SPINNING - Leccia Amia dalla Corsica

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Author Topic: SPINNING - Leccia Amia dalla Corsica  (Read 4603 times)

tackle64

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on: September 03, 2009, 18:05:39
Data della cattura: 23 agosto 2009
Spot di cattura: Corsica nord occidentale, L'Ile Rousse, inizio di scogliera confinante con spiaggia
Condizioni meteo: Tempo sereno, acque limpide,1° giorno di scaduta dopo mareggiata di maestrale
Orario e marea: 18,30
Attrezzatura: Falcon Low Rider 5-166 6',6" Ryobi zauber 4000, tuff line 20lb
salpaggio effettuato con boga grip (indispensabile)
Artificiale: SL 14 colore naturale
Preda: pensavo ricciola, invece leccia amia 6 kg
Varie: la cattura è avvenuta, praticamente a 50 mt dalla riva, ho spinnato nella risacca, tra le gambe di tre bagnanti francesi che facevano snorkeling tra gli scogli e ai quali ho regalato l'emozione di vedere la cattura dall'acqua


ORA VE LA RACCONTO IO UNA STORIA ...

La Corsica ormai un po’ la conosco, la mia meta è la costa Nord Occidentale, l’Ile Rousse in particolare, il Camping è sempre il solito, anche il mare lo riconosco, blu, veramente blu e trasparente veramente trasparente.



L’arrivo non promette molto, sono già 15 giorni che, mi dicono, il mare è piatto e non si muove per niente, passa una settimana e non cambia molto, tuttto è buono solo per fare il bagnante e un po’ di snorkeling, naturalmente non si vede l’anima di un predatore, ma io lo so che sono là, un pò più fuori nella posidonia e che bisogna solo aspettare.

E’ il 21 agosto, qualcosa nell’aria la sera cambia, il giorno seguente il Maestrale la fa da padrone, le onde si alzano ed è difficile anche stare in spiaggia per le sferzate di vento, solo gli aquiloni volano altissimi.
 Il giorno seguente però, succede l’imprevisto: il vento cala all’improvviso, anche il mare si placa quasi subito, è il pomeriggio del 23 Agosto, decido: - E’ il momento giusto.

Il mare ormai non fa più paura, solo un po’ di risacca e di schiuma residua

Penso: -E’ l’ora della Regina.
Scendo sugli scogli, con me ho la Falcon Low Rider 5-166, il Ryobi Zauber 4000 caricato con Tuff Line 20lb ed i soliti artificiali più qualcuno dei miei.

In acqua solo pochi bagnanti francesi, e alcuni proprio lì dove volevo provare qualche lancio, memore dei branchi di cefaletti che avevo notato con la maschera, aspetto che i bagnanti francesi si allontanino un po, poi comincio, gli lancio quasi sui piedi, mentre uno si allontana, in quel punto lì gira proprio bene la corrente.

Solo due lanci e dopo qualche metro, una botta come non ne avevo mai avute, il trecciato esce praticamente libero dal mulinello nonostante la frizione sia abbastanza stretta, non so che pensare, in quei momenti tutto si realizza in frazioni di secondo, penso addirittura che non possa trattarsi di un pesce ma di un qualche sub invisibile all’occhio o di un cormorano, ce ne sono tanti e così impavidi da lanciarsi in acqua tra i bagnanti;
poi realizzo che si tratta di qualcosa di grosso che mi sta sbobinando lo Zauber.

Fortunatamente punta verso il largo e non tra gli scogli, così dopo un po’ riesco a contrastare la fuga e le testate forzo,  un po’ con la canna alta e cerco di recuperare filo, sento che comincia a cedere ma non è facile, lui continua a tirare ma piano piano sento la sua stanchezza.


Intanto dalla spiaggia, una piccola folla accorre, la curva della Falcon si è fatta notare, anche quelli che sono in acqua si avvicinano ma in un francese/napoletano gli intimo di tenersi al largo.

In un tempo che non so quantificare il pesce arriva a portata di vista, non immaginavo quel tipo di pesce, ho visto la coda e le pinne e non era né spigola né serra, poi sempre più vicino noto che il terminale, Nylon 0,40mm, gli passa dietro la branchia, allora mi preoccupo che possa reciderlo, non voglio perdere questo pesce e forzo di più il recupero.

E’ quasi ai miei piedi, la scogliera che ho scelto è bassa, molti si offrono di aiutarmi a salparlo, non mi fido per niente e allora li caccio via (ho un caratteraccio quando sono sotto stress), solo quando è alla mia portata tiro fuori il Boga Grip, aspetto che apra la bocca e lo salpo tra gli sguardi increduli di un pubblico improvvisato. Alzo la preda e la mostro amia moglie e a mio figlio che intanto sono accorsi dalla spiaggia. Alessio, mio figlio esulta: - quello è Tackle64, mio padre.



Tolto l’artificiale dalla bocca, noto che ha in bocca un cefalo che gli esce per metà dalla gola, nello stomaco ne ha un altro, entrambi di circa 15 cm l'uno.

Il resto è solo gloria , perché nel campeggio si è sparsa la voce in diverse lingue, alla pesa sulla bilancia del campeggio, in serata, risulterà prossimo ai 6kg.





Il soggiorno in Corsica è proseguito con qualche altra, ormai inevitabile spinnata, due giorni dopo, con mare come l’olio, su una punta isolata, una riccio letta di circa 400 g si avventa sull’immancabile Shore Line, niente foto, ero da solo, C&R immediato.

La settimana successiva, l’ultima, si ripete la storia, si sta per alzare il Maestrale, stavolta decido di anticipare gli eventi, vado nello stesso spot della prima cattura e dopo circa mezz’ora che provo con un mio WTD autocostruito, un’ombra scura si lancia velocissima all’inseguimento dell’artificiale, si vede benissimo la sagoma e solo le pinne dorsali e la grande coda è fuori dall’acqua, è ancora lei la Leccia Amia (lo so solo ora, lì pensavo che fosse Ricciola, che ignorante).
Purtroppo manca l’attacco di un soffio oppure lo evita all’ultimo perché mi ha visto, inutile riprovare, non succederà più nulla.





Nei giorni a seguire il mare è proprio grosso, non riesco a spinnare per il forte vento di Maestrale, altri pescatori, con canna fissa, al tocco sollevano bei saragoni (600-700g) pescando nella schiuma.
Tento l’ultima carta, nonostante l’imperizia, quella dei Jig e dei siliconici, ma ne so proprio poco.
Provo con una testina piombata, con grub siliconico, provo nella schiuma e nella corrente, qualche ombra la noto, ma nessun attacco.
Non resta che godermi lo spettacolo della natura , in fondo stavolta non è andata così male



 NB:L'artificiale della foto non è quello della cattura, è uno dei miei che ho continuato ad usare dopo la cattura
affronterò la vita  a muso duro
come un guerriero senza spada e senza patria
con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro


adrenalina

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Reply #1 on: September 03, 2009, 18:24:44
Bell'animale, i turisti francesi avranno apprezzato... o si sono spaventati?
Gianni


tackle64

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Reply #2 on: September 05, 2009, 18:07:56
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Bell'animale, i turisti francesi avranno apprezzato... o si sono spaventati?


I turisti francesi hanno apprezzato, poi mi hanno fatto capire che addirittura hanno visto la scena da sotto con la maschera.

La domanda a chi ne fosse esperto:

Ma è possibile che un animale così scaltro vada a cercare di predare cefali a così pochi metri dai bagnanti?

Capisco la casualità di un evento ma pochi giorni dopo, stesso scoglio, un'altra leccia, pari misure, ha inseguito e tentato l'attacco su un mio WTD autocostruito, in orario ancora più affollato.


BOOOH !  Chi li capisce è bravo
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Reply #3 on: September 06, 2009, 12:26:22
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Bell'animale, i turisti francesi avranno apprezzato... o si sono spaventati?


I turisti francesi hanno apprezzato, poi mi hanno fatto capire che addirittura hanno visto la scena da sotto con la maschera.

La domanda a chi ne fosse esperto:

Ma è possibile che un animale così scaltro vada a cercare di predare cefali a così pochi metri dai bagnanti?

Capisco la casualità di un evento ma pochi giorni dopo, stesso scoglio, un'altra leccia, pari misure, ha inseguito e tentato l'attacco su un mio WTD autocostruito, in orario ancora più affollato.


BOOOH !  Chi li capisce è bravo
Quando portavamo il cefaletto innescato al largo a me è successo di averla in canna subito dopo averlo rilasciato, infatti l'ha allamata il mio amico che teneva l'archetto alzato.
Ad un mio carissimo amico che non racconta cavolate un bestione over 10 ha strappato il cefalo dalla mano ad 1 metro di distanza e non si è allamata. Quando sono in caccia non sembrano spaventarsi.
Gianni


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