Rockfishing

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Author Topic: Rockfishing  (Read 8264 times)

^MOZZO^

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on: October 10, 2006, 17:25:45
IL Rockfishing

Una tipica costa rocciosa più o meno alta con fondali misti e accidentati, canne robuste, e attrezzature efficienti costituiscono gli elementi principali per praticare questa disciplina alieutica affascinante, emozionante e gratificante se praticata in modo corretto.

Considerato che i pesci che andremo ad insidiare non sono certamente i "pescetti" della pesca a fondo ma predatori di taglia spesso considerevole, le tecniche saranno specificamente mirate ai "pescioni", e le attrezzature saranno scelte tenendo in considerazione soprattutto la robustezza  e la resistenza all'usura dei materiali.

Le canne avranno  una lunghezza compresa, generalmente, tra i 3,50 e i  4,00 metri, ad azione principalmente parabolica ed in grado di lanciare almeno 150 grammi tra piombo ed esca.

I mulinelli  posono essere sia a bobina rotante( vanno benissimo anche quelli utilizzati per la piccola e media traina), che a bobina fissa, e, comunque, in grado di imbobinare almeno 200 metri di monofilo dello 0, 50,  e con frizione molto sensibile e progressiva.

I terminali sono abbastanza semplici, con un lungo bracciolo sul quale legheremo uno o più ami a secondo dell'esca che abbiamo e dei pesci che andiamo ad insediare.

Le esche più valide sono quelle vive, ed in particolare il cefalo, l'aguglia, l'occhiata, la boga, la castagnola, la triglia, il sugarello, e lo sgombro; naturalmente il loro utilizzo è correlato con la possibilità di autoreperimento che si ha in quel momento.

In mancanza di esche vive si potrà pescare con la sempre valida sardina, oppure con il calamaro o con la seppia.

Tra tutte le esche suddette la più catturante, soprattutto per la genericità, è il cefalo, molto gradito a predatori quali  il dentice, la spigola, il pesce serra, la ricciola, la leccia e la murena.

 Uno dei  modi più validi per il suo  innesco è su due ami-agganciati rispettivamente davanti e dietro la pinna dorsale-legati ad un bracciolo di circa 2 metri dello 0,40.

Quest'ultimo sarà raccordato sulla lenza madre dello 0,50 tramite una robusta girella e alla girella stessa legheremo uno spezzone di monofilo sottile di qualche decina di centimetri che avrà la funzione di tenere un palloncino  che ci ragguaglierà continuamente sulla posizione del pesce-esca.

Se , invece, si opta per la pesca in prossimità del fondo, al posto della girella normale ne useremo una a tre vie e nel terzo occhiello della girella legheremo circa 20 cm di monofilo dello 0, 30 con un piombo della grammatura desiderata; il resto del calamento resterà invariato.
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