Cominciamo col delimitare queste distanze notevoli quando pasturi con i bigattini:
con una buona fionda, vento sostenuto alle spalle e bigattini incollati puoi arrivare su 20 mt, in assenza di vento alle spalle sui 15 mt, in assenza di vento alle spalle e bigattini non incollati sugli 8-10 mt.
In presenza di vento frontale, è facile che ti arrivino tutti addosso...
Per capire a che distanza lanciare più che altro bisogna basarsi sulla corrente: se questa viaggia dalla riva al largo, bisogna diminuire la distanza, viceversa se viaggia dal largo verso riva, bisogna aumentare la distanza di lancio. Se viaggia trasversale alla riva, bisogna lanciare il più a monte possibile della corrente.
La pasturazione ha due scopi: fare avvicinare quanto più possibile il pesce alla nostra postazione e cercare di mantenerlo il più a lungo possibile in quella postazione. Anche se la spigola è, tra i pesci, quella che più si avventura nei pressi della battigia, non è detto che non lo facciano anche altri pesci se sono richiamati dalla pasturazione, come non è detto che, a seconda delle circostanze, la stessa spigola e gli altri pesci preferiscano quel giorno mantenersi ad una certa distanza.
Siccome non esistono regole precise, non resta altra soluzione che andare per tentativi per trovare la giusta distanza (non è assolutamente possibile stabile a priori che la spigola mangia a 1 mt, il sarago a 2 mt, l'orata a 3 mt, l'occhiata a 4 mt, e così via, perché se così fosse, oltre che a selezionare il tipo di pesce che vogliamo pescare, andremmo a colpo sicuro: sarebbe troppo bello).