"STIRARE" la canna

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Author Topic: "STIRARE" la canna  (Read 3225 times)

^FLY^

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on: September 11, 2010, 00:22:56
Ultimamente ho letto in rete alcune critiche sull’ultimo libro del Maestro Roberto Pragliola. La critica è una cosa sacrosanta. Un libro può piacere o meno ma da qui a dire che in “ MAGIA SULL’ACQUA” non ci siano contenuti tecnici ce ne vuole …
Ho chiesto al Maestro l’autorizzazione di riportare qui un piccolo passo del testo, grazie anche alla gentile concessione della casa Editrice Hoepli, Milano".

Il passo è tratto dal paragrafo - “Stirare “ la canna –  E’ stato preso questo passo per le richieste di spiegazione del concetto “sezionare la canna”; “utilizzarne la sezione voluta”.
Ho voluto farlo con le parole del Maestro:

… Un movimento strettamente legato al momento- spinta e a delle differenze che questo comporta quando se ne varia sia l’entità (forza espressa in tempi più o meno brevi, sia il punto (rispetto all’intera lunghezza dell’attrezzo) in cui lo si effettua. Per una maggiore comprensione prendiamo come punto di riferimento il quadrante dell’orologio. Quando si esegue il momento-spinta nella maniera tradizionale, perciò poco oltre le ore undici circa, dunque con l’attrezzo che si muove quasi eretto e poco inclinato in avanti, la canna si flette in maniera più o meno accentuata a seconda delle sue caratteristiche. In ogni caso il momento-spinta eseguito in maniera tradizionale contribuisce i in modo determinante a mettere in moto il corpo dell’attrezzo, proprio quella parte quasi sempre all’origine di tutti i problemi che sappiamo, velocità di lancio per prima. Viceversa se subito dopo aver iniziato l’accelerazione si inizia a piegare il polso in modo da far passare la vetta in testa, quindi con l’attrezzo che avanza inclinato in avanti e, al tempo stesso,  si esegue il momento-spinta in un punto più avanzato(ore nove, nove e trenta), spingendo con la punta della canna in avanti quasi linearmente. Questa posizione  evita di coinvolgere nella manovra la parte “molle” del corpo della canna, all’origine di tanti inconvenienti. Ridurre questo eccesso di flessione equivale in una certa misura a irrigidire la canna, dunque “stirarla”.
In realtà si tratta di “isolare” la parte centrale dell’attrezzo ( una porzione più o meno ampia, dipende), cercando di coinvolgerla il meno possibile nel momento spinta, in modo da far scattare più velocemente la vetta. Il che comporta un aumento della velocità di lancio, un ulteriore restringimento del loop (altra velocità in più) e anche uno shoot più efficace.
Il risultato è sorprendente. Quasi per incanto l’attrezzo riesce ad esprimere una velocità per esso strutturalmente impossibile: estranea sia alla sua azione sia ai materiali con cui è costruito …


Credo che coloro i quali hanno posto le domande siano soddisfatti, consiglio comunque di leggere il libro il quale, checché ne dicano alcuni “critici”, è pieno zeppo di contenuti tecnici, basta saperli individuare.

Un grazie al Maestro Pragliola e alla casa editrice Hoepli per la gentile concessione.
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donatot

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Reply #1 on: September 11, 2010, 10:17:56
x FLY  
Sul maestro della T.L.T. non si discute, ma sulle critiche, dipende da chi le fa ( se sono amiche o nemiche). Per quando mi riguarda, l'articolo da te riportato, Aldo, devo dirti sinceramente per chi inizia e un po' difficile capirlo, se non e bene addentrato nella tecnica. Ci vorrebbe qualche schema, almeno nei punti principali per decifrare ciò che si legge, questo lo dico perchè io per capire bene ho dovuto leggere più volte l'interpretazione del capitolo (stirare la canna).
Il libro “Magie Sull’acqua” lo letto un capitolo alla volta, perché e così che va letto, uno al giorno, per comprendere bene il significato, e fatto bene ed anche istruttivo, anche se molte cose le avevo già sentito, ma fanno sempre bene a leggerle.
Devo anche dire, che il maestro, come faceva una volta e quello di farsi vedere, regalando un saggio della sua T.L.T. quando viene invitato.
Ciao
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Reply #2 on: September 11, 2010, 15:56:31
Donato, chi fa certe critiche sicuramente le fa in modo non amichevole.

Certamente il libro non è per chi è proprio crudo di pesca a mosca ma, se si hanno alcune basi e viene letto con attenzione, è comprensibilissimo.

Per quanto riguarda gli schemi, sul libro ci sono e sono anche esaustivi. Provo a farne uno io anche se non sono pratico di grafica, comunque spero di dare l'idea.


Per il resto, il Maestro mi ha detto che è immerso nel lavoro di stesura di due libri, anzi, lo ringrazio per avermi dedicato un po' di tempo. Considera che ha anche "L'ACCADEMIA" a cui badare.
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ros84

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Reply #3 on: October 07, 2010, 15:16:11
Salve FLY, devo dire che siete un maestro eccellente...
Rosario


donatot

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Reply #4 on: October 28, 2010, 10:02:42
Dopo avere letto il post di Aldo, su come “stirare” la canna, che mi ha molto incuriosita. Anch’io ho voluto provare per credere. Ho dovuto leggere parecchie volte il paragrafo memorizzare bene i vari passaggi. E dopo gli attenti esami sono riuscito a fare qualche lancio, anche se molte cose mi erano già note, nei vari passaggi di movimento. Vorrei spiegarvi come mi sono organizzato:

1°) Si esegue il lancio indietro mantenendo la coda in asse (la coda di topo deve passare sopra l’apicale) la canna essendo flessibile sotto il peso della coda che è proiettata indietro si carica.

2°) Prima che tutto sia disteso dietro ( non deve arrivare all’artificiale) e leggermente in alto, tenendo ben stretta la canna, con una piccola rotazione del polso, si porta tutto il vettino in avanti.

3°) Si inizia il lancio in avanti scendendo con il braccio vicino ai fianchi, mentre l’avambraccio ruota sul gomito fino ad arrivare con la vetta quasi di fronte a noi.

4°) Siamo vicini al momento spinta, a questo punto bisogna che il pollice imprima la sua forza sulla canna. La coda a questo punto partirà veloce in avanti.

5°) Via, via che la coda si muove velocemente in avanti la mano sinistra ne controlla lo svolgimento, indietreggiando gradualmente per eliminare l’ondulazione che la coda assume nella sua corsa.

6°) Una volta che l’artificiale e passato in testa e la coda ben tesa, un ulteriore spinta, questa volta diritto davanti a noi per ammortizzare.

Metto un esempio per farvi vedere il momento spinto e ammortizzamento.Può sembrare difficile ma non lo è, provate e vedrete.

Questo e tra la spinta e l'ammortizzamento
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Reply #5 on: October 28, 2010, 16:46:42
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Dopo avere letto il post di Aldo, su come “stirare” la canna, che mi ha molto incuriosita. Anch’io ho voluto provare per credere. Ho dovuto leggere parecchie volte il paragrafo memorizzare bene i vari passaggi. E dopo gli attenti esami sono riuscito a fare qualche lancio, anche se molte cose mi erano già note, nei vari passaggi di movimento. Vorrei spiegarvi come mi sono organizzato:

Donato, io ho solo postato l'argomento, l'intuizione e le parole sono del Maestro Pragliola.  
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donatot

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Reply #6 on: October 28, 2010, 17:40:29
Ciao Aldo, lo so, ma io ne ho preso lo spunto, per provare a fare il lancio e lo trovo eccellente, mi parte la coda dalle mani ad una velocità pazzesca.  ;D

Provaci anche tu, e te ne renderai conto...ciao
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ros84

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Reply #7 on: October 29, 2010, 16:49:10
Salve, dopo tanto tempo, ritorno, voglio complimentarmi con Donato, per il suo intervento sul lancio, ottimo spunto per muovere le mani.

Anche per dire che sono stato nel negozio a Battipaglia insieme al mio amico di Buccino, mi ha detto di salutarti, ti conosce da un sacco di anni. Il gestore non ha fatto altro che replicare quello che mi ha detto l'amico mio, migliore istruttore e costruttore, ed io non vedo l'ora di conoscerti.

Donato, ti ho mandato la mia e-mail, tienimi presente per un eventuale raduno, presto avrò anch'io l'attrezzatura adatta per la mosca.

Approfitto per salutare anche FLY, la saluto, ho letto tutti i suoi articoli ed anche il suo BLOG, con altrettanti argomenti istruttivi. A risentirci alla prossima.

Rosario 
Rosario


donatot

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Reply #8 on: October 30, 2010, 10:35:26
Ciao Rosario,

Grazie x i complimenti, e tanti saluti per il tuo amico, perchè se non mi dici il nome non posso sapere chi è, nella zona di Buccino ne conosco più di uno.

Ti ho mandato anche il numero mio e se vuoi, potremo incontrarci in quella zona per una pescata a cavedani, porta qualche amico tuo che ha voglia di apprendere questa tecnica.

Aspetto una tua chiamata... ciao Donato

ps: per il raduno, ne abbiamo uno imminente, per la chiusura delle pesca alla trota in Calabria
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