Dopo le prime catture effettuate di taglia intorno al KG, un mio amico negoziante di pesca mi ha procurato alcuni artificiali Angel Kiss da 11 cm ed uno da 14 cm (testa rossa).
Risultato le prede che ho preso ultimamente sono aumentate di taglia con media intorno ai 2Kg.
Ieri 28-12-12 ero indeciso se andare oppure no a spinning visto che le previsioni mi davano mare in aumento dell'onda che al mattino presto da 80/100 sarebbe salito fino anche 1,50 metri.
Condizioni favorevoli per altre zone ma non indicate in questa zona in quanto la spiaggia trovasi a ridosso di pareti verticali rocciose e con onde sopra un metro alcuni passaggi diventano impraticabili anche se muniti di Wader ascellari.
Comunque ho fatto il mio solito percorso ed al ritorno intorno le 9,30 quando il mare si stava alzando paurosamente ed ero deciso a tornare a casa, provo praticamente uno degli ultimi lanci.
Credevo di aver incagliato su qualche scoglio cosa assai frequente nella zona ma poi mi accorgo che il filo cambia direzione.
Allora capisco che c'era qualcosa ed inizia anche a slittare la frizione che di solito tengo lenta e inizio a tirarla progressivamente pompando con la canna tenuta molto alta, solo che non c'era verso di averne ragione.
Capisco che era grossa come la cercavo da tempo ma avevo paura di perderla visto che il fondo è molto accidentato, non posso dargli spago, tiro con forza anche con la frizione ormai tirata all'impossibile.
Nonostante ciò ancora provava a fare ancora delle fughe e se guadagnavo qualche metro me li riprendeva cercando di andare dietro un grande scoglio.
Riesco a tirarla via dallo scoglio e a tirarla di nuovo verso riva con il cuore a mille e le braccia che mi facevano male dopo almeno 5 minuti di combattimento.
Sul bagnasciuga la prendo con tutte e due le mani appoggiando la canna a terra in balia delle onde e la porto all'asciutto.
Provo a togliere l'artificiale e questa mi si gira come un coccodrillo e mi infila un'ancoretta sotto l'unghia del pollice destro.
A questo punto si era rotto anche il filo terminale in fluorocarbon per lo sfregamento sulle rocce, meglio così almeno non butta a terra la canna.
Ero talmente emozionato con l'andrenalina a 1000 e stavo perdendo sangue dal pollice che nonostante l'avevo bagnato nel mare ho dovuto tamponare con il guanto in toffa e gomma che avevo, l'altro era impigliato nell'ancoretta dell'artificiale.
Il mare stava ancora alzandosi e la piccola spiaggia che avevo a disposizione poteva essere raggiunta dall'onda.
Con le mani impegnate a tamponare la ferita potevo utilizzare solo i piedi per impedire che la bestiola potesse riprendere l'acqua.
Volevo accendermi una sigaretta per calmarmi, ma con il vento che c'era era quasi impossibile e se mi spostavo anche di pochi metri rischiavo di perderle la bestiola.
Ad un certo punto si gira ancora su se stessa e si libera dall'artificiale, meglio così poi mi accorgo che aveva spezzato un'ancoretta.
Ora il difficile era tornare a casa, visto che dovevo superare uno sperone di pietra a picco sulle onde, che a mani nude faccio di routine ma con una preda del genere più facile che a dirsi.
Ho trovato un bastone che ho legato alla rete portapesci e calo il tutto in zona al di fuori delle onde poi appoggio la canna dove posso riprenderla dal basso e scendo anch'io in zona sicura.
A questo punto potevo dire di avercela fatta calabria
Luogo di pesca: alle faglie del Monte Conero (posti pericolosi ma spettacolari non adatto a tutti)
Canna Milo Hipnos Spin 10-30 270 (ora lunga circa 220, modificata da solo in quanto rotta più volte sugli scogli) Canna molto maneggevole che mi invidiano anche chi ha quelle da 200€.
Mulinello Shimano Rarerium C14 4000
Filo trecciato Trabucco XPS Spin 0,10 con spezzone fluorocarbon 0,33 Trabucco
Artificiale Angel Kiss testa rossa 14 cm
Alta marea, mare mosso, molto freddo.
Alla bilancia risulta 4 kg (mancavano 40gr.), come avevo previsto dalla lunghezza misurata a palmi.
Esperienza da non dimenticare