Ragazzi... questo tpoic si stra trasformando in un incubo....
Ma perché, Pepe?
Il problema posto da SognandoSampei è uno dei problemi più ricorrenti nella pesca col galleggiante, che sia inglese o bolognese: la corrente che si trascina via il galleggiante in gran velocità.
Premesso che per mia esperienza personale, quando mi imbatto in uno spot che in quel giorno presenta questo fenomeno, l'unica soluzione che funzioni veramente è di rinunciare, per quel giorno, a quello spot e cercarmene uno più tranquillo (quando mi sono intestardito ad insistere, ho solo perso la giornata a tagliare, montare, ritagliare e rimontare terminali e galleggianti senza aver preso un niente di niente), la soluzione da trovare è quella di cercare sia di rallentare la corsa del galleggiante che quella di dare al terminale un assetto fruttuoso per le catture (se risolvi la prima ma non la seconda, a nulla serve rallentare il galleggiante...).
Devi pertanto appurare se si tratta di corrente superficiale (che influisce sul galleggiante) oppure di corrente più profonda (che influisce sul terminale).
Da quanto esposto da Sampei, che vede la pastura di bigattini calare a picco, se ne deduce che si tratta di corrente più profonda, che influendo sul terminale rischia di dargli un assetto non pescante (ed infatti Sampey non ha preso un accidente di niente...). Quindi quello da correggere è l'assetto del terminale, che si può fare solo agendo sulla zavorra.
Innanzitutto, in casi di forte corrente, è da escludere la spallinatura e di ricorrere ad una zavorra 'concentrata' (come la torpilla), di peso adeguato a contrastare la corrente, poi quella di allungare la distanza tra galleggiante e zavorra, in modo che il terminale non si posizioni disteso ma assuma un andamento ad arco, molto più efficace.
Per questo motivo ho suggerito a Sampei di agire più sulla zavorra che sul galleggiante, perché a poco serve avere un galleggiante pesante se il terminale lavora, anziché ad arco, in modo disteso, modo in cui le mangiate sono rare e molto casuali.
Poi, come sempre, ognuno è liberissimo di adottare la strategia che ritiene più opportuna, ci mancherebbe altro.