Ritorno da Roma, so di una pescata al porto di Sapri, luogo sacro ultimamente per via di licenza di pesca e accaparramento dei migliori posti sulla banchina dai soliti assidui locali frequentatori. Sono invitato ad andarci, ho la licenza-permesso, e ci vado. Dalle 18 alle 23 all'inglese, niente. A nessuno. Per la mattina dopo programmo io, si va in luoghi a me cari al centro del tratto campano del Golfo di Policastro, verso Capitello. Il posto è segretissimo, sfugge alla vista perché ben nascosto dalla vegetazione. Arriviamo ma, purtroppo, mi accorgo subito del suono del mare che infrange lungo la costa. Niente, bisogna “ripiegare” su una zona più riparata e che sempre mi ha dato belle soddisfazioni. C’è sempre un po’ di mare lungo nonostante la totale assenza di vento e la temperatura dell’aria in costante aumento. Alle 11 avremo 22°. Sono le 5.15 quando iniziamo un’accurata pasturazione pellets-bigattini per preparare il fondo di circa 3,5 metri. Passa mezz’ora ed io ho subito una visita proprio mentre stavo per lanciare qualche bigattino di richiamo sul galleggiante. Non riesco a ferrare a dovere avendo le mani impegante con la fionda, perdo l’attimo, ma riesco a capire da come è inarcata la cima della Catana che è qualcosa di buono. La trattengo pochissimo e subisco la slamatura. E’ il turno di Raffaele, il drennan schizza giù, una bella occhiata di circa 200 grammi viene subito rilasciata. Passa la magia del tramonto, il tanto atteso cambio di luce non ha dato i risaltati sperati. Non ci danniamo più di tanto, sappiamo che ora con il sole che pian piano si alza può essere il turno dell’orata. Intanto arriva una bella leccia-stella, sui 300 grammi, che mi fa divertire puntando diritto verso est. Anche lei rilasciata. Ore 9.40 Raffaele prova l’ennesima montatura, questa volta a bava libera senza alcun piombino, e l’ennesimo innesco. Lancia, si alza e si avvicina a me per sgranchirsi un po’ le gambe. E’ proprio allora che la sua canna, retta per fortuna dal reggi canna, compie una violenta torsione verso il basso. Ferrata tardiva anche per lui, ma stavolta va a buon fine. Capiamo subito che in canna c’è qualcosa di notevole. Dopo la sfuriata iniziale, verso largo e in basso, punta ad est, la canna una Persicus di 4 metri ed il mulinello un Mitchell 2000 son messi a dura prova, in bobina un 0,16, il terminale un fluorcabon da 0,135. Gran lavoro, perfetto, di Raffaele che non perde la calma, nonostante sia la sua prima Regina. Io son pronto con il guadino. Riesco a vederla, inconfondibile, dico a che è una spigola! Non è facile gradinarla, ci sono scogli taglienti con ricci e patelle, l’asta del guadino è circa 4metri, sono costretto a scendere fin dove sbatte l’onda: è dentro. Il guadino la contiene a fatica! La gioia è alle stelle. La bilancia di precisione, dal nostro caro Raimondo, in negozio sentenzierà 1,718Kg. Arriverà anche un’orata di 400g che però rilasceremo. Che emozione ragazzi, felici di condividerla con voi! Buona Pasqua.
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