CALABRIA PESCA ONLINE
CATTURE TECNICHE ED ATTREZZATURE => PESCI & CATTURE => Topic started by: sampey dello stretto on November 30, 2014, 20:05:39
-
Quella dei tunnidi e scombridae comprende molte specie di pesci (alletterati,palamite,lampuga,sgombri...) molto diffusi (fino a qualche tempo fa) nei mesi autunnali nelle coste tirreniche e in particolare dello stretto. Oggi queste specie si sono decimate (chissà a causa di chi) e per i pescatori sportivi la pesca a questi pesci è diventata un tabù. Basti pensare a tutti quei tonnetti sotto taglia pescati e filmati da molti pescatori che con fierezza si vantavano delle multiple catture (20-30 tonnetti tutti di 300 grammi l'uno) fatte in 2 ore di pescata a farci capire il perché della loro mancanza. Ma non sono solo loro la causa! Ieri girando sui vari siti web ho letto di alcuni esemplari di tonnetti pescati con mutazioni genetiche causate dalla presenza di sostanze nocive anche all'uomo. Ora vi chiedo, così si rispetta il nostro mare? Buttando in mare chissà quante tonnellate di sostanze nocive? E per non parlare dei pescherecci che di notte ma non solo passano con chilometri di rete a raccogliere tutto ciò che si trova in mare (pesci di galla, di fondo e anche alghe). Intanto io (come molti altri) che ho iniziato a praticare questa disciplina quest'anno mi ritrovo con una sola palamita dopo ore e ore di pesca..... Abbiate coscienza, non sfruttate il mare perché arriverà il momento che il mare non regalerà più soddisfazioni.... Lo dico io che non sono un ambientalista, sono solo un semplice pescatore che il mare lo rispetta....
-
Ciao, sei dello Stretto? Mi piacerebbe conoscere di più su quel mare.
Le lamentele sulla scarsità di pesce ormai arrivano da tutti i comparti e persino i professionisti si autoaccusano di aver abusato del mare.
Ognuno con le sue colpe piu' o meno grandi che siano. In realtà non esistono innocenti e colpevoli ma tutta la specie umana contribuisce a degradare l'ambiente. Ognuno facendo qualche piccola cosa ogni giorno. E non c'è verso di immaginare uno stile di vita diverso. Anche il semplice gesto di comprare una busta di pesce congelato al supermercato alimenta l'industria della pesca in qualunque parte del mondo.
Per ritornare a tonni e tonnetti dello stretto io so che parecchi anni fa si prendevano le palamite, le lampughe, gli alletterati, i "pesantoni" (boniti), gli sgombri, ecc.. a poca distanza da riva con piccole lance a motore e con lenze trainate con l'alaccia. Ora non so la situazione e come siano state sterminate (immagino con le reti).
Però mi risulta che quest'annata 2014 è stata ricca di tonni di branco intorno ai 50 kg. Fermo restando che la pesca professionale fa danni immensi, nonostante ci siano forti restrizioni per la pesca del tonno rosso molti bracconieri si avventurano e trainano al tonno rosso. Ferrare un tonno rosso non è reato. Il problema è salparlo a bordo e portarselo a casa. Il tonno ha una forte capacità di ripresa. I tonnetti giovani crescono rapidamente tanto che alcuni ne pescano parecchi e se li portano a casa come se niente fosse.
-
Sono d'accordo che il mare vada rispettato, personalmente, aldilà della giurisdizione ho sempre evitato di praticare inutili mattanze. L' inquinamento come giustamente dici, i sonar, i ciancioli, le reti a circuizione e gli strascichi. queste cose uccidono il mare. E non si parla solo di quest'anno o di quello passato, solo secoli che il mare viene violentato e nessuno fa niente, gli stock ittici sono al collasso ed a nessuno importa, nessuno fa rispettare il fermo biologico ed a cento metri dalla costa(quando va bene..) si può praticare qualsiasi razzia, l'importante che non sia agosto....ci sono i turisti...
Ormai è tardi. La pesca è sul viale del tramonto. Resteranno solo i bacini artificiali con l'introduzione di specie allevate in cattività. Ce lo meritiamo, perchè anche se non direttamente colpevoli, siamo tutti complici dei signori che per anni hanno distrutto l'ecosistema più florido presente in natura. Amen.