Ciao Vittorio,
è capitato anche a me, ma solo con trote autoctone piccole (in gara, su trote immesse, capitava più spesso...); invece con trote autoctone di una certa pezzatura, una volta "punte", sparivano dalla circolazione per un pò di tempo...
Stiamo parlando di un esemplare autoctono di taglia superiore ai 30 cm, che mi ricordi e non di trotelle. Naturalmente, si è trattato di un evento causato più dal fatto che era in frenesia alimentare, altrimenti non lo ricorderei come esperienza da raccontare.
Però, secondo me, è indicativo e dico la mia:
Io credo che il comportamento del pesce liberatosi, sia simile al nostro dopo un bello spavento... siamo nervosi, irritati e pensiamo più alla "pellaccia" piuttosto che a nutrirci! Anzi, potremmo anche pensare di nasconderci come fanno le trote (e i pesci in generale) quando disturbate. Questa si chiama "reazione di lotta o fuga" ed è indotta dall'ipotalamo (non sono un esperto, quindi, se sbaglio correggetemi). Certo, se avessimo una fame da non vederci, passato lo spavento iniziale, l'appetito tornerebbe immediato. Ma, questo, non ha alcun legame con la memoria e spiegherebbe il perché del comportamento della trota del mio aneddoto. Il pesce non avrebbe alcuna memoria del dolore provato a seguito della puntura subita, ma sarebbe semplicemente spaventato. Oltretutto, credo che difficilmente un pesce possa associare il dolore alla presenza di un amo o di un pescatore, ci vorrebbe un po' tanta intelligenza...