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Messages - flyangler

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PESCA CON LA MOSCA / Charles Ritz...
« on: January 22, 2012, 19:32:17 »
Ciao ragazzi, non so se ed a quanti la cosa interessi ma ho avuto modo di conoscere l'opera di Charles Ritz molto a fondo al punto di essermi preso la briga - tra l'altro - di passare un'estate per ripercorrere la Francia alla ricerca del suo "passaggio". Qualche tempo fa ho avuto l'onore ed il piacere di presentare il tutto in serate dedicate al grande Ritz tramite una proiezione di diapositive. Se qualcuno fosse interessato ad organizzare un evento simile, sono disponibile a studiarne la fattibilità. Ciao a tutti!!!

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PESCA CON LA MOSCA / Re: persici con la mosca
« on: April 28, 2009, 18:01:28 »
Ciao Cris,
i persici si prendono "anche" con la mosca, te lo garantisco!
In genere canna e coda che usi per trote e cavedani vanno bene,a meno che vuoi "salire" fino ai "cannoni" usati per i black e per i lucci, ma non è indispensabile.
Il problema maggiore è riuscire a far scendere l'artificiale (non mi risulta che ne siano stati catturati a secca) alla giusta profondità e soprattutto "azzeccare" la velocità di recupero. Di solito si recupera piuttosto velocemente, ma non è detto: ci sono giorni che funziona solo un recupero un po' più lento.
Come artificiale, io di solito uso piccoli streamer (dal 12a non oltre l'8) molto brillanti (corpo in tinsel o mylar argento) e con ali/coda in marabu (giallo, nero, rosso...) Infatti ritengo che il trucco sia tutto nel movimento che fa l'artificiale durante il recupero. In alcuni casi uso anche streamer appesantiti sul davanti, cosi da imitare il movimento del jig. Buoni risultati li ho ottenuti anche con imitazioni di larva di libellula (sempre in marabu verde o nero). Se hai bisogno di altre informazioni, non hai che da chiedere: sara un piacere, sempre ammesso che sia in grado di aiutarti.
Flyangler                                                                                     

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CARPFISHING / Puntualizzazione... in punta dei piedi!!!!
« on: February 26, 2009, 22:16:48 »
Entro in un ambito che non è il mio, e sono consapevole dei rischi che sto correndo ma penso che al di la della tecnica siamo tutti pescatori e questo gia risolve molti problemi. Chiarisco sin da subito che non voglio polemizzare ma semplicemente esternare un concetto e chi non sara d'accordo non me ne voglia.
Ho notato alla home page quanto segue:
"Il carpfishing si pone come obiettivo la cattura di grossi esemplari di carpa; dopo la cattura però, gli stessi, vengono sistematicamente rilasciati.. Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento, tuttora in forte espansione, detto Catch and release o No-kill. "
Premetto che non ho nulla contro il carpfishing: è solo una tecnica di pesca di cui conosco poco o nulla. Il punto dell'intervento è questo: Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento, tuttora in forte espansione, detto Catch and release o No-kill.
Per quello che ne so, ma posso essere sempre smentito dai fatti, il primo che ha introdotto il nokill in Italia è stato il Fly Angling Club di Milano creando intorno agli anni '70-80 il movimento "Autodisciplina" (del tutto volontario, senza obblighi di iscrizione ma solo obblighi morali) i cui aderenti si impegnavano a rilasciare quanto piu pesce possibile, indipendentemente dagli obblighi di legge (es: si possono catturare 5 trote? io mi limito a 3 o a 0, secondo coscienza). Tant'è vero che si cominciò a far arrivare in Italia i primi ami senza ardiglione (qui da noi ancora sconosciuti) proprio per facilitare la slamatura del pesce senza causargli danni.
Il concetto venne ripreso di li a poco in via ufficiale dall'UNPeM che ne ha fatto una sua bandiera sulla scia della quale è iniziata la crescita dei tratti nokill.
Affermare quindi che "...Probabilmente, è stata la prima tecnica del movimento" non penso che sia corretto.
A meno mi sfugga qualche particolare di cui non sono a conoscenza: se qualcuno può smentire quanto ho detto lo ringrazio poiche mi permetterà di mettere un po' piu di ordine nella mia memoria storico-alieutica...

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Che la Basilicata sia una terra da sogno, lo sapevo gia e mi è sempre rimasta "qui" nel senso che è semre stata un mio sogno recondito.
Per il resto, leggo sull'articolo che Carmine Rossi, Assessore provinciale di Potenza con delega al turismo, vuole cambiare le cose. Bene, adesso sapete chi è: stateci addosso e cercate di convincerlo di muoversi in fretta perche il futuro turistico della Basilicata dipende "anche" dallalpesca. NON MOLLATE!!!! :-)

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Leggo da Pescasport  mar2009 a pg 10
“Per effetto della legge 24/2000 e succ modifiche oggi un cittadino di un'altra regione che voglia andare a pesca nelle acque interne della Basilicata deve munirsi non più di quella giornaliera introdotta nel 2005 e dopo cinque anni di totale chiusura, ma di una autorizzazione a validità quindicinale, trimestrale o semestrale previo pagamento della rispettiva tassa di 15, 30 o 50 euro  ecc”  Il testo fa inoltre capire che ottenere questo permesso è molto macchinoso e che ben pochi decidono di non farlo.... Questo vuol dire che se mi capitasse di fare un viaggio in Basilicata e mi avanzasse un giorno libero non posso profittare di pescare in uno di quei fiumi nonostante io sia in possesso di licenza governativa?

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PESCA CON LA MOSCA / Re: IV Tuscia Fly's Friends Meeting
« on: February 23, 2009, 23:23:06 »
Grazie a tutti per i complimenti ma soprattutto grazie al WM per averci concesso ospitalità.
X Toscano: accidenti, che peccato! Ma se vuoi rimediare facendo una pescata in zona, fai un fischio! I ns fiumi non sono belli come quelli della Sila ma ci adattiamo, in attesa di andarci a sfogare in quel paradiso...
X Robyjerk: che vuoi... quando si tratta di andare a pesca non si guarda piu in faccia a nulla, neanche alla moglie!!!!  ;D

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PESCA CON LA MOSCA / Re: IV Tuscia Fly's Friends Meeting
« on: February 23, 2009, 15:26:56 »
Perfetto! Non so come ringraziarti.... mi auguro che soddisfi anche i lettori del forum...

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PESCA CON LA MOSCA / Re: IV Tuscia Fly's Friends Meeting
« on: February 22, 2009, 18:16:36 »
Resoconto della manizione


Sebbene sia partita in sordina,  la IV edizione del Tuscia Fly’s Friends Meeting ha avuto un successo inaspettato anche per gli organizzatori. Non considerando le numerose defezioni (molte dovute a febbre e sintomi influenzali) il 15 febbraio 2009 ci siamo ritrovati ai Giardini di Ararat in sessanta persone a goderci una giornata di sana allegria che ha cementato amicizie già avviate e fatto nascerne di nuove.Mentre all’interno i “morsettari” si apprestavano a realizzare le tre imitazioni proposte dal regolamento in un ambiente decisamente accogliente in fatto di tepore, 


all’esterno i “lanciatori” pativano le violentissime raffiche di vento gelido sotto un cielo limpidissimo, 


Il campo di lancio spazzato dal vento...


Pallotto

vento, che spesso rendeva quasi impossibile il lancio e causava ingarbugli senza fine...

Gli ospiti sono arrivati un po’ da tutte le parti: oltre che da Viterbo e provincia, ci hanno onorato della loro presenza gli amici della provincia di Lucca, dall’Umbria, dalle Marche, da Rieti, da Roma e persino da Avellino.
Al termine delle due gare, ci siamo ritrovato intorno ai tavoli ed è cominciata la vera kermesse.


Gaia, la mascotte del Tuscia Fly Club


Dopo la distribuzione di un omaggio floreale alle tante presenze femminili, fra una portata e l’altra, fra una bottiglia di vino e tante risate, si è svolto un piccolo quiz a premi (in palio “ben” 2 bottiglie da dividere fra i 24 partecipanti di ciascuna squadra!!!) consistente in diverse domande divise in gruppi “alieutico” e “culinario” (per facilitare sia i pescatori sia le consorti) frammiste a domande letteralmente “impossibili” di varia natura. Il Presidente del Club, che cercava di emulare Mike Bongiorno con le sue domande, era tanto impegnato da dove essere imboccato dal Vice-Presidente....
Al termine, un paio di giri di tombola, con relative urla e schiamazzi da parte dei vincitori o presunti tali (regolarmente rientrati fra i ranghi dopo il controllo dei numerini....) seguiti dalla degustazione gratuita di prodotti tipici offerta da Tavola Etruria.
 

ed alla quale il Presidente del Club ha subito fatto gli onori di casa...
 

E’ arrivato quindi il momento della premiazione. Per quanto riguarda la gara di costruzione, il notevole ritardo con il quale si è presentata la giuria (composta da nomi altisonanti nel panorama dei “flytying” italiano: nella foto, da sinistra, Fabio Lommi, Luca Mascitti,  Rino Trivero) 
ha fatto subito pensare che il livello delle imitazioni era veramente notevole, fatto confermato anche dalle parole del Presidente della Giuria. La filosofia del Tuscia Fly’s Friends Meeting è infatti sempre stata quella di riunire intorno ai tavoli un gruppo di amici e sin dalle primissime edizioni si è data una importanza relativa alle competizioni, ritenendo che lo scopo principale fosse appunto quello di un ritrovo goliardico.Con il passare degli anni, invece, ci siamo resi conto che i partecipanti, pur apprezzando il vero motivo del ritrovo, sono “cresciuti” anche dal punto di vista tecnico ed i risultati di questa edizione 2009 ne sono la conferma. Ci auguriamo che questa tendenza continui anche per i prossimi anni e facciamo a nome di tutto il Club i più vivi compimenti ai partecipanti che si sono classificati così:

 
 



Soddisfatta la curiosità dei “morsettari”, si è passati poi alla premiazione dei “lanciatori”:  


  

Da sottolineare ancora una volta le grosse difficoltà incontrate da questi partecipanti. Il vento, gelido, è stato fortissimo per tutta la durata della gara rendendo estremamente difficile il lancio in distanza e la precisione. Il “grande” Pallotto (in arte “Gollum”) quest’anno non ce l’ha fatta: dopo aver vinto il primo premio (un prosciutto) per ben tre volte consecutive, ha dovuto cedere il trono a Scortichini che oltre a raggiungere una distanza eccellente (più di trenta metri sono tanti anche in assenza di vento) ha totalizzato 10 punti nella precisione.
Come sempre, l’abilità di raggiungere i bersagli (situati a distanze variabili fra i 3 ed i  15 metri ) può essere un fattore determinante sia in pesca sia nelle competizioni. Ne è ancora una volta una prova l’esibizione di Stoppacciaro che con 20,70mt rispetto ai 23,20mt di Muzzi si è aggiudicato il 4° posto grazie ai bersagli colpiti.Caratteristica del Tuscia Fly’s Friends Meeting è da sempre la “natura” delle premiazioni. Contrariamente alle molte manizioni più o meno simili sparse in tutta Italia, a Viterbo si preferisce consegnare premi che nulla hanno a che vedere con la pesca a mosca, ben consapevoli del fatto che viene molto di più apprezzata la soddisfazione del palato piuttosto che una canna da pesca o un paio di stivali che, dopo tutto, fanno quasi sempre già parte del bagaglio tecnologico di ciascuno di noi.I premi consistevano dunque in prosciutto, capocollo, caciotte, bottiglie di vino e di olio, dolci tipici, piatti in ceramica di Civita Castellana, oggetti da regalo (découpage)... tutti messi a disposizione da quanti hanno voluto contribuire alla buona riuscita della manizione e che il Club desidera ringraziare, senza dimenticare i componenti della giuria della gara di costruzione...


La bottiglia ricordo alla giuria della costruzione
Un grazie particolare va anche alla Amministrazione Provinciale di Viterbo che quest’anno ha concesso il Patrocinio alla manizione, segno tangibile dell’interesse che si sta evidenziando anche nell’Alto Lazio per questo genere di attività alieutica.
Fra chi ha voluto essere dei nostri, dobbiamo segnalare alcune presenze di rilievo: l’Assessore Provinciale alla Pesca, non potendo raggiungerci per altri impegni precedenti, è stato rappresentato dall’Ing. Baldani (responsabili divisione tecnica e pesca) mentre erano con noi  la D.ssa Lucia Pacini (Responsabile Studi Faunistici e Pianificazione della Provincia) ed il Tenente Enrico Paziani (Responsabile Nucleo Pesca della Polizia Provinciale). Ci hanno onorato della loro presenza anche la D.ssa Mingolla ed il Dr. Navoni di “Lazioopinioni” mentre è venuto a farci visita, non potendo restare con noi poiché arrivato in mattinata da un lungo viaggio, il direttore della Scuola Americana di Viterbo che ha dimostrato un vivo interesse per la nostra attività.Verso le 17,00 non restava che smantellare tutto. Una fatica che ci siamo sobbarcati volentieri, molto contenti per il buon esito della manizione che contiamo di ripetere il prossimo anno, possibilmente con qualche novità in più.
Per chi fosse interessato alla pesca a mosca, ricordiamo che il Tuscia Fly Club è a disposizione di chiunque voglia avvicinarsi a questa tecnica e filosofica di pesca e che organizza corsi di lancio e di costruzione sia per neofiti sia di specializzazione. Attivo anche dal punto di vista non solo alieutico, collabora con gli enti e le amministrazioni pubbliche per il miglioramento della gestione della pesca dilettantistica in provincia di Viterbo (e non solo). Rappresentante UNPeM (Unione Nazionale Pescatori a Mosca) per la provincia di Viterbo e sede del Coordinamento UNPeM per il Lazio, è fra i partecipanti di Agenda 21 per Viterbo e Civita Castellana, ha presentato progetti di rivalutazione per alcuni corsi d’acqua provinciali e collabora attivamente con alcune realtà locali aventi le stesse finalità.Il Presidente, Osvaldo Velo 


(*) Si ringrazia LazioOpinioni per aver gentilmente 
messo a disposizione alcune delle immagini qui riprodotte.

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PESCA CON LA MOSCA / Re: IV Tuscia Fly's Friends Meeting
« on: February 19, 2009, 23:36:14 »
Ragazzi, il resoconto è pronto. Come faccio a pubblicare qualcosa qui restando nelle regole? Mi aiutate?....

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PESCA CON LA MOSCA / Re: IV Tuscia Fly's Friends Meeting
« on: February 16, 2009, 16:09:49 »
Ieri si è svolta la ns manizione. Un successo STREPITOSO: 60 persone presenti, una quindicina i partecipanti alle gare di lancio e di costruzione, la presenza della Provincia, una testata provinciale, la visita del direttore della locale scuola americana (anche lui flyangler!)... insomma per un club che è nato solo 5 anni fa, in una zona dove di pam non se ne parlava neanche, direi che non possiamo lamentarci. Sto preparando le classifiche con le mosche e le distanze di lancio, sto aspettando le foto e tutto il resto. Non appena sara pronto il resoconto lo pubblichero sul ns sito e se il wm me lo concede (potra fare tutti i tagli che riterra opportuni) vorrei mettere qualcosa anche qui. Salutoni a tutti!!!!

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COSTRUZIONE MOSCHE ARTIFICIALI / Re: LA COSTRUZIONE DELLE MOSCHE
« on: February 09, 2009, 22:51:51 »
Ciao Vincenzo92
se Alessandro mi permette, vorrei fornirti una ulteriore spiegazione.
Gli ami a sezione quadrata sono meno robusti rispetto a quelli tondi (proprio per via degli angoli della sezione) ed appartengono ad una generazione o due fa. Io, per esempio, mi trovavo benissimo con gli 94840 della Mustad, che ormai sono introvabili e sostituiti con altri più acuminati, leggeri e robusti. La sezione, come giustamnte dice Alessandro, è una questione soggettiva anche se ci sono dei "fanatici" che non potrebbero fare a meno di "quel" tipo di amo. La sezione non influisce sulla costruzione (non facilitano la posa delle ali, come suggerisci tu) perche la superficie d'appoggio è talmente minima e soprattutto perche una volta creato il sottocorpo (il primo passaggio di filo) sull'amo, gli angoli della sezione spariscono per via delle spire di filo.
Se proprio vogliamo fare un distinguo, possiamo dire che i "vecchi" usavano l'amo quadrato ed i giovani il tondo. Ma è un distinguo empirico.
La tradizione vuole, per esempio, che le "vere" mosche da salmone siano realizzate su ami senza occhiello e quest'ultimo venga realizzato in "gut".
Oppure che x le secche si utilizzino ami con occhiello verso l'alto (up-eye) e per le sommerse con l'occhiello verso il basso (down-eye) perche un artificiale che si posa correttamente sulla superficie presenta un "ponticello" di nylon che non deve toccare l'acqua e l'occhiello in alto aiuta questo artifizio.
Ma, credimi, sono "seghe mentali" (aiuto, è una parolaccia?...) che sono molto interessanti per chi si interessa a fondo della cultura e della filosofia della pesca a mosca ma in pesca pratica non fanno altro che aumentare la confusione in testa al neofita.
Se vuoi un consiglio - pur apprezzando la tua curiosità e voglia di sapere - non farti troppi problemi di questo genere. Solo andando a pesca imparerai cosa è meglio o peggio.
Comunque sia, qui troverai sempre Alessandro e tanti altri che insieme a lui saranno pronti a soddisfare tutte le tue curiosità.
Ciao

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COSTRUZIONE MOSCHE ARTIFICIALI / Re: LA COSTRUZIONE DELLE MOSCHE
« on: February 09, 2009, 13:42:41 »
Follia? E' una delle migliori imitazioni per la pesca in caccia nei torrenti, ed anche per i black! Non lasciatelo nella scatola portamosche!!!!!

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COSTRUZIONE MOSCHE ARTIFICIALI / Re: LA COSTRUZIONE DELLE MOSCHE
« on: February 08, 2009, 19:07:23 »
Mosche eccezionali e fotografie altrettanto stupende! Complimenti davvero!

quote
A tutti quelli che frequentano i nostri corsi d’acqua silani e presilani, sarà capitato di assistere all’imbrunire alla danza ritmica di centinaia di effimere dalla coda lunga e dal corpo rosso fulvo.
Questi insetti sono presenti nelle nostre acque da fine aprile a tutto settembre per cui si rivelano ottime mosche da caccia.
unquote

Dovrebbe trattarsi di Ecdyonour venosus, la cui imitazione è la March Brown, o sbaglio? A me, nei torrenti della Padania è capitato spessissimo di vederle ma non ho mai visto un pesce prenderle anceh perche sono degli spinner e non delle subimago. Quindi, quando le vedi volare sull'acqua hanno gia fatto la prima muta da adulto restando nascoste nella vegetazione. Poi si involano per cercare le femmine e per... beh, insomma avete capito cosa cercano di fare...  calabria. Quindi una imitazione per questo specifico stadio avrebbe poco senso. Meglio allora usare una imitazione spent, ma dopo che la danza in aria è terminata. Infatti dopo aver fatto "quella cosa la" le femmine depongono le uova e cascano sulla superficie dell'acqua con le ali aperte (a mo' di croce) ed i pesci, che non sono fessi..., le prendono con tutta calma.
Per quanto mi riguarda, comunque, ho sempre preso,in occasioni come queste, usando un palmer (Bicolor) su amo del 10-12 oppure una parachute, su amo dal 14 al 10. Le mie parachute sono quasi tutte uguali: ali in polipropilene, corpo in pelo di gatto, hackle marrone. Le ali bianche servono a me per vederle nell'acqua (ah... l'età!!!!!).
Per enzodc: pam in Basilicata ne conosco un paio di persone proprio a Potenza: uno ha una carrozzeria e l'altro sta(va) a militare.  Sono gli stessi che conosci tu?
Dimenticavo: Aldo ha anche un'altra dote, oltre ad essere un costruttore d.o.c.: la modestia e soprattutto per questo motivo merita tutta la nostra stima e ammirazione.
Flyangler



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PESCA CON LA MOSCA / Re: un'arte, un modo di vivere
« on: February 05, 2009, 01:01:18 »
Leggere parole - e sono sicuro di interpretare il pensiero di fly, flyfisherman, pianeta, siponte, toniozzi & C. - non puo che farmi piacere, soprattutto considerando la distanza che mi separa da un mondo fisicamente lontano ma idealmente molto vicino. Sono veramente contento che anche nel "profondo sud" ci siano persone che la pensano come me, un "polentone doc". Il lavoro piu grosso lo stanno facendo i pam meridionali e vedo con altrettanto piacere stanno cominciando a raccogliere i loro frutti. Certamente il loro intento non è di togliere pescatori da altre tecniche ma semplicemente di divulgare quella che abbiamo sempre considerato una "filosofia di vita" e di pesca, sempre nel rispetto dell'altrui pensiero.
Ho detto appositamente "filosofia di vita" e non arte, caro Vicenzo 92 perche pescare a mosca è talmente semplice che arte non è, per lo meno non nello stereotipo che tutti conosciamo. E' passione, è voglia di amare e rispettare la natura, è voglia di confrontarsi ad armi pari, è voglia di essere umili ed essere sempre disposti ad imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. Perche nella pesca a mosca nulla è dato per scontato e quando pensi di essere "arrivato" scopri che c e ancora un gradino da superare. E' anche voglia di rendere partecipi gli altri delle tue esperienze perche sai che le altrui esperienze saranno utili anche a te.
Anche da parte mia, un grossissimo ringraziamento a quanti scrivono di pam su questo - ed anche altri - forum.

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PESCA CON LA MOSCA / Re: LEGGI SULLA PESCA: QUALI LE NECESSITA?
« on: February 05, 2009, 00:45:27 »
scusate, è scappato il ditino....  calabria
... in COPIA ai carabinieri, IN COPIA alla forestale, IN COPIA al comune e via discorrendo fino ad arrivare alla Regione se dopo un po' non ti danno ascolto.
E' dura, lo so, ma è l unica strada ED E ANCHE MOOOOOOOOLTO LUNGA!!!!!

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PESCA CON LA MOSCA / Re: LEGGI SULLA PESCA: QUALI LE NECESSITA?
« on: February 05, 2009, 00:42:46 »
"....nel quale dicevo di aver trovato agganci per far pubblicare questo schifo su vari giornali calabresi... ma nessuno s'è fatto avanti...   Quindi, cosa dovrei pensare?"

Semplice: se chi deve ascoltarti è "rosso" devi farlo pubblicare su un giornale "nero", e viceversa. Naturalmente con tanto di foto, immagini, una specie di reportage.
Se non ti considerano ancora, trova una di quelle riviste "indipendenti". Meglio se un giornale locale. Oppure scrivi CON RACCOMANDATA DI RITORNO, lo stesso articolo A PIU ENTI mettedoli tutti in copia.
Per esempio, scrivi all'assessorato al turismo IN COPIA 

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PESCA CON LA MOSCA / Re: LEGGI SULLA PESCA: QUALI LE NECESSITA?
« on: February 01, 2009, 22:36:15 »
Non fatevi illusioni: la strada è molto lunga e sempre in salita ma alla fine i risultati arrivano (piu dopo che prima). Tutto quello che ha proposto Robyjerk è OTTIMO ma la raccolta firme lascia il tempo che trova se non vi si daseguito con interventi mirati presso le consulte e le amministrazioni. L'importante è non fare come chi ha scritto il topic: lanciare il sasso e nascondere la mano non rende, soprattutto con le amministrazioni (Oltre che mancare di rispetto ai propri compagni di avventura).

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PESCA CON LA MOSCA / Re: LEGGI SULLA PESCA: QUALI LE NECESSITA?
« on: February 01, 2009, 18:48:19 »
Facciamolo pure questo questionario, ci sto, ma servira a poco se non ci si organizza nel modo giusto. So che puo sembrare un'utopia ma se negli anni 70 nessuno avesse cominciato a parlare di nokill, facendosi prendere in giro dai "benpensanti" e sbattendo la faccia contro il muro dell indifferenza amministrativa oggi non saremmo qui a discutere su questo ed altri forum. Mi ricordo quando, insieme al compianto Mario Riccardi, si diede vita al primo tratto nokill in Lombardia, la ormai dimenticata Padulenta. Vennero tutti a sfotterci e addirittura ci fu chi arrivo alle mani. E sul Chiese, a Clibbio (BS) dove il PAM di Brescia istituiti un tratto in una zona da temoli arrivo addirittura la forestale a chiedere di rimettere in acqua il pescato perche "non contemplato dal regolamento". E che dire del Nera, un tempo terra di nessuno ed oggi fonte di reddito locale di primaria importanza (legato al turismo)? Sono solo esempi, ma dimostrano che la ns teoria è una teoria vincente. Rimbocchiamoci le mani e cominciamo. Per uno che si perdera per strada, ne troveremo altri due che lo sostituiranno.

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PESCA CON LA MOSCA / Re: LEGGI SULLA PESCA: QUALI LE NECESSITA?
« on: January 31, 2009, 21:42:39 »
Gettare la spugna, Fly, serve solo a bagnare il pavimento! Riprendila, la spugna, e continua a batterti fino a quando le tue/ns idee saranno recepite. Non sei solo. Ricordalo!!!!

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PESCA CON LA MOSCA / Re: LEGGI SULLA PESCA: QUALI LE NECESSITA?
« on: January 31, 2009, 20:25:58 »
Non sono d'accordo sull'atteggiamento remissivo. Le leggi vengono fatte dai politici, è vero, ma anche loro sono "influenzabili". Ed i giornali possono sempre servire a qualcosa. L'autodisciplina è una gran bella cosa ma se non è supportata da fatti concreti, non si ottiene nulla. Bisogna cercare di entrare nelle consulte, bisogna cercare di contrastare CON OGNI MEZZO quelle associazioni di "acchiappapesci" che pensano solo a fare gare, a immettere pesci alloctoni e che non capiscono un c... di gestione corretta. Associazioni che illudono promettendo magari tratti solo pam o no kill per farci star buoni cosi non gli andiamo piu a rompere i c...ni. Associazioni che vogliono i numeri (anzi, rubano i numeri grazie a stratagemmi molto fini del tipo "se vuoi pescare nelle mie acque ti devi associare a noi" in barba alla democrazia. E chi vuole creare un gruppo e si affilia a "queste" associazioni non capise che non fa altro che dare manforte alle gare, agli alloctoni, alle riduzioni di misura come è accaduto in Campania. Ci si affilia perche "ci danno un'acqua in gestione" mentre è invece la provincia che deve gestirla CORRETTAMENTE, eventualmente con l'aiuto dell'associazione. Ed i tratti nokill o zps lunghi 800mt a cosa servono? A chiuderci la bocca, ad avere in cambio un tratto per fare le gare, magari a vlalle della zps... Dalle ns parti ci stiamo battendo per avere un tratto nokill a cavedani (siamo contrari assoltamnte alla immissione di trote in questo torrente) ed abiamo avuto pescaori (anche pam) che ci hanno contestato questa decisione perche.... pam=trote e se non sono trote non le vogliamo. Idiozie, idiozie da prima donna.... Scusate lo sfogo. Sono amareggiato ma non demordo...

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