Catture di Dariocreta

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Author Topic: Catture di Dariocreta  (Read 69481 times)

^OLTREMARE^

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Reply #120 on: November 10, 2013, 02:12:21
A parte la bellezza e la particolarità della cattura, la cosa più bella è questa
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Dopo il salpaggio mi hanno abbracciato tutti, ringraziandomi, e dicendomi "gli Italiani sono nostri fratelli". E' una bella soddisfazione, perché ci siamo sentiti come una grande squadra, legata da un'unica passione in comune.

Altro che europa ed euro  calabria
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

TUTTO QUEL CHE DICO SONO MIEI PARERI PERSONALI

PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)


^DARIOCRETA^

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Reply #121 on: November 10, 2013, 11:53:19
Piccolo aggiornamento. Ragà passano le LOLE  calabria Stamattina andiamo a fare un sopralluogo a jigging, dopo essere andati da un'altra parte alle 5 del mattino e aver trovato lo spot (giuro non scherzo) pieno di...palamiti da riva, almeno 7 (ma non è illegale da riva? Sono ignorante di questa tecnica). Comunque decidiamo di andare al porto e Nek al primo lancio con un MW Ghost prende una ricciola che poi si slama tra le imprecazioni, ma non era grossa. Poi rilancia e pne prende una di 3 kili. La segue una sotto davvero grande intorno ai 10 kili. La stava ancora slamando quando lancio io e dopo qualche jiggata sbaaaaam, finalmente il mio nuovo Bio SW 8000 comincia a cantare, la KG Evolution segue perfettamente le testate. La Lola (perché di Lola si trattava) non smette mai di fare fughe verso il basso, è allamata benissimo, la sento piena in canna, dopo aver ferrato due tre volte, il freno è regolato al meglio. Pesco con un trecciato Fins da 30 libbre, terminale Yo-Zuri Pink da 0,62. Riesco ad avvicinarla ma ancora non la vedo quando prende un'altra fuga verso il basso e zaaac, si slama. Si slama? Così pensavo, ma vedo il filo in bando e penso che si sia aperto lo split. Recupero e cosa vedo? Ha rotto. Ha rotto poco prima dell'FJ, è la prima volta che mi succede e proprio col pesce (stimato intorno ai 6-7 kili almeno) in canna. Con l'FJ ho anche incagliato, tirando il trecciato con bobina in mano e non si è mai rotto, al massimo si è rotto il terminale o si è disincagliato. Non è possibile spezzare un 30 libbre con un pesce sotto i 10 kili. Il nodo era fatto benissimo, sono sicuro, e ci avevo pescato sì e no 3 volte. Qualcuno mi ha detto che può aver strisciato sul fondo, in effetti era un po' sfilacciato sulla rottura e come bianco, ma come se si fosse spezzato di netto. COSA PUO' ESSERE SUCCESSO? Aiutatemi voi a capire  calabria Per la cronaca, il jig perso era il magico Tissot Jig della M&W.


tiburon88

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Reply #122 on: November 10, 2013, 12:35:57
mi dispiace per te, vedrai che ti rifarai.

a mio avviso comunque la causa sarà sicuramente stata qualche ostacolo sommerso, il pesce ci avrà sfregato il filo sopra e con tutta quella forza, le conseguenze erano inevitabili.

La prossima volta avrai maggiore fortuna.
Saluti
I lOvE FiShInG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

StOp AlLe ReTi AbUsIvE!!!!!!!!!!!!!

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Reply #123 on: November 10, 2013, 17:51:51
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mi dispiace per te, vedrai che ti rifarai.

a mio avviso comunque la causa sarà sicuramente stata qualche ostacolo sommerso, il pesce ci avrà sfregato il filo sopra e con tutta quella forza, le conseguenze erano inevitabili.

La prossima volta avrai maggiore fortuna.
Saluti

Grazie Tibu. La prossima volta sarà domattina, perché qui è festivo. Speremmu ben  calabria


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Reply #124 on: December 09, 2013, 14:10:55
Data           6 dicembre
Località:     Iraklio - Foce
Canna:       Sakura Shinjin Long Range
Mulinello:   Stradic 5000 FJ
Treccia:     Duo Hardcore 8 0 0,20 30 LB
Terminale:  Seaguar 0,40
Mare:        poco mosso in scaduta avanzata
Marea:      non controllate
Preda:       Cudino non pesato C&R

Artificiale:  Bassday Log Surg 144 F giallo fluo

Eravamo andati alla solita foce, dopo tre giorni di intemperie, freddo, vento, mare agitato. Purtroppo quando siamo arrivati in loco mi sono subito reso conto che la scaduta era troppo avanzata per le spigole, nek era più ottimista di me, ma io ero quasi sicuro del cappotto, che è stato evitato grazie a questo bimbo, prontamente rilasciato. Così va lo spinning, spesso esci per suonare e torni 'suonato' calabria Almeno ho provato i nuovi waders della Shakespeare, che si sono rivelati fantastici, caldi e funzionali. Dalla foto mi vedete molto imbacuccato (waders, giubbotto impermeabile e termico da sci, passamontagna jappo) calabria ma praticamente abbiamo pescato immersi fino alle ginocchia e vi assicuro che, almeno per Creta, faceva un freddo cane!!!

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Reply #125 on: December 24, 2013, 09:56:55
Data          23 dicembre
Ora            9,30 circa
Decidiamo con Nek di fare un viaggetto fuori Iraklio, approfittando delle feste natalizie. Sveglia alle 4,30, andiamo al porto di Agios Nikolaos, arriviamo alle 6 circa, jiggiamo col buio ma ci sono solo piccoli barra. Decidiamo di spostarci verso uno spot conosciuto da Nek, su uno sterrato a una quindicina di KM da Agios. Il posto è un po' faticoso da raggiungere ma bellissimo. Sapendo che ci sono dentici e cernie, chiudiamo al massimo la frizione (2,7 KG) e cominciamo a jiggare sul fondo. Dopo 5-6 lanci sto recuperando il mio simil Tamentai verde quando a galla arriva la botta. Quasi mi scappa la canna, perché ero distratto e non mi aspettavo l'abboccata a galla: questo mi valga da lezione, mai deconcentrarsi a shore jigging. Non può essere che lei, la signora palamita. Recupero l'assetto e la tiro su, procede col classico zig-zag da palamita, quando arriva su e sembra stanca ecco che si gira di scatto e dà una testata dirigendosi dritta sullo scoglio sottostante, per fortuna la frizione chiusa mi permette di strapparla dallo scoglio di peso, lavorando solo con la canna (che risponde sempre alla grande), fino al guadino offertomi da Nek. Al peso risulterà un kilo e mezzo giusto giusto. Non male per la prima preda della stagione invernale a Shore. Vi posto anche una foto del panorama di Elounda, che vale più di mille parole.


Località:     Elounda (Agios Nikolaos)
Canna:       MC KG Evolution
Mulinello:    Biomaster 8000 SW
Treccia:     Daiwa Tournament 8 Braid 0,26
Terminale:  Yo-Zuri Pink 0,62
Mare:        poco mosso-calmo
Marea:      non controllata
Preda:       Palamita 1,5 KG

Artificiale:  Fukushima clone Tamentai jig verde 60 gr



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Reply #126 on: February 09, 2014, 19:30:24
Decidiamo di uscire per provare la nuova attrezzatura da shore, dovevamo andare un po' lontano, ma alla fine abbiamo optato per il porto di Iraklio perché eravamo in dubbio sulle condizioni del vento, infatti il vento soffiava tra i 5 e i 6 BF, incessante e dava fastidio nella jiggata, perché alle spalle, ma consentiva lanci molto lunghi anche con artificiali da 60 grammi. Abbiamo notato quasi subito dopo l'alba la cacciata di grande palamite a una cinquantina di metri dalla murata, dopo un'ora si attacca la prima ma la perdo: montavo l'amo del 9, così decido di mettere un amo più piccolo, del 7, così fa anche Nek, e scegliamo artificiali abbastanza piccoli, di colore rigorosamente azzurro o blu, anche se la prima palamita, quella persa, aveva attaccato un ghost da 18 cm. Cambiata strategia, Nek prende la sua prima palamita, belloccia, di un chilo e mezzo. Dopo nisba per un'oretta, fino a quando quasi decidiamo di andar via, ma io insisto, monto il metallic sardine ed ecco la botta a mezz'acqua a una quarantina di metri, frizione serrata sui 2,5, mi prende un po' di metri all'inizio, combattimento soddisfacente, canna che risponde alla grande su tutte le testate, dolce e decisa, non sorda come la KG Evolution HH. Per testare il mulo invece ci vogliono prede maggiori. La porto ai piedi della murata quando vediamo un branco di palamite di pari dimensioni e più grosse che accompagnano la mia allamata, addirittura cercano di colpirla, cosa che non avevo mai visto fare, almeno alle palamite e Nek, che stava recuperando per aiutarmi, vede la scena e decide di lasciare il jig a galla e lo jigga con piccoli colpetti: una palamita si alza, salta e afferra anche il suo jig. Morale: abbiamo due pesci in canna e non possiamo aiutarci: facciamo il giro della murata trascinando i pesci uno dopo l'altro, scena abbastanza divertente, e chiediamo aiuto ad un ragazzo da giù che ce li salpa tirando il terminale con le mani, una dopo l'altra. La sua è di due kili, la mia 1,8. Dopo un quarto d'ora sento un peso, sempre con il metallic sardine, era un polpo, bello grandicello, ma coi polpi si sa c'è sempre il dubbio che siano solo aggrappati e non allamati, ci vuole fortuna con gli assist hooks, che non sono adatti. La fortuna non ce l'ho avuta, visto che, nonostante abbia tentato di ferrarlo (forse qui lo sbaglio, dovevo continuare il pompaggio regolare e poi provare con l'ancora di salpaggio) dopo una trentina di metri se n'è andato. Peccato. Giornata comunque molto divertente, passata in compagnia dell'amico Nek, belle emozioni, dopo tanti cappotti a spinning e soprattutto poche occasioni per dedicarmi a questa faticosa ma bellissima disciplina.


Tecnica: Shore Jigging
Luogo: Iraklio, murata esterna del porto.
Data e ora: 09/02/2014 , dalle 9 alle 10:30
Condizioni meteomarine: mare calmo, vento molto forte da sud
Canna: Apia Blackline BFX 100 H
Mulinello:  Saragosa SW 6000
Filo: Daiwa Accudepth 8 Braid 50 lb + YGK fluorocarbon  0,62
Artificiale:   Yo-Zuri Metallic sardine 60 gr azzurro e Hayabusa JACK EYE D-SLIDE 60 gr azzurro
Prede: 3 palamite tra i 1,5 e i 2 kili

Note: la prima a sinistra nella foto è mia, le altre due sono di Nek. Abbiamo raggruppato le palamite per mostrare insieme la nuova attrezzatura da shore.

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Reply #127 on: March 22, 2014, 11:07:49
Questo passa il convento ed in questo periodo è già tanto di guadagnato: piccoli barra, serrotti (tutti C&R), questa è la prima reginetta della stagione, un po' troppo tardi, visto che adesso stanno arrivando le giornate calde, ma col freddo siberiano (per Creta) solo cappotti in inverno, quest'anno. L'ultima spigola più grande l'ho presa in luglio, per dirvi. E serra di taglia nisba, non so cosa stia succedendo. Sicuramente le solite reti o la temperatura dell'acqua fuori non si è mai abbassata più di tanto. Comunque ieri sera spinnatina con Nek per un'ora e mezza dopo il lavoro, ci rechiamo alla foce: le tempeste di due settimane fa hanno completamente mutato il profilo della spiaggia, la foce si è spostata di circa una settantina di metri verso est, sono comparsi banchi di sabbia che hanno abbassato il livello già basso dell'acqua, la battigia si è ricoperta di sassi e pietrisco, insomma è cambiato lo spot e siamo stati costretti a spostarci rispetto al punto in cui pescavamo di solito. La nota positiva è che si sono formati dei nuovi canaloni orizzontali. Nell'ultimo dei quali ho ricevuto l'attacco della spigolotta, dopo uno stop forzato, perché avevo preso la pezza per asciugare un attimo il mulinello: sulla ripartenza ho sentito la botta, ma il combattimento non è stato granché, anche se comunque divertente.

Iraklio, 21/03/2014 ore 22.00 (circa).
Mare in scaduta
Canna: shimano speedmaster ax 2.70 az. 15-40 gr
Mulinello: shimano exage FC 4000
Treccia: Tuf Line 10 lb - terminale seaguar diametro 0,40
Nodo di giunzione FJ
Artificiale: daiwa shore line shiner 14 SL Floating, colorazione trasparente
Recupero: lento e attacco sullo stop
Preda: reginetta





alessandroserra24

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Reply #128 on: March 22, 2014, 13:17:41
grande zu Dario . ma la sakuretta dove l'hai lasciata!?!
anche qui da noi quest'inverno è stato un disastro a livello di spigole... e neanche io riesco a spiegarmi il perchè . serra e barra piccolissimi, e adesso sono spariti anche quelli! bho! non so a chi o cosa dare la colpa... mi viene solo da dire: MALEDETTE RETI!
speriamo che con l'arrivo della primavera qualcosa si sblocchi.  ;D

dimenticavo, hai visto su facebook i barracuda di Vidalis ??  calabria
con tutti questi cappotti potremmo aprire un bel negozio di abbigliamento
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Reply #129 on: March 22, 2014, 19:09:46
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grande zu Dario . ma la sakuretta dove l'hai lasciata!?!
anche qui da noi quest'inverno è stato un disastro a livello di spigole... e neanche io riesco a spiegarmi il perchè . serra e barra piccolissimi, e adesso sono spariti anche quelli! bho! non so a chi o cosa dare la colpa... mi viene solo da dire: MALEDETTE RETI!
speriamo che con l'arrivo della primavera qualcosa si sblocchi.  ;D

dimenticavo, hai visto su facebook i barracuda di Vidalis ??  

Ciao Ale, la Sakuretta era a riposo. Avendo tre canne le alterno, c'era un mare ad inizio scaduta quindi ancora abbastanza arrabbiato, quindi mi serviva una canna più lunga, considerando che con i waders non potevamo entrare più di tanto, oltretutto i primi metri sono di basso fondale, per cui ho privilegiato la speed. Anche l'exage che vedi nella foto non l'ho mandato in pensione, anzi.

Per quanto riguarda i barra di Vidalis, quelli sono veri barra. Nel nord della Grecia hanno barra da paura, anche se il più impressionante l'ho visto da un pescatore italiano che è in corrispondenza con un mio amico di qui, roba da 7-8 kili. Noto che Markos ha tradito la Shimano ed è passato alla Daiwa, almeno a spinning, la pagherà cara calabria Scherzi a parte dice che l'exist è un gran mulo, ma sta' sicuro che non li paga a prezzo pieno, oramai ha gli sponsor.


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Reply #130 on: March 25, 2014, 15:14:08
Decidiamo ieri sera, vista la bonaccia assoluta, di cambiare target e spot e ci rechiamo sugli scogli, nella parte orientale di Iraklio, in uno spot che non visitavamo da parecchio tempo, sicuri della presenza di barra. Si tratta di una lunga e frastagliata scogliera bassa che circonda la zona dell'aeroporto di Iraklio, oltretutto poco illuminata, quindi superfavorevole, vista la recente diffidenza del personale ittico da queste parti. Questo è stato l'unico attacco in circa un'ora e mezza di spinning in due, un bell'attacco, deciso e vigoroso in pieno barra-style. Il buon vecchio (e conciatissimo) angel kiss blue sardine non tradisce, sul recupero lento con jerkatine e stop and go. Avevo sostituito le ancorette originali (andate) con le VMC 9626 PS, che sono una macchina antiruggine e anti-tempo, robuste quanto basta per difendersi, nel caso, da un grosso serra. Avevo scelto artificiali più piccoli nella cassetta, per provare a vedere se funzionano ancora, dopo mesi e mesi di long jerk e mommotti. Dopo mezzora abbiamo deciso di spostarci verso il porto per cercare qualche serra, ma abbiamo visto branchi di cefali che passeggiavano tranquilli, segno che i 'maledetti' non si sono fatti ancora vivi, nonostante le tante leggende metropolitane invernali.

Magro bottino, in attesa degli ad maiora, ovviamente. Ne avevamo fatte altre di tali catture, in genere non ne posto le foto, ma ogni tanto bisogna dimostrare di essere ancora vivi calabria

Iraklio, 24/03/2014 ore 20.00 (circa).
Mare forza 0
Canna: Major Craft Solpara Seabass 10-30
Mulinello: shimano exage FC 4000
Treccia: Tuf Line 10 lb - terminale seaguar diametro 0,40
Nodo di giunzione FJ
Artificiale: angel kiss 115 blue sardine
Recupero: lento con jerkatine
Preda: barra non pesato




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Reply #131 on: April 12, 2014, 11:34:01
Decidiamo dopo il lavoro, con Nek, di andare al porto. Decido di usare un'attrezzatura light perché ho saputo che ultimamente vanno i siliconici, quindi porto la scatola delle gomme più un'altra di plastichetti di misura ridotta, che uso in genere per spigole e predatori che non siano i serra. Comincio ad usare un pesciolino siliconico e al secondo lancio prendo uno scorfanello davvero piccolo, che non sento neanche e che dopo un'attenta slamatura torna in acqua. Subito dopo incaglio e decido di non rifare l'fj per pura pigrizia, così aggancio il moschettone direttamente alla treccia con un doppio palomar, in modo che non slitti. Ci spostiamo di una cinquantina di metri fino al molo di attracco dei vaporetti, che nel frattempo sono partiti. Mi sono già rotto di usare i siliconici e passo ai plastichetti. Ne provo diversi, poi verso la fine decido di mettere il più economico, della Rapture, che è il clone dell'Ima Sasuke. Nek sta pescando col vero Sasuke, notare. Lo vede e dice bello, assomiglia al Sasuke, quanto costa? Io gli rispondo che costa quanto vale, e che comunque per il prezzo ha un bel movimento. Dopo aver detto ciò lo lancio e sbaaam, bella botta, combattimento impegnativo e divertente con la Solpara, che mi trasmette tutte le emozioni e tutte le fughette laterali del barra. E' una canna sottovalutata, è un piuma ma quando incanna ha una bella potenza, per il prezzo davvero la consiglio. E' adattissima a piccoli e medi minnow, gestisce bene i siliconici, ha una jerkata sicura e pulita. Lo salpiamo con l'aiuto (si fa per dire) del mio amico che prende il guadino con una mano e nell'altra continua a reggere la sua Apia, forse per paura che gliela freghino calabria e così devo aiutarlo anch'io conn l'altra mano, sembriamo proprio due deficienti calabria Comunque è un bel barra e mi ha dato una bella emozione. A volte ritornano, basta avere un'immensa pazienza. A proposito: prezzo del Rapture ampiamente ripagato, certe volte è inutile svenarsi con gli artificiali.



Iraklio, 11/04/2014 ore 22.40
Acme di alta: 22.30
Mare forza 0
Canna: Major Craft Solpara Seabass 10-30
Mulinello: Shimano exage FC 4000
Treccia: Tuf Line 10 lb - terminale (nessuno)
Nodo di giunzione FJ+doppio palomar trecciato-moschettone Owner Silent Quick Snap
Artificiale: Rapture clone del Sasuke, giallo fluo
Recupero: lento con jerkatine e stop and go
Preda: barra sui 2 kili



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Reply #132 on: April 12, 2014, 14:25:21
grandissimo! bel barrasauro zu Dà!  calabria  hai visto che i rapture funzionano? però su una cosa avevi ragione...la vernice... fa un pò ca....non è ottima!  calabria  . adesso impacchetta e spedisci a Corigliano che me lo magno io il barra! : D
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Reply #133 on: April 12, 2014, 15:12:53
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grandissimo! bel barrasauro zu Dà!  calabria  hai visto che i rapture funzionano? però su una cosa avevi ragione...la vernice... fa un pò ca....non è ottima!  calabria  . adesso impacchetta e spedisci a Corigliano che me lo magno io il barra! : D

E' vero, la vernice si scrosta un po', ma tutto sommato per il prezzo che costano non sono male. Anche le ancorette sono buone, penso siano vmc.


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Reply #134 on: April 12, 2014, 23:12:34
Se è quello chiamato Momoko ne ho un paio nella cassetta che tengo per le situazione con rischio incaglio. Mi piace, ma le 3 ancorette mi sembravano molto fragili, sostituite con 2 ami singoli.
Complimenti per il Barracuda
Ho visto Sampei pescare carpe da un quintale con canna fissa ed essere trainato con tutta la barca per centinaia di metri; l'ho visto finire in acqua mentre stringeva con forza la sua canna fissa e faceva perno su tutti e due i piedi...VOGLIO IL FILO DI SAMPEI PER IL MIO MULINELLO!!!


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Reply #135 on: April 14, 2014, 13:30:02
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Se è quello chiamato Momoko ne ho un paio nella cassetta che tengo per le situazione con rischio incaglio. Mi piace, ma le 3 ancorette mi sembravano molto fragili, sostituite con 2 ami singoli.
Complimenti per il Barracuda

Non ricordo come si chiamava, comunque ha funzionato, anche le ancorette, direi. Penso che sia quello che dici tu, al massimo se vedo che le ancorette non resistono le cambio. Non gli avevo dato molta fiducia, ma adesso mi sono ricreduto.


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Reply #136 on: August 03, 2014, 19:59:51
Decido di andare al porticciolo di Pantanassa, a 10 KM di Iraklio, da solo, visto che il mio partner fisso mi ha lasciato per andare in Serbia ;D. E' la seconda occasione per provare la mia nuova canna da siliconici, la MC PE Evolution 792L 7-23, un vero e proprio gioiellino. Decido di iniziare provando dei plastichetti leggeri per vedere se ci sono serrotti o cudini in giro, giusto per avere la sensazione del pesce in canna e scappottare con la nuova cannetta, arrivata in super offerta dal Giappone. Non avendo i risultati sperati, comincio ad agganciare i siliconici, variando dimensioni, colori e tipologia e mi godo la cannetta che li lavora alla perfezione. Noto, ad ogni recupero, inseguimenti vari di pesciotti non meglio identificati al buio, forse serrotti o spigolotti, spero che almeno uno di questi agganci la preda, giusto per rodare la canna ma nisba. Dopo un'oretta di tentativi decido di andare di fronte, in una zona più buia, dove c'è un moletto di ormeggio in legno, che si addentra per una ventina di metri: da lì ho una visione di insieme del porticciolo, anche se i cordami di ormeggio mi costringono a restringere l'azione di lancio. Dopo 2-3 lanci decido di innescare lo splendido minnow siliconico della savage gear, così, senza una ragione, come canta De Andrè. Comincio a lavorarlo sul fondo, recupero lentissimo con jerkatine a canna alta. All'improvviso sento, ritengo a mezz'acqua, la botta tipica stile incaglio e penso di aver davvero incagliato in qualche corda, ma poi arriva la prima fuga, decisa, che mi sfriziona il Penn: chiudo la frizione e comincia il combattimento, davvero bello: la canna si sveglia, mi nasce in mano, che ci crediate o no durante il recupero, prima della botta, ho pensato: chissà come si comporta questa cannetta con un pesce serio in canna. Risposta puntuale della giapponese, che è regular-fast di nome e di fatto: fast in vetta fino al terzo anello, per lavorare alla perfezione piccoli minnow e siliconici e regular nel fusto, potente e bilanciata, curva fantastica, grande riserva di potenza (a tratti ho alzato la spigola dall'acqua) e azione ben distribuita, ideale per assecondare le fughe della regina senza strappare e inoltre sensibilissima, nel fusto aveva il gps: potevo leggere e gustare tutti i cambi di direzione del pesciotto, con la consapevolezza costante, però, che a comandare ero io - o meglio la canna - e non lei calabria Che dire del mulo: oltre ad essere figo dispone di una frizione notevole, equilibrata, millimetrica, dolcissima e fluente, dal suono aspro yankee, un po' duro e macho ma con una dolcezza nel fondo che ti permette di sentirti confidente per tutto il combattimento. Insomma test riuscito alla grande per i due nuovi strumenti di pesca. Una nota finale da thriller: ero da solo, con un guadino in alluminio con testa larghissima in nylon: ho faticato non poco a guadinarla. La regina si avvicina e sembra stanca, prendo il guadino e riparte. La ricombatto e la riavvicino, prendo il guadino e si inabissa. La ricombatto e la riavvicino, prendo il guadino e tento, ma lei con una testata verso destra si dirige verso la corda d'ormeggio, quindi buttato a terra il guadino la forzo e allora va verso sinistra e non posso guadinarla, perché uso il guadino con la destra. Per fortuna gli dei della pesca mi aiutano ed oramai stanca decide di tornare indietro: mi giro, non vedo nessuno che mi possa aiutare, tocca a me: tiro la canna con la sinistra dietro il tronco, mi inginocchio come uno spadaccino e voilà, entra tutta bella bella fino alla coda. Avvicino il guadino alla murata, tengo stretta la canna con le ginocchia e la salpo in verticale, come va sempre fatto, pena rottura del guadino e possibile perdita del pesce. Quanto è durato il combattimento? Come diceva Bergson, il tempo è soggettivo, saranno stati 5-6 minuti, ma la scarica di adrenalina (Dio, adoro lo spinning) è perdurato fino a notte inoltrata, tanto che non sono riuscito a dormire, emozionato come un ragazzino. Grazie, dei della pesca.

PS Le spigole più grandi le ho catturate d'estate: cosa sta succedendo? Qualcosa non quadra...

PPS Vorrei dedicare questa cattura al mio partner, Nektarios, che per motivi familiari ha abbandonato la Grecia e che mi manca tanto e a tutti gli amici del forum, in particolare a Peppino (cui va un grande abbraccio), ad Ale e a Ciccio, con cui ho fatto tante chiacchierate in PM, molto utili.




Tecnica: spinning
preda: spigola 5 Kg
località: Pantanassa, porto
data e orario: 02/08/2014 ore 23 circa
attrezzatura: canna major craft Pe Evolution 792L, mulinello: Penn Conflict 3000
Trecciato: Tuf Line 10 lb
finale: Seaguar PE 3
nodo di giunzione: FJ + Palomar + moschettoncino Owner/Cultiva da 24 lb
artificiale: minnow siliconico silver savage gear con testina piombata 7 grammi
tipo di recupero: standard siliconico lentissimo con jerkatine
fase lunare: primo quarto
marea: picco di alta ore 20 circa
condizioni meteo/marine: mare calmo
note: ho dovuto tagliare il filo perché ha ingoiato il siliconico più 15 cm di terminale







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Reply #137 on: August 04, 2014, 00:27:01
Di solito si va dritti dritti alle immagini invece mi sono goduto tutto quanto il report e il piacere non sarebbe minore anche se a finire nel secchio fosse stato un sugarello da tre etti. Complimenti per l'entusiasmo e per la passione ed anche per quel feticismo (ovviamente in senso buono e positivo) per gli attrezzi del mestiere.
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

TUTTO QUEL CHE DICO SONO MIEI PARERI PERSONALI

PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)


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Reply #138 on: August 04, 2014, 13:40:28
Dario... io ti ringrazio di vero cuore per la dedica e ti faccio i miei più sentiti complimenti.
come Nicola anch'io mi sono goduto il report dalla prima all'ultima parola ! sei grande, davvero, non si finisce mai di imparare, ma tu hai imparato già tantissimo e ho capito che hai "capacità di apprendimento" veramente straordinarie... voglio dire, fai spinning da 3-4 anni e già sei un capomastro  calabria . magari fossimo tutti come te! e non sai quanto apprezzo i tuoi modi di descrivere e parlare anche dell'attrezzatura utilizzata nelle catture, che sicuramente è utile per tutti! sei un mito! continua così! magari un giorno ti troveremo sulle riviste di pesca come il Vidalis  calabria ! complimenti di cuore, una regina maestosa. ci sentiamo in questi giorni su faccialibro!
con tutti questi cappotti potremmo aprire un bel negozio di abbigliamento
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Reply #139 on: August 04, 2014, 20:34:25
Grazie ragazzi, troppo buoni,  la vostra stima mi inorgoglisce

Confermo in pieno il feticismo per l'attrezzatura, è la parola che usa in genere mia moglie, soprattutto quando la lavo o faccio manutenzione calabria

Ale, non mi sento un capomastro, anche se in questi anni, grazie al forum e grazie all'osservazione del territorio e ai suggerimenti dei miei compagni di pesca, ho maturato una qualche esperienza, che non mi impedisce però di emozionarmi ancora come quando da ragazzino con mio padre a bolentino catturavamo qualche pesciotto. Direi che quella è la cosa più importante per noi pescatori sportivi, non perdere mai la passione, altrimenti appendiamo la canna al chiodo. In particolare lo spinning è così, non c'è nulla da fare. Mesi di cappotti e cappottini con qualche cudino a colmare il vuoto, tanta costanza e poi arriva la botta. Direi che il motto dello spinning è proprio questo: tieniti pronto perché prima o poi la botta arriva, quando meno te lo aspetti e quando arriva devi essere pronto e fare le cose giuste, ricordarti delle cose che hai imparato ed applicarle. Per usare una metafora lo spinner è come un portiere di una squadra fortissima, rimane inoperoso magari per tantissime partite, ma poi arriva il tiro che non ti aspetti e devi essere pronto a fare la parata più bella. Un abbraccio a tutti.


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