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FORUM PESCA DA TERRA => PESCA ALL'INGLESE & BOLOGNESE => Topic started by: ^NONNOROBY^ on February 10, 2012, 18:53:28

Title: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 10, 2012, 18:53:28
Pesca con la bolognese dall'A alla Z

Ciao a tutti.
E' stato introdotto questo nuovo Topic intitolato "Pesca con la bolognese dall'A alla Z" in modo da concentrare in un unico topic tutto ciò che riguarda la pesca con la canna bolognese.
Per esempio, in questo Topic verranno trattati argomenti del tipo:
   a) Richieste o suggerimenti per l'acquisto di una canna bolognese
   b) Richieste o suggerimenti per l'acquisto di un mulinello adatto per la canna bolognese
   c) Fili da utilizzare per la pesca con la bolognese
   d) Terminali da usare per la pesca con la bolognese
   e) Esche da usare per la pesca con la bolognese
   f) Pasture e pasturazione per la pesca con la bolognese
   g) Spot ideali per la pesca con la bolognese
   h) ...........
   i) ............
   l) insomma, qualsiasi cosa riguardi questa pesca specifica, ma solo questa

Sono in fase di preparazione altri due topic specifici, Pesca all'inglese dall'A alla Z e Pesca con la canna fissa dall'A alla Z, in modo da rendere questi tre topic specializzati ognuno in un argomento ben preciso.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: emil.anto on February 11, 2012, 10:09:46
Complimenti Roby per i disegni e per la dettagliata spiegazione.
Io pratico raramente questa tecnica,non perché non mi piaccia,ma perché,almeno nelle vicinanze non ci sono ottimi spot per praticarla. Una domanda solamente: la pasturazione conviene farla lanciando,o ad esempio io posso anche mettere un pasturatore? Credo si possa mettere,se si,in quale punto del calamento e dovrei alleggerirlo togliendo il peso che possiede?
E.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: atotudi on February 11, 2012, 13:10:24
Salude Roberto....condivido in pieno i Tuoi calamenti che anchio uso, in particolare il 1° ed il 2° in quanto pesco su simili fondali (bratzu longu "in punta" ) e (molo carbone) che Tu ben conosci (presumo).
Il problema nasce quando pesco su fondali sotto i 5 metri,vedi canale scolmatore dove la corrente è perennemente sostenuta e la profondità alquanto ridotta e quindi assai impegnativo entrare in pesca, ed in conflitto col terzo calamento...A Te l'ardua sentenza.
A si bì cun Salludi e grazie per l'attenzione.
ps. Io ci pesco con torpilla più generosa.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Spectr22 on February 11, 2012, 13:30:17
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Complimenti Roby per i disegni e per la dettagliata spiegazione.
Io pratico raramente questa tecnica,non perché non mi piaccia,ma perché,almeno nelle vicinanze non ci sono ottimi spot per praticarla. Una domanda solamente: la pasturazione conviene farla lanciando,o ad esempio io posso anche mettere un pasturatore? Credo si possa mettere,se si,in quale punto del calamento e dovrei alleggerirlo togliendo il peso che possiede?
E.
Ciao emil la bolognese è una pesca che si effettua con galleggiante fisso e spiombature di ogni genere, se vogliamo aggiungerci anche il pasturatore, dobbiamo rivolgerci all'inglese scorrevole ti rimando su di un link dov'è spiegata questa tecnica se ci sono problemi chiedi pure... saluti
LINK (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/altre_prede/pesca_al_sarago-t17950.0.html)
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 11, 2012, 14:56:46
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Salude Roberto....condivido in pieno i Tuoi calamenti che anchio uso, in particolare il 1° ed il 2° in quanto pesco su simili fondali (bratzu longu "in punta" ) e (molo carbone) che Tu ben conosci (presumo).
Il problema nasce quando pesco su fondali sotto i 5 metri,vedi canale scolmatore dove la corrente è perennemente sostenuta e la profondità alquanto ridotta e quindi assai impegnativo entrare in pesca, ed in conflitto col terzo calamento...A Te l'ardua sentenza.
A si bì cun Salludi e grazie per l'attenzione.
ps. Io ci pesco con torpilla più generosa.

Ciao Atotudi,
permettimi di suggerirti di affiancare sempre le frasi dialettali con la traduzione italiana, in quanto CPOL è frequentato da utenti prevenienti da tutte le Regioni d'Italia e non possono quindi capirne il significato (bratzu longu=braccio lungo; A si bì con Salludi= A rivederci godendo di buona salute  (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)).
Il canale scolmatore, a parte che è diventato il porticciolo privato dei chiattini dei pescatori, è completamente trascurato dall'ente di bonifica (o da chi è preposto alla sua manutenzione), per cui si è andato progressivamente riempendo di terra e di sabbia riducendo drasticamente il fondale ed aumentando di conseguenza la forza delle correnti di marea. Una volta luogo splendido per pescarci qualsiasi tipo di pesce, ultimamente si è ridotto a un cesso.
La pesca con la bolognese è diventata molto difficoltosa, qualcosa si riesce ancora a fare usando la tecnica all'inglese per cercare di contrastare la corrente e riducendo drasticamente la lunghezza del bracciolo (malloppi di alghe permettendo...). Personalmente non lo frequento più da anni.
Ciao
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 11, 2012, 15:23:11
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Una domanda solamente: la pasturazione conviene farla lanciando,o ad esempio io posso anche mettere un pasturatore?
Personalmente non sono mai stato tentato di usare il pasturatore incorporato nel calamento della bolognese, in quanto mi sono sempre trovato bene col metodo tradizionale. Non mi pronuncio quindi sulla sua reale efficacia perché non l'ho mai provato neanche una volta.
Tenendo presente che l'assenza di corrente (mare assolutamente piatto) è deleteria per qualsiasi tipo di pesca, la pasturazione classica (fatta con bigattini, sfarinati o in forma mista) si rivela particolarmente efficace in presenza di una leggera corrente che trasporti lentamente la pastura.
Ci sono momenti in cui la spigola sembra soffermarsi ad una certa altezza e ad una certa distanza aspettando che la corrente vi trasporti la pastura, tanto è vero che appena il galleggiante raggiunge quel punto preciso lo vedi sobbalzare con movimenti lenti ad indicarti che la spigola sta 'saggiando' anche l'esca sull'amo. Quando dai la ferrata, non sempre sei fortunato e il più delle volte vai a vuoto.
Per la pasturazione classica con i bigattini io uso questo sistema: appena arrivo nello spot la prima cosa che faccio è quella di individuare la direzione della corrente e la sua forza, dopo di che lancio in acqua 2-3 pugnetti di bigattini (senza mai esagerare). Poi continuo a brumeggiare ad intervalli regolari lanciando pochi bigattini per volta, sino a ridurli a 5 o 6 quando in qualche modo 'sento' che sotto il galleggiante sono arrivate le spigole.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: atotudi on February 11, 2012, 15:53:27
Grazie della dritta Roberto....anchio è tanto che non pesco più allo scolmatore,è un vero peccato che sia ridotto in questo stato.Anche se lo scempio perimetrale è tutta opera dei tanti "pescasportivi" che lo frequentano.Mah...su questo tasto stendiamo un velo.
ps.Mi scuso per le mancate traduzioni.
Ciao a presto Nonno Sandro.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Eugenio68 on February 17, 2012, 20:24:53
Nonnoroby, scusa la domanda poco tecnica: ogni tanto mi viene in mente di comprarmi una canna bolognese di sei, sette metri e provare dalla spiaggia. Tu cosa ne pensi, potrebbe funzionare, e soprattutto, è sempre pesca alla bolognese?
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 17, 2012, 21:10:40
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.... e soprattutto, è sempre pesca alla bolognese?
Certamente si. Sono in tanti che sono 'costretti' a pescare con la bolognese dalla spiaggia per mancanza nelle vicinanze di un porto, porticciolo, pontile, scogliera bassa, e pescano benissimo.
Siccome nella mia zona coesistono tutti i tipi di spot che ho menzionato, raramente da noi si pesca con la bolognese dalla spiaggia.
Naturalmente è molto più facile pescare da una posizione sopraelevata, in modo particolare per l'azione di calata e non solo di lancio (a cui ti costringe la spiaggia) e per l'azione di brumeggio, ma se in zona non ci sono questi tipi di spot 'bisogna fare di necessità virtù'...
Tra gli utenti di CPOL sono in tanti a praticare la pesca a bolognese dalla spiaggia, se ci leggono potrebbero darti suggerimenti basati sulla loro esperienza.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^MANUSPIN^ on February 17, 2012, 22:42:22
Ciao Eugenio, ti dico che pur avendo a disposizione porto, porticciolo e scogliera bassa, preferisco la pesca con la bolognese dalla spiaggia (gusti personali), e la pratico quasi esclusivamente nel periodo fine primavera-estate; sicuramente la quantità delle catture sarà inferiore, la pasturazione deve essere ancora più precisa e accurata (in spiaggia aperta la corrente è di norma più sostenuta e "capricciosa", nel senso che si possono sommare diverse correnti o variare spesso); come spot vanno bene quelli nei pressi delle foci (anche piccole); oppure dovresti cercare punti dove il fondale degrada maggiormente rispetto alla spiagge vicine, e che magari abbiamo delle macchie di posidonia (questi sono in assoluto i miei preferiti perchè ci sono buone possibilità di incontrare mormore di taglia, almeno dalle mie parti); non dimentichiamo le spiagge con fondo di sassi o misto, dove dovrai stare maggiormente attivo con l'azione di richiamo (muovere spesso il galleggiante), data l'alta probablità di incagli
sulla lunghezza della canna, 6 o 7 metri, per i mie gusti, sono inutili; uso una 4,5m per il mare poco mosso e una 5m quando l'onda è più lunga, pescando sempre canna in mano...
canne di lunghezza maggiore sono meno leggere e maneggevoli, e dalla spiaggia non si può usare il picchetto per poggiare la cima come quando si pesca dal porto o scogliera
purtoppo non sono una grande esperto in questa tecnica, spero di essere stato utile ugualmente
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Eugenio68 on February 18, 2012, 09:41:08
Sì, grazie, molto utili. Quindi l'idea non è nuova, questo mi fa ben sperare. Grazie ancora.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Eugenio68 on February 23, 2012, 18:59:31
Ma se non erro ci sono gli "stopper" già di cotone, voglio dire già preparati, rossi. Potrebbero andare bene anche quelli, senza usare i caucciù, o andare a trovare la merciaia, che da me poi è una bruna da sballo e, anzi, ora che mi ci fai pensare, meglio la tua di soluzione.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 24, 2012, 00:25:19
salve ragazzi , vedo che scrivete molto sulla pesca con la bolognese a spigole tutto quello che ho letto a riguardo e solo da prendere in considerazione per la spigola?
Sono andato in un negozio di pesca ho chiesto di galleggianti per bolognese e mi ha incasinato le idee potete aiutarmi!!! nei vostri disegni usate come come galleggianti scorrevoli quelli  tipo penna per capirci, nel negozio mi ha fatto vedere dei modelli che nn centrano niente ma con una canna bolognese 5 mt. quali devo utilizzare? mi rifate un esempoi di piombatura?? quando parlate di palline parlate palline salva nodo?
scusatemi troppe domande e che mi vwngono troppi dubb! grazie ancora
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 24, 2012, 08:50:13
Galleggianti per la bolognese


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salve ragazzi , vedo che scrivete molto sulla pesca con la bolognese a spigole tutto quello che ho letto a riguardo e solo da prendere in considerazione per la spigola?
Sono andato in un negozio di pesca ho chiesto di galleggianti per bolognese e mi ha incasinato le idee potete aiutarmi!!! nei vostri disegni usate come come galleggianti scorrevoli quelli  tipo penna per capirci, nel negozio mi ha fatto vedere dei modelli che nn centrano niente ma con una canna bolognese 5 mt. quali devo utilizzare? mi rifate un esempoi di piombatura?? quando parlate di palline parlate palline salva nodo?
scusatemi troppe domande e che mi vwngono troppi dubb! grazie ancora

Il discorso della pesca con la bolognese cade prevalentemente sulla spigola perché è la preda più ambita, ma la tecnica usata per la spigola è validissima per tutti gli altri tipi di pesci catturabili con la bolognese.
Iniziamo intanto a distinguere i due tipi fondamentali di galleggianti per la bolognese:
-   Galleggianti ‘fissi’
-   Galleggianti ‘scorrevoli’
Sia i galleggianti fissi che quelli scorrevoli si presentano poi in tantissime forme diverse, ma vedremo che queste forme le potremo ridurre a ben poche, per cui non dovremo impazzire a decidere quali comprare.
I galleggianti fissi vengono usati prevalentemente su fondali che, di norma, non superano i 6 mt, mentre quelli scorrevoli possono essere usati su fondali anche di 12 mt (altezze superiori ai 12 mt non sono tanto propizie alla pesca con la bolognese, a causa della grande dispersione che subisce la pastura).
I galleggianti fissi danno la loro massima resa quando sono montati su canne lunghe (dai 6 mt in su), in quanto queste consentono di sfruttare meglio come zavorra i pallini di piombo spaccati, sparsi sulla lenza madre in un tratto di 150 cm. I pallini spaccati, a loro volta, danno la loro migliore resa se vengono usati in presenza di correnti deboli, consentendo alla lenza un andamento ‘a vela’, più catturante di una posizione troppo verticale o troppo distesa a causa di una corrente molto forte:
 
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/80/fig1.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg80.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg80%2F9840%2Ffig1.png&hash=94a32d347671998ad836a58d35d9ca31) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Usando il galleggiante fisso, l’altezza massima del fondale dello spot dovrebbe essere inferiore di 1 mt rispetto alla lunghezza della canna (p.e. canna 5 mt= fondale max. 4 mt, canna 6 mt=fondale max. 5 mt), questo perché la canna, sotto il peso della preda, si curva. A seconda di quanto si curva, questo potrebbe rendere problematico il recupero della preda, in quanto il galleggiante, essendo fisso, una volta che va a battere sull’anello apicale ha terminato la sua corsa e non è più possibile avvolgere lenza.
Per quanto riguarda la forma del galleggiante fisso, potremo ridurle a queste:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/94/galleggiantefisso.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg94.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg94%2F8461%2Fgalleggiantefisso.png&hash=f71ce6a2f530629f7210b8dcd47a34f1) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)
 
Sarà poi la nostra esperienza a suggerirci quale modello usare in base alle condizioni di mare, di correnti, del tipo di preda che vogliamo insidiare, del tipo di canna.

I galleggianti scorrevoli si usano la dove non è più possibile usare un galleggiante fisso:
-   Spot con alto fondale
-   Canna corta per quel fondale
-   Correnti sostenute

Questo ci consente di usare anche canne corte (4 mt, 5 mt) la dove i fondali dello spot siano elevati. Altri vantaggi del galleggiante scorrevole sono che una canna corta è più facile da manovrare in spot non troppo agevoli come scogliere scivolose, è più facile da manovrare per il lancio, è più facile da manovrare in presenza di vento.
Nei fondali più alti è preferibile sostituire i pallini spaccati con una torpilla [IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/848/torpilla.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg848.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg848%2F1935%2Ftorpilla.png&hash=7b7af0bd03631daaa2b67945e3c27bb0) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)perché la calata dell’esca è più veloce. Anche in caso di correnti sostenute, la torpilla regge meglio dei pallini la tendenza che ha la lenza ad assumere una forma troppo distesa. Per quanto riguarda la preparazione del calamento ed i nodini di fermo, troverai le figure nei post precedenti, in questo stesso topic.
Come tipo di galleggiante scorrevole da usare, ci sono molti meno problemi di un fisso nella scelta, in quanto il tipo più collaudato e più utilizzato è il così detto Stick Float (o galleggiante a penna), che si rivela il più pratico. Può essere di plastica o di balsa:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/213/galleggiantestickfloat.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg213.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg213%2F4039%2Fgalleggiantestickfloat.png&hash=789725828b66894762db68bccfaaccd3) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Per quanto riguarda le perline [IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/838/perlina.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg838.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg838%2F8185%2Fperlina.png&hash=9850995adef1c8058449e537be3325b0) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE), che si usano con il galleggiante scorrevole, il loro compito è di evitare che l’anellino di cui è dotato lo Stick Float vada ad incastrarsi (o a superare) i nodini di fermo: il galleggiante, anziché battere direttamente sul nodino, batte sulla perlina. E’ indispensabile che il foro delle perline sia il più stretto possibile, proprio per non scavalcare il nodino.
Quanto descritto è valido per la pesca a tutti i tipi di pesci, non solo per la spigola. Sarà poi l’esca a selezionare il tipo di pesce, ma questo verrà trattato in un altro post (sempre in questo stesso topic) tra breve.
Tu intanto continua a chiedere le cose che non ti sono chiare. Nel frattempo puoi dare un'occhiata anche QUI, la parte che riguarda la pesca con la bolognese (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/pesca_allinglese_bolognese/guida_alla_pesca_all%E2%80%99inglese_in_mare-t20076.0.html;msg91353#msg91353).
Ciao

Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 24, 2012, 09:04:26
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Ma se non erro ci sono gli "stopper" già di cotone, voglio dire già preparati, rossi. Potrebbero andare bene anche quelli, senza usare i caucciù, o andare a trovare la merciaia, che da me poi è una bruna da sballo e, anzi, ora che mi ci fai pensare, meglio la tua di soluzione.
Hai perfettamente ragione, ho dimenticato di menzionarli [IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/836/nodinipreconfezionati.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg836.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg836%2F8163%2Fnodinipreconfezionati.png&hash=74a66a1af48755503892fe165fccc00f) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)
Comunque anch'io preferisco andare dalla merciaia, non tanto per lei (è racchia più della befana) ma quanto per la commessa... calabria
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 24, 2012, 20:01:35
buona sera nonnoroby grazie per la tua spiegazione cosi chiara. Volevo un consiglio ! Mi hanno regalato una canna bolognese di 5 mt. della olympus con mulinello 2000 sempre olympus , sicuramente nn sara l ideale per iniziare ma voglio rendermi conto prima se mi affascina abbastanza questo tipo di pesca prima di spendere tanti soldi su tutta l attrezzatura!! Domani volevo andare a farmi inbobbinare le 2 bobbine quale diametro mi consigli per iniziare? dovro domani comprare tutto per iniziare a pescare !! se mi dai qualche dritta e gradita!!! ciao e buona serata
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 24, 2012, 22:51:26
Pasturazione ed Esche che utilizzo per la pesca con la bolognese

Pasturazione
I tipi di pastura che utilizzo sono essenzialmente di due tipi: macinato di sardina e bigattini, spesso anche frammischiati. Per la pastura col macinato di sardina acquisto un secchiello di macinato "Antiche pasture" o quello che trovo presso il mio negoziante. Verso il contenuto del secchiello in un ex contenitore di pittura murale all'acqua (ovviamente bonificato), e allungo il macinato con 1 kg e mezzo di semola per aumentare il volume della pastura. Miscelo per bene aggiungendo l'acqua un poco alla volta. Arrivato in spiaggia, aggiungo qualche mestolata di sabbia che miscelo bene all'impasto. Se mi sono portato dietro i bigattini, aggiungo all'impasto anche qualche manciata di bigattini.
Il più delle volte, però, uso come pastura solo i bigattini (lo confesso: per la poltronite di preparami l'impasto e/o per la scocciatura di portarmi dietro il contenitore...).
Arrivato allo spot, la prima cosa che faccio è quella di misurare con la sonda l'altezza del fondale e cerco di calcolare la direzione e l'intensità della corrente (l'assenza di corrente o una corrente molto sostenuta rischiano di vanificare una giornata di pesca). Se la direzione della corrente è quella che va dai miei piedi verso il largo, butto in acqua 3 o 4 mestolate di impasto (o due pugnetti scarsi di bigattini, se ho solo i bigattini) praticamente sotto i miei piedi; se la corrente viene dal largo verso i miei piedi, lancio l'impasto o i bigattini al largo; se la corrente va da sinistra verso destra, lancio l'impasto o i bigattini più a sinistra che posso, viceversa se la corrente va al contrario. Cerco insomma di crearmi una zona di pascolo al cui centro depositare l'esca.

Una volta che il pesce inizia a mangiare, diminuisco la quantità di pastura, ma mantengo la pasturazione sempre costante usando piccole dosi (mezzo mestolo di impasto o 5/8 bigattini ogni 5 minuti, calcolati ovviamente ad 'occhio'). Quando il pesce rallenta o smette di mangiare, aumento le dosi, ma sempre senza esagerare. Se l'assenza di mangiate si protrae, cambio anche l'altezza del fondo alla lenza, aumentandola o diminuendola di circa 50 cm alla volta, per verificare se i pesci hanno modificato l'altezza a cui mangiano (magari dovuto a una variazione della corrente...).

Esche

Bigattino
Per la pesca con la bolognese, fortunatamente, esiste un'esca quasi universale, di facilissima reperibilità e relativamente economica: il bigattino.
Inoltre, usandolo anche per pasturare, con mezzo kg di bigattini riesco a trascorre un'intera giornata a pesca con ottime probabilità di catture importanti. Ci sono vari modi di escare il bigattino, tutti egualmente validi, tanto che il metodo di innesco si risolve alla fine con quello che preferiamo a livello personale. Il mio, per esempio, è quello del 3° disegno dell'immagine, chiamato innesco 'a calzetta' per il fatto che uno dei bigattini ricopre il gambo a mò di calza:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/26/senzatitolo1ind.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg26%2F6569%2Fsenzatitolo1ind.png&hash=05721d1237cfa9eb57ec222ea4f19568) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Gamberetto vivo
Quest'esca è più difficile da reperire, a meno che non ci sia un fiume nelle vicinanze della nostra residenza in cui è possibile pescarne 4/5 pugni abbondanti con un retino a maglie strette. Se peschiamo dalle banchine dei porti, possiamo 'raschiare' le banchine con un retino a maglie strette; se peschiamo dai moli frangiflutti o dalle scogliere, potremmo utilizzare una nassa da gamberetti in cui avremo inserito una sardina (o altri pezzi di pesce) come richiamo. Insomma, procurarsi i gamberetti in quantità sufficiente per pescare solo con quell'esca non è un'impresa da poco e richiede del tempo per procurarseli, ed è un vero peccato visto che quest'esca è apprezzatissima da tutti i pesci. Il gamberetto vivo va innescato per la coda in questo modo:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/690/senzatitolo1lb.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg690%2F5384%2Fsenzatitolo1lb.png&hash=c06d0b574f0d0ddf911339ab0b03abf7) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

I gamberetti che muoiono non li butto via, perché sgusciati e tagliati a pezzetti sono molto apprezzati dagli sparlotti.

Anellidi
Si possono utilizzare tutti i tipi di anellidi reperibili presso i negozianti: Tremolina, Arenicola, Coreano, Americano, Muriddu...., o reperibili nel bagnasciuga (Cento lire). Ottimi anche i Bibi nelle misure più piccole. I vermi, con la bolognese, è preferibile escarli in questo modo:

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Cozza
Eco un'altra esca molto appetita. Se innescata sgusciata rischia di non diventare catturante proprio per la sua...appetibilità, in quanto viene aggredita all'istante dai pescetti. Allora ricorro al 'trucchetto' di innescarla col guscio o con una valva del guscio, ponendola quindi come esca selettiva per l'orata (di cui è ghiottissima) ed il sarago. Ci sono due metodi di preparazione della cozza per il suo innesco col guscio: quello così detto 'a farfalla' e quello con una valva sola. Il metodo 'a farfalla' (che prende questo nome per la forma che assume la cozza aperta, che in qualche modo richiama una farfalla con le ali dispiegate) consiste nell'allargare le due valve della cozza con la lama di un coltello non affilato (mi raccomando, perché un coltello affilato può rivelarsi un'arma pericolosissima, a causa delle mani scivolose), senza però separarle. Sempre con il coltello si ammassa la polpa verso il centro delle valve e verso l'alto, stando bene attenti che non si stacchi dalla cozza, e quindi si innesca in questo modo

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L'innesco mono valva è più o meno similare: si ammassa la polpa su una sola valva, mentre l'altra va staccata. Si innesca in questo modo

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/31/senzatitolo1njp.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg31%2F506%2Fsenzatitolo1njp.png&hash=b948f105dc2d0065428e865c272c07ac) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Siccome la polpa è molto fragile, bisogna acquistare un pò di esperienza per appuntare l'amo nelle parti più dure della cozza, altrimenti l'esca si stacca dall'amo con estrema facilità.


Sardina
Anche la sardina, tagliata a tocchetti, si può usare con la bolognese. Con un paio di forbici affilatissime e possibilmente con le lame sottili, eliminare la testa e un pezzo di coda, che vanno sminuzzate e lasciate cadere in acqua per pasturare. Poi tagliare la sardina per il lungo in due parti: durante questa operazione, porre molta attenzione a recuperare per intero le interiora della sardina e a non buttarle via, perché risultano l'esca più appetita in assoluto nella pesca in mare! Spellare quindi le due parti, eliminare la lisca, e tagliare ancora in due parti per il lungo ciascuna metà della sardina (avremo quindi 4 strisce di sardina). Ogni striscia va poi tagliata a tocchetti della grandezza adeguata all'amo. Per prima cosa inneschiamo le interiora: non è un'operazione molto semplice, ma con un pò di pazienza, infilando prima le parti più dure, avvolgiamo e 'cuciamo' le interiora all'amo. Usando quest'esca, dobbiamo concentrarci al massimo nell'osservare il galleggiante, perché la toccata è delicatissima, tanto che potremo scambiarla per quella di un piccolo avannotto, quando invece potrebbe essere quella di una spigola di qualche kg: in tanti anni che uso quest'esca, mi sono fatto la convinzione che venga degustata allo stesso modo in cui noi degustiamo un gelato, cioè facendocelo squagliare in bocca. Con la sardina come esca e con la pastura di macinato di sarda, è molto facile che abbocchino anche i muggini.
E' indispensabile che la sardina sia freschissima o appena scongelata.

Pastella
La pastella è molto indicata per la pesca al muggine e all'occhiata, della quale sono particolarmente golosi, ma è apprezzata tantissimo anche dai saraghi. Per la preparazione della pastella mi affido alle bustine preconfezionate che si trovano in commercio, il mio unico impegno è quello di prestare la massima attenzione al dosaggio dell'acqua per ottenere una pasta molto filante con una consistenza al limite della sua tenuta sull'amo: una pasta molto consistente è meno apprezzata di quella morbidissima e filante. Tanto per capirci, la consistenza è talmente labile che per innescarla sull'amo devo usare uno stuzzicadenti, in caso contrario mi rimane appiccicata alle dita tanto da non riuscire ad escarla. Il dosaggio dell'acqua va calibrato 'alla goccia'. Eventuali correzioni di pastelle divenute molto liquide per eccesso d'acqua si possono correggere con l'aggiunta di farina.

Le esche da escludere dalla pesca con la bolognese sono tutte quelle esche coriacee tipo il calamaro, la seppia ed il polpo, che se vanno bene nella pesca a fondo non sono però apprezzate nella pesca col galleggiante. Se avete notato, le esche più apprezzate e più funzionanti nella pesca con la bolognese sono quelle morbide, alcune delle quali richiedono una buona dose di pazienza per l'innesco. Ma il più delle volte questa pazienza viene ricompensata.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 24, 2012, 23:32:16
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buona sera nonnoroby grazie per la tua spiegazione cosi chiara. Volevo un consiglio ! Mi hanno regalato una canna bolognese di 5 mt. della olympus con mulinello 2000 sempre olympus , sicuramente nn sara l ideale per iniziare ma voglio rendermi conto prima se mi affascina abbastanza questo tipo di pesca prima di spendere tanti soldi su tutta l attrezzatura!! Domani volevo andare a farmi inbobbinare le 2 bobbine quale diametro mi consigli per iniziare? dovro domani comprare tutto per iniziare a pescare !! se mi dai qualche dritta e gradita!!! ciao e buona serata
Non conosco la qualità dell'attrezzatura, ma sicuramente la misura della canna e la taglia del mulinello sono adattissimi. Fai bene a non impegnarti con spese più impegnative se non sei sicuro che questo tipo di pesca possa attrarti. Un trucco però c'è: è lapalissiano, ma consiste nel frequentare le primissime volte solo quegli spot in cui le catture sono assicurate, anche se non si tratta di prede nobili o particolarmente di peso. Infatti non c'è nulla di più deludente per chi sta iniziando questo tipo di pesca (ma anche la pesca in generale) che passare ore e ore senza vedere una toccata o salpare qualche pesce. In queste condizioni, è più difficile appassionarsi alla pesca.

Una delle bobine la puoi riempire con un nylon diametro 0.16, l'altra con un diametro 0.14. Per il momento non preoccuparti della marca, l'importante è che non sia uno di quei fili che vendono nei negozi cinesi. Per preparare il bracciolo ti serve una bobina di nylon diametro 0.12 (da usare con la lenza 0.16) ed una bobina di diametro 0.10 (da usare con la lenza 0.14). Ti servono poi i galleggianti (per il momento puoi acquistare un galleggiante fisso a goccia ed un galleggiante scorrevole a penna), tutti da 2 gr, una bustina di torpille da 2 grammi, una scatolina di pallini spaccati morbidi, misure miste, una bustina di micro girelle senza moschettone N.22 (o comunque molto piccole), una confezione di perline microscopiche dal foro altrettanto microscopico, una confezione di nodini di fermo pre-confezionati, una bustina di ami del N. 12 ed una del N.14, una sonda da 10/15 gr.
Ci sarebbe da aggiungere il guadino, ma se le tue finanze per il momento non te lo permettono, rischia la pesca senza il guadino (e poi qualcuno con il guadino disposto a darti una mano si trova sempre).
Mi sa che per iniziare c'è tutto. Per come preparare i calamenti, trovi le figure già in questo topic.
Vai in uno spot già frequentato e osserva gli altri pescatori. Sono sicuro che ne troverai almeno uno disposto a darti dei suggerimenti.
Naturalmente se qualcosa non ti è chiara, fatti sentire.
Ciao
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 25, 2012, 02:14:27
scusa nonnoroby per essere cosi duro nella comprensione mi dicevi di comprare 2 galleggianti tutti e due da 2 g tu usi solamente quella grammatura ? se il mare ha delle correnti piu elevate nn usi grammature piu grandi ?? intendo il 4g e 6g??? un altro dubbio che mi e nato leggendo l ultimo tuo post mi hai detto di comprare torpille da 2 g , ma se ho un galleggiante da 2g nn sono troppo 2g di torpille? come faccio a tarare il mio galleggiante? ho visto anche gallegianti scorrevoli 2+2 ,3+2 quelli sono gallegianti all inglese che nn devo usare vero? purtroppo quanto rigurda gli spot nn ho idea se dove andro e assicurato che avro delle affondate! cmq qualche capotto mi fara bene ho letto cosi tanto su questa pesca che nn penso di canbiare idea, spero che trovo qualcuno disponibile come dicevi tu! grazie ancora
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 25, 2012, 03:29:27
Ciao Baghe,
personalmente uso solo galleggianti da 2 gr (qualche volta, con la canna da 6 mt, scendo anche di 1 gr).
Se i 2 gr non sono sufficienti a sostenere la corrente, allora reputo quella corrente troppo forte (chissà dove mi porta la pastura...) e quindi cambio spot in cui le correnti siano meno forti.
Però questa è una mia scelta personalissima, perché nella mia zona ho la possibilità di scegliere tra vari spot racchiusi in un raggio di una decina di km, per cui non ho difficoltà di spostarmi tra uno spot e l'altro e mettermi a pescare nello spot con le correnti ideali.

I galleggianti da bolognese che ti ho suggerito non sono galleggianti pre-zavorrati  come quelli inglesi, nei quali la grammatura è 'doppia' (p.e. 2+1, 2+2, 3+1, 3+2, 5+3 e così via), dove la prima cifra indica la zavorra inglobata direttamente nel corpo del galleggiante e la seconda cifra indica l'ulteriore zavorra che quel galleggiante è in grado di sostenere: questa ulteriore zavorra è quella inserita nella lenza e serve per far affondare l'esca, come per esempio la torpilla.

La zavorra inglobata direttamente nel corpo del galleggiante serve per appesantire il galleggiante stesso, che in questo modo può essere lanciato più lontano. Un galleggiante 2+1 indica che il piombo da mettere sulla lenza per far affondare l'esca (p.e. una torpilla) deve essere al massimo di 1 gr. Se ne metti di più il galleggiante affonda.

I galleggianti inglesi, oltre che consentire un lancio più lungo, sono anche in grado di contrastare meglio la corrente rispetto ai galleggianti non pre-zavorrati da bolognese, per cui se presumi di frequentare spot con forti correnti, potresti usare i galleggianti inglesi anche con la bolognese. Ti sconsiglio però di usare galleggianti inglesi il cui peso+il peso della zavorra superi i 5 gr (p.e. un 3+2 va bene), perché i galleggianti inglesi sono stati creati per canne apposite (canne inglesi) nate proprio per poter lanciare piombature pesanti senza correre il rischio che si spacchino, rischio che invece corri con una canna bolognese.

I galleggianti che ti ho suggerito, non essendo galleggianti inglesi ma galleggianti da bolognese, devono forzatamente essere tarati per reggere il piombo dichiarato (quindi un galleggiante da bolognese che ha la scritta 2 g deve reggere assolutamente una torpilla da 2 gr). Se così non fosse, o è 'sballato' il galleggiante o è 'sballata' la torpilla.  Ti capiterà di trovarne di galleggianti e/o torpille sballate, però se ti tieni su prodotti di qualità già affermati (Milo, Daiwa, Tubertini, Maver...) non dovresti avere sorprese. A me è capitato una volta di aver acquistato dei galleggianti Stick Float di plastica trasparente che avevano infiltrazioni d'acqua (non ricordo la marca perché li ho subito disintegrati per la rabbia) e per tutta una notte sono impazzito pensando che si trattasse della mangiata della spigola. Al buio purtroppo non me ne sono accorto, mi sono accorto dell'infiltrazione solo l'indomani quando mi sono messo a rifare il calamento...
Da quella volta, quando mi capita di comprare galleggianti nuovi, faccio sempre un controllo preventivo sulla loro esatta taratura e su eventuali infiltrazioni con il metodo che ho descritto nel manuale che ti ho suggerito di leggere.

Mi fa piacere sentirti agguerrito e deciso a non mollare anche se qualche giorno ti andrà buca. Se poi arriva all'estate e non hai ancora mollato, senz'altro non mollerai più, perché il periodo più divertente per pescare con la bolognese è proprio l'estate, quando la gran parte dei pesci si avvicina alla costa.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 25, 2012, 03:38:49
Costruzione semplice di una sonda

Il metodo sotto illustrato ci consente di costruirci una sonda in modo facile che funziona molto meglio di tantissime sonde commerciali.

Occorrente:
•   Piombo da 10 gr
•   Nylon diametro 0.70
•   Guaina di filo elettrico (con diametro del foro adatto)
•   Punteruolo

Col punteruolo allarghiamo il foro alla base del piombo (è sufficiente penetrare per pochi millimetri, il tanto perché il foro allargato possa nascondere il nodo che faremo al nylon).

Ripieghiamo ad U uno spezzone di nylon col diametro di 0.70 mm, che è il diametro ideale da usare per la sonda.
 
Infiliamo i due capi del nylon dentro il foro del piombo (dalla parte più sottile del piombo) e facciamoli fuoriuscire dall’altra parte.

Facciamo un nodo semplice ai due capi del nylon, stringendo con forza. Il nodo va fatto in modo tale che dalla parte superiore del piombo sporga l’asola del nylon per circa 3 cm.

Tiriamo verso l’alto  il nylon per far entrare il nodo nel foro del piombo che abbiamo allargato col punteruolo.

Ritagliamo dalla guaina di filo elettrico uno spezzone di 2 cm ed infiliamo nel nylon: il diametro del foro della guaina deve essere tale che il suo scorrimento sul nylon deve avvenire in modo leggermente ‘forzoso’, in modo che non scivoli in basso liberando l’amo.
 
Il sistema di funzionamento della sonda lo si deduce dalla figura:

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Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: trinc on February 25, 2012, 08:21:34
Grazie Nonno Roby per questo eccezzionale tutorial, hai mai pensato di pubblicare un manuale? penso che andrebbe a ruba.
Adesso mancano solo le spigole, quassù in Friuli VG tra la gelata epocale delle lagune e di tutti i bassi fondali e la diffusa ossessione per i pesci di taglia, in genere femmine che si avvicinano a riva per deporre le uova, non so se troveremo qualcosa.
Ho una domanda sulla pastura, qui da noi è vietato l'uso la vendita e la detenzione dei bigattini (larve di sarcofaga carnaria), divieto che condivido e che vale anche in Slovenia e Croazia, dissolito uso il coreano e se pasturo preparo un pastone di farina bianca e formaggio per attirare i cefaletti che dovrebbero attirare le spigole, hai qualche consiglio?

ciao
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 25, 2012, 13:05:24
Ciao Trinc, benvenuto tra noi!
Sapevo che in molte località italiane è vietato da decenni, nelle acque interne, l'uso del bigattino come pastura per il loro enorme potere attirante, anche se come sola esca, in molte di queste, ne è consentito l'uso.
Se per certe località interne ne condivido il divieto come pastura, rimango invece perplesso quando questo divieto viene esteso anche in mare e rimango ancora più perplesso quando il divieto viene ulteriormente esteso al bigattino come esca: usato come tale, il bigattino senza adeguata pasturazione con i bigattini stessi diventa un'esca come tutte le altre, anzi, in determinate situazioni, è anche molto meno catturante. Spero solo che il divieto di utilizzo sia dettato esclusivamente per ridurre il numero di catture, e non per l'errata convinzione della nocività del bigattino, teoria smontata più volte da vari istituti di biologia.
Per attirare una maggior quantità di specie di pesci, tra i quali anche la spigola, ti suggerisco di unire al tuo pastone di farina e formaggio anche un secchiello di sarda macinata. Sarebbe sufficiente la sola sarda macinata, ma l'aggiunta del formaggio e della farina (io invece uso la semola) ne aumenta il volume e contribuisce a spargere meglio gli umori della sarda in acqua. Naturalmente devi mescolare accuratamente il pastone, in modo che il formaggio e la farina (o la semola) si impregnino bene di sardina.
Per quanto riguarda i manuali, dai uno sguardo QUI (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/pesca_allinglese_bolognese/guida_alla_pesca_all%E2%80%99inglese_in_mare-t20076.0.html;msg91353#msg91353) e QUI (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/beachlegering_beachledgering/manuale_di_beachledgering-t18622.0.html;msg83894#msg83894). calabria
Ciao
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 25, 2012, 13:53:57
ciao nonnoroby oggi sono andato a fare un po di spesa , purtroppo non ho trovato i galleggianti che mi consigliavi tu (stick float) da 2 g avevano solo quelli zavorrati (inglese), e mi hanno detto che nn ci sono mi volevano rifilare altri galleggianti purtroppo vivo in una citta che nn e mia sono  qua per lavoro qui e vedono gente nn del posto e cercano di fare i furbi, cmq ho preso un galleggiante a goccia 2g scorrevole devo cmq trovarli, avro lo stesso effetto da quel galleggiante che mi ha venduto? grazie sempre dei tuoi consigli
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 25, 2012, 19:56:44
E' uno di quei negozianti che farebbero bene a cambiare mestiere, perché non capiscono che il voler spillare 2 € in più ad un nuovo pescatore non fa altro che irritarlo e alla fine lo perdono definitivamente come futuro cliente che potrebbe spendere ben oltre i 2 €...

Se non trovi i galleggianti stick float (comunemente chiamati galleggianti a penna, in quanto una volta erano ricavati esclusivamente dalle penne di pavone, raffigurati a sinistra nel disegno), puoi usare uno di quelli raffigurati a destra

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/196/senzatitolo1tja.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg196%2F3730%2Fsenzatitolo1tja.png&hash=9e9681f2c1cc6184d6930ca35907a81c) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)


Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 26, 2012, 00:44:44
grazie per la tua pazienza nei miei confronti nonnoroby , addesso ho tutto pronto per pescare solo un galleggiante stick float mi manca nn zavorrato spero di trovarlo!!! purtroppo anche il 1 modello che hai disegnato tu e diverso l anellino  alla fine e diverso ma mi devo accontentare di questo al momento allora mi dicevi di scuotere un po la canna per fare scendere bene il galleggiante? ora da dove inizio ?  mi sento di nn sapere niente.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 26, 2012, 01:13:10
Montane uno e portati dietro anche l'altro: se il primo che hai montato non va proprio (ma scuotendo la canna dovresti risolvere il problema, anche se è una scocciatura), taglia la lenza rasente la microgirella (almeno ti rimane il bracciolo attaccato), disfi tutto e rifai il calamento con l'altro galleggiante.
Per portarti dietro gli accessori di scorta, vendono nei grandi magazzini della piccole cassette portaoggetti adatte alla pesca, le ho viste sui 4 €. Ricordati di metterci dentro anche un paio di forbicine...
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 26, 2012, 02:58:23
Canne da bolognese

Ovviamente non elenco marche e modelli, in quanto non sarei in grado di darne un giudizio tecnico, possedendone o avendone possedute solo alcune. Mi limito a descrivere le caratteristiche generali delle canne da bolognese che possano essere d'aiuto a chi si sta appena avvicinando alla pesca con la bolognese. Poi tutti gli utenti che posseggono una o più canne, possono intervenire per descriverne le caratteristiche comportamentali ed esprimere il loro giudizio sui specifici modelli che possiedono.

L’azione della canna
L'azione di una bolognese è definita in vari modi: dalla lettera A (Azione) seguita da un numero che va da 1 a 10 (A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8, A9, A10); oppure solo da un numero (da 1 a 10); oppure dal cast (p.e. 20-80 gr), o ancora da una descrizione testuale come “Azione parabolica", "Azione semiparabolica", "Azione di punta", "Azione Strong", "Azione Super Strong" e così via.
La canna con azione A1 è la più morbida di tutte, quella con azione A10 la più rigida. A volte queste sigle non compaiono e non vengono neanche menzionate nei cataloghi, e la loro azione si deve desumere dal loro cast: per esempio una canna con un cast da 20 a 80 gr corrisponde all'azione A5, che è una canna composta da elementi abbastanza rigidi ed un vettino non troppo rigido. La canna con azione A10 è super rigida ed anche il vettino è molto rigido. Ma più spesso, particolarmente negli ultimi tempi, non vengono menzionati ne la sigla dell'azione (A1, A3, ecc.) ne la sigla del cast, sostituiti da una descrizione più generica quali "Azione semiparabolica", "Azione di punta", "Azione Strong", "Azione Super Strong" e così via, che ci danno solo un'idea di massima della loro effettiva azione, dove invece le sigle A1, A2, ecc. ci indicano un'azione più precisa e più ristretta.
Sia come si sia, può capitare che se compriamo una canna descritta con azione Strong spesso rimaniamo delusi dalla sua effettiva rigidità, in quanto non sempre il concetto che abbiamo noi di strong collima con quello del costruttore. Inoltre questo concetto varia da costruttore a costruttore, per cui l'effettiva azione di una canna spesso la scopriamo solo durante l'utilizzo. L'unica possibilità che abbiamo per sperimentare se l'effettiva azione di una canna sia proprio quella che vogliamo noi e non quella dichiarata dal costruttore, è quella di provarla nel negozio in questo modo: portiamoci dietro un piombo da 100 gr ed il nostro mulinello preferito da bolognese, naturalmente con la bobina contenente il filo che useremo a pesca, apriamo completamente la canna, montiamoci il mulinello e facciamo passare il filo in tutti gli anelli. Leghiamo quindi il piombo al filo e distendiamo la canna come se fossimo a pesca. Osserviamo adesso la curvatura della canna: se la canna fa un arco perfetto, è una canna parabolica adatta alla pesca con nylon sottilissimi (0.10) e quindi rivolta alla cattura di esemplari di piccola taglia; se la canna si curva poco nei primi due elementi, e poi presenta una curva più decisa a partire dal terzo elemento, la canna è semiparabolica, quindi ancora adatta a fili sottili (0.12) ed a prede di piccola-media taglia. Se a prendere una curva decisa sono solo il sotto vetta e la vetta, ci troviamo di fronte ad una azione di punta, Strong o Super Strong a seconda di quanto viene coinvolto il sotto vetta nella curvatura. Questo tipo di canna è adatta all'utilizzo di fili con diametri più generosi (0.16, 0.18) e quindi rivolta alla cattura di esemplari di taglia consistente. Se siete orientati da subito su una canna super strong, portatevi dietro un piombo da 200 gr.
Questo modo empirico di valutare l'azione di una canna non è certamente l'optimum (ci vorrebbe il dinamometro a trazione progressiva che usano in fabbrica…), ma perlomeno ci da un’indicazione abbastanza valida sul tipo di azione più idonea agli spot che frequentiamo, di cui conosciamo la taglia delle prede. In ogni caso ci evita la delusione per la sgradita sorpresa una volta che siamo a pesca.
Tenete comunque presente che con l’aumentare dell’esperienza a pesca, la scelta dell’azione di una canna sarà sempre più orientata verso le nostre preferenze piuttosto che legata agli spot e alla taglia del pesce: per esempio, le mie preferenze personali sono rivolte esclusivamente alle canne con azione di punta Super Strong, che utilizzo con un nylon del diametro 0.16, indifferentemente per la cattura di uno sparlotto da 150 gr, che di un’orata da 1,5 kg o di una spigola da 4,5 kg. E ciò non è dettato dalla paura di perdere un pesce di taglia, che giustamente preoccupa un pescatore che sta iniziando, quanto piuttosto dal compiacermi di quel tipo di azione: se non ci credete, ne riparliamo quando avrete uno o due anni di pesca con la bolognese sulle spalle…

La lunghezza della canna
La lunghezza delle canne bolognesi partono dai 4 mt per arrivare sino ai 9 mt, con varie misure intermedie. Lunghezze superiori od inferiori a queste sono abbastanza rare o comunque non facilmente reperibili.
La lunghezza della canna non è legata alla profondità del fondale di uno spot, quanto piuttosto al tipo di calamento che adottiamo: galleggiante scorrevole o galleggiante fisso, che a loro volta condizionano la scelta della zavorra (col galleggiante scorrevole potremo pescare in un fondale di 10 mt con una canna da 4 mt;  col galleggiante fisso possiamo pescare in un fondale di 2 mt con una canna di 6 mt…). E anche qui scopriremo che, dopo qualche anno, le nostre preferenze cadranno su una ben precisa lunghezza a prescindere dallo spot.
I due tipi di calamenti più utilizzati sono quelli zavorrati con i pallini di piombo spaccati e quelli zavorrati con la torpilla. I primi sono indicati con galleggiante fisso e canna lunga (da 6 mt in su), mentre la torpilla è più indicata con galleggiante scorrevole e canna corta (4 o 5 mt). La diversa efficacia tra i due tipi di calamento verrà trattata in un post apposito, qui espongo solo i motivi ‘tecnici’ che ci obbligano a differenziare la zavorra. Spero di riuscire a spiegarmi con questa storiellina che ho portato volutamente al limite della credibilità in modo da mettere più in risalto cosa intendo per motivi ‘tecnici’
Siamo andati a pescare al porto con un nostro carissimo amico e ci sediamo affiancati sulla banchina. Il fondale è di 10 mt. Entrambi abbiamo una canna da 6 mt, la nostra è armata con galleggiante fisso e pallini spaccati, la sua con galleggiante scorrevole e torpilla. Regoliamo il nostro galleggiante per pescare ad una profondità di 5 mt sotto la superficie, perché la nostra speranza è di ripescare nuovamente qualche spigola che il giorno prima, quando il nostro amico non era potuto venire, mangiavano proprio a quella profondità, mentre non sappiamo a che profondità il nostro amico abbia regolato il suo. Dopo pochi minuti il nostro amico tira su un bel sarago, e a noi nessuna toccata. Dopo altri 5 minuti ne tira su un altro, e noi ancora nulla. Dopo un po’ ne tira su un altro ancora e finalmente ci decidiamo a chiederli “Ma a che profondità stai pescando?” “A fondo. Perché,  tu non stai pescando a fondo? – ci risponde”. Li per li, presi da sconforto, non ci soffermiamo un attimo a ragionare e, d’istinto, mettiamo la sonda all’amo e solleviamo il galleggiante sino a far toccare il fondo alla sonda. Quindi avvolgiamo la lenza per recuperare la sonda, ma con tre giri di manovella…. zac, il nostro galleggiante è arrivato a fine corsa andando a battere sull’anello apicale, con 10 mt di lenza metà in acqua e metà fuori… Sorridiamo amaramente senza sapere se lo facciamo per la stupidata dell’azione o per la stupidata di non esserci portati dietro l’altra canna armata con il galleggiante scorrevole. Meno male che il nostro amico, preso dalla pesca, non si è accorto di nulla… Borbottiamo qualcosa sul fatto che la lenza si è tutta ingarbugliata, tanto per camuffare, e ci mettiamo in tutta fretta a cambiare il calamento.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^MANUSPIN^ on February 26, 2012, 10:35:54
Vorrei aggiungere una cosa per quanto riguarda l'azione della canna, poi se ho detto qualcosa di sbagliato invito Nonnoroby a cancellare questo mio intervento, non vorrei essere fuorviante per il neofita che legge

Il metodo descritto per provare l'azione della canna, sebbene possa sembrare scomodo e imbarazzante portarsi dietro il mulinello, è assolutamente necessario (a mio parere)
Tutte le volte che ho chiesto ai negozianti di poter vedere l'azione di una bolognese, questi l'hanno aperta  e tirato il vettino verso il basso, con le mani, dicendo: "ecco, vedi l'azione della canna?"

Per vedere la vera azione, serve un filo passante per tutti gli anelli, e la canna tenuta nella parte bassa, come accade in pesca...occhio ai negozianti frettolosi
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 26, 2012, 11:20:50
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Vorrei aggiungere una cosa per quanto riguarda l'azione della canna, poi se ho detto qualcosa di sbagliato invito Nonnoroby a cancellare questo mio intervento, non vorrei essere fuorviante per il neofita che legge

Il metodo descritto per provare l'azione della canna, sebbene possa sembrare scomodo e imbarazzante portarsi dietro il mulinello, è assolutamente necessario (a mio parere)
Tutte le volte che ho chiesto ai negozianti di poter vedere l'azione di una bolognese, questi l'hanno aperta  e tirato il vettino verso il basso, con le mani, dicendo: "ecco, vedi l'azione della canna?"

Per vedere la vera azione, serve un filo passante per tutti gli anelli, e la canna tenuta nella parte bassa, come accade in pesca...occhio ai negozianti frettolosi
Disamina perfetta. La tendenza di tutti i negozianti è di fare proprio quella dimostrazione frettolosa sul vettino, a volte anche senza aprire la canna, vuoi perché non vogliono perdere tempo, vuoi perché non hanno spazio e, spesso, perché essi stessi ignorano l'importanza di coinvolgere tutti gli elementi che solo il filo disteso tra gli anelli può evidenziare.
In genere, quando richiediamo di sottoporre la canna alla "prova-filo", se siamo già degli affezionati clienti non pongono la minima obiezione, se invece siamo clienti saltuari non reagiscono di buon grado, a meno che la canna non abbia un prezzo elevato. I neo pescatori sono i più avversati di tutti, sia perché non 'sono clienti' sia perché il loro primo acquisto molto difficilmente è rivolto ad una canna dal prezzo elevato, sia perché essendo ancora alla loro prima esperienza non possono avere le idee chiare sulla tipologia della canna. Ed i negozianti ne approfittano per cercare di rifilargli una canna invenduta che hanno in negozio da chissà quanto tempo..


Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: trinc on February 26, 2012, 12:36:41
Ciao Nonn Roby,

scusa se rispondo in ritardo e la discussione è passata intanto ad altri argomenti.  Ho fatto delle ricerche ma non ho trovato l'esatta motivazione sul divieto all'uso detenzione "spaccio" di bigattini. Fonti autorevoli parlano di rischio per la salute dei salmonidi (trote temoli ecc.) altri accennano al rischio epidemilogico della mosca adulta, il bigattino è in verità "pulito" tanto che prima della scoperta degli antibiotici veniva usato per eliminare i tessuti morti dalle ferite a rischio di infezione. La normativa regionale sulla pesca sportiva è comunque molto attenta agli aspetti ambientali, siamo credo l'unica regione che richiede un esame per il rilascio della licenza con domande sul riconoscimento dei pesci e degli ecosistemi.

Per quanto riguarda gli stick float potrei suggerire un sito inglese su cui si trovano i Drennan di tutte le misure

continuo a seguire gli sviluppi del forum che si fa sempre più interessante.

Trinc
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 26, 2012, 15:44:12
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Ciao Nonn Roby,

scusa se rispondo in ritardo e la discussione è passata intanto ad altri argomenti.  Ho fatto delle ricerche ma non ho trovato l'esatta motivazione sul divieto all'uso detenzione "spaccio" di bigattini. Fonti autorevoli parlano di rischio per la salute dei salmonidi (trote temoli ecc.) altri accennano al rischio epidemilogico della mosca adulta, il bigattino è in verità "pulito" tanto che prima della scoperta degli antibiotici veniva usato per eliminare i tessuti morti dalle ferite a rischio di infezione. La normativa regionale sulla pesca sportiva è comunque molto attenta agli aspetti ambientali, siamo credo l'unica regione che richiede un esame per il rilascio della licenza con domande sul riconoscimento dei pesci e degli ecosistemi.

continuo a seguire gli sviluppi del forum che si fa sempre più interessante.

Trinc

Sulla nocività o meno del bigattino ne abbiamo discusso a lungo tempo fa, appena rintraccio il topic ti post il link. Sommariamente qui ti accenno solo ad uno dei motivi per cui il bigattino non può essere nocivo ai pesci: per la presenza nel loro stomaco dei succhi gastrici con un'acidità così elevata da disciogliere un amo d'acciaio nel giro di poche settimane, figuriamoci se non discioglie i bigattini durante i normali tempi di digestione! Ed i bigattini non sono altro che una delle migliaia di larve di insetti di cui si nutrono i pesci d'acqua dolce. Per quanto riguarda poi che l'utilizzo dei bigattini contribuisce alla diffusione della mosca carnaia, ho i miei fortissimi dubbi che quei quattro bigattini che cadono dal contenitore sul terreno possano aumentare a dismisura la popolazione già esistente....
In ogni caso, se le disposizioni vigenti del Friuli sono queste, penso che non resti altro che adeguarvisi, volenti o nolenti, anche se estendere queste norme anche alla pesca in mare lo trovo alquante esagerate.

Per quanto riguarda questo topic, è mia intenzione trasferirvi pian piano tutte quelle che sono le mie esperienze maturate in tanti anni di pesca con la bolognese, sempre con la speranza che siano utili a chi si sta appena avvicinando a questa disciplina e che altri pescatori con la bolognese apportino anche le loro, di esperienze, in modo tale che questo topic si arricchisca sempre di più di notizie utili. Inoltre lo scambio di idee vivacizza la discussione, che altrimenti rischia di diventare monotona calabria
Ciao, alla prossima.
Roberto
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 27, 2012, 14:23:38
scusami ancora per la mia poca esperienza e per la mia incomprensione volevo chiederti se possibile avere una scaletta delle cose da fare, inordine per andare a pesca e magari le conseguenze e come potrei interverire ....lo so e quasi impossibile perche sarebbe da scrivere un infinita!! ti dico questo perche ieri ho provato ad andare a pescare per la mia prima volta e dopo un ora me ne sono ritornato senza avere neanche provato. mi ero preparato tutto  l occorrente prima la canna con il calamento galleggiante scorrevole fondale superiore a 5 metri (e un porto) per questo ho pensato di mettere il galleggiante scorrevole . dopo di che ho messo la sonda all amo per tarare il galleggiante e giusto? ho lanciato il piombo di 10g e andato giu ma nn sono riuscito a fare mettere il galleggiante orrizzontale nn so ho provato a salire lo stopperino niente potreste farmi una scaletta di cosa devo fare quando arrivo sullo spot ! lo so e un po ridicolo ma e la prima volta che provo a pescare e purtroppo nn ho a nessuno che mi puo aiutare e fare vedere devo fare da me o solo voi!!! grazie a tutti .

P.S nn vedo l ora di riprovare purtroppo qui ce un bruttissimo tempo   
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 27, 2012, 20:01:39
Come misurare il fondo

Non è assolutamente ridicolo, se certe operazioni non le hai mai viste.
Cominciamo dalla preparazione della canna per il viaggio da casa allo spot. Dopo aver preparato il calamento (bracciolo, piombo, galleggiante...), chiudi tutti gli elementi della canna ed avvolgi il filo nella scaletta avvolgi lenza, appoggia la scaletta sul piede della canna, sotto il mulinello, e con un elastico fermi la scaletta contro il manico. La canna è pronta per il trasporto

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/267/senzatitolo1rm.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg267%2F3610%2Fsenzatitolo1rm.png&hash=12ba4c1f91305f708334d271099afbba) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Nello spot devi misurare il fondo: a canna ancora chiusa, stacca la scaletta dal manico, svolgi il bracciolo ed attacchi la sonda all'amo. Allenta la frizione. Avvicinati al bordo della banchina e fai pendere la sonda oltre la banchina: fai fuoriuscire la lenza dal mulinello tirandola a mano sino a quando la sonda non è dentro l'acqua per un paio di metri. Adesso apri gli elementi della canna a cominciare dal vettino: fai fuoriuscire tutto il vettino, allinea i suoi anelli con l'anello del sottovetta, poi fai fuoriuscire man mano tutti gli altri elementi allineando sempre gli anelli. Man mano che procedi, la sonda risale: tira sempre con la mano un tratto di lenza per far scendere la sonda sott'acqua.
Quando tutti gli elementi sono ben aperti, controlla il perfetto allineamento di tutti gli anelli, raddrizzando gli eventuali elementi che non sono in linea (metti la canna con gli anelli rivolti in in alto e controlla l'allineamento di tutti gli anelli come se stessi prendendo la mira con un fucile).
Apri l'archetto e fai scendere la sonda sino a quando non senti che è arrivata sul fondo.
 
Il galleggiante è sparito sott'acqua?
Recupera lenza sino a quando non visualizzi il nodino di fermo: fallo scorrere verso l'alto e quindi cala la lenza nuovamente in acqua. Il galleggiante è ancora sott'acqua? Vuol dire che devi ancora sollevare il nodino perché il tratto di lenza tra il galleggiante e la sonda è ancora troppo corto. Tira ancora su il nodino, fai nuovamente toccare il fondo alla sonda. Procedi in questo modo sino a quando del galleggiante non rimane fuori solo l'antenna: quando questo avviene, la distanza tra galleggiante e sonda è perfettamente uguale al fondale. Se, tenendo la lenza tesa, il galleggiante fuoriesce invece dall'acqua, vuol dire che hai sollevato troppo il nodino.

Una volta tarata perfettamente l'altezza del galleggiante in base all'altezza del fondo, abbassa il nodino più o meno di 25 cm: l'amo, anziché pescare sul fondo, pescherà sollevato di 25 cm rispetto al fondo. Questa altezza di pesca è quella 'canonica' da cui iniziare: se durante la battuta vedi che dopo qualche tempo il pesce non mangia a 25 cm dal fondo, solleverai il fondale di 50 cm (abbassando il nodino di fermo). Se dopo un pò ancora non mangia, solleva il fondo di altri 50 cm. Purtroppo devi avere pazienza sino a quando non trovi l'altezza giusta a cui mangiano i pesci... Ricorda che la pasturazione, nella pesca col galleggiante, è fondamentale, dai uno sguardo ai post precedenti.

Portati dietro un piccolo contenitore porta accessori in cui avrai messo (raccolti dentro scatoline, anziché le bustine che possono volar via a causa del vento): rotolo di nylon per preparare i braccioli, ami, piombini spaccati, torpille, microgirelle, pinzette, forbicine, slamatore, galleggianti... insomma tutto quello che ritieni possa tornarti utile.
Portati poi un piccolo secchio con manico robusto ed una corda per pescare acqua (utile per lavarsi le mani quando ne hai bisogno), una scorta di stracci e un qualcosa per sederti: ottima la sedia 'da regista' in alluminio, ma va bene qualsiasi cosa

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/338/senzatitolo1eg.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg338%2F4637%2Fsenzatitolo1eg.png&hash=f255f8ef3ca99560a4e29b7006707a21) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)




Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Murlan on February 27, 2012, 22:03:49
Se permette maestro ( e te lo meriti pienamente ) Nonnoroby  come consiglia di usare i gallegianti scorrevoli ; piombati o non , mi puo dire per cortesia i vantaggi dell uno e l altro ( sempre se si tratta di spigola )  ;D grazie in anticipo .
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 28, 2012, 11:01:09
Ciao Murlan,
ti ringrazio per l'apprezzamento nei miei riguardi, che gradisco tantissimo, però ti assicuro che il termine maestro è assolutamente esagerato e mi mette in imbarazzo, perché in fondo sto solo esponendo il 'mio' personale metodo di pescare con la bolognese, che potrebbe essere anche completamente diverso da quello validissimo praticato da altri pescatori (anche se non si fanno ancora sentire...).
Anche se i galleggianti piombati si possono usare (con cautela) con la bolognese, sarebbe sempre meglio riservarli alle canne inglesi (match roads) in quanto studiate appositamente per i galleggianti piombati.
I galleggianti piombati andrebbero usati con la bolognese solo nel caso in cui la corrente sia molto sostenuta, in quanto la contrastano più facilmente, però se decidiamo anche di lanciarli dovrebbero avere un peso contenuto e mai lanciarli con forza, come invece avviene con le inglesi, perché mettono a serio rischio di rottura gli elementi della bolognese, in quanto questa, più che canna da lancio, è una canne da 'calata' o da breve lancio appoggiato. Se poi sbagliamo il lancio, con a lenza che rimane impigliata nel cimino, la rottura è garantita...
L'azione di calata ovviamente si può fare solo se il nostro spot si trova in una postazione sopraelevata sul livello del mare (banchine dei porti e porticcioli, pontili, massi frangiflutti, scogliere), mentre se peschiamo dalla spiaggia dobbiamo forzatamente lanciare l'esca. Però fortunatamente la distanza dalla riva che dobbiamo raggiungere di solito non è eccessivamente elevata, per cui possiamo utilizzare benissimo i galleggianti non zavorrati (i galleggianti zavorrati, detti galleggianti inglesi, hanno una zavorra incorporata all'interno del loro corpo). Se poi la distanza dalla riva che dobbiamo raggiungere è proprio elevata, non useremo la bolognese ma una canna inglese.
Il calamento classico da calata è composto da un galleggiante fisso e da pallini spaccati come zavorra. Il suo utilizzo è consigliato per i fondali la cui profondità sia di 1 mt inferiore a quella del fondo (p.e. canna da 6 mt = fondale max. 5 mt), per i motivi spiegati nei post precedenti in questo stesso topic, e quando la corrente sia lenta e costante. In queste condizioni, questo calamento è particolarmente efficace per tutti i tipi di pesci, ma è particolarmente gradito dalla spigola. La pasturazione è essenziale.
Il galleggiante fisso va sostituito da un galleggiante scorrevole (non zavorrato) quando l'altezza del fondo è uguale o superiore alla lunghezza della canna, in quanto il galleggiante fisso, battendo sull'anello apicale, impedirebbe di fatto il recupero della lenza. La zavorra può ancora essere costituita da pallini spaccati, a patto che la corrente si mantenga sempre debole e che il fondale non sia troppo alto (diciamo sino a 7 mt). Se invece la corrente è sostenuta, oppure il fondale è superiore ai 7 mt, allora oltre al galleggiante conviene sostituire anche i pallini spaccati con la torpilla, in quanto questa è più adatta a contrastare la corrente e a portare giù l'esca più velocemente se il fondale è alto.
Per quanto riguarda la pesca mirata in modo particolare alla spigola, quella che mi da i migliori risultati è quando pesco da una postazione sopraelevata con una canna da 6 mt, armata con un galleggiante fisso a goccia da 2 gr, pallini spaccati (con grandezza a scalare, oppure tutti uguali nella misura di 0.2 gr),  fondale di 4 o 5 mt, corrente leggera (ma in ogni caso sempre presente e possibilmente costante verso la stessa direzione) e amo pescante a 25 cm dal fondo (altezza ricavata con la sonda). Lenza madre diametro 0.16, bracciolo diametro 0.12, amo del N.14, esca e pastura bigattino.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 28, 2012, 14:41:57
sei stato molto chiaro adesso ho molto chiare le idee per andare a provare un altra volta, solo un dubbio mi rimane il nodino di stop quando lo devo inserire lo devo inserire gia a canna aperta ?? voglio dire deve gia avere un po di metri di lenza o e' indifferente visto che poi dipebda da spot lo devo regolare! ogni volta che devo salire o scendere il nodino devo tirare su tutta la lenza e poi ributtare in acqua?? grazie mille
 ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 28, 2012, 19:49:59
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sei stato molto chiaro adesso ho molto chiare le idee per andare a provare un altra volta, solo un dubbio mi rimane il nodino di stop quando lo devo inserire lo devo inserire gia a canna aperta ?? voglio dire deve gia avere un po di metri di lenza o e' indifferente visto che poi dipebda da spot lo devo regolare! ogni volta che devo salire o scendere il nodino devo tirare su tutta la lenza e poi ributtare in acqua??
Chiaramente l'altezza del nodino dipende dallo spot e, se lo spot è sempre quello, non è detto che il pesce mangi sempre alla stessa altezza della volta precedente, anzi, durante la stessa battuta di pesca, potresti variare l'altezza più volte.
Tutte le volte che vai a pesca, la prima cosa da fare è di attaccare la sonda e misurare il fondale in modo da mettere l'amo a 25 cm dal fondo ed iniziare a pescare. Se dopo un pò vedi che a quella profondità il pesce non mangia, devi sollevare l'amo di altri 50 cm e per fare questo dovrai abbassare il nodino di 50 cm. Per abbassare il nodino, metti la canna in verticale sino a quando con la mano sinistra non arrivi ad acchiappare la lenza: una volta che hai la lenza in mano, appoggia la canna sulla banchina e recupera con entrambe le mani quel tanto di lenza che ti sarà necessario sino a ritrovarti il nodino tra le mani: abbassi il nodino di 50 cm (a 'occhiometro', non devi certo misurarlo col metro...) e molli la lenza in acqua, poi riprendi in mano la canna. Dopo che avrai spostato su e giù il nodino varie volte, ti capiterà di voler ripartire da zero (cioè con l'amo a 25 cm dal fondo): in questo caso recupera la lenza sino a quando non acchiappi il bracciolo per rimettere la sonda, in quanto solo con la sonda sarai in grado di stabilire quando l'amo si trova a 25 cm dal fondo.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on February 28, 2012, 21:58:13
scusami ma questa e la mia prima volta che mi imbatto sulla pesc ho scelto questa tecnica perche e italiana, per questo ti faccio queste domande stupide, ma per comiciare a pescare ho bisogno di sapere tutto anche le banalita grazie.
ti devo fare un altra domanda banale come faccio a sapere che la mia sonda e arrivata al fondo e sono certo che la sonda sta al fondo? grazie dei tuoi utilissimi consigni.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Murlan on February 28, 2012, 23:53:32
NonnoRoby la ringrazio , ogni consiglio che lei da è un tesoro  .Mi fa piacere leggere i suoi commenti perche non trascura i minimi dettagli  ;D grazie ancora :D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on February 29, 2012, 11:13:53
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NonnoRoby la ringrazio , ogni consiglio che lei da è un tesoro  .Mi fa piacere leggere i suoi commenti perche non trascura i minimi dettagli
Ciao Murlan,
ti ringrazio per la stima, però tieni presente che in un forum ci si da tutti del 'tu', anche se fosse il presidente della Repubblica... calabria
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Murlan on March 01, 2012, 00:21:50
 (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif) grazie ancora  calabria
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 04, 2012, 21:28:52
 ;D      e stato un weck end di pesca ma solo cappotti. ti posso chiedere una cosa nonnoroby ?
il calamento con la torpilla la usi nei fondali alti perche deve scendere velocemente ? e poi la torpilla da 2g? spesso si intrecciava tutto quando facevo qualche lancio a cosa potrebbe essere la causa?  nn la consigli con fondali minori (10mt) il calamento con torpilla? ma poi tu te la prepari a casa o sul posto confrontando prima il fondale? avrei tante di quelle domande perche ora che diciamo sono riuscito a mettere dritto il galleggiante e nn ho visto neanche un tocco mi vendono tanti dubbi!!! consigli ho lezioni sono ben accettate grazie a tutti
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 05, 2012, 09:11:41
Ciao Baghe,
ci sono due concetti fondamentali di cui bisogna tener conto:

- cercare di insegnare a pescare 'da zero' ad un novizio della pesca usando solo spiegazioni scritte, è come voler insegnare a guidare l'automobile basandosi solo sulla teoria e non anche sulla pratica, il che è un'impresa impossibile. Per le prime volte devi frequentare un amico o un conoscente che ti aiuti a vedere come trasformare in pratica ciò che hai imparato in teoria, altrimenti ti rimarranno sempre dei dubbi anche per le più piccole cose. Io cercherò di fare il massimo per insegnarti la teoria, però da parte tua devi frequentare qualcuno che ti insegni la pratica, oppure frequentare spot in cui sono presenti altri pescatori con la bolognese e metterti ad osservarli. Non avere paura di chiedere: uno disposto a darti una mano si trova sempre, specialmente se è un tuo coetaneo

- devi imparare a convivere con i 'cappotti', perché scoprirai che per ogni giornata andata bene ce ne saranno dieci che saranno 'cappotti', specialmente sino a quando non avrai incamerato una certa esperienza che potrebbe ridurre il numero di 'cappotti'. Ma i cappotti non riuscirai mai ad eliminarli del tutto, neanche quando diventerai un campione, perché i motivi che contribuiscono a prendersi un cappotto sono veramente tanti. E scoprirai ben presto perché è stata inventata la frase "Avere la pazienza di un pescatore".....

Per quanto riguarda che ti si ingarbuglia il terminale quando lanci, leggi quanto ho scritto a proposito in questo manuale (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/pesca_allinglese_bolognese/guida_alla_pesca_all%E2%80%99inglese_in_mare-t20076.0.html;msg91353#msg91353).
Per quanto riguarda la differenza tra pallini spaccati e torpilla sull'efficacia delle catture, ti prego di pazientare ancora un momentino perché tra pochissimo lo spiegherò in questo stesso topic.
Ciao
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 05, 2012, 21:56:31
si hai ragione ma nn ho trovato ancora nessuno che m da una mano e se devo esserti sincero dove vado io come spot sono solo devo cercare un posto dove posso praticare questa disciplina anzi posso fare un appello se ce qualcuno che conosce qualche spot freguentato nelle vicinanze di taranto ?
ritorniamo a noi io spero che tu nn ti stanchi a scrivere perche tutto quello che scrivi e interessante e mi torna utile e mi fa capire tanto anche se magari in pratica ci metto un po, aspetto il tuo post.... grazie mille
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Darko on March 05, 2012, 22:21:36
io sto pescando cn la figura n°3 e devo dire che mi diverto ogni qual volta vado!!!!l'unica differenza è che uso un galleggiante da 1 g affusolato e cn 3 micropiombini spaccati di misura minima se nn sbaglio o,o2!!!mi trovo meglio fa si ke l'esca fluttui di piu e sia in grado di essere vista (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 05, 2012, 22:24:59
Tranquillo, Baghe, ho preso l'impegno di portare a termine la descrizione di quelle che sono le mie esperienze sulla la pesca con la bolognese e manterrò fede all'impegno. Devi solo avere un pò di pazienza perché ho sottomano anche altri lavori e quindi questo topic va a rilento, ma ti assicuro che non lo abbandono e non ti abbandono (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)
Quello che mi stupisce è che al forum sono iscritti anche tanti altri utenti che hanno una lunga esperienza sulla pesca con la bolognese e che ancora non si sono fatti sentire...Bah, pazienza.
Comunque ti ribadisco il suggerimento di trovarti qualche compagno di pesca o qualche spot nella tua zona frequentato da 'bolognari', perché valgono di più una o due lezioni dal vivo che cento libri sull'argomento.
Tu intanto non preoccuparti di continuare a fare domande su qualsiasi cosa non ti sia chiara, perché non mi dai alcun fastidio, te l'assicuro.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 05, 2012, 23:07:29
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io sto pescando cn la figura n°3 e devo dire che mi diverto ogni qual volta vado!!!!l'unica differenza è che uso un galleggiante da 1 g affusolato e cn 3 micropiombini spaccati di misura minima se nn sbaglio o,o2!!!mi trovo meglio fa si ke l'esca fluttui di piu e sia in grado di essere vista (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)

grazie per il tuo contributo questo arricchisce il mio sapere ma se usi solo galleggianti da 1g, non hai corrente e quasi acqua ferma oppure mi sbaglio? ma provero tutto
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Darko on March 06, 2012, 00:08:20
no anche quando c'è corrente...e se ti porta vicino gli scogli ancora meglio...l'unica accortezza che dovresti avere è nn far sostare troppo la lenza in un punto perchè si sà...ti incaglieresti ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 06, 2012, 01:44:27
Calamenti per la canna bolognese                             

A prescindere dal galleggiante usato (fisso o scorrevole),  possiamo distinguere due tipi fondamentali di calamento in base alla zavorra usata:

     • calamento zavorrato con pallini di piombo spaccati
     • calamento zavorrato con una torpilla

La zavorra va sempre messa sulla lenza madre, mai sul bracciolo, che deve poter compiere liberamente il suo compito fondamentale che è quello di fluttuare tra le correnti. Pertanto mai mettere neanche un pallino sul bracciolo: se le correnti sono molto forti, adotteremo un altro accorgimento per fare in modo che ‘lavori’ sempre al meglio.

La preparazione di un calamento è sempre meglio farla in casa, riservandoci di farla sul luogo di pesca solo in casi di emergenza: la presenza di vento, pioggia, buio (se peschiamo in notturna) e della concitazione dovuta all’azione di pesca non sono elementi che favoriscono un allestimento della canna in piena tranquillità. La canna pertanto viaggia già allestita in tutto e per tutto anche per merito dell’utilissimo accessorio avvolgi lenza (la ‘scaletta’).

Se si utilizza un galleggiante scorrevole, saranno indispensabili altri due accessori, e precisamente un rotolino di filo per ricamare per preparare i così detti ‘nodini di fermo’ o ‘nodini di stop’ e due micro perline da bigiotteria dal foro strettissimo. Servono inoltre un rotolino di tubicino in silicone molto stretto ed una micro girella del N. 18 (oppure N.20, N.22 o N.24). Mettiamo quindi sul nostro tavolo di lavoro tutti questi accessori, a cui aggiungiamo il rocchetto di filo per il bracciolo, la bustina degli ami,  un paio di forbicine, una confezione di pallini spaccati, una confezione di torpille e siamo pronti a preparare il nostro calamento:
 
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Calamento con galleggiante fisso e pallini spaccati

Preleviamo dalla nostra scatola dei galleggianti fissi un galleggiante a goccia da 2 gr e lo posizioniamo sul tavolo. Quindi montiamo sulla canna (che terremo chiusa) il mulinello già imbobinato e aiutandoci con l’apposito accessorio passafilo (auto costruito con un vecchio vettino e un pezzo di filo di rame) facciamo passare il filo della bobina dentro tutti gli anelli
 
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Infiliamo il galleggiante nella lenza madre, facciamolo risalire per 2 metri e ritagliamo tre spezzoncini dal tubetto di silicone con cui fermare il galleggiante sul filo

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/801/senzatitolo1lq.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg801%2F5786%2Fsenzatitolo1lq.png&hash=2e4d5b3863738eca05a5a94f6d086161) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Adesso leghiamo alla fine del filo la micro girella e posizioniamo i pallini spaccati (per un totale di 2 gr) lungo un tratto di lenza madre di 100 – 150 cm, ponendo il pallino più piccolo vicino alla micro girella, il pallino più grosso a 100 – 150 cm di distanza,  e tra l’uno e l’altro tutti gli altri pallini con grossezza decrescente partendo dal pallino più grosso.
 
Leghiamo ora l’amo al bracciolo (lungo da 150 a 200 cm), avvolgiamo bracciolo e lenza madre (galleggiante compreso) nella scaletta avvolgi lenza e blocchiamo l’avvolgi lenza sul pedone della canna mediante uno o due elastici: la canna è pronta per essere infilata nella sacca porta canne. Una volta nello spot, non ci resta che aprire la canna e misurare il fondale: sposteremo il galleggiante, facendolo scorre sulla lenza madre, in base al fondale trovato (vedi più avanti)

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/3/senzatitolo1uge.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg3%2F6733%2Fsenzatitolo1uge.png&hash=d74c605744d9fefc3f2ea6d829e64c85) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Da sapere sui piombini spaccati

L’argomento sui piombini merita un trattamento molto approfondito, in quanto da essi dipende non solo la perfetta taratura del galleggiante ma l’integrità stessa della lenza.
Quelli che dobbiamo utilizzare sono i piombini calibrati: la particolarità di questi piombini risiede in un taglio perfettamente centrale e nella consistenza del piombo detta consistenza media, cioè non sono né troppo duri ne troppo morbidi. Ciò viene garantito da una piccolissima percentuale di antimonio, che rende la struttura del piombo dura al punto giusto, oltre che a funzionare da anti ossidante (rallenta cioè la formazione di quella patina biancastra che dopo un po’ di tempo si forma sul piombo a causa dell’umidità). La salinità dell’acqua aumenta l’ossidazione dei piombini, che è anche la prima causa del loro sfaldamento: questi piombini deteriorati vanno subito sostituiti usando l’apposita pinza levapiombo creata dall’onnipresente Stonfo:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/senzatitolo8.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg823.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg823%2F483%2Fsenzatitolo8.png&hash=12b830e61ebbad2fa454af06c628d79e) (http://img823.[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Ma il vantaggio maggiore dato dai piombini calibrati è il loro perfetto taglio centrale (taglio calibrato, da cui il nome) privo di qualsiasi sbavatura e che consente il loro esatto posizionamento sulla lenza senza che intacchino il filo, uno dei peggiori nemici occulti del nylon. E’ stato calcolato che un piombino tagliato bene ed applicato in modo corretto riduce la tenacità del nylon del 5%, contro il 50% di un piombino tagliato male ed applicato peggio. Inoltre i piombini calibrati sono perfettamente sferici. I migliori produttori di piombini calibrati sono (manco a dirlo!) gli inglesi.
La grandezza dei pallini è contraddistinta da un numero, ciascuno dei quali corrisponde ad una determinata grammatura del pallino. Sotto è riportata una tabella di comparazione della numerazione standard e di quella inglese: mentre la numerazione standard è approssimativa (in quanto dipende dalla casa produttrice), la numerazione inglese è specifica ed ogni numero corrisponde ad una grammatura ben precisa a prescindere dal produttore (notare come i numeri, per certe grammature, sono sostituiti dalle lettere dell’alfabeto):

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/senzatitolo9.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg811.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg811%2F7182%2Fsenzatitolo9.png&hash=eb8a5743af52d7ffbdf9a0265232b2dd) (http://img811.[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Molti produttori indicano comunque nelle confezioni l’esatta corrispondenza tra numeri e grammature dei propri pallini.
I piombini calibrati consentono inoltre la loro perfetta centratura sulla lenza, che non è solo una questione estetica, in quanto nei fili più sottili consente alla lenza di distendersi in modo più uniforme sia in fase di pesca che di lancio, limitando i grovigli dovuti proprio al lancio. Per centrare perfettamente un piombino sulla lenza è però indispensabile abbinare il più possibile la grandezza dei pallini al diametro del nylon. Quella sotto è una tabella che indica il rapporto tra la numerazione di un pallino calibrato ed il diametro del nylon a cui andrebbe applicato, per ottenere la centratura del piombino:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/senzatitolo10.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg811.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg811%2F4122%2Fsenzatitolo10.png&hash=d2021a258efd5d3308b93ca259b1fb3b) (http://img811.[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Ovviamente ognuno potrà ricavarsi l’esatto abbinamento facendo le dovute proporzioni in base alle indicazioni della tabella.
Infine un suggerimento da non sottovalutare: a volte è più conveniente asportare un pallino mal posizionato e metterne uno nuovo, anziché farlo scorrere lungo il nylon. Per chi non vuole perdere tempo, ricordarsi di inumidire sempre il nylon prima di far scorrere i pallini e, soprattutto, non farli scorrere a gruppi ma singolarmente.
 
Calamento con galleggiante fisso e torpilla

La preparazione di questo calamento è identica a quella precedente, solo che i pallini spaccati vengono sostituiti da una torpilla classica  o compatta (short diamond drop)

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/6/senzatitolo1qdf.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg6%2F9034%2Fsenzatitolo1qdf.png&hash=f5fd0fab7994e1053c9403a3cf9590f6) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)
 
Siccome la torpilla è scorrevole, andrà a battere sul nodo tra lenza madre e micro girella. Per evitare l’usura del nodo, mettere tra torpilla e la girella uno spezzoncino di silicone per fungere da salvanodo. Per tutto il resto, seguire esattamente quanto già visto con i pallini spaccati.

Calamento con galleggiante scorrevole e pallini spaccati

Dopo aver passato la lenza madre tra tutti gli anelli come visto in precedenza, farne fuoriuscire circa 2 metri. Alla fine dei 2 metri facciamo un nodino di stop usando il filo da ricamo

Perché usare il nodino di stop anziché il semino di caucciù

Indubbiamente i semini di caucciù [IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/145/senzatitolo1ak.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg145%2F9936%2Fsenzatitolo1ak.png&hash=b1eee1df962d9666f9a8422263c12fc4) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)  sono di una comodità estrema, però c'è una situazione in cui il loro utilizzo come mezzo di stop per i galleggianti scorrevoli non è consigliato.
Se stiamo pescando su un fondale la cui profondità è uguale o superiore alla lunghezza della canna e se il nostro amo pesca in prossimità del fondo, è sufficiente anche il peso di un pesce sui 500 grammi per vanificare anche ore di tentativi che abbiamo faticato per trovare il fondo giusto.
Facciamo un esempio pratico. La nostra bolognese è di 6 mt, armata con un galleggiante scorrevole perché la profondità del nostro spot è di 7 metri, e quindi dobbiamo prevedere che il pesce possa mangiare in prossimità del fondo, cosa che ci verrebbe impedita dal galleggiante fisso. E guarda caso, proprio quel giorno mangia tutto a fondo, e lo scopriamo dopo aver fatto vari tentativi spostando su è giù il nostro semino di caucciù per aumentare o diminuire il fondale. Agganciamo una spigola da 1 kg, ci affrettiamo a slamarla, rieschiamo e tutti felici caliamo nuovamente la lenza. Passa un quarto d'ora, passa mezzora, e non vediamo più neanche una toccata. Allora ci diciamo che la spigola ha cambiato l'altezza in cui mangia, magari si è spostata più in alto. Recuperiamo la lenza per abbassare il semino e quindi diminuire il fondo di 50 cm e facendo questa operazione ci accorgiamo che... abbiamo si e no due metri di fondo! Ma come è possibile, ci chiediamo, se con la sonda avevamo misurato 7 mt? Per forza che la spigola non stava più mangiando, la nostra altezza era completamente sballata... Ma come è potuto accadere? 
Dopo un po’ ci arriviamo: il nostro semino di caucciù, quando stavamo recuperando la spigola, anziché scavalcare l'anello passafilo apicale, vi è rimasto bloccato a causa del peso del pesce, e la lenza ha cominciato a scorrere all'interno del semino, accorciando di fatto il fondale di ben 5 mt. L'acqua presente sul filo ha funzionato da lubrificante, in più era buio e non ci siamo accorti di nulla

 [IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/853/senzatitolo1lt.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg853%2F5242%2Fsenzatitolo1lt.png&hash=9e3751aeb549fc879bcc9466841b4bf8) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Il giorno successivo però non ci facciamo più fregare. A casa smontiamo il calamento, sfiliamo il semino di caucciù e lo buttiamo in pattumiera. Già che ci siamo, buttiamo in pattumiera anche la bustina in cui ci erano avanzati gli altri 4 semini, così, tanto per non farci tentare più dal loro uso...
Andiamo nel negozio di merceria presso il quale si servono nostra madre, nostra moglie o nostra nonna e chiediamo alla merciaia di darci un rocchetto di filo da ricamo per uncinetto del diametro 0.35/0.40 [IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/546/senzatitolo1jx.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg546%2F8213%2Fsenzatitolo1jx.png&hash=3885d3ed98694f5ddc101c1df571e278) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)  : lo testiamo stirandolo tra le nostre mani sino a trovarne una marca molto resistente. Tra quelli più resistenti, se lo trovate, c’è questo:
             
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/43/senzatitolo1id.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg43%2F6960%2Fsenzatitolo1id.png&hash=3dd79748b89f01d375ef51d8876816e0) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Con il filo da ricamo confezioniamo un bel nodino di fermo sulla nostra lenza. Si tratta di un semplicissimo nodo UNI a 5 o 6 spire:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/210/senzatitolo1zf.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg210%2F6870%2Fsenzatitolo1zf.png&hash=77c95f1c188ebd867a2884cf4fe2d6e8) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

poi a seguire infiliamo una perlina, quindi il galleggiante scorrevole, poi un'altra perlina ed infine facciamo un altro nodino inferiore per evitare che l'asta del  galleggiante, quando è piegata all’ingiù,  vada ad interferire con i pallini spaccati (è sufficiente che tra antenna e pallini rimangano 2 cm)
                     
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/191/senzatitolo1lh.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg191%2F3824%2Fsenzatitolo1lh.png&hash=f3b5b96e7688c27d7ce5f900c6bd7f12) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Avvolgiamo il tutto nella scaletta avvolgi lenza, mettiamo uno o due elastici per bloccare la scaletta sul pedone della canna e siamo pronti ad affrontare un'altra giornata di pesca, finalmente sicuri che il nostro nodino non verrà bloccato come il semino dall'anello apicale. Una volta nello spot, sposteremo il nodino superiore su o giù per adattare la lunghezza del calamento all’altezza del fondale.  Col passar del tempo, il nodino si allenta a forza di spostarlo su e giù per ricercare il fondale, ma con uno spillo o con il puntalino dello slama pesci lo disfiamo e ne facciamo uno nuovo: il nostro rocchetto di filo da ricamo ci basta e avanza per tutta la nostra vita di pescatori.

Perché usare il filo di cotone da ricamo? Perché è sufficientemente morbido per non intaccare il nylon e contemporaneamente è sufficientemente resistente durante l'assuccata del nodo (chiaramente dalla merciaia proviamo vari fili di cotone sino a trovare quello più resistente). Prima di spostare il nodino su e giù, lubrificarlo con acqua.

Calamento con galleggiante scorrevole e torpilla

La preparazione di questo calamento è identica a quella precedente, solo che i pallini spaccati vengono sostituiti da una torpilla classica  o compatta (short diamond drop).
Siccome la torpilla è scorrevole, andrà a battere sul nodo tra lenza madre e micro girella. Per evitare l’usura del nodo, mettere tra torpilla e la girella uno spezzoncino di silicone per fungere da salvanodo. Per tutto il resto, seguire esattamente quanto già visto con i pallini spaccati:
         
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/31/senzatitolo1hfg.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg31%2F6360%2Fsenzatitolo1hfg.png&hash=0c836967064f606b387c9843fbcc802a) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Quando usare calamenti zavorrati con pallini e quando con torpilla

Anche se il peso globale dei pallini è identico a quello della torpilla (p.e. 2 gr), i pallini discendono molto più lentamente verso il fondo di quanto non faccia la torpilla, in quanto questa ‘concentra’ il proprio peso in una massa unica e compatta, e quindi la massa d’acqua oppone una minor resistenza all’affondamento. Pertanto (ammettendo che i pesci mangino in prossimità del fondo e non distante dalla nostra postazione) è preferibile usare la torpilla quando il fondale comincia ad essere elevato (p.e. da 5 mt in su). I pallini, affondando più lentamente, potrebbero essere trascinati lontano dalla zona di pascolo.

Per contro, i pallini conferiscono al calamento quel caratteristico andamento a ‘vela’ che in tantissime circostanze si dimostra molto più catturante dell’andamento più verticale che la torpilla conferisce al calamento. La scelta tra un tipo di zavorra e l’altro non può comunque prescindere dall’altezza del fondale, per cui possiamo arrivare al compromesso di usare i pallini spaccati quando il fondale si mantiene entro i 5 mt, e la torpilla con fondali superiori
         
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C’è poi da notare che la gestione di un calamento zavorrato con i pallini è molto più facile se si utilizzano canne lunghe (da 6 mt in su), mentre, al contrario, il calamento zavorrato con la torpilla si gestisce molto meglio con le canne corte, che si trovano in difficoltà con i calamenti zavorrati con pallini (anche per la lunghezza che può avere il ‘drop’ tra il galleggiante e l’amo, che potrebbe essere troppo lungo rispetto alla lunghezza della canna).
 
In via teorica si potrebbero abbinare queste combinazioni:
     • fondale sino a 5 mt: canna lunga (minimo 6 mt) e calamento con pallini spaccati
     • fondale oltre i 5 mt: indifferentemente canna lunga o corta e calamento con torpilla

Dal punto di vista pratico, le due soluzioni andrebbero testate nello spot, e ciò è fattibile senza troppi tribolamenti se ci portiamo dietro due canne armate in modi differenti e provarle entrambe sino a trovare quella che da i migliori risultati.
Un altro fattore da tener presente nella scelta tra i due calamenti è la velocità della corrente: più questa è forte, meglio si comporta il calamento zavorrato con la torpilla, che risente di meno della sua influenza.

La scelta del tipo di galleggiante

La scelta del galleggiante tra fisso e scorrevole è legata principalmente alla lunghezza della canna: una canna corta potrebbe non essere in grado di supportare un galleggiante fisso, in quanto questo andrebbe a battere sull’anello apicale nella fase di recupero (il ‘drop’ tra il galleggiante e l’amo potrebbe essere troppo lungo rispetto alla lunghezza della canna). In tutti i casi, una canna corta gestisce molto meglio un galleggiante scorrevole di uno fisso.

La forza delle correnti influisce sulla forma del galleggiante:
     • con correnti forti sarebbe più opportuno usare galleggianti dal corpo sferico o a oliva
     • con correnti medie, a goccia rovesciata (parte più grossa del corpo in alto)
     • con correnti deboli, a goccia o affusolato

Per quanto riguarda la deriva, è preferibile che sia in carbonio, in quanto più flessibile e robusta di altri materiali (quella in legno si spezza facilmente, quella in metallo potrebbe piegarsi e quella in fibra di vetro potrebbe sfogliarsi).

Come antenna è preferibile quella amovibile, in quanto sostituibile con la starlight per la pesca notturna.

Costruzione artigianale degli stick float per gli appassionati del fai da te

La materia prima per costruire il corpo è di facilissima reperibilità e costa proprio due soldi: la comunissima cannuccia di plastica per le bibite. Insieme ad altri pochi accessori si possono costruire galleggianti stick float che poco hanno da invidiare a quelli commerciali per funzionalità ed estetica. Sono solo leggermente più delicati, ma anche se durano un po’ di meno possiamo costruirli in quantità ‘industriale’ tale da non creare il minimo problema.
A lavoro finito, il galleggiante si presenta così:

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OCCORRENTE

Confezione di cannucce da bibita.
                                         
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Micro raccordo in plastica a tre vie che si utilizza per le irrigazioni a goccia da giardino.
 
La forma e le dimensioni indicate in figura sono tassative
                     
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Si trovano presso i rivenditori di articoli da giardinaggio, concimi, sementi, agricoltura e simili. Costano pochi centesimi, per cui potete farvene una buona scorta. E’ importante la forma e le dimensioni riportate nel disegno, per poterle utilizzare con le cannucce

Spezzone di guaina in gomma o silicone
 
Potete usare qualsiasi guaina che abbia una consistenza gommosa o siliconica che sia in grado di sostenere l’antenna del galleggiante (o la starlight) da 3 mm anche quando frustiamo con decisione durante il lancio, oltre a consentirci la loro sostituzione con facilità.
 
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Le misure dello spezzone sono indicate in figura (personalmente l'ho ricavato da un vecchio cavetto che i chitarristi usano per collegare la chitarra elettrica all'amplificatore)
                           
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Micro girella – Stik di colla termica – Candela – Spiedino di legno – Torpilla

     • Micro girella: serve per collegare il galleggiante alla lenza. Usate la misura del 18 a “barilotto” e di qualità dozzinale, in quanto non dovendo sostenere alcuno sforzo è inutile acquistare quelle più care.     
     • Stick di colla termica: è il classico bastoncino di silicone che si usa con la pistola termica per incollare materiali vari. Dato l’uso discontinuo, è molto più pratico usare la candela anziché la pistola per scaldare lo stick, il quale, oltre che incollare, crea volume ed ottura i fori per impedire l’ingresso dell’acqua nel galleggiante.
     • Candela: serve per riscaldare gli stick di colla termica
     • Spiedino di legno: oltre che a contribuire ad otturare i fori, crea un’anima solida per la guaina porta-antenna, impedendone lo schiacciamento durante l’inserimento della starlight.
     • Torpilla: serve per tarare il galleggiante con precisione. Siccome possiamo costruire galleggianti con grammature diverse (da 0.5 a 3 gr), ne serve una per ciascuna di queste grammature: 0.5 – 1.0 – 1.5 – 2.0 – 2.5 – 3.0.
 
Filo da ricamo
 
Serve per fissare la micro-girella al galleggiante.

Strumenti di lavoro
 
•   Piccolo seghetto da ferro
•   Piccola morsa da banco
•   Pinze
•   Forbici
•   Taglierina

COSTRUZIONE

Ritaglio dei braccetti dal micro raccordo
                                     
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Per il galleggiante utilizzeremo solo i due braccetti del micro-raccordo. Sono di plastica dura, pertanto non possiamo usare le tronchesine per separarli dal corpo centrale, in quanto si spaccherebbero, e per lo stesso motivo non possiamo usare neanche la taglierina. Dobbiamo usare il seghetto e la morsa, senza la quale il taglio risulta molto problematico, se non impossibile. Tenendo fermo con le dita il beccuccio svasato di uno di questi due braccetti, posizioniamo la lama del seghetto il più attaccata possibile al corpo, in modo che il braccetto, una volta tagliato, risulti il più lungo possibile. Procediamo al taglio e mettiamo il braccetto in un contenitore. Adesso tagliamo anche il secondo braccetto. Una volta segati entrambi i braccetti, il corpo centrale non serve per il galleggiante, ma conserviamolo comunque nel caso ci venga in mente  qualche altra "diavoleria" con cui sfruttarlo. Già che ci siamo, tagliamo una decina di braccetti:

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Adesso, solo per toglierci lo sfizio di un’anteprima dell’abbozzo, infiliamo un braccetto in una cannuccia: il beccuccio svasato farà da fermo corsa, conferendo anche una certa estetica alla punta del galleggiante. Dentro il beccuccio infiliamo una girella per metà della sua lunghezza: questo sarà l'aspetto finale che assumerà la punta del galleggiante

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Ritaglio dei segmenti di guaina e di spiedino

Ritagliamo alcuni spezzoni di guaina della lunghezza di 15 mm e riponiamoli sempre nel contenitore insieme ai braccetti. Per impedire l’ingresso dell’acqua ed anche lo schiacciamento della guaina (quando con le dita terremmo il galleggiante per infilarci l’antenna o la starlight), dobbiamo inserire dentro lo spezzone di guaina un pezzo di spiedino di legno:
 
     • dapprima infiliamo  un’antenna o una starlight da 3 mm, infilandola per non più di 5 mm
     • ritagliamo con la taglierina la punta acuminata dello spiedino (che butteremo via)
     • stendiamo un po’ di colla siliconica sullo spiedino (riscaldando lo stick con la candela), poi infiliamolo pian piano dentro la guaina con moto rotatorio sino ad arrivare alla starlight
     • dopo pochi secondi la colla è già asciutta, tagliamo la parte eccedente dello spiedino, lasciandone un peduncolo di 3 – 4 mm,  e delicatamente con le dita e le unghie togliamo la colla in eccesso

Questi spezzoni di guaina così preparati andranno successivamente infilati nella cannuccia nel lato opposto al beccuccio. Per il momento montiamo un buon numero di spezzoni e riponiamoli nel contenitore.

                     
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Assemblaggio delle testine del galleggiante

     • ritagliamo 40 cm di filo da ricamo, doppiamolo ed infiliamolo in un anello della girella. Ripieghiamo ad U il filo facendo in modo che la girella venga a trovarsi al centro
     • infiliamo i due capi dentro il braccetto dalla parte del beccuccio fino a farli fuoriuscire dall'altra parte
     • tiriamo con delicatezza i due capi per far penetrare metà della girella dentro il beccuccio: se abbiamo tirato troppo, usiamo un paio di pinze per riportarlo fuori
     • adesso ripieghiamo in direzione della girella il capo 1 del filo distendendolo sul braccetto
     • avvolgiamo, con spire ravvicinate, il capo 2 intorno al capo 1
     • avvolgiamo sino ad arrivare alla svasatura del beccuccio, dove bloccheremo il capo 2 con un semplicissimo nodo
     • tagliamo a filo le bave eccedenti e proviamo la tenuta della girella tirandola verso l'esterno del beccuccio: se la legatura è stata fatta bene, la girella non si sposterà di un millimetro

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Adesso bisogna otturare bene il foro del braccetto per impedire l'entrata dell'acqua:

     • impregniamo di colla stick lo spiedino e infiliamolo con moto rotatorio all'interno del braccetto, favorendo l'ingresso di quanta più colla possibile
     • con questa operazione abbiamo ottenuto due scopi: impedire l'ingresso dell'acqua e rafforzare la tenuta dei due capi di filo mediante la pressione dello spiedino
     • dopo pochi secondi la colla è già asciutta e togliamone delicatamente con le dita e le unghie l'eccesso
     • tagliamo lo spiedino lasciando un peduncolo di 3 – 4 mm.
 
Prepariamo in questo modo un buon numero di testine. 
               
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Incollaggio della testina alla cannuccia

Ad un certo numero di cannucce tagliamo la parte corta a partire dalla zigrinatura (quella che serve per piegare la cannuccia) in quanto inutilizzabile. Tanto per avere dei numeri, facciamo questo lavoro su 10 cannucce

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Adesso dobbiamo infilare ed incollare la testina così preparata dentro ogni cannuccia. Riscaldato lo stick, spalmiamo di colla il braccetto della testina ed infiliamolo con lentezza e con moto rotatorio all'interno della cannuccia, fino a quando non viene fermato dalla sua svasatura. Anche se il braccetto è leggermente più sottile della cannuccia, l’abbondante colla siliconica formerà il volume necessario a colmare la differenza. Dopo pochi secondi la colla è già asciutta e con delicatezza togliamo con le dita e le unghie quella eccedente.

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Nota: i primi assemblaggi forse non verranno ottimali in quanto bisogna sperimentare sia la temperatura della colla che il suo quantitativo, per cui siate un po’ pazienti…

Assembliamo in questo tutti gli atri 9 galleggianti, trascurando però  per il momento l’assemblaggio del segmento porta starlight che vedremo nel paragrafo subito successivo.

Taratura del galleggiante e preparazione delle matrici

Adesso viene la parte più impegnativa del lavoro: la taratura del galleggiante. Ovviamente conviene preparare una matrice per ogni grammatura. Come abbiamo detto all’inizio, possiamo preparare galleggianti che possono reggere 0.5 – 1.0 – 1.5 – 2.0 – 2.5 – 3.0 gr (i più pignoli possono preparare anche tutte le tarature intermedie, tenendo però presente che occorrono anche tutte le torpille di peso intermedio…..).

Oppure possiamo preparare galleggianti anche mono-grammatura, se le nostre abitudini di pesca sono quelle di utilizzare solo una determinata grammatura (p.e. galleggianti da 2 gr). Il mio suggerimento è di prepararvi le matrici per più grammature, in quanto così sono già pronte se un domani cambiamo idea, ed evitiamo di ripetere l’operazione di taratura più volte nel futuro.
Una cannuccia standard dovrebbe avere queste misure originali: lunghezza mm 240, diametro mm 5 (ho detto dovrebbe in quanto dipende dalla marca: per evitare di trovarvi tra le mani cannucce di dimensioni varie, vi suggerisco di farvi una buona scorta di cannucce monomarca, costano davvero una stupidaggine).

La lunghezza massima utilizzabile (dopo aver eliminato il pezzo eccedente della zigrinatura) è di 182 mm (cioè sino alla base della zigrinatura). Questa lunghezza massima (per una cannuccia con un diametro di 5 mm) è in grado di reggere sino a 3 grammi.
 
Per poter preparare le matrici, prendiamo uno dei galleggianti che abbiamo allestito in precedenza, che ha la lunghezza della cannuccia di 182 cm, ed infiliamo nella parte libera della cannuccia una delle guaine porta starlight che avevamo preparato agli inizi, ma senza usare la colla per fissarvela.  Infiliamo la guaina (comprensiva di starlight o di antenna) sino a lasciarne fuori 5 mm

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Riempiamo d’acqua una bottiglia di plastica sino all’orlo, infiliamo un pezzo di nylon dentro la torpilla da 3 gr e leghiamo la torpilla all'anello della girella (lo spezzone di giunzione dovrà essere corto, altrimenti la torpilla rischia di toccare il fondo della bottiglia).  Immergiamo il galleggiante con la torpilla: la taratura sarà perfetta solo quando dal pelo dell'acqua fuoriescono i 5 mm della guaina. Se la guaina sporge di più, sfiliamola dalla cannuccia e ritocchiamo la cannuccia con le forbici di pochi millimetri alla volta sino ad ottenere questa taratura perfetta.
 
Nota: lasciamo immersa la cannuccia il meno possibile per evitare infiltrazioni d’acqua (ricordiamoci che la guaina porta starlight non è incollata).

Una volta ottenuta la taratura perfetta, togliamo dall’acqua il galleggiante, sfiliamo dalla confezione del nostro lotto di cannucce una cannuccia ancora vergine e ritagliamola alla stessa precisa identica lunghezza del galleggiante appena tarato e scriviamoci sopra "3 GR"  col pennarello a punta fine che si usa per i CD.
 
Conserviamo con cura questa cannuccia perché sarà la matrice di tutti i nostri futuri galleggianti da 3 gr: per ottenere una nuova cannuccia in grado di sostenere i 3 gr, sarà sufficiente farla della stessa precisa identica lunghezza di questa matrice.

Nel galleggiante appena tarato sostituiamo adesso la torpilla da 3 gr con quella da 2.5 gr e procediamo alla nuova taratura ritoccando con le forbici, a piccolissimi pezzi, la lunghezza del galleggiante sino ad ottenerne la perfetta taratura per i 2.5 gr.
Una volta ottenuta la taratura perfetta per i 2,5 gr, togliamo dall’acqua il galleggiante, sfiliamo dalla confezione del nostro lotto di cannucce una cannuccia ancora vergine e ritagliamola alla stessa precisa identica lunghezza del galleggiante appena tarato e scriviamoci sopra "2,5 GR".
Conserviamo con cura questa cannuccia perché sarà la matrice di tutti i nostri futuri galleggianti da 2,5 gr.

 Proseguiamo in questo modo con il resto delle torpille sino a ricavare tutte le matrici a grammature differenti che ci interessano. In pratica, usando un unico galleggiante semi-assemblato, abbiamo ricavato tutte le matrici che ci interessano. E’ importante, come detto nella nota poco sopra, che queste operazioni siano un po’ veloci per evitare infiltrazioni d’acqua che falserebbero la taratura. 
                               
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/402/fig15.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg402%2F7905%2Ffig15.png&hash=fc7ded5637279dec589e282a60b46860) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Assemblaggio definitivo del galleggiante per l’utilizzo

Servendoci delle matrici che abbiamo creato, ritagliamo le cannucce della confezione alle varie lunghezze per assemblare vari galleggianti con varie grammature. Man mano che ritagliamo una cannuccia, scriviamoci sopra col pennarello a che grammatura si riferisce. Quando abbiamo una buona scorta di cannucce di varie grammature, procediamo all’assemblaggio dei galleggianti, che consiste semplicemente nell’impregnare di colla siliconica le varie testine e le varie guaine già preparate in precedenza e di inserirle nelle cannucce. Appena la colla si asciuga, con delicatezza togliamo con le dita e le unghie quella eccedente.

I galleggianti sono pronti per l’uso.

Recupero dei pezzi da un galleggiante danneggiato

Come detto all’inizio, il corpo di questi galleggianti non è troppo resistente alla pressione, per cui a lungo andare si danneggiano. Le testine ed i segmenti porta starlight sono invece molto resistenti, pertanto, prima di buttare il vecchio galleggiante, recuperiamole in quanto possiamo riutilizzarle numerosissime volte.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 09, 2012, 19:12:20
ragazzi mi sapete dire qualcosa sul pasturatore? Per la pesca bolognese si usa se si come e quando bisogna utilizzarlo?? grazie mille
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 12:39:29
Reggicanna per bolognese

Chi non dispone di un sedile su cui assemblare un reggicanna per bolognese, può ricorrere al praticissimo mini tripode

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/189/senzatitolo1hd.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg189%2F8013%2Fsenzatitolo1hd.png&hash=556ff36c17aaa2c2be3ca14e29f40339) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Se invece si dispone di una sedia 'da regista' o di una panchetta, il reggicanna può essere costruito facilmente sagomando due tondini di alluminio, di ferro o di acciaio dal diametro di 6 mm in modo da formare due staffe

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/99/senzatitolo2ov.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg99%2F2056%2Fsenzatitolo2ov.png&hash=526fbb2b2c4380d31c8da3ec30481cb5) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Le due staffe possono essere posizionate in modo fisso, oppure in modo rimovibile per non dare fastidio durante il trasporto


Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 12:45:06
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ragazzi mi sapete dire qualcosa sul pasturatore? Per la pesca bolognese si usa se si come e quando bisogna utilizzarlo?? grazie mille
Personalmente non uso mai il pasturatore con la canna bolognese. Dovrai attendere la risposta di qualcuno che lo usa.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 10, 2012, 13:17:41
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ragazzi mi sapete dire qualcosa sul pasturatore? Per la pesca bolognese si usa se si come e quando bisogna utilizzarlo?? grazie mille
Personalmente non uso mai il pasturatore con la canna bolognese. Dovrai attendere la risposta di qualcuno che lo usa.
nonnoroby scusami se ti stresso il mini tre piede lo trovo in tutti i negozi di pesca di cosa devo chiedere di preciso? Quanto riguarda il pasturatore non lo usi per una tua personale opinione? Oppure non si usa con la bolognese?
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 15:10:34
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... il mini tre piede lo trovo in tutti i negozi di pesca di cosa devo chiedere di preciso? Quanto riguarda il pasturatore non lo usi per una tua personale opinione? Oppure non si usa con la bolognese?
Dovresti trovarlo facilmente in tutti i negozi di pesca, in quanto è usatissimo anche per il rockfishing per appoggiare la canna quando il braccio comincia a stancarsi. Puoi richiederlo come 'mini treppiede o mini tripode', lo riconosci facilmente perché non ha le gambe telescopiche come il tripode classico che si usa nella pesca a fondo, ed è alto meno della metà.
Il pasturatore per bolognese non è molto diffuso, in quanto può essere utilizzato solo al posto del galleggiante. Ripeto, io non l'ho mai utilizzato per cui non voglio darne un giudizio ne positivo ne negativo, però ritengo che la sua efficacia maggiore la dimostri quando stai pescando quasi in superficie, proprio per la posizione alta del pasturatore (cioè al posto del galleggiante). Quello in figura è della Stonfo:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/839/senzatitolo1mhf.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg839%2F1041%2Fsenzatitolo1mhf.png&hash=a6ac3a4ef92b3fde11647eab22443d0a) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Il pasturatore classico, che puoi attaccare al calamento per pasturare a profondità maggiori, richiederebbero un galleggiante molto grosso per sostenerlo, ed è per questo che non lo uso. Pertanto, siccome non pesco in superficie ne uso galleggianti grossi, non utilizzo ne l'uno ne l'altro.
Purtroppo non ti resta che aspettare l'intervento di qualche utente che utilizza il pasturatore con la bolognese per avere maggiori informazioni.
Ad essere sincero, non ho mai sentito la necessità di mettere un pasturatore sulla bolognese, in quanto mi sono trovato sempre bene con la pasturazione 'manuale' descritta in uno dei post precedenti.
Title: Alcuni consigli sul mio materiale a Bolognese
Post by: sampei88 on March 10, 2012, 16:07:48
Ciao a tutti e da un bel po che giro su questo forum, mi sono anche presentato un po di tempo fa però non ho mai scritto nulla su consigli e tecniche e cose varie, diciamo che ho osservato tutti i topic riguardanti la pesca alla bolognese e sono rimasto con i miei dubbi e il mio modo di pescarci, la pratico da 1 mese grazie alle vostre immagini di tecniche di montaggio ho cominciato a capire come funzionasse la bolognese, in questo periodo per quelle volte che ci sono andato ho preso un'orata da 550 grammi e un occhiata da 300 grammi e l'ombra di una regina che solo al tocco stavo avendo un infarto, ma comunque vi sto scrivendo per avere dei consigli diciamo più precisi riguardanti la mia montatura, magari per capire che cosa sbaglio, io uso una canna da 3 metri e 60 con mulinello, con  lenza madre bobbinato Tirabucco dello 0.18 in carbonio, poi uno stoppino in cotone rosso, galleggiante a penna con girellina scorrevole da 4 grammi, poi una torpilla da 3 grammi, poi a seguire una microgirella N.20 con un terminale da 1 metro dello stesso 0.18 in carbonio poi metto una piccolissima pallina di piombo a 50 cm a metà del terminale ed in fine un amo piccolo N.10, questa è la montatura che uso io per andare a pescare in un porto dove il fondale è massimo 3 metri, vorrei solo capire se in tutto questo c'è qualcosa che non vada bene grazie tante a chi mi saprà rispondere e complimenti per questo bellissimo spazio dedicato all'arte della pesca
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 18:52:26
Mulinelli da bolognese

Il tallone d'Achille dei mulinelli da bolognese è la frizione. Avendo a che fare con fili sottilissimi, la frizione di questi mulinelli non deve essere buona, deve essere perfetta. Ecco perché non ci deve stupire che alcuni mulinelli in miniatura a volte costino il doppio di pari mulinelli di misura maggiore usati per esempio a fondo. Ma anche la meccanica deve essere perfetta, con gli ingranaggi composti da materiali selezionati che non si usurino dopo le prime 'testate' di quei pesci che abbiamo sognato di catturare nelle nostre vigilie di pesca.

Esistono tre tipi di frizione: quella con comando anteriore, quella con comando posteriore e quella che unisce al comando posteriore un ulteriore comando aggiuntivo che consente sia la liberazione immediata della bobina, sia il suo indurimento immediato al carico di rottura del filo, sia una regolazione intermedia più fine della frizione durante il combattimento:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/27/senzatitolo1qh.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg27%2F3564%2Fsenzatitolo1qh.png&hash=ab22cfd2c22f7c4c8912b6c66b2ad716) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

La maggiore o minore efficacia di un sistema rispetto all'altro non è scontato, in quanto dipende dalla marca e dal modello del mulinello, per cui abbiamo certi modelli che funzionano meglio con la frizione anteriore ed altri invece con la frizione posteriore. Personalmente preferisco il terzo sistema, che in caso di ferrata di un pesce di taglia mi consente una regolazione più immediata della frizione (il comando è composto da una levetta facilmente regolabile con la stessa mano con cui tengo la canna).

Una prerogativa molto importante della frizione è la sua progressività costante. Cerco di spiegare questo concetto con un esempio: ammettiamo che per passare dalla posizione di bobina libera a quella di bobina bloccata occorrano 5 giri completi del pomello di comando. Se la progressività della frizione è costante, al secondo giro la bobina si indurisce per un quarto, al terzo giro si indurisce a metà, al quarto giro si indurisce per tre quarti e al quinto giro completo  si blocca. Prendiamo in considerazione il passaggio dal quarto al quinto giro e immaginiamo che sulla bobina ci siano segnate 8 tacche:

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/401/senzatitolo2lz.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg401%2F4233%2Fsenzatitolo2lz.png&hash=53e5d782c2a125ebb1bf2cac8a4b4d57) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Quando giro il pomello dalla tacca 0 alla tacca 1, la bobina si indurisce un pochino di più. Quando giro il pomello dalla tacca 1 alla tacca 2, la bobina si indurisce ancora un pochino di più, così come quando passo dalla tacca 2 alla 3, dalla 3 alla 4 e così via. Quando arrivo alla tacca 7, la bobina è durissima, ma non ancora bloccata, perché il blocco totale deve avvenire solo quando arrivo nuovamente alla tacca 0.
Questo è quello che intendo per frizione progressiva costante, che sembra un dato scontato ma invece non lo è assolutamente, se il mulinello non è di ottima qualità. La maggior parte dei mulinelli a basso costo hanno una frizione molto irregolare, per esempio al quarto giro mi bloccano la bobina quando ancora mi manca da fare un giro completo del pomello di comando, oppure mi tengono la bobina morbidissima quando sono solo al terzo giro, anziché indurirla a metà, e così via.

La progressività costante della frizione è importantissima in quanto mi consente di regolarla sul carico di rottura del filo che ho usato come bracciolo, in quanto la frizione serve, si, per stancare il pesce, ma serve anche e soprattutto per evitare la rottura del sottilissimo bracciolo. In pratica, il pesce va stancato tenendo sotto stretta sorveglianza il carico di rottura del filo: quando sentiamo che questo limite sta per essere superato, dobbiamo allentare la frizione, per poi subito riportarla al limite del carico di rottura quando il pesce si concede una pausa. E così via sino alla resa finale del pesce.
 
A seconda del carico di rottura del filo, non è detto che dobbiamo tenere in considerazione l’ultimo giro del pomello di comando: magari l’ultimo giro indurisce troppo la bobina, per cui il ragionamento delle tacche non dobbiamo farlo sull’ultimo giro ma sul penultimo. Oppure sul terzultimo se anche il penultimo indurisce troppo la bobina per quel carico di rottura. E così via, tenendo sempre presente il carico di rottura del bracciolo.
 
Altra cosa importante da tenere sempre presente è che la frizione ‘non deve fare tutto da sola’, ma che una grossissima mano nello stancare il pesce gliela deve dare la canna. Personalmente l’abbinamento che ormai utilizzo da tantissimi anni è il seguente: un mulinello taglia 1000 con frizione a doppio comando, una canna da 6 mt con azione di punta (‘super strong’), filo in bobina diametro 0.16 e filo per bracciolo del diametro 0.12, in quanto, sulla carta, punto ormai alla cattura di spigole ed orate di taglia: ma questo armamento mi consente di catturare qualsiasi tipo di pesce, dallo sparlotto alla triglia, dal sarago alla mormora, dal muggine all’occhiata, solo per nominare i primi pesci che mi vengono in mente. Quindi niente ‘bave’ 0.06/0.08, sia perché le catture avvengono ugualmente con i fili più grossi, sia perché non rischio di perdere quelle prede che mi danno maggiori soddisfazioni. Anche se lo 0.12 ha un carico di rottura molto maggiore di uno 0.06, tuttavia anch’esso ha un limite, ecco perché preferisco orientarmi su un mulinello con la frizione a progressione costante.

La taglia dei mulinelli da bolognese è molto contenuta: va dai ‘gioiellini’ misura 500 a quella che ritengo la misura massima, cioè la 2500. La taglia 500 e la 1000 sono quelle che preferisco di più, e l’adorazione per questi mulinelli mi è venuta fin da ragazzo quando i pescatori bolognesi frequentavano il nostro stagno per la pesca alle carpe con ‘cannoni’ da 8 mt in cui montavano questi micro mulinelli, canne e mulinelli che qualche anno più tardi usarono in mare per pescare le orate e le spigole che allora abbondavano nella mia zona in taglie ormai rare. Il ‘canto’ di quelle frizioncine mi è sempre rimasto impresso e da allora ho sempre usato le misure 500 e 1000. Certamente si corrono rischi maggiori, ma una volta conosciuta alla perfezione la propria canna, sono rischi che si possono affrontare, a patto che nelle vie di fuga delle prede non ci siano ostacoli (ma questo vale anche per mulinelli di taglia maggiore).

Una volta la Daiwa produceva mulinelli da bolognese che erano dei veri e propri gioielli, pertanto se vi capita di trovarli ancora presso il vostro negoziante o su Internet non esitate a comprarli anche se sono fuori catalogo da svariati anni (perché mulinelli così non li fanno più…). Attualmente come alta qualità c’è la Shimano, che ha in catalogo molti modelli che arrivano sino alla taglia 1000 e 2500.

Title: Re: Alcuni consigli sul mio materiale a Bolognese
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 19:57:05
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Ciao a tutti e da un bel po che giro su questo forum, mi sono anche presentato un po di tempo fa però non ho mai scritto nulla su consigli e tecniche e cose varie, diciamo che ho osservato tutti i topic riguardanti la pesca alla bolognese e sono rimasto con i miei dubbi e il mio modo di pescarci, la pratico da 1 mese grazie alle vostre immagini di tecniche di montaggio ho cominciato a capire come funzionasse la bolognese, in questo periodo per quelle volte che ci sono andato ho preso un'orata da 550 grammi e un occhiata da 300 grammi e l'ombra di una regina che solo al tocco stavo avendo un infarto, ma comunque vi sto scrivendo per avere dei consigli diciamo più precisi riguardanti la mia montatura, magari per capire che cosa sbaglio, io uso una canna da 3 metri e 60 con mulinello, con  lenza madre bobbinato Tirabucco dello 0.18 in carbonio, poi uno stoppino in cotone rosso, galleggiante a penna con girellina scorrevole da 4 grammi, poi una torpilla da 3 grammi, poi a seguire una microgirella N.20 con un terminale da 1 metro dello stesso 0.18 in carbonio poi metto una piccolissima pallina di piombo a 50 cm a metà del terminale ed in fine un amo piccolo N.10, questa è la montatura che uso io per andare a pescare in un porto dove il fondale è massimo 3 metri, vorrei solo capire se in tutto questo c'è qualcosa che non vada bene grazie tante a chi mi saprà rispondere e complimenti per questo bellissimo spazio dedicato all'arte della pesca

Ciao Sampei88,
la canna è un pò corta (dovrebbe essere di almeno 4 mt), ma se non puoi permetterti di comprartene una, pazienza, continua ad usare quella.
Personalmente ti suggerirei di mettere in bobina uno 0.16, usare un bracciolo lungo 150 cm da 0.12 ma senza alcun pallino, un galleggiante scorrevole a penna da 2 gr ed una torpilla da 2 gr.
L'amo N.10 va bene se come esca usi i vermi od il gamberetto vivo, ma se usi il bigattino sostituiscilo con un amo N.14.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 23:06:25
I miei spot preferiti per pescare con la bolognese

Qui sotto elenco i tipi di spot che frequento con la bolognese, elencandoli nell'ordine di maggior resa (ma anche di maggior divertimento e rilassatezza):

1° - Pontile.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/641/pontile.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg641%2F3641%2Fpontile.png&hash=a8203ad1991f64e2a6ce72b6ad9ed370) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Il pontile che si protende dalla spiaggia per un 80-100 mt sembra creato apposta per la pesca con la bolognese in quanto presenta tutte le caratteristiche ideali per questo tipo di pesca. La piattaforma appoggiata su pilastri consente il libero passaggio dell'acqua da una parte all'altra, ma soprattutto consente di posizionarmi a favore di corrente quando questa è trasversale al pontile stesso. Posizionandomi con le spalle alla corrente, calo l'esca 'a piombo' sotto i miei piedi e lascio che sia la corrente a trasportarla lentamente sino a quando non avviene l'abboccata. Questo facilita tantissimo anche la pasturazione, che faccio calare anch'essa 'a piombo' sotto i miei piedi e che viene trasportata lentamente dalla corrente nella zona in cui staziona l'esca. Non è necessario far allontanare molto l'esca, a volte bastano pochi metri, raramente è necessario farla allontanare più di 15 mt.
Quando cambia la corrente, è sufficiente posizionarmi sull'altro lato del pontile. Spesso le catture più interessanti avvengono proprio sotto il pontile stesso, rasente i pilastri (saraghi, orate e le stesse spigole), basta non spostarmi quando cambia la corrente e pescare con il galleggiante sotto il pontile.
Dal pontile ho catturato di tutto, essendo un forte richiamo per molte specie di pesci.

2° - Canale scolmatore.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/411/canalescolmatore.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg411%2F120%2Fcanalescolmatore.png&hash=9494288a9d749d3c78f968cc1e461cec) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

I canali scolmatori di bacini di acque dolci sono un potentissimo richiamo per tutti i tipi di pesci per il flusso ed il deflusso delle maree che favoriscono il frammischiamento tra acque dolci e salate. Nel canale scolmatore si può pescare veramente di tutto.

3° Banchine del porto.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/546/portoic.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg546%2F1728%2Fportoic.png&hash=d7b3c20e53ca468fdc8ab1401cfc0f28) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

La pesca con la bolognese dalle banchine del porto è paragonabile a quella effettuata dal pontile, con la sola differenza che la corrente che si forma è laterale (da sinistra a destra e viceversa), mentre è assente la più comoda corrente perpendicolare alla nostra postazione. Le banchine dei porti rappresentano uno dei punti migliori per la pesca con la bolognese perché si pesca di tutto e perché sono di estrema comodità. Purtroppo non in tutti i porti è consentito pescare per motivi di sicurezza, ma la dove è consentito, per quei fortunati pescatori è come trovarsi in un paradiso terrestre.

4° Banchine del porticciolo.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/88/porticciolo.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg88%2F6223%2Fporticciolo.png&hash=68149aaefc5888a942b69aae2c9f8181) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Le banchine del porticciolo non sono altrettanto comode come quelle del porto, sia perché sono strette sia perché le barche sono ormeggiate molto ravvicinate tra loro. Inoltre la presenza dei cavi di ormeggio (galleggianti o meno) ci costringono a degli slalom che con il pesce in canna non sono troppo agevoli. Se però rintracciamo una postazione dove farci un comodo ‘nido’, le catture non mancano di certo. Anche nei porticcioli si può catturare di tutto.

5° Massi frangiflutti di porti e porticcioli.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/846/frangiflutto.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg846%2F36%2Ffrangiflutto.png&hash=89a60c0e80d0e5a8898507f515907274) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Non è certamente come pescare dalle banchine, ma se riusciamo ad arrivare prima degli altri a quel famoso masso largo e piatto sollevato di 50 cm sul livello del mare è fatta! Anche i massi frangiflutti offrono una varietà davvero notevole di pesci. Tra i massi è facile reperire i gamberetti vivi da pescare con la nassa.

6° Scogliere basse.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/13/scogliera.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg13%2F8145%2Fscogliera.png&hash=b5829702cdf009ba20b116b84add2535) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Le scogliere non troppo alte sul livello del mare sono un buon punto per pescare con la bolognese. I tipi di pesci catturabili cominciano a variare rispetto a quelli visti nei punti precedenti: qui la fanno da padroni le occhiate, le aguglie, i saraghi, tutti i pesci da zuppa, ma non manca neanche sua maestà la spigola. Ovviamente le condizioni del mare devono essere da calmo a poco mosso, perché oltre a rischiare di farci una bella doccia, il nostro galleggiante verrebbe sballottato in continuazione, con la probabilità di arroccare l’amo. La scogliera bassa rappresenta comunque un ottimo spot per divertirsi.

7° Foce del fiume.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/267/foce.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg267%2F8871%2Ffoce.png&hash=4acd55b3ff7fe12cb5b1be1b2b90d7aa) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

La foce del fiume rappresenta un ottimo spot per insidiare la spigola, ma purtroppo bisogna fare i conti con le correnti perenni, che in certi periodi dell’anno sono troppo sostenute. Per questo motivo non frequento molto le foci, perché la pesca con la bolognese fatta in questi luoghi anziché rilassarmi mi innervosisce assai.

8° Pesca dalla spiaggia.

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/209/spiaggian.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2F%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fa%2Fimg209%2F8104%2Fspiaggian.png&hash=06287bf2a401bfe149dc350895afd190) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Ho classificato per ultimo lo spot della spiaggia perché è quello che mi ha dato meno soddisfazioni di tutti, sia in termini di catture che di luogo agevole per pescare con la bolognese. Anzitutto le condizioni del mare devono essere da calmo a poco mosso, in caso contrario lo spiaggiamento del galleggiante non si fa attendere, e queste condizioni si presentano soprattutto nel periodo estivo, quando subentra il problema dei bagnanti. Poi, detto sinceramente, pescare con la bolognese dalla spiaggia non mi diverte affatto. Per quanto mi riguarda, la spiaggia è lo spot ideale per pescare a fondo (beachledgering, PAF o surf casting). Nella mia zona, forse sono l’unico che si è dedicato alla pesca con la bolognese dalla spiaggia. La spiaggia è più adatta alla pesca all'inglese che con la bolognese.

 

Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Murlan on March 10, 2012, 23:23:47
Il pontile non l'ho mai provato puoi gentilmente dirmi quali sono i periodi migliori per pescare dal pontile ?
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 23:49:31
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Il pontile non l'ho mai provato pui gentilmente dirmi quali sono i periodi migliori per pescare dal pontile ?
Il bello sta proprio qui: tutti i periodi sono buoni. Naturalmente nel periodo invernale i piccoli pesci costieri si rifugiano in fondali più alti dove l'acqua è più calda, ma la spigola è sempre presente.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Murlan on March 10, 2012, 23:55:27
 ;D grazie provero la prossima settimana appena cala il vento all inglese con il gambero (se mi dai una soluzzione alla domanda che ho fatto sulla pesca all inglese )  ;D , ce un bel pontile sulla spiaggia abastanza esposto .
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 10, 2012, 23:58:06
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(se mi dai una soluzzione alla domanda che ho fatto sulla pesca all inglese )

Ti ho già risposto (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 11, 2012, 00:13:15
PESCA CON LA BOLOGNESE DALL'A ALLA Z

Argomenti già trattati al 11/03/2012:

- Spot ideali per pescare con la bolognese
- Mulinelli da bolognese
- Autocostruirsi uno sgabello/contenitore
- Zavorra: pallini spaccati o torpilla?
- Come misurare il fondo con la sonda
- Canne da bolognese
- Costruzione semplice di una sonda
- Pasturazione ed Esche che utilizzo per la pesca con la bolognese
- Galleggianti per la bolognese
- Il nodino di fermo (o Nodino di stop). Quando utilizzarlo.
- Calamenti per la canna bolognese

Title: pescare da una scogliera bassa con bolognese
Post by: baghe on March 19, 2012, 13:19:29
volevo dei suggerimenti su come pescare con una bolognese di 5 mt. da una scogliera bassa fondale crescente sotto i miei piedi ca. 2mt e poi va crescendo come devo organnizzarmi cosa devo usare ? e dove mi consigliate di pescare sotto i miei piedi o piu allargo?? grazie per la vostra disponibilita!
Title: Re: pescare da una scogliera bassa con bolognese
Post by: baghe on March 19, 2012, 23:28:24
non avete consigli da darmi per questo tipo di spot? Non credo che devo cambiare tipo di pesca vero? ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Darko on March 20, 2012, 13:23:05
io sto pescando ultimamente nelle tue stesse condizioni piu o meno...be ti consiglio di misurare il fondele prima di decidere qualsiasi cosa e cm esca sto usando i bigattini e cmq le prede nn mancano tipo occhiate saraghi sarpe ecc.!poi x altro il resto lo trovi sicuramente nel forum! ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 20, 2012, 18:29:21
scusami se sono cosi diretto come ti organizzi la tua battuta di pesca ? intendo dire che galleggiante e che montatura fai ? io sono stato una giornata intera a incagliarmi spero che aveva a che fare con il mare cera una certa corrente! tu che dici ?
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: pioscin on March 20, 2012, 20:44:31
Ciao Nonnoroby..

è da molto che non scrivo..o meglio ero in altri forum ma le cose

sono un pescatore che pesca esclusivamente a bolognese,ne faccio una ma spero fatta bene,troppo miscuglio di tecniche non mi è mai piaciuto..ti riempi la testa e basta

pesco sia in mare alla spigole e all'orate a bolo
e in fiume a barbi e cavedani

ora con un'po di calma metterò qualche racconto e immagini

vengo al dunque..ho "sbucciato" questo post molto attentamente
ti faccio i miei più sentiti complimenti perchè traspare un amore viscerale verso la pesca,disponibile a dare consigli e CHIARO nelle spigazioni.

è da molto che pesco la spigola

ti volevo chiedere di convincermi del fatto di usare nel mulo un filo madre del 16,finale del 12 (anche se io più o meno ci vado vicino,uso spesso l'11 dna sarfix o pline cx) , e amo del 16 o 14

come mai non stai più leggero,non è una polemica è che sono molto curioso di come la pensi.

un salutone

Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 21, 2012, 00:49:47
sei ri benvenuto pioscin se si puo dire cosi  
ci fa piacere avere altri punti di vista specialmente da te che sei un purista bolognese
da parte mia avere piu pareri mi aiuta a crescere visto che sono un iniziante con questa disciplina, aspettiamo con anzia i tuoi suggerimenti e magari con qualche disegno . saluti

 ;D

p.s nonnoroby e da un paio di giorni che nn scrive speriamo che nn gli ho fatto perdere la pazienza   calabria3
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 21, 2012, 10:54:38
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ti volevo chiedere di convincermi del fatto di usare nel mulo un filo madre del 16,finale del 12 (anche se io più o meno ci vado vicino,uso spesso l'11 dna sarfix o pline cx) , e amo del 16 o 14
La risposta è molto semplice: perché non voglio rischiare di perdere i bestioni sui 4/5 kg che ogni tanto riesco ad agganciare (per la verità, oggi meno frequenti che nel passato, purtroppo...).
Da quando per la prima volta ho usato questi fili e questi ami, mi ha subito colpito il fatto che riuscissi a catturare con la stessa frequenza gli stessi pesci di piccola-media taglia che catturavo quando usavo fili più sottili, ne più ne meno. Quindi perché rischiare di perdere prede da sogno se queste mangiano ugualmente con i fili più 'grossi', come pure mangiano anche le prede medio-piccole?
Per l'esperienza che mi son fatto in tanti anni di pesca con la bolognese mi sono più che convinto che le catture non dipendono tanto dal diametro più grosso dei fili (entro certi limiti, naturalmente), quanto piuttosto dal modo di presentare l'esca, regolando i calamenti in base ad altri fattori più importanti, quali il gioco delle correnti, la profondità, le condizioni meteo-marine, il tipo di fondale, il metodo di pasturare, ecc.
Mantenendo infatti inalterati i diametri della lenza madre e del bracciolo e la grossezza dell'amo (N.14), 'gioco' piuttosto sul tipo di galleggiante (fisso o scorrevole), sulla sua grammatura (1 o 2 gr), sulla zavorra (pallini spaccati o torpilla), sull'altezza dell'esca dal fondo, sulla pasturazione e così via.
Quando in uno spot trovo che la corrente è molto sostenuta oppure del tutto assente, non esito a cercarmi un altro spot in cui questa sia più consona alla pesca con la bolognese, in quanto è proprio la corrente il fattore primario che può trasformare una battuta promettente in un solenne cappotto. Parimenti evito di pescare in spot la cui profondità supera i 10 mt (la pastura, altro fattore primario per questo tipo di pesca, se ne va a ramengo...), preferendo, per quanto possibile, spot con una profondità sui 4-5 mt, proprio per ottenere il massimo effetto dell'azione di richiamo della pastura.
Come vedi (almeno per quanto riguarda la mia esperienza) il fattore diametro ha un ruolo del tutto secondario.
Ciao.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on March 21, 2012, 11:08:35
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p.s nonnoroby e da un paio di giorni che nn scrive speriamo che nn gli ho fatto perdere la pazienza  
Tranquillo, Baghe, ormai ti ho adottato calabria
Se non ci dividessero alcune centinaia di chilometri di distanza ed un intero mare, ti porterei a pesca con me, perché quello che ti manca, a questo punto, è di cercare di mettere in pratica tutto quel pò pò di teoria che ti sei sorbito sino ad ora. Se non ho risposto alle tue ultime domande è semplicemente perché non farei altro che ripeterti le stesse cose che ti ho detto nei post precedenti: tu non hai più bisogno di teoria, hai solo bisogno di fare pratica, e questa si può fare solamente andando a pesca tutte le volte che puoi. Poco importa se commetti degli errori, con la pratica riuscirai presto a correggerli. Una volta che ti sarai impadronito bene della tecnica, allora potrai dedicarti anche a cercare di pescare qualche pesce, cosa che al momento non è quella principale (avrai tutta l'estate per farlo, e non manca molto).
Ciao
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on March 21, 2012, 11:35:46
Ciao nonnoroby mi fa piacere sentirti dire queste cose ; e devo darti ragione teoricamente mi sento preparato
mi manca la pratica ma devo dirti che sto andando spesso (quando posso) spero presto di farti vedere qualche mia cattura.
Devo dirti anche mi ha pteso molto e mi piacerebbe molto quando posso di leggere riguardo questa tecnica o magari chattare con qualcuno per saperne sempre di piu sai ci sono momenti della giornata che nn sai come riempire li vorrei riempire lrggenfo o parlando di pesca. ciao da baghe
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Darko on March 21, 2012, 17:31:38
io prima di una pescata con la bolognese mi porto cmq dietro una buona dose di pazienza e di ami anche perchè è normale che magari si incagli in qualche scoglio o alga ecc!poi x essere piu veloci porto la cassetta degli attrezzi piu piccola un secchio e il guadino e una tracollina fai da te  dove metto i bigattini in modo tale d'averli sempre dietro!io andando pochi giorni fa ho notato che il mio amico che era venuto con me incagliava sempre perchè aveva messo piombini anche al terminale facendo in modo che l'amo urtasse molto prima su qualche scoglio!non fare quest'errore-.-ovviamente se c'è molta corrente devi fr piu attenzione quando sei sopra gli scogli e adagiare al filo un galleggiante piu "pesante"!!!  ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Mattè on March 30, 2012, 11:22:23
Ragazzi ho una domandina semplice semplice riguardo al "capire la corrente", come faccio???  calabria
Ho disegnato questo schema, non so se è giusto! Spero di si in modo che possa servire a qualche altro novellino come me  ;D

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/photo/my-images/685/immagineomn.jpg/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg685.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg685%2F3809%2Fimmagineomn.jpg&hash=e9c7ed5f8c2fca2f80461bb59627e0c1) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

N.b.: ho supposto di aver già sondato il fondale, quindi se il galleggiante è fermo non è perchè ho incagliato!

Un'ultima cosa,
la corrente segue il vento? Perchè da alcune parti ho letto che la corrente è sempre inversa alla direzione di provenienza del vento.
In ogni caso la direzione della corrente è quella lungo la quale si muove il galleggiante? o non è detto?
Grazie ragazzi!
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: baghe on May 15, 2012, 16:33:02
Ragazzi volevo chiedervi una cosa !! forse ancora una domanda banale ma devo farla.
galleggiante stick float (penna) piobato (2+2) quando lo devo usare e perche? e come lo devo valutare cioe un 2+2 lo devo calcolare come un 4 g nn mi riferisco alla taratura il 2+2 si comporta come un 4g oppure come un 2g. poi volevo chiedervi un altra cosa esiste galleggiante scorrevole da 1g oppure meno di 1g???
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: fishcat on May 21, 2012, 15:14:01
Buon pomeriggio io volevo alcune info su il montaggio dell' inglese in un lago con altezza 1,50 mt dove ci sono carpe di buona grandezza dA 1KG A 6 KG,
 ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Mattè on May 28, 2012, 14:12:36
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Ragazzi volevo chiedervi una cosa !! forse ancora una domanda banale ma devo farla.
galleggiante stick float (penna) piobato (2+2) quando lo devo usare e perche? e come lo devo valutare cioe un 2+2 lo devo calcolare come un 4 g nn mi riferisco alla taratura il 2+2 si comporta come un 4g oppure come un 2g. poi volevo chiedervi un altra cosa esiste galleggiante scorrevole da 1g oppure meno di 1g???


ciao baghe,
anche io ho un galleggiante 2+2 g, se sul tuo terminale non applichi alcuna zavorra (piombini o torpilla) allora dovrai considerare il fatto che stai utilizzando "solo" 2 gr; l' unico problema che ho riscontrato è che questo galleggiante,senza alcuna piombatura, si stende in acqua ed è quindi inutilizzabile, a differenza dei 2+1 3+2 ecc che solitamente utilizzo, sarei portato quindi a dirti di utilizzare il 2+2 sempre con qualche piombino, però sinceramente non so se è un problema generale di questi galleggianti o è un problema del mio!
Spero di esserti stato d' aiuto e di non averti confuso ulteriormente le idee :D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on May 28, 2012, 19:01:30
Ciao ragazzi,
solo per amore di chiarezza e per non confonderci ulteriormente le idee, diciamo subito che i galleggianti "Stick Float" ('bastoncino senza zavorra') non sono galleggianti pre-piombati. I galleggianti pre-piombati che hanno la stessa forma a 'penna' degli stick float sono gli "Straight Loaded" (‘zavorrati dritti’). Ci sono poi i galleggianti pre-piombati chiamati "Bodied", caratterizzati da un corpo panciuto.
Tutti e tre questi tipi di galleggianti sono universalmente conosciuti come "galleggianti inglesi" e sono scorrevoli.
Gli Stick Float, per la loro caratteristica, sono usatissimi anche con la bolognese.
I galleggianti pre-piombati sono caratterizzati dalla doppia cifra in grammi (2+1, 2+2, e così via, le combinazioni sono tante) e vanno utilizzati in tutte quelle occasioni in cui è necessario lanciare la nostra esca ad una certa distanza, in quanto la zavorra (di piombo o di ottone, a volte cromato) inserita nella punta del galleggiante lo appesantisce consentendo lanci più lunghi.
Ma questa pre-zavorra non ha nulla a che vedere con la piombatura della lenza, la quale deve avere una propria zavorra per poter affondare: quando un galleggiante riporta la dicitura 2+1 significa che il galleggiante ha una pre-piombatura di 2 gr e che è in grado di sostenere un altro grammo di piombo sulla lenza. Se noi non zavorriamo anche la lenza, questa rimane a galla oppure affonda molto, ma molto lentamente.
Un galleggiante 2+2 significa che il galleggiante ha una pre-piombatura di 2 gr e che è in grado di sostenere altri 2 gr sulla lenza, e così via. Il primo numero indica sempre il peso della pre-piombatura del galleggiante, il secondo numero indica sempre il peso aggiuntivo massimo di piombo che possiamo mettere sulla lenza.
Ora, nulla ci vieta di usare un galleggiante 2+2 e mettere sulla lenza un solo un grammo anziché due, ma sulla lenza va comunque messa sempre una zavorra (pallini spaccati o torpilla) per farla affondare


Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Mattè on May 28, 2012, 19:37:15
ciao nonnoroby, grazie mille per la tua spiegazione...come sempre mi hai chiarito le idee e aperto gli occhi...e menomale che ci sei tu perchè io ( o comunque i novizietti) con la mia inesperienza cerco di aiutare e magari confondo ancora di più le cose!!!
Nelle ultime battute di pesca ho utilizzato sempre straight loaded ma non ho MAI aggiunto la zavorra alla lenza, questo perchè le poche volte che ho distribuito i piombini ho sempre dovuto spezzare tutto al primo lancio (causa ingarbugliamenti) e soprattutto perchè da alcune immagini viste sul forum e dal vostro ok alle mie montatute non ho mai pensato che stessi sbagliando...è anche vero che utilizzandoli senza zavorra sulla lenza sono abboccate 2 belle spigolette, fortuna? Oppure la microgirella prima del terminale ha svolto l' azione della piombatura??? Potrei aver scoperto il motivo di tutti questi cappottoni consecutivi!
Anche se sabato sera sono riuscito a prendere 2 scorfani con questa montatura...boh !!!

A questo punto ne approfitto per chiedere un altro consiglio:
quando sondo il fondale e mi accorgo che è alto 50-70 cm, come mi devo comportare? Dopo il galleggiante posso mettere un terminale di 40 cm? O è in questi casi che mi conviene utilizzare lo straight loaded senza alcuna zavorra aggiuntiva in modo che l' amo vada a fondo molto lentamente? Grazie ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on May 29, 2012, 13:09:44
L'operazione di lancio, nella pesca all'inglese e con bolognese, è un'operazione molto delicata che richiede destrezza e allenamento, perché il terminale tenderà sempre a 'viaggiare' rivolto all'indietro e quindi ad aggrovigliarsi sulla lenza madre, in modo particolare quando il bracciolo è molto lungo.
L'operazione da fare è la seguente:
appena fatto il lancio, quando ci accorgiamo che il galleggiante ha raggiunto la distanza che ci interessa, distendiamo completamente il braccio in avanti con un’inclinazione di 45° e facciamolo poi scendere lentamente verso la superficie dell’acqua sino a quando la canna non vi si trovi parallela. Contemporaneamente, durante la discesa del braccio, appoggiamo il dito indice sul bordo della bobina del mulinello per fermare la fuoriuscita del filo, ‘stoppandolo’. Quando il galleggiante sta per toccare l’acqua, riportiamo velocemente il braccio ad un’altezza di 45°. Questo stoppaggio favorisce la distensione completa del filo, che a sua volta diminuisce notevolmente il ‘ritorno’ del bracciolo e del terminale sulla lenza madre o sul galleggiante, evitando così un possibile groviglio. Chiudiamo quindi l’archetto.
Con un buon allenamento, l'operazione riesce al 90%. Si hanno maggiori probabilità se si usa un bracciolo corto, ma un bracciolo corto ha una resa di gran lunga inferiore ad un bracciolo lungo....

Quando si pesca nei bassi fondali da te indicati (50/70 cm), una lenza non zavorrata lavora meglio di una zavorrata, pertanto se i tuoi spot si aggirano su queste altezze, continua pure a pescare con la lenza non zavorrata. Ma quando l'altezza è sui 4/5 mt, le catture senza zavorra diventano più casuali, giacché la pastura tende a scendere a fondo mentre il terminale resta più in superficie.
Con il terminale più in superficie le prede più probabili restano le occhiate, le aguglie, le boghe, le salpe, i muggini e tutti quei pesci che si mantengono a livello superficiale, mentre con la lenza quasi a fondo le catture più probabili sono le orate, le mormore, i saraghi, le triglie, insomma tutti i grufulatori.
La spigola può essere catturata a partire da appena sotto la superficie dell'acqua sino a toccare quasi il fondo, ma per poter variare il fondo è necessario che la lenza sia zavorrata.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Mattè on May 29, 2012, 23:51:38
perfetto,grazie mille per le delucidazioni.

Il movimento che mi hai descritto lo eseguo da quando me lo spiegasti un anno fa!!! Però quando monto galleggianti fissi e piombini finisce che butto sempre tutto...forse sbaglio il modo di lanciare, in generale porto la canna alta dietro la zucca e poi dò una bella frustata!!
In realtà è da un pò di tempo che volevo cercare di effettuare un lancio accompagnato lateralmente,il problema è che con una canna da 6 metri rischio solo di rendere cieco il mio vicino!!! calabria
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on May 30, 2012, 13:22:57
Il fatto è che per pescare ad una certa distanza dovresti praticare la pesca all'inglese, quindi con canna inglese e terminale da pesca all'inglese, che anche se non riducono a zero il problema dell'aggrovigliamento perlomeno lo riducono di tantissimo.
La bolognese, specialmente se di una certa lunghezza, non è una canna da 'lancio', ma piuttosto da calata, che si affida alla presenza di correnti favorevoli per trasportare l'esca nella zona di pascolo.
E' per questo che la bolognese è la canna ideale per pescare da posizioni sopraelevate (banchine, pontili, costa bassa, ecc.), mentre per pescare dalla riva, p.e., sarebbe meglio utilizzare una canna inglese.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Mattè on May 30, 2012, 14:15:59
perfetto! dalla prossima volta inizierò a sfruttare di più la calata!!! Speriamo che ci riesca!!! Vi farò sapere  ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Fabio84 on June 29, 2012, 11:45:20
Grazie tanto NONNOROBY, adesso penso di aver capito il perchè l'altra sera non ho preso nulla...
premetto che ho ripreso a pescare da poco, e cmq non ero e non sono un esperto.
Io pescavo con un galleggiante a pera fisso di 2 gr, una torpilla, ed il terminale dello 0.14 in fluor carbon con amo del 16, ed ovviamente bigattino.
Avevo il terminale sui 2 metri, ma non sapevo che l'amo dovrebbe stare intorno ai 25 cm da fondo de tutte le accortezze che descrivi  tu... proverò seguendo i tuoi consigli... speriamo bene!!! ;D   
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on June 29, 2012, 12:55:36
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Avevo il terminale sui 2 metri, ma non sapevo che l'amo dovrebbe stare intorno ai 25 cm da fondo de tutte le accortezze che descrivi  tu... proverò seguendo i tuoi consigli... speriamo bene!!! ;D   

Questa è la posizione di partenza, che di solito è anche quella che da i suoi maggiori frutti. Poi chiaramente devi variare il fondale (in più o i meno) sino a trovare quello che funziona in quel momento. A seconda dello spot, infatti, le correnti potrebbero variare non solo nel corso della giornata, ma anche da un'ora all'altra.
Tieni sempre presente che una corretta pasturazione è fondamentale nella pesca col galleggiante, così come la giusta altezza dell'esca dal fondo. Agli inizi è un pò una scocciatura, ma man mano che acquisisci esperienza la ricerca del giusto fondale la farai in modo talmente automatico che quasi non ti accorgi neanche di farlo.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: steluna64 on July 08, 2012, 16:11:38
Ciao a tutti,esco fuori dal seminato circa la precedente discussione ma tuttavia spero di essere nella sezione giusta dato che di bolognese vi devo parlare.Posseggo 2 vecchie daiwa e precisamente una amorphous whisker competition-z v70 e una v60 della quale purtroppo si è rotta la seconda sezione.Detto ciò alcuni giorni fa mi è stato proposto di acquistare un'attrezzatura di proprietà di un ragazzo che sembra abbia sconvolto totalmente il tipo di pesca praticato sino a quel momento,si tratta di questo.Canna shimano ASPIRE TE4-700 OVAL BLANK,canna shimano ASPIRE BOLO MATCH 600 GT,mulinello shimano TWIN POWER 2500 FB (friz.ant.).Sapete dirmi a che anno risale questo materiale e se ne vale la pena acquistarlo?Devo dire che sembra ottimo e tenuto in modo eccellente.Un grazie particolare va a NONNOROBYche mette a disposizione di tutti il suo notevole bagaglio di esperienza....Sto imparando molto dalle tue personali tecniche,sei sicuramente un'ottima persona perchè di solito uno fa tesoro dei propri segreti....Anche di quelli circa la pesca appunto.A risentirci.Stefano.
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: odla on September 30, 2012, 21:33:35
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Ragazzi ho una domandina semplice semplice riguardo al "capire la corrente", come faccio???  calabria
...

Ciao a tutti,
avrei alcuni argomenti su cui avrei bisogno di qualche delucidazione.

1)c'è un modo per capire precisamente la corrente come si muove cosi da pasturare in modo da non mandare il pesci altrove?

2) la lenza della bobina che misura max/min può avere in relazione alla zavorra complessiva del terminale? una lenza madre grossa incide sulla pescata o più sul lancio? io ho sempre pensato che era più una questione di lancio ma gradirei molto una vostra delucidazione :)

3)pescando con il gamberetto ho di questi problemi, considerando il fatto che reperire 10 gamberetti ha bisogno del suo tempo, quindi vorrei fare in modo di sfruttarli bene ma il problema che riscontro è questo, metto il gamberetto e neanche 2 minuti i saragotti piccoli lo hanno disintegrato, magari prendo il pesce ma parliamo di saragotti che non superano i 150 gr.
Per cui c'è un modo per riservare la pesca con il gamberetto solo alla spigola? magari alzando l'amo dal fondo maggiormente o robe simili...

 ;D
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^NONNOROBY^ on October 17, 2012, 12:24:15
Nuova guida

PESCA CON LA BOLOGNESE IN MARE

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Per tutti coloro che fossero interessati è disponibile la nuova guida "PESCA CON LA BOLOGNESE IN MARE", in formato PDF, illustrata con numerosissimi disegni esplicativi.
La guida è scaricabile da qui:

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Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: Reflex on June 17, 2013, 07:26:58
Prima di tutto vorrei ringraziare nonnoroby per la guida veramnte utile, poi vorrei chiedere a chi ha piu esperienza, quale paratura e' la piu semplice da assemblare per un neofita come me di questo genere di pesca che vada bene pescando da spiaggia con mare calmo o poco mosso ? Grazie :)
Title: Re: Pesca con la bolognese dall'A alla Z
Post by: ^OLTREMARE^ on June 17, 2013, 10:38:52
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Prima di tutto vorrei ringraziare nonnoroby per la guida veramnte utile, poi vorrei chiedere a chi ha piu esperienza, quale paratura e' la piu semplice da assemblare per un neofita come me di questo genere di pesca che vada bene pescando da spiaggia con mare calmo o poco mosso ? Grazie :)

Ciao Reflex, ti chiedo cortesemente di evitare di duplicare le stesse domande visto che quella attuale l'hai posta in altri topic. In questo (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/calabria_pesca_on_line_forum_bar/domanda_da_novellino-t44405.0.html;msg182663;topicseen#msg182663) , oltre ai consigli degli altri utenti, ti avevo indicato una montatura semplicissima da realizzare e molto funzionale.