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BENVENUTI su CALABRIA PESCA ON LINE / C.P.O.L.pure passion ( video ).
« il: Maggio 20, 2018, 09:41:50 »2
MERCATINO DEL PESCATORE / Geonav 4 gipsy
« il: Luglio 11, 2017, 21:35:11 »
Vendo per inutilizzo usato pochissimo pari a nuovo (per interessato rivolgersi a questo numero 3387074538 ) euro 300 trattabili !
Descrizione Prodotto
GEONAV 4 GIPSY ovvero libertà di movimento.
Con meno di 300 grammi di peso e un´autonomia di 9 ore, è lo strumento ideale per chi desidera portare sempre con sé il proprio plotter GPS senza rinunciare a uno schermo ampio e luminoso.
In mare aperto così come in alta montagna ci si può avvalere delle uniche funzioni di GEONAV 4 GIPSY e della cartografia Navionics Land & Sea. Versatile e potente, è dotato di un display LCD TFT transflettivo 3,5" retroilluminato, che garantisce prestazioni grafiche eccezionali in qualsiasi condizione di luce.
La tecnologia e le innovazioni dei chartplotter Geonav unita alle prestazioni della cartografia Navionics Land & Sea fanno di GEONAV 4 GIPSY un utile strumento in grado di fornire tutte le informazioni e il supporto necessario, in mare e sulla terraferma, in barca o in moto, in bicicletta o a piedi.
DISPLAY
Risoluzione: pixel 240 x 320
Schermo LCD TFT transflettivo 3,5" a colori, visibile in pieno sole e retroilluminato
CARATTERISTICHE TECNICHE
Antenna GPS incorporata a 12 canali paralleli WAAS-EGNOS
Carta generale del mondo incorporata
Cartografia: Navionics Land & Sea, Navionics Platinum, Navionics Land&Sea Platinum
Connessione NMEA (IN) (solo per ricezione antenna esterna)
Dimensioni: mm 164x85x34
Impermeabile / Stagno IPX 7
Installazione su staffa
Portatile
PRINCIPALI FUNZIONI
Allarme Ancora Visivo e Sonoro
Autozoom?
Easy view
Finestra ?posizione nave?
Finestra ?run way? (XTD)
Gestione correnti e maree presenti in cartografia
GO TO al porto, al marker, al servizio
Overzoom
Power saving mode
Rotazione della carta
Screen Amplifier?
MEMORIA
Markers, Rotte, Waypoints illimitati, memorizzabili su CompactFlash?
ALIMENTAZIONE
Alimentazione: 12÷24 V
Batteria al litio incorporata
Carica batteria incorporato
Consumo: 4 W
Protezione contro sovratensione e inversione di polarità
Autonomia 8-12 ore
Circuito di protezione contro surriscaldamento
DOTAZIONI STANDARD
Adattatore 220 V
Auricolare
Cavo di alimentazione con presa accendisigari
Culla
Custodia
Manuale d´uso e d´installazione
Staffa per imbarcazione
SINGOLI ACCESSORI
Antenna GPS esterna per auto
GARANZIA 2 ANNI
Disponibile in 4 pacchetti:
1) Solo strumento
2) Strumento + cartografia Land & Sea Gold- nautica e stradale bidimensionale - Italia (11)
3) Strumento + cartografia Discovery - sci e trekking - Nord Italia e arco alpino (DS001)
4) Strumento + con cartografia cartografia XL9 Gold Mediterraneo
Selezionare lo strumento desiderato nel menù a tendina.
Il prezzo si aggiorna automaticamente
» Scheda compatibilità strumento con cartografia Navionics
Descrizione Prodotto
GEONAV 4 GIPSY ovvero libertà di movimento.
Con meno di 300 grammi di peso e un´autonomia di 9 ore, è lo strumento ideale per chi desidera portare sempre con sé il proprio plotter GPS senza rinunciare a uno schermo ampio e luminoso.
In mare aperto così come in alta montagna ci si può avvalere delle uniche funzioni di GEONAV 4 GIPSY e della cartografia Navionics Land & Sea. Versatile e potente, è dotato di un display LCD TFT transflettivo 3,5" retroilluminato, che garantisce prestazioni grafiche eccezionali in qualsiasi condizione di luce.
La tecnologia e le innovazioni dei chartplotter Geonav unita alle prestazioni della cartografia Navionics Land & Sea fanno di GEONAV 4 GIPSY un utile strumento in grado di fornire tutte le informazioni e il supporto necessario, in mare e sulla terraferma, in barca o in moto, in bicicletta o a piedi.
DISPLAY
Risoluzione: pixel 240 x 320
Schermo LCD TFT transflettivo 3,5" a colori, visibile in pieno sole e retroilluminato
CARATTERISTICHE TECNICHE
Antenna GPS incorporata a 12 canali paralleli WAAS-EGNOS
Carta generale del mondo incorporata
Cartografia: Navionics Land & Sea, Navionics Platinum, Navionics Land&Sea Platinum
Connessione NMEA (IN) (solo per ricezione antenna esterna)
Dimensioni: mm 164x85x34
Impermeabile / Stagno IPX 7
Installazione su staffa
Portatile
PRINCIPALI FUNZIONI
Allarme Ancora Visivo e Sonoro
Autozoom?
Easy view
Finestra ?posizione nave?
Finestra ?run way? (XTD)
Gestione correnti e maree presenti in cartografia
GO TO al porto, al marker, al servizio
Overzoom
Power saving mode
Rotazione della carta
Screen Amplifier?
MEMORIA
Markers, Rotte, Waypoints illimitati, memorizzabili su CompactFlash?
ALIMENTAZIONE
Alimentazione: 12÷24 V
Batteria al litio incorporata
Carica batteria incorporato
Consumo: 4 W
Protezione contro sovratensione e inversione di polarità
Autonomia 8-12 ore
Circuito di protezione contro surriscaldamento
DOTAZIONI STANDARD
Adattatore 220 V
Auricolare
Cavo di alimentazione con presa accendisigari
Culla
Custodia
Manuale d´uso e d´installazione
Staffa per imbarcazione
SINGOLI ACCESSORI
Antenna GPS esterna per auto
GARANZIA 2 ANNI
Disponibile in 4 pacchetti:
1) Solo strumento
2) Strumento + cartografia Land & Sea Gold- nautica e stradale bidimensionale - Italia (11)
3) Strumento + cartografia Discovery - sci e trekking - Nord Italia e arco alpino (DS001)
4) Strumento + con cartografia cartografia XL9 Gold Mediterraneo
Selezionare lo strumento desiderato nel menù a tendina.
Il prezzo si aggiorna automaticamente
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TRAINA / Traina catture di Peppino. (artistic sea fishing video)
« il: Giugno 13, 2017, 09:53:08 »5
NOTIZIE E SEGNALAZIONI / SONIC SEA. (Autodistruzione dell'uomo.)
« il: Maggio 14, 2017, 00:33:04 »(Guarda trailer in italiano)
Le creature più rumorose del mare non sono le balene, ma gli esseri umani.
Navi e imbarcazioni,test militari ed esplorazioni dei fondali distruggono ogni forma di vita negli oceani.
Questo docufilm mostra le conseguenze drammatiche dell'inquinamento acustico, che comporta gravi effetti per le balene e ne conduce molte alla deriva.
Sonic Sea mette in risalto questo pericolo invisibile e illustra la storia dell'ex ufficiale della marina statunitense Ken Balcomb, che si batte contro l'inquinamento acustico negli oceani da anni.
(Guarda film completo in inglese, oppure in italiano su (Ski, su Discovery CH)
(La cavitazione.)
La cavitazione è un fenomeno consistente nella formazione di zone di vapore all'interno di un fluido che poi implodono producendo un rumore caratteristico, disturbando e a volte disorientando l'ecosistema marino.
Ciò avviene a causa dell'abbassamento locale di pressione, la quale raggiunge la tensione di vapore del liquido, il quale subisce così un cambiamento di fase a gas, formando bolle (cavità) contenenti vapore.
La dinamica del processo è simile a quella dell'ebollizione. La principale differenza tra cavitazione ed ebollizione è che nell'ebollizione, a causa dell'aumento di temperatura, la tensione di vapore sale fino a superare la pressione del liquido, creando quindi una bolla meccanicamente stabile, perché piena di vapore alla stessa pressione del liquido circostante: nella cavitazione invece è la pressione del liquido a scendere improvvisamente, mentre la temperatura e la tensione di vapore restano costanti. Per questo motivo la "bolla" da cavitazione resiste solo finché non esce dalla zona di bassa pressione idrostatica: appena ritorna in una zona del fluido in quiete, la pressione di vapore non è sufficiente a contrastare la pressione idrostatica e la bolla da cavitazione implode immediatamente.
Il fenomeno può avvenire sulle eliche delle navi, nelle pompe, nelle turbine idrauliche.
Il mare rappresenta ancora oggi un'importante via di comunicazione per il commercio internazionale.
Le Nazioni Unite stimano che l'ottanta per cento delle merci prodotte nel mondo transiti via mare prima di raggiungere i consumatori ai quali è destinata.
(L'immagine sotto rappresenta le innumerevoli rotte commerciali e vari test che vengono effettuati giornalmente nel mondo.)
Il maggior apporto di rumore nell’ambiente acquatico è di origine antropica: navi merci sempre più grandi e rumorose, uso di sonar a medie frequenze durante le attività militari, ed infine test sismici utilizzati per la ricerca di nuovi giacimenti petroliferi e di gas condotta in mare, i quali si basano sull’utilizzo di suoni ad alta intensità, per esaminare gli strati di roccia sottomarina alla ricerca di depositi di petrolio fossile.
la US Navy prevede di aumentare il numero delle morti conducendo test sottomarini con armi esplosive e dispositivi sonar. Le prove saranno e sono in atto gia’ negli oceani Atlantico e Pacifico, compreso il Golfo del Messico. Questi eventi sono impostati per iniziare dal 2014 fino al 2019.
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ATTREZZATURE PESCA PROVE E CONSIGLI / Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp
« il: Gennaio 04, 2013, 23:51:46 »Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp
Il Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp è un realistico jerkbait, dal duro corpo, con affondamento lento che dispone di un brevetto internazionale Fine Prism 3D. La pellicola olografica riflette la luce rendendo la Shrimp Crystal 3D naturale. Altri dettagli realistici che fanno di questo richiamo irresistibile per i pesci sono le zampette di gomma sottili e l' ancoretta piumata che agisce come una coda di gambero reale.
Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp ha una super azione a stretto movimento e può essere catturante sia con un movimento veloce o lenti guizzanti. Cast, recupero, twitch, se si mette in pausa dopo ogni jercata, il gambero lentamente affonda, inducendo pause sulla caduta.
Il Yo-Zuri Crystal 3D Shrimp è disponibile in 7 finiture, tra cui ultravioletti e modelli a incandescenza, per qualsiasi condizione di acqua. Il Gambero 3D è efficace in acqua dolce e acqua salata ed è disponibile in due formati: 2-3/4in, 1/4oz e 3-1/2in, 7/16oz.
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NOTIZIE E SEGNALAZIONI / Presentato il progetto di un porto turistico a LAMEZIA TERME.
« il: Febbraio 01, 2012, 19:51:00 »
LAMEZIA TERME Prende piede l'ipotesi di realizzare un porto turistico a Lamezia Terme. Un gruppo privato, la "Porto Lamezia S.r.l.", ha infatti presentato un progetto ai sensi della Legge Burlando. Al tal proposito nei giorni scorsi – si apprende da una nota – si è tenuto un incontro operativo tra il Comune e la Regione Calabria, negli uffici della direzione generale del dipartimento Urbanistica, presente il direttore generale e il dirigente di settore competente, con i quali sono stati definiti e concordati i successivi passaggi procedurali. Un altro incontro si è svolto anche negli uffici comunali tra i rappresentanti e i progettisti della "Societa' Porto s.r.l" e il progettista del Piano strutturale comunale Giovanni Crocioni, presenti l'amministrazione comunale e i vertici di Asicat (Consorzio di sviluppo industriale) e Lamezia Europa, essendo prevista l'ubicazione dell'infrastruttura portuale proprio nella zona di mare prospiciente l'area industriale. Nei prossimi giorni, ad esito delle formali concertazioni, si procederà all'attivazione dei successivi stadi di attività per come espressamente previsto dalla Legge Burlando. Il Comune di Lamezia ha inserito il porto nell'Accordo di programma quadro "Patto per lo Sviluppo" come progetto di finanza privato e anche nel documento preliminare del Piano strutturale comunale. La stessa Regione Calabria ha inserito il Porto di Lamezia Terme nel Piano della portualità regionale approvato di recente.
Fonte : Corriere Della Calabria.
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TRAINA / (Traina Dentice) Catture.
« il: Dicembre 13, 2011, 10:28:21 »Iniziamo questo topic con:
Dentice di quasi 7 Lbs preso a traina col vivo a metà settembre 2010
ecsa: Calamaro
Tecnica: Traina di fondo col piombo guardiano
Finale: 45 lbs Fc 100
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Cari amici è da tempo che non scrivo sul forum, sia per un periodo un pò privo di catture sia per un lutto improvviso che ha colpito la mia famiglia.
Oggi finalmente dopo tanto tempo un carissimo amico mi invita a traina di fondo, si esce verso le 12 per andare a fare i calamari a tataki. Lo spot prescelto è sui 45 mt, fondale roccioso alternato a macchie di poseidonia, essendo l'acqua molto limpida decido di optare per una montatura con esche molto piccole e trasparenti col mitico testa rosse siliconato della yamashita, neanche il tempo di calare e nel giro di un'oretta facciamo 4 calamari, 1 da innesco e gli altri da passatempo , non raggiungevani neanche i 200 gr. ( canna utilizzata Yamarappi Kita Karei 200gr e come mulinello Ryobi vertigo 5500 imbobinato con 270 mt di spiderwire 0.17 ).
Ci dirigiamo subito verso una scoglio molto piccolo ma con una ricca popolazione di pesci, e dopo circa una quarantina di minuti che eravamo in pesca sento una forte testata sulla canna... e inizia il combattimento
Il pesce inizia a dare subito delle testate da paura e sfrizionate da 6/7 mt, tant'è che credevamo fosse una riccioletta su una decina di Kg, ma appena alzato dal fondo continua a dare un sacco di testate e violente sfrizionate... mmm Questo è un denticione.
Chiedo gentilmente al mio compare di allacciarmi la cintura alla vita e dopo qualche minuto issiamo a bordo questo splendido dentice che al peso risulterà quasi 15lbs.
Buon 2011 a tutti amici sperando che continui così
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PESCA A SPINNING / Spinning ai tonni in Adriatico con Passarelli e Shimano. prima parte
« il: Ottobre 19, 2011, 12:44:37 »11
NOTIZIE E SEGNALAZIONI / Salvate 4 tartarughe marine a rischio. Erano impigliate nelle reti da pesca.
« il: Ottobre 18, 2011, 17:00:46 »
A MANFREDONIA
Salvate 4 tartarughe marine a rischio. Erano impigliate nelle reti da pesca
Nello stomaco trovate buste di plastica, tappi e ami. Le testuggini affidate ai veterinari di Legambiente
FOGGIA - I carabinieri della Motovedetta CC 817 «Costantini» di Manfredonia, hanno coadiuvato alcuni pescatori della flotta peschereccia sipontina nelle operazioni di recupero e salvataggio di 4 esemplari di tartarughe marine della specie «Caretta-Caretta», rinvenuti in evidente stato di difficoltà nelle acque antistanti il golfo. Gli animali avevano varie ferite che, verosimilmente, si erano procurate impigliandosi in reti da pesca o altri relitti galleggianti.
LO STATO DELLE TARTARUGHE - Le testuggini presentavano lesioni anche all’apparato digerente dovute, con elevata probabilità, all’ingestione di ami e materiale vario presente nelle acque marine tant’è che negli stomaci di alcuni esemplari sono stati trovati oggetti tra i più disparati: da buste di plastica, probabilmente scambiate per meduse, a tappi ed oggetti in plastica di varia forma e natura. La specie è minacciata dall’inquinamento marino, dalla riduzione degli habitat di nidificazione e dagli incidenti generati dalla presenza di reti a strascico e da altri sistemi di pesca.
IL SALVATAGGIO - La sensibilità dimostrata, in questa come in altre occasioni, dai rappresentanti della marineria sipontina rappresenta la giusta mentalità che deve distinguere la gente di mare nella tutela e salvaguardia dell’ecosistema marino. In questo ambito i carabinieri delle unità navali operano quotidianamente con servizi di polizia finalizzati al controllo del rispetto delle leggi della navigazione e della sicurezza in mare, con particolare riguardo anche al delicato settore della difesa della fauna e della flora marine, garantito da leggi nazionali e non solo. Le 4 tartarughe tratte in salvo, oramai fuori pericolo di vita, sono state affidate a medici veterinari di Legambiente Manfredonia, i quali, una volta guarite, le rimetteranno in libertà.
Luca Pernice
18 ottobre 2011
Fonte : IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT
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Salvate 4 tartarughe marine a rischio. Erano impigliate nelle reti da pesca
Nello stomaco trovate buste di plastica, tappi e ami. Le testuggini affidate ai veterinari di Legambiente
FOGGIA - I carabinieri della Motovedetta CC 817 «Costantini» di Manfredonia, hanno coadiuvato alcuni pescatori della flotta peschereccia sipontina nelle operazioni di recupero e salvataggio di 4 esemplari di tartarughe marine della specie «Caretta-Caretta», rinvenuti in evidente stato di difficoltà nelle acque antistanti il golfo. Gli animali avevano varie ferite che, verosimilmente, si erano procurate impigliandosi in reti da pesca o altri relitti galleggianti.
LO STATO DELLE TARTARUGHE - Le testuggini presentavano lesioni anche all’apparato digerente dovute, con elevata probabilità, all’ingestione di ami e materiale vario presente nelle acque marine tant’è che negli stomaci di alcuni esemplari sono stati trovati oggetti tra i più disparati: da buste di plastica, probabilmente scambiate per meduse, a tappi ed oggetti in plastica di varia forma e natura. La specie è minacciata dall’inquinamento marino, dalla riduzione degli habitat di nidificazione e dagli incidenti generati dalla presenza di reti a strascico e da altri sistemi di pesca.
IL SALVATAGGIO - La sensibilità dimostrata, in questa come in altre occasioni, dai rappresentanti della marineria sipontina rappresenta la giusta mentalità che deve distinguere la gente di mare nella tutela e salvaguardia dell’ecosistema marino. In questo ambito i carabinieri delle unità navali operano quotidianamente con servizi di polizia finalizzati al controllo del rispetto delle leggi della navigazione e della sicurezza in mare, con particolare riguardo anche al delicato settore della difesa della fauna e della flora marine, garantito da leggi nazionali e non solo. Le 4 tartarughe tratte in salvo, oramai fuori pericolo di vita, sono state affidate a medici veterinari di Legambiente Manfredonia, i quali, una volta guarite, le rimetteranno in libertà.
Luca Pernice
18 ottobre 2011
Fonte : IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.IT
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NOTIZIE E SEGNALAZIONI / PESCA: FINO AL 30 NOVEMBRE STOP A CATTURA PESCE SPADA IN CALABRIA
« il: Ottobre 11, 2011, 19:03:43 »
13:22 05 OTT 2011
(AGI) - Reggio Calabria, 5 ott. - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ha emanato un Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login che prevede il divieto di cattura, detenzione a bordo, trasbordo e sbarco di esemplari del pesce spada dal 1* ottobre e fino al 30 novembre. Lo rende noto la direzione marittima della Guardia Costiera di Reggio Calabria. "Il provvedimento - si comunica - e' stato adottato in osservanza alle disposizioni comunitarie al fine di dare attuazione alla Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login che prevede il divieto assoluto della pesca in esame nel Mediterraneo, nel bimestre ottobre/novembre di ogni anno".
AGI News On : Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
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NOTIZIE E SEGNALAZIONI / Va a pesca...dal balcone di casa
« il: Ottobre 11, 2011, 17:08:04 »Rimini > Va a pesca...dal balcone di casa. Scoperto a Bellaria
Un abitante ha calato un bilancione in mezzo alle barchette ormeggiate in riva al fiume
Bellaria (Rimini), 10 ottobre 2011 - Ha pensato bene, per aggirare le norme sulla pesca, di gettare l'amo dal balcone di casa. Lo riporta l'agenzia di stampa Geapress. E' successo a Bellaria, dove un abitante lungo il fiume ha calato un bilancione direttamente da casa sua, in mezzo alle barchette ormeggiate proprio in quel tratto classificato come di categoria A. Lì dovrebbero esserci specie eurialine, ovvero in grado di sopportare variazioni di salinità. Si tratta di pesci, ad esempio, che vivono lungo gli ambienti terminali dei fiumi.
Tutto sequestrato, bilancione ed altri arnesi, grazie all’intervento delle Guardie volontarie dell’ANPANA che, sempre nella stessa giornata di ieri, oltre ad un servizio antibracconaggio congiunto con le Guardie del WWF, hanno nuovamente operato ai danni di pescatori di frodo di acqua dolce. Questa volta nel lago Mariotti, a Rimini.
Si tratta di un piccolo specchio d’acqua inserito in un parco urbano cittadino, tra il palacongressi e casette in file ordinate. Acque di tipo B, ovvero di tipo lacustre, in genere abitate da carpe e altri pesci tipici di quel tipo di ambiente. Anche lì, si pescava.
Il Resto del Carlino : Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
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NOTIZIE AGONISMO MANIFESTAZIONI TROFEI / Le novità di Mondo pesca 2011
« il: Ottobre 10, 2011, 20:14:35 »
2° Salone dell'attrezzature ed equipaggiamenti per la pesca professionale, sportiva e amatoriale e delle produzioni ittiche nazionali.
Presso CarraraFiere dal 25 al 27 novembre
Dal 25 al 27 novembre a CarraraFiere la seconda edizione del salone che promuove attrezzature ed equipaggiamenti per la pesca professionale, sportiva, amatoriale e le produzioni ittiche nazionali presenterà un panorama completo di prodotti con approfondimenti sul panorama legislativo regionale e nazionale. In programma eventi sportivi e convegni. Carrara, modello di innovazione nel mercato ittico guarda alla pesca sportiva dopo avere ospitato i campionati del mondo.
Gli addetti ai lavori (pescatori professionisti, tecnici, esperti di settore) ma anche gli appassionati della pesca sportiva hanno già messo in evidenza le date di Mondo Pesca, edizione 2011 che si terrà a CarraraFiere dal 25 al 27 novembre . Saranno visite di aggiornamento tecnico per i moltissimi addetti ai lavori ma anche opportunità per conoscere prodotti, servizi, strumentazioni tecniche oltre ai nuovi scenari che si aprono con i cambiamenti nel panorama legislativo.
"Siamo soddisfatti per le adesioni alla seconda edizione di un salone che abbiamo immediatamente considerato come una grande opportunità per CarraraFiere - dice il direttore Paris Mazzanti - ed abbiamo immediatamente pianificato un raddoppio degli spazi espositivi viste le richieste di molti operatori che hanno apprezzato il nostro sforzo. Sarà un Salone all'insegna delle novità tecniche ma anche del numero delle presenze espositive oltre che per i contenuti professionali che, grazie alla collaborazione delle Associazioni di categoria, proporremo convegni e momenti di riflessione comune".
Superati di slancio i novanta espositori su seimila metri quadrati ospitati nel 2010, Mondo Pesca presenterà un panorama completo di tutto ciò che serve per pescare a sportivi e dilettanti con un'attenzione particolare per il mondo della pesca professionale, per la quale si preannunciano cambiamenti importanti soprattutto nel panorama legislativo, nei prossimi mesi, mentre gli operatori devono fronteggiare gli effetti della crisi e dei costi sempre più elevati soprattutto per l'aumento del carburante.
"La redazione dei piani di gestione, in attuazione del regolamento del Mediterraneo - anticipa Massimo Guerrieri, presidente di CESIT, il consorzio unico delle associazioni della pesca, sostenuto nel lavoro organizzativo da Roberto Manai e Niclo Vitelli - sarà una tappa fondamentale perché prevede l'adesione dei pescatori nella definizione delle regole che sovrintenderanno allo sfruttamento delle aree. La Regione Toscana, con la quale le nostre Associazioni hanno collaborato attivamente, sta lavorando proprio alla redazione dei bandi e presto avremo, almeno in Toscana, un panorama legislativo chiaro e condiviso. Tutto questo ci consentirà di investire per fronteggiare un panorama economico difficile che vede la pesca professionale penalizzata da costi crescenti come nell'acquisto del gasolio. Dobbiamo trovare nuovi modi per utilizzare il pescato con la prima trasformazione, la creazione di mercatini del pesce. Sotto questo aspetto l'attività svolta a Carrara rappresenta un modello da imitare su scala regionale e nazionale".
Nell'ambito del salone grande spazio sarà riservato alla pesca sportiva che, attraverso la FIPSAS di Massa Carrara, oltre ad ospitare l'assemblea straordinaria del Club Italiano pescatori a Mosca, svolgerà lezioni ed organizzerà gare nel contesto di un programma promozionale avviato con il coinvolgimento delle scuole. Un progetto che punta a favorire la conoscenza del mondo della pesca e della fauna ittica dei corsi d'acqua del territorio e del Tirreno con mostre fotografiche che presenteranno anche lavori realizzati dai ragazzi. L'obiettivo dunque non è solo quello di consolidare il successo della prima edizione ma anche di valorizzare un'attività professionale importante e una pratica sportiva che conta milioni di appassionati.
Fra le iniziative annunciate le postazioni di pesca virtuale, con l'ausilio di videogame di pesca WIFI e Playstation e con i simulatori di pesca reali. Per "L'angolo dell'esperto" hanno già aderito testimonial e gli esperti più accreditati per ogni tecnica di pesca. Si terranno poi scuole di pesca, incontri e gare sul litorale.
Non mancherà il settore gastronomico con stand dove si potranno gustare piatti sia di pesce fresco e trasformato con specialità tipiche preparate dagli stessi pescatori.
Mondo Pesca è organizzata da CarraraFiere con il contributo dalla Regione Toscana, Toscana Promozione e Unioncamere Toscana, con la collaborazione delle principali associazioni di categoria Uniprom e delle sue consorziate - Federcoopesca, Federpesca, Lega Pesca, Agci Agrital, API - Ce.S.I.T, Fipsas, con il patrocinio di Provincia di Massa Carrara, Comuni di Carrara e Massa, Capitaneria di Porto di Marina di Carrara, Arci Pesca e Cassa di Risparmio di Carrara sponsor bancario unico. (Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login )
Presso CarraraFiere dal 25 al 27 novembre
Dal 25 al 27 novembre a CarraraFiere la seconda edizione del salone che promuove attrezzature ed equipaggiamenti per la pesca professionale, sportiva, amatoriale e le produzioni ittiche nazionali presenterà un panorama completo di prodotti con approfondimenti sul panorama legislativo regionale e nazionale. In programma eventi sportivi e convegni. Carrara, modello di innovazione nel mercato ittico guarda alla pesca sportiva dopo avere ospitato i campionati del mondo.
Gli addetti ai lavori (pescatori professionisti, tecnici, esperti di settore) ma anche gli appassionati della pesca sportiva hanno già messo in evidenza le date di Mondo Pesca, edizione 2011 che si terrà a CarraraFiere dal 25 al 27 novembre . Saranno visite di aggiornamento tecnico per i moltissimi addetti ai lavori ma anche opportunità per conoscere prodotti, servizi, strumentazioni tecniche oltre ai nuovi scenari che si aprono con i cambiamenti nel panorama legislativo.
"Siamo soddisfatti per le adesioni alla seconda edizione di un salone che abbiamo immediatamente considerato come una grande opportunità per CarraraFiere - dice il direttore Paris Mazzanti - ed abbiamo immediatamente pianificato un raddoppio degli spazi espositivi viste le richieste di molti operatori che hanno apprezzato il nostro sforzo. Sarà un Salone all'insegna delle novità tecniche ma anche del numero delle presenze espositive oltre che per i contenuti professionali che, grazie alla collaborazione delle Associazioni di categoria, proporremo convegni e momenti di riflessione comune".
Superati di slancio i novanta espositori su seimila metri quadrati ospitati nel 2010, Mondo Pesca presenterà un panorama completo di tutto ciò che serve per pescare a sportivi e dilettanti con un'attenzione particolare per il mondo della pesca professionale, per la quale si preannunciano cambiamenti importanti soprattutto nel panorama legislativo, nei prossimi mesi, mentre gli operatori devono fronteggiare gli effetti della crisi e dei costi sempre più elevati soprattutto per l'aumento del carburante.
"La redazione dei piani di gestione, in attuazione del regolamento del Mediterraneo - anticipa Massimo Guerrieri, presidente di CESIT, il consorzio unico delle associazioni della pesca, sostenuto nel lavoro organizzativo da Roberto Manai e Niclo Vitelli - sarà una tappa fondamentale perché prevede l'adesione dei pescatori nella definizione delle regole che sovrintenderanno allo sfruttamento delle aree. La Regione Toscana, con la quale le nostre Associazioni hanno collaborato attivamente, sta lavorando proprio alla redazione dei bandi e presto avremo, almeno in Toscana, un panorama legislativo chiaro e condiviso. Tutto questo ci consentirà di investire per fronteggiare un panorama economico difficile che vede la pesca professionale penalizzata da costi crescenti come nell'acquisto del gasolio. Dobbiamo trovare nuovi modi per utilizzare il pescato con la prima trasformazione, la creazione di mercatini del pesce. Sotto questo aspetto l'attività svolta a Carrara rappresenta un modello da imitare su scala regionale e nazionale".
Nell'ambito del salone grande spazio sarà riservato alla pesca sportiva che, attraverso la FIPSAS di Massa Carrara, oltre ad ospitare l'assemblea straordinaria del Club Italiano pescatori a Mosca, svolgerà lezioni ed organizzerà gare nel contesto di un programma promozionale avviato con il coinvolgimento delle scuole. Un progetto che punta a favorire la conoscenza del mondo della pesca e della fauna ittica dei corsi d'acqua del territorio e del Tirreno con mostre fotografiche che presenteranno anche lavori realizzati dai ragazzi. L'obiettivo dunque non è solo quello di consolidare il successo della prima edizione ma anche di valorizzare un'attività professionale importante e una pratica sportiva che conta milioni di appassionati.
Fra le iniziative annunciate le postazioni di pesca virtuale, con l'ausilio di videogame di pesca WIFI e Playstation e con i simulatori di pesca reali. Per "L'angolo dell'esperto" hanno già aderito testimonial e gli esperti più accreditati per ogni tecnica di pesca. Si terranno poi scuole di pesca, incontri e gare sul litorale.
Non mancherà il settore gastronomico con stand dove si potranno gustare piatti sia di pesce fresco e trasformato con specialità tipiche preparate dagli stessi pescatori.
Mondo Pesca è organizzata da CarraraFiere con il contributo dalla Regione Toscana, Toscana Promozione e Unioncamere Toscana, con la collaborazione delle principali associazioni di categoria Uniprom e delle sue consorziate - Federcoopesca, Federpesca, Lega Pesca, Agci Agrital, API - Ce.S.I.T, Fipsas, con il patrocinio di Provincia di Massa Carrara, Comuni di Carrara e Massa, Capitaneria di Porto di Marina di Carrara, Arci Pesca e Cassa di Risparmio di Carrara sponsor bancario unico. (Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login )
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NOTIZIE E SEGNALAZIONI / Pesca nel Mediterraneo, c'è chi punta all'estinzione.
« il: Ottobre 10, 2011, 19:41:21 »
Ennesimo richiamo dell'Ue all'Italia: provvedimenti o multe pesanti
Pesca nel Mediterraneo, c'è chi punta all'estinzione
Overfishing e reti illegali: «Meno pesci ci sono, più il prezzo sale. E i tonni diventano una miniera d'oro»
MILANO – Pesca incontrollata, regole non rispettate, riscaldamento globale e specie in estinzione. Il Mediterraneo soffre. E con esso gli abitanti dei Paesi che vi si affacciano. Nonostante la Commissione europea vigili ed emetta leggi e regolamenti. Con l’Italia appena finita per l’ennesima volta sul banco degli imputati con l’accusa di overfishing.
LE RETI DA POSTA DERIVANTI - A fine settembre la Commissione europea ha deciso l'invio di una lettera all'Italia in cui le chiede di conformarsi alla vecchia sentenza della corte Ue sull'uso illegale delle reti da posta derivanti (tra cui quelle usate per il pesce spada) nel Mediterraneo. La Corte di giustizia dell’Ue, insieme al commissario alla Pesca Maria Damanaki, ha sottolineato come «l'Italia continui a violare il divieto relativo alle reti derivanti». E non basta. Nel documento si legge anche che «se non saranno adottati opportuni provvedimenti entro due mesi dal ricevimento della lettera, la Commissione potrà punire Roma con pesanti sanzioni». La controversia su questo tipo di reti risale al 1992 quando l’Ue ne ha vietato l’uso per una lunghezza superiore a 2,5 chilometri (in risposta a una moratoria dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1991 all’uso di grandi reti da posta derivanti) fino al divieto generale per la cattura di tonno bianco, tonno rosso e pesce spada, a prescindere dalla lunghezza delle reti. Nonostante i ripetuti richiami, i pescatori italiani continuano però a fare come vogliono e le autorità non prendono adeguati provvedimenti per far rispettare la legge. Il tutto mentre l’uso di attrezzi illegali da pesca ha un impatto devastante sull’ambiente, in quanto danneggia gli habitat e la fauna marina e mette a repentaglio la sostenibilità della pesca nel suo complesso. Con conseguenze anche economiche. L’overfishing costituisce infatti una minaccia per il reddito dei pescatori onesti, delle comunità costiere e per il futuro della pesca in generale. A denunciare queste violazioni è stata anche Oceana, organizzazione internazionale per la protezione della fauna marina, il cui direttore esecutivo Xavier Pastor ha dichiarato «Stiamo parlando di vent'anni di illegalità. Ecco perché ci auguriamo che la lettera della Commissione abbia un seguito».
GLI ALTRI NON SONO DA MENO - Sempre secondo Oceana, dopo il divieto del 2002 anche la Francia non è stata ligia. E mentre l’Italia nascondeva le reti fuori legge sotto il nome di «ferrettara» su cui il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sta investigando (l’ultimo sequestro è stato in Calabria in settembre), anche in Marocco e Turchia si continuano a utilizzare tecniche di pesca non autorizzate. E proprio per questo motivo, secondo Greenpeace, salvare il mare Mediterraneo sembra diventata un’impresa molto impegnativa. Anzi, impossibile. Per riuscirci infatti «si dovrebbero fermare le reti da pesca per almeno venti anni». Paul Watson, uno dei fondatori dell’organizzazione ambientalista, durante una conferenza a Evian ha dichiarato apertamente che il problema è da ricondurre al comportamento dei 23 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che fanno razzia di ogni specie di pesce che vive in questo prezioso ecosistema.
ECONOMIA DELL’ESTINZIONE - Parole durissime quelle del capitano Watson. Che sono state illustrate con precisione, a proposito dell’overfishing di tonno rosso. «Tutti sembrano girarsi dall'altra parte. I Paesi del nord Mediterraneo lo pescano dicendo "se non lo facciamo noi lo faranno i tunisini". I tunisini lo pescano dicendo "se non lo facciamo noi lo faranno i libici". E così via. Ma la verità è che c'è un interesse a portare la specie vicino all'estinzione, per una questione di soldi». È il meccanismo di domanda e offerta: «Meno pesci ci sono, più il prezzo sale, quindi se la popolazione ittica è ridotta al minimo chi vende i tonni è seduto su una miniera d'oro. È quella che si chiama "economia dell'estinzione"». E intorno al tonno rosso si è effettivamente scatenata una sorta di mattanza, con i giapponesi al centro di un enorme business: da qualche anno si dice infatti che la Mitsubishi Corporation stia acquistando il maggior numero di tonni rossi possibile e li stia congelando per portarli all’estinzione e poi rivenderli a un prezzo più alto. Illazioni? La presidente di Sea Shepherd France, Lamya Essemlali, ha tuonato: «Questo massacro perdurante è intollerabile, le uccisioni devono avere fine». Anche per il Wwf si tratta di contenere gli interessi economici delle multinazionali del pesce. Secondo l’organizzazione, delle 900 specie rinvenute nel Mare Nostrum, cento sono commercialmente sfruttabili e alcune di queste hanno un valore di mercato molto alto. Circa 1,5 milioni di tonnellate di pesce viene pescato ogni anno con metodi distruttivi, poco selettivi, e spesso illegali, con enorme impoverimento della biodiversità.
IL SERPENTE SI MANGIA LA CODA - Così se a soffrire per le politiche miopi e lo scarso controllo della comunità internazionale e dei singoli governi sono le popolazioni dipendenti dalla pesca nei Paesi del Terzo mondo, anche chi vive di questa attività nel Mediterraneo non se la passa tanto bene. E le previsioni non sono certo rosee. Premesso che il rispetto delle norme sulle reti sarebbe già di per sé un buon passo in avanti, i problemi del mare e della pesca sono anche altri. Secondo Marta Coll, ricercatrice del Csic all'Istituto di scienze del mare (Icm) di Barcellona, ci si mette anche il cambiamento climatico a complicare le cose. Un esercito di oltre 600 specie aliene ha infatti invaso il Mediterraneo. Più della metà proviene dal mar Rosso attraverso il canale di Suez. Tra le altre, il 22 per cento è arrivato con le navi transoceaniche, mentre una su dieci viene dagli scarichi agricoli. La Commissione europea (che ha lanciato Horizon 2020, operazione di salvataggio del Mediteranneo) denuncia infatti che l'80% delle minacce agli organismi marini proviene dalla terraferma. Più della metà dei nuclei urbani con oltre 100 mila abitanti manca di impianti per il trattamento delle acque residuali, il sessanta per cento delle quali viene scaricato direttamente in mare. La soluzione alla crisi della pesca è dunque occuparsi del problema a partire da terra?
«NON SAPPIAMO NULLA» - Bhavani Narayanaswamy, portavoce per l'Europa del progetto Census of marine life, è scettica. «Non sono sicura che questa strategia, possa riportare l'ecosistema mediterraneo alle sue condizioni precedenti». Secondo un altro ricercatore del Csic, Josep María Gasol, è necessario un ulteriore passo indietro. «La cosa più sorprendente è che abbiamo dimostrato di non sapere nulla». I nuovi dati del censimento parlano infatti di 17 mila specie presenti nel bacino del Mediterraneo, quasi il doppio rispetto alle ultime stime. «E senza dubbio – ha aggiunto Gasol – non ne conosciamo ancora almeno il 75 per cento. Il che significa che potrebbero estinguersi senza che nessuno se ne accorga». Pescatori e abitanti delle coste inclusi. Insomma, se il Mediterraneo soffre, e con esso la sua popolazione marina e terrestre, la colpa è sicuramente della pesca incontrollata. Ma non solo. Ecco perché difendere il Mare Nostrum potrebbe diventare una delle priorità dei prossimi anni solo a condizione che organizzazioni nazioni e internazionali, nonché enti scientifici e governi, si mettano a lavorare insieme mettendo da parte personalismi. E mettendosi in testa che far rispettare le leggi è il primo passo. A partire dall’Italia.
Marta Serafini
IL CORRIERE DELLA SERA:
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Pesca nel Mediterraneo, c'è chi punta all'estinzione
Overfishing e reti illegali: «Meno pesci ci sono, più il prezzo sale. E i tonni diventano una miniera d'oro»
MILANO – Pesca incontrollata, regole non rispettate, riscaldamento globale e specie in estinzione. Il Mediterraneo soffre. E con esso gli abitanti dei Paesi che vi si affacciano. Nonostante la Commissione europea vigili ed emetta leggi e regolamenti. Con l’Italia appena finita per l’ennesima volta sul banco degli imputati con l’accusa di overfishing.
LE RETI DA POSTA DERIVANTI - A fine settembre la Commissione europea ha deciso l'invio di una lettera all'Italia in cui le chiede di conformarsi alla vecchia sentenza della corte Ue sull'uso illegale delle reti da posta derivanti (tra cui quelle usate per il pesce spada) nel Mediterraneo. La Corte di giustizia dell’Ue, insieme al commissario alla Pesca Maria Damanaki, ha sottolineato come «l'Italia continui a violare il divieto relativo alle reti derivanti». E non basta. Nel documento si legge anche che «se non saranno adottati opportuni provvedimenti entro due mesi dal ricevimento della lettera, la Commissione potrà punire Roma con pesanti sanzioni». La controversia su questo tipo di reti risale al 1992 quando l’Ue ne ha vietato l’uso per una lunghezza superiore a 2,5 chilometri (in risposta a una moratoria dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1991 all’uso di grandi reti da posta derivanti) fino al divieto generale per la cattura di tonno bianco, tonno rosso e pesce spada, a prescindere dalla lunghezza delle reti. Nonostante i ripetuti richiami, i pescatori italiani continuano però a fare come vogliono e le autorità non prendono adeguati provvedimenti per far rispettare la legge. Il tutto mentre l’uso di attrezzi illegali da pesca ha un impatto devastante sull’ambiente, in quanto danneggia gli habitat e la fauna marina e mette a repentaglio la sostenibilità della pesca nel suo complesso. Con conseguenze anche economiche. L’overfishing costituisce infatti una minaccia per il reddito dei pescatori onesti, delle comunità costiere e per il futuro della pesca in generale. A denunciare queste violazioni è stata anche Oceana, organizzazione internazionale per la protezione della fauna marina, il cui direttore esecutivo Xavier Pastor ha dichiarato «Stiamo parlando di vent'anni di illegalità. Ecco perché ci auguriamo che la lettera della Commissione abbia un seguito».
GLI ALTRI NON SONO DA MENO - Sempre secondo Oceana, dopo il divieto del 2002 anche la Francia non è stata ligia. E mentre l’Italia nascondeva le reti fuori legge sotto il nome di «ferrettara» su cui il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali sta investigando (l’ultimo sequestro è stato in Calabria in settembre), anche in Marocco e Turchia si continuano a utilizzare tecniche di pesca non autorizzate. E proprio per questo motivo, secondo Greenpeace, salvare il mare Mediterraneo sembra diventata un’impresa molto impegnativa. Anzi, impossibile. Per riuscirci infatti «si dovrebbero fermare le reti da pesca per almeno venti anni». Paul Watson, uno dei fondatori dell’organizzazione ambientalista, durante una conferenza a Evian ha dichiarato apertamente che il problema è da ricondurre al comportamento dei 23 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che fanno razzia di ogni specie di pesce che vive in questo prezioso ecosistema.
ECONOMIA DELL’ESTINZIONE - Parole durissime quelle del capitano Watson. Che sono state illustrate con precisione, a proposito dell’overfishing di tonno rosso. «Tutti sembrano girarsi dall'altra parte. I Paesi del nord Mediterraneo lo pescano dicendo "se non lo facciamo noi lo faranno i tunisini". I tunisini lo pescano dicendo "se non lo facciamo noi lo faranno i libici". E così via. Ma la verità è che c'è un interesse a portare la specie vicino all'estinzione, per una questione di soldi». È il meccanismo di domanda e offerta: «Meno pesci ci sono, più il prezzo sale, quindi se la popolazione ittica è ridotta al minimo chi vende i tonni è seduto su una miniera d'oro. È quella che si chiama "economia dell'estinzione"». E intorno al tonno rosso si è effettivamente scatenata una sorta di mattanza, con i giapponesi al centro di un enorme business: da qualche anno si dice infatti che la Mitsubishi Corporation stia acquistando il maggior numero di tonni rossi possibile e li stia congelando per portarli all’estinzione e poi rivenderli a un prezzo più alto. Illazioni? La presidente di Sea Shepherd France, Lamya Essemlali, ha tuonato: «Questo massacro perdurante è intollerabile, le uccisioni devono avere fine». Anche per il Wwf si tratta di contenere gli interessi economici delle multinazionali del pesce. Secondo l’organizzazione, delle 900 specie rinvenute nel Mare Nostrum, cento sono commercialmente sfruttabili e alcune di queste hanno un valore di mercato molto alto. Circa 1,5 milioni di tonnellate di pesce viene pescato ogni anno con metodi distruttivi, poco selettivi, e spesso illegali, con enorme impoverimento della biodiversità.
IL SERPENTE SI MANGIA LA CODA - Così se a soffrire per le politiche miopi e lo scarso controllo della comunità internazionale e dei singoli governi sono le popolazioni dipendenti dalla pesca nei Paesi del Terzo mondo, anche chi vive di questa attività nel Mediterraneo non se la passa tanto bene. E le previsioni non sono certo rosee. Premesso che il rispetto delle norme sulle reti sarebbe già di per sé un buon passo in avanti, i problemi del mare e della pesca sono anche altri. Secondo Marta Coll, ricercatrice del Csic all'Istituto di scienze del mare (Icm) di Barcellona, ci si mette anche il cambiamento climatico a complicare le cose. Un esercito di oltre 600 specie aliene ha infatti invaso il Mediterraneo. Più della metà proviene dal mar Rosso attraverso il canale di Suez. Tra le altre, il 22 per cento è arrivato con le navi transoceaniche, mentre una su dieci viene dagli scarichi agricoli. La Commissione europea (che ha lanciato Horizon 2020, operazione di salvataggio del Mediteranneo) denuncia infatti che l'80% delle minacce agli organismi marini proviene dalla terraferma. Più della metà dei nuclei urbani con oltre 100 mila abitanti manca di impianti per il trattamento delle acque residuali, il sessanta per cento delle quali viene scaricato direttamente in mare. La soluzione alla crisi della pesca è dunque occuparsi del problema a partire da terra?
«NON SAPPIAMO NULLA» - Bhavani Narayanaswamy, portavoce per l'Europa del progetto Census of marine life, è scettica. «Non sono sicura che questa strategia, possa riportare l'ecosistema mediterraneo alle sue condizioni precedenti». Secondo un altro ricercatore del Csic, Josep María Gasol, è necessario un ulteriore passo indietro. «La cosa più sorprendente è che abbiamo dimostrato di non sapere nulla». I nuovi dati del censimento parlano infatti di 17 mila specie presenti nel bacino del Mediterraneo, quasi il doppio rispetto alle ultime stime. «E senza dubbio – ha aggiunto Gasol – non ne conosciamo ancora almeno il 75 per cento. Il che significa che potrebbero estinguersi senza che nessuno se ne accorga». Pescatori e abitanti delle coste inclusi. Insomma, se il Mediterraneo soffre, e con esso la sua popolazione marina e terrestre, la colpa è sicuramente della pesca incontrollata. Ma non solo. Ecco perché difendere il Mare Nostrum potrebbe diventare una delle priorità dei prossimi anni solo a condizione che organizzazioni nazioni e internazionali, nonché enti scientifici e governi, si mettano a lavorare insieme mettendo da parte personalismi. E mettendosi in testa che far rispettare le leggi è il primo passo. A partire dall’Italia.
Marta Serafini
IL CORRIERE DELLA SERA:
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NOTIZIE AGONISMO MANIFESTAZIONI TROFEI / TROFEO BANDIERA BLU MARINA DI GINOSA
« il: Giugno 30, 2011, 19:40:54 »Associazione dilettantistica sportiva Hobby pesca ambiente natura Ginosa
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NOTIZIE AGONISMO MANIFESTAZIONI TROFEI / RADUNO D'ESTATE 2011.
« il: Giugno 16, 2011, 10:43:11 »Siete tutti invitati al 9° Raduno di Calabria pesca on line . . .
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PROGRAMMA RADUNO
Incontro presso la stazione di Gizzeria dalle ore 15:30 alle 16:00
Dopo i saluti partenza per il posto prescelto per lo svolgimento del Raduno.
Dalle 17:00 alle 19:30 socializzazione e attività varie:
Per gli interessati ci sarà una dimostrazione di lancio con canna da mosca e di costruzione mosche, sia da mare che da acque dolci.
Dalle 19:30 alle 20:00 preparativi per la “competizione” col seguente regolamento:
REGOLAMENTO TROFEO
Il Trofeo "Pesce Serra" inizierà alle ore 20,00 e terminerà alle ore 24,00
Saranno ammesse tutte le tecniche di pesca, ad eccezione della tecnica del palamito a vela, del rezzaglio e quella del barchino.
Si potrà pescare con max 2 canne per concorrente (nessuna limitazione sulla tipologia delle esche, saranno consentiti terminali con max 3 ami).
Per motivi di spazio ...chi intende pescare a spinning e a mosca ..non potrà usufruire della seconda canna.
Consentita la pesca a teleferica con il vivo in generale e con il cavetto d'acciaio.
I partecipanti che intenderanno pescare con esca viva dovranno dichiararla al momento dell’iscrizione e/o prima dell’inizio del Trofeo “Pesce serra”.
Alla fine della manizione verrà premiato:
1)Il carniere più ricco fino a un massimo di 5 Kg (rispettando le misure minime consentite);
2)La preda più grossa.
Alle 00:30 controllo e pesatura del pescato con conseguente premiazione dei vincitori.
A fine gara saranno ritenute valide solo le prede che raggiungeranno la misura minima consentita.
Le iscrizioni, al Trofeo, avverranno direttamente in spiaggia, tra le 16.30 e le 20.00.
Lo STAFF di CPOL si occuperà di registrare tutti i partecipanti.
Verrà rilasciato un numero personale che dovrà essere conservato fino alla fine della competizione. Servirà, a fine gara, per effettuare il sorteggio dei premi per i concorrenti che non si saranno classificati.
Al momento dell’iscrizione verrà consegnata una copia del presente regolamento con le tabelle delle misure minime consentite per legge.
NOTE IMPORTANTI:
il "trofeo" è stato organizzato per ravvivare ulteriormente la serata, non ci saranno agonismi e giudici fiscali di settore ma soltanto amici che giocano a fare la gara, quindi contiamo sulla collaborazione di tutti per consentirne lo svolgimento con lo spirito goliardico tipico dei nostri raduni, dove la parola d’ordine è AMICIZIA E DIVERTIMENTO . Durante la competizione i partecipanti potranno spostarsi, dalle loro postazioni, per assaggiare i prodotti tipici calabresi, messi a disposizione dallo staff di CPOL e dagli SPONSOR.
Lo Staff.
PREMIAZIONE :
1° CLASSIFICATO PESCE PIU' GRANDE
TROFEO (COPPA) CALABRIA PESCA ON LINE
+ CASSETTA ATTREZZI VALORE 60 EURO OFFERTA DA COLORI E BRICOLAGE DI GIOVANNI PAONESSA
Via Cardinale Guglielmo Sirleto, 23
88100 CATANZARO (CZ)Italia
tel.: 096177274
1° CLASSIFICATO CARNIERE PIU' ABBONDANTE
TROFEO (COPPA) CALABRIA PESCA ONLINE
+ CASSETTA ATTREZZI VALORE 60 EURO OFFERTA DA COLORI E BRICOLAGE DI GIOVANNI PAONESSA
Via Cardinale Guglielmo Sirleto, 23
88100 CATANZARO (CZ)Italia
tel.: 096177274
SORTEGGIO PREMI CONSOLAZIONE TRA I NON VINCITORI:
UN MULINELLO VALORE 50 EURO
OFFERTO DA PESCA IN LAMEZIA TERME
VIA E. IANNAZZO,13 -88048 L. TERME SAMBIASE (CZ)
2 BUONI SPESA VALORE 50 EURO CIASCUNO OFFERTI DA COLORI E BRICOLAGE DI GIOVANNI PAONESSA
Via Cardinale Guglielmo Sirleto, 23
88100 CATANZARO (CZ)Italia
tel.: 096177274
2 CESTI DI SALUMI OFFERTI DAL SALUMIFICIO SERRA
Sede legale: via Marconi Loc. Chianta, 57 88046 Lamezia Terme (CZ)
Stabilimento: Loc. Acquavona, 2 88040 Platania (CZ)
Tel. +39 0968.205507 - Fax +39 0968.205157
MAPPA
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MERCATINO DEL PESCATORE / Vendo barca tre arie m 6 open.
« il: Giugno 14, 2011, 19:43:59 »
Vendo barca T.A.-Mare tre arie m 6 open.
Motore Mercury 40/60 (2 anni di garanzia), usato con 20 ore di mare in tutto.
Accessori : ecoscandaglio, doccia, impianto stereo, tavolo, borsone dotazione di bordo completo, cuscineria, ancora, tendalino.
Prezzo € : 9'000,00
Motore Mercury 40/60 (2 anni di garanzia), usato con 20 ore di mare in tutto.
Accessori : ecoscandaglio, doccia, impianto stereo, tavolo, borsone dotazione di bordo completo, cuscineria, ancora, tendalino.
Prezzo € : 9'000,00
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PESCA A BOLENTINO & VERTICAL JIGGING / LIVE KAB - La nuovissima esca semiartificiale .
« il: Giugno 12, 2011, 11:58:43 »LIVE KAB
Il Live Kab è un nuovo Kabura studiato da Olympus in collaborazione con Nicola Riolo per insidiare i pesci ingannandoli. Esso permette di inescare un vero polpo.
Disponnibile in grammature diverse, dai 50 ai 200g il piombo a forma di sfera, si inserisce all'interno della testa del polpo facendolo scendere sul fondo in maniera stabile e veloce per affrontare qualsiasi corrente a qualsiasi profondità.
L'assist monta un amo 553/S che fluttuerà mimetizzato fra i tentacoli del polpo.
LIVE KAB - esempio montaggio
Live Kab Olympus - montaggio e azione di pesca con Nicola Riolo.
Video recupero catture a Live Kab.
Calabria tirrenica
Ore 7.30 circa
Profondità 49 metri, fondo melmoso con qualche scoglio sparso.
Attrezzatura:
Mulinello shimano stella 8000 pg
Canna major craft offblow 6’0’’ az. 210 gr. max drag 10 kg.
Multi 0,30 mm spider wire
Terminale FC seaguar 0,66 mm.,
Nodo di giunzione tra multi e terminale: Tony Pena
Nodo sul ring: Clinc (5 spire avanti e 4 indietro).
Esca: polpo di 150 gr. innescato su live cab da 200 grammi (autocostruito)
Come si può notare, l’attrezzatura è molto “sovradimenzionata” e non è certamente l’ideale per una preda del genere… ma cercavo la cernia (che purtroppo non è arrivata)!
Video recupero catture a Live Kab.
Finalmente un pò di mare calmo.
Prima uscita in barca del 2012
preda: scorfano rosso
località: golfo di Lamezia terme
data e orario: 18 marzo 2012 - ore 11.00
attrezzatura: canna major kraft off blow az.210 gr., mulinello: stella 8000 swpg
trecciato: stealth spider wire 0,30 mm, finale seaguar 0,62 (4 metri),
ami: yamashita ss215 n°17 (4)
esca: polpo di 150 gr. circa
profondità mt: 68
tipo di fondale: roccia mista a fango
condizioni meteo/marine: mare calmo e cielo sereno
note: attacco a circa 2 metri dal fondo.
Breve video: