Surfcasting - Catture di SurfMaster76

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Autore Topic: Surfcasting - Catture di SurfMaster76  (Letto 71674 volte)

ziototon

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Risposta #140 il: Ottobre 16, 2014, 17:44:42
Grande Luigi  !!!!! Bella bestia,complimenti. .dalle nostre parti ormai siamo dedicati ai predatori famelici !! Piuttosto,dov eri ?sempre agli alimini ?

Ciao e complimenti ancora
Vincenzo
Vivi il mare come vivi la tua vita. Credi in lui come credi nei tuoi valori. Rispettalo e ti regalerà un sogno.


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Risposta #141 il: Ottobre 16, 2014, 18:45:40
Ciao Vincenzo, ti ringrazio per i complimenti. In effetti negli ultimi anni pare sia più facile prendere un serra che una mormora ...  calabria

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Piuttosto,dov eri ?sempre agli alimini ?

No, nei pressi di Gallipoli.


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Risposta #142 il: Ottobre 25, 2014, 17:17:20
24/10/2014. La mia fotocamera “giocattolo” non riesce ad immortalare che la prima onda, ma ieri sera, di onde, ce n’erano davvero tante e molto potenti, alimentate dal forte vento di Maestrale che soffia oramai da un paio di giorni. Come se non bastasse, dopo poco dal mio arrivo, inizia anche a piovere ed in lontananza scorgo il bagliore di qualche fulmine! Ci mancava solo il temporale, ma fortunatamente non sento alcun tuono, e questo mi lascia pensare che il temporale sia ancora piuttosto lontano. E’ una situazione quasi al limite, ma dopo aver percorso quasi cinquanta chilometri per raggiungere la spiaggia di Pescoluse, decido comunque di non arrendermi e provarci ugualmente.


La Black Fury purtroppo non riesce a contenere la prorompente forza del mare, mentre la GRX è assolutamente a proprio agio tra quelle onde. Anche questa volte, sulla GRX, uso il “classico” calamento per i serra ed una zavorra a sfera da 150gr. Inoltre, date le condizioni del mare, evito di inserire il polistirolo all’interno del trancio di cefalo, e lo lascio libero di “svolazzare” nella turbolenza.


Verso l’una, finalmente, smette di piovere e pian piano anche le nubi che prima coprivano completamente il cielo, vanno diradandosi lasciando intravedere le prime stelle. Fa freddo, forse anche a causa dell’elevata umidità presente nell’aria pertanto, per cercare di scaldarmi un pochino, mi alzo e faccio quattro passi sulla spiaggia completamente deserta e sferzata dal forte vento.
Sono quasi le due e trenta quando decido di recuperare il trancio per l’ennesimo controllo, ma con grande sorpresa sento un peso “anomalo” dall’altro capo del filo. Il peso è costante, ma senza scossoni o colpi di testa: sono quasi giunto al termine del recupero quand’ecco che sulla battigia fa capolino una stupenda murena da 1Kg che ha gradito il trancio!!!




Il terminale è inguardabile, un groviglio indistricabile che, senza perder tempo, taglio e sostituisco per continuare a pescare ancora un po’, con la vana speranza di scovare anche la Regina tra quelle onde, ma niente. Ad ogni modo, nonostante le premesse non fossero proprio delle più rosee, anche questa difficile, ma bellissima pescata si è conclusa con un bel successo.


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Risposta #143 il: Ottobre 25, 2014, 19:09:34
Ciao Surf, complimenti per la bellissima murena e per le bellissime foto, un mare davvero fantastico, da spigola 
Premesso che non ci capisco niente di Surfcasting, mi spieghi come si fa a capire se una canna da Surf è adatta al mare formato o meno, nel senso come fate a capire se tiene o meno il mare mosso: è pura curiosità la mia 


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Risposta #144 il: Ottobre 25, 2014, 20:30:10
Ciao Dario, in linea di massima tutte le canne da SurfCasting sono adatte a gestire il mare mosso, naturalmente ognuna con i limiti imposti dal proprio casting. Il problema però nasce dal fatto che il termine SurfCasting, molto spesso viene utilizzato erroneamente per indicare attrezzi che, con quella specifica disciplina, non hanno nulla a che vedere.
Oggi come oggi non è difficile trovare sul mercato canne da PAF, o ancor peggio da BeachLedgering, spacciate come canne adatte alla pratica del SurfCasting; tanto per citare un esempio eclatante, basta andare sul sito della Italcanna, nella sezione dedicata alle canne da SurfCasting, per trovare sia la EVO 120 che la nuova GVTR!!! Con queste indicazioni sbagliate non sarà difficile trovare qualcuno che pratica il SurfCasting con una Evoluzione da 120gr ...  calabria
Per quella che è la mia modesta esperienza, ritengo che la Black Fury sia un ottima canna da pesca a fondo, con cui si può affrontare senza problemi anche un mare mediamente formato o una scaduta avanzata, ma non una mareggiata come quella di ieri sera.

PS: grazie per i complimenti Dario.


tiburon88

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Risposta #145 il: Ottobre 30, 2014, 09:39:33
Complimenti luigi, ancor prima che per il pesce, per la tenacia e la voglia dimostrata.

La penultima mia pescata notturna dedicata ai serra è stata flagellata dalla murene. Premetto che è un pesce che non mangio, dunque ributto in acqua(immagina dunque slamare il pesce in quel groviglio, sai meglio di me che non è affatto facile)). Ho avuto in tutta la serata 5 mangiate ed ho dovuto buttare cinque terminali nuovi che avevo preparato poche ore prima proprio per i serra. la prima murena era un pescione da quasi tre kg e mi ha fatto penare non poco finchè l'ho staccata dal fondo. Se frequenti spot trafficati da murene, attrezzati di molti terminali, li rendono inutilizzabili.

Un saluto ed ancora complimenti.
I lOvE FiShInG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

StOp AlLe ReTi AbUsIvE!!!!!!!!!!!!!

EtIcA & SpOrT


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Risposta #146 il: Ottobre 31, 2014, 00:43:34
Ciao Giovanni e grazie per i complimenti. In effetti la murena è un pesce particolarmente difficile da spiaggiare e piuttosto inconsueto da incontrare su di un fondale prettamente sabbioso. A dirti il vero, date le condizioni del mare, ho pensato sin da subito che si trattasse di una grossa spigola, ma poi non sentendo le "testate", non riuscivo proprio ad immaginare cosa stessi recuperando. Lo stupore nel vedere quel bel pescione è stato grande, ancor di più quando ho visto come mi aveva ridotto il terminale!!!


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Risposta #147 il: Dicembre 20, 2014, 14:00:13
19/12/2014. Le recenti mareggiate hanno rimodellato il profilo della spiaggia, scavando un gradino di circa un metro e mezzo di profondità e disseminando una folta distesa di posidonia lungo tutto il profilo dell’arenile. Tra il gradino ed il mare ho a disposizione poco spazio, tant’è vero che riesco a malapena a distendere la canna per lanciare, tuttavia dopo i primi tentativo trovo una “corsia” che mi permette di lanciare agevolmente.

Il mare è calmo e non c’è un filo di vento. In altri periodi dell’anno, nelle stesse condizioni, non sarebbe improbabile incontrare il serra, ma ora la temperatura dell’acqua è troppo bassa ed il predatore preferisce di certo acque più calde per compiere le sue scorribande. Nutro dunque poche speranze di incontrarlo, ma avendo a disposizione il trancio di cefalo, lo lancio comunque. Intanto, visto che americano e coreano pare non siano molto graditi dai pinnuti, provo ad innescare di un paio di bibi sul paternoster montato sulla Black Fury. Fa molto freddo e la forte umidità contribuisce ad aumentarne la percezione, così decido di fare quattro passi in spiaggia per riscaldarmi un po’, ma non faccio in tempo a voltarmi che l’ascensore risale di colpo di circa un metro, per poi iniziare a scendere dopo pochi secondi. Stacco l’ascensore ed inizio a recuperare con molta calma, e così, poco dopo, giunge in spiaggia questa stupenda mormora da mezzo chilo.

Non sarà certo la “preda della Vita”, ma erano anni che non ne vedevo una di queste dimensioni!!!



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Risposta #148 il: Giugno 04, 2016, 11:45:53
03/06/2016 La serata è piuttosto tranquilla, il cielo è coperto da un fitto strato di nuovle e non c’è vento; il mare è mosso quel tanto che basta per far aprire il fondo. Date le circostanze decido di utilizzare un Evolution da 125gr come zavorra per la mia Black Fury, con un paternoster a due terminali. Come nylon per i terminali utilizzo il Tubertini Dragon Neutral dello 0,25 e due ami Tecnofish Reflex del n. 4 con occhiello e a becco d’acquila. Sul terminale corto, quello situato in alto, innesco del bibi mentre su quello in basso, più lungo, un americano. Dopo circa una quindicina di minuti dal lancio l’ascensore, con due rapide “fughe”, raggiunge l’anello e mi fa capire che qualche pesciolino ha gradito il menù. Infatti recupero una bella mormora da due etti che ha abboccato al bibi innescato sul terminale alto (di solito, quando un pesce abbocca sul terminale alto, il movimento dell’ascensore è più marcato e visibile).

Di tanto in tanto recupero e rilancio il trancio innescato sulla GRX-S, prima di tutto per verificarne lo stato e anche perché il rumore provocato dal tuffo dell’esca potrebbe incuriosire qualche predatore nei dintorni. E’ proprio durante una di queste “verifiche” che sento un peso enorme e capisco che non può essere dovuto soltanto al trancio ed alla zavorra, sebbene l’ascensore non mi avesse dato nessun segnale di abboccata. Strano … chi lo sa, potrebbe essere anche un alga impigliata sul calamento o una busta di plastica piena d’acqua, tuttavia di tanto in tanto sento una leggera trazione verso il largo, ma non scorgo nulla sulla superficie così penso ad una spigola o ad un polpo, ma poi al termine del recupero ecco la sorpresa: un bel serra da 1,8kg!!!

Non mi era mai capitato di pescare un serra così tranquillo, che non facesse mille piroette fuori dall’acqua prima di essere salpato!!!




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Risposta #149 il: Giugno 25, 2016, 11:07:32
24/06/2016. Questa sera ad attendermi al mio arrivo trovo un mare forza olio, spianato dal forte grecale, ed una Luna molto luminosa che mi permette di intravedere il fondo sui primi metri d’acqua. E proprio in quel frangente che scorgo delle “chiazze” di alghe depositate sul fondo a circa una quarantina di metri dalla battigia. Poco più in là ne scorgo una un po’ più grande e decido quindi di sondarne il perimetro effettuando dei lanci non molto forzati. Mentre con la Black Fury innescata a bibi tento di richiamare qualche sparide, con la Greys ed il trancio di cefalo cerco di attirare qualche serra di passaggio che, date le condizioni meteo marine, non dovrebbe mancare.

Verso mezzanotte, l’ascensore della Black Fury ha un sussulto improvviso, ma attribuisco al vento piuttosto sostenuto quel movimento. Dopo poco invece devo ricredermi in quanto l’ascensore inizia una repentina caduta al suolo. Inizio a recuperare, ma senza alcun peso sin quando inizio ad avvertire una leggera trazione verso destra, ed è proprio da quel lato che, sugli ultimi metri del recupero, sento delle forti testate. Una bella mormora da 400gr che pascolava sulla chiazza di posidonia ha voluto assaggiare il mio bibi!! Senza perdere tempo, Innesco un altro bibi e rilancio nello stesso punto di prima. Infatti non passano che una manciata di minuti che l’ascensore questa volta risale fulmineamente verso il primo anello indicandomi la presenza di un’altra preda: una bella mormora da 250gr.

Nonostante i successivi tentativi nessun’altra mormora è venuta a farmi visita ne tantomeno nessun predatore sul trancio di cefalo, nonostante le condizioni favorevoli.



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Risposta #150 il: Ottobre 15, 2016, 16:39:38
14/10/2016. So già che dovrò affrontare delle condizioni al limite, data l’esposizione della spiaggia allo scirocco, ma ho deciso di tentare comunque; d'altronde è risaputo che un mare “movimentato” non fa altro che aumentare le probabilità di successo!!! Inoltre il cefalo che ho con me questa sera è veramente freschissimo e mi dispiacerebbe congelarlo per la successiva pescata, così inizio a preparare dapprima la Grey’s con un bel trancione di cefalo che lancio in balia delle onde, senza metterci il polistirolo all’interno, tanto questa sera ci penserà il Mare ad animarlo.
 

Messa a punto la Greys, passo a preparare la Black Fury sulla quale opto per una soluzione mono amo, con terminale da 60cm dello 0.30 ed un amo del n. 4 a becco d’aquila su cui innesco un bel bibone. Su entrambe le canne utilizzo sfere da 150gr che mi garantiranno una buona tenuta dei calamenti per tutta la pescata. Ora finalmente sono in pesca con entrambe le canne e posso finalmente rilassarmi e bere un bel caffè, ma tenendo sempre sotto controllo gli ascensori, i cui movimenti, in queste difficili condizioni, vanno  interpretati. Il fragore delle onde non tende a placarsi ed il vendo satura l’aria di una nebbiolina profumatissima. Penso a tutti quei pinnuti che tra quelle onde stanno cacciando le loro prede e spero che qualcuno venga a “cacciare” anche il mio trancio … A quanto pare il mio desiderio viene ben presto esaudito, infatti scorgo una poderosa botta sulla Greys che è posizionata ad una cinquantina di metri dalla mia posizione attuale, così m’incammino verso la canna con passo deciso e noto una seconda “scossa” che fa cadere l’ascensore sulla sabbia. Aumento il passo per raggiungere velocemente la canna e quando ormai sono a pochi metri vedo il cimino completamente curvato ed il mulinello che cede filo. Inizio a recupera con fare deciso e porto a riva questo fantastico pesce serra da 1,5Kg.
 

Date le dimensioni della mia preda penso che il nostro piccolo amico non sia il solo tra quelle onde, pertanto innesco e lancio nuovamente, ma nessun altro predatore verrà a farmi visita per tutta la notte.
Ritorno a casa contento per il risultato, e già la mente si proietta alla prossima battuta …


Eugenio68

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Risposta #151 il: Ottobre 19, 2016, 18:02:20
Ciao SurfMaster76, complimenti, sei veramente in gamba.
Volevo chiederti, ma l'esca, il cefalo, come te la procuri? Ti porti il cefalo da casa? E come lo trasporti?
Grazie.
Uomo libero, amerai sempre il mare! Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi infinito dell’onda che rotola e il tuo spirito è un abisso altrettanto amaro.
Charles Baudelaire


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Risposta #152 il: Ottobre 19, 2016, 22:08:56
Ciao Eugenio, grazie per i complimenti. Il cefalo lo acquisto in pescheria e lo pulisco a casa. Taglio la testa, lo eviscero e lo apro a libro. A questo punto elimino la lisca centrale facendo attenzione a non tagliare la coda. Tutto lo "scarto" lo metto in una bustina di plastica ed in un'altra bustina ci metto il cefalo pulito e pronto all'uso. La testa e la lisca vengono usate come "pastura", mentre le interiore diventeranno il gustoso e profumato "ripieno" del nostro salsicciotto.


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Risposta #153 il: Ottobre 14, 2017, 12:41:06
13/10/2017. Torre Vado, una spiaggia stupenda che nel periodo estivo è meta preferita di tante persone che la “vivono” in tutte le ore della giornata, ma oramai deserta e nuovamente disponibile per le mie rilassanti battute di pesca!!! In spiaggia ci sono soltanto io e qualche gatto attratto dal profumo del mio immancabile trancio di cefalo. La spiaggia di Torre Vado è esposta a Scirocco pertanto il forte vento di Tramontana spiana il mare e lo rende calmo come un lago. L’assenza quasi totale di rumore mi permette di sentire sulla mia destra dei “tonfi” in acqua tant’è che, voltandomi verso quella direzione, scorgo dei pesci (con molta probabilità si tratta di piccoli cefali), saltellare ad una decina di metri dalla riva. Probabilmente ci sarà qualche predatore nei paraggi che sta cercando di banchettare con quei pescetti pertanto, senza perder tempo, armo la mia GRX con un bel trancio di cefalo e lancio in direzione del “banchetto”. Il trancio è piuttosto corposo dato che il cefalo da cui è stato ricavato pesa quasi 600gr. Al suo interno ci inserisco una fascetta di polistirolo per farlo galleggiare ed evitare che possa adagiarsi sul fondo, nascondendolo alla vista di un probabile predatore. Date le condizioni del mare, utilizzo un piombo a sfera da 80gr che è più che sufficiente per tenere il calamento ben ancorato sul fondo.
Terminati i preparativi della GRX passo alla preparazione della Black Fury su cui decido di utilizzare un pater noster caricato con bibi (in basso) e coreano (in alto). Di tanto in tanto recupero per controllare l’esca ma non noto segni di abboccata, così cambio l’esca e rilancio. Provo ad inveritre l’esca mettendo coreano in basso e bibi in alto, ma nulla. Essendo solo in spiaggia provo anche a sondare diverse distanze e diverse direzioni, ma ahimé, il risultato è sempre il medesimo.
Proprio durante uno di questi recuperi per il controllo dell’esca sulla Black Fury, noto dei movimenti “sospetti” sul  segnalatore d’abboccata della GRX, così mi ci avvicino per capire cosa stia succedendo. Il segnalatore, di tanto in tanto, saltella sul filo, ma non c’è la risalita fulminea tipica della mangiata di un serra. Dopo qualche minuto d’attesa decido comunque di recuperare per controllare lo stato dell’esca e così, dopo i primi giri di mulinello, sento una gran botta all’altro capo del filo. Sono piuttosto vicino a riva, quindi il recupero dura davvero pochissimo, al termine del quale spiaggio uno stupendo esemplare di serra da 1,7Kg.


Evidentemente i movimenti del segnalatore erano dovuti al serra che stava “assaggiando” l’esca prima di sferrare l’attacco finale. Non so voi, ma io ho notato tale comportamento in alcuni esemplari di serra più giovani, mentre i più grandi sferrano un unico attacco fulmineo. Potrebbe trattarsi di una forma di prudenza dovuta alla giovane età oppure legata al carattere dell’esemplare in questione.


Ad ogni modo, questa bellissima nottata è terminata con un’unica preda che mi ha permesso di interrompere una serie infinita di cappotti, perciò mai perdere la speranza, prima o poi qualche piccolo amico verrà ad assaggiare le nostre esche!!!


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