Scusami nonnoroby se torno a scocciarti ma, data la tua disponibilità, ne approfitto per chiedere lumi su un galleggiante che adopero pochissimo e probabilmente male. Sto parlando dello stick-float e dato che leggo essere il tuo preferito, ci tengo proprio a saperne di più.[...]
Ciao Giorgio,
premetto che la preferenza per lo stick float è dettata prevalentemente dal metodo più o meno 'personalizzato' di pesca col galleggiante che ho adottato negli anni, e siccome è un metodo che funziona mi sono permesso di suggerirlo anche agli altri.
La personalizzazione consiste nell'utilizzo di canne dalla lunghezza limitata (4 o 5 mt) che per il loro ingombro e peso esiguo mi consentono di tenerle costantemente in mano anche per ore, oltre al fatto che risentono meno della presenza del vento, una costante con cui bisogna convivere quando si abita in un'isola. Da qui la conseguente scelta di un galleggiante scorrevole per poter pescare anche in fondali che arrivano perfino ai 12 mt già a un centinaio di metri dalla costa.
Altra scelta personale è quella di utilizzare come zavorra la torpilla, molto più pratica della spallinatura man mano che aumenta il fondale. La fluttuabilità dell'esca è garantita dall'utilizzo di un lungo bracciolo (2 mt) completamente privo di zavorra (neanche un pallino).
Tra i galleggianti scorrevoli la mia scelta è caduta, dopo averne provati tanti, tra quelli che ritengo i più duttili e funzionali, ed esattamente gli stick float, a cui mi sono talmente 'affezionato' da arrivare a costruirmeli da me (se dovesse interessarti, dai uno sguardo Non sei autorizzato a visualizzare i link.
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Login). Sia quelli che mi autocostruisco che quelli che compro sul mercato sono predisposti per l'utilizzo con l'antenna (sostituibile dalla starlight), per cui sono talmente equilibrati che basta un minimo di zavorra (0.5 gr) per stabilizzarli nella giusta posizione.
La preferenza per gli stick float (quindi non zavorrati) rispetto agli straight loaded (zavorrati) è poi legata, come ho accennato nel post precedente, al fatto che la pesca col galleggiante che preferisco è quella che sfrutta le correnti per portare l'esca nella zona di pascolo, che antepongo di gran lunga a quella che richiede un lancio più o meno accentuato per depositare l'esca in tale zona.
Tra le altre cose questo mi permette di utilizzare un lungo bracciolo completamente privo di zavorra, evitando in questo modo anche gli ingarbugli che inevitabilmente prima o dopo si formano durante un lancio. Utilizzo un lungo bracciolo perché questo sistema si è rivelato il più proficuo nella cattura della spigola, che è il pesce primario a cui punto quando pesco col galleggiante.
Questo sistema di sfruttare le correnti ovviamente mi condiziona nella scelta degli spot, per cui pesco in prevalenza da moli, banchine, pontili e massi frangiflutto dai quali mi è possibile calare l'esca senza effettuare lanci, affidando alle correnti il trasporto dell'esca. Questa mia scelta è stata dettata anche dal fatto che in giornate in cui le correnti sono assenti il pesce è completamente svogliato e molto difficilmente abbocca, per cui è del tutto improduttivo (o quasi) pescare in queste condizioni: essendo la presenza di correnti un elemento indispensabile che invoglia il pesce a mangiare, ho quindi deciso di sfruttarle anche come mezzo di trasporto, oltre al fatto che consentono una grande fluttuabilità del lungo bracciolo che sostiene l'esca, presentandola in modo più naturale e quindi più attirante.
A seconda dell'intensità delle correnti, la torpilla che utilizzo va da 0.5 gr ad un massimo di 2 gr, peso col quale tutto l'apparato pescante mantiene ancora una più che accettabile fluidità.
Quando mi capita di pescare con lunghe canne (7-8 mt), cosa abbastanza rara vista la mia preferenza per quelle corte, le armo esclusivamente con un galleggiante fisso 'italiano' utilizzando come zavorra la spallinatura (anche qui con un massimo di 2 gr se le correnti sono forti), ottenendo gli stessi risultati proficui esposti in precedenza.
E fin qui abbiamo parlato di pesca 'ibrida', cioè un misto di pesca all'inglese e bolognese.
La pesca all'inglese la pratico esclusivamente nei canali e nelle foci dei fiumi, oppure da scogliere basse, dove è necessario eseguire dei lanci per raggiungere la zona di pascolo: a seconda dell'intensità del vento e delle correnti utilizzo i galleggianti straight loaded oppure i bodied, dipende dalla distanza che devo raggiungere.
Concludendo, gli stick float sono galleggianti
da calata che si comportano ottimamente con utilizzo di canne corte ed in presenza di forte vento.