Show Posts - Palermitano-Vibonese

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Topics - Palermitano-Vibonese

Pages: [1] 2
1
Anche se forse non è la sezione adatta, ho voluto inserire qui questo piccolo quiz, in quanto il pezzo che vi mostro è stato totalmente progettato e autocostruito da un'amico che gentilmente me ne ha omaggiato uno...
sono curioso di scoprire chi di voi ci arriva prima...

la foto che vi mostro... riporta il pezzo smontato....  calabria3

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A voi scoprire cos'è e a che serve.... calabria


2
NOTIZIE E SEGNALAZIONI / Addio Luciano.....
« on: October 03, 2013, 13:33:58 »
Voglio comunicare a tutti gli amici di CPOL, che stamani è venuto a mancare Luciano Nevoloso, sul forum lu60.

Da poco si era inscritto sul nostro forum, figlio di pescatori non aveva intrapreso il lavoro del padre e dei fratelli.... ma il mare l'aveva nel sangue....
Appena poteva, saliva sulla sua barca, "faceva un pò di calamari" e via a trainare in cerca di dentici e ricciole...
E' così che ti voglio ricordare....Riccioli biondi mossi dalla brezza marina, mentre lentamente vai cullato dal mare in attesa dell'emozione dell'attacco...

Addio, il tuo fraterno amico
Salvo
 

3

Settantasei giorni dopo la deposizione, 31 tartarughine hanno visto la luce ieri sera all’altezza del lido “L’Ombelico del Mondo” nella spiaggia Mondello. La nascita arriva proprio nel giorno in cui i volontari hanno liberato un esemplare adulto recuperato a Vulcano in fin di vita. Le prime uova si sono schiuse intorno alle ore 22:00, con i cuccioli che, accompagnati dalla folla nte, si sono lentamente diretti dalla spiaggia verso il mare, dove poi hanno preso il largo. I neonati esemplari Caretta Caretta hanno un peso medio di circa 14 grammi ed un carapace da 4 centimetri. Altre ne nasceranno sicuramente in questi giorni, visto che il nido può contenere anche 100 uova. Guarda il video della schiusa e della liberazione dell’esemplare recuperato a Vulcano!

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Fonte: MondoPalermo.it


4
Come promesso, riprendo il post Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login per iniziare ad effettuare i lavori e resuscitare la cara estinta (per qualcuno....)  calabria

Ero indeciso se effettuare tutto il lavoro e poi effettuare il post definitivo o farvi partecipi passo-passo di quello che stavo realizzando….
 
Vi chiedo scusa in anticipo se il post sembrerà poco schematico, ma non avendo molto tempo a disposizione  e visto il discreto lavoro che si dovrà effettuare (comprese foto e caricamenti…), ho optato per la seconda ipotesi, sperando che apprezziate la genuinità ed interattività…dato che potrete durante il lavoro commentare/criticare e chi più ne ha più ne metta….

Tralasciando le caratteristiche della canna già inserite nel post su menzionato, utilizzo alcune foto precedenti per completezza di “cronaca”:

Parto col descrivere l’occorrente che sto utilizzando, cominciando con la Materia prima, La canna:

Foto della canna dopo essere stata ripulita dalla sabbia…
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Pezzi acquistati: Vettino ed anelli + Apicale + Cannottini
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Dimenticavo… visto che il vettino  acquistato non era identico a quello della canna originale ( e secondo il mio modesto parere anche migliore), necessitava essendo più lungo modificarlo sia dal basso che dalla punta.

Vettino a confronto con 4° elemento.
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Per determinare quanto materiale tagliare dal basso, ho inserito il vettino nella canna segnando con un pennarello indelebile il punto in cui i due pezzi si incastravano perfettamente.
Ho ripetuto l’operazione questa volta  in senso inverso, cioè  ho inserito il vettino sul pezzo della canna con la punta verso l’interno e ho segnato sempre con il pennarello indelebile il punto dove si incastrava.

Adesso risulta semplice stabilire quanta parte di canna eliminare, lasciando 5 cm per l’incastro.

Il risultato come da foto

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Per stabilire la misura dei cannottini e il relativo posizionamento dei due anelli scorrevoli, empiricamente ho suddiviso lo spazio tra l’ultimo anello e l’apicale in 4 sezioni, facendo cadere il primo scorrevole dal basso dopo 2 sezioni e il secondo dopo 1, rispettando la naturale curvatura dello stesso.


Vedi disegno

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A questo punto cominciamo con un po’ di pulizia….Eliminando il brutto anello in metallo dal manico per sostituirlo con una legatura sulla quale ci si può sbizzarrire con i decori, essedo quella più vicino al mulinello e sempre sotto i nostri occhi…

Per fare ciò, si riscalda con una fiamma lo stesso fino al discioglimento della colla sottostante….
 
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Eliminato l’anello con l’ausilio di uno strofinaccio per non ustionarmi…. Passo a stabilire quanta parte di legatura effettuare, delimitando con una striscia di nastro di carta la zona da ripulire, e giù con olio di gomito ad eliminare impurità e vecchia vernice epossidica di protezione tramite spugnetta abrasiva…

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Fino al raggiungimento del risultato voluto… Non preoccupiamoci se rimane qualche leggera sbavatura….la legatura coprirà tutto garantendo l’effetto estetico…

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Passiamo adesso a realizzare la prima legatura non dimenticandoci  i cappi per il richiamo dei successivi decori/chiusure filo legatura.
L’importante nell’effettuare tale operazione, se si effettua a mano come faccio io, è quello di mantenere sempre il filo in tensione evitando di accavallare le spire e cercando di applicare sempre la stessa forza di trazione, per evitare spire più fitte e spire più lente… rovinerebbero alla fine tenuta ed effetto estetico.

Posto in sequenza le tre foto più rappresentative….

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Per il momento mi fermo qui… Non senza prima ringraziare la mia “Fotografa”, mia figlia, che con molta molta pazienza ha effettuato la maggior parte degli scatti che vi ho mostrato…

A breve iniziamo a fare le personalizzazioni ….
Salvo
PA-VV


5
PESCA & FAI DA TE AUTOCOSTRUZIONE / Anellatura Canna da Surf
« on: August 27, 2013, 22:58:56 »
In attesa di Iniziare il lavoro sulla canna trovata in (spiaggia), vi voglio mostrare come l’inverno scorso mi sono dedicato a rianellare la mia Vecchia Olimpus Scarab 420.

Occorrente:

4 anelli doppio ponte tipo SIC + Apicale
Anelli in gomma tondi varie misure tipo O Ring
Rocchetti di Filo sintetico in poliestere tipo 20/3 nero e azzurro.
Rocchetto filo metallico color oro 0.23 mm cod. 1522-1
Cutter lama fine
Accendino
Carta abrasiva fine
Nastro di carta
Colla epossidica
Resina Coprente (Io utilizzo il tipo Veneziani comp. A+B)
Girarrosto per asciugatura
Tanta passione e Buona volantà… 

Si comincia con il rimuovere le vecchie legature con un cutter facendo molta attenzione a non effettuare manovre che potrebbero ferirci o danneggiare la canna.
Basta individuare l’inizio della legatura ed intaccandola scoprire il filo, vedremo che tirando lo stesso, la legatura si scioglie polverizzando anche lo strato di resina che la ricopre.

Ripeteremo lo stesso procedimento su tutti gli anelli della canna, tranne l’apicale, che per rimuoverlo basta riscaldare ( non bruciare…) con un accendino, in modo che la colla si sciolga e lo liberi. Attenzione a non rimuoverlo a mani nude, ma utilizzando dei guanti o uno strofinaccio, in quanto essendo metallico potrebbe essersi surriscaldato……
Con carta abrasiva molto fine si puliscono gli eventuali residui di colla o resina e possiamo passare a progettare le nostre legature.

E’ fondamentale secondo me avere ben chiaro il tipo di legatura che vogliamo effettuare sin dall’inizio, comprensiva anche di eventuali decori, in modo da effettuare preventivamente tutte le predisposizioni atte ad evitare effetti estetici o strutturali errati.

Io volevo realizzare una legatura a doppio strato (puramente estetico) con decori in oro all’inizio e alla fine della stessa per richiamare anche la grafica originale della canna.

Passiamo alle fasi di costruzione:

Utilizzando il mio girarrosto che ho predisposto anche come supporto, inizio con l’inserire   l’O-Ring che mi servirà come battente a canna chiusa  e inizio col predisporre la legatura di base azzurra, che dovrò realizzare  per tutta la lunghezza della legatura finale.
Ciò dipende da diversi fattori di solito vincolati dalla grandezza dei ponti dell’anello, dal suo posizionamento sulla canna e dall’effetto estetico che vogliamo dare…

Importante in questa fase è non dimenticare di inserire i cappi (ho scelto il giallo per evidenziarli in foto) per richiamare/serrare all’interno della base, l’inizio delle legature successive.

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Nella foto si possono notare i cappi e il loro scopo

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Si completa la legatura posizionando il cappio di chiusura circa 8-10 spire prima di completare la stessa.
Maggiori saranno le spire che lascieremo, maggiore sarà la tenuta, ma altrettanto difficile sarà tirare poi il filo all’interno delle spire, col rischio di spezzare il cappio.
Tenete conto che la resina completa e sigillla le nostre legature…

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Rifilato con il cutter il filo in eccesso passo a posizionare l’anello nel punto desiderato con del nastro di carta facilmente rimuovibile successivamente…

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Utilizzando adesso il cappio predisposto per la legatura, tiro dentro il filo nero che mi occorre per la legatura finale…

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Ed inizio con lo stesso procedimento ad avvolgere la legatura dell’anello dopo aver anche stavolta rifilato il filo in eccesso con il cutter…

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Procedo avvolgendo il filo a mano tenendolo sempre in tensione aiutandomi eventualmente con il pollice nelle fasi di stanca o di svolgimento del filo stesso.
Terminata la legatura sul primo ponte, rimuovo il nastro di carta e passo in prosecuzione di continuità sul ponte successivo.
Questo solo per semplicità e per gusto estetico… mi piace il filo nero che ruota alle spalle dell’anello.. 
Ovviamente si poteva chiudere qui la legatura e iniziarne un’altra sul ponte successivo.

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Si prosegue la legatura fino al raggiungimento del cappietto predisposto precedente per la chiusura della stessa.
Si passa il filo all’interno del cappio… si tira e il gioco è fatto!!!

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Una volta rifilato il filo in eccesso con il cutter… la legatura è terminata e funzionale…. Ma cove avevo anticipato, ognuno di noi può per così dire “abbellire” la stessa a proprio gusto….

Io ho scelto di utilizzare del filo metallico color “ORO” …..

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Dopo aver temporaneamente spostato l’O-Ring, inizio col passare il filo dorato solo per quei pochi millimetri atti a completare la decorazione, inserisco lo spezzone nel cappio e chiudo taglindo l’eccedenza con il cutter..

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Stessa operazione nella parte in alto e la decorazione è completa….

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Tale procedimento l’ho ripetuto su tutti gli anelli completando le legature…. Per il puntale semplicemente ho incollato il nuovo e ho passato un po’ di filo oro per richiamare gli altri anelli.

A questo punto si passa alla resinatura della stessa….

Occorre “predisporre la canna” con il nastro di carta in modo che ogni sezione sia ben ferma e bloccata l’una con l’altra in modo che inserendo la canna sul girarrosto i pezzi ruotino tutti nello stesso modo….

Mischiate per bene le due componenti della resina secondo istruzioni (2 parti A e 1 parte B), con l’ausilio di un pennello e con giroarrosto in funzione….si può dare la resina sulle legature e sui decori con in margine di 1 mm per lato (delimitato dal nastro di carta)…

Bisogna aver cura nel mescolare i componenti a non creare micro bolle….rovinerebbero l’effetto estetico finale…

Purtroppo, visto che è passato un po’ di tempo, non ho ritrovato le foto dei passagggi… e me ne scuso con tutti quelli che leggeranno questo report…


Alla fine.. il risultato è il seguente…

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Ho volutamente lasciato la prima legatura in originale (anche se un po’ rovinata) …..potete così fare ognuno le proprie valutazioni sul risultato…

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In attese di nuove pubblicazione e sperando di non avervi annoiato….
Un Abbraccio
Salvo
PA-VV

6
Ciao Ragazzi,

qualche settimana fà, in una delle poche pescatine notturne che ho potuto fare quest'anno in calabria, mi è successo di trovare sulla spiaggia la seguente canna....

La stessa si presentava all'apparenza semidistrutta, era col puntale rotto e priva degli anelli (escluso il primo in basso) e letteralmente piena di sabbia, incastrata al punto che sembrava impossibile poterla aprire.

In prima ipotesi ho pensato di utilizzarla come pezzi di ricambio... ma una volta pulita e disincastrata (con molta pazienza...) ho verificato che le sezioni erano integre, e mi è venuto in mente di recuperarla e quindi sostituire il puntale e rianellarla.

Purtroppo, non conosco tale canna, ho provato a cercare in internet ma non ho trovato nulla....in sostanza, quello che vorrei sapere... è se il gioco vale la candela....(costo ipotetico..) e se qualcuno mi può fornire una foto dell'anellatura originale...(anche se avevo in mente di rianellarla secondo la mia fantasia...)

Tutto ciò al fine di evitare di mettere "una toppa di seta su di un vestito di stracci".

Le caratteristiche riportate sulla stessa sono:

Lineaeffe Hercules 4205 (100% pure Carbon)

Length           : 4.20 m
Closed           : 107 cm
Weight           : 475 gr
Casting Weight: 80-150 gr
Section          : n. 5

Grazie a chiunque mi possa chiarire le idee..
Salvo
PA-VV

7
Stasera, mi è venuto in mente di tentare di correggere un difetto di imbobinatura del mio Exage 4000, causato dalla mancanza di spessori aggiuntivi.....

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Dato che per il momento ho poco tempo per girare per negozi, e in attesa di reperire gli originali (sempre se ci riesco...), ho pensato di realizzarmeli da me.

Preso a riferimento un distanziatore già nel mulinello, ho notato che somiglia molto alle vecchie pellicole fotografiche........


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Non avendo tale materiale a disposizione, ho deciso di utilizzare come materia prima una parte di una scatola di plastica di un artificiale acquistato tempo fà, e usando un pennarello indelebile e come campione il distanziatore di cui sopra, ho ricalcato la forma dello stesso creandone 4 simili....

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una volta, ritagliati a misura li ho inseriti sul mulinello, e reimbobinandolo il risultato è stato il seguente...

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Ovviamente non è perfetto ma penso sia almeno più accettabile almeno rispetto a prima....
Ho fatto alcune prove per vedere come si comporta la frizione e sembra tutto Ok, non resta che il collaudo in pesca......
Con la speranza di non aver fatto una cappellata.....
Saluti
Salvo
PA-VV

8
LE RICETTE DEL FORUM / Spigola con Cozze e Vongole
« on: January 15, 2012, 17:49:56 »
Che dire ecco una nuova ricetta per gustare la regina....

Ingredienti: Spigola (ovviamente), 0lio, Brandy, Limone, Capperi, Cozze, Vongole, Sale e pepe.


Preparazione: Pulite e squamate la Spigola, adagiate la stessa dopo aver ben oleato una teglia abbastanza capiente, dopo aver salato e pepato il pesce lo innaffiamo con un altro pò d'olio, del succo di limone, qualche manciata di capperi e una spuzzata di Buon Brandy

Riempiamo la teglia e l'interno del pesce con cozze (precedentemente pulite) e vongole, e chiudiamo il tutto con della carta stagnola.

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Infornare a 220° per circa 40 minuti, la cottura può variare in base al tipo di forno (elettrico o a gas) ovviamente servire ben calda accompagnata da un buon vino bianco...

Il risultato dopo la cottura...

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Saluti
Salvo
PA-VV

9
Avevo la necessità di acquistare un guadino telescopico, qualche mese fà, mi trovavo in un noto negozio di articoli sportivi e l'occhio mi è caduto su di una canna da punta di 6 mt a 9,90 € e mi è venuto in mente di realizzarmelo da solo.

Occorrente:

- Canna da punta (vecchia, usata, o come volete.....)
- Bussolotto filettato
- Guadino con perno filettato.

Realizzazione quasi banale, semplicemente togliere i pezzi dall'apicale fino al pezzo che corrisponde, (misura presa con il calibro) alla misura del bussolotto, se occorre tagliarne un pezzetto.
Inserire il bussolotto all'interno della canna e bloccare con colla a caldo e con un piccolo rivetto e il gioco è fatto.

Ecco le immagini....

Bussolotto filettato
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Inserito e Bloccato sulla canna
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Particolare della filettatura del guadino
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Guadino chiuso 1,10 mt circa
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Guadino aperto 4,30 mt circa
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Saluti
Salvo

10
PESCA FORUM BAR / Piccolo "Post Raduno...."
« on: August 15, 2011, 22:33:30 »
A quanto pare il virus del Raduno mi ha talmente preso che ormai non riesco ad andare a mare se non dotato di "accessori supplementari" del tipo utilizzato per esempio dai nostri amici della PAM...

Vi propongo in queste immagini le prove del crimine....

In questa immagine c'è il nostro Domenico (Shark) in una versione PAF più unica che rara
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Segue Gianni con bracere acceso...
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I nostri boss, con borsa frigo e Anguriona....
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Domenico con peperonata Super...
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Gianluca che come al solito si piazza al banco cottura con salsicce ed involtini da favola...
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Che dire, serata fantastica simil-raduno passata in compagnia tra un lancio e un'innescata, un panino con salsiccia e peperoni e una birretta....
Tra chiacchere, risate e barzellette sono venute fuori pure un paio di oretelle di taglia che ho persino dimenticato di fotografare....mia figlia di 7 anni può testimoniare la loro bontà  calabria

Un saluto a tutti e ringrazio anche luigi "Flea" di aver partecipato alla serata...
Salvo
PA-VV

11
PESCA FORUM BAR / Buon Compleanno Domenico, (^SHARK^)!!
« on: August 02, 2011, 00:00:46 »
Ti auguro veramente di cuore, che tu possa realizzare i tuoi più bei sogni di pesca, con le prede che auspichi e che magari in qualcuna di quel fantastiliardo, ci possa essere pure io a farti compagnia!!!         

Tanti Auguri a teeee, tanti Auguri a teeeee, Tanti Auuuguriiii A Dooomeeeniicooo, Taaaaaaanntiii Auuuguuuuuuriiiiiiiii aaaaaaaaa Teeeeeeeeeeeeee 

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Tanti Auguri a teeee, tanti Auguri a teeeee, Tanti Auuuguriiii Feeliciiii, Taaaaaaanntiii Auuuguuuuuuriiiiiiiii aaaaaaaaa Teeeeeeeeeeeeee 

E come sai, confido sempre nel tuo "Intuito Infallibile!!!!"

 
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A U G U R I
 
;D ;D

12
LE RICETTE DEL FORUM / Lampuga a "BECCAFICO"
« on: July 19, 2011, 14:01:38 »
Ragazzi vi propongo una variante di una ricetta tradizionale Palermitana, le Sarde a Beccafico, che potrete trovare in tutte le sue varianti sul web, però con la Lampuga per gli amici "u capuni"....

Ingrediemti:
Quattro filetti di lampuga, Olio extravergine d’olive, 150 gr di pangrattato, 100 grammi di passoline (in mancanza si può usare l’uva sultanina), 100 grammi di pinoli, 1 cucchiaio di zucchero, sale e pepe q.b., Foglie di alloro, Un ciuffo di prezzemolo, Succo di limone o succo di arancia.

L'origine del piatto risale alle cucine baronali siciliane, in passato l'ingrediente principale erano infatti questi volatili, i beccafichi sostituiti nella cucina povera dalle sarde.

Preparazione:

Si comincia "Atturrannu a muddica" cioè si mette in una padella il pangrattato facendolo dorare senza bruciarlo. quando è pronto si mette in una scodella con un filo d’olio, con le passoline e pinoli, lo zucchero, il sale il pepe e il prezzemolo tritato, amalgamando bene.
Quindi vanno tagliati i 4 filetti di lampuga in 2 ottenendo 8 porzioni
Prepariamo i fagottini adagiando un pò del ripieno appena ottenuto su ogni mezzo filetto e aiutandoci con degli stuzzicadenti li chiudiamo.
Li disponiamo all'interno di una teglia rivestita con cartaforno e oleata, l’uno accanto all’altro, alternandoli con foglie di alloro. A questo punto innaffiamo con un filo d’olio e poco succo di limone o arancia. Infine spolverarle con pangrattato e mettere in forno caldo per circa quaranta minuti.

il risultato è il seguente (prima dell'infornata):

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Buon Appetito
Salvo
PA-VV

13
Finalmente approfittando della pausa dovuta alla patronale qui a Palermo, ho trovato il tempo per fare un lavoretto che mi proponevo già da un pò...

Meditavo di inserire sula mia mitica canna da spinning il gancetto per bloccare gli artificiali, in quanto la mia essendo un pò vecchiotta ne era sprovvista, ed in pesca negli spostamenti, di solito agganciavo gli stessi sul ponte del primo anello......

Ma, cosa più importante, volevo effettuare la personalizzazione della stessa con il logo che mi ero creato, stampandolo a colori, delle dimensioni di circa uno per sei centimetri, riportato sotto....

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vi riporto di seguito le fasi della lavorazione:

per prima cosa, sfruttando l'anima in acciaio di una torpilla da 10gr...

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sagomandola opportunamente, mi sono costruito il gancetto per gli artificiali:

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Poi utilizzando della carta vetrata molto fine ho dato una passata all'area interessata...

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Successivamente, ho iniziato ad effettuare la legatura...commettendo un piccolo errore...

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Avevo dimenticato di "piazzare" l'anellino ferma artificiali.....poco male, con del nastro di carta ho fermato temporaneamente il filo da legature e ho incollato l'anellino con una goccia di cianoacrilica nella posizione stabilita......
 
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Così, dopo pochi minuti, ho potuto riprendere la legatura, facendo attenzione a passare ben fitte le spire sull'anellino....
 
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Per tutta la lunghezza dell'area che doveva essere proporzionata al logo che avrei da lì a poco apposto in alto.....

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A questo punto, ho provveduto a ritagliare il logo dopo averlo rivestito da sopra con del nastro adesivo trasparente e sotto con del biadesivo....per proteggerlo dalla successiva posa della bicomponente e non fargli perdere i colori....

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Posizionato il logo, utilizzando come rinforzo della colla cianoacrilica, ho pensato di apporre come "cornice" due ring di nastro argentato....fissato ach'esso con la stessa colla...   

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E questo è il risultato finale prima della mano di bicomponente......

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Utilizzando ormai il "fido" girarrosto autocostruito...
 
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Ho iniziato a dare la bicomponente...io preferisco usare la pattex, gusto personale, perché mi soddisfa molto l'effetto trasparente finale...
 
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E in ultimo il girarrosto al lavoro....

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Che dire... ho dimenticato di apporre una mano di color-preserve prima della bicomponente e quindi credo che l'effetto finale sarà più scuro...pazienza...spero che con questa esperienza la seconda volta andrà meglio....

Comunque alla fine ho l'anellino per gli artificiale e sopratutto la mia canna e diventata la canna di Palermitano-Vibonese di  ;D


14
NOTIZIE E SEGNALAZIONI / Alga tossica...Ostreopsis ovata
« on: July 06, 2011, 10:44:30 »
Ragazzi anche questanno sulle coste occidentali della sicilia si è fatta rivedere l'alga tossica, riporto la notizia  presa da internet e il link su di un opuscolo interessate utile per chi si trova in vacanza da queste parti e per chi in altre parti d'italia potrebbe avere la sfortuna d'incontrarla...

 
"E' di nuovo allarme alghe sulle coste siciliane. Nello scorso week end decine di bagnanti sono finiti in ospedale dopo avere fatto il bagno nelle acque tra Isola delle Femmine e Balestrate. A colpire, ancora una volta è l'alga tossica che provoca nelle persone grossi problemi alle vie respiratorie e fastidi agli occhi. Come confermano dalla capitaneria di porto di Palermo si sarebbero registrati altri casi anche ad Aspra, nella zona di Bagheria. Già la scorsa settimana ma questa volta sulla spiaggia dell'Acquasanta di Palermo numerose persone erano state colpite dall'alga tossica. I tecnici dell'Arpa si sono messi subito al lavoro e, dopo alcuni monitoraggi, hanno individuato le cause dei malesseri."

"I fenomeni di intossicazione riscontrati nei giorni scorsi sulle spiagge della costa a occidente di Palermo, sono causate in gran parte dalla presenza di un'alga potenzialmente tossica, la «Ostreopsis ovata», presente in varie aree geografiche. Da diversi anni è provata una concomitanza con la manizione tra i frequentatori di certe spiagge di sintomatologie simili a manizioni allergiche. È accertato che le condizioni di basso idrodinamismo, associate alla persistenza di elevate temperature dell'acqua (25°-28°C), favoriscono la moltiplicazione di «Ostreopsis ovata». I sintomi si manino quando è presente un forte vento dal mare verso terra e onde che favoriscono il distacco della microalga dal substrato. Questa, o le sue tossine, sono inalate attraverso l'aerosol marino da chi sosta sul litorale. Non sono stati riscontrati fenomeni di intossicazione per contatto. «Anche quest'anno con ARPA Sicilia - spiega l'assessore regionale all'Ambiente Gianmaria Sparma - abbiamo già iniziato il monitoraggio delle densità di quest'alga e delle altre specie dello stesso genere lungo le coste siciliane. Malgrado le finalità soprattutto ambientali delle attività, la frequenza di campionamento viene aumentata quando le concentrazioni in acqua superano quelli che vengono indicati come limiti precauzionali per la salute umana e vengono effettuate le comunicazioni alle competenti autorità sanitarie».L'alga tossica, diffusa in tutto il Mediterraneo, sarebbe stata trasportata dalle navi mercantili. E proprio a Capaci l'alga si sarebbe sedimentata con l'arrivo delle navi da crociera nel golfo di Palermo."

Fonte Tiscali topnews, 06 luglio 2011

Un utile Opuscolo con le indicazioni per riconoscere l'ostreopsis ovata, emesso dall'Asseorato regionale alla sanità che oltre alle spiegazioni riporta i numeri utili per la Sicilia, lo potete trovare Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login

Salvo
PA-VV

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EGING GAME / Eging 2011...
« on: April 27, 2011, 12:16:50 »
Video tratto da Youtube, un pò lunghetto e mieloso ma che potrebbe dare molti spunti utili.....


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Ciao
PA-VV

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In onore di giorgio e della sua seppia….posto la seguente ricetta…dalle mie parti molto apprezzata

Ingredienti per 4 persone:

½ bicchiere di vino bianco
2 spicchi d'aglio
1 peperoncino fresco, se gradito
1 scalogno di piccole dimensioni
2 ciuffi di prezzemolo
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
400-500 grammi di spaghetti
25 gr di estratto di pomodoro
Una seppia di taglia (diciamo quanto quella di giorgio :)) circa 500 grammi
Sale quanto basta
Pepe quanto basta

Preparazione degli spaghetti al nero di seppia:

Pulite la seppia aprendone il sacco con un paio di forbici. Estraete con molta cura le vescica di inchiostro (con la speranza che sia bella piena) e mettetela da parte.
Tagliate la seppia in listarelle e i tentacoli a pezzettini.
Tritate lo scalogno e sbucciate uno o due spicchi d’aglio.
Scaldate tre cucchiai di olio extravergine di oliva in una grossa padella, aggiungetevi lo scalogno tritato e lo spicchio di aglio intero, lasciate che l’aglio si colori  e dopo aver ceduto i suoi sapori toglietelo (a molti non piace trovarsi lo spicchio d’aglio nel piatto) aggiungete il peperoncino e, per ultima, la seppia. Soffriggete per due minuti a fuoco alto, abbassate la fiamma,  e aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco e cuocete per il tempo sufficiente a far evaporare il vino.
Quando sarà completamente evaporato, aggiungete l’estratto di pomodoro, se necessario allungandolo con un po’ d’acqua, e riprendete la cottura per una decina di minuti.
Assicuratevi che la carne delle seppie si sia ammorbidita a sufficienza prima di terminare la cottura, a quel punto, rompete la vescica contenente il nero e cuocete un paio di minuti a fuoco vivo.
Spolverate con una macinata di pepe e, se dovesse essere necessario, correggete di sale.

Cuocete gli spaghetti e scolateli al dente conservando un poco di acqua di cottura. Ripassate gli spaghetti nella padella mantecando modo che si colorino completamente del nero di seppia. Allungate il condimento con un poco di acqua di cottura della pasta se questo dovesse risultare eccessivamente denso. Spegnete il fuoco e distribuite la pasta nei piatti da portata. Spolverate gli spaghetti al nero di seppia con abbondante prezzemolo tritato e servite.



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(immagine presa da internet)


Buon appetito
PA-VV


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NOTIZIE E SEGNALAZIONI / Uno dei tanti modi di amare il mare....
« on: April 06, 2011, 13:31:34 »
Come sappiamo esistono mille e più modi per apprezzare questo nostro grande fratello che è il mare, e sopratutto di rispettare i suoi abitanti....
Oggi vi voglio raccontare brevemente la storia di un piccolo polpo, pescato piccolino e invece di finire come spesso accade "in padella", dato che penso molti come me sanno apprezzare una buona insalata di Polpo, in questo caso finisce in "vasca"....
L'amico qui prospera, e grazie alle cure di Enzo (proprietario dell'acquario), cresce fino a diventare 2,850 kg!!!

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Sicuramente, l'amico Enzo e la sua famiglia hanno avuto il privilegio di godere di una finestra sul fondo marino mediterraneo, potendo osservare i comportamenti e le abitudini del nostro amico cefalopode, e poi come spesso accade a chi ha cuore si affeziona, come ringraziamento per il tempo trascorso insieme, (e perchè ormai troppo grandicello per la vasca), è in arrivo il lieto fine.....

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Un saluto a tutti
PA-VV

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Guardando i recenti post di pioscin e di zev85 sul rivitalizzare gli starligth e sull’avvisatore di abboccata, mi è venuto in mente un sistema un po’ più moderno e magari (visto il costo degli starlight) un po’ forse economico…
Mi permetto di citare testualmente Serfmaster76 sul post Starlight  “Peccato che alla LIDL quì da me non vendano li starlight: il prezzo è ottimo!!! Sono costretto a comprarli nei negozi di pesca alla modica cifra di 10,00€ per confezione (50PZ)!!”

Occorrente principale:
1 comunissimo LED (costo 5 cent.)
2 pile a bottone (costo 20 cent./una)
Un pezzeto di guaina di filo d’antenna riciclato, o termo restringente o equivalente… (costo 0) 

Occorrente Facoltativo:
Contenitore piccolo in plastica trasparente riciclato o simile (io ho usato uno tipo tappi per orecchie) (costo zero)
Piombo con chiodo tipo quello evidenziato da SurfMaster76 o similare (per fare il segnalatore d’abboccata) (lo fai una volta e ti dura per sempre)
Porta Starlight Stonfo o similare ( anche questi chi non li ha….)

Foto occorrente
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Procedere inserendo le due batterie all’interno del tubicino di plastica, essendo le stesse di voltaggio pari a 1,5 volt dovranno essere inserite in serie per poter erogare una tensione sufficiente all’accensione del led pari a 3 volt, per chi non mastica di elettronica basta guardare la seguente immagine…


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A questo punto basterà inserire i puntali del LED all’interno della guaina, Se non si accende non preoccupatevi in quanto anche il LED ha un + e un –,  e pertanto basterà girarlo….(anche se sbagliate polarità il led non si guasta, semplicemente non si accende…)

Foto led acceso…

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Ora vi potrete sbizzarrire con i più svariati utilizzi…esempio  come segnalatore…(con contenitore e non….)

Foto segnalatore…
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O come Starlight….( inserito per esempio in un porta starlight Stonfo) o direttamente messo con del nastro adesivo sul puntale della canna….

Foto star light….

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Essendo il led a bassissimo consumo in termini di corrente, potrete effettuare diverse pescate notturne sempre con le stesse pile….(considerando le ore di buio vi garantisco una ampia autonomia…) basta staccarlo a fine pescata e reinserirlo la notte successiva….

p.s.: mi scuso se non tutte le foto sono perfettamente a fuoco ma con il cellulare mi riesce difficile fotografare oggetti così piccoli……

Saluti
Salvo, PA-VV

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PESCI & CATTURE / Catture di Salvo....Palermitano-Vibonese
« on: November 22, 2010, 18:36:20 »
Apro questo mio topic purtroppo ancora senza prede di merito in quanto avendo fatto qualche uscita a spinning il risultato attuale al momento sono solo cappotti, nell'attesa di inserire la mia vera prima "Regina" mi dedico al momento ad altre tecniche.....

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LE RICETTE DEL FORUM / Ricciola al Limone...gnam gnam
« on: November 09, 2010, 08:28:42 »
Ragazzi Sabato mattina ho preso la bestiolina seguente, e vi propongo una ricettina semplice per gustarla....

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Essendo la LOLA di circa 3,5 Kg   necessitano:

Una capiente teglia di alluminio, quattro grosse cipolle (meglio se di Tropea) il succo di 6 grossi limoni, un bicchiere d'olio, un mazzetto di prezzemolo, sale pepe e il tocco dello schef, Un buon bicchiere di Brandy..
Tagliare a dadini le cipolle e riporle in un contenitore capiente, unire il succo dei limoni, l'olio e il prezzemolo finemente tritato, sale e pepe e lasciare macerare per circa un'ora..
Predisporre nella teglia un foglio di carta da forno che andrà imburrato e oleato per bene, adagiare la Ricciola dopo averla salata esternamente ed internamente, e versare il contenuto dell'intingolo ottenuto precedentemente nella pancia, e dentro gli opercoli e un pò sopra per decorare, non dimenticare il tocco dello schef, innaffiare abbondantemete col Brandy.
Sigillare la teglia con un foglio di alluminio, infornare a 180° (la cottura varia in base alla taglia  del pesce, per questa ci è voluta un'ora e mezza...)
Il risultato finale come da foto.....

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e BUON APPETITO!

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