La penso esattamente come l'utente che ha aperto questo topic.
E' inutile prendersi in giro, un pesce di piccola taglia che ha ingoiato e viene rilasciato con amo conficcato nella gola e pezzetto di nylon che esce dalla bocca...è un pesce morto, e morirà soffrendo.
Personalmente quando pesco a bolognese cerco di anticipare la ferrata proprio per ridurre il rischio di ingoio; comunque qualche volta capita lo stesso, come capita nella pesca a fondo.
Ho rilasciato pesci ai quali l'amo era arrivato probailmente allo stomaco...basta un po' di pazienza, slamatore piccolo oppure quella forbice che finisce con una pinza, e si estrae qualsiasi amo. Bisogna dire che dopo un intervento del genere, alcune volte i pesci tornano in acqua più morti che vivi, può capitare che vengano via pezzetti di tessuto interno o branchie insieme all'amo...ma almeno così hanno avuto la loro possibilità di salvarsi.
Se poi la voglia irrefrenabile di tornare in pesca il prima possibile vale più della vita di un piccolo pesce...allora è lecito tagliare il filo
Una sola volta mi è capitato di rilasciare un pesce dopo aver tagliato il terminale...era una verdesca, anche grandicella, che aveva abboccato mentre salpavo un palamito di fondo. La barca non era mia e nemmeno l'attrezzatura, c'era un po' di fretta, altrimenti avrei fatto di tutto pur di fare un tentativo per salvare quello squalo..ancora se ci penso mi dispiace.