x Aldo
Caro Aldo, a giudicare dalle immagini che immortalano la tua coda sembra proprio che tu non abbia bisogno di consigli, anzi. Complimenti.
Le manovre che compi con la sinistra per mantenere le tensioni, sono assolutamente lecite (dal punto di vista tecnico ovviamente) fino a che non diventano un sistema alternativo per produrre velocità, ma non penso proprio che la cosa ti riguardi.
Una canna si comincia a caricare semplicemente trascinando una coda, anche molto leggera, che opponendo resistenza induce all'attrezzo l'effetto di cui stiamo parlando. La canna incamera energia deformandosi e la restituisce durante lo scaricamento, al termine del quale riacquista la sua originale lunghezza. Le deformazioni subite dalla canna durante il lancio, rappresentano delle complicazioni in quanto il nostro attrezzo accoglie solo una parte dell'energia prodotta dalle nostre manovre e il surplus di questa energia, che la canna non riesce ad assorbire, ci procura degli inconvenienti spesso difficili da risolvere.
Sia nel lancio indietro che in quello avanti, al termine della fase di accelerazione imprimiamo lo scatto finale in seguito al quale la canna subisce una flessione che provoca la fuoriuscita del vettino dalla traiettoria inizialmente tracciata e noi dobbiamo compensare allineandolo alla coda che fuoriesce, in maniera da ridurre le dispersioni di energia e mantenere l'attrezzo sempre carico. Anticipare sempre il richiamo della coda, ci consente di impedire alla canna di completare lo scaricamento.
Aldo, io non ho disegni o fotografie a supporto ma forse potrai attingere dal tuo personale repertorio.
x Oltremare
Ciao collega, intendevo discussioni tecniche troppo spinte.
Un saluto
Mauro