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Topics - ^ALFIO^

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TENYA, come fissare le esche naturali e siliconiche.

Deluxe Tenya YO-ZURI

Appartenente alla famiglia dei Jig Head, è dotato di una testa innovativa, unica nel panorama mondiale, a taglio poliedrico con baricentro basso, che consente di avere un corretto assetto sul fondo ed un effetto flash che, abbinato ad occhi 3D olografici in grado di cambiare colore a seconda della luce e dell’angolazione, offrono un forte potere adescante. Avendo a disposizione un amo fisso ed un secondo amo libero di minore dimensione, permette il montaggio di esce siliconiche e naturali che, oltre ad essere assicurate in modo eccezionale, avranno una notevole mobilità. Straordinario su tutte le specie di predatori marini e d’acque dolci.

1) Tagliare un tubetto di gomma e fissarlo nell'apposito porta gommino.

2) Insirire l'amo assist nella pancia del gamberetto con la punta rivolta verso il basso .

3) Far penetrare l'amo principale nella pancia del gamberetto con la punta rivolta verso l'alto . 

4) Avvolgere il gommino e fissarlo nell'apposito ferma gommino.



TENYA BRIDGE E XZOGA


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È in edicola il numero uno di Pesca dalla Barca, la rivista che allega i video in DVD ad ogni numero!
Segnaliamo con piacere l’arrivo in tutte le edicole d’Italia di una nuova rivista, l’unica che viene venduta in abbinamento al DVD video, ovvero Pesca dalla Barca. Si tratta di un periodico edito da Erredi Grafiche Editoriali, azienda nota per l’attenzione alla qualità dei contenuti e della stampa delle proprie pubblicazioni. Dedicata a tutti gli appassionati di pesca in mare ed agli amanti della nautica, Pesca dalla Barca è realizzata grazie alla collaborazione dei migliori esperti nelle tecniche di pesca, del settore nautico e di fotografi ed operatori specializzati. Ad ogni uscita gli articoli tecnici delle sue 124 pagine, ed i suoi filmati in DVD alta definizione, svelano tecniche ed itinerari per pescare pesci splendidi seguendo i consigli degli esperti, che ci coinvolgono di volta in volta nelle loro emozionanti battute di pesca. Il primo numero di pesca dalla barca, già nelle edicole, parla delle esche per la traina di superficie, della pesca alle palamite, delle fiere più interessanti da visitare, del bolentino di profondità, della pesca con artificiali tenya più esca naturale, del bolentino e di tanti altri argomenti. I filmati riguarderanno la pesca a tenya, la “caccia” alle palamite sulle mangianze di pesce azzurro e la traina di fondo mirata al dentice. Inoltre tutti coloro che acquisteranno Pesca dalla Barca avranno la possibilità di partecipare a un ricco concorso gratuito, che metterà in palio per i lettori tre splendide canne da pesca. Il primo numero è già in tutte le edicole mentre il secondo è previsto in uscita per il 1° agosto. Se volete saperne di più sui filmati contenuti in questo numero, sugli articoli ed itinerari e sul grande concorso a premi, visitate il sito Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login.

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TRAINA / I Monel, fili per traina di profondità.
« on: January 18, 2011, 20:23:18 »
Lead Core, filo piombato con con anima in piombo, quindi autoaffondante, ottimo per la traina, ogni 10 metri cambia colore ( alla velocità di 4 nodi e mezzo affonda circa un metro ogni 10 metri filati in acqua) in modo da sapere sempre quanto filo abbiamo calato in acqua. Ottimo per trainare gli artificiali alla profondità desiderata.

Fili in acciaio inox :monocavo in lega d'acciaio duttile è adatto per essere imbobinato, eccezionale in tutte le tecniche di traina, quando si vuole portare in profondità le esche senza zavorre aggiuntive o affondatori, si impiega sia con il vivo che con gli artificiali, essendo molto più morbido della versione stainless steel affonda in modo più rapido, alla velocità di 4 nodi e mezzo affonda circa un metro per ogni 10 metri calati in acqua

Nichel-rame :Questa lega nichel-rame fornisce la resistenza della corrosione massima in mare. L'elaborazione speciale da resistenza eccezionale del nodo con duttilità eccellente ed ad alta resistenza.

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LE RICETTE DEL FORUM / Video su come sfilettare i pesci.
« on: November 20, 2010, 12:31:13 »
Luccio o barracuda.

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Tonnetto striato.

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Pesce sciabola (spatola).

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Dentice.

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SQUID FISHING, EGING

Come faccio a scegliere una esca per calamari?

Il mio consiglio  è di utilizzare un esca piccola di colore rosa. Misura 2.0 è il mio preferito! Pink e arancione sono i miei colori fortunati ma per lo più la sera.
Si dice che le colorazioni blu e verde sono i colori migliori da utilizzare in inverno, mentre le esche rosa e arancio sono i migliori in estate. (Qualche bagliore e le esche nel buio hanno i loro risultati).
Alcune esche hanno una riga supplementare nella parte centrale. Queste esche 'Razorback' sembrano funzionare abbastanza bene. Tuttavia, Yo-Zuri (un produttore di esche ben consolidata) sostiene che queste righe extra, possono solo spaventare i calamari timidi e come risultato un tasso di cattura ridotta.

Che canna usare per la cattura dei calamari?

Personalmente mi piace usare una lunga canna da pesca da 8-10 libre. Se il vostro artificiale è abbastanza pesante per affondare in meno di 10 secondi, legare il jig direttamente sulla lenza madre. Se l'esca richiede un tempo molto lungo per affondare (o galleggianti !!!),  fissare l'esca con un metro circa di terminale e al di sopra una zavorra piccola a palla.
Si lascerà affondare un po' e se ci sono calamaretti, saranno molto attratti andando molto vicino alla superficie per inseguire l'esca, mentre per insidiare i calamari più grandi bisogna andare più in profondità.
Far fare all'esca un paio di scatti brevi per ottenere l'attenzione dei calamari nelle vicinanze. Se si pesca sotto le luci brillanti si sarà in grado di vedere i calamari avvicinarsi all'esca.
Se un calamaro arriva ad alta velocità, questo significa che è attratto dalla colorazione e dal movimento dell'esca e si avvinghierà ad essa.
Tenetevi pronti! Non appena si vede il calamaro afferrare l'esca si deve ferrare per allamarlo  e poi con un costante recupero, portare il calamaro al guadino! Non lasciare allentare la lenza.... altrimenti si rischia di perdere il calamaro! Si consiglia di utilizzare il guadino perché i calamari sono spesso allamati da un solo tentacolo molto sottile e non appena si tenta di farli uscire dall'acqua cadono dalla totanara. Con calamari di grandi dimensioni, a volte mi chino a raccoglierli, afferrandoli dietro la testa con la mano. Questo sembra funzionare bene ma attenzione a non farsi mordere e a non farsi inchiostrare!
Sperando che espellerà il suo inchiostro nero in acqua è necessario essere molto attenti a gestire il calamaro perché la loro fornitura di inchiostro sembra essere infinita!
Se il calamaro non è attratto dall'esca sarà più difficile catturarli e si dovrà lavorare un po' di più! Bisognerà dare all'esca un paio di scatti brevi (come sopra) e quindi recuperare il jig molto lentamente. Se un calamaro si avvicina lentamente all'esca, è possibile provare i seguenti movimenti:

Lasciate che il jig affondi lentamente fino a quando il calamaro lo afferra.
Dare al jig dei colpetti in modo da ottenere uno scatto breve e mantenere un recupero lento
Se il calamaro non sembra terribilmente eccitato, a volte è possibile farli eccitare tramite un veloce e irregolare recuperare. Se si riesce ad ottenere l'attenzione del calamaro da avvicinarsi al jig molto velocemente, le probabilità di un hook-up spesso migliorano. A volte il movimento a scatti può anche spaventare i calamari e quindi si dovrebbe studiare il calamaro con attenzione per vedere come reagisce.

Spesso il calamaro seguirà l'esca fino all'ultimo momento mentre si sta per sollevare il jig dall'acqua.
Se un gruppo di calamari seguirà il vostro artificiale, allora le vostre probabilità saranno superiori, perché la concorrenza extra può incoraggiare il calamaro ad afferrare l'esca.

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Ho potuto constatare che a volte un calamaro 'timido sarà più disposto a prendere un esca se essa viene recuperata attraverso una zona luminosa più tosto che in una zona ombreggiata. Questo potrebbe accadere quando si pesca su un molo di notte sotto le luci artificiali. Le luci illuminano il molo e l'acqua forse fino a 2 metri di distanza dal molo. Tuttavia, l'acqua accanto al molo è nelle tenebre. Trascinare il jig in questa zona oscura, un calamaro 'timido può decidere che questo è un buon momento per attaccare.
Il calamaro spesso testa la preda toccandola timidamente. Usano i loro lunghi tentacoli per toccare la preda, ma in realtà non la afferrano. Cerco spesso (con poco successo) a colpire quando il calamaro tocca l'esca . Sembra che a meno che il calamaro non voglia realmente la nostra esca, si avrà un tempo abbastanza frustrante nel cercare di catturarli.

Si può provare da un molo locale, da una barca, o da una costa rocciosa. Evitare di pescare in zone con forti correnti di marea, perché i calamari non sembrano stazionare in questi settori.
Il fondo marino dovrebbe avere chiazze di erba o di roccia per dare rifugio  ai calamari. Idealmente l'acqua sarà molto chiara, ci sarà poco vento (eolica off-shore, piuttosto che il vento onshore) e si avrà una profondità d'acqua di 2-6 metri. Se la pesca si svolge su un molo, cercate le macchie d'inchiostro (dei calamari) sul molo. Queste macchie di inchiostro, lasciate da precedenti catture indicano che si è trovato un buon posto di pesca del calamaro!
Io preferisco i litorali rocciosi se non esco in barca, altrimenti credo che la pesca dalla barca sia meglio. Una barca consente l'accesso alle zone più remote della scogliera dove vengono pescati meno pesantemente.

Qual è il miglior tempo e le maree per la pesca del calamaro?

Secondo Yo-Zuri, i periodi migliori per pescare calamari sono la mattina presto (06:00-09:00) e in prima serata (18:00-21:00).
Se si pesca in una zona con la luce artificiale come un molo o pontile, allora si può pescare tutta la notte! I calamari sono attratti dalle luci.
Le stagioni migliori sono la primavera e l'estate. Trovo che i calamari tendono ad essere meno attivi quando fa molto freddo.
Sembra che la pesca in alta marea è più produttiva. Anche se personalmente ritengo che la qualità del tempo e l'acqua in un dato giorno è molto più importante che lo stato della marea.

Qual è la fase lunare migliore per la pesca del calamaro?

La questione della fase lunare? Secondo il pescatore commerciale, hanno più successo in tutto con Luna Nuova. I calamari sono più facilmente attratti dalle luci delle barche da pesca quando non c'è luna per distrarli. Il Cielo nuvoloso tende a bloccare il chiaro di luna, e questo può anche contribuire a migliorare i tassi di cattura.

Catch and release – I calamari sopravvivono se liberati dopo la cattura?

Se rilasciare rapidamente i calamari riducendo al minimo il tempo di movimentazione (meno di 30 secondi) allora il calamaro ha buone possibilità di sopravvivenza.

 

Non è vero che i calamari si catturano solo di notte, i soliti giapponesi ce lo hanno dimostrato con questa nuova tecnica il "Tataki fishing". I tataki sono dei piccoli gamberi molto ben fatti che variano da cm.3,5 ai cm.7,0 e possono avere 1 o 2 cestelli di aghi, i colori sono sempre molto belli e brillanti. La montatura si costruisce a 2 o 3 braccioli di 2/5 centimetri, distanziati di 40/50 centimetri l'uno dall'altro ed il piombo si pone in fondo.

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MISAKI - Tataki Jig modello cm.6 - 1 cestello - corpo trasparente sfaccettato con all'interno un liquido gel che si muove, la testa è rossa e gli occhi grandi tridimensionali



Impariamo la tecnica.
Tataki Fishing Yamashita

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Impariamo la tecnica.
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TRAINA / TRAINA CON ESCHE NATURALI. (Alcuni modi per reperirle)
« on: November 09, 2010, 12:54:14 »
Le esche sia vive che morte danno ottimi risultati! Esse si possono procurare pescando a bolentino o con l’utilizzo di una filosa per i sugarelli (sauri), o anche trainando la famosa matassina acchiappa aguglie che le catturerà senza ferirle, poiché vi si incastrerà col becco fra i fili da cui è composta.

 matassina acchiappa aguglie

filosa per i sugarelli
 

le Aguglie si potranno utilizzare per la traina ai Serra,Spigole,Dentici,Ricciole, LecceAmia, ecc, ecc. In teoria generalmente vanno bene tutti i pesci con dimensioni circa 8/10 cm. Per mantenere le nostre esche vive è necessario avere a bordo una vasca con ossigenatore.


L'innesco deve essere effettuato con un terminale composto da due ami, il primo scorrevole e trainante, l'altro fisso pescante.



VIDEO TRAINA

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TRAINA / Esche per traina sotto costa e d'altura.
« on: November 06, 2010, 20:03:19 »
(Breve definizione di traina d'altura.)

La trina d'altura, è indirizzata a grossi pelagici o a grosse prede che si pensa viaggino in alto mare.
Per effettuare una buona e redditizia traina, occorrerebe una grossa imbarcazione che permetta al pescatore di potersi spostare a diverse miglia di distanza dove si verifica il passaggio branchi di tonni o alalunghe sino a 30/40 chili fittissimi, aguglie imperiali e numerosi e giovani pesci spada, che vista la giovane età è facile ingannare con esche artificiali.
Comunque , sopratutto in questo periodo questa tecnica, può regalare piccole emozioni anche sotto costa, dove si potranno insidiare lampughe, alletterati, palamite, tombarelli, leccie amia e pesci serra.

Maggiori info Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
Teaser  "Bird"
Teaser eccitatore traina, trainati producono rumore, schizzi e turbolenze, attirando i predatori.
Tecnica che insidia prevalentemente predatori di superficie abituati a rincorrere piccole prede a pelo d'acqua, anche dal fondo verso la superficie o avvicinarli alla poppa della barca per indurli ad abboccare alle esche.
Nelle nostre acque i teaser si utilizzano prevalentemente per tunnidi e lampughe, a valle del teaser, si collegherà il terminale in fluorocarbon, di circa 2 - 2,5 mt. fino anche a 5 mt. ed alla sua estremità si monterà l'artificiale, solitamente una piuma o un kona, oppure anche un minnow.

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I  Raglou
La coda sottile, elastica e resistente contribuisce ad un moto ondoso del richiamo.
Il Raglou imita perfettamente il moto di un piccolo pesce.
Il deflettore di coda  emette  le vibrazioni che raggiungono i sensi del predatore, queste causano  l’aggressività e attacco.Stabilità è il nuoto garantiti da lembi dorsale e laterale.

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PESCI & CATTURE / Video catture 2010 Calabria pesca on line.
« on: November 03, 2010, 19:43:31 »
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PESCI E TECNICHE DI PESCA / Pesca con la nassa.
« on: May 26, 2010, 18:08:55 »
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La pesca con la nassa, si  pratica per insidiare tutte le specie  che vivono di preferenza nelle zone rocciose, vale a dire a ridosso delle dighe esterne ai porti o nei porti stessi, intorno ai vecchi moli, o le tante tane costituite dai "corpi morti" che si trovano sui fondali delle zone più interne, come la base stessa delle massicciate sommerse.
Teoricamente, potrebbe catturare qualsiasi specie, dai pesci ai crostacei mitili molluschi e cefalopodi.
Basta mettere nel suo interno dei pesci morti e riporla nelle zone sopra citate anche solo per mezzora, e quando si andrà a controllare il più delle volte avremo la nostra esca.




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Stanco di spendere soldi in esche, spesso dopo aver acquistato i vermi li tengo in frigo per giorni (o li regalo) perchè causa forza maggiore devo rinviare la battuta di pesca.  Ho pensato di realizzare 4 piccole nasse da posizionare vicino la barca dove ho visto che granchi, paguri e ghiozzi non mancano. Ho realizzato 2 piccole asticelle in legno dove ho fissato una rete, realizzato una bocca d'ingresso e sul retro un apertura/chisura per far fuori uscire le prede. Inoltre in casa di rinvio battuta di pesca posso lasciare le prede/esche in acqua per alcuni giorni.
La misura per rendere l'idea ho messo vicino una penna (non ho un metro a portata di mano












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bravo nico, aggiungo un piccolo trucco che usano i professionisti quando calano nasse di nuova fattura: le lasciano a mollo continuativamente per almeno una settimana, non per pescare ma per farvi crescere sopra l'alga, non so come si chiama quella verdina filamentosa e gelatinosa, che serve a mimetizzare la nassa nelle calate successive. c'é solo un piccolo inconveniente: quando riporti a casa la nassa l'alga si asciugherà e l'odore si sentirà da 3 kilometri di distanza, bisogna tenerla all'aperto, ma non si lava e non si deve rimuovere lo strato di alga seccato (diventa bianco) perchè anche quello contribuisce alla mimetizzazione
  ;D
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Potrei aggiungere che utilizzando le seguenti esche si ha un filtraggio nelle catture:
Granchio schiacciato= Ghiozzo e pesciolini vari;
Cozze (bastano due)= Granchi, paguri e pesci.
Ovviamente i pesci sottomisura vanno rilasciati. Ieri sera con esca granchio sciacciato ho trovato dentro un ghiozzo molto grosso e un paio di pesci che non conosco il nome ma penso ottimi per pesca alla teleferica.
Ritengo che per procurarsi le esche possano bastare due o tre nasse ma vanno controllate almeno una volta al giorno per evitare che le catture (pesciolini) vengano mangiati dai granchi
.
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La rete utilizzata ha le maglie molto strette tenuto conto che devono cattuare anche i gamberetti, la lunghezza della nassa è di circa il doppio di una penna e la circonferenza di una penna. I cerghi sono tre, le asticelle sono in legno riciclato, mi appresto a sostituirli con delle bacchette di vetroresina riciclata. Per la bocca di entrata si utilizza la stessa rete della nassa basta rientrarla di 10 centimetri. Il fondo anchesso con un esubero di rete da 10 cm circa chiuso con un filo a cappio in modo che si possa aprire per lo scarico. Scarico fissato con un elastico al fondo. I cerchi metallici che danno una circolarita alla struttura sonoin ferro da giardinaggio (era quello che avevo) si potrà realizzare in ferro zincato. La filosofia è quella di utilizzare materiale di scarto già presente in garage, una cosa d'acquistare e la rete.

Come potete vedere, un magnifico GO (in veneziano) o ghiozzo e un gamberetto che ho prontamente separato in gabbie diverse. Insisto in questo post in quanto è una soddisfazione non acquistare le esche tenuto conto che all'ultimo minuto si possa decidere la battuta di pesca. A Venezia è in uso tenere legata alla barca un cesta/gabbia dove si tengono le "macchiarelle" altro termine utilizzato per il ghiozzo. La tecnica è quelladi svuotare la piccola nassa e di controllarla almeno una volta al giorno.



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PESCA A BOLENTINO & VERTICAL JIGGING / Polpara dalla barca.
« on: May 18, 2010, 17:30:20 »
(CATTURA DI PEPPINO.)
Questo "polpo" è arrivato ieri.
Pescavo dalla barca a seppie e ad un certo punto la canna si è "inarcata" (come dice Marcaldinho) come una donna... ecc. ecc. per non raddrizzarsi più!
Per portarlo in barca l'ho dovuto "pompare" con la canna, poichè il mulinello, da solo non riusciva (exage 4000).
La soddisfazione più grande è che il "gamberone" nella foto è un autocostruito!



Pesca dalla barca in loc. ex SIR (vicino al pontile di Lamezia).
Preda polpo.

Ecco il video (fatto male con il cell. ma ero da solo) di un gamberone (autocostruito) e rivestito con una stoffa rossa molto brillante (nel video non rende molto).

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 sentendo che, attaccato al mio gamberone (rosso fuoco) c'era attaccato un bel polpo, lo lascio a mezzacqua e prendo il cellulare per riprendere la scena, non curandomi di come avrei potuto salparlo con le mani occupate!
Non appena lo intravedo, schiaccio il rec.!!! Ho appositamente tagliato il video mentre il polpo era a circa 50 cm dalla barca, poichè da li a pochissimo si sarebbe "avvinghiato" alla chiglia della mia barca ed io, con il cellulare in una mano (intento a girare la scena) e la canna nell'altra... ho perso l'attimo per salparlo!
Appoggio il cell. sulla sedia e prendo il raffio, ho provato per qualche minuto ad "acchiapparlo" ma il risultato, alla fine, è stato che, evidentemente (col raffio stesso) ho intaccato il terminale (0,50 mm) e di conseguenza ho perso sia polpo sia il gamberone (autocostruito)!!! ;D
Direte voi: ma che cogli....n@zzo!!! calabria
Ed avete ragione! Me lo son detto anche io stesso!

Non mi era mai capitato ma anche questa (come tante altre) andrà a far parte del mio bagaglio di "esperienze negative".

Scusandomi nuovamente con tutti (anche per come è andata a finire) magari qualcuno si aspettava un epilogo più "avvincente" ma, purtroppo, questo è quello che mi è capitato.
L'importante è farne tesoro ed evitare che, in futuro ricapiti.

31
PAGRO

Finalmente un pò di mare calmo

Ieri: inchiku
Calabria tirrenica ore 6.00
mare piatto e senza corrente
canna artico 2 mt.,mulinello stella 5000, trecciato whiplash 0,10 - terminale 0,52 seaguar (4 mt)
inchiku autocostruito da 175 gr
profondità 75 mt.
preda dentice



questo è l'autocostruito:



almo!-------------------------------------------------------------------------------

DENTEX

oggi:vertical jigging
Calabria tirrenica ore 12.30
mare calmo
canna shimano speed master az. 85-200 gr., mulinello twin power 6000, trecciato spider wire 0,30 - terminale 0,66 seaguar (4 mt)
artificiale theos silver blue da 200 gr.
profondità 42 mt.
preda dentice





Breve video:

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CERNIA

25/03/2010 - Calabria tirrenica ore 7.00
mare poco mosso (in aumento) forte vento di scirocco
canna artico 2 mt., mulinello stella 5000, trecciato whiplash 0,10 - terminale 0,52 seaguar (4 mt)
inchiku shimano bottom ship da 135 gr. al quale ho sostituito gli ami (troppo delicati, infatti, domenica scorsa, un dentice ha slamato raddrizzandoli) con dei track line serie km130 del n° 2 (tostissimi).
profondità 95 mt. (attacco a 7-8 metri dal fondo)
preda cernia bianca



P.S.: se volete, posto anche il video.

Eccolo:

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Ieri, breve puntatina a vertical jigging (solo la mattina):
Canna major craft offblow 5,8" 120 gr.
mulinello stella 5000
esca bottom ship 135 gr.
Prede 2 pagelli fragolin
i

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Verso le 10.00, pescando a VJ, a pochi metri dal fondo, qualcosa frena bruscamente il mio jig, penso… caxxo! Ho preso uno scoglio! Ma mentre faccio questo pensiero e con la canna già piegatissima, qualcosa laggiù, mi sdrotola metri di multifibra!
O caxxo!! (e sono 2), non è uno scoglio!
La tengo non più di 5 secondi e si slama! O caxxo (e sono 3)!!!
Penso fosse una bella cernia!
Io so dov’è, ho marcato il punto sul GPS e non appena posso ci tornerò!
Ho un conto in sospeso!


Oggi, Calabria tirrenica
mare stupendo, profondità 75 mt. pochissima corrente
Vertical jigging
Canna major craft off blow 120 gr. mulinello shimano stella 8000 swpg
jig theos 120 gr. pink
preda cernia bruna
Note: attacco deciso a circa un metro dal fondo
(pensavo di aver incagliato).





Questo oggi (toccata e fuga)
Stessa attrezzatura
Vista l'èta, in barca porto la sedia! Almeno, quando il jig scende... mi riposo un pochetto.




Calabria tirrenica, mare calmo, poco nuvoloso.
Ore 7.00 del mattino.
Prof. -85 mt. attacco violento a circa 8-10 metri dal fondo.

Canna off blow 210 gr., mulo stella 8000PG, multi 0,30 spider wire, terminale 0,66 seaguar.
Jig theos 150 gr. col. Pink sarda. Amo SJ-41 5/0


Non avendo visto marcature rilevanti (solo minutaglia) ma c'erano degli scogli isolati in mezzo al fango, mi son detto: provo a fare un paio di "calate" ma già alla prima:








Cernia ad inchiku
canna speed master boat azione 55-170 grammi, mulinello revo toro, trecciato 0,20 mm spider wire, terminale 0,52 seaguar, nodo di giunzione albright special, artificiale inchiku TAGURI 110g col.Silver Blue Pink SBP


Attacco sul fondo a -115 metri

Purtroppo, dato il grande sbalzo di pressione, non è stato possibile rilasciarla.





Calabria tirrenica
08 maggio ore 11.30 circa
mare calmo con vento leggero da ovest
profondità 48 mt.
canna major kraft 120 gr.
mulinello shimano talica II 10
treccia Spiderwire Stealth 0.25 mm.
finale (4 mt.) FC 0,62 seaguar
artificiale shimano bottom ship da 160 gr. col. 05T
Attacco a circa 15 mt dal fondo.
Preda: pesce San Pietro

Immagine non disponibile

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6° RADUNO CALABRIA PESCA ON LINE
Sabato 01 Agosto 2009  
Spiaggia  Località Pesci  Anguille Gizzeria Lido.


Luogo di incontro sarà la  stazione di Gizzeria Lido  
l'attesa sarà dalle ore 15.30 alle ore 16.00



Calabria pesca on line provare per credere !

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PALAMITO O COFFA FILACCIONI / Cattura da palamito.
« on: April 09, 2009, 17:06:16 »
Ecco un magnifico esemplare di pesce Re di circa 20 Kg, pescato da Vincenzo Califano a largo della costa di Campora,
la tecnica il palamito.


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PESCI & CATTURE / SPINNING E PESCA COL VIVO ( ADMIX & ALFIO)
« on: July 22, 2008, 13:31:41 »
Domenica sera partenza per il mare ore 20:30 , la serata si presentava con un po' di vento ed il mare in leggera scaduta.
 La serata sembrava essere una catastrofe, unica preda fino alla mezzanotte una piccola occhiata, immediatamente teleferizzata, innescata con un solo amo nella schiena. La cattura è avvenuta attorno a mezzanotte in localita' Gizzeria Lido
Tecnica: Teleferica
Preda: Pesce serra







Il peso reale è di tre kili e dueciento grammi.
Con la luna piena che rifletteva sull'acqua è stato possibile assistere a tutto il combattimento, veramente un bello spettacolo.

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SPINNING CATTURE / Barracuda a spinning.
« on: May 19, 2008, 15:21:12 »
Ieri sera ore ventuno, zona foce del fiume





Artificiale adoperato sasuke

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PESCA A FONDO / Il pesce pettine (u surici) da riva.
« on: May 06, 2008, 22:21:06 »
Sulle nostre coste il pesce pettine è molto diffuso, tanto da essere salpato anche da riva, praticando semplicemente la pesca a fondo.




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PESCI E TECNICHE DI PESCA / Rezzaglio da pesca.
« on: May 05, 2008, 22:57:23 »
Realizzato con lavorazione completamente effettuata a mano in nylon seta  ad alta resistenza.



Il rezzaglio è una rete da pesca circolare che viene lanciata a mano

Un sistema di pesca antichissimo, ancora utilizzato con successo in mare e legalmente ammesso.ARTICOLO 115
Reti da lancio

E' consentito l'impiego di tutti i tipi di reti da lancio, come "giacchio", "sparviero", "rezzaglio" e simili, senza alcun limite di dimensione delle maglie.


In relazione alla dimenzione dei pesci che si intende catturare e al tipo di battuta di pesca che si voglia fare


   

Le dimenzioni dei rezzagli più usati hanno una circonferenza di 12- 16 metri


Al centro della sua circonferenza il rezzaglio ha una corda, affinchè possa essere ritirato dopo il lancio della rete,


lungo la sua circonferenza vi sono applicati dei piombi, questi la fanno affondare immediatamente, la zona perimetrale quindi aderisce al fondo e  i pesci che si trovano all'interno non possono uscire.


SI RICHIUDE SU DI SE OCCUPANDO COSI' POCHISSIMO SPAZIO.

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VIBO VALENTIA / Hot post Pizzo Calabro.
« on: April 28, 2008, 23:39:11 »
Pizzo Calabro
 
cittadina al centro del golfo di S. Eufemia. Se si ci affaccia sulla piccola cala di Pescatori,non si può che rimanerne incantati, luogo di soggiorno prediletto di Cicerone, che le diede il nome e che fu meta di riposo di S. Pietro in viaggio per Roma e di posto di rifornimento per Ulisse

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39
CROTONE / Hot spot Isola Capo Rizzuto.
« on: April 15, 2008, 00:21:27 »
[map]LE CASTELLA ISOLA CAPO RIZZUTO[/map]
[/size]
Isola di Capo Rizzuto è un comune di 14.839 abitanti della provincia di Crotone. Molto attiva nel turismo balneare, si trova all'interno dell'Area marina protetta di Capo Rizzuto. Non è un'isola, bensì un lungo promontorio.

Le Castella è una frazione di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone.

È situata sulla costa ionica della Calabria, a 10 km da Isola Capo Rizzuto, inserita nel verde di una magnifica terrazza naturale, a 30 metri sul livello del mare, e domina la baia con l'antico Castello Aragonese.

Area marina protetta Capo Rizzuto, istituita nel 1991, ha un'estensione di quasi 15.000 ettari ed è la maggiore d'Italia per ampiezza.

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Si affacciano su di essa otto promontori, tra cui quello del parco archeologico di Capo Colonna, con l'unica colonna del tempio di Hera Lacinia rimasta in piedi; all'altro estremo del parco si trova Punta Le Castella, con il castello aragonese.

L'importanza di questa riserva marina si può trovare sia nella ricchezza faunistica e floristica marina, sia nelle spiagge bianche dalle acque cristalline, sia nell'immenso patrimonio storico, concentrato in pochi chilometri di costa della provincia di Crotone.

L'AMP Capo Rizzuto coinvolge territori ricadenti nei comuni di Crotone e di Isola di Capo Rizzuto.

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VIBO VALENTIA / Hot Spot porto di Vibo Marina
« on: April 11, 2008, 02:07:13 »
Vibo Marina è una frazione del comune di Vibo Valentia, in Calabria, situata sul Mar Tirreno nel golfo di Sant'Eufemia ed ha una popolazione di circa 10.000 abitanti. Il suo territorio è sede di una delle più significative aree industriali presenti nella provincia, così come importante risulta il suo porto, specializzato nella distribuzione dei petroli e del cemento, nel commercio di prodotti ittici e nel turismo (frequenti sono i collegamenti con le Isole Eolie).

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[smap]38.71813056489737,16.126556396484375[/smap]

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