Perché qui non si è parlato specificatamente di eging, ma di una generica pesca ai cefalopodi (calamari, seppie e polpi) che si può praticare in modo tradizionale calando l'esca da una postazione sopraelevata (barca, banchina, scogliera) che non richiede alcun lancio, al massimo una spinta con l'avambraccio. Inoltre, (per la pesca al polpo, per esempio), non è detto che si debba per forza usare un 'egi', quando è altrettanto funzionale la classica polpara. Come pure nella pesca alla seppia, praticabile con successo trainando l'esca (che può essere un egi, come una seppia femmina, come un pesciolino morto) anche solo camminando lungo le banchine o la riva senza dover effettuare forzatamente un lancio.
Per tutti e tre è poi sempre validissimo il metodo del 'colpetto di polso' per imprimere all'esca artificiale dei piccoli movimenti a scatto, quando ti trovi in una postazione sopraelevata.
Se invece tu intendevi che stavi parlando esplicitamente di 'eging' praticato dalla spiaggia, allora ti chiedo scusa per non averlo capito dal tuo post precedente.
In questo caso, allora, non posso che essere d'accordo con te che lanciare artificiali che hanno un peso contenuto con il trecciato può dar luogo a delle parrucche, anche se, vista la larga diffusione del trecciato in questa tecnica di pesca, penso che l'inconveniente sia da ricercarsi nella scarsa qualità dell'attrezzatura (canna e mulinello adeguati hanno un costo elevato) e nella scarsa qualità del multifibra (il cui diametro suggerito è lo 0.08, max. 0.10), che se di ottima qualità ha anch'esso un costo elevato.
Convengo quindi che chi non ha disponibilità finanziarie per attrezzarsi per l'eging dalla spiaggia col multifibra debba ricorrere all'utilizzo del nylon.
Ciao