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LA SPIGOLA / Re: Come usare i galleggianti a penna?
« on: November 18, 2008, 11:33:19 »
I galleggianti a penna o all'inglese sono eccezionali sia in calata, sfruttando il trasporto della corrente, sia lanciandoli.
Nel primo caso usa galleggianti non piombati, che reggono una grammatura di 2 gr, nel secondo caso usa galleggianti piombati adatti a raggiungere la distanza a cui vuoi arrivare (da 4 a 8 gr). Tieni comunque presente che la distanza di lancio dipende moltissimo dal tipo di canna che usi: l'ideale è una bolognese da 4 mt dall'azione di punta (cioè col fusto il più rigido possibile) che durante la frustata imprime la giusta velocità al galleggiante. In entrambi i casi arma le lenze in questo modo:
- fai fuoriuscire dal cimino la lenza imbobinata per circa 2 mt (la lenza imbobinata dev'essere di ottima qualità e del diametro dello 0,16)
- alla fine dei 2 mt fai un nodino di fermo per il galleggiante usando un filo di cotone, di lana o di altro materiale morbido. Non usare gli stopper in gomma o silicone perchè in caso di ferrata questi tendono a fermarsi sul passa-filo del cimino, modificando così l'altezza della lenza in pesca: se peschi di notte, potresti accorgertene quando ormai è troppo tardi.
- Adesso, in successione, infila una micro perlina, il galleggiante, un'altra micro perlina, una torpilla da 2 gr (nel caso di galleggiante non piombato) o di grammatura appropriata nel caso di galleggiante piombato (p.e. per il 4+1 usa una torpilla da 1 gr, per il 4+2 quella da 2 gr, e così via).
- Adesso infila un microscopico pezzo di tubicino di silicone che farà da salvanodo su cui batterà la torpilla ed infine lega una micro girella N.18.
- Riassumendo, sulla lenza madre avrai infilato, in successione: il nodino ferma galleggiate, una micro girella, il galleggiante, un'altra micro girella, la torpilla, il pezzetto di silicone, la girella.
- Adesso non ti rimane che legare l'amo (N. 16, 14 o 12 max). Nel caso di armatura per calata, il bracciolo fallo lungo quanto l'apertura delle tue braccia (più o meno 150-170 cm). Usa un buon filo del diametro dello 0,12. Nel caso invece di armatura per lancio, riduci la lunghezza del bracciolo ad 1 metro.
- Una volta sul luogo di pesca, mediante l'utilizzo di una sonda, regola l'altezza del nodino ferma galleggiante in base all'altezza del fondale.
- Tieni inoltre presente che non sempre la spigola mangia sul fondo, spesso mangia a mezz'altezza, specialmente se usi il bigattino od il gamberetto vivo. Varia le altezze fino a che non trovi quella a cui mangia o, meglio ancora, usa due canne con altezze diverse: durante la mangianza, una la metterai da parte, ma non chiuderla, perchè la rimetterai in pesca quando la mangianza rallenta o si ferma.
- Con queste parature si catturano anche saraghi e orate.
- Importante: non dimenticare il guadino a casa o in macchina, te ne pentiresti amaramente!

Se ti servono altre delucidazioni, sono qui.

Ciao

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LA SPIGOLA / Re: spigola con il bigattino a galleggiante aiutatemi!!!
« on: November 18, 2008, 10:14:15 »
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nel porto di ravenna si usa solo il gamberetto vivo da ottimi risultati,purtroppo se lo pagano a peso d'oro.
Il gamberetto vivo è un'ottima esca alternativa al bigattino quando si pesca col galleggiante. Prova a procurartelo in questo modo:
- con un guadino dalla lunghezza adeguata e dalla rete un po fitta e con bocca larga, di forma quadrata o rettangolare, cammina lentamente lungo i moli "raschiandoli" col retino. Prova prima subito sotto il pelo d'acqua e poi fino ad una profondità di 1 mt max. Ogni 10 passi controlla il retino e metti i gamberetti catturati in un secchio d'acqua.
- oppure cala un retino non molto profondo e dalla rete fitta sotto il pelo dell'acqua, dopo avervi adagiato un pesce sbriciolato (l'ideale è una sardina). Insieme al pesce metti un abbondante battufolo di cotone impregnato di olio di sardina (che trovi presso i rivenditori di articola da pesca), ri-impregnando il cotone con cadenze frequenti.

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LA SPIGOLA / Re: spigola con il bigattino a galleggiante aiutatemi!!!
« on: November 17, 2008, 20:44:11 »
Ti posso consigliare la tecnica usata dalle nostre parti, molto redditizia se si pesca dai moli. porticcioli, rocce basse, canali di scolmo a mare di acque dolci provenienti da stagni e lagune e infine alla foce dei fiumi. Le prede variano dal 1/2 kg (assai numerose) all'1,5 kg, con la possibilità di catturare esemplari su 5 kg. L'azione di pesca avviene dal tramonto all'alba inoltrata (se non ti stufi prima...)
Premetto che tutto il materiale sotto descritto deve essere di ottima qualità.
Usa due canne bolognesi da 4 mt leggere ma robuste in cui monterai due piccoli mulinelli imbobinati con lo 0,16. La lunghezza delle canne e la ridotta misura dei mulinelli serve per non "spaccarti" le braccia durante le ore di pesca. Una delle canne armala col galleggiante fisso da 2 gr,  l'altra con quello scorrevole sempre da 2 gr. Gli ami saranno del N. 14 o 16  legati con una bracciata ( più o meno 150 cm) di filo dello 0,12. Esca i bigattini uno a "calzetta" per ricoprire l'amo e due a penzoloni sulla punta del medesimo. I bigattini che eschi devono essere vivacissimi: in questo periodo che fa freddo, mettine un pugno per esca in una vecchia calza di lana che poi infilerai in un piccolo contenitore. Non sarebbe male se tenessi al caldo anche i bigattini con cui dovrai brumeggiare con cadenza frequente (mi raccomando: un pugnetto scarso per volta, ogni 10-15 minuti, aumentando la frequenza durante la mangianza ma riducendo la quantità ad una decina di bigattini).
L'armatura della canna con il galleggiante fisso è la più semplice: infila il galleggiante porta-starlight nella lenza madre e fermalo con gli appositi spezzoni di silicone. Adesso infila una torpilla da 2 gr, un piccolissimo spezzone di silicone per salva nodo e lega una girella del N.18. Alla girella lega il bracciolo dell'amo. Con la canna aperta, posiziona l'amo all'altezza del suo piede e spingi su il galleggiante fissandolo bene a circa 10 cm dal cimino (in poche parole, la lunghezza della lenza che va dal galleggiante all'amo dovrà essere pari alla lunghezza della canna meno 10 cm, cioè circa 390 cm). Con questa canna effettuerai la pesca a mezzo fondo.
Con l'altra canna invece effettuerai, in contemporanea, la pesca a fondo: infila nella lenza madre una micro perlina, poi il galleggiante scorrevole, un'altra micro perlina, una torpilla da 2 grammi, un piccolissimo spezzone di silicone per salva nodo e lega una girella del N.18. Alla girella lega il bracciolo dell'amo. Adesso, al di sopra della prima perlina, lega un fermo in cotone o altro filo morbido per impedire al galleggiante di risalire verso il cimino: una volta al mare, mediante una sonda, misurerai l'altezza dal fondo ed in base a quella sposterai in su o in giù il fermo del galleggiante. Una raccomandazione: non usare gli stopper in gomma, perchè se la preda è pesante lo stopper andrà a fermarsi sul passafilo del cimino, anzichè scorrervi dentro, con conseguente accorciamento della parte pescante della lenza. Di notte non ti accorgi di questo inconveniente e, mentre sei convinto di pescare sul fondo, stai invece pescando in superficie. E le spigole, invece, ti stanno aspettando sul fondo....
Con questa canna, se la corrente aumenta, aumenta la lunghezza della lenza. Quando diminuisce o si ferma, riporta la lunghezza all'altezza del fondo. Usa spesso la sonda, per verificare a che altezza stai pescando.
Sei quindi in pesca con due canne: una a mezzo fondo ed una a fondo. Se ti abitui, riuscirai a seguire entrambe le canne. Se ti incasini, metti da parte quella che non pesca, ma senza chiuderla: la rimetterai in pesca quando la mangianza rallenta.
Un'ultima cosa: non dimenticare il guadino a casa!
Divertiti.

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Grazie del benvenuto anche a dan_dc, a tornado_del_mare, a lunapiena, a nick e a tutti coloro che ancora non hanno avuto l'opportunità di leggermi.
Ragazzi, devo confessarlo, mi sono commosso sino... alle lacrime!  ;D
Cavoli, se la passione mi scorre ancora nel sangue! Ai bei tempi, appena smontavo dal lavoro, di corsa a pesca anche per una sola ora (ho la fortuna di abitare in un paese a 2 km dal mare), era diventata una malattia cronica. Ripeto, però, erano altri tempi: il pesce ti aspettava per saltarti nel retino da...solo!
Ora le cose sono cambiate in peggio, soprattutto a causa dei pescatori professionisti (ma sarà giusto definirli così?!) che hanno rovinato il Golfo con il loro strascico quotidiano e la posa delle reti a 5 metri fisici dalla riva, ininterrotamente ed indisturbati. Non so da voi, ma dalle mie parti la Capitaneria di Porto, anzichè intervenire contro questi delinquenti (quante volte sono stati avvertiti per telefono!), si accanisce contro i pescasportivi con divieto di quà, divieto di là, minacce di sequestro, multe... Se continua così, potremo pescare solo nella...vasca da bagno!
Per quanto riguarda l'esperienza, beh...è ferma a 10 anni fà. Ma se nel frattempo non sono avvenuti dei grossi progressi nel campo della pesca, allora darò più che volentieri il mio modesto contributo a coloro che solo adesso si avvicinano a questo mondo meraviglioso. Essendo poi un fanatico paranoico del fai da te, preferisco costruirmi artigianalmente certe attrezzature anzichè acquistarle già pronte, perchè questo mi dà una grande soddisfazione.
Ciao a tutti.   

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PESCA FORUM BAR / Re: NON NE POTEVO PIU'
« on: November 17, 2008, 12:53:18 »
Non avevo mai visto un pesce con simili pinne....pettorali!
Dai, diccelo, che esca hai usato?
Ciao, simpaticone.   ;D

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PESCA FORUM BAR / Re: L'UMILTA' E' UNA GRAN VIRTU'
« on: November 17, 2008, 12:43:49 »
Buongiorno a tutti, ragazzi!
Consentitemi di rivolgermi a voi con questo termine, ma probabilmente sono davvero il "nonno" in questo sito, visto i miei 62 anni. Intervengo in questa discussione solo per esprimere il mio parere su alcuni post che me ne hanno dato lo stimolo.
Sono del parere che in qualsiasi Forum, anche se è specifico (e questo lo è più di tanti altri), debba sempre esistere la zona "bar", caffè", "chiacchere in amicizia" o comunque la si voglia chiamare. Io la ritengo utilissima per uno scambio di opinioni tra gli iscritti sugli argomenti più svariati, perchè costituiscono il "sale" di un forum, che altrimenti rischierebbe di diventare un circolo per iniziati che, esauriti gli argomenti specifici, tenderebbe a diventare sterile e piano piano ad essere abbandonato dalle persone competenti.
Per quanto riguarda l'argomento del topic, l'umiltà è davvero una gran virtù e proprio perchè tale è riservata a poche persone. Ma quello che non riesco a capire è come facciano alcuni, che si danno gran vanto di "proprie" esperienze che invece appartengono ad altri, a sperare di riuscire a farla franca in un sito che rigurgita di persone veramente competenti in qualsiasi argomento. Forse per avere un seguito di neofiti che li osannano con tanto di post di ringraziamenti e complimenti? Non lo so. Quello che è certo è che prima o dopo (più prima che dopo, se lo staff del Forum ha la possibilità di seguire con assiduità i post), quella persona verrà sbugiardata (e, consentitemi il termine, "smerdata") inesorabilmente. Secondo me, individui simili, più che lasciati perdere, devono essere stroncati inesorabilmente, perchè inquinano la serietà di un Forum.
Voglio precisare che questa mia filippica non è diretta nel modo più assoluto verso alcuno dei partecipanti a questo topic, ma è soltanto uno sfogo di carattere generale.
Un salutone a tutti.

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Grazie del benvenuto e degli auguri, PEPPINO.
In questi giorni sto spulciando una vecchia cassa di legno ritrovata nel mio sgabuzzino, in cui mi ero dimenticato di aver riposto della minuteria da pesca. Durante la cernita, il cuore mi pulsa forte e non vedo l'ora di avere la possibilità di acquistare una coppia di rip e di rotanti usati.
Un salutone a tutto lo staff e a tutti gli iscritti.
A presto.

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ROKFISHING & PESCA DALLA SCOGLIERA / Approfondimenti sul rockfishing
« on: November 17, 2008, 03:02:51 »
Il topic di MOZZO è di grande aiuto per chi non ha mai praticato il rockfishing (come il sottoscritto),  però sarei grato se qualcuno potesse approfondire certi aspetti di questa disciplina. Per esempio:
- E' una pesca stagionale o si può praticare tutto l'anno?
- Quali devono essere le condizioni ideali del mare?
- Come si può determinare la postazione ideale?
- Qual'è il dislivello massimo e quello minimo tra la propria postazione ed il livello del mare oltre i quali è sconsigliato appostarsi?
- Oltre alla canna, al muninello, allo zaino e al pesante secchio col vivo, cos'altro è indispensabile portarsi dietro, tenedo conto dell'ingombro e del peso?
- Un pescatore esperto, di cosa "riempie" lo zaino per non pentirsi di averla lasciato a casa? Mi piacerebbe conoscere nel dattaglio il contenuto dello zaino (o della cassetta) di un "professionista" di questa disciplina.
- Inoltre mi piacerebbe conoscere trucchi e consigli per non restare a mani vuote, specialmente se si sono fatti un paio di kilometri a piedi in un percorso disagiato.
Ringrazio chiunque voglia dedicarmi un pò del suo tempo (e svelarmi qualche segreto...).

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Un saluto a tutti i nuovi amici della Calabria!
Mi sono appena iscritto col nick Nonnoroby (ho 62 anni) e scrivo dalla Sardegna, terra per molti versi simile e meravigliosa come la vostra. Mi sono iscritto a questo sito prima perchè è stupefacente, ben strutturato e completo, secondo perchè, aihmè, in Sardegna non esiste niente di simile.
Spero che mi accetterete come vostro ospite.
Ho iniziato la pesca 50 anni fà con la lenza "a mano" da un pontile vicino a casa, usando sempre come esca la sardina e quegli anni gli rimpiango ogni giorno di più, sia perchè si pescava da pazzi ogni tipo di pesce con pezzature ormai rarissime, sia perchè tutto era più semplice, genuino. Poi sono arrivate le canne e la passione per il galleggiante (bigattino) e più tardi  la passione per il surfcasting. Queste due discipline sono quelle che preferivo, anche se praticavo tutti gli altri tipi di pesca da terra.
Poi ho mollato tutto negli ultimi dieci anni (avevo perso il lavoro, famiglia da mantenere, sempre lavori precari...insomma avevo il morale sotto i tacchi e non avevo più voglia di andare a pescare). Ma ora che finalmente sono in pensione vorrei recuperare sia nello spirito che nella passione quegli anni bui.
Siccome ero stato costretto a svendere tutta l'attrezzatura (dovevo recuperare soldi da ogni parte), devo ripartire da zero sia per riattrezzarmi che per togliermi di dosso quintali di "ruggine" (pensate, il nostro maestro era Sandro Meloni ed ho conosciuto personalmente Paul Kerry e Neil McKellow durante una loro visita in Sardegna). Spero di trovare nel vostro meraviglioso sito tutto l'aiuto che mi sarà necessario a ripartire alla grande o, almeno, a ritrovare l'entusiamo per questa disciplina sportiva entusiasmante.
Di nuovo un saluto a tutti e a risentirci presto.

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