Approfondimenti sul rockfishing

This is a discussion for the topic Approfondimenti sul rockfishing on the board ROKFISHING & PESCA DALLA SCOGLIERA.

Author Topic: Approfondimenti sul rockfishing  (Read 14151 times)

^NONNOROBY^

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  • Roberto
on: November 17, 2008, 03:02:51
Il topic di MOZZO è di grande aiuto per chi non ha mai praticato il rockfishing (come il sottoscritto),  però sarei grato se qualcuno potesse approfondire certi aspetti di questa disciplina. Per esempio:
- E' una pesca stagionale o si può praticare tutto l'anno?
- Quali devono essere le condizioni ideali del mare?
- Come si può determinare la postazione ideale?
- Qual'è il dislivello massimo e quello minimo tra la propria postazione ed il livello del mare oltre i quali è sconsigliato appostarsi?
- Oltre alla canna, al muninello, allo zaino e al pesante secchio col vivo, cos'altro è indispensabile portarsi dietro, tenedo conto dell'ingombro e del peso?
- Un pescatore esperto, di cosa "riempie" lo zaino per non pentirsi di averla lasciato a casa? Mi piacerebbe conoscere nel dattaglio il contenuto dello zaino (o della cassetta) di un "professionista" di questa disciplina.
- Inoltre mi piacerebbe conoscere trucchi e consigli per non restare a mani vuote, specialmente se si sono fatti un paio di kilometri a piedi in un percorso disagiato.
Ringrazio chiunque voglia dedicarmi un pò del suo tempo (e svelarmi qualche segreto...).
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nemo76

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Reply #1 on: January 28, 2010, 19:14:13
ciao a tutti ,voglio rispolverare questo post con la speranza che qualcuno,esperto in questa disciplina,risponda.Può essere mai,che su questo meraviglioso forum,non ci sono persone che sanno rispondere alle domande fatte da nonnoroby dando così una infarinatura a chi vuol sapere qualcosa riguardo questo tipo di pesca? non ci credo  ;D....fuori i vostri segreti!!!!!!! calabria
io godo tu godi egli gode!....che tempo è?Il secondo tempo di Napoli-Roma


Saragone

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Reply #2 on: January 28, 2010, 20:02:44
Non mi professo un esperto del settore,ma il rockfishing unitamente al surfcasting sono le 2 tecniche di pesca che pratico di più e che più mi affascinano...
Proverò quindi Nonnoroby,a rispondere basandomi sulle mie esperienze personali e sui miei modi di fare...

- E' una pesca che si può praticare tutto l'anno,purchè si sappia cosa andare a cercare in ogni periodo  dell'anno

-Che il mare sia mosso o calmo,considerando che quasi sempre si opera su fondali importanti e molto profondi,poco conta,nel senso che su fondali con oltre 20 metri di acqua la forza del mare si attenua moltissimo

- La postazione ideale,se non conosci lo spot la troverai a tentativi,come in ogni cosa,considerando che però si opera spesso su pareti rocciose o comunque spot molto impervi,è bene scegliere una postazione che offra un controllo ideale della situazione,sia per il recupero della preda,sia per camminare avanti e indietro in sicurezza

- E' sconsigliato piazzarsi laddove tra il mare e la nostra postazione ci sia una altezza che impedisca di scendere a guadinare o raffiare la preda,oppure quando si ha una altezza tale da non poter arrivare col guadino da sopra a sotto costringendoci a recuperare il pesce e sollevarlo di peso rischiando slamature o rotture improvvise contro le rocce o quant'altro

-L'attrezzo che non mi faccio mancare mai è il raffio telescopico

-Prescindendo che quando vado a rock cerco prede come lampughe,serra,ricciole,dentici e lecce amia a seconda degli spot che vado a battere,la dotazione nello zaino è piuttosto essenziale in quanto non servono ammennicoli e futilità varie...
In virtù di ciò porto sempre con me:
. un kit per confezionare finali in acciaio con relativi crimp e tronchesine
. ami zerati numerazione compresa tra 1/0 e 5/0 da impiegare a seconda del pesce esca e delle prede cercate
.guaina termorestringente per frizionare il secondo amo scorrevole del finale in acciaio
.qualche bobina di nylon in diametri compresi tra lo 0.40 e lo 0.70 anche fluorocarbon
.girelle con moschettone ad alto carico di libbraggio
.qualche finale già pronto
.boga grip
.coltello
.guanti da pesca
.ossigenatore a batteria da mettere nel secchio del vivo
.piombi
.lampada frontale
.pinze per slamare le prede
.palloncini e ring in acciaio per usare il sistema del palloncino al posto della teleferica

Diciamo che questo è ciò che porto io con me,fino ad ora non ho mai avuto bisogno di altro..

I trucchi...
Più che di tucchi sarebbe corretto parlare di accorgimenti...
Secondo me la differenza per una buona riuscita della pescata,è l'impiego della corretta esca...
Qualora fosse possibile reperirli,come esche per i serra cerco di non farmi mai mancare le aguglie,che ovviamente si trovano solo in determinati periodi dell'anno,ottimi sono anche i sugarelli,ma i serra sono onnivori e comunque si ripiega facilmente purchè non si scelga una esca incongrua con lo spot in questione...
Se sono su un fondale prettamente roccioso magari evito di innescare una mormora,preferendo magari uno sparlotto...
Per le ricciole aguglie o calamari a seconda della disponibilità del mio procacciatore.
Per lecce amia cefalo in primis oppure piccoli sugarelli.

Per la scelta dello spot preferisco sempre optare per spot con fondale prettamente roccioso e cercare dentici o volesse Dio qualche cerniotta,cerco sempre punti con fondali molto profondi,qui sui miei litorali batto solo 2 zone : il Circeo a sud di Roma,e l'Argentario a Nord di Roma.
Le pescate più belle le ho fatte su alcune isole,come ad esempio l' Isola Del Giglio e Giannutri che tra l'altro sono i posti che amo di più...
E' meglio un ottimo  pescatore con una pessima canna in mano,che una ottima canna in mano ad un pessimo pescatore...

Meno seghe mentali e PIU' PESCA!


greybear

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Reply #3 on: January 28, 2010, 20:17:43
ciao roby e nemo, come state? spero bene. io ho fatto diverse  pescate col vivo dalle scogliere alte e frastagliate di polignano a mare (ba): non so se sia giusto definirlo rock-fishing, ma di rocce e mare ce n'erano a volontà. Per praticarla era INDISPENSABILE essere in 2 o 3, per vari motivi: ci si aiuta a portare
l'attrezzatura, le postazioni adatte per la pesca sono poche, scomode e strette, bisogna essere affiatati per non intralciarsi con i movimenti e per impedire ad "intrusi", pescatori e non, di ostacolare l'azione di pesca.
E per ultimo, ma forse + importante di tutto (all'epoca non esistevano i cellulari) per soccorrersi a vicenda
in caso di incidenti: se ti viene un coccolone e 6 da solo, ti ritrovano dopo 2gg. in qualche buca e chissà come finisce.
Era una pesca lunga e impegnativa: la praticavamo solo in estate  (per noi era una variante della pesca a fondo dalle scogliere basse di bari) prima di conscere il SC, bisognava essere in postazione alle 16/17, quando andavano via i bagnanti, e cominciavamo a pescare il vivo (boghe e aguglie) con delle bolognesi
di 6mt e galleggiante piombato da 50gr, un solo amo del 10 innescato a gamberetti e cozzette, si andava avanti fino al tramonto.

arieccomi, nel frattempo ho anche cenato: prima che facesse buio via le bolognesi e fuori le LERC di 5mt con i mitici BG90 DAIWA (trattori inarrestabili), filo 0,40 c/ galleggiante stretto e lungo scorrevole 40gr c/starlight, girella (tosta), finale 2mt 0,40, cavetto acciaio armato avanti c/ amo lasciato scorrevole sul cavetto per agganciare il pesce esca sul dorso e dietro ancoretta da legare leggermente con un cappietto alla coda.
all'epoca (anni 70) non c'erano floatter, zatterini, palloncini e altri accorgimenti moderni, si pescava tutta
la notte anche se il tempo si guastava, alternando lanci, panini, birre, chiacchiere, sfottò e bestemmie:
si pescavano lecce stella, ricciole, spigole, mediamente 2 pezzi a testa, grandi e piccoli.
le mie dotazioni erano composte da: borsa c/ sotto cerata, in mezzo cassetta, sopra mulinelli, lampada frontale e stracci, nel secchio cordina per pescare l'acqua fresca per il vivo e lampada a gas di servizio,
poi sacca per le canne e dentro ci stivavo le "munizioni da bocca"; e già così ero a pieno carico (sacca a tracolla, borsone nella destra, secchio nella sinistra). Vi basta o devo proseguire?

vorrei anche descrivere i posti e il contenuto della cassetta, ma prima dovreste aiutarmi a risolvere un inconveniente: in questa finestra in cui scrivo riesco a postare al max 12 righe di testo, tutto ciò che aggiungo non è + visibile, scompare fuori dallo spazio utile e mi tocca giocare continuamente su e giù
con il cursore (immaginate il fastidio e il tempo perso).
mi date una mano?  ;D


scusami saragone, un saluto anche a te

l'orso scende dalla montagna ed esce dal bosco
mangia l'ultima mela dimenticata dal contadino
sull'albero e ruba il miele alle api...
sulla riva del fiume, nascosto all'ombra dei cespugli, osserva l'uomo che pesca...
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greybear

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Reply #4 on: January 29, 2010, 22:38:06
le scogliere di polignano si elevano dai 5 ai 15mt s.l.m., davanti hanno una profondità costante di circa
5mt, caratteristiche simili le troviamo in puglia solo sul gargano e sul versante adriatico del salento  
da otranto a s.maria di leuca, ci si può fare RF tutto l'anno, ma a quell'altezza non c'é riparo col maltempo
e si é troppo esposti ad acqua, vento e freddo, perciò ci dedicavamo solo in estate.
le condizioni del mare ci erano indifferenti perchè, anche con mare formato e in assenza di un frangente
definito, pescavamo sempre praticamente a 1/2 acqua ed erano i pesci esca a tenersi lontano dal fondo
(sapevano che sotto li aspettavano gronghi, murene e dentici).
in cassetta portavo: coltello, pinza becchi media, tronchesina, 2 galleggianti a pera di scorta per la bolognese, 2galleggianti scorrevoli a fuso di scorta per la notte, 1 rocchetto del 0,20 di scorta per la bolognese, 1 rocchetto del 0,40 di scorta per la lerc, qualche girella, qualche starlight, una dozzina di cavetti di treccia d'acciaio, 4x10cm + 4x15cm + 4x20cm, già armati c/amo e ancoretta, qualche amo e
ancoretta di scorta, 1 levatappi per aprire la birra (attrezzo ESSENZIALE), 1cornetto portafortuna (ma andava bene anche 1 gobbetto o amuleti vari ecc.), e qualche altro solito ammenicolo che noi pescatori ci portiamo appresso della serie "non si sa mai, e se poi mi serve?" (ma senza esagerare col peso, per non arrivare stanchi ancor prima di cominciare a pescare). ah, anche un paio di guanti.
salpavamo le prede di prepotenza, senza raffi o guadini, ma facendo attenzione alla "pancia" della scogliera
se non eravamo a picco sull'acqua e qualche volta abbiamo spaccato la lenza al recupero, perdendo preda e terminale.
l'unico trucco che mi sento di consigliare é il rispetto delle "proporzioni auree":
30% attrezzatura, 30% esperienza, 40%  calabria passione
ora tocca a voi
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nemo76

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Reply #5 on: January 30, 2010, 00:05:27
grazie mille a tutti e due per la vostra chiarezza,e per  aver dato a nonnoroby a me........ e penso anche a  qualche altro utente di questo forum......... dettagli  in più su questa disciplina.E' sempre un enorme piacere leggere ed imparare cose nuove  ;D
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^DRAYCON^

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  • L'elemento fondamentale della pesca?Birra e panini
Reply #6 on: February 25, 2010, 20:23:41
Vorrei qualche informazione più dettagliata sulle mtodiche di pesca a rockfishing! In particolare, volevo delle informazioni sulle montature da utilizzare!  Che tipo di lenza madre bisogna uilizzare e quali misure? Cosa bisogna mettere dalla lenza madre in poi? Inoltre cosa bisogna fare per evitare che piombo o amo si incagli sul fondale? Per questo piccolo e fastidioso inconveniente anni fa mi si e rotta una canna! ;D
Errore mio che davo degli strattoni violenti con l'obbiettivo di liberare il tutto! Grazie!
Vivo la vita a un'uscita di pesca alla volta! Non mi importa ne dove, ne quando, ne come! A ogni uscita di pesca, sono un'uomo libero!


greybear

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Reply #7 on: February 26, 2010, 01:06:34
di solito i fondali sotto le scogliere sono rocciosi, + raramente sono misti e bisogna conoscerli molto bene preventivamente. se decidi di fare terminali cn piombi a perdere perdi 9 piombi ogni 10 recuperi (grosso danno economico, tanto inquinamento e in poco tempo hai finito la scorta dei piombi), se usi i temolini ne perdi 1 ogni 4 recuperi (anke così danno, inquinamento e il divertimento finisce presto), io continuo a propendere x il galleggiante scorrevole e innesco cl vivo, in alternativa galleggiante piombato ed eske convenzionali, uno 0,40 in bobina (tanto dalla scogliera nn si cerca la distanza cn lanci lunghi e il filo doppio resiste di + allo sfregamento sulla scogliera), galleggiante, perlina salvanodo, girella, 2o3 mt di finale di un buon 0,30, cavetto d'acciaio con su 1 amo scorrevole gambo corto per appuntare l'esca viva e 1 amo o ancoretta dietro cn elastikino da fermare sull'esca, in alternativa galleggiante piombato legato sopra al filo di bobina e sotto ai 2o3mt di finale, spezzoncino 7cm di cavetto d'acciaio davanti all'amo cn eske "odoro=
se" sarde, cozze, vermi e gamberi. ti sembra complicato? se hai dubbi sn a disposizione.   
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Reply #8 on: February 28, 2010, 02:45:56
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Vorrei qualche informazione più dettagliata sulle mtodiche di pesca a rockfishing! In particolare, volevo delle informazioni sulle montature da utilizzare!  Che tipo di lenza madre bisogna uilizzare e quali misure? Cosa bisogna mettere dalla lenza madre in poi? Inoltre cosa bisogna fare per evitare che piombo o amo si incagli sul fondale? Per questo piccolo e fastidioso inconveniente anni fa mi si e rotta una canna! ;D
Errore mio che davo degli strattoni violenti con l'obbiettivo di liberare il tutto! Grazie!

guarda per il fatto che si incagli il piombo sul fondo ti capisco e ti posso consigliare solo di studiare bene il fondale dove peschi,magari becchi il punto libero da scogli,poi dipende dal fondale,io da una scogliera ricordo che l'unico modo in cui potevo pescare era quello di lanciare la canna e lasciarla ferma,perchè se facevo anche un giro di mulinello si icagliava subito,quindi lanciavo e quando dovevo recuperare alzavo di colpo la canna e recuperavo veloce,pescando così anzi ho potuto effettuare dele catturare,ma ti ripeto devi vedere com'è il fondale,se puoi metterlo il piombo bene..se no c'è poco da fare,pesca con i galleggianti,ci sono di tutte le misure e per tutte le esche,

per quanto riguarda i fili da usare e su cosa montare sulla lenza madre ecc ecc. proprio non capisco il senso di questa domanda,perchè dipende da cosa vuoi insidiare tu,non c'è uno standard fisso sui fili da usare o sulle montature a rockfishing,dovresti essere più specifico su cosa vorresti insidiare,

comunque se leggi nella pagina di questa sezione ho aperto un topic proprio a riguardo..magari potrebbe esserti utile


^DRAYCON^

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  • L'elemento fondamentale della pesca?Birra e panini
Reply #9 on: March 05, 2010, 20:22:04
Potete spiegarmi come si fa una montatura con il galleggiante? Ho visto che ci sono due metodi, uno a galleggiante scorrevole e uno piombato! Come si fanno? E inoltre quando scegliamo il primo o il secondo? Grazie!!
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Reply #10 on: March 06, 2010, 06:54:06
mannaggia a me ke nn so fare i disegni, avrei già postato gli skemi, comunque:
- galleggiante piombato, usavo quelli bianki a pera x cercare la distanza, legato sopra direttamente alla lenza madre (x me é il filo in bobina), sotto gli lego semplicemente il bracciolo lungo un paio di mt, amo  n.10, é una montatura molto semplice per la pesca di ricerca delle eske vive a 1/2acqua, il galleggiante a pera é molto stabile e nn risente di vento o corrente;
- galleggiante scorrevole affusolato, cn portastarlight se peski in notturna, infilato sulla lenza madre, bloccato sotto da perlina salvanodo/girella e 1mt sopra da un nodino di fermo, alla girella attacco semplicemente il finale con il vivo come ho già descritto, il galleggiante affusolato risente di vento e corrente e si corica come nella passata, serve (poco) a segnalare l'abboccata e (molto) a trattenere l'esca
viva x impedirle di andare passeggiando kissà dove o di cercare rifugio sotto qualke scoglio.
ti basta?   ;D
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  • L'elemento fondamentale della pesca?Birra e panini
Reply #11 on: March 06, 2010, 19:27:34
Quindi alla fine il galleggiante piombato, riferendomi alla parola "piombato", non è altro che il galleggiante fisso comunque senza piombo, come può trarre in inganno la parola!
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greybear

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Reply #12 on: March 06, 2010, 20:51:37
il gall. piombato é un galleggiante appesantito da un piombo contenuto al suo interno, la componente galleggiante è di poco superiore al peso del suo piombo e nn si aggiunge altra zavorra sul finale, il galleggiante classico invece dikiara il peso della zavorra ke può sostenere e si piomba il finale. 
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Reply #13 on: March 06, 2010, 23:51:20
ciao greybear,volevo farti una domanda su questi galleggianti......la mia è solo una semplice curiosita dato che per il tipo di pesca che faccio io non li userò,però leggendo la tua spiegazione mi chiedevo:se la componente galleggiante è di poco superiore al peso del suo piombo,non c'è il rischio.......visto la corposità delle esche che si usano per questa disciplina.........che il galleggiante vada sotto?grazie
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Reply #14 on: March 07, 2010, 01:17:01
in effetti l'onda spesso sommerge il gall.piombato, ma grazie alla sua forma tondeggiante ritorna subito a galla, l'abboccata si sente soprattutto in canna e, comunque, se rimane sotto x + di 3 secondi gli do una bella incocciata e mi tolgo il dubbio.
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  • L'elemento fondamentale della pesca?Birra e panini
Reply #15 on: March 07, 2010, 18:02:43
Secondo voi questa configurazione potrebbe andare bene?

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In questo caso il galleggiante è fisso, la lenza madre si continua dopo il galleggiante e termina con l'amo. Oppure attacco il bracciolo alla lenza madre tramite l'utilizzo di una girella classica (dopo il galleggiante). Il tutto senza utilizzo del piombo!
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greybear

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Reply #16 on: March 07, 2010, 20:27:39
l'idea di un filo unico dalla bobina all'amo mi lascia molto perplesso, se il filo in bobina é grosso é anke troppo visibile sull'amo, se viceversa é sottile tutto l'ambaradan é troppo delicato, preferisco l'aggiunta sotto il galleggiante della girella e di un bracciolo + sottile della lenza madre.
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Reply #17 on: March 08, 2010, 04:25:42
Ok!! Tutto chiaro!! Grazie per le risposte e per la pazienza!!  ;D
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cosisal

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Reply #18 on: June 25, 2013, 12:43:22
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mannaggia a me ke nn so fare i disegni, avrei già postato gli skemi, comunque:
- galleggiante piombato, usavo quelli bianki a pera x cercare la distanza, legato sopra direttamente alla lenza madre (x me é il filo in bobina), sotto gli lego semplicemente il bracciolo lungo un paio di mt, amo  n.10, é una montatura molto semplice per la pesca di ricerca delle eske vive a 1/2acqua, il galleggiante a pera é molto stabile e nn risente di vento o corrente;
- galleggiante scorrevole affusolato, cn portastarlight se peski in notturna, infilato sulla lenza madre, bloccato sotto da perlina salvanodo/girella e 1mt sopra da un nodino di fermo, alla girella attacco semplicemente il finale con il vivo come ho già descritto, il galleggiante affusolato risente di vento e corrente e si corica come nella passata, serve (poco) a segnalare l'abboccata e (molto) a trattenere l'esca
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Riprendo questa vecchia discussione che stavo rileggendo...mi chiedevo come si fa a far arrivare il vivo a destinazione...si lancia insieme al galleggiante?
E se è così non ne risente la vitalità?
Grazie
La virtù sta nel mezzo...


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