Unghia finta in policarbonato
Come già detto nel post precedente
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LoginL’originale è in plastica e, come promesso, ho fatto diverse prove di farli in plastica e non avendo il materiale per fare le colate, i risultati sono stati deprimenti, poi ho pensato di usare il policarbonato-
Ho incollato fra loro più strati di materiale e dopo ho provato a dare la curvatura trasversale tramite l’uso del platorello ma anche questo ha dato risultati a dir poco deprimenti. Abbandonata l’idea ho optato per mantenere la parte superiore e inferiore perfettamente piane. Ho dovuto perciò lavorare sulla curvatura longitudinale aumentandone il raggio di curva a 3,4 cm perché le superfici piane non creano turbolenza che dà il movimento ondulante mentre con la curva accentuata si ottiene questo movimento.
Se si applica lo skirt il movimento viene ridotto, come logico, ma si può applicarne uno costituito da pochi elementi che influiranno pochissimo sull’azione.
Utilizzare il policarbonato consente di fare il nostro “cucchiaino ondulante” (forse non è più un cucchiaino) in pochi minuti contrariamente alla costruzione in metallo data la maggiore facilità di lavorazione e i pochi arnesi necessari.
Sono sufficienti un paio di forbici da lattoniere, un trapano con le punte e il platorello ( meglio una levigatrice a nastro).
Disegniamo con un pennarello indelebile su una striscia di policarbonato da 2 o 3 mm (3 mm è meglio, dà maggiori garanzie) il profilo del cucchiaino con la dima che avremo fatto precedentemente, profilo/i qui sotto esposti in scala 1: 1 per cui basta stamparli. Sono leggermente più lunghi per compensare la curvatura. Come vedete sono di 3 tipi, l’originale e le sue variazioni maggiorate.
Quest’ultime si muovono benissimo ma, di fatto, non sono più unghie.
Tagliamo con le forbici da lattoniere a circa 1-2 mm dal segno del profilo e poi con il platorello rifiniamo, Segniamo i punti dove forare:
- dove dovrà essere fissato l’amo con un ribattino da 2 mm foriamo con una punta da 2,25 o 2,5 a circa 7-8 mm dal bordo
- il foro dall’altro lato sarà da 2 mm
Fare lo scasso poco profondo (0,5 mm) dal foro più grande alla fine del pezzo ben diritto sull’asse principale per alloggiare parte dell’asta dell’amo utilizzando una piccola fresa o un piccolissimo disco da taglio del dremmel (io uso un disco da taglio metalli del Dremmel ultra-consumato non più adatto per metalli) oppure una lama di seghetto da ferro.
Questa è la curva che deve assumere il pezzo:
Questa curva è quasi come quella che tracceremmo con il coperchio di una bomboletta di vernice spray da 400 ml.
Possiamo curvare il pezzo di policarbonato controllando la curvatura con quella che avremo disegnato su un foglio (r=3,4 cm) che sarà il nostro riscontro.
Fatta la curva dobbiamo piegare leggermente in senso contrario a questa circa 8 mm della parte terminale come da foto
Dobbiamo ora applicare l’amo con un ribattino di alluminio o rame da 2 mm. Se è necessario possiamo allargare l’anello dell’amo quanto basta.
una volta assemblato l'amo questo è il risultato
confronto di copie di varie misure con l’originale in alto ( durante le varie fasi di lavorazione)
Ora dobbiamo provare il nuoto e se ci fossero problemi dobbiamo agire sulla curvatura aumentandola o diminuendola e se tutto va bene possiamo passare alla penultima fase: la colorazione e/o applicare il foil olografico, lo skirt se vogliamo e per ultimo una bella mano di resina epossidica.
Gli ultimi nati, i primi 4 = modello 1 originale e l’altro solitario è un mod. 2
e come vedete il modello 2 supporta uno skirt più sostanzioso senza problemi.
Questo metodo può essere utile anche per altri piccoli modelli (forse).
Fatene almeno uno per provarlo e fatemi sapere, tanto vi costa niente (se vi pare)
Salute e saluti a tutti.