Galleggiante centometrista

This is a discussion for the topic Galleggiante centometrista on the board PESCA ALL'INGLESE & BOLOGNESE.

Author Topic: Galleggiante centometrista  (Read 10629 times)

SognandoSampei

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on: March 18, 2014, 13:28:36
Salve a tutti amici di  ;D

Volevo chiedervi un consiglio per risolvere il problema del movimento del galleggiante.
Sabato 15 marzo sono stato a pesca dopo un bel poco di tempo andando contro picchi di maree e mare(bassa marea e mare calmo) spinto soltanto dalla voglia(non ho preso una sega e nè ho avuto attacchi)... Arrivati sul posto, come dicevo, il mare era calmo con una leggera corrente superficiale(ho lanciato i bigattini a poca distanza e scendevano perpendicolarmente)... Lancio il galleggiante e vedevo che volava come un matto(il tempo di girarmi e si era spostato di un bel pò)... Ho provate varie configurazioni e cambiato galleggianti (galleggiante a penna, col corpo in balsa, la classica pallina sia piombati) sia piombati(+1) e sia da piombare senza risolvere molto... Da cosa può dipendere? io ho l'impressione che sia il filo in bobina(shimano ultegra invisitec 0.18)... Vi elenco anche l'attrezzatura che utilizzavo in modo che possiate escludere eventuali problemi di bilanciamento o altro:

Canna milo prosystem telematch 3.90 2-8 gr
mulinello shimano exage 1000 rc
filo 0.18 shimano ultegra invisitec
stopper ai lati del galleggiante
galleggiante 3+1 o 2 gr
girella del 22
finale 1.50 dello 0.10 Fc(asso di cuori)
amo tubertini n°18

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chiaravadrhotu

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Reply #1 on: March 18, 2014, 14:04:40
Mi sembra evidente che il problema stava nel fatto che non fosse un mare da inglese..

A volte ci impuntiamo senza però capire che certe tecniche nascono in certe condizioni ( forte vento in acque ferme , inghilterra )

Quando non si riesce a stare in pesca all'inglese, e nel tuo caso credo sia stato proprio una questione di correnti nello spot và cambiata tecnica a parer mio.
Io si dolito passo alla bolo e i risultati arrivano, in uno spot dove sò per certo che i pesci ci sono sempre.
Se non prendo niente lì è solo colpa mia e spesso son tornato a casa a mani vuote per il tuo stesso motivo.

P.s hai provato a piombare la lenza prima del terminale? mi riferisco alla versione con galleggiante inglese bodied che hai provato quel giorno...
a volte anche se il galleggiante stà in assetto di suo , avere qualche grammo di torpille o pallini aiuta a farlo mantenere fermo in moderat correnti.
P.s 2
a me capita che anche se il mare è leggermente increspato vi siano correnti sul fondo che fanno letteralmente ticchettare a destra e sinistra il galleggiante strisciandolo in corrente.

Dammi retta : in queste condizioni taglia tutto e pasa a pera rovesciata e spallinata o torpille a bolognese.
 
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Reply #2 on: March 18, 2014, 15:41:41
Il galleggiante l'hai poi lanciato alla stessa distanza di dove avevi tirato i bigattini? Probabilmente no. Le correnti marine non sono uniformi e può accadere che sino ad una certa distanza sia assente e poi colpire forte.
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SognandoSampei

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Reply #3 on: March 19, 2014, 09:53:52
Oltremare i bigatti gli ho lanciati a distanza diversa per vedere se scendevano o meno... Alla distanza del galleggiante non avrei potuto mai vedere come si comportavano, però ho testato vari punti ed erano tutti allo stesso modo...

Chiaravadrhotu ho cambiato un sacco di volte piombatura e altro ma il movimento non è mai cambiato( ai galleggianti +1 ho aggiunto anche qualche centesimo di grammo in più ma nulla)... Al massimo rallentava di poco la velocità di movimento però era sempre molto veloce... Io onestamente non ho mai usato galleggianti a pera e la bolo per pescare poiché mi è sempre piaciuto avere la canna corta per la maneggevolezza ed inoltre non mi era capitato questo problema in modo insistente, o almeno sono sempre riuscito a risolverlo... Mi sa che una bolo dovrò procurarla ed anche un galleggiante a pera rovesciata...

Ma voi escludete a priori che sia un problema del filo? Vi dico così perché questo problema mi sta capitando da quando ho comprato il filo, in pratica a maggio dello scorso anno ho acquistato canna mulo e filo e per 2 o tre battute di pesca mi ha dato questo problema, dopo no considerando che tra una battuta e l'altra passava si e no una settimana o poco più.. E questo è successo fino a novembre inizi di dicembre... Adesso, dopo 3 mesi che non ho toccato la canna mi si è ripresentato il problema... Voi dite che il filo non c'entra nulla?

Un' altra cosa, anzi altre 2... ahahaa
1: avendo una bobina del mulo vuota mi converrebbe caricarla con un filo affondante per il mare o sarebbe inutile visto che col moto ondoso la potrei usare solo in rarissimi casi?

2: mi converrebbe scendere come diametro di filo in bobina, ossia da 0.18 a 0.16 visto il casting della canna(2-8 gr) e conseguentemente l'utilizzo di un apparato con un peso complessivo di 5 gr(galleggiante-piombini-girelle, ecc...) ?

Grazie mille per la pazienza  ;D
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Reply #4 on: March 19, 2014, 10:40:01
E' anche possibile che il filo, sgrassandosi con l'uso si comporti diversamente ma a mio parere la causa dei tuoi problemi è la corrente. Se i bigattini vanno giù fino ad una certa distanza, significa che entro quel limite la corrente non è forte e lo diventa dove lanci il galleggiante. Scendere ad uno 0.16 può aiutarti a contrastare la corrente e sui lanci. Il filo affondante non ti aggiunge alcun valore in mare anzi, può crearti qualche problema. Personalmente quando ho questi problemi aumento il peso del galleggiante (ad esempio, se sto pescando con un 4+1 arrivo anche ad un 10+1). Quindi il mio consiglio è di mettere un galleggiante al limite della portata della tua canna. Altro espediente sarebbe quello di usare un piombato inglese in modo scorrevole anche se la profondità non lo richiede.
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Reply #5 on: March 19, 2014, 12:07:50
E' solo questione di corrente. Avresti rallentato il galleggiante se avessi usato come zavorra una torpilla adeguata alla portata del galleggiante (p.e. galleggiante bodied 3+3 anziché 3+1, oppure galleggiante da bolognese da 2 gr con una torpilla da 2 gr, oppure da 3 gr con torpilla da 3 gr, ecc.
Come madre ti suggerisco di passare decisamente al diametro 0.16.
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SognandoSampei

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Reply #6 on: March 19, 2014, 13:36:28
Grazie mille a tutti.. Allora cercherò di procurarmi galleggianti che abbiano la possibilità di essere zavorrati di più(tipo 3+3 oppure un 5+2 ecc...)....

Mi potreste consigliare un buon filo 0.16 da imbobinare, magari quello che usate oppure che avete usato e non vi abbia dato sicuro problemi di trascinamento? Questo filo che ho non è il male peggiore ma sono convinto che non sia adatto, perché ho anche notato spesso che con un minimo soffio si lascia trasportare e si aggroviglia sull'acqua creando spire cosa che con gli altri monofili ed in condizioni identiche o quasi non mi era mai capitato....
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Reply #7 on: March 19, 2014, 14:42:12
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Grazie mille a tutti.. Allora cercherò di procurarmi galleggianti che abbiano la possibilità di essere zavorrati di più(tipo 3+3 oppure un 5+2 ecc...)....

Non risolvi nulla, te lo dico per esperienza personale. Devi aumentare il peso del galleggiante ma non quello aggiuntivo (con la tua canna puoi arrivare ad un 6+1) E' proprio la zavorra aggiuntiva che sta sotto il pelo dell'acqua che ti porta a spasso il galleggiante. Se usi un +2 o un +3 la zavorra aggiuntiva devi metterla lontano dal galleggiante ma in questo caso appesantisci la lenza verso il fondo a scapito delle catture specie se il mare è tranquillo e l'acqua chiara. In alternativa, come ti dicevo prima, puoi usare sempre un 6+1 ma montato in maniera scorrevole con la piombatura sempre distante dal galleggiante.
Provare per credere.

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Reply #8 on: March 19, 2014, 15:42:07
Da quello che hai descritto qui:

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(ho lanciato i bigattini a poca distanza e scendevano perpendicolarmente)...

che addirittura vedevi scendere i bigattini perpendicolarmente, significa che la corrente era a fondo e non in superficie, e che era la corrente del fondo a trascinarsi la lenza (e di conseguenza il galleggiante) e non quella di superficie, quasi inesistente se i bigattini, sensibilissimi come sono alla corrente, scendevano addirittura perpendicolarmente. Pertanto, in questi casi, non è la massa del galleggiante che devi aumentare, ma quella della zavorra che, stando più a fondo, è quella che subisce la forza della corrente di fondo. Pertanto, in queste circostanze, un 3+3 è molto più indicato di un 5+2.
Tieni comunque presente che nella pesca col galleggiante la corrente ideale è una corrente debole, mentre con una corrente sostenuta potresti anche non prendere nulla (chissà dove ti viene trascinata la pastura di bigattini...). E' molto più conveniente, in questo caso, cercarsi un altro spot con corrente più debole, anziché insistere negli spot con corrente sostenuta, in cui le catture sono molto casuali.
Tieni anche presente che i galleggianti inglesi sono nati per contrastare il vento, più che le correnti, ed è per questo che a volte il peso del 'corpo' di un galleggiante inglese sembra sproporzionato rispetto a quello della zavorra sostenibile: se usi un 10+1, per esempio, significa che il vento è abbastanza sostenuto (10) a fronte di una corrente debole (1). 
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chiaravadrhotu

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Reply #9 on: March 19, 2014, 17:25:42
Quto a pieno Nonnoroby e ti volevo dire un altra cosa :
se proprio sai che lo spot è ricco e in quelle condizioni vuo pescare li in quel preciso punto... prova a pescare a fondo..

Mi spiego meglio : quando ho mare calmo vento assente ma mi si presenta la tua situazione di correnti rasversali, spesso sposto di due tre metri il nodo di stop del galleggiante...
Così facendo il terminale ad un certo punto mi si stende sul fondo e vedrai il galleggiante fermarsi per la resistenza che il terminale stesso produce...
La piombatura sarà costituita però da un bulk in prossimità della girella a cui è collegato il terminale...
Vien da sè che devi conoscere il fondo, su un misto incaglieresti ad ogni lancio, ma da una scoliera a picco con fondale sabbioso ti troveresti a pescare nei vortici ai piedi degli scogli... non male come zona.

p.s nessuno ti vieta di usare galleggianti bodied da 14/16 gr. oltre che per fare distanza se riesci a stendere sul fondo un 4/5 grammi di bulk ( togliendo qualche cilindretto di zavorra dal galleggiante)... riesci a stare in pesca che è na meraviglia...

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Reply #10 on: March 19, 2014, 17:32:11
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....Mi spiego meglio: quando ho mare calmo vento assente ma mi si presenta la tua situazione di correnti rasversali, spesso sposto di due tre metri il nodo di stop del galleggiante..........
Così facendo il terminale ad un certo punto mi si stende sul fondo e vedrai il galleggiante fermarsi per la resistenza che il terminale stesso produce...
......

Intendi quindi un galleggiante scorrevole? Esattamente la stessa cosa che ho consigliato io.

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........ In alternativa, come ti dicevo prima, puoi usare sempre un 6+1 ma montato in maniera scorrevole con la piombatura sempre distante dal galleggiante.
Provare per credere.
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Reply #11 on: March 20, 2014, 00:53:52
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Se usi un +2 o un +3 la zavorra aggiuntiva devi metterla lontano dal galleggiante ma in questo caso appesantisci la lenza verso il fondo a scapito delle catture specie se il mare è tranquillo e l'acqua chiara.


La mia affermazione è la stessa nel dire di spostare la zavorra verso il terminale ma opposta nell'azione di pesca:
Io voglio che il terminale sia a fondo.
Fai conto che è come se pescassi con la coronicina di pallini in torrente a trote nelle buche... solo che ho il galleggiante che mi segnala le abboccate anzicchè il contatto diretto...
 a volte lascio tranquillamente 4m tra galleggiante e girella a cui è attaccato il terinale, e poi magari solo 80 cm di terminale.
Ripeto è una pesca a fondo in tutto e per tutto ma che spesso adotto in questa situazione particolare di cui si sta parlando.

Ad esempio altra applicazione è in notturna... non avendo chiara la zona di pastura con dove poi lancio effettivamente... faccio una fiondata a raggera e poi lancio adagiando il tutto sul fondo...
in questo modo il galleggiante si ferma e la luce dello starlight scomparirà solo quando il pesce avrà ingoiato senza vedere mangiate a vuoto.
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SognandoSampei

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Reply #12 on: March 20, 2014, 10:34:51
Grazie mille a tutti....

Ho un poco di confusione in  testa ;D

Vi spiego meglio la situazione e lo spot cosi restringiamo il campo dei consigli perchè alcuni non possono essere usati proprio a causa dei luoghi che frequento.

Purtroppo dalle mie parti le zone per insidiare la spigola(saraghi o altro li lascio in mare perchè sono veramente piccoli, sui 100 gr max)  sono solo ed esclusivamente gli scoli delle fiumare, in cui il fondo è misto e la distanza a cui si trovano i pesci hanno profondità non eccessive(max 2-2.5 m ed in rari casi, solitamente 1-1.5 m ) e piombando la lenza verso il basso mi ritroverei sempre ad incagliare e quando non incaglio, essendo la zona piena di bavose, mi ritrovo sempre con l'esca sotto la pietra con questi pesci fastidiosi attaccati...(ho provato un sacco di volte ed ho perso sempre ami e terminali a meno che non ci sia un passaggio di orate, il chè succede ogni morte di Papa)... Infatti come sistema pescante uso sempre quello di oltremare, aumentando la distanza tra girella e galleggiante a max 50-60 cm e mettendo il piombo in questa fascia spallinando oppure faccio un piccolo bulk attaccato alla girella, lasciando sempre libero il terminale...Quindi le 2 varianti da provare, poichè mi fido di tutti e tre poichè vi reputo molto preparati, sono il galleggiante pesante(6+1) e quello con zavorra maggiore (+3) sempre sui 50-60 cm...

Va bene cosi oppure ci sono altre idee?

Ps: mi consigliate uno 0.16 buono da imbobinare in modo tale da escludere la causa filo ed anche perché, a prescindere da tutto, questo filo che uso fa un tantino pietà?



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Reply #13 on: March 20, 2014, 11:02:44
Allora non ti resta che regolare la quantità di zavorra in modo tale che il finale, a causa della forza della corrente, non sia costretto a lavorare come in posizione 1 (troppo superficiale) ma come in posizione 2 (parallela al fondo). Chiaramente dovrai fare delle prove sino a trovare la giusta quantità di zavorra adatta alla forza della corrente.
Per evitare il trascinamento del galleggiante, non ti resta che fare la  'trattenuta' del medesimo.



Come filo, posso suggerirti quello che uso io:

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Reply #14 on: March 20, 2014, 11:26:27
Scusa, ma questa benedetta corrente è sempre presente? Perchè in questo caso penso che sia portata dagli sbocchi d'acqua dolce e ti conviene cercare quei punti dove l'influenza non arriva. Penso anche  di aver inquadrato il tuo problema degli incagli e delle bavose perchè capita anche a me. Purtroppo coniugare una soluzione contro la corrente con la leggerezza della lenza (per evitare gli incagli) è piuttosto difficile. A questo punto io sarei propenso ad affidarmi al solo volume del galleggiante per contrastare la corrente (Archimede docet  calabria) evitando lo spostamento dei pesi verso il fondo che ti farebbe inevitabilmente incagliare. Quindi, galleggiante inglese piombato 6+1 (ma se non tiri delle bordate mostruose puoi salire tranquillamente), piombatura di equilibrio attaccata al galleggiante (magari due pallini per bloccare il galleggiante sul filo madre), girellina a un a quindicina di cm. dal galleggiante e finale di diametro e lunghezza adeguati.
Ciao
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Reply #15 on: March 20, 2014, 12:00:02
Ragazzi... questo tpoic si stra trasformando in un incubo....
 calabria
Mi sto rincitrullendo ...! Passo...
 
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SognandoSampei

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Reply #16 on: March 20, 2014, 12:11:37
Grazie mille Roberto, in caso di corrente proverò anche la tua configurazione e vediamo che succede anche se il problema bavose è una croce dalle mie parti( se ci fosse un rapporto 1:5 spigole:bavose sarebbe la zona di mare più ambita al mondo tra i pescatori di Regina)... Il diamond è un bel filo, io lo uso per la pesca agli alletterati(0.28) e dopo averne provati tanti è stato l'unico che mi abbia soddisfatto veramente .....

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Scusa, ma questa benedetta corrente è sempre presente? Perchè in questo caso penso che sia portata dagli sbocchi d'acqua dolce e ti conviene cercare quei punti dove l'influenza non arriva.

La corrente per fortuna non è sempre presente però mi sta capitando più spesso ultimamente... Il problema della foce lo escludo perché mi metto sempre dal lato opposto o comunque ad una distanza tale da non essere influenzato nell'azione di pesca(vento di levante, allora i metto a dx dello scolo d'acqua)...

Proverò anche col 6+1 o oltre ( solitamente non frusto come un dannato calabria ) quando capiterà(speriamo il più raramente possibile)...

Sul passaggio allo 0.16 come lenza madre (e quale usare) che ne pensi Oltremare, considerando l'attrezzatura? E' molto più bilanciata o il 18 va bene pure?
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Reply #17 on: March 20, 2014, 12:58:57
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Ragazzi... questo tpoic si stra trasformando in un incubo....

Ma perché, Pepe?
Il problema posto da SognandoSampei è uno dei problemi più ricorrenti nella pesca col galleggiante, che sia inglese o bolognese: la corrente che si trascina via il galleggiante in gran velocità.
Premesso che per mia esperienza personale, quando mi imbatto in uno spot che in quel giorno presenta questo fenomeno, l'unica soluzione che funzioni veramente è di rinunciare, per quel giorno, a quello spot e cercarmene uno più tranquillo (quando mi sono intestardito ad insistere, ho solo perso la giornata a tagliare, montare, ritagliare e rimontare terminali e galleggianti senza aver preso un niente di niente), la soluzione da trovare è quella di cercare sia di rallentare la corsa del galleggiante che quella di dare al terminale un assetto fruttuoso per le catture (se risolvi la prima ma non la seconda, a nulla serve rallentare il galleggiante...).
Devi pertanto appurare se si tratta di corrente superficiale (che influisce sul galleggiante) oppure di corrente più profonda (che influisce sul terminale).
Da quanto esposto da Sampei, che vede la pastura di bigattini calare a picco, se ne deduce che si tratta di corrente più profonda, che influendo sul terminale rischia di dargli un assetto non pescante (ed infatti Sampey non ha preso un accidente di niente...). Quindi quello da correggere è l'assetto del terminale, che si può fare solo agendo sulla zavorra.
Innanzitutto, in casi di forte corrente, è da escludere la spallinatura e di ricorrere ad una zavorra 'concentrata' (come la torpilla), di peso adeguato a contrastare la corrente, poi quella di allungare la distanza tra galleggiante e zavorra, in modo che il terminale non si posizioni disteso ma assuma un andamento ad arco, molto più efficace.
Per questo motivo ho suggerito a Sampei di agire più sulla zavorra che sul galleggiante, perché a poco serve avere un galleggiante pesante se il terminale lavora, anziché ad arco, in modo disteso, modo in cui le mangiate sono rare e molto casuali.
Poi, come sempre, ognuno è liberissimo di adottare la strategia che ritiene più opportuna, ci mancherebbe altro.
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Reply #18 on: March 20, 2014, 13:28:58
Roby stiam dicendo tutti e 3 in diversi post gli stessi concetti :
1) zavorra concentrata
2) distanziare la zavorra dal galleggiante
3) cambiare continuamente sino a provare l'assetto giusto

Secondo me questo ha un senso sin quando si reisce a stare in pesca; quando questo non è possibile ( conoscendo lo spot e sapendo che qualcosa c'è ma sono io che rispetto al giorno prima non riesco a rendere il tutto propizio e attrattivo) io scelgo la soluzione da fondo... e per mia piccola esperienza non è vero che si diminuisce in termini di mangiate.. anzi...

Spesso nello spot misto che frequento, facendo snorkeling d'estate , in presenza di correnti profonde i pesci specie saraghi e salpe si stanno attaccati al fondo, rivolti controcorrente aspettando che arrivi qualcosa... a mò di triglie paralleli l'uno all'altro...
Da quì io opto per un azione di fondo... in cui progressivamente il terminale ruzzoli sino al posto dove stazionano i pesci... e non mi è raro pescare mormore o pesci da fondo...
Ovviamente il galleggiante, una volta steso il terminale sul fondo, non sarà mai completamente fermo ma dimezzerà se non di più la sua velocità di passata.. dano il tempo ai pinnuti di magnà...
Questo , nello specifico con mare calmo e presenza di anomale correnti trasversali altrimenti opto sempre per la pesca a galla con terminale sospeso come da protocollo bolo / inglese che sia...

Dimenticavo che in una situazione del genere anche se innesco bigattino pasturo con palline di pastura al formaggio appesantite con un sasolino all'interno... non credo abbia senso creare nuvole di bigattini in corrente.
 
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Reply #19 on: March 20, 2014, 14:18:36
Esatto Peppe, intendevo una soluzione come quella del tuo disegno ma non poggiante sul fondo.
Il problema del nostro amico è che ha questa corrente superficiale che fa fare lo slalom al galleggiante. Questa corrente è attiva da una certa distanza in poi dalla riva (prima i bigattini vanno a fondo senza problemi). Il defunto Billy Lane (inventore della tecnica di pesca all'inglese, così io mi levo di torno  ;D) consigliava di allontanare il piombo dal galleggiante per contrastare le correnti superficiali nei fiumi (spero che in mare sia la stessa cosa). Il guaio che in questo caso la cosa è inattuabile visto il fondo sconnesso che lamenta il nostro amico, causa di ripetuti agganci e rotture, per cui dobbiamo affidarci esclusivamente alle dimensioni e forma del galleggiante (e qui dovremmo tirare in ballo gli studi di idrostatica di Archimede  ;D)
P.S. nel disegno il terminale si stende controcorrente.

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.........Sul passaggio allo 0.16 come lenza madre (e quale usare) che ne pensi Oltremare, considerando l'attrezzatura? E' molto più bilanciata o il 18 va bene pure?
Personalmente penso che passando ad un buon 0.16 in bobina ne guadagneresti come gittata e anche nel contrasto della corrente mantenendo comunque un buon carico di rottura sui combattimenti anche con prede di un certo rilievo. Di prodotti buoni ne esistono parecchi: Gorilla, Falcon Prestige, Asso Ultra, Awa Shima (vari modelli), i vari JTM ecc. Se fai una ricerca sul forum ci sono diverse discussioni sul filo.
Ciao
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

TUTTO QUEL CHE DICO SONO MIEI PARERI PERSONALI

PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)


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