate un sopralluogo sul posto per informarvi su regolamenti, tipo di pesce e dimensioni (ci serve per dimensionare l'attrezzatura) e costi. In quasi tutti i laghetti c'e' un comodo sentiero, GRATUITO, tutto intorno che ci permette di valutare la situazione. Se vi chiedono di pagare per fare il giro (a me e' successo l'anno scorso), cambiate posto (e' ingiusto spendere solo per vedere il luogo).

La "lista" che trovate sotto e' ideata per una situazione "normale", con pesci mediamente su 15-20 cm, con qualche capo isolato su 1 o 2 kg. Se i pesci sono piu' grandi, sovradimensionate adeguatamente. Le trote nei laghetti di solito sono delle iridee cresciute in vasca, per cui non tirano tanto e se la pressione di pesca non e' eccessiva non sono molto "schizzinose".


COSA CI SERVE:


1 canna da galleggiante; ottime quelle leggere (potenza fino 20 - 30 gr) per la pesca dei pescegatti col galleggiante, vanno benissimo anche quelle in fibra di vetro

1 mulinello decente, in grado di tenere circa 100 m dello 0.25 o poco piu'

del buon filo (sulla lenza madre di solito basta uno 0.25): personalmente consiglierei lo Zebco "Topic Luccio" (ideale per la pesca col galleggiante, affidabile e facile da usare) o il Linea Effe Ninja Reel. Per i terminali, di solito basta uno 0.20 morbido, ovviamente con un carico di rottura al massimo dell'80% della lenza madre; tradotto, con una linea in bobina da 5 kg, il terminale al massimo deve tenere 4 (volendo per esso si puo' scendere, fino allo 0.14); di solito uso o un modello della Zepre, o il Taky.

1 galleggiante "classico" e un piombo adeguato (per un 5 gr serve un piombo da 3, per un 8 un 5; il piu' piccolo e' piu' sensibile, ma in caso di vento e' meno stabile)

girelle da 8-10 e ami (ottimi dal 5 all'8, volendo si puo' salire fino al 3 o scendere fino al 12); consiglio vivamente, per facilitare la slamatura, di schiacciare bene gli ardiglioni

ovviamente, forbice a becchi piatti, slamatore, stracci e un secchio o borsa per i pesci (quasi ovunque e' proibito il rilascio, anche perche' siccome l'amo e' quasi sempre profondo e si tratta di un pesce delicato, difficilmente si salverebbe; personalmente vedo questa pesca come una versione "fai da te" della pescheria)

utile ma non necessario, un guadino (ne basta uno piccolo) e un seggiolino.

Totale, se andate da un grossista ve la cavate con circa 20 e. Se vi vogliono vendere roba stellare, sappiate che (almeno per gli inizi) non vi serve e sarebbe solo una spesa inutile.


COME FARE


La montatura e' quella classica per il galleggiante (e' la stessa che ho descritto nel tutorial per la canna fissa), e' molto semplice e non da problemi. Legate gli ami (se non siete capaci fateli legare da un amico, e FATEVI INSEGNARE) in modo che il terminale sia lungo tra 40 e 80 cm.

In alcuni casi e' permesso usare 2 ami per canna; in questo caso createvi delle montature ad amo singolo "di scorta", e qualcuna a 2 ami (ad altezze diverse, es uno a 40 e uno a 50 cm), da usare magari con 2 esche diverse, tipo lombrico e camola.

E' importante tarare la frizione del mulinello un po' sotto il punto di snervamento del terminale (questo perche' e' il filo piu' sottile; di solito si consiglia una taratura sul punto di rottura confidando nell'elasticita' del nylon, ma personalmente preferisco stare ancora piu' leggero in modo che se il finale e' danneggiato non ceda). Per questo, fatevi aiutare (e soprattutto INSEGNARE) da un amico; quando avrete imparato (e non importa se per questo perdete qualche pesce) questo vi sara' utile in moltissimi altri casi :) e potrete fare da soli.

La stessa canna, sostituendo SOLTANTO il terminale (semplicissimo data la girella), si puo' usare in molte condizioni diverse, e consente anche a chi ha iniziato da poco di lottare tranquillamente con pesci sul kg e mezzo con un buon margine d'errore; come esempio di altri usi, sia in canale che in laghetto, con un terminale dello 0.20 lungo 15 cm e un amo dal 4 al 6 e' ottima per carassi e pescegatti (quelli piccoli normali, non i "channel" e affini!!); con uno da 20 o 30 cm di 0.14 e amo tra l'8 e il 12 va bene per i cavedani (i vari puristi della trota lago o bolognese inorridiranno, ma ME NE FREGO perche' questa pagina e' per chi comincia, che deve poter SPENDERE QUELLO CHE SERVE - non di piu' - E BENE, e poter iniziare CON SEMPLICITA'; i tiri alla fune con fili capillari, ami minuscoli e piombature ultracomplesse spesso NON SERVONO e li lascio volentieri a chi li vuole :). Insomma, sperimentate e divertevi (che e' la cosa piu' importante).


L'AZIONE DI PESCA


Arrivati sul posto (e pagato l'accesso), montate la canna col terminale. Per prima cosa, valutate la situazione e provate a pensare dove potrebbero essere le trote (anche se in molti casi, soprattutto in periodo invernale, sono un po' dappertutto e va bene quasi ogni punto). In molti luoghi, siccome pescare con 2 canne costa pochissimo piu' di 1, e' utile averne un'altra e piazzarle in modi differenti (ad es, ho trovato ottimo l'abbinamento tra la canna normale al largo con 2 m di altezza del galleggiante, e la minicanna con 50 cm sotto riva).

Come esca (informarsi sul regolamento!!!) come sempre validi i soliti lombrichi. Sulle uova di salmone non ho mai avuto grossi risultati, e non ho mai usato le pastine o le "esche sintetiche", per cui non le valuto (ma da quel poco che ho visto funzionano discretamente).

La migliore in molti casi rimane la classica camola del miele. Solo che non tutti sanno che a seconda del suo innesco il rendimento varia moltissimo. L'innesco ideale ne richiede 2. Guardatele: da un lato hanno 2 puntini marroni (gli "occhi"). La prima va messa nell'amo partendo dalla parte opposta ai 2 puntini, l'altra invece va messa al contrario. In questo modo, le 2 camole hanno gli "occhi" nello stesso punto, circa all'inizio della curvatura dell'amo.Incredibile ma vero, questo semplice accorgimento (spiegato da un vecchio pescatore) mi ha permesso di raddrizzare una giornata storta; avevo preso solo 2 trote in 2 ore, nell'ora successiva ne ho prese altre 10 (poi ha iniziato a piovere forte e sono tornato a casa).

L'abboccata avviene con la tipica "scia" del galleggiante che parte nettamente, e' molto secca e veloce. MAI ferrare subito! Bisogna aspettare almeno 3 o 4 secondi (che metteranno a dura prova i nostri nervi). Ferrare troppo presto o troppo tardi si traduce in un amo scarico e un pesce scappato. Come al solito, l'esperienza ci aiutera' a trovare i tempi giusti; non deprimetevi se le prime volte andrete spesso "a vuoto".

Il combattimento, a causa della scarsa taglia dei pesci, di solito non e' impegnativo; tuttavia, se incappate in un pesce da oltre mezzo kg, anche se la nostra attrezzatura e' sovradimensionata avrete comunque un po' da divertirvi.


ARTIFICIALI?


In alcuni laghi (dalle mie parti nessuno) e' permesso pescare a mosca o a spinning. Spesso in questi casi e' permesso il no kill.

A parte questo, il classico "grub", o falcetto in gomma e permesso quasi ovunque. A questo punto ci sono 2 strategie;

-se e' permesso usare la "jig head" (la testina piombata apposita), basta usare una di queste e una canna da spinning leggero con filo tra lo 0.18 e lo 0.25 (il piu' usato e' lo 0.20 perche' permette bei lanci ed e' robusto)

-altrimenti, leghiamo un amo singolo su 15-20 cm di filo dello 0.14 e inseriamo il grub. Come piombatura, o inseriamo una bombarda (tipo quelle degli "striscisti") sulla lenza madre della canna da spinning sopra la girella, oppure usiamo qualche pallino spaccato sul terminale a 2 cm l'uno dall'altro, iniziando 1 cm sotto l'asola di attacco.

Appena si sente tirare, si ferra quasi subito.


QUALCOSA DI PIU'...


Se (come me) avete la fortuna di avere un buon mulinello "match", con 2 bobine di diversa capacita', e' utile riempirle con fili di diverso diametro. Personalmente ho su una bobina lo 0.35 Ninja (che lo aveva messo l'amico che me lo ha venduto) e sull'altra lo 0.18 Topic Trota.

La seconda bobina, con filo piu' sottile, e' utile quando le condizioni diventano dure. Serve una discreta esperienza, ma a volte e' l'unico modo per "scappottare". In questi casi uso un amo dell'8 con del filo 0.14 (ottimo anche per i cavedani) e un galleggiantino " ad asta" in legno con un piombo minuscolo e una girella del 12.

La prima e' quella che uso abitualmente nei canali, con un galleggiante da 8 gr, e posso assicurarvi che spesso, date le condizioni e gli ostacoli, NON e' un eccesso...


QUALCHE CONSIGLIO FINALE


Per pescare nei laghetti spesso bisogna iscriversi all'associazione con cui e' convenzionato. E' una formalita' burocratica, di solito neppure tanto costosa o fastidiosa, ma e' un "male necessario".

In quanto alle regole, sappiate che spesso la sorveglianza e' "stretta" e che il mancato rispetto e' spesso punito con l'espulsione immediata senza rimborso (a volte per l'intera stagione) e che potrebbero farvi storie. Comunque, in moltissimi casi le regole non sono troppo restrittive, e si puo' pescare in tutta tranquillita'.

Infine, abbiate pazienza; non verso i pesci, ma verso le altre persone. Spesso vi troverete attorno qualcuno che si fa il giro del lago per vedere (e finche' e' un collega, anche se curioso, va bene, ma se e' una famigliola con i bambini al seguito a volte si passano momenti tragicomici) ma il vero "banco di prova" sono gli "striscisti". Alcuni di essi, da veri pendolari della "caccia alla trota", corrono dove vedono una cattura e iniziano a lanciarvi freneticamente attorno, lasciandovi pochissimo spazio. Non sono rari i grovigli, ed e' normale trovarsene una decina addosso se prendete una trota. In alcuni casi addirittura si telefonano da sponda a sponda, e si chiamano tra loro (a me e' successo anni fa, e vi assicuro che avevano esasperato tutti). Lasciateli fare, tanto spesso perdono solo tempo correndo di qua e di la (tra l'altro il rumore della vostra lotta fa fuggire gli altri pesci per qualche minuto, per cui pescano spesso nel vuoto). Dopo qualche minuto se ne andranno via, lasciandovi soli cosi' potrete apprezzare la tranquillita' del lago.
   ;D ùùooiuuy


enzo.

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Reply #1 on: April 20, 2009, 16:18:38
Ciao Andrea.
Se me lo permetti,vorrei  arricchire il tutto con dei pareri che spero tu e gli altri, prendiate solo come  "personali",avendo praticato per molto tempo,questo tipo di pesca.
Inanzitutto,affrontando una battuta di pesca in questi laghetti,e trovandoci di fronte spesso a pesci di dimensione di 15/20 ma anche 30cm,non abbiamo bisogno ne'di una canna da pesca al  pescegatto ne'di uno 0.20/0.25 /0.30 in bobina e ti spiego il perche':inanzitutto essendo una "pesca sportiva",tale dovrebbe rimanere,quindi a questo scopo, una semplice canna da laghetto in carbonio,con potenza 0/8-0/10 gr,che si trova anche a 35/40 euro,e un buon 0.16 in bobina,vanno piu'che bene.
Portarsi dietro due o tre canne,a prescindere se ne fanno usare o no piu'di una, e'sempre buona consuetudine.Primo, perche' potrebbe sempre rompersi un vettino,secondo, perche'e'sempre meglio avere delle montature diverse e gia'pronte.
Come prima montatura,(e quindi prima canna)consiglio un classico piombino da 2 o 3 gr di forma leggermente tozza denominato Short che tende a scendere piu'velocemente,montato senza il galleggiante,su lenza 0/16 o 0.18,gommino salvanodo,girella tripla e un finale di uno 0.16/0.14 ,a seconda di quello che abbiamo in bobina,di 40 cm,e un amo n°8.
Sia lo Short che il finale cosi'corto,servono,se siamo sul branco,a far andare prima in pesca il tutto e ad essere cosi'piu'veloci.Se poi le catture sono sporadiche,possiamo usare anche un bracciolo di 0.80/100 cm.

Come seconda montatura e quindi seconda canna,ne consiglio una simile alla prima, pero'con finali lunghi da 0.80 cm fino a 1.50 mt e con piombini che tendono a scendere piu'lentamente denominati Slim che,a differenza dello Short,ma a parita'di peso,avendo una forma piu'allungata,hanno piu'attrito in acqua e quindi cio'ne rallenta la caduta.
A questa montatura, ne possiamo affiancare una simile,mettendoci,invece del piombino,il classico vetrino e servono entrambe ad affrontare una situazione in cui le trote sono svogliate e quindi una classica "pesca di ricerca".
Lo svolgimento della pesca con le montature illustrate,sono simili allo spinning nel senso che dovremo,una volta lanciato, recuperare, aggiungendo dei movimenti con il polso e quindi "animare"la nostra esca(tremarella)
Affrontando tale pesca,magari spesso non conoscendo la profondita'a cui mangiano le trote,a meno che non si vedano a galla,conviene sempre ,specie dal primo lancio,una volta che il nostro piombino e'sbattuto in acqua,contare un po'di secondi es.prima fino a 5 e poi cominciare a recuperare.Se non abbiamo avuto mangiate,riproviamo,pero'questa volta contando magari fino a  o 10 e recuperare con la stessa velocita'di prima.Questo fino a quando non sentiamo le prime toccate quindi abbiamo individuato la profondita'alla quale sono le trote;un po'come la pesca con la bombarda.
Si puo'addirittura,in caso di svogliatezza completa delle trote,montare al posto del piombino o del vetrino,una classica "coroncina" fatta di pallini,style,o appositi vetrini,intervallandoli l'uno dall'altro con delle micromolle che servono,oltre ad ammortizzarne la discesa,anche a emettere rumori attiranti.

Come terza montatura e quindi terza canna,montarci una semplice "penna di pavone" o galleggianti da laghetto che piomberemo con una torpilla,vetrino,o una catena di pallini a seconda di come mangiano le trote e dopo in secuenza  girella,30/40 cm di finale e amo.
Controlliamo a riva che la nostra esca,innescata a bandiera,ruoti bene,lanciamo il nostro galleggiante,facciamolo andare in pesca e iniziamo una piccola "trainetta" recuperando di continuo lentamente o a intervalli.Fatto questo,alla prima tocca che sentiamo,ci fermiamo dando modo alla nostra amica di ingoiare bene,dopodiche',vedendo sparire sott'acqua il nostro segnalatore,ferriamo.
Certo e', che non tutti potranno avere a disposizione tante canne,ma questo non e'necessario perche',conoscendo bene, o quasi,tutti gli aspetti di questa pesca,possiamo,pazienza permettendo,usarne solo una a cui provare le varie montature.
Ovviamente non e'tutto; ci sono ancora bombarde,salterelli,bulbo etcc...etcc....
La cosa piu'importante e'l'innesco.Maggiori saranno le possibilita'di cattura,se ruota bene in acqua altrimenti...
Come innesco consiglio: se la pesca e'veloce ,quindi richiede meno perdita di tempo,mezzo lombrico a salire sull'amo e camola a bandiera (micidiale anche in ricerca), le classiche due camole,il caimano oppure,se come nel primo caso,mezzo caimano a salire sull'amo e una camola a bandiera.
Ancora inoltre,se la fanno usare,pasta bianca per trote messa a pallina sull'amo,allungata con le dita e un po'curvata tipo banana oppure,pallina di pasta bianca a salire sull'amo e camola a bandiera.
Dico bianca,perche'solitamente e'il colore che va'di piu' poi dipende dall'acqua e ......dalle trote.

Spero siano serviti i miei consigli ,basati su esperienza personale, e qualora ne vogliate altri,magari anche illustrati con foto,sono a vostra disposizione.


Enzo.
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Reply #2 on: November 19, 2009, 18:41:22
Bravo Enzo
hai fatto un report veramente esaustivo... ;D
Mi permetto solo di aggiungere alcune considerazione che ho avuto modo di testare sui laghi dove ho gareggiato:
1) la lunghezza del terminale che andremo a realizzare deve essere proporzionata al peso della zavorra che utilizziamo.
Per esempio se peschiamo con short, slim, super slim, vetrini, etc dai 3 ai 6 gr, mediamente possiamo utilizzare terminali lunghi 60 - 80 cm.
Se usiamo bombarde da 10 - 20 gr, dobbiamo iniziare ad usare terminali superiori al metro.
Do' un consiglio magari agli agonisti che si trovano a pescare in laghi grandi, dove per arrivare in pesca si utilizzano bombarde da 40 gr:
in questi casi realizzo dei terminali lunghi circa 180 cm (poi in base a come reagisce la trota, posso decidere di allungare o accorciare) con 120 cm dello 0,18 che lego alla girella tripla (sotto la bombarda), mentre i restanti 60 cm li faccio con fc dello 0,15 e li collego allo 0,18 tramite una semplice microgirella del n°24.
Questo perchè mi permette di avere un terminale più sottile (quindi meno visibile e che favorisce il movimento dell'esca) e ancora, mi aiuta in fase di lancio perchè la microgirella mi fa da peso ed evita eventuali ingarburgliamenti del finale (in gara è la cosa piu' fastidiosa...).
2) La ferrata deve essere effettuata quando vi sentite sicuri (ricordate che una trota punta dall'amo, è difficile che in quel giorno la riusciate a prendere...), ed effettuatela di "polso" senza cioè dare strattoni inutili.
3) Nel recupero della preda ricordate di mantenere la canna alta.
4) Se non fate il rilascio delle trote, prima di metterle nei vs. cesti, ricordatevi di ucciderle (spezzategli la spina dorsale, basta piegargli all'indietro la testa...), non per il semplice gusto di farlo, ma perchè così non soffrono per lenta agonia per mancanza di ossigeno
Per chi volesse delucidazioni, sono a disposizione

 ;D
Buona vita a tutti
Daniele
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enzo.

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Reply #3 on: November 19, 2009, 19:12:49
Ciao Daniele.
Precisiamo per chi non lo sapesse (perche'cosi'puo'sembrare una barbaria) che,l'uccisione della trota ,e'd'obbligo in gara ,pena squalifica ,ecco il perche'.
Poi,mi spieghi un po'questo passaggio visto che non l'ho capito?
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utilizzano bombarde da 40 gr:
in questi casi realizzo dei terminali lunghi circa 180 cm (poi in base a come reagisce la trota, posso decidere di allungare o accorciare) con 120 cm dello 0,18 che lego alla girella tripla (sotto la bombarda), mentre i restanti 60 cm li faccio con fc dello 0,15 e li collego allo 0,18 tramite una semplice microgirella del n°24.
Questo perchè mi permette di avere un terminale più sottile (quindi meno visibile e che favorisce il movimento dell'esca) e ancora, mi aiuta in fase di lancio perchè la microgirella mi fa da peso ed evita eventuali ingarburgliamenti del finale (in gara è la cosa piu' fastidiosa...).


Solitamente,subito al di sotto della bombarda,montata direttamente sulla lenza madre o uno shock leader,si mette un gommino salvanodo,a seguire una girella tripla e un finale proporzionato all'attivita'dei pesci,quindi sia in lunghezza che in diametro, e l'amo. Se si ha la cura ,dopo aver lanciato,a fine corsa,prima che la zavorra tocca l'acqua,bisogna fermare il filo in bobina dando cosi'la possibilita'alla lenza,e quindi al finale,di stendersi bene,cosi'come facciamo quando peschiamo all'inglese,evitando cosi'il fastidioso ingarbugliamento di cui parli.
Ho detto questo perche'dalla tua spiegazione,mi pare di aver capito che fra bombarda,girella tripla e spezzone di filo,va messa un'altra microgirella ancora ,con un'altro spezzone di filo,ma sinceramente,non ne vedo la necessita'.Ovviamente e'un mio parere.
Alla prossima.

enzo.
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Reply #4 on: November 20, 2009, 09:28:27
Ciao Enzo
la possibilità di inserire un'altra microgirella per "spezzare" il filo del terminale, l'ho sperimentato sul lago Sirino.
Essendo anche tu un lucano della provincia di PZ, probabilmente lo conoscerai. Ebbene questo è un lago molto grande rispetto ai canoni dei laghi in cui effettuavo gare, e spesso per stare in pesca bisognava utilizzare bombarde (di solito galleggianti - max g4) dai 40 gr in su, con terminali proporzionati, sia in diamentro che lunghezza (come giustamente hai sottolineato anche tu).
Non usando shock leader in bobina, proprio per evitare di "fermare" la bombarda per far stendere il terminale e quindi provocare uno "strattone" che potrebbe rompere la lenza, ho sperimentato la soluzione della microgirella.
Naturalmente quello che a me magari ha dato vantaggio, può essere uno svantaggio per altri e viceversa;  non esiste una regola specifica, ma la pesca è bella anche per questo.
Comunque se ti piace la pesca alla trota in lago, ti consiglio di partecipare o solamente andare a guardare, una gara ormai classica, che si svolge al lago Sirino (comune di Nemoli a circa 10 Km dall'uscita autostradale di Lagonegro), ogni 1° maggio (negli ultimi anni ormai è diventata quasi una gara nazionale, con circa 180 concorrenti che, nonostante la capienza del lago, devono pescare a bandiera).
E' stao un piacere discutere con te.
 ;D
Buona vita
Daniele
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Reply #5 on: November 20, 2009, 10:09:30
Lo conosco benissimo il "Trofeo Scaramozza",cosi'come conosco il Lago Sirino,dove in passato,ci ho svolto tantissime gare in cui,anche se non si raggiungeva quel numero di partecipanti,gia'si faceva a "turni",causa vegetazione esterna e in acqua.
In merito a questo,un plauso particolare va'agli amici Calabresi che per anni,hanno letteralmente dominato il podio (parlo di almeno 15 anni fa) perche'erano piu'abituati dei Lucani,alla pesca in laghi grandi e di conseguenza all'uso di bombarde di quella portata.
L'esperienza poi,con il passare degli anni,ha fatto si'che dovevano faticare un po'di piu' per raggiungere il podio,cosa che ormai,accade da un po'di tempo,anche se comunque vi partecipano perche'amici con l'organizzatore (del posto e figlio del povero Scaramozza) .
Per tornare al discorso bombarde,non dico che il tuo sistema non e'valido,ma solo che non ne vedevo la necessita'visto che,presa la mano,fermare la lenza in quel modo,diventa naturale.
Scusami ma come mai non usi shock leader?
Il discorso era riferito in genere all'uso di bombarde non solo di 40 gr ma anche di piu'.
Per chi ha delle canne che permettono,l'uso dello shock e'importantissimo perche',usando in bobina uno 0.18,puoi sparare con uno shock adatto,le stesse,a distanze siderali,frustando e non accompagnando perche'se devi accompagnare allora che senso ha usare una 50 gr potendo arrivare alla stessa distanza con una 30 gr frustando?
Che ne pensi?
Ritornando al discorso Gare,ormai ho chiuso nonostante il continuo invito di tutti gli ormai "piu'grandi" del settore regionale Lucano con cui sono intimo amico ma il mio abbandono e'stato comunque dovuto a degli screzi veri e propri di cui porto ancora strascichi.
La pesca,nel caso si appartenga a una "squadra",deve essere fatta di "amicizia vera" e basta;quando poi in gioco entrano l'invidia e la voglia di prevalere a tutti i costi sugli altri,passando anche sopra gli amici,beh'allora io ci metto uno STOP e non aggiungo altro.....
Aspettiamo anche altri interventi visto che questa pesca,si effettua anche in mare


enzo
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Reply #6 on: November 20, 2009, 10:48:58
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Scusami ma come mai non usi shock leader?
Il discorso era riferito in genere all'uso di bombarde non solo di 40 gr ma anche di piu'.
Per chi ha delle canne che permettono,l'uso dello shock e'importantissimo perche',usando in bobina uno 0.18,puoi sparare con uno shock adatto,le stesse,a distanze siderali,frustando e non accompagnando perche'se devi accompagnare allora che senso ha usare una 50 gr potendo arrivare alla stessa distanza con una 30 gr frustando?
Che ne pensi?

enzo

Ciao Enzo
ti rispondo subito sulla questione shock leader:
purtroppo quando facevo gare ritenevo erroneamente l'uso dello shock un impedimento allo scorrere del filo negli anelli della canna, che poteva provocare anche ingarbugliamenti ( e tu sai che cosa significava in gara...).
Adesso che ho iniziato la pratica del surf, mi sono reso conto invece di quanto importante sia lo shock (tieni presente che ho una tubertini corinto 130 con lo 0,18 in bobina e shock dello 0,40). Quindi avendo avuto queste esperienze negli anni in cui facevo gare, probabilmente non avrei utilizzato l'escamotage della girellina di cui sopra...
Per quanto riguarda il trofeo Scaramozza, anch'io ho preso molte "scoppole" dai garisti calabresi...
Inoltre sono d'accordissimo sul discorso gare: io non faccio agonismo dal 2001 sia per problemi di tempo (lavoro a Melfi e rientro solo per il week end), ma anche e soprattutto perchè non vedevo più quella gioia di incontrarsi con persone che magari vedevi magari solo sui campi di gara, ma con le quali era piacevole gareggiare e scambiare opinioni...
Come si dice al mio paese, sembrava che in gara "ci si giocasse la via di casa" e quindi al via polemiche, discussioni, etc.
Ed è per questo che sono passato al mare, dove vado quando posso e anche da solo, senza la necessità di fare il secchio (inteso come catture), stando tranquillo e senza avvelenarmi l'anima in discussioni inutili ("...quello non ha ammazzato le trote...", oppure,"... le trote erano piene di mangime e non hanno risposto in gara...", oppure, "... quello pesca nel mio settore..." calabria), perdendo di vista quello che poi doveva essere l'obiettivo primario: passare un po' di tempo praticando quella che è la ns. "malattia": la pesca.
Ti saluto...
 ;D
Buona vita
Daniele

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Reply #7 on: November 20, 2009, 11:21:53
Se hai smesso nel 2001 allora sicuramente ci conosciamo,almeno di vista.
E'stato un vero piacere discuterne,cosi'almeno abbiamo riaperto questa sezione.
Alla prossima 


enzo
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