scusate APRO OT vorrei ringraziare ufficialmente NONNOROBY perchè è grazie alle sue pazienti appassionate e dettagliatissime spiegazioni se in tanti siamo passati "al di la del fiume (rip e rot)" stimolandoci a progredire e migliorarci.
Ti ringrazio davvero tanto per questo apprezzamento.
Anche se sono passati tantissimi anni dal mio primo approccio con rotante e rip, non potrò mai dimenticare l'emozione e l'entusiasmo che provai il primissimo giorno che ne entrai in possesso, in quella calda estate in cui con un gruppo di amici decidemmo di passare dai 'cannoni' usati sino a quel momento a quelle canne che cambiarono il nostro modo di vivere la pesca (e, perché no, anche il modo di divertirci da pazzi con il long casting).
Ed è proprio il ricordo di quell'intenso entusiasmo che rappresenta la molla che mi spinge a suggerire a tutti, indistintamente, il passaggio a quello che definisco 'il nuovo mondo'.
Ho sempre presente la frase che una volta pronunciò il nostro 'maestro teorico' Sandro Meloni (che solo uno di noi ebbe la fortuna di conoscere di persona), e cioè che "
La canna ripartita ed il rotante sono per molti, ma non per tutti", ma solo dopo qualche mese fui in grado di capire che quella frase era incompleta o, se vuoi, da formulare in modo diverso: "
La canna ripartita ed il rotante sono per tutti, a patto che che siano dotati di una volontà ferrea di non mollare e di avere il tempo di allenarsi con costanza", perché il trucco sta solo ed esclusivamente in queste due condizioni.
Personalmente sono anche fortemente contrario al suggerimento che vedo ricorrere spesso, e cioè che il neofita della pesca non debba mai iniziare la sua attività partendo direttamente da una canna ripartita e dal rotante, anzi lo considero un errore, perché è proprio il neofita che ha tutte le caratteristiche ideali per affrontare nel modo migliore rip e rot, in quanto non si trascina dietro un lungo retaggio di pesca con gli attrezzi tradizionali. Il 'vecchio' pescatore che proviene dalla pesca tradizionale non ha solo il compito di imparare la nuova metodologia, ma spesso deve svolgere il duplice compito di correggere,
prima, i propri errori accumulati negli anni e,
poi, di imparare la nuova tecnologia, se non vuole continuare a trascinarseli dietro anche con rip e rot.
Il novizio, invece, errori da correggere non ne ha, deve solo imparare la nuova tecnologia che gli verrà molto più facile rispetto al 'vecchio' pescatore, acciaccato dai tanti errori accumulati negli anni. E questa non è teoria, ma la pratica che ho vissuto con il mio gruppo quando si univa a noi un novizio: non solo imparava prima, ma anche meglio.
In ogni caso: viva rip e rot, che ti fanno vedere la pesca (e non solo) sotto un aspetto che non ti saresti mai aspettato. L'importante è non mollare ed avere il tempo di allenarsi, sempre, in ogni circostanza, anche a costo di rinunciare a qualche battuta di pesca. Rip e rot sono una vera e propria malattia assolutamente incurabile, e chi ne è stato colpito sa di cosa sto parlando...