PARLIAMO DI T.L.T.

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Author Topic: PARLIAMO DI T.L.T.  (Read 69455 times)

^FLY^

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on: September 18, 2008, 17:36:52
Inizio questo nuovo topic per tentare di spiegare i principi fondamentali della Tecnica Lancio Totale sperando di far cosa gradita a qualcuno.

La tecnica TLT nasce da una grande intuizione di Roberto Pragliola, a mio avviso, uno dei più grandi pescatori a Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login. Egli ha rivoluzionato i vecchi concetti del lancio classico secondo i quali la distanza si ottiene con l’utilizzo di code pesanti e canne lunghe.
Pragliola ha dimostrato, invece, che sfruttando le leggi della fisica si possono ottenere grandi distanze con code leggere (N°2 – 3) e canne corte e sottili (7 piedi) con maggiore precisione e silenziosità di posa della coda e della mosca e soprattutto riducendo di molto gli effetti del dragaggio.

Non è semplice esprimere a parole questa tecnica, ma con l’aiuto di schemi e disegni ci proviamo.
Iniziamo con l’osservare le differenze fondamentali dell’impostazione del lancio base tra la TLT e le tecnica classica.


Come si può notare dal disegno, nelle tecniche usuali il vettino si muove in uno spazio ristretto effettuando degli stop alle ore undici e alle ore tredici (rispettivamente: lancio in avanti e indietro) di un ipotetico orologio posto al fianco del lanciatore. Inoltre la canna è tenuta in posizione verticale rispetto al piano del terreno.


Nella tecnica TLT, invece, la canna si muove in posizione inclinata formando un angolo, rispetto al corpo, di circa 45°. L’escursione del braccio e quindi del vettino è molto maggiore rispetto alla tecnica classica, inoltre, vengono eliminati gli stop improvvisi evitando che la canna nei due lanci(avanti e indietro) riparti da ferma.
Per alcune leggi della Fisica che non sto qui a enunciare e spiegare per evitare di essere linciato, con la TLT si riesce ad ottenere un velocità di coda nettamente superiore all’altra tecnica.
Tale velocità viene addirittura esaltata utilizzando canne più corte e di spessore più piccolo e soprattutto con code molto sottili, a tutto vantaggio della distanza, della precisione con minor sforzo da parte del lanciatore.

Per il momento fermiamoci qui, nel prossimo tenteremo di spiegare il momento spinta e il lancio in angolazione.
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Reply #1 on: September 18, 2008, 20:55:23
fly complimenti per i tuoi topic che animano la sezione mosca di questo forum.
cmq se posso permettermi(secondo me non posso), oggi ho comprato la mia prima canna, così sono andato a provare un pò di lanci in terrazzo, sarà che non so tenere la canna in mano però ho trovato più semplice il sistema classico, è solo un caso o è effettivamente + semplice? grazie
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Reply #2 on: September 18, 2008, 21:13:49
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fly complimenti per i tuoi topic che animano la sezione mosca di questo forum.
cmq se posso permettermi(secondo me non posso), oggi ho comprato la mia prima canna, così sono andato a provare un pò di lanci in terrazzo, sarà che non so tenere la canna in mano però ho trovato più semplice il sistema classico, è solo un caso o è effettivamente + semplice? grazie

Per quanto mi riguarda trovo più agevole lanciare con la TLT solo che bisogna conoscerla
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LORY RC

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Reply #3 on: September 19, 2008, 00:20:45
caro aldo penso sia un ottima tecnica però anche non conoscendo questa tecnica qualche volta l'ho eseguita (a mia insaputa) con il risultato che se il posto in cui la pratichi non è a campo aperto e vorresti fare un lancio lungo il terminale o la mosca mi tendeva a toccare per terra e la stessa cosa anche quando c'è vento, quindi sono stato sempre costretto quando portavo indietro la canna a non scendere troppo in basso.
chiedo a te aldo delle delucidazioni su quanto detto.... dove sbaglio? se sbaglio?
grazie prof.
 


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Reply #4 on: September 19, 2008, 10:33:15
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caro aldo penso sia un ottima tecnica però anche non conoscendo questa tecnica qualche volta l'ho eseguita (a mia insaputa) con il risultato che se il posto in cui la pratichi non è a campo aperto e vorresti fare un lancio lungo il terminale o la mosca mi tendeva a toccare per terra e la stessa cosa anche quando c'è vento, quindi sono stato sempre costretto quando portavo indietro la canna a non scendere troppo in basso.
chiedo a te aldo delle delucidazioni su quanto detto.... dove sbaglio? se sbaglio?
grazie prof.
 
quello scritto fin ora non è che l'introduzione della TLT, ancora non ho parlato di lancio in angolazione che, come vedrai, risolverà i tuoi problemi.
Vi chiedo di essere un po pazienti.
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Flyfisherman

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Reply #5 on: September 19, 2008, 10:41:30
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che se il posto in cui la pratichi non è a campo aperto e vorresti fare un lancio lungo il terminale o la mosca mi tendeva a toccare per terra

Se il terminale, e/o la mosca toccano terra nel momento del lancio all'indietro, molto probabilmente è dovuto al fatto che non rispetti lo stop posteriore, o trazioni la coda in ritardo, quando ormai la canna è bassa..
a regola, ti dovresti fermare alle ore 13.00 di un orologio ideale, ma prova a femarti alle 12.00 del suddetto orologio, e dai una trazione sufficentemente forte da far schizzare alta la coda... e non dovresti avere più di questi problemi..
per quanto riguarda il vento, è una problematica irrisolvibile.. è una maledizione per il PAM.. lo si può risolvere (per modo di dire) con code leggere, della 2 o 3, che sono sottilissime, quindi fanno meno attrito con l'aria, e schizzano via più veloci delle code pesanti per il saltwater..

In caso, se ti trovi ad avere un ostacolo alle tue spalle, puoi lanciare tenendo la canna verticale, facendola fermare alle ore 12.oo, non oltre..

spero di esserti stato utile..

ciao
Una mosca che si posa leggera e perfetta sull'acqua....è come una poesia, soave per il moschista...autocostruttore...che non può fare altro che perdersi in essa accompagnato dalla natura che lo circonda e accoglie...nella sua immensa bellezza..


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Reply #6 on: September 19, 2008, 11:09:16
Alessandro, scusami ma qui stiamo confondendo un po le idee. La TLT non prevede stop.Vi chiedo solo un po di pazienza.
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Reply #7 on: September 23, 2008, 16:24:28
Il LOOP è quella parte di coda in movimento che si presenta in posizione più avanzata e che assume la forma di una “U” coricata. E’ compreso tra due zone di coda: quella superiore che si muove con una velocità massima e quella inferiore che, essendo vincolata alla canna, è pressoché ferma.
Risulta evidente che tanto più stretto sarà il LOOP, tanto inferiore risulterà l’attrito dovuto alla resistenza dell’aria. Inoltre proprio in questa parte di coda avvengono delle trasformazioni energetiche tali da annullare la velocità della coda sottostante ad opera della rotazione ed è qui che l’energia cinetica della parte superiore, si trasforma in forza di tensione nella parte sottostante. Di conseguenza, se la velocità nel LOOP è bassa, non vi sarà sufficiente energia per mantenere in tensione la parte sottostante con conseguente ampliamento del LOOP e caduta della coda in basso.


Esistono moltissime teorie che descrivono qual è la causa della formazione e quindi della dimensione del LOOP. Non sto qui a descriverle tutte in quanto l’unica che ha un fondamento fisico e quella spiegata dalla tecnica TLT.

La Tecnica Lancio Totale introduce un nuovo elemento nell’esecuzione del lancio: il Momento Spinta (M.S.)

: "il M.S. è quel preciso istante in cui la canna imprime alla coda un repentino aumento di velocità in uno spazio ben preciso, facendola passare in testa e generando la formazione del Loop". Al di là della tecnica usata cerchiamo di descrivere le operazioni che portano al M.S. In un lancio esistono due Momenti Spinta, rispettivamente nel lancio indietro e in avanti. Se i movimenti finalizzati a mandare avanti e indietro la coda vengono eseguiti con una velocità costante della canna, si ha come risultato una coda molle, piena di pance e senza una precisa direzionalità. Al contrario i movimenti bruschi cioè senza accelerazioni creano le inevitabili "chiusure" di loop che non lasciano pescare. Quindi, il primo concetto da tenere presente, è quello che i movimenti non devono assolutamente essere bruschi e neanche avere una velocità costante. Quindi la velocità della coda deve aumentare costantemente e in maniera Progressiva.



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Flyfisherman

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Reply #8 on: September 25, 2008, 12:22:54
Inoltre,se non sbaglio, alla fine del momento spinta, bisognerebbe "ammortizzare", e non stopparsi improvvisamente come nelle altre tecniche..altrimeti si genererebbe una chiusura del loop,e inoltre, non sarebbe la tecnica della TLT, poichè questa non prevede stop, ma un movimento continuo, sia in avanti che in dietro...

Per ammortizzare, intendo un movimento lento, di accompagnamento della coda, nella direzione presa, e non lo STOP repentino.

Spero di essermi spiegato bene...
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Reply #9 on: September 25, 2008, 12:30:03
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Inoltre,se non sbaglio, alla fine del momento spinta, bisognerebbe "ammortizzare", e non stopparsi improvvisamente come nelle altre tecniche..altrimeti si genererebbe una chiusura del loop,e inoltre, non sarebbe la tecnica della TLT, poichè questa non prevede stop, ma un movimento continuo, sia in avanti che in dietro...

Per ammortizzare, intendo un movimento lento, di accompagnamento della coda, nella direzione presa, e non lo STOP repentino.

Spero di essermi spiegato bene...

Ti sei spiegato benissimo, infatti quello che dici è rappresentato nel diagramma delle accelerazioni.
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Reply #10 on: October 19, 2008, 22:15:26
Ciao a tutti, ho notato che durante la mia assenza ci sono state alcune incomprensioni in questa sezione.
Ne sono dispiaciuto, non pensavo di provocare un simile vespaio. La cosa che intento fare è solo di far conoscere a coloro che vogliono intraprendere la pesca con la mosca che esistono varie tecniche di lancio.
La TLT è una di queste, ed essendo quella che io giudico la migliore, voglio metterne in evidenza le differenze con le tecniche tradizionali.
Sono perfettamente d'accordo che essere seguiti da qualcuno che la conosce già si fa prima ad impararla senza il rischio, per altro, di acquisire delle impostazioni sbagliate difficile poi da correggere.
Sono anche convinto che, con molta passione e applicazione, si può fare anche da soli. Questo però non deve far sorgere polemiche ed incomprensioni, anche perché nessuno può imporre le proprie convinzioni agli altri. Il mio lavoro, lo ripeto, è quello di far conoscere e diffondere la pesca a mosca in Calabria.

Ho notato da qualche parte un bel post di mirme che voglio riproporvi e che mi trova del tutto d'accordo:

SCRTTO DA mirme
<<A mio modesto parere sono polemiche sterili ed inutili! E' normale che nella pesca, come nella vita, si possano avere idee e pensieri divergenti, non è normale invece il voler prevaricare per forza nella discussione in atto.... Personalmente conosco alcuni pam autodidatta che sanno far volteggiare la coda in maniera egregia e viceversa. Così come conosco pam che non eccellono molto nel lancio ma che a pesca  spesso escono vincitori dal confronto con persone che del lancio ne hanno fatto uno stile di vita. Sono anche del parere che un corso di 3 giorni, se ben fatto, può essere molto più formativo di un semplice libro letto e riletto, così come una tecnica non può essere considerata al di sopra delle altre. Un bravo pescatore pam deve essere in grado di assimilare l'essenza delle varie tecniche ed adattarle alle proprie caratteristiche ed al modo che ognuno di noi ha di affrontare un corso d'acqua. Penso che queste continue querelle, tra l'altro, siano alla base della scarsa diffusione di questa tecnica di pesca in Italia e, se non se esce, difficilmente si otterranno risultati soddisfacenti......
La pam per tanto tempo è stata considerata una pesca d'elite, e moltissimi la pensano ancora così, non certo per i costi, ma proprio per il muro che molti pescatori tendono a creare intorno a loro con quell'aria un po da snob!
In fini dei conti si tratta di pesca, di emozioni personali da condividere con gli amici, di avventura, di gioiosità che nulla hanno a che fare con l'assolutismo ed il dogma alieutico e se magari faccio dei brutti lanci beh magari ho tutto il tempo per migliorare.....
La TLT è solo un modo di intendere la pam, cerchiamo di non esasperarla e di esasperare gli altri, questo è il mio pensiero. Alcuni non sanno neanche cosa sia e pescano da dio a mosca.>>

Concludo esortando tutti ad evitare le polemiche. Da parte mia posso dirvi che continuerò, nei prossimi giorni, a cercare di descrivere la tecnica TLT, sono graditi, anzi auspicabili, tutti gli interventi di natura tecnica.
Io, come avete avuto modo di capire, sono sempre a disposizione, tempo ed impegni permettendo, anche ad incontri per dimostrazioni.
Aldo.

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flyangler

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Reply #11 on: October 20, 2008, 17:24:52
Come gia spiegato altrove, non intendo entrare nella tecnica del lancio ma spero che Nandone mi permetta di esprimere una sola opinione, poi non interverro piu su questo argomento.
L intervento è in realta un plauso: a Nandone per come ha saputo "richiamare all'ordine" e per come "controlla" gli interventi dimostrando una fermezza ed una serieta fuori dal comune - a Smirne per aver descritto alla perfezione quella che dovrebbe essere la pesca a mosca, scevra da qualsiasi snobismo (se vogliamo veramente divulgarla) ed infine a Fly per l'ottima iniziativa, la voglia di fare e la capacita descrittiva.
Complimenti e continuate cosi.
Flyangler
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Reply #12 on: October 21, 2008, 15:50:17
NO STOP E AMMORTIZZAMENTO

E’ stato già accennato che la tecnica TLT non prevede gli stop che consentono alla coda, nelle tecniche usuali, di distendersi completamente alle spalle. Vediamone le ragioni: ogni arresto provoca nella vetta delle oscillazioni e quindi delle vibrazioni sulla coda con relative dispersioni di energia.


Con la manovra della TLT, dopo aver effettuato lo scatto finale, la canna, invece di fermarsi, si sposta all’indietro quasi a seguire il moto della coda, il movimento deve essere direzionale ma con una leggera tendenza verso l’alto. Allo stesso tempo la canna nella sua posizione finale viene a trovarsi all’incirca in una posizione che corrisponde alle ore 2/3 del vecchio sistema.

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Reply #13 on: October 21, 2008, 16:18:45
L’ IMPORTANZA DELLA MANO SINISTRA

Per avere tutti i vantaggi delle velocità è necessario che il tratto di coda fra l’ultimo anello e la mano sinistra sia sempre in tensione. E’ per questo che nella TLT il ruolo della mano sinistra è determinante quanto quello della mano destra.
I rischi maggiori si corrono al momento in cui la coda si è quasi tutta distesa alle spalle, un attimo prima del lancio in avanti. In questo istante la mano destra e la sinistra si trovano rispettivamente nella loro massima estensione: all’indietro la destra, obliqua verso il basso l’altra.
A questo punto ha inizio il lancio in avanti, il movimento che porta la destra ad avanzare, quindi anche ad accorciare la distanza iniziale in rapporto all’altra mano. Per ovviare all’inconveniente, via via che la destra avanza, la sinistra recede. Per avere la massima velocità è necessario che anche la sinistra, così come fa la destra, produca in questa fase forza progressiva. E’ importante che ci sia un perfetto sincronismo e che non vengano effettuati scatti bruschi, ma il movimento venga effettuato in progressione.

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Flyfisherman

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Reply #14 on: October 23, 2008, 16:33:53
In questo modo, grazie all'azione della mano sx, la coda prende un'estrema velocità..e permette di spedire la mosca più lontana, e precisa,vero?
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Reply #15 on: October 24, 2008, 12:18:58
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In questo modo, grazie all'azione della mano sx, la coda prende un'estrema velocità..e permette di spedire la mosca più lontana, e precisa,vero?
La T.L.T. è una tecnica finalizzata alle esigenze della pesca quindi, non solo distanza e precisione ma sopratutto silenziosità di posa della coda in acqua (code N° 2/3), inoltre si adatta più delle altre tecniche alle caratteristiche  dell'ambiente.
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Reply #16 on: November 08, 2008, 17:00:12
LO SHOOTING


La parola deriva da <<shoot>> che nella lingua inglese significa <<sparo>>.

Shooting è il vocabolo che definisce, nel lancio, l’ultima fase prima di posare la lenza e la mosca in acqua. In pratica lo shooting è il momento culminante del lancio quando si lascia scorrere fuori canna tutta quanta o parte della lenza tenuta di scorta nella mano sinistra (o accumulata a terra).
Eseguire e saper dosare lo shooting è necessario per completare nel miglior modo il lancio; difatti, questa operazione serve per ottenere alcuni accorgimenti che in pratica nella pesca sono importanti;
per esempio: quando si  deve raggiungere una certa distanza, diciamo 13-15 metri, per posare la mosca dove il pesce ha bollato, conviene fare falsi lanci per allungare la lenza per raggiungere una distanza inferiore a quella utile ed arrivare a questo traguardo tramite lo shoot finale; si evita così di far volteggiare la coda di topo sopra il pesce e spaventarlo ma si arriva a lui solo con la mosca nella posa conclusiva; questo è il caso dove si deve regolare, con la mano sinistra, l’uscita del quantitativo di lenza tenuto di scorta; inoltre con questa regolazione, si ottiene anche un ammortizzamento della potenza impressa alla lenza.

Vediamo adesso di mettere in evidenza la differenza che c’è tra lo shooting effettuato con le tecniche usuali e quello effettuato con la T.L.T.
 
In genere nelle tecniche usuali, lo shooting viene effettuato quando nell’ultimo lancio in avanti, la canna ha raggiunto le ore 10 dell’ipotetico orologio che sta al fianco del pescatore. Questo provoca degli inconvenienti dovuti principalmente all’arresto della canna tenuta per di più troppo alta, ciò costringe la coda prima a dirigersi verso l’alto e solo in seguito andare nella direzione che vogliamo. Inoltre, in questo modo si viene a creare, con l’apicale, un angolo che è all’origine di un notevole attrito.
Nella T.L.T. invece il momento dello shooting viene ritardato.
Abbiamo visto che con la T.L.T. si riesce a produrre un’altissima velocità che è necessario mantenerla fino al momento giusto,ovvero quando la coda in testa tende ad avere la massima velocità, questo è il momento giusto per effettuare lo shooting.



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Reply #17 on: November 23, 2008, 14:52:58
Nelle tecniche usuali la coda viene proiettata davanti a noi parallela al piano dell’acqua, questo incide negativamente sia sulla rumorosità della posa, sia sulla precisione.
Al momento di posare la mosca sull’acqua la coda cade da una altezza (almeno un metro) provocando rumore e increspature sull’acqua con la conseguenza negativa di spaventare il pesce. Inoltre ne va di mezzo la precisione in quanto bisogna mirare in un ipotetico punto posto nell’area.


La TLT, invece; prevede il lancio con una traiettoria angolata, questa fa si che si posi prima la mosca e via via il resto del finale e della coda. La posa,quindi, è molto più silenziosa e più precisa perché l’obiettivo è reale, cioè la bollata oppure il punto dove si pensa sia appostato il pesce.






Termino qui questa brevissima trattazione che non è assolutamente la spiegazione della tecnica TLT.
Il suo ideatore (Roberto Pragliola) ha scritto libri interi per spiegarla, riferendo lui stesso che molti lanciatori famosi non l’hanno compresa o voluta comprendere.
Ho voluto semplicemente portare a conoscenza, di chi è interessato, l’esistenza di tale innovazione nel lancio, e sottolinearne alcune diversità con le tecniche usuali.

Per tutti coloro che ne volessero sapere di più, per quel poco che ho capito, resto a disposizione.

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Reply #18 on: December 01, 2008, 16:23:49
Ciao Aldo..non ho capito una cosa...effettuando un lancio in angolazione, per far posare prima la mosca, e poi tutto il resto, non c'è la possibilità, di far "schiantare" letterarmente la mosca sull'acqua, creando rumore?? se si, come si può fare per evitare tutto questo?? io mi stò parecchio esercitando, e devo dire, che noto parecchi miglioramenti...l'unica cosa, al momento dello shooting, devo tenere la canna un pò più alta, perchè, se l'abbasso, matematicamente, la mosca si posa disastrosamente..a tal punto, che a 10mt, sento il tonfo... forze carico troppo?? o abbasso troppo la canna?? come devo fare, per avere la posa leggera?? a livello di movimento no-stop, e lavoro della mano sinistra, ci sono.. mi manca solo questo...dammi qualche consiglio, così mi continuo ad allenare, e appena c'è la possibilità, mi dai qualche dritta e consiglio dal vivo...

Ciao

Alessandro
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Reply #19 on: December 01, 2008, 22:51:54
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Ciao Aldo..non ho capito una cosa...effettuando un lancio in angolazione, per far posare prima la mosca, e poi tutto il resto, non c'è la possibilità, di far "schiantare" letterarmente la mosca sull'acqua, creando rumore?? se si, come si può fare per evitare tutto questo?? io mi stò parecchio esercitando, e devo dire, che noto parecchi miglioramenti...l'unica cosa, al momento dello shooting, devo tenere la canna un pò più alta, perchè, se l'abbasso, matematicamente, la mosca si posa disastrosamente..a tal punto, che a 10mt, sento il tonfo... forze carico troppo?? o abbasso troppo la canna?? come devo fare, per avere la posa leggera?? a livello di movimento no-stop, e lavoro della mano sinistra, ci sono.. mi manca solo questo...dammi qualche consiglio, così mi continuo ad allenare, e appena c'è la possibilità, mi dai qualche dritta e consiglio dal vivo...
Ciao
Alessandro

La traiettoria angolata consiste nel proiettare la coda in alto nel lancio all'indietro e poi mantenere la coda in linea, angolata verso il basso, nel lancio in avanti. Questo deve essere più corto della distanza tra il pescatore e il punto nel quale si deve posare la mosca, dopo il momento spinta si effettua lo shoot che deve essere dosato per ricoprire la distanza mancante.
Spero di essere stato chiaro.

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