Quando si è in viaggio per tornare a pescare il tempo sembra non passare mai! Ed allora cerchi di ingannarlo pensando e ripensando alle tecniche (Inglese e Spinning) ai materiali ai posti in cui andare ed a ogni cosa purché abbia come ultimo fine la pesca! Decido di iniziare all’inglese, presi i bigattini e fatte le montature imposto la sveglia alle 6 in punto! Ora da far passare non c’è un semplice viaggio in treno di 4 ore ma un’intera notte! Sono appena le 21 e meno male che c’è il Forum di
a farmi dimenticare dell’ora. Finalmente la sveglia! Sono le 6 mi alzo aggirandomi per casa come un fantasma, senza fare colazione, senza far nulla, mi vesto e vado al solito posto: ora bisogna solo pescare!
Molo artificiale (Capitello – vicino Sapri) che si prolunga in mare fin dove il fondo varia dai 4 ai 5 metri! A darmi il bentornato c’è, credo, una lecciotta che un po’ più al largo, mentre apro la canna, sguazza in acqua. E’ un bel pesce, tanto che mi assale il dubbio serra! La berkley e gli artificiali li ho lasciati in macchina… …non ci penso e inizio a pescare all’inglese! Sono le 6.30. alle 7 in punto il galleggiante va giù, piano piano, ferro ed è una spigoletta di poco meno 250 grammi. Passa un’ora e niente, niente, niente. Mi viene la voglia di spostarmi un po’ verso sinistra, verso un fondo un po’ più scoglioso, ma il pensiero viene subito interrotto da una violenta calata del galleggiante! La frizione quasi del tutto aperta schizza via per qualche secondo. Dopo la ferrata mi alzo di scatto e capisco che è qualcosa di “pesante”. Ci siamo: inizio un delicatissimo recupero aiutato alla perfezione dallo Stimano con doppia frizione! Guadagno tre, 4 giri di mulinello ma subito devo fermarmi, la canna di appena 4 metri si inarca al limite e allora rilascio un po’ la frizione. Nel frattempo un signore che pescava con canna fissa mi viene in soccorso prontamente con il guadino ma capiamo che ancora è troppo, troppo presto! C’è un filo 0,10 con un amo n°18 che vagano tra scogli affilatissimi condotti nervosamente da chissà quale pesce! Inizio ad avvertire delle testate e penso subito all’orata, tanto da esclamare che sarà un’orata! Dopo qualche minuto riesco a recuperare fino al galleggiante, restano i 2 metri di solo 0,10 che riesco (non so quale Santo mi ha aiutato) a non far toccare tra gli innumerevoli scogli. Ecco il lampo, il riflesso argentato che il sole produce su una bella orata! E’ quasi a galla, la bocca è fuori per la prima volta, e subito c’è la reazione, si gira su se stessa di schiena ed è ancora giù a 1 – 1,5 metri, ancora tra gli scogli. Tremo, ripenso sempre alla spigola di 2Kg persa l’anno scorso proprio in quel punto, tra quegli scogli, ma stavolta riesco a recuperarla davvero senza errori. Finalmente è nel guadino. Ringrazio dell’aiuto, ritorno in pesca dopo aver necessariamente rifatto la montatura, un’altra oretta fino alle 9 ma nient’altro. Va bene così, dopo un mese di astinenza va davvero bene così!
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Scusatemi se mi sono dilungato nel racconto!
Canna: Ignesti 4metri
Mulinello: Shimano Exage 1000, o,16 in bobina (Milo), 0,10 terminale (Asso di cuori).
Amo: n° 18 (Milo).
Condimeteo: mare immobile, limpidissimo. Vento assente, temperatura 20°.
Peso Orata: 715 grammi.
Alla prossima!