Piccolo vademecum contro le parrucche

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Author Topic: Piccolo vademecum contro le parrucche  (Read 15729 times)

^DARIOCRETA^

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on: April 27, 2012, 23:31:40
Piccola premessa

E' venerdì sera e ho un po' di tempo a disposizione. So che sul forum ci sono diversi topics su questo argomento, ma ho deciso di aprirne uno nuovo che si basasse non solo sulla mia - molto limitata - esperienza di spinner, ma soprattutto su un confronto oltre che empirico anche - diciamo così - culturale, ottenuto dalla lettura di diversi siti specializzati di anglers, in particolare americani, australiani e neozelandesi, oltre che italiani. Spero nel mio piccolo che questo vademecum, che invito tutti ad integrare, ovviamente, possa essere utile a quelli come me che avevano e ogni tanto continuano ad avere ancora, seppure molto sporadicamente,  le famigerate parrucche, tangles, wind knots, kompoi che dir si voglia in tutte le lingue del mondo, a significare il medesimo e odioso, pestifero fenomeno che spesso attanaglia gli spinners e non solo che utilizzano questo magnifico strumento che è il trecciato, dyneema o spectra che sia. Alzi la mano chi di noi non ha mai avuto almeno una parrucca in vita sua...alzi la mano chi non ha pensato, almeno per un istante: io ritorno subito al nylon!!! E sarebbe un peccato, perché il trecciato è e deve rimanere un valido alleato di ogni angler in ogni angolo (scusate il gioco di parole) del mondo. Questo vademecum non pretende di essere esaustivo, tutt'altro, ma è solo un mio tentativo di mettere per iscritto riflessioni che sono state, ripeto, riprese da diversi pescatori in giro per il mondo, giusto un abbozzo e come tale vorrei che fosse considerato, per cui vi ringrazio in anticipo per tutti i contributi che vorrete dare a questa mia piccola guida. I punti sono numerati per comodità di lettura e sono organizzati in maniera cronologica per la stessa ragione.

Consigli pratici per evitare le parrucche:

1) Se la bobina non è predisposta all'uso dei trecciati (braid ready) mettere un giro di nastro isolante o teflon o meglio ancora un fondo di nylon di pochi metri per evitare lo slittamento del trecciato in caso di ferrata e di combattimento.

2) Imbobinare molto stretto il trecciato, mediante un imbobinatore a molle oppure tendendolo con un panno, possibilmente facendo una piccola esse con le dita. La frizione deve essere chiusa al massimo, ma questo vale anche per il monofilo.

3) Spruzzare ogni 25-30 giri di manovella del silicone spray. Bagnarlo non serve a nulla, in quanto non ha memoria meccanica e poi a quel punto sarebbe vana la funzione, idrorepellente oltre che lubrificante, del silicone.

4) Non imbobinare mai fino all'orlo, ma almeno fino a 1 meglio 2 mm dal bordo. Questo vale soprattutto per le bobine che non hanno un labbro a V come i muli shimano oppure che non abbiano il sistema ABS (Advanced Ballistic System) Daiwa, ma che abbiano il labbro, diciamo così, dritto. Nel caso dei muli shimano si può imbobinare fino all'inizio della V o anche poco sotto. Nel caso delle bobine Daiwa ABS si può imbobinare fino all'orlo, in virtù della diversa conformazione della bobina, oltre che dell'avvolgimento per spire incrociate del filo.
Questo dell'imbobinamento è un fattore molto importante, direi il più importante, poi vi spiegherò perché.

5) I primi lanci col trecciato nuovo sono molto delicati e sono quelli più a rischio parrucche. Non forzate i primi lanci e non utilizzate artificiali leggeri all'inizio: per i primi lanci (accompagnati) usate un jig pesante o addirittura un piombo e ripetete l'operazione per 4-5 volte recuperando il trecciato in tensione, affinché si ri-accomodi sulla bobina nella maniera più naturale possibile. Non ha senso imbobinare stretto se poi utilizzate un artificiale leggero che tenderà ad allentare il filo al momento dell'avvolgimento, soprattutto se effettuate da subito jerkate.

6) Dopo aver lanciato chiudete sempre delicatamente con la mano l'archetto (questo sistema aiuterà inoltre ad allungare la vita del vostro mulinello), non prima di aver alzato la canna, spostato gentilmente il filo col dito verso il rullino guidafilo; tenete alta la canna e cominciate a recuperare: quando il filo entra in tensione e cominciate a sentire l'artificiale/jig, potete abbassare la canna. Questa operazione, che diventerà automatica, aiuta moltissimo nella prevenzione delle parrucche. Accertatevi inoltre che per sbaglio non si sia accavallata una spira di treccia sopra il bordo della bobina: ciò darebbe vita ad una parrucca sicura o addirittura alla rottura del trecciato con relativa perdita dell'artificiale che è spesso - per la legge di Murphy - il più costoso.

7) A fine pescata lanciate l'artificiale più pesante che avete e recuperate linearmente il filo a canna possibilmente alta.

8 ) Dopo ogni pescata risciacquate in acqua dolce il trecciato in bobina, facendo attenzione che l'acqua non entri nei dischi della frizione (per i modelli che non hanno la frizione stagna). Fate asciugare e spruzzate successivamente in maniera abbondante del silicone spray sul trecciato e - perché no - sul rullino guidafilo.

9) Ogni 5-6 pescate sbobinate il filo, mettetelo in acqua dolce con poco sapone per piatti, fate asciugare e reimbobinate il mulinello seguendo la procedura di cui sopra.

10) In giornate particolarmente ventose non lasciate il filo in bando, ma cercate di fare lanci secchi e bassi e di tenere costantemente il filo in tensione. In particolare il vento laterale è quello più pericoloso per le parrucche.

Piccolo esperimento empirico. Insieme ad un mio amico spinner/jigger abbiamo preso il nuovo mulinello Penn Atlantis (io il 5000 e lui il 7000). E' un mulinello bellissimo, una vera macchina da guerra, l'imbobinamento è perfetto ed è braid ready (grip in gomma al centro della bobina). Il lip della stessa è in eternal alloy, praticamente indistruttibile, ma completamente piatto, come quello di molti mulinelli e poco pensato - a mio modesto parere - per il casting. Ebbene all'inizio siamo impazziti entrambi a causa delle parrucche continue, in alcuni casi doppie e triple, alcune davvero pazzesche, gigantesche, che avevano una bellezza quasi artistica. Avevamo entrambi imbobinato stretto con silicone spray, lasciando 1 mm dal bordo, come avevo precedentemente fatto coi miei muli shimano, senza avere alcun problema. Ebbene la bobina ci ha guidato lei stessa, nel senso che è lei a decidere la quantità di trecciato di cui ha bisogno: a forza di imparruccare e tagliare metri - ahimé preziosi e costosi - di trecciato (una cinquantina e forse di più, direi ad occhio) il trecciato ha raggiunto finalmente quello che io chiamo il livello di tolleranza, ossia nel nostro caso 2 mm precisi, misurati con paziente esattezza. Lui aveva raggiunto un quasi equilibrio a 1,5 mm, ma io - uccello del malagurio - gli avevo detto che a mio giudizio le parrucche non erano finite, ma solo più sporadiche. Così è stato fino a che non ha raggiunto anche lui il livello di 2 mm. Tengo a precisare che imparruccavamo anche in giorni di assenza di vento e che spruzzavamo ogni 20 lanci il silicone spray, che in questo caso risultava inutile. Da quel momento non abbiamo fatto più parrucche (sgratt sgratt), il che non vuol dire che non ne faremo, ma sicuramente non saranno mostruose come quelle che facevamo all'inizio e saranno - speriamo - quasi sempre risolvibili. E qui veniamo al cuore del problema. In realtà l'eccessivo imbobinamento è la causa principale del fenomeno e abbiamo fatto a tal proposito un esperimento empirico. L'ho ripreso con la sua videocamera mentre lanciava e poi abbiamo osservato - con tanto di fermo immagine - attentamente le riprese. Preciso che lui è uno spinner esperto, molto più bravo di me e la sua tecnica di lancio (da buon ex surfcaster) è eccellente. Ebbene prima delle riprese avevamo notato un rumore molto strano al momento dello stacco, un rumore brusco che proseguiva attraverso gli splendidi anelli fuji k guides della sua Zenaq Mythos, fra l'altro ideati per supportare l'attrito delle parrucche. Ebbene vedendo i video abbiamo notato la fuoriuscita massiccia e disordinata delle prime spire di trecciato, che uscivano caoticamente dal lip, formando già dall'inizio quelli che possiamo definire gli embrioni dei wind knots. Infatti al lancio successivo ecco il tipico rumore della parrucca/cche che fuoriusciva/no dagli anelli della canna. Man mano che il buon Nektarios tagliava metri di costoso spiderwire stealth green, non senza imprecazioni in cretese, si notava che le suddette spire andavano diminuendo, ma non scomparendo del tutto, ma erano meno diosrdinate e caotiche nella loro fuoriuscita, fino a scomparire al raggiungimento della linea di tolleranza. E' stato interessante studiare la genesi delle odiate parrucche, perché abbiamo potuto verificare, anche empiricamente, che la causa primaria era la fuoriuscita delle prime spire di trecciato dal bordo, che era a sua volta effetto di un eccessivo imbobinamento in un mulinello che ha un limite preciso di tolleranza, oltre il quale tende ad imparruccare. La prova l'abbiamo fatta utilizzando tre tipi diversi di trecciato: power pro 20 libbre, spiderwire 50 libbre, fins 30 libbre, tutti e tre ottimi trecciati anche se con caratteristiche diverse. Vorrei segnalare inoltre che avevamo imbobinato una quantità eccessiva di trecciato (io quasi 500 yard di power pro 20 lb lui 450 di spiderwire) andando ben oltre le sapienti indicazioni della casa costruttrice (in questo caso Penn). Un ulteriore prezioso suggerimento appunto sarebbe quello di confrontare il nostro imbobinamento con la capacità effettiva dichiarata dalla casa.

Caro amico che hai avuto la pazienza di leggere fin qui, in particolare se sei alle prime armi col trecciato, questo fantastico amico/nemico di (quasi) tutti noi, prova a seguire queste indicazioni che - ripeto - non sono mie ma frutto di un lavoro diciamo così di compilazione delle esperienze altrui, oltre che mia: vedrai che risolverai al 99% il problema delle parrucche. Se avrai seguito tutte le operazioni enumerate  sopra e sei arrivato a 2 o anche a 3 mm dal bordo e continuerai ad avere problemi di parrucche, ritengo a quel punto che entrano in gioco altre due varianti: o il mulinello per qualche motivo imbobina male (cono sopra o sotto, da correggere con eventuali rondelle in teflon in genere incluse nella confezione) oppure si tratta di un mulinello di bassa qualità, non adatto all'uso di trecciati oppure difettato, da sostituire o riparare immediatamente, altrimenti vi costerà di più la spesa in trecciato che quella dell'eventuale sostituzione dello stesso.

Vi ringrazio della pazienza e mi scuso per la lunghezza del Topic coi moderatori.


Santuzzu

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Reply #1 on: April 27, 2012, 23:54:09
Ho letto tutto il post.. Principalmente complimenti.. Sono delle ottime osservazioni per evitare le odiose parrucche.. Volevo chiederti pure un altra cosa.. Ma il silicone spray.. Serve solo per lubrificare la treccia o pure per altro? Che silicone usi tu?
Rispetta il mare... lui ti rispetterà!

Crederci sempre, quando meno lo si aspetta, Zac e via di frizione!


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Reply #2 on: April 28, 2012, 00:33:20
Dario ti faccio i complimenti per il vademecum, davvero ben fatto ed ordinato, e ti ringrazio per aver condiviso le tue esperienze con tutti noi

provo a contribuire anche io con le mie esperienze personali:
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Ebbene la bobina ci ha guidato lei stessa, nel senso che è lei a decidere la quantità di trecciato di cui ha bisogno...il trecciato ha raggiunto finalmente quello che io chiamo il livello di tolleranza
stessa identica cosa è successa anche a me, con 4 mulinelli diversi e diversi trecciati...se hai messo anche 10 metri in più stai sicuro che il mulinello non vede l'ora di eliminarli
p.s. anche io lo avevo chiamato "livello di tolleranza"...è la telepatia di CPOL ;)

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10) In giornate particolarmente ventose non lasciate il filo in bando, ma cercate di fare lanci secchi e bassi e di tenere costantemente il filo in tensione. In particolare il vento laterale è quello più pericoloso per le parrucche
ho notato una cosa, valida in particolare per i giorni ventosi ma anche per quelli di bonaccia: a meno che non abbiamo sparato un jig da 60g, dopo il lancio, mi sembra utile stoppare il filo che fuorisce dalla bobina giusto un attimo prima che la nostra esca abbia terminato la sua parabola; in questo modo ho notato che il filo sarà ben disteso ed in tensione, e l'esca già pronta in pesca dal primo giro di mulinello

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9) Ogni 5-6 pescate sbobinate il filo, mettetelo in acqua dolce con poco sapone per piatti, fate asciugare e reimbobinate il mulinello seguendo la procedura di cui sopra.
credevo di essere esagerato per la continua manutenzione che faccio all'attrezzatura da pesca, ma a questo non ci avrei mai pensato ... complimenti per la pazienza a chi lo fa ><;D<

un saluto
Ho visto Sampei pescare carpe da un quintale con canna fissa ed essere trainato con tutta la barca per centinaia di metri; l'ho visto finire in acqua mentre stringeva con forza la sua canna fissa e faceva perno su tutti e due i piedi...VOGLIO IL FILO DI SAMPEI PER IL MIO MULINELLO!!!


^DARIOCRETA^

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Reply #3 on: April 28, 2012, 12:18:22
Ringrazio manu per le sue giuste osservazioni: in effetti fermare il filo con la mano è utilissimo, soprattutto con artificiali leggeri: attenti alle dita però. Per sbobinare io mi servo di un normale trapano. Ci metti qualche giro di nastro isolante sulla punta per fare spessore e tieni il trecciato con un dito per riavvolgerlo uniformemente o il più possibile ordinatamente. Ci vuole giusto un minutino per sbobinare 300 yards, anche meno. A santuzzo rispondo che il silicone spray serve per lubrificare il trecciato (io lo uso anche sugli anelli) e come idrorepellente, in modo da ritardare l'inzuppamento d'acqua del trecciato che lo appesantisce. E' utile anche per preservarlo dalla salsedine e non è male usarlo sulle parti esterne del mulinello in funzione anticorrosiva. Per le parti interne no, ci vuole altro.


^DRAYCON^

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Reply #4 on: November 23, 2012, 12:56:13
Ciao Dario!!!
Se ne avessi i poteri ti farei santo subito!!! Non hai idea dei dubbi che mi hai risolto!!!! In effetti, nel mio (a breve) approccio allo spinning ho una paura folle nell'utilizzo del trecciato, visto che il mio approccio ad esso nella pesca ai bass non è stato dei migliori: un incubo!!! E' anche vero che ho utilizzato un trecciato super economico della caperlan con un mulo, anch'esso super economico!!
Adesso dovrei approdare con un mulo Shimano forse più adatto (chiedo a te pareri): lo Shimano Aernos 4000FA e come trecciato il Sufix 832 di cui ne abbiamo parlato assieme!
Ho letto anche dei primi lanci da effettuare con trecciato nuovo appena imbobinato, cosa che non sapevo, quindi penso di farli con un artificiale Yo-Zuri Surface Cruiser da 38gr, essendo un popper, penso che la resistenza con l'acqua mi aiuti a imbobinare bene!!!
Che dire altro... Grazie mille!!!!
Ciao!  ;D
Vivo la vita a un'uscita di pesca alla volta! Non mi importa ne dove, ne quando, ne come! A ogni uscita di pesca, sono un'uomo libero!


^DARIOCRETA^

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Reply #5 on: November 23, 2012, 19:35:28
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Ciao Dario!!!
Se ne avessi i poteri ti farei santo subito!!! Non hai idea dei dubbi che mi hai risolto!!!! In effetti, nel mio (a breve) approccio allo spinning ho una paura folle nell'utilizzo del trecciato, visto che il mio approccio ad esso nella pesca ai bass non è stato dei migliori: un incubo!!! E' anche vero che ho utilizzato un trecciato super economico della caperlan con un mulo, anch'esso super economico!!
Adesso dovrei approdare con un mulo Shimano forse più adatto (chiedo a te pareri): lo Shimano Aernos 4000FA e come trecciato il Sufix 832 di cui ne abbiamo parlato assieme!
Ho letto anche dei primi lanci da effettuare con trecciato nuovo appena imbobinato, cosa che non sapevo, quindi penso di farli con un artificiale Yo-Zuri Surface Cruiser da 38gr, essendo un popper, penso che la resistenza con l'acqua mi aiuti a imbobinare bene!!!
Che dire altro... Grazie mille!!!!
Ciao!  ;D

Ciao, grazie dei complimenti, ma li condivido con tutti quegli spinners di cui ho letto e raccolto i pareri.

Il mulo e il trecciato sono a prova di bomba, vai tranquillo, non farai neanche una parrucca. Imbobina stretto, spruzza un po' di silicone e lancia tranquillo.


Quake87

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Reply #6 on: November 26, 2012, 13:18:35
Trovo questa guida estremamente utile, in particolare io sto MOLTO attento al punto 6. Uso da 1 anno e mezzo uno shimano nexave 4000 FC con treccia fins 15libbre. Ora, il mio mulo non sarebbe proprio il massimo per usarlo a spinning e con treccia, ma grazie alla mia maniacale attenzione, non ho mai fatto una parrucca! Seguite sempre questi passi e non dovreste avere problemi.


Enrico63

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Reply #7 on: November 26, 2012, 17:13:45
Buonasera porto la mia esperienza, solo questo settembre sono passato a montare sul mio mulo 4000 economico un trecciato fine da 10LB, poichè ho strappato senza se e senza ma, su alcune abboccate di rilievo (credo alletterati).
Avevo una gran perplessità nel cambio, visto i vari commenti negativi circa parrucche ecc.
Ebbene ho fatto finta di dimenticarmi del cambio e pescando con la stessa tecnica, non ho avuto alcun problema di parrucche. Solo una certa attenzione vista la differente iniziale modalità nell strike. Ovviamente seguendo i consigli che leggevo qui, avevo il mio bel terminale in nylon.
Ora mi viene da dire ."Ma lo potevi dire prima" trecciato per sempre.


chimico2

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Reply #8 on: January 11, 2013, 10:16:15
ottima guida, un solo dubbio.. Ieri cercavo in rete pareri su trecciati vari, quando ad un certo punto mi sono imbattuto in una discussione di un forum che non ricordo quale sia, in pratica i più usavano il fins e assicuravano che già da tempo non usavano più il silicone spray, e pare, a detta loro, che da questa scelta non hanno che tratto vantaggio, il che mi ha lasciato letteralmente scioccato, viste le milione di volte che è stato consigliato il silicone.. ora vorrei sapere la vostra in merito...
...per adesso solo cappotti.... ma non demordo....

questa è la mia vita, tieniteli tu i consigli, io non l'ho capita, figurati se tu fai meglio...


^DARIOCRETA^

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Reply #9 on: January 12, 2013, 13:47:59
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ottima guida, un solo dubbio.. Ieri cercavo in rete pareri su trecciati vari, quando ad un certo punto mi sono imbattuto in una discussione di un forum che non ricordo quale sia, in pratica i più usavano il fins e assicuravano che già da tempo non usavano più il silicone spray, e pare, a detta loro, che da questa scelta non hanno che tratto vantaggio, il che mi ha lasciato letteralmente scioccato, viste le milione di volte che è stato consigliato il silicone.. ora vorrei sapere la vostra in merito...

Ciao, il Fins è un ottimo trecciato, ma ti consiglio di postare nel thread adatto, usando la funzione ricerca. 


chimico2

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Reply #10 on: January 12, 2013, 18:18:34
Dario ma visto che si parlava di parrucche qui volevo sapere la vostra nel fatto di non usare il silicone...
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questa è la mia vita, tieniteli tu i consigli, io non l'ho capita, figurati se tu fai meglio...


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Reply #11 on: January 13, 2013, 11:50:39
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Dario ma visto che si parlava di parrucche qui volevo sapere la vostra nel fatto di non usare il silicone...

Guarda, usare il silicone può essere un aiuto, soprattutto in fase di imbobinamento del trecciato. Poi ho notato che il silicone aiuta ad allungare la vita del trecciato. Di certo mi è capitato di usare anche trecciati senza spruzzare il silicone, e non ho imparruccato. Alcuni trecciati come il Fins o il Sufix sono venduti già siliconati, quindi in teoria all'inizio non servirebbe, ma poi questa pellicola si consuma. Sicuramente il silicone protegge e mantiene l'impermeabilità, almeno per i primi lanci e dopo ogni risciacquo io lo metto. Il mio amico di pesca abituale non lo usa, e direi che ad occhio gli capita ogni tanto di imparruccare, specialmente quando cambia peso di artificiale, inoltre col PP ha rotto 3-4 volte, tanto che mi ha detto che non lo usa più. Io metto il silicone e non ho mai rotto col PP. Non so se è una coincidenza oppure no. La cosa certa è che se esegui correttamente tutti i punti del piccolo vademecum, il problema delle parrucche sarà solo un ricordo. te lo dice uno che ha imparruccato molto all'inizio  calabria


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