Finite le ferie e ritornati a Cosenza, con Vittorio ci siamo messi al morsetto per costruire alcuni artificiali di nuova concezione, roba top secret,
l'autore mi ha imposto di non divulgarli.
Finita la costruzione non rimane altro che provarli. Abbiamo deciso di effettuare l'operazione questa mattina. Alle 8:00 Vittorio è sotto casa, carichiamo l'attrezzatura, facciamo una ricca colazione al bar di fronte e via alla volta del torrente.
In macchina Vittorio mi fa: ti porto in un torrente bello ampio dove ci divertiremo a lanciare... "LE ULTIME PAROLE FAMOSE". Le prime buche erano davvero molto belle
Inizia a lanciare Vittorio e subito ferra la prima trota
Il recupero
Bella fario
Vittorio col suo trofeo
Si risale un po', qualche altra buca con altre catture e poi si entra letteralmente nella giungla. Il torrente è incassato tra due pareti a strapiombo colonizzate da ogni tipo di vegetazione, la fanno da padrone i rovi ricchi di grosse more mature. Si prosegue come "Guastatori" con la speranza di trovare un posto più aperto, dobbiamo recidere rami, liane, spine per poter proseguire. Raramente tentiamo un lancio ma puntualmente arrediamo i rami con le nostre belle mosche variopinte. Dopo un centinaio di metri proseguendo nel greto, unico modo per risalire, ci arrendiamo e percorriamo il greto del torrente in senso inverso.
Una grossa consolazione è stata constatare che il torrente è pieno zeppo di trote anche di grossa taglia. In ogni buca che abbiamo attraversato nel risalirlo si vedevano sfrecciare delle grosse sagome scure sui trenta quaranta centimetri e anche oltre.
Questo significa che quel tratto non è altro che un grosso serbatoio di fauna che alimenterà anche la parte più a valle dove è più agevole lanciare.
p.s. Vittorio è riuscito a fare un breve video di una sua cattura con una videocamerina appesa al suo petto (vedi foto). Certamente lo inserirà.