Quando utilizziamo una canna con azione di punta, si parla sempre di non utilizzare terminali sottili.
La mia domanda è la seguente: per terminale si intende per capirci lo svolazzo in fluorocarbon? O il filo in bobina che se utilizzando una bolo con azione di punta potrebbe spezzare il monofilo che esce dall''ultimo cimino della canna durante la ferrata?
Con il termine generico di LENZA si intende l'apparato pescante dei pescatori amatoriali. Sotto questo punto di vista, anche la canna ed il mulinello fanno parte integrante della LENZA, anche se oggi c'è la tendenza ad indicare sotto il termine di LENZA solo i fili (nylon, fluorocarbon e multifibra) + i vari accessori, escludendo canne e mulinelli.
Prendendo in considerazione questa diffusa tendenza, possiamo suddividere la lenza in due parti principali:
- la lenza madre, che è il filo avvolto nella bobina del mulinello
- il terminale (o calamento, o paratura), che è tutta quella parte di lenza che, con i suoi accessori, consente di insidiare i pesci.
Nella pesca col galleggiante, spesso si intende per terminale il solo bracciolo (come è nel tuo caso), ma sarebbe più corretto indicare come terminale tutta quella parte di lenza più accessori descritta sopra, e chiamare "bracciolo" il bracciolo, proprio per evitare questo tipo di confusioni.
Esempio di terminale tipico da pesca col galleggiante:
Esempio di terminale da pesca da fondo (Mamma Santissima):