L'EVOLUZIONE DEL LANCIO nella pam

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Author Topic: L'EVOLUZIONE DEL LANCIO nella pam  (Read 19387 times)

mauronini

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Reply #20 on: March 05, 2012, 20:27:25
Ciao Aldo
volevo chiederti se potevi parlare sul forum del modo di vibrare delle canne da mosca, argomento che hai avuto modo di seguire dal vivo a Prato e che invece io mi sono perso.
Se potessi sviscerare l'argomento te ne sarei grato.
Grazie ed un caro saluto.

Mauro


donatot

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Reply #21 on: March 05, 2012, 20:53:49
Ciao Mauro, anche io mi sono perso la stesso cosa... vediamo Aldo cosa ci dice... ;D
>(((((((((°><°)))))))))<
Molto meglio la riva silenziosa di un fiume in una calda giornata di primavera con gli insetti che ti schiudono tutto intorno e accompagnati solo da qualcuno che è capace di assaporare questa magica atmosfera.


mauronini

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Reply #22 on: March 05, 2012, 21:14:40
Ciao Donato, così siamo già in 2 a richiederlo e se Aldo ci accontenta potrebbe venir fuori una discussione interessante


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Reply #23 on: March 06, 2012, 10:04:03
Ciao Mauro, ho spostato il tuo post in questo 3D dove l’argomento è stato già accennato e dove ci sono delle foto a cui si può fare riferimento.

La tua è una domanda da un milione di dollari e a cui può rispondere correttamente solo l’ing. Giovanni Nese. In occasione del trofeo Bisenzio ho assistito ad alcune spiegazioni sui modi di vibrare di una canna e, come ti dissi allora, la cosa mi è sembrata molto interessante soprattutto per spiegare certi movimenti e momenti del lancio. Da questo a “sviscerare” l’argomento ce ne passa! Ripeto, può farlo solo Giovanni Nese che lo ha studiato, se vuole e quando vuole.

Comunque, una volta a casa mi son messo a “studiare” anch’io con la speranza di capire cosa avviene fisicamente in una canna soggetta al movimento per lanciare una coda. Sono andato a rispolverare i miei vecchi testi di fisica dove si parla di moti ondosi in un mezzo elastico, ho letto di frequenze, di fasi, di armoniche eccetera, ho persino “disturbato” Fourier e la sua teoria sulle onde. Ma non credo che tutto questo possa interessare il pescatore a mosca.

Ti posso dire quello che mi sembra di aver capito, che comunque può essere clamorosamente smentito da Giovanni.

Riferendoci allo stiramento della canna in fase di lancio, Nese sostiene che, sfruttando in maniera corretta e al momento opportuno la terza vibrazione, si possa lanciare in TLT anche con canne non specifiche (progettate come molla e non come leva) la cui frequenza di oscillazione è molto bassa rispetto a quella progettate per la TLT. Ovviamente per fare ciò è necessario conoscere la “terza vibrazione” e sfruttarla con movimenti e tempi diversi in base ai parametri della canna (Rigidità, conicità, diametro, qualità dei materiali ecc.)




Come si vede dalla foto, nella “terza vibrazione” la canna si deforma in una sorta di “S”, ovviamente con la curvatura del tallone meno accentuata rispetto a quella del vettino.
Nel momento della spinta la scarica avviene in maniera progressiva ad iniziare dalla parte più rigida  e via via verso la sommità caricando ulteriormente il vettino. Per comprenderci, quando si da la spinta con la mano si trasferisce la deformazione del calcio nella parte superiore della canna.
Ovviamente il discorso no si ferma qui ma è molto più articolato, ci sarebbe da accennare allo smorzamento (ammortizzamento). Però tutto questo mi ha dato modo di riflettere sul “Momento–Spinta” della TLT con canne specifiche. Ho pensato che in questo caso tutto il processo avviene con grande rapidità e quindi, a differenza di quanto dicono in molti, il MS è qualcosa di ben definito e non la fine dell’accelerazione o addirittura la non esistenza.
Ripeto: queste sono solo considerazioni fatte da uno che ha sempre lanciato con la tecnica “Fai Da Te”  e che quindi vanno prese con le pinze perché può darsi che non ha capito un tubo.
.

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giampiero

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Reply #24 on: March 06, 2012, 13:02:45
Buongiorno Amici, Giovanni si scusa per il momento particolarmente impegnato del suo lavoro, mi ha detto che interverrà con piacere non appena potrà e Vi saluta.
Per tutto ciò che un "praticone" come me può dare, io sono a completa disposizione, meglio sul campo, chissà a Pasqua da Voi..............o sul Sele quando Donato ce lo dirà......... Ciao. G


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Reply #25 on: March 06, 2012, 13:25:50
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Buongiorno Amici, Giovanni si scusa per il momento particolarmente impegnato del suo lavoro, mi ha detto che interverrà con piacere non appena potrà e Vi saluta.
Per tutto ciò che un "praticone" come me può dare, io sono a completa disposizione, meglio sul campo, chissà a Pasqua da Voi..............o sul Sele quando Donato ce lo dirà......... Ciao. G

Ciao Giampiero, non ti nascondo che vorrei essere un "praticone" del tuo calibro  ;D
Ieri sono andato in solitaria sul fiume e invece di pescare ho cercato di mettere in atto le tue dritte, ti comunico che due volte su cinque sono usciti dei bei lanci, sono stato in compagnia delle tue parole e quelle del Maestro, sentivo nell'orecchio la vostra voce.  calabria

Ti aspettiamo !!!!!

p.s. Se ti va puoi commentare quello che ho scritto, ne sarei felice, anche nel caso di commenti negativi.
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giampiero

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Reply #26 on: March 06, 2012, 14:23:48
Aldo, non ho mai avuto dubbi sulle tue capacità........e quando uno dice che ne sbaglia 2 su 5 ha tutta la mia stima, se ancora ce ne fosse bisogno della dimostrazione.

Diffido invece di quelli che hanno capito tutto e senza pudori disseminano testimonianze quà e là, del tutto opinabili, poi.
Io penso che hai dato un'idea esatta della questione, non intervengo perchè c'è Giovanni che vorrà dirci qualcosa..........lui è il "razionalizzatore"......sarà molto ma molto più preciso e completo di me. Ciao. G
 ;D


donatot

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Reply #27 on: March 06, 2012, 15:49:17
Salve a tutti, se permettete la risposta, ve la do io...

Per il Sele/Tanagro, prima di Giugno non se ne fa niente, l'acqua sarà sempre alta... penso, che e meglio in Calabria nei torrenti, acqua e livelli siano buoni...

X Il lancio: negli ultimi tempi mi sono perso un sacco di novità e, per quando mi riguarda, se non so' non posso rispondere... anzi, devo chiedere a Giampiero di aggiornarmi, come ha fatto con il club PAM&PAM.

Giampiero, solo tu lo puoi fare! Non posso fidarmi di quello che c'è in giro... ti aspetto... ciao. ;D







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giampiero

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Reply #28 on: March 06, 2012, 17:38:07
grazie Donato, spero presto di stare insieme a tutti Voi. Ciao. G


mauronini

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Reply #29 on: March 06, 2012, 20:31:57
Grazie Aldo per il tuo contributo e la chiarezza espositiva. Penso anche io che si tratta di concetti che devono essere opportunamente approfonditi per poter offrire al pescatore-lanciatore qualcosa in più, ma mi auguro al contempo che ciò possa avvenire realmente fornendo a chi vorrà nuove opportunità di studio e arricchimento personale.
Ce lo dirà il tempo.
Un abbraccio

Mauro


Giovanni NESE

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Reply #30 on: March 07, 2012, 11:48:27
Sono in ritardo su tutto... ma quando rientro tiro delle mattonate!

gran parte del tempo l'ho impiegato per capire quel che dicevano e a cercare di rispondere ai quesiti che sono stati pubblicati sul sito di sexyloops per l'argomento TLT. Vi invito a farci una visita e leggerlo.

Per quel che riguarda le mie risposte ve le allego. Sono scritte in un italiano ridicolo ma ho la scusante che cercavo di pensare in inglese e la cosa oltre che essere poco facile mi mette in movimento dei percorsi logici diversi da quelli abituali e chi ne ha perso alla  fine sono state la sintassi e la grammatica. Ma tant'è. Se qualche cosa è poco chiaro sono qui per rispondere, con i limiti di tempo di cui scrivevo sopra: sono in ritardo...

una piccola introduzione sul concetto di vibrazioni. L'ho preparata per un articolo che dovrebbe finire su una rivista del settore e che metto qui subito come base per la comprensione:

il titolo è lo stesso che abbiamo usato a Vicenza e le cose scritte sono la sintesi della conferenza ceh abbiamo fatto in fiera.

Terza vibrazione...Terremoto nella teoria del lancio?
un terremoto può essere usato per capire come funzionano le canne?
Un terremoto arriva come un treno di onde: spostamenti ed accelerazioni con frequenze e ampiezze diverse, un mare mosso di terra dove le onde superficiali si muovono in tutte le direzioni.
Un edificio si muove su queste onde come una nave che galleggia sul mare.
Le case crollano perchè il modo di vibrare proprio dell'edificio va in risonanza con alcune delle frequenze del terremoto, il terremoto innesca la vibrazione e amplifica gli spostamenti fino al collasso delle strutture, come un bimbo su un altalena a fune con piccoli impulsi ripetitivi riesce a raggiungere velocità e spostamenti considerevoli,
Il terremoto della canna è la spinta che noi applichiamo al calcio: accelerazione; spostamento e rotazione. Se selezioniamo la giusta frequenza ed ampiezza la canna entra in risonanza con la forza applicata e amplifica il movimento. Ecco che allora c'è la propulsione della coda!
Abitualmente per lanciare usiamo la frequenza e velocità più bassa e utilizziamo il primo modo di vibrare; Quando sbagliamo frequenza e inneschiamo il secondo modo di vibrare nascono i tayling loop; se aumentiamo la frequenza di vibrazione possiamo usare il terzo modo di vibrare per lanciare la coda. I modi dispari di vibrare sono in fase con la direzione e la velocità di lancio; quelli pari si muovono in direzione opposta all'applicazione della forza. Vuol dire che usando il primo e il terzo modo otteniamo la propulsione della coda di topo, con il secondo modo, il 4  ha una frequenza troppo alta per essere prodotto,  che muove il vettino nella direzione opposta al movimento, quindi rallenta la coda.
La tecnica di lancio di RP usa ordinariamente il terzo modo di vibrare. Usa la terza deformata-frequenza della canna!
frequenza più alta vuol dire velocità più alta e di conseguenza maggiore velocità di coda, quindi shooting più lungo, traiettorie quasi esenti dall'effetto gravitazionale. Vuol dire alla fine riuscire a trattenere la mosca in zona di pesca per qualche secondo in più...
da che cosa riconosciamo l'uso della terza vibrazione? Dalla forma che assume la canna nell'istante in cui è presente la massima accelerazione della coda di topo, l'istante che precede la formazione del loop.
Il modello usato per l'analisi del fenomeno è basato sulla simulazione di una canna fatta da un software per il calcolo delle strutture in zona sismica e ricava valori di frequenza e deformazione molto verisimili. Quel che interessa qui è la forma della terza deformata. Proprio quella che si vede nella foto di RP.
Per le foto che corredano l'articolo vi rimando al sito dell'ACADEMY dove compaiono anche le sagome che ha realizzato l'amico Bargi per illustrare le varie deformazioni.

Qui ci sono i testi in italiano (sic) di sexyloops, se possono esservi utili...

13/02/2012
  
è lunedi,     riprendo anche questo lavoro, moglie e cani stanno bene! Grazie!
  
Num133) l'utilità delle alte frequenze sta nella maggior velocità di vibrazione e la velocità di vibrazione   è legata alla velocità di lancio della linea.
  
Se tu immagini un asta incastrata al piede e libera alla sommità la fletti e poi la lasci andare , essa vibra con la sua prima frequenza fondamentale, la prima armonica.   Esso c'è un solo nodo, al piede.
Ora immagina di mettere un vincolo a circa 2/3 della lunghezza, (la posizione è indicativa, non precisa)     fletti l'asta e la lasci andare, lei oscilla con 2 punti fissi, uno al piede e uno in corrispondenza all'anello. Questo è la seconda armonica. A questo punto il vincolo al piede non è più necessario che sia un incastro, ma basta un appoggio, una cerniera che permette le rotazioni e impedisce gli spostamenti.
Con un ulteriore vincolo, puoi trovare la terza armonica. E così via.
  
Se metti i vincoli aggiuntivi in posizioni molto precise puoi ottenere la vibrazione senza trasferimento di sforzo sul vincolo, i punti così ottenuti sono i nodi di vibrazione.
Il tipo di vincolo al piede: incastro o cerniera modifica la deformata e la posizione dei nodi.
  
Quando aggiungi il primo vincolo non ti serve più il vincolo di incastro al piede, ma ti basta un grado di vincolo in meno, la cerniera e l'asta ha ancora vincoli sufficienti per non cadere, sta in piedi.
Lo scrivo qui. I modi di vibrare dispari sono in fase e lanciano, i modi di vibrare pari sono in controfase e rallentano la velocità del cimino. ( lo stop brusco fa un salto dal primo al terzo, se passi dal primo al secondo, apri il loop)
  
Num 136) io provo a introdurre 2 foto , una è mia e fa vedere il terzo modo di vibrare su una sagoma che ho lasciato a Somerset. :-(   l'altra, la ricavo dal sito dell'aCADEMY, è quella di RP che lancia e nel disegno è sottolineata la forma a S,   questa immagine è sui cartelloni di Somerset e dell'Austria.
  
Num 139) il terzo modo di vibrare è in fase, il cimino è girato indietro e carico, quando fai lo stop e poi rovesci il movimento, il cimino è ancora girato indietro e carico, e fino a quando non ha superato la fase di allineamento, canna perfettamente allineata, tu non puoi innescare nessun altro tipo di deformazione o aggiungere altra spinta. Il cimino passa da velocità 3 a velocità 2 più bassa. E il loop è già partito.
  
Num 140) bellissimo quesito. Va bene tutta l'attrezzatura, TLT lancia facilmente con canne e code da salmone. Il gesto tecnico si esprime al massimo della velocità con una canna più corta e una coda più leggera, ma se la tua disponibilità è questa tu puoi utilizzarla al massimo. Fare loop stretti e volteggiare la coda bassa sull'acqua. Anche con una canna da 9'   e linea #8.
è una faccenda tecnica, conviene sempre usare piccole masse e alte velocità, in qualsiasi campo. Dalle ruote delle automobili, ai proiettili, alle biciclette...
  
  
num 146) paul se il ragazzino è anche magro, forse è conveniente dargli anche una canna piccola e leggera,   con un peso dimezzato farà meno fatica, e poi insegnargli una ottima tecnica.   Le mogli italiane non lanciano i piatti, giocano a freesby in cucina!
  
Num 150)
quando vedi una S nella sagoma della canna è sempre la terza armonica. Anche se la fai con un brusco stop.


14/02/2012

Num 169) cominciamo con uno svantaggio? Devo avere una piccola massa per ottenere un alta velocità. (alta frequenza) La parte coinvolta nel movimento è quella più alta del cimino che non genera una grande forza. Di conseguenza uso code leggere. Ma questo non è un limite, è un vantaggio.
Roberto ha chiamato il movimento fondamentale “momento spinta”   e focalizza l'attenzione su due parole: momento che indica un istante e spinta che indica l'azione   in italiano momento ha anche il significato di   bending,
unrolling è un movimento che segue il momento spinta, abbastanza lontano, con il loop già partito. Qui su sexyloops ho visto un video in cui è spiegato molto bene il fenomeno dell'unrolling.

La domanda stessa di quella di Bernd, ma formulato in modo diverso: c'è, secondo te, un "pull back" durante o dopo la spinta (NELLA o doppo la Spinta) di Roberto? (Parlo naturalmente del cast angolo "angolato").

Grazie per la vostra risposta!
  
Num 170)
in questo momento non so risponderti! Io sto studiando roberto e le sue foto da circa 2 anni. il suo patrimonio di lanci è molto grande. Non posso escludere che lo faccia. Come ho visto fare la stessa cosa ad altri lanciatori .   Se il pull back c'è non ha la dimensione del pull back che si applica nel lancio tradizionale perchè la posizione della canna è molto più bassa. Questa è una situazione in cui entra anche la fisiologia, come è fatta la tua mano e come reagiscono i tuoi muscoli. Ho bisogno di meditare su questo ancora un po'.  
Num 171)
Merlin, perchè quando scrivi tu mi tremano le gambe? Non conosco il tuo lavoro? Sei un professore severo?   Le tue domande sono molto precise.
Perdona la mia imprecisione. Io forse confondo   tra nodo e incastro, ma io li intendo entrambi come punti fissi nello spazio.
Le cose che mi chiedi saranno risolte da un video che io   registrerò a Vicenza questo wekend
io sono dell'idea che il cimino spinge fino all'ultimo e con una forza impressionante. Hai provato a piegare una canna con la deformazione che si vede nelle foto di Alejandro al 75? in quella posizione il cimino   tira la linea, accelera, il loop non è ancora nato.
Io ho pensato di usare un cast analizer, e ne ho proposto l'acquisto, ma il consiglio di amministrazione, mia moglie,   ha fermato la proposta.
Num 172)
alejandro . Tutto il mondo del lancio della linea è fatto di mezza vibrazione, di mezza armonica, quello che noi pensiamo essere una armonica e una vibrazione è, di fatto, il riconoscere una deformata e dire che questa deformata è legata ad un modo di vibrare della canna.
Quando il cimino è girato indietro e smetto di accelerare la rotazione della canna io non credo   che esso è ancora all'80% una leva. Una piccola balestra.
La tlt è nata per pescare nei monti dell'appennino. E solo con la alta velocità di linea è possibile usare i suoi lanci migliori. Nei lanci molto lunghi essa assomiglia alla tecnica tradizionale. Esso c'è solo un piccolo guadagno.

15/02/2012
Cominciamo da lontano...
  
come si impugna una canna per il lancio veloce in tlt.
Foto presa mano (vedi academy)
perchè?
perchè in questo modo aumenta la rotazione del polso, la canna resta agganciata nella mano e non cade a terra anche se apro 4 dita, posso usare i muscoli più forti   e più veloci della mano per gestire il movimento della canna. Uso il dito anulare , il più difficile da educare,   nella posizione di minor importanza.   Attribuisco la rotazione della canna non alla sola rotazione del polso e alla muscolatura dedicata a questo ma ad una contrazione della mano, schiacciamento, stretta di mano. La velocità   della stretta è simile alla velocità di vibrazione della terza armonica della canna.
  
E fino qui non ho ancora detto dell'uso del pollice... fulcro di rotazione, assorbitore di spostamento,   elemento attivo in spinta...
  
e non ho detto di come si muove l'avambraccio; e la spalla; e come il busto può seguire l'intero movimento...
  
queste cose RP le sta scrivendo nel suo nuovo libro. E le trovate scritte anche qui
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E questa è un po' di pubblicità e creare aspettativa. Lo so. Sono un mercante, abito vicino a Venezia.
  
  
Più vicino adesso.
  
Num 190) Un altra puntualizazione. Nei lanci   Tlt non esiste   il tipico stop del lancio tradizionale. E non esiste il pullback, io intendo Pullback   come una inversione del movimento.
  
Num 191) le cose che dici sono vere. Adesso pensa di continuare a ruotare la canna fino quasi all'orizzontale, senza fermarti, la geometria del movimento della tlt è molto estesa. Quando la canna è molto bassa il braccio di leva fatto dall'aria e dalla inerzia della coda   diventa più piccolo   e la prima parte che si raddrizza e con   inerzia si piega in avanti, (ma con il cimino ancora girato indietro ), è proprio il butt della canna. E si forma una S praticamente orizzontale. Adesso hai in mano una molla carica e la indirizzi dove vuoi tu.   Tutto si basa sulla velocità, non sullo stop, si sfrutta l'aria, l'inerzia della coda, e della canna per caricare la molla, quando è tutto carico al massimo e non si può più deformare niente sposti questa leva. La S si raddrizza, il cimino si estende e la pancia del but rientra e tu puoi fare 2 cose diverse: forzare questo rientro e ammortizzarlo.   questa è una cosa difficile da imparare, io non ci riesco bene ancora. Ma studio da soli 2 anni. O , più facile, spostare il braccio per dare la direzione di scaricamento. Questo so fare bene.
  
Num 213) per me il lancio tradizionale è fatto di 4 tempi, forward cast, stop, backcast, stop. con un escursione da ore 10 a ore 14, più o meno. Il lancio tipico della tlt comincia orizzontale e finisce orizzontale, senza stop.

16/02/2012
Num 220) ho visto nei grafici di analisi delle velocità che lo stile che usate è diverso da quello vecchio. secondo me per la tlt non è lo stile che si adatta agli attrezzi, ma una cosa un poco più intellettuale e raffinata. Tlt ha cercato l'attrezzo che esalta lo stile. Tlt si adatta all'attrezzo quando ci sono delle carenze in questo.
Probabilmente La mia poca conoscenza della lingua non mi consente di spiegare le cose nel modo che mi piace. Son dispiaciuto di questo.
  
Num 222) in italia c'è un antico metodo di pesca alla trota che usa una lenza in crine di cavallo e una canna palustre, valsesiana stile, simile alla tenkara, ma forse più antico (?). In questo stile non esiste lo stop nel lancio, e il lancio è fatto disegnando con il cimino delle ellissi. La tlt ha preso a prestito da questa tecnica la decelerazione e l'accelerazione e mantiene in un piano la traiettoria del cimino. Senza stop.
  
Num 223) questo tipo di presa aumenta di 5 gradi la capacità di rotazione del polso. Non è poco se pensi che il massimo di velocità la ottieni per la rotazione del polso. Con maggior spazio a disposizione, aumenta il tempo a disposizione per l'accelerazione e diminuisce la tensione e lo stress della muscolatura. O puoi aumentare la velocità di rotazione. Wlodek ha usato un approccio razionale al problema.
  
Num 233) bella foto! posso io porre una domanda? Che tipo di fotocamera usi per fare quelle foto usi un specifico software?
  
Num 241) tu devi picchiettare sulla base   della canna nella posizione del molinello e ci riuscirai. Ho impiegato qualche mese a capire come fare

20/02/2012
salve! Ho passato l'intero fine settimana in fiera a vicenza. I cani stanno bene ma adesso è la mia moglie che abbaia!
  
Grande giornate.
  non capita spesso di vedere RP che fa il suo spettacolo di lancio. Egli ha lanciato sabato e anche domenica.
Noi Stiamo preparando i video e ci sono delle buone riprese filmate.
  
Ho conosciuto   Michal Duzynski , mi ha fatto molto piacere conoscerlo e scoprire che abita abbastanza vicino a casa mia. È un buon lanciatore!
  
alejandro, grazie della tua risposta. ottimo schema. adesso tu immagina che puoi ruotare   la canna fino a orizzontale e poi con ancora un piccolo e veloce impulso raddrizzare la curva della base della canna dentro il cimino.

27/02/2012
Prima le cose importanti: è arrivato Paco. (pa_ter Co_munitatis è il soprannome di Francesco di Assisi, il patrono d'italia, è il piccolo fratello di quell'altra lo stunk slobboviano che massacra il mobilio in casa).

L'amico Massimo mi affida un compito difficile, come scrivevo in precedenza io sono un convertito. Come Paolo di Tarso ho visto la luce e questa mi ha accecato, sto guarendo nella scuola di Roberto... Potrei dare una risposta più moderna e meno religiosa e ricordare un testo di I. Asimov e dire che se posso accedere alle fonti originali allora avrò risposte complete, libere da interpretazioni e personali idee (non ricordo il titolo del racconto di Asimov, mi pare che sia dentro il ciclo della Fondazione. adesso ho meno tempo per leggere)
sono un paio di anni che mi interesso di TLT e quando guardo un lanciatore comincio a capire da quale scuola proviene. a volte Sono piccoli gesti che caratterizzano il gesto del lancio.
Nelle scuole italiane ci sono dei bravi lanciatori. Ma, raramente, ho visto qualcuno lanciare con la “esplosiva” velocità di Roberto.
Roberto usa due aggettivi per qualificare la velocità di lancio: velocità progressiva e velocità esplosiva. Quest'ultima è quella che lui usa nel lancio angolato. A me la velocità esplosiva è capitata una volta sola in 2 anni. (io ho solo la qualifica di teorico... non sono istruttore) Io ho il ricordo di essa. Essa è un capolavoro di tecnica. È la somma di molte situazioni. Da poco tempo io ho isolato nella mente la sequenza dei gesti elementari che costituiscono il lancio e mi meraviglia che sono essenziali nella forma ma i gesti sono tanti e coinvolgono un grande numero di muscoli e in maniera analoga usano la canna anche nella fase passiva. il rebound è controllato e amplificato per dare maggior tensione alla linea... roberto mi ha mostrato alcune fotografie che risalgono al 1982 con i suoi studi sul rebound e sull'ammortizzamento. L'angolo di uscita della linea è molto piccolo, la canna è quasi orizzontale, la massa della canna e della linea sono molto piccole , la tensione della linea è molto alta e questa cosa limita molto gli effetti negativi del rebound.

Io sono incuriosito del lavoro che sta facendo Alejandro con il CA questo perchè ho visto i suoi lanci nei video ma la sua tecnica è simile alla mia e non a quella di Roberto. Io credo che come scriveva Marc LaMouche il CA non è lo strumento più adatto. Quello che ci serve deve rilevare i movimenti su 3 assi e 3 rotazioni.

29/02/2012
Stop! Stop!
  
Cominciamo da lontano.
  
Perchè nasce lo stop? Oppure perchè qualche tecnica non lo usa?
  
La canna valsesiana (la tenkara italiana, (Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login)   ((cercate il tag “L'arte e la pesca a mosca”))non usa lo stop. È molto difficile trasferire energia ad una linea legata al cimino ,fatta di crine di cavallo,   con una canna che pesa circa 150- 200 grammi. Valsesiana usa   un movimento ellittico del cimino e   non usa stop. (Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login)   min 2.22
  Se analizziamo il movimento in avanti ed indietro, la velocità di proiezione nella direzione del lancio   è proporzionale al seno dell'angolo, ovvero è massima quando la canna è verticale, arriva a 0, ma molto dolcemente, quando è nelle posizioni estreme davanti e indietro. Senza nessun movimento brusco si riesce ad allungare la linea e a posare la mosca ad una distanza che può arrivare a 10 m, senza molinello!
  
questa tecnica di rotazione ellittica   è stata ripresa e utilizzata anche con la canna da mosca.
  
L'utilità di questa tecnica sta nel fatto che l'ammortizzamento è automatico. Non serve il controllo della fase di rallentamento e anche l'accelerazione è più facile da fare. È una grande idea.
  
Se   quello che serve è la delicatezza della posa questo è uno dei metodi migliori. Facile e efficacie.
  
racconto una storia italiana molto vecchia. E dico una parola che non so tradurre.
Un grande amico di Rp è stato Stanislav Kuckiewitz ,
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anche stany che usa code leggerissime usa un lancio senza stop, la figura da ellittica diventa un 8 ma lo scopo è anche qui di mantenere tensione continua.
  
Però quando serve stany usa la “schicchera” un colpo di polso veloce che forza il caricamento della canna. E poi usa   ammortizzamento e pull back.
  
C'è tutto quello di cui si è parlato in questo thread.
  
In italia per l'esecuzione del lancio radente si usa una simpatica formula: “batti un pugno in testa al nano” ovvero dai il massimo di velocità   nella fase di discesa e poi stoppa la canna nella maniera   più dura il possibile. Più è veloce il movimento da alto verso il basso, più è veloce lo stop migliore è il lancio. Radente è uno dei lanci tlt.
Lo stop brusco serve a scaricare sul vettino della canna, l'energia del butt è come quando si forzano i rimbalzi della pallina da ping pong tra il tavolo e la racchetta.  
Parlavamo di pesca e ho risposto mela?   Mi capita spesso
Ciao


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Reply #31 on: March 07, 2012, 12:56:56
Accidenti Giovanni!  ><;D<

Altro che mattonata! Qui si tratta di stare su una giornata a leggere con accanto una bottiglia di Cirò e qualche sopressata. 

A parte gli scherzi, ti faccio i miei complimenti per questo straordinario lavoro. Ti leggo sempre con attenzione.

Consentimi di dare un consiglio ai neofiti che leggono: NON SPAVENTATEVI!!!  calabria La pesca a mosca non è così complicata, questi sono studi che vogliono spiegare cosa accade al sistema canna/coda/braccio nell'esecuzione del lancio.
Anche se a primo acchito può sembrare astruso, vo consiglio di stampare il topic di Giovanni e magari rileggerlo quando avrete una certa padronanza del lancio.

.

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Reply #32 on: March 07, 2012, 13:09:04
Mi compiaccio x il lavoro svolto...eccezionale.

Una domanda x Giovanni, si e parlato di muscolatura, chiedo: Quando conta la muscolature nel lancio... se tale muscolature si dersifica tra un PaM all'altro! Come, uno può essere meno o più veloce dell'altro, cmq, tanti sono i fattori emotivi tra un PaM all'altro.

 
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giampiero

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Reply #33 on: March 07, 2012, 15:32:04
Aldo, te lo dicevo..........non sono io il tecnico..........
Come potrai vedere, ogni frase ingloba uno spunto di riflessione..............ci potremmo stare due mesi a discutere sotto la supervisione di Giò. Ciao, buone letture.......G


donatot

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Reply #34 on: March 07, 2012, 16:16:05
Scusami Giampiero, e un dubbio che mi sono posto e chiesto sempre... e anche l'altezza influisce nel lancio tra un PaM all'altro. Tutto ciò non lo chiedo ad una scuola qualunque e, ma all'Academy che una scuola qualificata nel settore...
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giampiero

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Reply #35 on: March 07, 2012, 17:10:52
Donato ciao, secondo me conta solo la capacità di saper creare una buona accellerazione, che è slegata dalla corporatura. Una coda che scende da 10 a 30 cm.  in più o in meno non pregiudica la correttezza di un lancio.
Vi consiglio di approfittare della disponibilità di Giovanni per ogni quesito tecnico....... ;D
 


robby

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Reply #36 on: March 07, 2012, 21:09:56
Ciao a tutti,
ho seguito con molto interesse lo scritto perché ho visto le foto postate e mi sono ricordato della spiegazione a cui ho assistito al trofeo bisenzio.
Mi piacerebbe capire un po' di più le implicazioni della terza vibrazione sul lancio e come suggerito ne approfitto.

P.S. E' la prima volta che scrivo su un forum.


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Reply #37 on: March 07, 2012, 22:18:34
Ciao robby, ti ridò il benvenuto... c'è sempre una prima volta  

Prima di porre la domanda a Giovanni o a Giampiero faccio un breve OT: Sono entrato nel sito sexloop e ho cercato di leggere i post sulla TLT, dico ho cercato perchè il mio inglese è quasi nullo, e mi sembra di aver letto che alcune scuole italiane si siano attribuite la paternità della TLT, se così fosse, mi sembra una vera vigliccata (scusatemi il termine), chedo a Giovanni se questa mia impressione è vera.

passiamo alla richiesta.

per aumentare la frequenza e quindi avere la terza deformata, basta solo la velocità di esecuzione oppure c'è bisogno di altri parametri tipo una contestuale traslazione e rotazione del polso? E se si, in quale momento?
Insomma, anche se a parole è difficoltoso, spiegateci come deve essere eseguito il lancio per avere la terza deformata.
Grazie.
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robby

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Reply #38 on: March 08, 2012, 07:53:45
Ti ringrazio per il benvenuto!

Non conosco il sito sexyloop e da quello che capisco è inglese per cui non ci provo nemmeno.
Hai colto perfettamente quello che volevo dire io, sto provando a migliorare un po' il mio lancio (pessimo!) e per fare questo mi aiuto con tutto quanto è possibile trovare su internet.
Mi sà che mi dovrò decidere a fare qualche corso prima o poi.


Giovanni NESE

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Reply #39 on: March 08, 2012, 10:34:14
Fisiologia...
madre natura è sempre  stata di parte! Favorisce alcuni ad altri impone belle fatiche. Di Usain Bolt ce n'è 1; è 1,95 m  e pesa 94 Kg. Tutto ossa, muscoli e testa (1). Se si dedicasse al lancio non ce ne sarebbe per nessuno. Forse?
Se non possiamo competere con  ossa e muscoli possiamo però sempre arrivarci con la testa. Gli esempi di traguardi raggiunti con la volontà, l'applicazione e la fatica si contano a migliaia e sono il riscatto dei molti tra noi  che non sono stati favoriti nel fisico.
È la testa la nostra arma vincente. Analisi e sintesi. Applicate ad ogni condizione. Dove non posso arrivare perchè mi mancano doti naturali devo provvedere con istruzione, allenamento e applicazione.

In più c'è una agevolazione, se sotto il sedere di un pantofolaio mettiamo una macchina non c'è Usain B che tenga. Se ci avvaliamo della tecnologia qualsiasi handycap può essere risolto.

Nel nostro caso: l'istruzione  è necessaria e se diretta e personale è estremamente risolutiva e accorcia i tempi di apprendimento. Rinunciare all'istruzione nella maggior parte dei casi vuol dire maggior impegno di tempo   ma ha, a volte, una contropartita interessante può generare qualche cosa di nuovo.

Per questa fase di istruzione ci sono le scuole o l'amico istruttore o un amico che fa solo da spalla e da osservatore. Adesso c'è internet che fornisce quantità di dati impressionanti; Sono dati grezzi e vanno analizzati e sintetizzati  anche loro. Non sono io a dirlo ma l'istruzione paga in tempo risparmiato. Con che criterio scegliere l'istruttore è un altro problema e non devo essere io a suggerire un ovvietà: si va dal migliore disponibile sul mercato!

Poi si rientra nella routine dell'allenamento e applicazione. Come per ogni attività se non ci si tiene in esercizio si perdono gli automatismi e le azioni di lancio perdono fluidità ed efficacia.

L'aneddoto di Salvatore Accardo dice: “se salto un giorno di esercizio  me ne accorgo io, se salto una settimana se ne accorge anche il pubblico”, la citazione non è precisa, non la ricordo adesso, ma il senso è chiaro.

Torniamo a parlare di tecnologia. È lei che deve sopperire alle nostre carenze fisiologiche. La miglior canna è quella che, secondo me, è stata selezionata applicando dei criteri di ottimizzazione per il tipo di lancio e pesca che usiamo. E quasi tutte attualmente lo sono.  Però via via che aumentano le aspettative,  l'esigenza  o la pretesa  che la nostra canna riesca a fare determinate cose, via via, la progettazione e la calibratura  deve diventare più raffinata e solo pochi lanciatori riescono a individuare l'attrezzo adatto. È abbastanza complesso spiegarne le ragioni . Qui intervengono rilevanti   problemi legati alla industrializzazione del prodotto e alle necessità conseguenti da questo e anche il “lanciatore”  che ha in idea chiara di che cosa voglia ricavare dalla canna deve accettare dei compromessi. La mia esperienza di costruttore mi ha reso molto accondiscendente nei confronti delle ditte che costruiscono canne. Hanno un grosso problema: l'abbattimento dei costi; poi un altro: capire che cosa il progettista voglia ottenere dall'attrezzo; poi una congerie di altri  problemi che in Italia diventano molti  di più perchè “noi” abbiamo un certo senso estetico e sappiamo che cosa è bello e che cosa non lo è. Vorremmo avere una canna  quasi personalizzata, sartoriale. Questa a mio giudizio è la soluzione. Va contro il primo punto dell'industrializzazione e dell'abbattimento dei costi. Lo si poteva fare 100 anni fa ora non più.

Se dobbiamo usare un prodotto standard ancora interviene  di testa, adattiamo la tecnica  alle carenze dell'attrezzo,  ci serve parecchia tecnica e tutti i punti base della stessa devono essere chiari e ci vuole qualche cosa in più. Un altro compromesso tra la nostra fisiologia e quella che si può impropriamente chiamare al fisiologia della canna.
Se ne possono ricavare delle cose buone ed il fatto che per il lancio siano usate decine di tipologie di canne diverse dimostra che “la testa” va a sopperire a molte carenze dell'attrezzatura. Molto spesso, inconsapevolmente forse, ma la fa.

Della faccenda attrezzatura: so che Roberto ci sta lavorando!


Della faccenda attribuzione della paternità della TLT: Non ci si deve risentire più di tanto. Chiarito l'ordine temporale di  chi è stato il maestro e chi l'allievo il problema non esiste.  Se se ne hanno capacità e voglia si confrontano i lanci, la filosofia, la storia e se ne trae  la conclusione. anche qui vanno applicate sempre analisi e sintesi.
Bibliografia giapponese di scuole di arti marziali insegna.  Tutto si può ricondurre agli insegnamenti di un fondatore. Poi le scuole diversificano e sviluppano. Ciascuna in funzione delle capacità dell'istruttore ex allievo. In Giappone è capitato che alcuni abbiano stravolto, innovato e migliorato le tecniche delle loro scuole di origine. Io ho analizzato. Resto in Academy. Sarà molto difficile tirarmi via di qui.

della faccenda: "per aumentare la frequenza e quindi avere la terza deformata, basta solo la velocità di esecuzione oppure c'è bisogno di altri parametri tipo una contestuale traslazione e rotazione del polso? E se si, in quale momento?"

ci vogliono tutte le cose che hai menzionato. è fondamentale l'accelerazione e la  velocità di esecuzione del gesto e Roberto ne ha parlato a Vicenza puntualizzando l'aspetto della accelerazione iniziale. poi altrettanto importante è la geometria del gesto e a questo scopo sono importanti i tutor  che si usano: impostazione del corpo,  posizione dei piedi, del busto, piano di azione del braccio,  distribuzione ed intensità delle accelerazioni e rotazioni dell'avambraccio e del polso. di cose ce ne sono parecchie da dire. alcune devi vederle applicate altrimenti serve un libro  per illustrarle. non  farmelo scrivere oggi però.

Ciao



(1) ricordo che quando in unione sovietica decisero che il record mondiale di velocità sui 100 m piani dovesse essere loro, nei criteri di selezione per la ricerca dell'atleta si introdussero anche dei test di intelligenza (sic) in quanto si ritenne che solo con un QI elevato sarebbe stato possibile superare velocemente alcune fasi di apprendimento della tecnica.


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