GUIDA ALLA PESCA ALL’INGLESE IN MARE

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Author Topic: GUIDA ALLA PESCA ALL’INGLESE IN MARE  (Read 239445 times)

sauron333

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Reply #60 on: October 11, 2010, 17:40:43
 .............pero scusa non mi è chiara una cosa quando la sondina è attaccata all amo e io ho la sondina appoggiata giusta giusta a pelo sul fondo il galleggiante in che posizione sara ??? sara a pelo d acqua?cioè come mi regolo che sono appoggiato PRECISAMENTE  O POCHI CM DAL FONDO??

ciao....in risposta alla tua ultima affermazione,si capisce che tu non hai l'esperienza di come usare il sondino!
ebbene dovrai prestare attenzione alla posizione del galleggiante sotto il pelo dell'acqua!!
se il gal... si trova 20 30 cm sotto il pelo e lo riesci a vedere vuol dire che in questa posizione pescherai a 20 30 cm prima che l'esca tocchi il fondale!
se il gal.... si troverà a pelo d'acqua ti troverai preciso sul fondo!!
e così poi le altre misurazioni!!!
spero di esserti stato di aiuto!! ;D


^NONNOROBY^

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  • Roberto
Reply #61 on: October 11, 2010, 18:55:01
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...cioè come mi regolo che sono appoggiato PRECISAMENTE  O POCHI CM DAL FONDO??
Osserva la figura in basso:
- in A il galleggiante è perfettamente alla stessa altezza del fondale
- in B il galleggiante è posizionato più alto del fondale
- in C il galleggiante è posizionato più basso del fondale.
Dopo aver attaccato la sondina all'amo, falla scendere sino a toccare il fondo. Poi solleva la canna in alto:
- se quando l'abbassi il galleggiante rimane come nella figura A, vuol dire che il galleggiante è perfettamente alla stessa altezza del fondale
- se quando sollevi la canna il galleggiante rimane come nella figura B, vuol dire che il galleggiante è più alto del fondo: devi quindi spostare il galleggiante in basso
- se quando sollevi la canna il galleggiante rimane come nella figura C, vuol dire che il galleggiante è più basso del fondo: devi quindi sollevare il galleggiante
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mimmo88

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Reply #62 on: October 16, 2010, 01:45:28
 ;D

salve io sono un ragazzo di vibo valentia... e mi sono avvicinato alla pesca da pochissimo e ho tanta voglia d'imparare questa splendida arte!!! amo sopratutto la pesca all'inglese ma come ho detto prima ho bisogno di qualcuno che mi dia qualche dritta!!! chi è così gentile da potermi aiutare? vi ringrazio in anticipo!!!!


Rabeluk

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Reply #63 on: October 16, 2010, 02:19:46
hai letto la guida ke è all'inizio del topic?

è fatta benissimo...poi ovviamente ognuno aggiunge un pò di suo studiando la situazione in quel preciso momento e posto ;)


mimmo88

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Reply #64 on: October 16, 2010, 02:34:25
a leggere è facile... ma in pratica....  ;D


voglio solo che qualcuno mi spiega in modo dettagliato la misurazione del fondale... è qui che ho difficolta!!!


Spectr22

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Reply #65 on: October 16, 2010, 14:15:10
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a leggere è facile... ma in pratica....  ;D


voglio solo che qualcuno mi spiega in modo dettagliato la misurazione del fondale... è qui che ho difficolta!!!

Ciao mimmo sarebbe piu educato presentarti nell'apposita sezione di Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login prima di postare sui diversi trd, in oltre una piccola spulciata anche al Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login non guasta... alla prossima  ;D
VIVA LA PESCA ED IL MARE!!!
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catfish

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Reply #66 on: October 18, 2010, 11:51:35
Caro nonno, mi ha fatto enorme piacere lo "scoprire" questa tua lunga dissertazione sulla pesca all'inglese, tecnica che uso prevalentemente anche se con grosse differenziazioni con quanto da te esposto. Confesso però che alcune delle montature da te proposte mi solleticano alquanto e conto di metterle in pratica.
Delle tue indicazioni mi ha colpito la scelta della numerazione dell'amo che, personalmente, reputo troppo grande e ciò, non per miei gusti personali ma per le risposte del pesce che già su un 16 si fanno attendere.
Altra sorpresa, il tuo particolare gradimento per il bodied. Ti assicuro che qui dove pesco io, di bodied non ne vogliono proprio sapere (tranne quando il mare è proprio incazzato) e la scelta è tra insert (o straight loaded, come giustamente lo chiami tu) da 2 o 3 grammi (+1) con grande percentuale di gradimento per il 2+1 anche in condizioni di pesca penose, ovvero condite di spruzzi e tutto il resto.
Una cosa mi sono sempre chiesto (ovviamente senza sapermi rispondere): gli straight 5+1, 6+1 che pure esistono e fanno bella mostra sugli scaffali dei nostri pushers a cosa servono? A lanciare più lontano, ovviamente, ma anche a prendere pesci? Ho sempre letto che ciò che conta, alla fine, è proprio quel +1, ovvero la percentuale di affondamento, per cui poco importa che sia un 2+1 o un 5+1, visto che entrambi affondano sotto una tirata minimale.
Personalmente dissento completamente da una simile tesi, però mi piacerebbe parecchio conoscere il tuo pensiero e quello degli altri bloggers.


^NONNOROBY^

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Reply #67 on: October 18, 2010, 17:36:27
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Caro nonno, mi ha fatto enorme piacere lo "scoprire" questa tua lunga dissertazione sulla pesca all'inglese [...]
 
Ciao catfish,
a dirti il vero la mia pesca preferita è quella ibrida "in calata" fatta da moli, banchine, pontili e massi frangiflutto con l'utilizzo di galleggianti Stick Float (bastoncino senza zavorra), comunemente chiamati 'a penna', più che la classica pesca all'inglese con i bodied. Questo perché mi dedico quasi esclusivamente alla pesca alla spigola che frequenta in prevalenza gli spot citati (ovviamente, poi, ci pesco di tutto, anche se gli accorgimenti che metto in atto sono particolarmente mirati alla cattura di questo pesce). Con il metodo in calata sfrutto il gioco delle correnti, anziché il lancio.
Da qui l'utilizzo dell'amo N.14, in quanto l'escata prevalente è formata da un bigattino a 'calzetta' e due a penzoloni, che per quanto mi riguarda mi ha sempre dato ottimi risultati nella cattura della spigola. Inoltre l'utilizzo di quest'amo mi ha sempre permesso di salpare senza brutte sorprese anche orate di una certa mole, dove ami di numerazione inferiore mi hanno purtroppo fatto perdere 'pezzi' più che apprezzabili. Avendo sperimentato negli anni questa numerazione, l'ho suggerita nel tutorial come una misura 'universale' in quanto si presta benissimo sia alla cattura di pesci di taglia elevata che di taglia minuscola.
Poi, chiaramente, come per tutte le cose che riguardano la pesca, ognuno ha le proprie preferenze: c'è chi preferisce ami microscopici e c'è chi preferisce non utilizzare i Bodied nella pesca all'inglese pur in presenza di vento, anche se sono stati creati appositamente per queste condizioni metereologiche in cui si rivelano imbattibili (gli inglesi ce l'hanno insegnato bene). Lo stesso vale per i galleggianti Straight Loaded (‘zavorrati dritti’) sino a 6 gr, utilizzati in condizioni di vento più leggere di quelle dei bodied: ognuno acquisisce delle esperienze personali che giustamente antepone a quelle 'canoniche'.
Ed i suggerimenti 'canonici' del mio tutorial sono rivolti soprattutto a chi queste esperienze non le ha ancora maturate e in qualche modo deve pur iniziare.
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giuseppedelo

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Reply #68 on: October 19, 2010, 04:01:46
Salve a tutti, un complimento vivissimo per gli ottimi e completi articoli su ogni tecnica, vengo alla mia domanda, ho da poco comprato una nuova canna da pesca bolognese, la invincible della maver da 5 mt, con mulinello fokamo 2500 imbobinato con 150 mt di 0,18, vengo alle domande, chiarisco da subito che me la cavo abbastanza bene nel ledgering nella pesca a fondo e nel surf nonchè con la fissa, ma ho la dannata voglia di cimentarmi con questa tecnica, vengo alle domande;
1 gli attrezzi che ho preso vanno bene
2 il filo imbobinato è troppo spesso
3 con una canna da 5 mt mettendo un galleggiante scorrevole posso pescare a profondità maggiori
4 ho provato motature uguali a quelle della fissa, ma lanciando 3 volte su 4 aggrovigliavo, avete soluzioni o le montature con fisso non vanno per la mia canna.

vi ringrazio da subuto un saluto a tutti!
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catfish

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Reply #69 on: October 20, 2010, 10:48:22
Scusami nonnoroby se torno a scocciarti ma, data la tua disponibilità, ne approfitto per chiedere lumi su un galleggiante che adopero pochissimo e probabilmente male. Sto parlando dello stick-float e dato che leggo essere il tuo preferito, ci tengo proprio a saperne di più.
Personalmente mi limito a disporre una spiralina di filo di piombo sulla parte terminale dello stick, ma così diventa uno straight e allora tanto vale pescare con lo straight.
Altre volte dispongo sotto lo stick una spallinata, però un galle da bolognese la sostiene e la gestisce enormemente meglio e così finisco per preferire un galle affusolato allo stick.
Inoltre dello stick mi spaventa il peso lanciabile (da 2 a 4 grammi, di più non li prendo nemmeno in considerazione) perchè mai mi azzarderei a piazzare 4 e più grammi di pallini sotto un galleggiante.
Infine lo stick non è predisposto per lo star-light e dispositivi aggiuntivi lo sbilanciano non poco.
Mi sapresti (e ci sapresti) parlare più diffusamente dei pregi dello stick-float?
Grazie, Giorgio.


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Reply #70 on: October 20, 2010, 12:47:00
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Scusami nonnoroby se torno a scocciarti ma, data la tua disponibilità, ne approfitto per chiedere lumi su un galleggiante che adopero pochissimo e probabilmente male. Sto parlando dello stick-float e dato che leggo essere il tuo preferito, ci tengo proprio a saperne di più.[...]
Ciao Giorgio,
premetto che la preferenza per lo stick float è dettata prevalentemente dal metodo più o meno 'personalizzato' di pesca col galleggiante che ho adottato negli anni, e siccome è un metodo che funziona mi sono permesso di suggerirlo anche agli altri.
La personalizzazione consiste nell'utilizzo di canne dalla lunghezza limitata (4 o 5 mt) che per il loro ingombro e peso esiguo mi consentono di tenerle costantemente in mano anche per ore, oltre al fatto che risentono meno della presenza del vento, una costante con cui bisogna convivere quando si abita in un'isola. Da qui la conseguente scelta di un galleggiante scorrevole per poter pescare anche in fondali che arrivano perfino ai 12 mt già a un centinaio di metri dalla costa.
Altra scelta personale è quella di utilizzare come zavorra la torpilla, molto più pratica della spallinatura man mano che aumenta il fondale. La fluttuabilità dell'esca è garantita dall'utilizzo di un lungo bracciolo (2 mt) completamente privo di zavorra (neanche un pallino).
Tra i galleggianti scorrevoli la mia scelta è caduta, dopo averne provati tanti, tra quelli che ritengo i più duttili e funzionali, ed esattamente gli stick float, a cui mi sono talmente 'affezionato' da arrivare a costruirmeli da me (se dovesse interessarti, dai uno sguardo Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login). Sia quelli che mi autocostruisco che quelli che compro sul mercato sono predisposti per l'utilizzo con l'antenna (sostituibile dalla starlight), per cui sono talmente equilibrati che basta un minimo di zavorra (0.5 gr) per stabilizzarli nella giusta posizione.
La preferenza per gli stick float (quindi non zavorrati) rispetto agli straight loaded (zavorrati) è poi legata, come ho accennato nel post precedente, al fatto che la pesca col galleggiante che preferisco è quella che sfrutta le correnti per portare l'esca nella zona di pascolo, che antepongo di gran lunga a quella che richiede un lancio più o meno accentuato per depositare l'esca in tale zona.
Tra le altre cose questo mi permette di utilizzare un lungo bracciolo completamente privo di zavorra, evitando in questo modo anche gli ingarbugli che inevitabilmente prima o dopo si formano durante un lancio. Utilizzo un lungo bracciolo perché questo sistema si è rivelato il più proficuo nella cattura della spigola, che è il pesce primario a cui punto quando pesco col galleggiante.
Questo sistema di sfruttare le correnti ovviamente mi condiziona nella scelta degli spot, per cui pesco in prevalenza da moli, banchine, pontili e massi frangiflutto dai quali mi è possibile calare l'esca senza effettuare lanci, affidando alle correnti il trasporto dell'esca. Questa mia scelta è stata dettata anche dal fatto che in giornate in cui le correnti sono assenti il pesce è completamente svogliato e molto difficilmente abbocca, per cui è del tutto improduttivo (o quasi) pescare in queste condizioni: essendo la presenza di correnti un elemento indispensabile che invoglia il pesce a mangiare, ho quindi deciso di sfruttarle anche come mezzo di trasporto, oltre al fatto che consentono una grande fluttuabilità del lungo bracciolo che sostiene l'esca, presentandola in modo più naturale e quindi più attirante.
A seconda dell'intensità delle correnti, la torpilla che utilizzo va da 0.5 gr ad un massimo di 2 gr, peso col quale tutto l'apparato pescante mantiene ancora una più che accettabile fluidità.

Quando mi capita di pescare con lunghe canne (7-8 mt), cosa abbastanza rara vista la mia preferenza per quelle corte, le armo esclusivamente con un galleggiante fisso 'italiano' utilizzando come zavorra la spallinatura (anche qui con un massimo di 2 gr se le correnti sono forti), ottenendo gli stessi risultati proficui esposti in precedenza.

E fin qui abbiamo parlato di pesca 'ibrida', cioè un misto di pesca all'inglese e bolognese.
La pesca all'inglese la pratico esclusivamente nei canali e nelle foci dei fiumi, oppure da scogliere basse, dove è necessario eseguire dei lanci per raggiungere la zona di pascolo: a seconda dell'intensità del vento e delle correnti utilizzo i galleggianti straight loaded oppure i bodied, dipende dalla distanza che devo raggiungere.

Concludendo, gli stick float sono galleggianti da calata che si comportano ottimamente con utilizzo di canne corte ed in presenza di forte vento.
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^NONNOROBY^

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Reply #71 on: October 20, 2010, 12:55:06
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Salve a tutti, un complimento vivissimo per gli ottimi e completi articoli su ogni tecnica, vengo alla mia domanda, ho da poco comprato una nuova canna da pesca bolognese, la invincible della maver da 5 mt, con mulinello fokamo 2500 imbobinato con 150 mt di 0,18, vengo alle domande, chiarisco da subito che me la cavo abbastanza bene nel ledgering nella pesca a fondo e nel surf nonchè con la fissa, ma ho la dannata voglia di cimentarmi con questa tecnica, vengo alle domande;
1 gli attrezzi che ho preso vanno bene
2 il filo imbobinato è troppo spesso
3 con una canna da 5 mt mettendo un galleggiante scorrevole posso pescare a profondità maggiori
4 ho provato motature uguali a quelle della fissa, ma lanciando 3 volte su 4 aggrovigliavo, avete soluzioni o le montature con fisso non vanno per la mia canna.

vi ringrazio da subuto un saluto a tutti!

Ciao Giuseppedelo,
la tua attrezzatura va bene (col filo scenderei però a 0.16). Per i terminali e per 'cercare' di evitare i garbugli dai uno sguardo al manuale.
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catfish

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Reply #72 on: October 21, 2010, 09:39:32
ciao Roberto, mi ha fatto piacere leggere come peschi tu (c'è sempre qualcosa da imparare...) però non è esattamente ciò che ti avevo chiesto. Ho capito che utilizzi lo stick con canne corte e in presenza di vento però non ho capito perchè lo preferisci ad altri galleggianti (il bodied, per esempio, "tiene" bene il vento e l'onda che esso provoca).
Immagino che sia una scelta formatasi dopo innumerevoli prove e riprove  però mi piacerebbe capire, al di là dei risultati che tu raggiungi, la ragione tecnica (se esiste) per cui opti per lo stick.


^NONNOROBY^

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Reply #73 on: October 21, 2010, 11:56:56
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ciao Roberto, mi ha fatto piacere leggere come peschi tu (c'è sempre qualcosa da imparare...) però non è esattamente ciò che ti avevo chiesto. Ho capito che utilizzi lo stick con canne corte e in presenza di vento però non ho capito perchè lo preferisci ad altri galleggianti (il bodied, per esempio, "tiene" bene il vento e l'onda che esso provoca).
Immagino che sia una scelta formatasi dopo innumerevoli prove e riprove  però mi piacerebbe capire, al di là dei risultati che tu raggiungi, la ragione tecnica (se esiste) per cui opti per lo stick.
La ragione tecnica è che non dovendo lanciare non mi servono galleggianti piombati.
Tutto l'apparato pescante risulta in questo modo più leggero e quindi più fluttuante.
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Gianni2

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Reply #74 on: October 22, 2010, 19:01:58
Salve, anche a me piace molto la pesca all'inglese...anche se fino ad ora ho praticato solo la ibrida. Leggendo i vari post precedenti, ho capito che questi stick-fload o i bodied restano più o meno nello stesso punto anche in presenza di onde o correnti. Io ho un bodied 5+1, un po' diverso da quelli nelle immagini della guida di Roberto, e mi è capitato recentemente di usarlo..quando nel mio spot c'era una notevole corrente che lo spostava di vari metri in una decina di secondi. Adesso mi chiedo:
il mio galleggiante non è un buon bodied?
sono meglio gli stick fload in queste situazioni?
è colpa della posizione della canna che, non stando con la punta in acqua, faceva gonfiare il filo trascinando il galleggiante? (di vento ce n'era molto poco, non si gonfiava tanto)

Vi ringrazio per le vostre risposte.


^NONNOROBY^

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Reply #75 on: October 23, 2010, 08:59:38
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Salve, anche a me piace molto la pesca all'inglese...anche se fino ad ora ho praticato solo la ibrida. Leggendo i vari post precedenti, ho capito che questi stick-fload o i bodied restano più o meno nello stesso punto anche in presenza di onde o correnti. Io ho un bodied 5+1, un po' diverso da quelli nelle immagini della guida di Roberto, e mi è capitato recentemente di usarlo..quando nel mio spot c'era una notevole corrente che lo spostava di vari metri in una decina di secondi. Adesso mi chiedo:
il mio galleggiante non è un buon bodied?
sono meglio gli stick fload in queste situazioni?
è colpa della posizione della canna che, non stando con la punta in acqua, faceva gonfiare il filo trascinando il galleggiante? (di vento ce n'era molto poco, non si gonfiava tanto)

Vi ringrazio per le vostre risposte.
Ciao Gianni,
per notevole corrente intendi che erano presenti le onde di un mare in scaduta?
In questo caso purtroppo la pesca in mare col galleggiante (inglese o bolognese) risulta alquanto problematica, che puoi cercare di contrastare con bodied molto pesanti e tenendo sempre il filo ben alto sopra le onde.
La funzione principale dei bodied è comunque quella di contrastare il vento e per fare ciò è indispensabile il filo affondante: ma questo si può fare solo in acque dolci, dove le onde difficilmente raggiungono la forza di quelle marine (non dimentichiamo mai che la pesca all'inglese o con la bolognese in acque salate è pur sempre una 'forzatura', essendo nata per le acque dolci).
In mare invece è tutto il contrario: la presenza di un forte vento solleva le onde, e se il il filo è a contatto con esse fa da 'vela' e si trascina dietro il galleggiante (ecco perché è indispensabile che sia tenuto ben alto sull'acqua e non va utilizzato un filo affondante).
In questi casi, l'utilizzo di una lunga canna agevola tantissimo questo lavoro, a patto che il vento sia assente o debole, in quanto ti impedirebbe di manovrare la canna.
In presenza di onde, lo stick float si comporta ancora peggio del bodied, data la sua leggerezza.
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Gianni2

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Reply #76 on: October 25, 2010, 15:49:41
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Ciao Gianni,
per notevole corrente intendi che erano presenti le onde di un mare in scaduta?
In questo caso purtroppo la pesca in mare col galleggiante (inglese o bolognese) risulta alquanto problematica, che puoi cercare di contrastare con bodied molto pesanti e tenendo sempre il filo ben alto sopra le onde.
La funzione principale dei bodied è comunque quella di contrastare il vento e per fare ciò è indispensabile il filo affondante: ma questo si può fare solo in acque dolci, dove le onde difficilmente raggiungono la forza di quelle marine (non dimentichiamo mai che la pesca all'inglese o con la bolognese in acque salate è pur sempre una 'forzatura', essendo nata per le acque dolci).
In mare invece è tutto il contrario: la presenza di un forte vento solleva le onde, e se il il filo è a contatto con esse fa da 'vela' e si trascina dietro il galleggiante (ecco perché è indispensabile che sia tenuto ben alto sull'acqua e non va utilizzato un filo affondante).
In questi casi, l'utilizzo di una lunga canna agevola tantissimo questo lavoro, a patto che il vento sia assente o debole, in quanto ti impedirebbe di manovrare la canna.
In presenza di onde, lo stick float si comporta ancora peggio del bodied, data la sua leggerezza.

Dunque, quel giorno le onde quasi non c'erano, c'era proprio una forte corrente in superficie che mi spostava molto velocemente il galleggiante.

In certi casi quindi è meglio lasciar perdere la pesca ibrida e utilizzare i galleggianti fatti a pera rovesciata?( non so come si chiamano..)
Con il bodied che ho usato io, anche con onde basse la punta spariva, per poi tornare a galla subito dopo....e ciò dà veramente noia, dato che si ripete continuamente!

Detto questo...il bodied pesante è utile solo per contrastare la corrente o è utile anche in caso di onde?

Vi ringrazio in anticipo


^NONNOROBY^

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Reply #77 on: October 25, 2010, 17:54:34
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Dunque, quel giorno le onde quasi non c'erano, c'era proprio una forte corrente in superficie che mi spostava molto velocemente il galleggiante.
Nel caso di violenta corrente superficiale come quella che hai descritto, tutti i tipi di galleggiante ne risentono, in quanto la parte zavorrata viaggia meno veloce del galleggiante, che quindi tende ad affondare 'a colpi' come ha fatto a te proprio perché è 'trattenuto' dalla parte piombata.
Se ti dovesse ricapitare, prova con un galleggiante classico da bolognese (quello a goccia), che non essendo affusolato dovrebbe risentire di meno della corrente superficiale (però non è garantito...).
Non riesco comunque a spiegarmi quella violenta corrente di superficie, visto che non c'era nè moto ondoso nè vento...
Ciao
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giuseppedelo

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Reply #78 on: November 03, 2010, 21:06:43

Ciao Giuseppedelo,
la tua attrezzatura va bene (col filo scenderei però a 0.16). Per i terminali e per 'cercare' di evitare i garbugli dai uno sguardo al manuale.
[/quote]
grazie mille per la risposta, ho usato con profitto le tecniche descritte dal manuale, ed ho ridotto al minimo i garbugli, catture ne ho fatto, occhiate di taglia piccola saraghi...ed incredibile una aguglia! la canna si comporta in modo egregio, visto che stò aspettando una seconda bobina per il mulinello ho lasciato il 18 come madre, ma hai ragione ci vuole un 16! ad ogni modo ti chiedo un'altra cortesia, per pescare ho usato un galleggiante 1+1 con attacco moschettone scorrevole della stonfo, quindi scorrevole e con nodino, se volessi utilizzare un galleggiante fisso per poter cambiare velocemente assetto di pesca secondo la tua esperienza va bene una serie di galleggianti già montati per varie situazioni con lenza di 5 mt da collegare alla madre, ed il collegamento lo faccio con un nodo o con la bocca di lupo?
ciao e grazie.
Nel dubbio...ferrare!!!

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^NONNOROBY^

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Reply #79 on: November 04, 2010, 09:04:21
Ciao Giuseppe,
il galleggiante fisso da enormi vantaggi quando si pesca con lunghe canne (7-8 mt) che ti consentono di usare con proficuità una zavorra composta da pallini spaccati disposti in modo ideale per conferire alla parte finale quella tipica fluttuabilità che risulta poi vincente in quanto invoglia il pesce a mangiare (il movimento dell'esca assume in acqua un movimento più naturale).
Anche con le canne più corte il galleggiante fisso restituisce gli stessi risultati, a patto però che il fondale sia adeguato alla lunghezza della canna (canna da 4 mt=fondale max. da 3 mt, canna da 5 mt=fondale max. da 4 mt, e così via). Ovviamente l'altezza del galleggiante va regolata in base al fondo e all'altezza in cui i pesci mangiano in quel giorno.
L'inconveniente del galleggiante fisso è però proprio la sua 'fissità', che rende molto complessa la sua sostituzione con un galleggiante più grande o più piccolo per la presenza dei pallini che si trovano al di sotto.
Ti dico subito che l'utilizzo di 'spezzoni' già pronti con varie grammature e varie lunghezze (per adeguarle all'altezza del fondo) è di gestione molto complessa, specialmente se devi fare la sostituzione durante la pesca notturna oppure in presenza di vento, ed il collegamento migliore di questi spezzoni alla lenza madre resterebbe in ogni caso la 'bocca di lupo'. Ovviamente l'asola della madre deve avere dimensioni tali da consentire l'agevole passaggio dei pallini e del galleggiante inseriti nello 'spezzone'.
Altro inconveniente è che la presenza della 'bocca di lupo' (o altro tipo di collegamento che vorrai fare) rappresenta sempre un limite alla regolazione del fondale, in quanto, se puoi diminuirlo con facilità, viceversa non puoi aumentarlo più di tanto per la presenza del nodo di collegamento che impedisce al galleggiante di scorrere verso l'alto.

Pertanto, una buona soluzione resta quella di portarsi sempre dietro due canne, una armata col galleggiante fisso e l'altra armata col galleggiante scorrevole:
- quella armata col fisso presuppone una conoscenza preventiva dello spot in cui andrai a pescare, per cui deciderai a casa se usare un galleggiante da 1 gr, 2 gr, e così via;
- quella armata con lo scorrevole serve di riserva se, una volta arrivato sul luogo di pesca, scoprirai che le condizioni ideali per cui avevi preparato il galleggiante fisso sono cambiate: per quel giorno (o per quelle ore) che dura il mutamento userai la canna con lo scorrevole anziché quella col fisso.

La soluzione migliore, in tutti i casi, che ti permette di pescare come si deve, resta solo una: riprepararti tutto il finale partendo da zero: il bracciolo lo recuperi e lo metti da parte, mentre elimini la parte zavorrata della lenza madre, sfili il galleggiante, ce ne metti uno nuovo e rizavorri il tutto.
Per pochi minuti che perderai, ne guadagnerai in tranquillità e sicurezza per tutte le restanti ore. 
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