La Sardegna la considero la seconda casa, il mio ambiente ideale, sia lungo la costa che all'interno.
Scenari mozzafiato e vestigia di un passato remoto ricco di cultura fatta di semplicità.
Partenza da Civitavecchia la sera di venerdì, arrivo previsto alle 5 e 30. Puntualissima è la Grimaldi a Porto Torres, abbiamo quindi tutto il tempo di arrivare al mare di fuori per il cambio di luce.
La calma è davvero piatta, ed arrivati sullo spot ci piazziamo proprio sugli scogli più vicini all'acqua.
E' ancora notte e zio Mario mi dice: "Ho avuto un inseguimento" " Bene, al prossimo lancio quando sei abbastanza vicino alla riva stoppa e poi riprendi con una bacchettata".
Al lancio successivo: "Gianne', ho fatto quello che m'hai detto e stò incannato"
Alla terza foto: "Smetti co' 'ste ca@@o de foto! Ce so' li pesci!"
Al secondo barracuda suo decido che non posso essere stracciato da mio zio ed allora finisce tutto 3 a 3, due sono stati liberati.
Avrei voluto tenerne solo uno per il pranzo ma c'erano da omaggiare il guardiano, il giardiniere, il vicino...
Come artificiali io avevo lo sls da 17 giallone, lui il max rap da 14 sempre giallo.
Avrei voluto aspettare qualche pesce diverso, ma i delfini che scorazzavano al largo ci hanno fatto desistere.
Un bagnetto
Passiamo a salutare ed omaggiare i vicini, e, dopo sfilettato il barracuda, prepariamo un bel sugo per la pasta con la testa e la lisca lasciata volutamente con un po' di ciccia.
Riposino e giro per i saluti
E cambio di luce in uno spot meraviglioso dove non si vede una pinna
Si rientra presto perché la mattina dopo ci aspetta il raduno sirbonico, e dobbiamo attraversare la Sardegna... PER LUNGO!
Incontro con i setolosi e riusciamo a fare l'alba tutti insieme.
Danilo incoccia un barracuda con un finto shoreline portoghese
Stambe in una posa plastica con il cuda bogato magistralmente
"Devo scoprì la majetta dei sirboni!"
Dopo poco mi giro verso zio Mario: " Ma ieri non ti ho messo l'ancoretta che mancava sul tide da 200?"
"Si", ",,,e perché non lo usi allora?" "Già me lo ero dimenticato!" Avrei fatto bene a starmi zitto!!!
Si fa l'alba ed aspettiamo con trepidazione le lampughe...
... arriva solo Santiago
Anche lui in una posa plastica
Ci congediamo dal mare dopo qualche avvistamento.
Sirboni a canna bassa...
... ed alta
Luca pensa all'aperitivo per tutti
Non so se sentirmi protetto o minacciato...
Scontro tra titani
I colori della natura
... e della tavola
Barracuda sfilettato, infarinato, fritto e condito con salsa di pomodoro e cipolla.
A Luca non piace proprio fare le cose a metà e pensa anche al dessert
Il digestivo della casa
Dopo aver sirboneggiato in allegria, si riparte, meta Bortigali.
Siamo ospiti da parenti e ci fanno fermare obbligatoriamente a cena ed a dormire. La mattina dopo si vanno a riscoprire le origini.
Intercettiamo un rettile abbastanza raro, la Lucertola di Bedriaga (Archaeolacerta bedriagae)
Si parte alla volta di S. Maria
E' un insediamento dei frati Benedettini del 900 d.c. circa
Non sei autorizzato a visualizzare i link.
Registati o effettua
LoginI Muristenes sono delle abitazioni semiinterrate che mantengono costante la temperatura.
Tempo di vendemmia
Ne approfittiamo per un aperitivo
I parenti vorrebbero che ci fermassimo ancora, ma ho pochissimo tempo da dedicare alla pesca e mi sono arrivate buone notizie dal nord.
Mentre arriviamo sullo spot, individuo due grosse cacciate al largo dalla postazione. Acceleriamo il passo ed iniziamo a
lanciare tutto ciò che avesse una lunga gittata.
Godiamo del panorama senza pesci, che strano!
La spiegazione l'avremo di lì a poco, un grosso branco di strenelle inizia a fare il finimondo a cinquanta metri da riva, ho
una ripresa video dove si sente soltanto la mia voce, lòa luce è insufficiente per riprendere il meraviglioso spettacolo:
acrobazie mai viste, e decidiamo molto mestamente di recarci in un ristorante di un amico, almeno magnamo noi!
Un sarago ed un pagello ne faranno le spese.
Non facciamo tardi, perchè l'alba di domani sarà l'ultima a disposizione per un colpaccio!
Purtroppo zio Mario dà forfait, ha un dolore ad una gamba: l'ho chiamato Giuseppe tutto il giorno!
Sceso dalla macchina che è ancora notte identifico due occhi che mi guardano, si spostano a scatti... è una volpe che rimane un po' in zona.
Il mare di fuori è davvero una tavola, e mentre inzia a schiarire si presenta uno scenario adrenalinico: grosse cacciate a circa 100 mt
da riva, forse degli sgombri schizzano fuori dall'acqua inseguiti da sagome che ho stimato sopra i dieci chili. Sgroppavano a galla con
una s e si dileguavano per poi risalire a mangiare, penso fossero dei tonnetti. Ecco, si accostano! Riesco a spararci sopra un gyodo
armato con le st 51, una botta tremenda ma non si allama nulla. Al terzo lancio una scena meravigliosa: un grosso tursiope, salta
verso di me e cade pesantemente di pancia, una , due, tre volte! Sembrava comunicare agli altri pesci che predavano: non rompete
le scatole, qui ci sono io! Contemporaneamente verso riva il pesce sospinto dai predatori veniva cacciato dai barracuda, ma figuratevi
se ci ho fatto un lancio sopra! Volevo l'emozione! La mangianza si sposta rapidamente e si dilegua, io monto un buginu ed inizio a
bacchettarlo violentemente per sondare se qualche predatore stava cercando i rimasugli della cacciata, recupero veloce e sbammm! Era solo un barracuda, peccato.
Si vola verso casa, con poche prede ma tanti bei ricordi, alla prossima!
Stamane mi chiama zio Mario, preso ancora qualche barracuda e stamane forse una lola persa.