FOTO DI PESCI.

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Author Topic: FOTO DI PESCI.  (Read 82443 times)

^ALFIO^

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on: May 07, 2007, 00:46:18
sugarello (sauro, suro ).

 
 

 La forma del corpo e delle pinne sono caratteristiche del genere.
Le due pinne dorsali si ripiegano indietro e restano nascoste in un solco che esiste sul dorso. La pelle è coperta di scaglie piccolissime, sottili, lisce e molto caduche.
La linea laterale è tutta ricoperta da scudetti ossei, sovrapposti ad embrice, dotati di una punta nel bordo posteriore. Dalla metà circa della linea laterale  le spine formano una specie di carenatura corazzata. Il numero degli scudetti varia tra 69 e 79 e costituisce uno dei due caratteri più evidenti per la distinzione della specie.
Anche la linea laterale accessoria, tra l'inizio della prima dorsale e i primi due terzi della seconda, caratterizza la specie.
La testa è punta, con bocca ampia, obliqua, con la mandibola lievemente prominente. I denti sono disposti in una sola fila in ambedue le mascelle ed esistono anche sul vomere, sul palatino e sulla lingua.
L'occhio è piuttosto grande ed è munito di due palpebre adipose fisse, una anteriore ed una posteriore, che lasciano una apertura centrale dove appare la pupilla.


triglia.


  
   


Il corpo è mediocremente allungato e leggermente compresso lateralmente.
La testa è grossa con bocca terminale orizzontale poco protrattile.
Nella parte inferiore della sinfisi mandibolare vi sono due barbigli tattili.
La prima dorsale, a raggi spinosi col primo raggio rudimentale, è composta di sette o otto spine.
La seconda a raggi molli inizia a circa metà del corpo ed ha da otto a nove raggi.
La codale è forcuta con lobi uguali. Anale più corta della seconda dorsale.
Pettorali ben sviluppate e ventrali più corte delle pettorali.  



mormore.

  

  
Corpo allungato, molto compresso lateralmente, con testa grande acuminata.
Occhio relativamente piccolo e posto nella parte superiore della testa.
La bocca è situata inferiormente ed è abbastanza ampia, leggermente protrattile e con labbra spesse.
Le mascelle sono munite anteriormente di denti sottili su diverse file.
Superiormente vi sono tre o quattro file di molari e due o tre file inferiormente.
Ha una sola dorsale molto bassa con 11/12 raggi spinosi e altrettanti molli.
 Anche l'anale è bassa e con tre raggi spinosi.



Serrano (perchia o sciarrano).


 Corpo meno allungato di S. cabrilla, abbastanza alto, non molto compresso, coperto di scaglie abbastanza grandi.
Le guance e gli opercoli sono muniti di scaglie; ne è privo il muso (acuto e affilato). Occhio proporzionalmente meno grande di quello della perchia.
Bocca ampia e obliqua, con la mandibola lievemente più avanzata della mascella, che è protrattile.
La bocca è munita di denti piccoli, insieme ad altri più grandi a forma di canini.
Tre spine all'angolo superiore dell'opercolo e margine posteriore del pre-opercolo seghettato.
Una sola dorsale con 10 raggi spinosi anteriormente e 14-16 molli. Anale con tre spine, ventrale con una.



orata.


  Il corpo è ovale, compresso con testa corta e massiccia con bocca terminale inferiore (labbra spesse).
Il profilo è tondeggiante con muso ottuso.
Gote munite di squame.
La mascella superiore è lievemente più avanti della mandibola e porta anteriormente due o tre paia di denti conici, seguiti da quattro a cinque file di denti molariformi tondeggianti.
 
Nella mandibola vi è lo stesso numero di denti conici e robusti, seguiti soltanto da tre o quattro serie di molari.
Vi è una sola dorsale con undici raggi spinosi che si possono ripiegare e nascondere in un solco del dorso
 


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cobrax

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Reply #1 on: May 07, 2007, 11:36:56
I PESCI RAGNO.

trachinus draco (tracina).

 Questo genere nel Mediterraneo è formato da 4 specie simili (Trachinus araneus, T. draco, T. radiatus e T. vipera) tutte con testa tozza, muso corto con bocca obliqua, due  pinne dorsali, di cui la prima con spine velenose e la seconda molto lunga. Ventrali giugulari con una spina, opercolo armato di una robusta spina velenosa diretta indietro.
Questa specie ha corpo allungato, occhi globulosi e prominenti posti molto in alto e vicini.
Sul bordo antero superiore dell'orbita vi sono due spine molto piccole.
Mascelle, vomere e palatino sono muniti di diverse file di denti uguali e molto sottili.
Al bordo dell'opercolo vi è una lunga spina situata al bordo dell'opercolo e rivolta indietro.
La prima pinna dorsale  è composta di 5 o 6 robuste spine canalicolate fino a delle ghiandole interne che segregano del veleno (tipo quello di alcuni serpenti).
La seconda pinna dorsale è lunga con raggi molli e carnosi come quelli dell'anale, che è ancora più lunga ed è preceduta, da due spine.
La ventrale anche ha una spina.
La colorazione è variabile e caratterizzata da una serie di strisce oblique, formate dalle file delle scaglie, colorate in bruno e verdastro su un fondo grigio giallastro. Lungo la seconda dorsale vi è una striscia bruna verdastra che è presente, più chiara, anche sull'anale. La prima dorsale presenta una macchia nera che va dalla prima spina, allo spazio compreso tra la terza e la quarta.
Passa molto tempo immobile sui fondi sabbiosi o fangosi, in attesa della preda e spesso si affonda completamente lasciando sporgere gli occhi e le punte delle spine dorsali.
Ha carattere aggressivo e si lancia dal fondo contro le prede e, se si sente minacciata, si avventa anche sull'uomo. Le sue ferite sono molto dolorose e urenti e, con persone predisposte, si può verificare un quadro comprimissorio delle funzioni vitali.
Nei mesi estivi e primaverili frequenta fondi sabbiosi in vicinanza delle scogliere, anche a bassa profondità.
Di inverno abbandona la costa e si spinge fino ad oltre 100 metri di profondità.
La sua nutrizione è carnivora, a base di piccoli crostacei e di molluschi, ma assale anche pesci più grossi
Viene catturata con le reti a strascico da spiaggia e dei pescherecci, abbocca alle lenze e alle traine. Mediamente misura tra i 30 e i 40cm di lunghezza
Si trova in tutto il Mediterraneo


trachinus araneus.

 Il corpo fusiforme è coperto di piccole squame in linee oblique. La linea laterale è alta e asseconda il profilo del dorso, fino al termine della seconda pinna dorsale.
La testa è robusta e meno rincagnata delle congeneri.
L'occhio è grande e il margine superiore sfiora il profilo del capo. Nell'estremo superiore dell'arco sopraorbitario non vi sono spine.  La bocca è ampia, tagliata obliquamente ed ha la mascella inferiore prominente. I denti sono villiformi e disposti a fasce su ambedue le mascelle, sul vomere e sui palatini. Non vi sono squame sulla testa, tranne alcune sugli opercoli.
La spina opercolare è a forma di daga ed è in comunicazione con due ghiandole velenifere situate sotto la pelle, sopra l'osso opercolare.
Le pinne dorsali sono due. La prima è triangolare, con spine canaliculate rivestite da pelle sottile e solo la punta emerge. La seconda dorsale è lunga e simile all'anale. La codale è spatolata col margine posteriore tagliato dritto. Le pettorali sono abbastanza ampie e le ventrali corte, inserite in posizione giugulare
Il colore è grigio giallastro con puntini scuri sul dorso; i fianchi sono più chiari e il ventre è bianco. Si mimetizza col colore della sabbia e solo la macchia nera spicca della prima pinna dorsale è evidente.
E' una specie che predilige la costa e nei mesi estivi si trova a bassissima profondità, semi-infossata nella sabbia, pronta ad attaccare o a difendersi con le spine velenose.
Possiede, senz'altro, il veleno più potente dei pesci presente nei Mari italiani.
Il veleno è limpido e azzurrastro che diventa opalescente con l'animale morto. Sono più pericolose le ferite provocate dalle spine opercolari. Nella stagione invernale si spinge verso acque più profonde.
 La riproduzione è nei periodi primaverili e le uova e stadi larvali sono pelagiche. Si nutre di crostacei, vermi e molluschi, ma attacca un po' tutti gli altri pesci. Si pesca con gangamelle e sciabichelli, o coi retini da gamberi. Abbocca facilmente alle lenze. Le sue dimensioni non superano normalmente i 14 cm.
E' comune in tutte le coste italiane, con maggiore frequenza nell'alto Adriatico.


lampuga (o capone).





branzino (o spigole).




boga (vopa, opa)

 



muggine (cefalo)




pesce pettine (surici)




murena

 


pesce RE

 


pesce balestra (pesce porco)

   



 




sanpei90

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Reply #2 on: March 15, 2008, 13:58:19
MANTA
troppo bella  calabria


COFFA

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Reply #3 on: March 31, 2008, 09:22:36
Pesce vela

Belle queste vero .............








gronco.

 

   Ha corpo cilindrico e compresso lateralmente nella parte codale.
La testa è depressa dorso-ventralmente. La pelle è ricoperta di muco ed è senza squame. Presenti pori sensoriali lungo la line laterale e sulla testa.
La bocca è ampia e l'occhio ovale e abbastanza grande.
I denti, compressi e a margini taglienti, sono disposti in file su mascellari.
Le labbra sono carnose e quella superiore porta sull'estremo le due narici anteriori a forma di tubicino. Le narici posteriori si aprono prima dell'orbita.
La pinna dorsale si estende fino alla coda, dove si salda con l'anale.
Le pettorali sono ben sviluppate e le ventrali non esistono




IceMan

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Reply #4 on: September 22, 2008, 17:24:20
Guardate questa calabria

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IceMan

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Reply #5 on: September 22, 2008, 17:30:31
E guardate questa sogliola gigante... è un halibut..voracissime sogliole giganti dell'alaska,addirittura alcuni prima di raffiarlo e salparlo sulla barca lo prendono a colpi di fucile automatico

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Marcaldinho

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Reply #6 on: September 25, 2008, 18:26:51


calamaro gigante calabria


^ALFIO^

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Reply #7 on: February 19, 2011, 16:10:53
Mennola.


Mennola, ordine: perciformi, famiglia: centracantidi

Caratteristiche morfologiche.
Chiamata scientificamente (Spicara Maena) che vede altre due specie, la Spicara Flexusa e la Spicara Maris, appartenenti allo stesso genere, la Mennola ha bocca protrattile e piccoli denti distribuiti sia sulla mandibola che nella mascella. Ha altezza maggiore delle altre due specie citate, con colorazione grigia e riflessi blu-scuro. Per fare un accenno, la Spicara Maris (o Zerro) ha invece una colorazione bruna con fianchi argentei ed un corpo più slanciato, e la Flexuosa é grigio-bruna sempre con fianchi argentei. Caratteristica comune a tutte e tre le specie (Spicara) é la macchia scura che spicca sul fianco. La lunghezza massima, nel caso della Mennola, é di circa 25cm., mentre decresce a 15-20 per le altre due specie.
Abitudini.
Abbastanza diffusa nei mari italiani, la Mennola così come gli altri due tipi di Spicara può stazionare fino ad un centinaio di metri di profondità, su fondali fangosi o di roccia. La riproduzione avviene in primavera.

Informazioni tratte dal (Il libro della pesca in mare) di R. Micocci



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