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PESCA IN APNEA / Re: problema taglia muta
« on: May 09, 2014, 13:36:39 »
Grazie Peppino per il consiglio  ;D
In effetti quando l'ho indossata mi sembrava di essere un pallone, avevo le guance gonfie come uno scorfano...e anche le mani si erano gonfiate.
Appena possibile vado in negozio, spero che me la cambino.

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PESCA IN APNEA / problema taglia muta
« on: May 09, 2014, 10:28:19 »
Ciao a tutti!
Dopo quasi 20 anni ho deciso di riprendere a pescare in apnea e mi sono comprato una muta, la Cressi Tracina da 5 mm.
Purtroppo ho paura di aver sbagliato la misura, ho preso una 3/M.
Sono alto 1.75 cm, peso 80 kg circa e il torace misura cm 105.
Il negoziante mi aveva consigliato la 3 perchè secondo lui la muta deve essere il più stretta possibile ed il neoprene delle mute moderne nel tempo tende ad allargarsi un pò.
Ieri l'ho provata col sapone, ci sono entrato ma a mala pena respiravo!
La mia taglia è esattamente tra la 3 e la 4. Considerando anche il fatto che ho 37 anni e pertanto negli anni a venire aumenterò probabilmente di panza e quindi di peso, vorrei farmela cambiare con una 4/L.
Qualcuno di voi ha tale muta e mi può consigliare sulla taglia corretta?
Cioè, secondo voi è meglio che calzi molto stretta oppure "comoda"?

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: consiglio ripartita e rotante
« on: November 06, 2013, 08:48:08 »
Hai ragione Oltremare, ti ringrazio per i tuoi consigli e per la tua competenza.
Ho letto vari tuoi interventi sul sito, si vede che sei un esperto e appassionato anche di lancio tecnico.
Fortunatamente ho amici nella mia città che fanno parte di una società di LC, sono anche parecchio bravi visto che qualcuno supera i 230 metri in pendolare. Sicuramente non arriverò mai ai loro livelli anche perchè ho poco tempo libero e quel poco a dir il vero preferisco spenderlo al mare a pesca. Comunque cercherò di seguirli al campo e sicuramente non mi avventurerò a far subito lanci che ho solo visto e mai praticato. Potrebbe essere anche pericoloso per tutti.
In effetti mi sono reso conto di aver scritto alcune cose contrastanti, tipo il rapporto potenza di lancio - azione parabolica...lo so che è una castroneria! Volevo dire semplicemente che con un'azione così la canna mi perdona gli erroracci e probabilmente è più difficile che si spacchi.
L'altro giorno che la provavo al campo un socio (che lancia da decenni in pendolare) ha letteralmente fatto a pezzi la vetta di una ripartita inglese molto rigida e con azione di punta (non ricordo la marca ma è molto famosa in Inghilterra e costa più di una Zz), mi sono preso male per lui! Forse avrà commesso un errore o forse c'era una bolla nel carbonio, non so...ma la canna era davvero rigida!
Grazie ancora Oltremare per la tua disponibilità, a presto on chat!
 

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: consiglio ripartita e rotante
« on: November 05, 2013, 09:26:43 »
Ciao Oltremare,
come da mia premessa io non sono un lanciatore particolarmente tecnico, fino adesso ho lanciato in above e side con telescopiche e tre pezzi e in ground con ripartite da fisso e sempre e solo con mulinelli fissi.
Solo ora sono passato alle ripartite da rotante ma per un solo scopo: quando scendo in Calabria per pescare a teleferica necessito di attrezzatura molto pesante, visti i mostri che circolano a 20 mt dalla riva. Il rotante l'ho preso solo per la potenza e non per lanciare sul campo a 200 mt.
Hai ragione tu, la canna che ho non è affatto adatta per il LC ma solo per il surf pesante. Ed è per questo che l'ho presa.
Forse non mi sono spiegato bene, quando dico che la canna ha un'azione simil-parabolica e il manico morbido non intendo di aver a che fare con una canna molle, è molla per i miei amici che lanciano con le TTR della Century o con le M427 della Zz...ma per me che sono alle mie prime armi con lanci tecnici e con rotante mi facilita parecchio e mi perdona gli errori!
Inoltre l'azione parabolica mi aiuta (e non poco!) nel caso allamo qualche pesce grosso (su fondale sabbioso), secondo me canne di questo tipo che non hanno un'azione troppo rigida di punta aiutano parecchio ad "ammortizzare" le fughe ed in più, se peschi col maremoto, assecondano dolcemente le onde e non spiombano.
Se invece si vuole pescare sulla lunga distanza a mare calmo oppure su fondali accidentati o se ci si vuole dedicare seriamente al LC è ovvio che una ripartita "rigida" la fa da padrone.
Almeno tutto questo secondo il mio modesto parere.
Inoltre, sempre secondo me, i 150 grammi non sono sufficienti a caricarla al massimo, almeno con il ground.
Con il pendolare non so, ho provato a fare un primo pseudo lancio ma solo dopo aver visto per anni i miei amici lanciare, in più stavo maneggiando il rotante per la prima volta nella vita...puoi immaginare cosa è saltato fuori!!!

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: consiglio ripartita e rotante
« on: November 04, 2013, 08:34:46 »
Allora ragazzi, un paio di giorni fa ho finalmente provato la canna al campo.
Sono contento, i miei primi lanci col rotante sono andati bene: con il primo, provato in pendolare, ho parruccato alla grande; col secondo in ground lo stesso...con i successivi invece in graund ho raggiunto poco più di 100 mt (poco!) ma almeno senza fare parrucche!
In definitiva pensavo che il totante fosse più complesso, in realtà se tarato a dovere è più che gestibile.
Il mulo va benone, certo è pesante per il long casting ma per pesca dovrebbe andare bene.
La canna mi piace davvero, i miei amici che sono più esperti di me hanno detto che è ottima per la pesca pesante. Non tanto per il long casting anche se, vista l'azione parabolica può sparare tranquillamente piombi pesanti sia in ground che in pendolare.
Io l'ho provata solo in ground con 6 oz...è il minimo per caricarla. Il manico non è molto rigido, anzi. La vetta sensibile e l'arco dolce.
In definitiva sono soddisfatto dell'acquisto, ora dovrò provarla in pesca. E spero con un bel pesce!

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: consiglio ripartita e rotante
« on: October 31, 2013, 09:14:11 »
Eh sì, in effetti mi sa che sulla canna il negoziante ha fatto un pò di cresta...nuova in Inghilterra la fanno a 100 sterline, poco più di 100 euro.
Dal resto se l'avessi comprata on line le spese di spedizione le pagavo salate!
Le mie capacità di lancio tecnico non sono buone, dovrò allenarmi parecchio questo inverno.
Grazie per gli auguri, non vedo l'ora di iniziare a cimentarmi con il rotante!

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: consiglio ripartita e rotante
« on: October 30, 2013, 20:35:11 »
Ciao Oltremare!
In effetti ho speso in tutto € 100 per la canna (usta dal vecchio proprietario solo un paio di volte al campo di lancio) e € 120 per il rotante (nuovo di pacca), sono contento di aver speso poco per la mia prima attrezzatura da "talebano del surf".
I miei amici mi consigliavano ZZiplex, Century, Conoflex...ma i soldi non li ho! Se andavo dietro loro ora mi trovavo con 500/600 euro di meno...e magari poi non arrivo nemmeno a sfruttarla a dovere quell'attrezzatura.
Ho letto su forum inglesi che la canna in questione è buona, anche se loro la usano come canna "estiva", non da rock duro invernale. Anche se per "rock invernale" quei pazzi intendono situazioni che nemmeno il capitano Achab sopporterebbe!!
Per questo distinguevo il surf britannico da quello mediterraneo.
Io ci devo affrontare grossi serra, lecce amia e simili (almeno lo spero!!!).
Per ora vado in palestra a rinforzarmi i muscoli, ho provato a manovrare la canna al vento e pare un bel bastoncino.
Il manico comunque non è durissimo e la vetta pare abbastanza sensibile, forse è più una canna da OTG che da pendulum...vedremo!

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: consiglio ripartita e rotante
« on: October 30, 2013, 20:19:24 »
Ciao Draycon, hai ragione!
Dalle nostre parti si pesca esclusivamente nelle buche e nei canaloni che sono paralleli alla battigia. Le zone da me frequentate sono le spiagge di Lignano Sabbiadoro e Bibione.
Tuttavia sono acque davvero basse e il vento del sud che porta mare mosso è davvero raro, soprattutto durante l'inverno. Da noi regna sovrana la Bora/Tramontana ed è anche per questo che le condizioni da puro surf scarseggiano.
Per vedere una bella mareggiata devo aspettare di scendere in Calabria per le vacanze, ahimè!!!!
Pertanto ho paura che la recensione sulla canna dovrò farla dopo Aprile, prima solo su come si comporta sul campetto pieno di fango dietro casa mia nel piovoso Friuli...!!
 ;D

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SURFCASTING ATTREZZATURE / Re: consiglio ripartita e rotante
« on: October 30, 2013, 12:05:29 »
Ciao!
Magari potessi utilizzarla con il mare incazzato! Dalle mie parti è raririssimo e visto il fondale parecchio basso se picchia non starei in pesca manco con uno spike di 300 grammi.
Comunque vorrei portarla presto in campetto per qualche lancio, appena la provo vi farò sapere...

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SURFCASTING ATTREZZATURE / consiglio ripartita e rotante
« on: October 30, 2013, 11:20:46 »
Di recente ho acquistato una ripartita di seconda mano (ma praticamente nuova) ed un rotante nuovo per affrontare eventuali e desiderati pescioni...
Il mulo è un Akios 757 CTM con freno magnetico. Ho letto alcune recensioni su siti inglesi e pare un buon trattore, forse un pò pesantino ma nel complesso mi piace. Si dice che equivalga in qualche modo all'Abu Ambassadour 7000...
La canna è una Abu Garcia Esprit Beachcaster, una classica rip stile inglese da 13 piedi con una potenza dichiarata di 4-8 oz.
Ho acquistato tale materiale tenendo conto principalmente del rapporto qualità-prezzo che pare notevole.
Non conosco tuttavia nessuno che abbia tale attrezzatura e in particolare come la canna si comporta in pesca con prede "big". Ho letto qualcosina solo su forum inglesi. Ne parlano abbastanza bene tuttavia il surf d'oltremanica non è quello mediterraneo...
Qualcuno la possiede e mi può aiutare??

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PESCI & CATTURE / Re: un treno nella notte
« on: August 14, 2013, 09:37:23 »
Ciao beka,
quella notte pescavo con trancio di spigola con un pezzo di polistirolo all'interno e contemporaneamente sulla stessa canna avevo innescato un pagello a teleferica.
Faccio questo per aumentare le possibilità di cattura, due esche (morto e vivo) per ogni canna.
Il pescione ha mangiato il pagello, tuttavia immagino che il pesce esca era già morto a quel punto.
Il pagello è resistente, come la boga, tuttavia non mi sembra che resista più di 30-40 minuti appuntato con due ami in acciaio. Ed al momento dell'abboccata l'esca era in acqua sicuramente da più di mezz'ora, forse anche un'ora...
La presunta pastinaca si dev'essere mangiata il pagello morto sul fondo con molta calma, per questo la vetta della canna si muoveva appena.

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PESCI & CATTURE / Re: un treno nella notte
« on: August 12, 2013, 09:50:24 »
Ciao Roberto,
questi racconti sono avvincenti, il mare e le sue creature non finiscono mai di stupirci.
Quando ero piccolo, i vecchi pescatori professionisti mi raccontavano le loro avventure e io sognavo ad occhi aperti ed imparavo il rispetto per il mare, quel blu profondo che quando si arrabbia ci fa davvero paura.
Hai detto bene, pesci di quel tipo oggi non ci sono più.
E pescatori "romantici" che si dedicano quasi esclusivamente a quei pesci sono pochi.
L'attrezzatura "pesante" di una volta, con la sua meccanica semplice, resistente e duratura non esiste più, è controproducente per il moderno mercato.
La canna e il mulinello da me utilizzati per la battuta di pesca che ho raccontato hanno esattamente 24 anni, è stato un regalo di mio padre quando avevo 12 anni. La mia prima e vera attrezzatura da surf, quella che mi ha sempre regalato emozioni.
Io facevo parte di una società di surfcasting ma ho smesso con le gare, con i pesci da 7 cm e con finali dello 0,12...
E' meglio combattere (e perdere) con grosse prede piuttosto che riempire il secchio di novellame.
Per non parlare degli attuali pescatori professionisti che raschiano tutto, pure i sassi...anche questo contribuisce alla diminuzione di pesci e di conseguenza dei predatori di taglia.
Spero che il mare mi possa regalare ancora emozioni come quella che vi ho raccontato e sono contento che quel pesce si sia guadagnato la libertà.

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PESCI & CATTURE / Re: un treno nella notte
« on: August 10, 2013, 13:51:02 »
Ciao Peppino!
Pensa te, che storia...intanto approfitto per farti i complimenti, ho visto che razza di pescioni tiri fuori!
Mi fa piacere che sei riuscito a prendere quelle pastinache e così a risolvere il mio dubbio.
Quando il mio pesce si è slamato a dir il vero non ero troppo dispiaciuto per averlo perso, quanto piuttosto per non sapere cos'era.
Alcuni pescatori ipotizzavano una ricciola ma avevo dubbi al riguardo in quanto immagino che un tale pesce allamato corre, compie fughe, scodate a mezz'acqua, tipo il serra o la leccia.
Questo invece era proprio radicato sul fondo, aveva una grossa stazza e non era velocissimo bensì molto potente.
Sicuramente era una pastinaca, come dici tu.
Il prossimo anno, quando tornerò a Locri per le ferie (io purtroppo vivo al nord, dalle mie parti si pesca bene ma non ci sono i pesci della Calabria) mi doterò di una attrezzatura più potente, magari mi porto dietro una ripartita.
In questi giorni volevo comprarmi il mulinello Penn spinfisher ssv 8500 o 9500. Tu per caso lo conosci? Avevo aperto un topic al riguardo ma nessuno mi ha risposto.

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PESCI & CATTURE / un treno nella notte
« on: August 10, 2013, 11:02:41 »
Ciao a tutti, recentemente a fine luglio ho vissuto un’esperienza particolare durante una battuta di pesca al serra e ve la racconto, chiedendovi un vostro parere al riguardo.
Pescavo in una zona molto isolata (precisamente tra Locri e Sant’Ilario dello Jonio RC) con due potenti canne a fondo e con trancio di spigola su entrambe, con una cannetta da beach mi procuravo il vivo. Su di una avevo innescato contemporaneamente a teleferica un piccolo pagello bastardo vivo.
Il fondale era poco profondo, circa due – tre metri al massimo e tutta sabbia (lo so bene perché il giorno primo mi ero fatto una nuotata con la maschera). La zona tuttavia è caratterizzata da fondali molto profondi, a non troppe centinaia di metri dalla riva si possono raggiungere profondità da capogiro anche di 500-800 metri!
La luna era piena e la marea montante. Soffiava una leggera brezza di ponente. L’acqua era molto calda.
L’attrezzatura utilizzata molto potente sebbene datata. Canna tre pezzi browning tayphoon (è una canna da 4,50 mt parabolica molto elastica che può lanciare tranquillamante piombi da 250 gr) e mulinello browning 525 (un vecchio ma vero e proprio trattore, per chi non lo conoscesse…).
Filo in bobina dello 0,50, trave pari diametro, cavetto in acciaio da 35 lb, girelle di alta qualità da 40 lb e due ami beck robusti in acciaio della Mustad del 1/0.
Verso le tre di mattina ho intravisto un leggero movimento sulla vetta della canna che avevo posizionato lontano dalle altre due, pertanto mi sono avvicinato ma senza troppa fretta. Pensavo che fossero gli ultimi movimenti di un piccolo pesce esca che oramai se ne stava in acqua con due ami in groppa da più di mezz’ora.
Era molto strano, sembrava quasi che stesse mangiando un grufolatore, tipo una mormora. La vetta si muoveva appena, non capivo. Controllai per scrupolo che tutto fosse a posto, la frizione tarata e strinsi al massimo la vite del porta mulinello. Afferrai la canna in mano e misi in tensione il filo. Ho sentito come che qualcosa stesse “assaggiando” l’esca, mi sembrava di vivere la stessa situazione che mi era stata raccontata da un amico che andava a pesca di squali a surf casting in Namibia.
A quel punto tenendo ferma la bobina del mulinello con una mano, ferrai indietreggiando con tutta la mia forza e col peso del mio corpo.
Era un treno: ho sentito un peso enorme, la canna era completamente piegata e il mulinello, con frizione molto stretta, sfrizionava che faceva paura.
Il combattimento è durato una quarantina di minuti circa. La cosa strana è che il pesce mi dava l’impressione di essere incollato al fondo (vi ricordo che il fondale era piuttosto basso), non è mai salito in superficie per qualche scodata né tantomeno è saltato fuori. Non correva all’impazzata da tutte le parti, tirava forte, lento e costante verso il largo, quasi fosse un tiro alla fune che lui sapeva tranquillamente di vincere. Tanto era potente che non riuscivo nemmeno a girare bene la manovella del mulinello, tanti giri facevo, tanto sfrizionava. Credetemi che il mulinello era bollente, scottava! La schiena mi faceva male e le braccia erano messe a dura prova (io fisicamente sono forte, faccio parecchio sport). Dovevo necessariamente tenere la canna con due mani, lo contrastavo anche con il peso del mio corpo ed il mulinello lo toccavo poco. Ho dovuto ad un certo punto sedermi e, appoggiando il calcio della canna a terra ho cominciato quasi a pompare, come se avessi in mano una canna da traina. Poi mi sono rialzato e ho tentato di aprire un po’ la frizione per farlo stancare ma lui se ne prendeva troppo di filo! Allora la ristringevo un po’ ad intervalli e ricominciavo tutto dall’inizio. Se avessi stretto troppo la frizione sicuramente la canna si spezzava.
Ad un certo punto il gioco si è bruscamente interrotto, non sentivo più nulla, l’avevo perso! Ho aspettato una trentina di secondi e poi ho lentamente riavvolto il filo, quasi piangendo!
Ero curioso di vedere cos’era successo. Ad un primo sgurado era tutto a posto, niente di tranciato o di rotto. Mi accorsi invece di avere parecchie vesciche aperte sulle dita, mi bruciava la mano… Poi ho illuminato meglio e mi sono accorto che il robusto amo trainante era stato completamente aperto!!! Si era slamato in qualche modo. Il cavetto d’acciaio invece era perfettamente integro.
Da qui il mio atroce dubbio: che cos’era quella bestia? Un serra da record? Una ricciola, squalo, tonnetto? Oppure un’enorme razza o grongo? Addirittura mi è venuta in mente la tartaruga, visto che qualche estate fa ho assistito alla schiusa delle uova sulla vicina spiaggia di Brancaleone…
Io non ho esperienza di pesci molto grossi, nella mia vita ho preso grossi gronghi e qualche serra ma questo era diverso. Tuttavia se dovessi scommettere, per me era tra i 10 e i 20 kg di peso.
Secondo voi cosa poteva essere?
Pescatori del posto mi hanno riferito che episodi tipo il mio sono già successi e nessuno è riuscito a tirare fuori dall’acqua questi bestioni. Di recente a causa della tropicalizzazione del clima, stanno arrivando in Calabria specie particolari anche di grossi carangidi, tipo  Giant Travelly…

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Ciao ragazzi, ho bisogno di un consiglio.
Nessuno di voi possiede un mulinello Penn spinfisher ssv 8500 0 9500 della V° generazione? Se sì, come vi trovate?
Di recente alle 3.00 di mattina mi ha abboccato sul vivo un treno: non so che bestia fosse, sono stato 40 minuti a combatterlo fino a quando mi ha completamente aperto uno dei due ami beck 1/0 della mustad in acciaio e ho praticamente fuso un vecchio mulinello browning 525.
Per questo motivo vorrei dotarmi di una potente e robusta macchina, anche se non propriamente da surf casting.
Considerando il rapporto qualità/prezzo questo mulo mi ispira parecchio, unico neo è il peso (sugli 800 gr per il modello 8500, poco più di 1 kg per il 9500!).
L'8500 ha un rapporto di recupero più alto del 9500, per questo motivo sarei più portato ad acquistare il 9500.
Che ne dite?

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PESCE SERRA / Re: con esca morta su fondali profondi
« on: June 26, 2013, 12:41:26 »
Hai ragione tiburon, concordo!
La scorsa estate è successo anche a me un fatto simile.
Stavo pescando di sera e ad un certo punto ho visto i serra saltare davanti a me, a circa 20/30 mt da riva. Non riuscivo a prendere un pesce esca nemmeno pregando, mi faceva una rabbia e mi sentivo impotente. I serra erano lì e mi prendevano in giro.
Il giorno dopo sono andato in pescheria e ho preso l’unica cosa che ho trovato: udite, udite un totano! Lo so che era un’idea bizzarra tuttavia non c’era altro. Pertanto la sera mi sono recato nel solito posto e, sfruttando il vento di ponente ho utilizzato un palloncino per far arrivare la mia esca ad una ventina di metri. All’imbrunire è cambiato il vento e ho visto e sentito gli splash sull’acqua che segnalavano l’arrivo dei nostri amati. Ma il totano veniva ignorato, saltavano perfino vicino al pallone e la canna non dava segni di vita. Finalmente verso le due di mattina mi ha abboccato sulla canna da beach una boga sui 20 cm che prontamente ho innescato su due ami del 2/0. Dovevate vedere che vitalità aveva, si è messa a nuotare con forza al largo, la vedevo luccicare sulla superficie e il vettino della mia potente Browning typhoon ondeggiava sotto i suoi repentini movimenti. Sarà passata mezz’ora e ho visto la canna piegarsi all’inverosimile, tre botte potentissime che me le ricorderò a vita. La canna stava volando in acqua! Ho ferrato subito e con tutta la forza che avevo. Tirava tantissimo e dal mulinello usciva parecchio filo. A questo punto per paura ho stretto troppo la frizione per forzarlo di peso. Qua l’errore. Il serra mi si era messo di lato, nuotava sfruttando l’onda, praticamente era sotto l’onda sullo scalino. Utilizzava tutte le sue conoscenze ancestrali! Io ero praticamente in acqua fino alla vita e l’ho visto bene sotto di me. Non scherzo ma per quel poco che ho visto della sua livrea argentata mi sembrava un pesce sui 5 kg. Pochi secondi, una scodata e si è slamato. Mi veniva da piangere e non vi dico le imprecazioni
La sera dopo mi trovavo sempre lì ma lui non c’era all’appuntamento, mi aveva già dato una chance, nulla di più. In quel momento ho realizzato che quello non era un pesce da padella bensì un grande e intelligente guerriero che si è guadagnato la libertà, regalandomi minuti indimenticabili di adrenalina pura!

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PESCE SERRA / Re: con esca morta su fondali profondi
« on: June 26, 2013, 11:31:42 »
Grazie ragazzi per le vostre risposte!
Mi piace molto questo forum perchè si impara sempre qualcosa di nuovo. Io purtroppo abito nel freddo nord e dalle mie parti a surf si piglia di tutto tranne i serra. Pertanto quando vengo in Calabria per le vacanze mi concentro praticamente solo su Lui.
Avete ragione a dire che la costanza e la tenacia prima o poi ci ripagano, tuttavia io mi ritengo inesperto su questo tipo di pesca e diciamolo, un pò di fortuna l'ho avuta sulle mie catture.
Pensate che dopo solo 4 tentativi di pesca con la teleferica (dopo aver preso spunto e letto e stra-letto i post su calabriapescaonline) mi ha abboccato il primo serra, a Davoli Marina. Da quella volta è stato amore...
Ho notato che i miei serra hanno sempre abboccato male, ovvero gli ho presi per il rotto della cuffia.
Un amo sulla branchia, l'altro appena appuntato sul lato della bocca ecc... mai una volta che abbiano ingoiato l'amo! Da qui il mio dubbio se è meglio un grosso innesco oppure uno piccolo, se è meglio un piccolo pesce esca o uno grande, due ami piccoli o due grandi ecc...
Forse sbaglio anche io, magari ho fretta di ferrare, chissà. Non capisco poi se è meglio ferrare subito con forza oppure limitarsi ad un recupero lento al cardiopalmo... Poi ho dubbi anche con la taratura della frizione del mulinello. Voi come lo tarate?

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PESCE SERRA / con esca morta su fondali profondi
« on: June 25, 2013, 12:37:41 »
Ciao a tutti!
Solitamente d'estate tento la cattura del serra solo con esca viva. Innesco principalmente mormorette, pagelli e boghe.
Gli unici serra della mia vita li ho presi così, con risultati altalenanti e sempre di notte.
Quest'estate vorrei provare con l'esca morta e di giorno.
Come esca, cosa mi consigliate? Trancio di muggine, spigola, sgombro, alaccia intera...?
Come finale uso un semplice mini trave con bracciolo attaccato basso lungo circa 150 cm, compresi 30 cm di cavetto.
Considerando che pesco lungo la costa jonica nelle vicinanze di Locri e il fondale è abbastanza profondo (penso sui 5 mt) secondo voi va bene la lunghezza del finale o è meglio più lungo?
Ultimo dubbio: il trancio è meglio che sia di piccole dimensioni magari innescato con un pò di pop up su amo 3/0 o un grosso trancio su 2/3 ami in serie?
Leggendo su una rivista un esperto consiglia inneschi piccoli, probabilmente per il modo che il serra ha di attaccare l'esca violentemente e lateralmente. Se l'innesco è troppo grosso la mangiata potrebbe andare "a vuoto"... che ne pensate?

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REGGIO CALABRIA / Re: Tra Reggio e Catanzaro
« on: June 13, 2012, 13:19:29 »
Ciao Sergio, purtroppo non ho la possibilità di postare un disegno del trave, comunque se digiti su internet "linea longa" qualcosa dovresti trovare...
Sono venuto a conoscenza di questo tipo di finale (con tutte le sue varianti) leggendo su una rivista di surfcasting. Dalle mie parti non l'ho mai provato anche perchè è necessario lanciare molto lungo, le nostre spiagge ricordano un pò quelle britanniche e pertanto usiamo travi corti, adatti al lancio. In Calabria il discorso cambia perchè si pesca vicinissimo a riva, almeno nel mio caso l'azione di pesca si svolge a non più di 20 metri.
Il trave da te indicato è simile, penso che alla fine il risultato sia lo stesso. In effetti come dici tu questi finali soffrono la corrente laterale, a volte è impossibile restare in pesca, si ingarbuglia tutto!
Ha ragione Cecino quando dice di usare canne leggere. Di recente ho acquistato una canna della Colmic, la "Mormora adventure" che è una biccerella economica molto sensibile e gestisce bene piombi da 30 a 70 grammi. Le canne da surf puro sono sprecate in estate, per pesci medio-piccoli.

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REGGIO CALABRIA / Re: Tra Reggio e Catanzaro
« on: June 10, 2012, 17:55:43 »
Ciao Sergio, oggi ho sentito alcuni amici e mi hanno detto che qualche bel pesce si allama ancora.
Le mormore le ho prese con un particolare trave, chiamato "linea longa". E' un mini trave di circa trenta cm con perlina forata a 4 vie (tipo stonfo) a cui lego un bracciolo di fluorocarbon dello 0.16 (anche 0.13) lungo dai due ai tre metri che termina con amo del 10. Su questo bracciolone ci lego anche altri due ami con una semplice asoletta. Piombo da 30, 50 gr al massimo. E arenicola.
Prova in questo modo, ripeto che la gran parte dei pesci l'ho presa così leggero, infatti sull'altra canna con un classico trave da surf e piombo sui 75 - 100 gr non ho visto tocche..
Purtroppo (o meglio, per fortuna nostra!) tra poco le mormore dovrebbero iniziare a riprodursi e almeno fino a tutto luglio si farà a meno di loro.
Pertanto a luglio, quando scendo, vorrei principalmente dedicarmi al serra, innescando qualunque cosa viva esca dall'acqua!!
Due anni fa ho preso il mio primo (e ahimè unico) serra alla foce del fiume Ancinale a Davoli Marina. E' una pesca fantastica, spero prima o poi che la fortuna mi assista di nuovo e mi regali le stesse emozioni.
Noi pescatori siamo tenaci, pertanto non mollare mai!


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