Pesca all'inglese con galleggiante fisso

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Author Topic: Pesca all'inglese con galleggiante fisso  (Read 80035 times)

ivo

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Reply #40 on: April 16, 2009, 12:00:26
Ciao Enzo, concordo con te per quanto riguarda gli agganci, io uso da sempre gli stessi da te illustrati sia per il fisso che per gli scorrevoli, e sia al mare che in acqua dolce. Ce ne uno simile (della Colmic) al primo da te rappresentato, solo che, anzichè avere il moschettone, ha l'occhiello, e il tubino che lo regge è forato in modo che ci passi dentro il filo. Lo uso per il surfcasting per montare i braccioli sul trave, poi una volta posizionato all'altezza giusta, con una pinza schiacci leggermente il tubino in modo che ammaccandosi si blocca.
Ciao alla prossima


enzo.

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Reply #41 on: April 16, 2009, 12:35:38
Lo so Ivo ma il problema e'proprio quello cioe' "schiacciare" il tubicino per fermarlo sulla lenza  e non poter spostare piu' il nostro galleggiante in altezza cosa che invece ritengo fondamentale perche'non sempre il pesce mangia allo stessa profondita' per vari fattori. Il continuo apri e chiudi del tubicino,oltre che intaccare la lenza in vari punti,ne comporta la poca durata nel tempo e poi,per fermarlo su uno 0.14 sicuramente lo devi anche schiacciare bene il che comporta notevoli conseguenze cosa invece diversa su un trave da surf essendo piu'spesso quindi anche piu'rigido.
L'altro sistema invece,lo ritengo piu'valido perche'non devi far altro che sfilare i gommini o telon,salire o scendere il galleggiante e rimmetterli;come per un normale galleggiante.
Questo ovviamente e'un mio pensiero.
Sono comunque contento che la pesca e'sempre in continua evoluzione dandoci cosi'modo di spaziare nell'uso di questi "aggeggi" facendoci risparmiare tanto tempo.
Un abbraccio.
Enzo.
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ivo

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Reply #42 on: April 16, 2009, 13:18:48
Secondo me il  tuo pensiero è giustissimo, infatti quelli da schiacciare li uso sul trave da surf dello 060 ma per la pesca con il galleggiante uso quelli da te proposti
Ciao alla prossima


MINOSSE

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Reply #43 on: April 16, 2009, 16:40:16
Caro enzo questi strumenti che tu descrivi che sono sicuramente validi li ho semplicemente sostituiti con dei gommini misura xss e con un micro moschettone del n.28, il risultato è uguale e soprattutto è un sistema più leggero rispetto a questi preconfezionati, del resto proprio in questo post ne aveva già parlato nel mio primo intervento.
Ciao Mino.
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enzo.

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Reply #44 on: April 16, 2009, 17:22:19
Infatti,ho detto che e'un sistema che io reputo migliore (parere personale)perche' i galleggianti gia'piombati,lo sono solo parzialmente,per cui,se a finire di tararli devo comunque aggiungerci dei piombi ,faccio prima a usare l'aggancio gia'piombato a seconda della taratura che mi serve.
Questo perche' se usassi un 2+2 o un 5+3 per vari motivi,mettendo solo i 2 gommini,il galleggiante mi rimarrebbe molto fuori.....quindi dovrei comunque aggiungerci dei piombi.
Tutto questo ovviamente come ho spiegato,lo uso quando pesco con lo svolazzo (terminale) libero.
Se poi devo piombarmi comunque la lenza, allora preferisco usare sempre questi attacchi (perche'tengono secondo me piu'fermo il galleggiante a quell'altezza tendendo i gommini a scivolare con le continue ferrate)ma neutri,e poi mi piombo la lenza ma,come tute le cose,e'del tutto personale.
Ciao ciao.
Enzo.
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MINOSSE

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Reply #45 on: April 16, 2009, 17:36:50
Io invece uso questo sistema perchè i galleggiante che adopero io non hanno bisogno di essere piombati troppo, se uso le pennette prendo sempre 2+1b o 3+1b, o al massimo 3+1, ed usandoli in condizioni di moderata turbolenza se li piombo al limite con la corrente si rischia di vederli sempre andare a fondo, mentre se uso i galleggianti tradizionale da me piombati e trasformati tipo inglese, essendo solitamente galleggianti di tipo tondegiante li piombo al limite quindi non hanno bisogno di altro piombo. Ecco perchè non uso questi sistemi preconfezionati, pur ritenendoli validi allo stesso modo, l'importante e riuscire a stare in pesca e fare belle catture, poi il sistema di aggancio conta poco, ed è del tutto personale.
Ciao Mino.
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GioSR

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Reply #46 on: July 05, 2009, 12:53:34
Ciao senti ma nela montatura che usi è possibile mettere un pasturatore o compromette la montatura?
GIO


sanpei90

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Reply #47 on: July 05, 2009, 13:03:07
Per cosa ti serve il pasturatore?? Non riesci a pasturare con la fionda??


fattispecie

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Reply #48 on: July 10, 2009, 13:40:44
Usavo anche io i sistemi descritti da Enzo (oggi della Stonfo), ma avevo problemi di lancio, nel senso che pescare a max 3, 4 metri cmq il lancio prevede lenza e finale della stessa lunghezza. Altro inconveniente mi veniva dall' "usura" della lenza, dai e dai cmq un pò "stropiccita" appariva. Ho cambiato tutto prima con i classici chicchi di riso siliconici (credo che Minosse si riferisce a questi), ma anche loro non soddisfavano a pieno le mie esigenze. Pecsnao con un 16 in bobina cmq anche la misura più piccola scivolava e spesso pescavo a profondità non volute. Meglio, a parer mio, affidarsi alla classica "carrucoletta" con aggancio per il galleggiante scorrevole (uso le colmic) e poi il nodino di stopper (uso il lineaeffe). Almeno per la pesca alla spigola questa condizione di leggerezza, mi sta dando belle soddisfazioni.


paco86

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Reply #49 on: October 23, 2009, 10:23:02
Ragazzi, scusate l'ignoranza....
Avrei tre domane....

1) Se in bobina ho uno 0,15/0,18 ed è multifibra cambia niente?è meglio o peggio?

2) Come posso attaccare galleggiante a penna fisso e pasturatore, e nel pasturatore, solo bigattini o anche pelletz ?

3) Se nell'amo innesco un bell'americano sanguinante non è meglio ?
grazie ;D


sampey95

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Reply #50 on: October 23, 2009, 10:38:08
un multifibra dello 0 18 mi sembra un po grosso' per la pesca che vuoi fare un 12 0 un10 o imbobinarlo con un buon nilon da 0'18!!! ma il gallegginte a penna a me non mi sembra molto idoneo io per questa pesca.. io usavo un galeggiante normale da 5 grammi un pasturatore scorrevole non piombato un piombino da 4 gr paracolpo girella con moschettone filo 0'12 fluoro carbon esca coreano intero ,se vuoi che il pasturatore non si muova ci metti anche uno stopper sopra . all interno del pasturatore inserirei delle sardine tritate e bigattini aaaaa dimenticavo!!! come lunghezza del terminale farei 1 m ;D
manu :) pesci non ne prendi se non hai il coraggio di lanciare dove sono


sanpei90

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Reply #51 on: October 23, 2009, 14:28:54
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Ragazzi, scusate l'ignoranza....
Avrei tre domane....

1) Se in bobina ho uno 0,15/0,18 ed è multifibra cambia niente?è meglio o peggio?

2) Come posso attaccare galleggiante a penna fisso e pasturatore, e nel pasturatore, solo bigattini o anche pelletz ?

3) Se nell'amo innesco un bell'americano sanguinante non è meglio ?
grazie ;D
1)Personalmente non trovo il multifibra adatto perchè non ha memoria...L'elasticità del nylon secondo me è fondamentale per il recupero di una buona preda..
2)il galleggiante a penna fisso..Allora puoi stopparlo con 2 stopper (1  a lato) o con 2 pallini(1 a lato)..poi in base al fondale decidi dove intendi posizionare il pasturatore,ma personalmente non ho mai utilizzato il pelletz,utilizzo solo bigattino e per pasturare utilizzo la fionda ;)
3)ho provato con diversi anellidi,il bigattino mi ha regalato belle soddisfazioni,tranne qualche cattura con i 100lire e qualche spigola fatta con il koreano 


LUCA

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Reply #52 on: November 10, 2009, 21:08:12
Quando il pennino si ferma da tutte e due i lati NON E' più pesca all'inglese ma e pesca a bolognese con gallegiante a penna

Ma sapete la differenza tra bolognese e inglese?

Poi ognuno fa prove e modifiche che per lui sono migliori.

Ma!!!!

Ogni pescatore al suo metodo


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Reply #53 on: November 11, 2009, 09:01:03
Caro Luca67,penso che piu'di qualcuno di noi,la pesca all'inglese,fissa o scorrevole che sia,la conosce eccome!
Come tu ben saprai,questo tipo di pesca,essendo nata in Inghilterra,e come ancora saprai,li'non hanno fondali come i nostri ma anzi,proprio il contrario,non penso proprio che gli inglesi pescavano scorrevole in tre metri d'acqua o anche meno!
Quindi,affermare cosi'come hai fatto tu ossia che "fermare il pennino da ambedue le parti,non e'pesca all'inglese" bhe',non e'corretto assolutamente.
Anzitutto,per chi non lo sapesse,il pennino e'arrivato dopo,essendo agli albori e anche dopo,il buldo a farla da padrone,essendo molto piu'aerodinamico, per questione di bilanciatura e posizione di peso,nel lancio e nella tenuta di corrente superficiale in caso di vento.
Ovviamente poi,si e'cominciato per uso "improprio" a trasportare questi attrezzi in mare montandoli sotto la bolognese con la relativa affermazione di pescare "all'inglese".
La vera pesca all'inglese e'nata con degli attrezzi specifici,affini a contrastare tanti fattori negativi di cui in primis il forte vento,quindi canne specifiche,e diminuire lo spanciamento del filo per segnalare al meglio l'abboncata con rapida sensibilita'aumentandone l'attrito con la canna,vedi gli innumerevoli anellini posti molto vicini.
Ora,gli inglesi,con tutto quel popo'di canne a disposizione,certo penso che se bastava una bolognese a risolvere il problema,non certo si sarebbero applicati piu'di tanto.
Una cosa e'certa e appurabile da tutti in qualsiasi momento:in Italia e altrove,non si vedra'MAI un garista pescare con un galleggiante all'inglese con bolognese , passandola per tale.

A presto


enzo
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Reply #54 on: November 11, 2009, 13:38:43
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Quando il pennino si ferma da tutte e due i lati NON E' più pesca all'inglese ma e pesca a bolognese con gallegiante a penna

Ma sapete la differenza tra bolognese e inglese?

Poi ognuno fa prove e modifiche che per lui sono migliori.

Ma!!!!

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Scusami Luca se ti contraddico ma la classica pesca all'inglese è proprio quella che prevede di fermare il galleggiate da entrambi i lati con un'escursione massima di 2-3 cm. Gli inglesi la usano nelle loro acque interne a basso fondale che gli consente tra l'altro di utilizzare canne corte, che vanno tenute con la punta immersa nell'acqua  per evitare il formarsi della bandiera sulla lenza madre a causa del vento, bandiera che a sua volta causa lo spostamento del galleggiante dal punto in cui lo si vuiole tenere. Altra caratteristica della pesca all'inglese è che la toccata del pesce viene rilevata più in modo diretto che non attraverso il galleggiante.
I pescatori di mare italiani, affascinati da questa tecnica, l'hanno trasferita anche nelle acque salate, dove però hanno dovuto fare i conti con fondali alti: da qui la modifica del galleggiante, che da quasi fisso è diventato scorrevole in modo da poter pescare, anche con canne corte, in fondali più alti.  Passare poi dal galleggiante piombato alla penna priva di piombo è stata una conseguenza logica, ma qui già stiamo sconfinando da quelli che sono i reali confini della pesca all'inglese, che per definirsi puramente tale deve rispettare i canoni originali dettati dagli inglesi.
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andreailsub

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Reply #55 on: November 11, 2009, 15:36:13
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Passare poi dal galleggiante piombato alla penna priva di piombo è stata una conseguenza logica, ma qui già stiamo sconfinando da quelli che sono i reali confini della pesca all'inglese, che per definirsi puramente tale deve rispettare i canoni originali dettati dagli inglesi.

Ecco.questo è il concetto...
Difficilmente vedrai un ,pescatore al mare, praticare una vera pesca all'inglese,
di inglese ci sarà solo il galleggiante....ma forse abbiamo adattatto anche quello...


MINOSSE

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Reply #56 on: November 11, 2009, 15:46:47
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Quando il pennino si ferma da tutte e due i lati NON E' più pesca all'inglese ma e pesca a bolognese con gallegiante a penna
Ma sapete la differenza tra bolognese e inglese?
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Ma!!!!
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Diciamo che l'affermazione di luca è un tantino forte, chiedere se sappiamo la differenza tra bolognese e inglese è quantomeno fuori luogo nel senso che chi è intervenuto in questo post penso che di bolognese ne capisce abbastanza e pur non praticando almeno io la pesca all'inglese pura so di cosa si tratta. Vista l'affermazione fatta e considerando quanto dice in riferimento al pennino mi verrebbe da girare la stessa domanda a luca per sapere da lui qual'è la differenza tra queste due tecniche. Comunque la spiegazione l'hanno fatta benissimo sia enzo che roberto e a quanto detto da loro aggiungo che gli inglesi usano anche dei fili diversi dai nostri, e cioè dei fili affondanti in modo che tenendo la punta della canna in acqua anche il filo stia sotto il pelo dell'acqua in modo da non essere influenzato dalla corrente prodotta in superficie dal vento.
Sono il primo a dire che impropriamente chiamiamo la pesca con bolognese e galleggiante a penna pesca all'inglese, ma è per far capire meglio il tipo di pesca che si fa, ma credo che tutti o quasi, sanno che questo termine è impropriamente usato, ma del resto come avviene in tante altre discipline, vedi chi dice di pescare a surf casting solo perchè ha comprato una canna che lancia 200g di piombo e poi pesca col mare forza olio. Pertanto è inutile polemizzare su questa cosa, l'uso di questo termine si attribuisce al fatto che di quella tecnica che non è nata in italia adoperiamo qualche strumento ma in modo e con obbiettivi completamente differrenti. E poi anche sulle riviste specialistiche ancora una connotazione ben precisa a questo miscuglio di tecniche non lo si è coniato, infatti c'è chi parla di pesca all'iglese, chi parla di bolognese ma poi alla fine non è ne l'una ne l'altra. Ciò non toglie che almeno io riscontro dei notevole benefici soprattutto in particolari condizioni.
Ciao Mino.
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Reply #57 on: November 11, 2009, 16:45:49
vorrei aggiungere anche,che gli inglesi,praticano la pesca all'inglese,anche nei fiumi,simile alla nostra "passata"con bolognese,usando particolari galleggianti,stick float,che sono in balsa nella parte superiore e in legno in quella inferiore,con il vantaggio di avere un gallegiante di maggior peso,ma con piombatura attiva,inferiore a quella di uno tutto in balsa,tutto a vantaggio della leggerezza e della distanza di lancio,ottimo per pescare a cavedani nelle nostre acque...
Questo per dire che anche questa è pesca all'inglese..


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Reply #58 on: November 11, 2009, 17:21:25
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[...]
aggiungo che gli inglesi usano anche dei fili diversi dai nostri, e cioè dei fili affondanti in modo che tenendo la punta della canna in acqua anche il filo stia sotto il pelo dell'acqua in modo da non essere influenzato dalla corrente prodotta in superficie dal vento.
Questo importante particolare l'avevo proprio dimenticato, probabilmente dovuto al fatto che non pesco in acque interne e che, della pesca all'inglese, ho solo copiato lo stile del galleggiante (a forma allungata a penna e agganciato alla madre in punta), e per di più non è neanche piombato.
Quando suggerisco questo metodo di pesca modificato, che è il mio preferito, non uso mai il termine "all'inglese" perché sarebbe improprio, visto che in comune hanno solo la forma del galleggiante e, quando uso la canna Hulk da 3.90 mt, solo la canna. Non uso mai neanche il termine "alla bolognese", perché neanche questo sarebbe esatto. Secondo me, il termine più corretto da usare sarebbe "pesca con canna bolognese e galleggiante scorrevole", intendendo per canna bolognese una qualsiasi canna telescopica dotata di anelli passafilo ad un ponte adatta alla pesca col galleggiante, in qualsiasi misura la si preferisca.
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enzo.

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Reply #59 on: November 11, 2009, 17:47:36
Bhe'mi pare sia stato detto tutto a questo punto.
L'unica cosa,questo riferito a chi non lo sapesse, il trucco per far affondare anche un filo normale e'quello di sgrassarlo con del semplice detergente per i piatti ,mischiato ad acqua.
Mescolandolo,si spruzza sopra la bobina,cosi'come si fa'con il silicone/trecciato,avendo l'accortezza,una volta messo ben in tiro il filo rispetto al galleggiante,di dare i primi due o tre giri di mulinello piu'forte accompagnando l'abbassamento della punta della canna in acqua e il gioco e'fatto. Se la giornata e'calda,rifarlo piu'volte e,da tener presente che tutto questo va'fatto nella consapevolezza che il filo,con questo trattamento,non durera'certo tanto.....
Provare per credere 

Enzo
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