LA TROTA IN LAGHETTO
Tra i numerosi tipi di pesca, uno dei pochi che non e' in crisi e' la pesca alla trota nei laghetti. Questo avviene per molti motivi, soprattutto per la facilita', comodita' e numero di catture. E' una comoda "palestra" per cominciare, non richiede tanta burocrazia, e' un ambiente comodo e sicuro. Molto spesso e' presente anche un bar/ristorante. La possibilita' di cattura e' spesso elevata, con difficolta' minime (ovviamente le giornate di magra e i cappotti, anche se molto meno frequenti, ci sono anche in questi ambienti particolari).
Anche se le attrezzature specialistiche spesso hanno cifre a 2 zeri, si puo' pescare tranquillamente "riciclando" materiale meno costoso, con buoni risultati. Vediamo cosa e come fare.
IMPORTANTE: prima dell'uscita di pesca, se possibile fate un sopralluogo sul posto per informarvi su regolamenti, tipo di pesce e dimensioni (ci serve per dimensionare l'attrezzatura) e costi. In quasi tutti i laghetti c'e' un comodo sentiero, GRATUITO, tutto intorno che ci permette di valutare la situazione. Se vi chiedono di pagare per fare il giro (a me e' successo l'anno scorso), cambiate posto (e' ingiusto spendere solo per vedere il luogo).
La "lista" che trovate sotto e' ideata per una situazione "normale", con pesci mediamente su 15-20 cm, con qualche capo isolato su 1 o 2 kg. Se i pesci sono piu' grandi, sovradimensionate adeguatamente. Le trote nei laghetti di solito sono delle iridee cresciute in vasca, per cui non tirano tanto e se la pressione di pesca non e' eccessiva non sono molto "schizzinose".
COSA CI SERVE:
1 canna da galleggiante; ottime quelle leggere (potenza fino 20 - 30 gr) per la pesca dei pescegatti col galleggiante, vanno benissimo anche quelle in fibra di vetro
1 mulinello decente, in grado di tenere circa 100 m dello 0.25 o poco piu'
del buon filo (sulla lenza madre di solito basta uno 0.25): personalmente consiglierei lo Zebco "Topic Luccio" (ideale per la pesca col galleggiante, affidabile e facile da usare) o il Linea Effe Ninja Reel. Per i terminali, di solito basta uno 0.20 morbido, ovviamente con un carico di rottura al massimo dell'80% della lenza madre; tradotto, con una linea in bobina da 5 kg, il terminale al massimo deve tenere 4 (volendo per esso si puo' scendere, fino allo 0.14); di solito uso o un modello della Zepre, o il Taky.
1 galleggiante "classico" e un piombo adeguato (per un 5 gr serve un piombo da 3, per un 8 un 5; il piu' piccolo e' piu' sensibile, ma in caso di vento e' meno stabile)
girelle da 8-10 e ami (ottimi dal 5 all'8, volendo si puo' salire fino al 3 o scendere fino al 12); consiglio vivamente, per facilitare la slamatura, di schiacciare bene gli ardiglioni
ovviamente, forbice a becchi piatti, slamatore, stracci e un secchio o borsa per i pesci (quasi ovunque e' proibito il rilascio, anche perche' siccome l'amo e' quasi sempre profondo e si tratta di un pesce delicato, difficilmente si salverebbe; personalmente vedo questa pesca come una versione "fai da te" della pescheria)
utile ma non necessario, un guadino (ne basta uno piccolo) e un seggiolino.
Totale, se andate da un grossista ve la cavate con circa 20 e. Se vi vogliono vendere roba stellare, sappiate che (almeno per gli inizi) non vi serve e sarebbe solo una spesa inutile.
COME FARE
La montatura e' quella classica per il galleggiante (e' la stessa che ho descritto nel tutorial per la canna fissa), e' molto semplice e non da problemi. Legate gli ami (se non siete capaci fateli legare da un amico, e FATEVI INSEGNARE) in modo che il terminale sia lungo tra 40 e 80 cm.
In alcuni casi e' permesso usare 2 ami per canna; in questo caso createvi delle montature ad amo singolo "di scorta", e qualcuna a 2 ami (ad altezze diverse, es uno a 40 e uno a 50 cm), da usare magari con 2 esche diverse, tipo lombrico e camola.
E' importante tarare la frizione del mulinello un po' sotto il punto di snervamento del terminale (questo perche' e' il filo piu' sottile; di solito si consiglia una taratura sul punto di rottura confidando nell'elasticita' del nylon, ma personalmente preferisco stare ancora piu' leggero in modo che se il finale e' danneggiato non ceda). Per questo, fatevi aiutare (e soprattutto INSEGNARE) da un amico; quando avrete imparato (e non importa se per questo perdete qualche pesce) questo vi sara' utile in moltissimi altri casi
e potrete fare da soli.
La stessa canna, sostituendo SOLTANTO il terminale (semplicissimo data la girella), si puo' usare in molte condizioni diverse, e consente anche a chi ha iniziato da poco di lottare tranquillamente con pesci sul kg e mezzo con un buon margine d'errore; come esempio di altri usi, sia in canale che in laghetto, con un terminale dello 0.20 lungo 15 cm e un amo dal 4 al 6 e' ottima per carassi e pescegatti (quelli piccoli normali, non i "channel" e affini!!); con uno da 20 o 30 cm di 0.14 e amo tra l'8 e il 12 va bene per i cavedani (i vari puristi della trota lago o bolognese inorridiranno, ma ME NE FREGO perche' questa pagina e' per chi comincia, che deve poter SPENDERE QUELLO CHE SERVE - non di piu' - E BENE, e poter iniziare CON SEMPLICITA'; i tiri alla fune con fili capillari, ami minuscoli e piombature ultracomplesse spesso NON SERVONO e li lascio volentieri a chi li vuole
. Insomma, sperimentate e divertevi (che e' la cosa piu' importante).
L'AZIONE DI PESCA
Arrivati sul posto (e pagato l'accesso), montate la canna col terminale. Per prima cosa, valutate la situazione e provate a pensare dove potrebbero essere le trote (anche se in molti casi, soprattutto in periodo invernale, sono un po' dappertutto e va bene quasi ogni punto). In molti luoghi, siccome pescare con 2 canne costa pochissimo piu' di 1, e' utile averne un'altra e piazzarle in modi differenti (ad es, ho trovato ottimo l'abbinamento tra la canna normale al largo con 2 m di altezza del galleggiante, e la minicanna con 50 cm sotto riva).
Come esca (informarsi sul regolamento!!!) come sempre validi i soliti lombrichi. Sulle uova di salmone non ho mai avuto grossi risultati, e non ho mai usato le pastine o le "esche sintetiche", per cui non le valuto (ma da quel poco che ho visto funzionano discretamente).
La migliore in molti casi rimane la classica camola del miele. Solo che non tutti sanno che a seconda del suo innesco il rendimento varia moltissimo. L'innesco ideale ne richiede 2. Guardatele: da un lato hanno 2 puntini marroni (gli "occhi"). La prima va messa nell'amo partendo dalla parte opposta ai 2 puntini, l'altra invece va messa al contrario. In questo modo, le 2 camole hanno gli "occhi" nello stesso punto, circa all'inizio della curvatura dell'amo.Incredibile ma vero, questo semplice accorgimento (spiegato da un vecchio pescatore) mi ha permesso di raddrizzare una giornata storta; avevo preso solo 2 trote in 2 ore, nell'ora successiva ne ho prese altre 10 (poi ha iniziato a piovere forte e sono tornato a casa).
L'abboccata avviene con la tipica "scia" del galleggiante che parte nettamente, e' molto secca e veloce. MAI ferrare subito! Bisogna aspettare almeno 3 o 4 secondi (che metteranno a dura prova i nostri nervi). Ferrare troppo presto o troppo tardi si traduce in un amo scarico e un pesce scappato. Come al solito, l'esperienza ci aiutera' a trovare i tempi giusti; non deprimetevi se le prime volte andrete spesso "a vuoto".
Il combattimento, a causa della scarsa taglia dei pesci, di solito non e' impegnativo; tuttavia, se incappate in un pesce da oltre mezzo kg, anche se la nostra attrezzatura e' sovradimensionata avrete comunque un po' da divertirvi.
ARTIFICIALI?
In alcuni laghi (dalle mie parti nessuno) e' permesso pescare a mosca o a spinning. Spesso in questi casi e' permesso il no kill.
A parte questo, il classico "grub", o falcetto in gomma e permesso quasi ovunque. A questo punto ci sono 2 strategie;
-se e' permesso usare la "jig head" (la testina piombata apposita), basta usare una di queste e una canna da spinning leggero con filo tra lo 0.18 e lo 0.25 (il piu' usato e' lo 0.20 perche' permette bei lanci ed e' robusto)
-altrimenti, leghiamo un amo singolo su 15-20 cm di filo dello 0.14 e inseriamo il grub. Come piombatura, o inseriamo una bombarda (tipo quelle degli "striscisti") sulla lenza madre della canna da spinning sopra la girella, oppure usiamo qualche pallino spaccato sul terminale a 2 cm l'uno dall'altro, iniziando 1 cm sotto l'asola di attacco.
Appena si sente tirare, si ferra quasi subito.
QUALCOSA DI PIU'...
Se (come me) avete la fortuna di avere un buon mulinello "match", con 2 bobine di diversa capacita', e' utile riempirle con fili di diverso diametro. Personalmente ho su una bobina lo 0.35 Ninja (che lo aveva messo l'amico che me lo ha venduto) e sull'altra lo 0.18 Topic Trota.
La seconda bobina, con filo piu' sottile, e' utile quando le condizioni diventano dure. Serve una discreta esperienza, ma a volte e' l'unico modo per "scappottare". In questi casi uso un amo dell'8 con del filo 0.14 (ottimo anche per i cavedani) e un galleggiantino " ad asta" in legno con un piombo minuscolo e una girella del 12.
La prima e' quella che uso abitualmente nei canali, con un galleggiante da 8 gr, e posso assicurarvi che spesso, date le condizioni e gli ostacoli, NON e' un eccesso...
QUALCHE CONSIGLIO FINALE
Per pescare nei laghetti spesso bisogna iscriversi all'associazione con cui e' convenzionato. E' una formalita' burocratica, di solito neppure tanto costosa o fastidiosa, ma e' un "male necessario".
In quanto alle regole, sappiate che spesso la sorveglianza e' "stretta" e che il mancato rispetto e' spesso punito con l'espulsione immediata senza rimborso (a volte per l'intera stagione) e che potrebbero farvi storie. Comunque, in moltissimi casi le regole non sono troppo restrittive, e si puo' pescare in tutta tranquillita'.
Infine, abbiate pazienza; non verso i pesci, ma verso le altre persone. Spesso vi troverete attorno qualcuno che si fa il giro del lago per vedere (e finche' e' un collega, anche se curioso, va bene, ma se e' una famigliola con i bambini al seguito a volte si passano momenti tragicomici) ma il vero "banco di prova" sono gli "striscisti". Alcuni di essi, da veri pendolari della "caccia alla trota", corrono dove vedono una cattura e iniziano a lanciarvi freneticamente attorno, lasciandovi pochissimo spazio. Non sono rari i grovigli, ed e' normale trovarsene una decina addosso se prendete una trota. In alcuni casi addirittura si telefonano da sponda a sponda, e si chiamano tra loro (a me e' successo anni fa, e vi assicuro che avevano esasperato tutti). Lasciateli fare, tanto spesso perdono solo tempo correndo di qua e di la (tra l'altro il rumore della vostra lotta fa fuggire gli altri pesci per qualche minuto, per cui pescano spesso nel vuoto). Dopo qualche minuto se ne andranno via, lasciandovi soli cosi' potrete apprezzare la tranquillita' del lago.
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