Lo scorso venerdì, come ogni settimana, mi sono recato a pesca accompagnato da un amico che, affascinato dalle mie catture, ha deciso di venire a provare con me l’ebbrezza della pesca al serra dalla spiaggia. La serata scorreva tranquilla, anche troppo, dato che sino alle 2.30 non avevamo pescato nemmeno una mormoretta, probabilmente proprio a causa della presenza dei serra nei paraggi. Passano pochi minuti ed il segnalatore di abboccata posizionato sulla canna del mio amico prende il volo. Nonostante la mia insistenza ad attendere ancora qualche secondo, per dare il tempo al serra di ingoiare il boccone, lui preferisce dare subito inizio al recupero: un paio di giri di mulinello ed il serra si slama!!!
Marco, questo il nome dell’amico, decide allora di continuare ugualmente il recupero per verificare lo stato del trancio post-attacco, trancio che esce dall’acqua quasi intatto. A questo punto gli consiglio di rilanciare subito senza perdere ulteriormente tempo, nella speranza che il serra possa ritornare per completare l’opera, ma questo non accade. Marco era distrutto dal dispiacere di aver avuto in canna il pesce dei suoi sogni, ma di aver sprecato la sua occasione solo per non avermi dato ascolto.
Questa esperienza però gli ha fatto comprendere l’importanza dell’attesa del momento giusto per iniziare il recupero e del sangue freddo che un pescatore deve necessariamente avere in determinate circostanze.
E’ comprensibile, soprattutto per chi è alle prime armi, farsi prendere dall'entusiasmo, ma occorre imparare a dominare le proprie emozioni per limitare al massimo i possibili errori.
Non abbiate fretta di recuperare ed attendete sempre che il mulinello cominci a sfrizionare, per avere maggiori probabilità di successo e coronare così il vostro sogno …