Se imbobino una coda # 2 in un mulinello per coda 4/5 le trote si offendono?

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Author Topic: Se imbobino una coda # 2 in un mulinello per coda 4/5 le trote si offendono?  (Read 4433 times)

Liszt93

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Volevo sapere quali sono gli svantaggi (che in parte immagino ma vorrei avere conferma). Il mulinello da mosca dovrebbe servire solo per raccogliere la coda.

Così mi organizzerei con un mulinello 4-5 per i torrenti e i fiumi, e uno per coda 8-9 per il mare.


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Ad una domanda così formulata mi verrebbe di rispondere - le trote no ma la logica e l buon senso si!

Se invece si volesse fare un discorso serio, allora la risposta sarebbe molto più articolata e per poterla articolare è necessario conoscere alcune cose:

1) A che pro una coda #2?

2) Possiedi una canna adatta a questo numero di coda?
 
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Liszt93

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Ad una domanda così formulata mi verrebbe di rispondere - le trote no ma la logica e l buon senso si!

Se invece si volesse fare un discorso serio, allora la risposta sarebbe molto più articolata e per poterla articolare è necessario conoscere alcune cose:

1) A che pro una coda #2?

2) Possiedi una canna adatta a questo numero di coda?
 

Purtroppo non ho una canna adatta in questo momento ma stavo pensando di prenderla, proprio perché pesco in micro-micro-micro torrenti, da un certo punto di vista pescare con una coda del 2 (ma anche del 3) sarebbe più indicato, e forse anche più gradevole.
Per "manovrare" bene una #2 però ci vuole molta esperienza tecnica e bravura, non me la sentirei per adesso, comunque se prendo una canna per code 2 e 3 mi lascerei l'opportunità per dopo, il problema resta il  prezzo...

volevo economizzare sui mulinelli però, ma li prendo in alluminio, ne ho visti alcuni che non costano molto, circa 30-40 euro, mi piacciono di più esteticamente.

Attualmente ne ho uno in grafite per coda 3/4 (al quale ho messo una 4) pagato 9 euro, che avevo abbinato ad una canna 7,6 per code 4-5 (più corte e più sensibili non ce n'erano), questo perché l'assortimento che avevano in quel negozio online erano mulinelli 3/4-5/6-7/8, e ho scelto l'opzione più piccola naturalmente,
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Le mie impressioni in pesca con questa attrezzatura sono state in primis l'esagerazione, avevo l'impressione di pescare con un attrezzo troppo rigido per le povere trote di piccole dimensioni che costellano quel torrentello, anche la potenza di una coda 4 mi è sembrata smisurata, dato che lì bisogna pescare a distanza molto ravvicinata. Poi il cimino strisciava di continuo con i rami, troppo lunga a mio avviso, una 6,6 mi avrebbe sicuramente aiutato.

L'idea dei mulinelli era per economizzare, prendere un coda 4/5 per mettere code fino al 5, e un coda 8/9 per mettere delle code dal 6 al 9, così anche se avessi 4 canne da mosca un domani, potrei usare o l'uno o l'altro, ma ho paura di sbilanciare l'attrezzo


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A mio avviso rapportare il peso della coda alle dimensioni della preda non è del tutto esatto, almeno che non si vogliano insidiare grosse prede come salmoni, tarpon, ecc.

Credo anche che, per pescare molto corto (cioè con qualche metro di coda fuori canna), specialmente per chi non ha tanta dimestichezza con il lancio, sia più adatta una coda più pesante (4/5). Altro discorso è la misura della canna, se effettivamente esistono grossi impedimenti dovuti alla vegetazione allora conviene scegliere una canna di lunghezza adatta.

Detto questo, mi sembra doveroso fare un po’ di chiarezza sulla differenza tra attrezzature leggere e pesanti. Utilizzare le une o le altre significa cambiare completamente tecniche di lancio. Le attrezzature leggere quali canne da 7 a 8 piedi ad azione rapida che lanciano code del 2/3 sono adatte a chi preferisce la velocità, la silenziosità e la precisione, vedi la TLT. Con tale tecnica la canna diventa una leva che il pescatore gestisce e non subisce. Ne consegue che un mulinello pesante limita l’azione che genera velocità e accelerazione.

Con le attrezzature pesanti e lente ( code dal 5 in su) le cose cambiano notevolmente, la canna diventa una molla con i suoi tempi di carica e di scarica, il pescatore deve adattarsi a questi tempi e quindi subisce l’azione dell’attrezzo (meno precisione, più rumorosità e più fatica)

Come detto precedentemente, se il lancio è relativamente corto (2/3 metri di coda più finale fuori canna) e non si ha tanta dimestichezza con il lancio, allora è preferibile una coda più pesante in modo che quei pochi metri possano caricare più facilmente l’attrezzo.

Questo è solo un mio parere opinabilissimo.
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Liszt93

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A mio avviso rapportare il peso della coda alle dimensioni della preda non è del tutto esatto, almeno che non si vogliano insidiare grosse prede come salmoni, tarpon, ecc.

Credo anche che, per pescare molto corto (cioè con qualche metro di coda fuori canna), specialmente per chi non ha tanta dimestichezza con il lancio, sia più adatta una coda più pesante (4/5). Altro discorso è la misura della canna, se effettivamente esistono grossi impedimenti dovuti alla vegetazione allora conviene scegliere una canna di lunghezza adatta.

Detto questo, mi sembra doveroso fare un po’ di chiarezza sulla differenza tra attrezzature leggere e pesanti. Utilizzare le une o le altre significa cambiare completamente tecniche di lancio. Le attrezzature leggere quali canne da 7 a 8 piedi ad azione rapida che lanciano code del 2/3 sono adatte a chi preferisce la velocità, la silenziosità e la precisione, vedi la TLT. Con tale tecnica la canna diventa una leva che il pescatore gestisce e non subisce. Ne consegue che un mulinello pesante limita l’azione che genera velocità e accelerazione.

Con le attrezzature pesanti e lente ( code dal 5 in su) le cose cambiano notevolmente, la canna diventa una molla con i suoi tempi di carica e di scarica, il pescatore deve adattarsi a questi tempi e quindi subisce l’azione dell’attrezzo (meno precisione, più rumorosità e più fatica)

Come detto precedentemente, se il lancio è relativamente corto (2/3 metri di coda più finale fuori canna) e non si ha tanta dimestichezza con il lancio, allora è preferibile una coda più pesante in modo che quei pochi metri possano caricare più facilmente l’attrezzo.

Questo è solo un mio parere opinabilissimo.



Eccomi di nuovo, ho avuto difficoltà con la connessione

Mi trovi pienamente d'accordo, anche io credo che il numero della coda non sia direttamente proporzionale   alla grandezza delle prede, mi riferivo più a un fatto di sensibilità/azione dell'attrezzo, è molto rigido perciò garantisce prontezza di ferrata, ma è un altro genere di canna rispetto a quello che fa vedere Roberto Pragliola in quella famosa intervista su youtube sulla TLT, avverto l'esigenza di passare a qualcosa di migliore. Per me vedere la canna che si piega molto (seppure i pesci siano piccoli) è una doppia soddisfazione, era questo che intendevo dire.

Io avevo intenzione di dirigermi verso quest'ultimo tipo di filosofia di lancio (la TLT), proprio per la silenziosità, come mi hai dato modo di notare. Magari è un fattore indipendente e mi contraddirai, però, personalmente, ho l'impressione che pescando in acque semiferme e molto basse o addirittura "a specchio" durante il periodo estivo, quindi con scarsissimo rumore dell'acqua che fluttua, quella della precisione e della silenziosità potrebbe risultare la mossa vincente.

L'estate scorsa ho avuto delle serie difficoltà, i pesci erano davvero sospettosi, rincorrevano le mosche che gli proponevo ma non appena erano sul punto di abboccare se ne disinteressavano. Forse il colore della coda non è neppure dei migliori, è un arancio molto accesso, magari un verde fioco sarebbe più indicato.
E' stata la vegetazione a complicare ulteriormente la situazione, nei punti meno infrascati, che erano alla portata della mia 7,6, riuscivo ad avere un'azione di pesca agevole.


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 quella della precisione e della silenziosità potrebbe risultare la mossa vincente.

A parer mio è la prima regola da rispettare!

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Forse il colore della coda non è neppure dei migliori, è un arancio molto accesso, magari un verde fioco sarebbe più indicato.


Credo che il colore della coda non abbia nessuna importanza, anche perché tra la coda e l'artificiale c'è un finale sui 4/5 metri. Io in questi casi utilizzerei un tip di 150 cm dello 0,12 e possibilmente di fluorocarbon, un artificiale poco vestito e più simile in dimensioni e colore all'insetto che schiude in quel momento.




























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 quella della precisione e della silenziosità potrebbe risultare la mossa vincente.

A parer mio è la prima regola da rispettare!


Credo che il colore della coda non abbia nessuna importanza, anche perché tra la coda e l'artificiale c'è un finale sui 4/5 metri. Io in questi casi utilizzerei un tip di 150 cm dello 0,12 e possibilmente di fluorocarbon, un artificiale poco vestito e più simile in dimensioni e colore all'insetto che schiude in quel momento.





Sì la silenziosità è indubbiamente principale, soprattutto se contestualizzata in un ambiente con acqua piatta e a bassi livelli come quello che frequento,un riale insomma....soprattutto considerando le prede ( le sospettosissime fario); una palestra tostissima per chi pesca a mosca, secondo me.

Ho tenuto in considerazione rigorosamente tutte le regole base anche per quanto riguarda lo spostamento, prendere le trote "alle spalle", muoversi molto lentamente nell'acqua, sfruttare grossi massi come nascondiglio ecc.


Sin dal primo giorno che ho scoperto il luogo ho pensato che se mai riuscissi a domare abilmente le trote di questo posto incantevole con la mosca non avrei più difficoltà in nessun altro fiume che mi potrebbe capitare di praticare altrove.

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Come finale stavo ne stavo utilizzando uno conico, di 2,75 m, che andava dallo 0,53 allo 0,178 di diametro (una scelta che mi sono dato per facilitarmi il compito essendo agli inizi).
 
Oggi metterei da parte il conico. Pescavo con mosche galleggianti, ne ho provate molte non sapendo ancora su quali orientarmi.
Proverò per il tip di 150 cm! Ma qui sul forum posso trovare la ricetta che fa al caso mio?
___________

Vista la gentilezza,  ;D mi farebbe piacere se analizzassimo anche un secondo caso (e poi spengo e vado a pesca, vi aggiornerò!  ;D, l'attrezzatura era la medesima, e anche le mosche (un assortimento di galleggianti), io ero un po' più a valle, c'erano delle dighe.
Ebbene era settembre, io lanciavo oltre la cascatella delle piccole dighe (parlo sempre di condizioni di pochissima acqua, e semiferma), hai presente la classica pozza un po' più profonda che si forma a ridosso di queste? Ecco quella, profonda 50 centimetri circa.

Io lanciavo ma.. le trote stavano basse, praticamente distese sul suolo, e la mosca a galla, e non si "incontravano" mai, erano le più grosse che avessi visto nel torrente. Era forse il momento di passare a mosche affondanti? Come le ninfee sommerse? Io in quel momento disponevo solo di quelle galleggianti e non ti dico la frustrazione.


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Come finale stavo ne stavo utilizzando uno conico, di 2,75 m, che andava dallo 0,53 allo 0,178 di diametro (una scelta che mi sono dato per facilitarmi il compito essendo agli inizi).
 
Oggi metterei da parte il conico. Pescavo con mosche galleggianti, ne ho provate molte non sapendo ancora su quali orientarmi.
Proverò per il tip di 150 cm! Ma qui sul forum posso trovare la ricetta che fa al caso mio?


Il finale conico io lo trovo ottimo, faccio un'asolina in punta e aggiungo 150 cm dello 0,12/0,14/0,16  in base all'artificiale usato.


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Io lanciavo ma.. le trote stavano basse, praticamente distese sul suolo, e la mosca a galla, e non si "incontravano" mai, erano le più grosse che avessi visto nel torrente. Era forse il momento di passare a mosche affondanti? Come le ninfee sommerse? Io in quel momento disponevo solo di quelle galleggianti e non ti dico la frustrazione.

Qui ti rispondo con una domanda: E' necessario catturare ad ogni costo? Pesco esclusivamente a galla, cerco ogni mezzo per far salire la trota, se non riesco pazienza! La trota merita di non essere presa perché più furba di me.

Poi ognuno è libero di pescare come gli pare.

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Il finale conico io lo trovo ottimo, faccio un'asolina in punta e aggiungo 150 cm dello 0,12/0,14/0,16  in base all'artificiale usato.



Qui ti rispondo con una domanda: E' necessario catturare ad ogni costo? Pesco esclusivamente a galla, cerco ogni mezzo per far salire la trota, se non riesco pazienza! La trota merita di non essere presa perché più furba di me.

Poi ognuno è libero di pescare come gli pare.



L'unico problema dei finali conici è che devo comprarli online purtroppo, qui in giro non si trovano.

Questa tua considerazione mi ha trasmesso la giusta carica. La pesca mosca è in effetti un continuo confrontarsi, quasi una sfida con sé stessi e le proprie abilità, ma soprattutto tra sé stessi e la trota.. di certo essere abili anche in situazioni difficili come questa, trovando il modo di portare condizioni sfavorevoli a proprio vantaggio solo ed esclusivamente attraverso il modo di presentare l'esca lo trovo eticamente il massimo, ed eleva psicologicamente il pescatore ai limiti dell'impossibile.

Tuttavia essendo "uomo di passione", come si dice in gergo, una certa frenesia (adrenalinica), scorre nelle vene anche a me oltre che alle trote e proverò a contenerla, doppiamente adesso che sono i primi anni che pratico casa sua eheh. So bene che la mosca è una tecnica che richiede pazienza, mente lucidissima, e moltissima pratica, ci si prova insomma. Queste sono solo alcune delle ragioni che mi hanno spinto ad avvicinarmene.

A presto! Spero che il clima permetta, siamo a Maggio potrebbe anche concedermelo qualche giorno, sembra che me lo faccia apposta, boh!
Buona serata
Mario



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