ROTANTE vs TRECCIATO (diretto)

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Author Topic: ROTANTE vs TRECCIATO (diretto)  (Read 10292 times)

Surfin Bird

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Reply #20 on: September 11, 2013, 11:58:34
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Salve ragazzi!!!
Ho letto tutta la discussione e devo dire che l'ho trovata davvero molto interessante!!! A dir la verità non nego che anche io ho sempre pensato all'utilizzo del trecciato nel surf... Leggendo tutta la discussione e evidenziando i pro e i contro del trecciato, mi sorgono alcune domande:
Nell'interessantissimo intervento di Vittorio, si parla di lenza in bando che, ovviamente, in caso di forte corrente, potrebbe causare alcuni grovigli... Ma... Parlando di mulinelli rotanti, risulta elementare che le canne da utilizzare dovrebbero essere le canne a ripartizione e i relativi piombi saranno quelli ad alta tenuta come piramidi e/o spike!!! Una volta lanciato e soprattutto una volta che il piombo ha fatto presa (nel caso dello spike avviene all'istante) non basterebbe mettere la lenza in tiro, cioè riavvolgere fino a sentire la trazione del piombo e, ovviamente, tarare al meglio la frizione? In questo caso si eviterebbero le cosiddette pance del filo quando questo è in bando...

Questo porta a un secondo problema, anch'esso evidenziato nella discussione: in caso di piombo spike, la mancata elasticità del trecciato, potrebbe causare l'apertura dei rampini... Parlando però di canne a ripartizione, essendo queste dotate di un cimino particolarmente morbido, progettato appunto per assecondare le forti correnti, non dovrebbero ovviare tale problema?

Altro problema, anch'esso discusso, è l'ingarbugliamento del/dei finale/li sul trave in trecciato!!! Parlando di surf casting, penso sarebbe obsoleto tirar fuori i bait clip... In questo caso preferirei più puntare su dei calamenti fatti comunque con del buon nylon!!

Si è parlato inoltre dello sfregamento del trecciato sulla sabbia!!! Voglio invitarvi a leggere Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login interessante thread di Baronmario, dove ha eseguito numerose prove (in questo caso si parla di beachlegering) di lancio e recupero utilizzando il trecciato in bobina!!! A quanto pare, il trecciato, con fondo sabbioso, non ne risente minimamente (anche ritirando una bottiglia piena d'acqua); stesso discorso per gli anelli in SiC!!!

A mio personalissimo parere, i problemi principali dovrebbero essere legati più a saper gestire il trecciato durante il lancio: essendo un filo molto più morbido e leggero, padroneggiarlo con un rotante non è cosa da poco e neanche "economico" a questo punto...
... Magari con mulinelli a bobina fissa? ...

Ciao!!!


Salve ragazzi, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare…..mosso, quindi mi son preso la briga di ordinare un bel rotolone di treccia dello 0,35/60lb, nonchè un rotolo di fluorocarbon dello 0,32, più che altro per avere dei finali più rigidi e lunghi, ovviamente per  abbattere i costi ho acquistato direttamente in Cina,  tempo d’attesa circa un mese quindi un po’ di pazienza,  per l’inizio della stagione spero di potere dare risposta a tutte le osservazioni sollevate in questo topic,  ;D

per Draycon, il trecciato sui fissi lo uso regolarmente sia come shock con madre in nylon, che diretto con shock sempre in trecciato, ma si parla di diametri piccoli, madre 0,14 shock 0,25, per pesi fino a 125gr, il tutto in funzione della distanza, di solito a mare calmo o non molto mosso,  problemi zero.

Vorrei aggiungere che girovagando sul web ho visto che per gli anglers americani o neo zelandesi il trecciato sui rotanti è la norma, ma loro tirano praticamente sotto ai piedi, e che bestie che si portano a casa  calabria
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Reply #21 on: September 11, 2013, 12:37:29
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Salve ragazzi, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare…..mosso, quindi mi son preso la briga di ordinare un bel rotolone di treccia dello 0,35/60lb, nonchè un rotolo di fluorocarbon dello 0,32, più che altro per avere dei finali più rigidi e lunghi, ovviamente per  abbattere i costi ho acquistato direttamente in Cina,  tempo d’attesa circa un mese quindi un po’ di pazienza,  per l’inizio della stagione spero di potere dare risposta a tutte le osservazioni sollevate in questo topic

Uno degli insegnamenti che mi sono sempre rimasti impressi è quello che ci dava il nostro direttore:
<< Esponi i fatti, ma parla con i dati >>

Per quanto riguarda il logorio del trecciato che sfrega sulla sabbia, sono ormai tantissimi anni che uso 10 mt di trecciato come shock leader, anche con piombi piramidali da 220 gr, che sicuramente durante il recupero non è che prendano l'aereo per rientrare, ma sfreghino ben bene sul fondo...
Eppure non ho mai notato un logorio da sfregamento sullo shock leader, salvo negli ultimi 5 cm in cui 'lavora' la girella a cui è attaccato il piombo (quando uso il piombo scorrevole) e solo dopo centinaia di lanci. Non ho invece alcuna esperienza diretta sul logorio da sfregamento che subisce il trecciato quando viene utilizzato come lenza madre, per cui posso solo azzardare delle ipotesi: non avendo notato alcun logorio da sfregamento sullo shock leader, che è a stretto contatto con il fondo sabbioso, presumo che men che meno lo possa subire la lenza madre, che contatti diretti sul fondo ne ha ben pochi rispetto allo S.L....
Altra cosa è invece il logorio che può subire il trecciato (lenza madre) per il continuo passaggio nell'anello apicale (lanci e recuperi), ma per entrambi gli esiti aspettiamo fiduciosi il tuo resoconto  calabria
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Reply #22 on: September 11, 2013, 12:43:39
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Altra cosa è invece il logorio che può subire il trecciato (lenza madre) per il continuo passaggio nell'anello apicale (lanci e recuperi), ma per entrambi gli esiti aspettiamo fiduciosi il tuo resoconto  calabria
Ciao Reberto!!!
Su questo penso che una risposta ce l'abbia data lo stesso Baronmario, che ha fatto proprio la prova di utilizzare il trecciato come lenza madre... Prove fatte di lanci e recuperi: ne il trecciato, ne gli anelli hanno subito danni!!!
Ciao!!!
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Reply #23 on: September 11, 2013, 14:16:16
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.....Su questo penso che una risposta ce l'abbia data lo stesso Baronmario, che ha fatto proprio la prova di utilizzare il trecciato come lenza madre... Prove fatte di lanci e recuperi: ne il trecciato, ne gli anelli hanno subito danni!!!
Ciao!!!

Ciao Umberto e scusa l'intromissione ma, anche se non ricordo, non credo che Baronmario abbia fatto delle prove in condizioni da surf e con attrezzature da surf.
Penso che poi sia sotto gli occhi di qualunque surfcaster (ma anche di qualunque pescatore a fondo) la differenza di logorio fra il filo in bobina e lo shock leader. Se dovessimo cambiare il filo madre con la stessa frequenza dello shock ci vorrebbe un mutuo.
Per gli anelli occorre anche dire che gli attuali materiali e pietre sono molto meno soggetti ad abrasioni di materie come i trecciati.
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Reply #24 on: September 11, 2013, 14:28:46
Visto che il mio precedente intervento è stato completamente smontato e smentito dalle altre esperienze, ed ormai sto passando per scemo  calabria ....
vi spiego perchè avevo detto che "il trecciato vicino al piombo ha vita breve".
La mia esperienza era stata con trecciato usato nella pesca alle seppie e nella paf estiva che, almeno come le concepisco io, prevedono un continuo e lento recupero con il filo che striscia sul fondo; ho notato un velocissimo deterioramento delle trecce (di buona qualità). Bisogna dire, però, che nelle mie zone i fondali sono sabbiosi, ma con una granulometria media, e soprattutto negli ultimi metri c'è spesso una fascia di sabbia grossolana o ciottolosa; probabilmente questa è la causa; ho pensato che in condizioni da surf, con la sabbia che si rimescola in continuazione oltre a vari detriti e ramaglie, il deterioramento potesse solo aumentare…almeno nelle zone dove pesco di solito. Pare che su fondali più “morbidi” il discorso cambi.
L’intervento precedente, così come lo avevo scritto, potrebbe essere fuorviante per chi leggesse solo l’inizio del topic, quindi aggiungo un invito a leggere il seguito.
Ho visto Sampei pescare carpe da un quintale con canna fissa ed essere trainato con tutta la barca per centinaia di metri; l'ho visto finire in acqua mentre stringeva con forza la sua canna fissa e faceva perno su tutti e due i piedi...VOGLIO IL FILO DI SAMPEI PER IL MIO MULINELLO!!!


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Reply #25 on: September 11, 2013, 15:10:28
Continuiamo ad esporre ipotesi, pareri ed esperienze (magari altrui) ma a questo punto qui occorre attendere che a Gaetano arrivi questa treccia e passi alla verifica sul campo  calabria

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.......... mi son preso la briga di ordinare un bel rotolone di treccia dello 0,35/60lb, nonchè un rotolo di fluorocarbon dello 0,32, più che altro per avere dei finali più rigidi e lunghi

Ultima domanda in qualità di avvocato del diavolo. Posso capire lo shock in trecciato per avere un diametro ed un nodo di dimensioni inferiori, potrei capire l'uso del trecciato in bobina ma di diametro ridotto per ricercare, magari, qualche metro in più, ma non capisco un trecciato in bobina dello 0.35 ossia li stesso diametro comunemente utilizzato a surf sui rotanti. 
Gaetano, fluorocarbon per i terminali a surf è buttare via i soldi
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Reply #26 on: September 11, 2013, 15:32:05
Ciao Nicola!!!
Eh scusa di che!!! Non aspettavo altro che il tuo intervento!!!  calabria
Si è vero, Baronmario ha eseguito le prove relative alla tecnica del beachlegering!!! Le future prove di Gaetano saranno oro che cola (nel vero senso della parola visto il prezzo dei trecciati) per testare il binomio surfcasting-trecciato!!!
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Ultima domanda in qualità di avvocato del diavolo. Posso capire lo shock in trecciato per avere un diametro ed un nodo di dimensioni inferiori, potrei capire l'uso del trecciato in bobina ma di diametro ridotto per ricercare, magari, qualche metro in più, ma non capisco un trecciato in bobina dello 0.35 ossia li stesso diametro comunemente utilizzato a surf sui rotanti.
Questo che hai sottolineato Nicò, a dire la verità, è la stessa cosa che mi è venuta in mente ieri sera dopo aver scritto il mio post!!! In effetti, per lanciare piombi da 150-170gr, occorre una treccia relativamente spessa, e se l'obiettivo è quello di eliminare il nodo dello shock, saremo costretti a utilizzare gli stessi diametri dei nylon: anche se, siamo sicuri che uno 0.35 riesca a reggere la forza di un piombo da 150/170gr specie con lanci tecnici?
Ciao!!
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Reply #27 on: September 11, 2013, 16:06:32
Premetto che non ho letto tutti i post ma a quanto ho capito si parla di usura del trecciato.
Porto la mia esperienza (quasi ventennale) per la pesca a fondo e teleferica, sia con mare calmo che con onde da surf (con onde di 2 metri e oltre) e piramidi fino a 330 gr. (con dette onde).
Bene, dopo tanti anni, la treccia diretta (0,30-0,35 e 0,40 sono queste le misure che uso) sono ancora li a fare il loro sporco lavoro.

P.S.: quando arrivò a lamezia la prima treccia (fine anni 80) comprai le bobine dello 0,20 mm. Ci pescavo tranquillamente a beach e a surf, e, specialmente in estate (mare pieno di piccoli pescetti) riuscivo a capire quando questi avevano finito si spolpare il verme sull'amo (fine delle vibrazioni del vettino).
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E' sicuramente importante essere convinti delle proprie idee,
ma bisogna saper cambiare le proprie certezze perché abbiamo sempre da imparare.

Sentirsi strappare la canna dalle mani non ha prezzo!
Per tutto il resto c'è...
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Reply #28 on: September 11, 2013, 16:13:21
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Visto che il mio precedente intervento è stato completamente smontato e smentito dalle altre esperienze, ed ormai sto passando per scemo 

Non vedo proprio perché, Emanuele: non hai fatto altro che descrivere gli effetti negativi sul trecciato che hai riscontrato praticando un determinato tipo di pesca, e penso che questo possa tornare utilissimo a tutti coloro che si troveranno a pescare nelle stesse condizioni in cui ti sei venuto a trovare tu, e quindi valutare la convenienza o meno di usare il trecciato nelle identiche condizioni di spot.
Quindi io la trovo una testimonianza molto positiva che dovremmo mettere nello zaino.

@Umberto,
sulla tenuta degli anelli in SiC non c'è il minimo dubbio: sono stati creati appositamente per il trecciato, già da quando fu immesso sul mercato uno dei primissimi fili trecciati, il FireLine della Berkley. Caso mai è l'usura del trecciato che va ancora testata, e questa può essere valutata solo in seguito ai lavori gravosi dovuti al surfcasting (lanci, recuperi, tipi di fondale, tipo di ostacoli, ecc.) e per avere un valore universale il test dovrebbe essere fatto su diversi tipi di trecciato, per non dire di marche, in quanto può esserci un trecciato molto più resistente di un altro, od uno talmente scadente da mettere in dubbio la validità del test. Sicuramente il test su un mono-tipo, o su una mono-marca, hanno la loro validità, ma solo se riferiti a quel tipo specifico o a quella marca specifica di trecciato, ma ciò non è assolutamente sufficiente per dichiarare se il trecciato sia adatto o meno ad essere utilizzato come lenza madre, trattandosi di un mono test.
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Reply #29 on: September 11, 2013, 16:48:01
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Porto la mia esperienza (quasi ventennale) per la pesca a fondo e teleferica, sia con mare calmo che con onde da surf..............

Il fatto è, Peppino, che questo dibattito è 'condito' da un altro discorso di fondo: è stato aperto da un talebano del surfcasting (Gaetano) e vi partecipano altri due talebani (Nicola ed io) che in fatto di surfcasting sono abbastanza ortodossi (talebani, appunto) calabria
Il fatto dell'usura del trecciato si intreccia (scusa il gioco di parole) anche con il fatto che in tema di attrezzature da surfcasting i talebani sono più restii ad aprirsi alle novità, data anche la pluriennale esperienza positiva vissuta con le attrezzature tradizionali e, a dire il vero, non sono poi così tanti i surfcaster italiani che imbobinano i loro rotanti con il trecciato (anche se io, per la verità, ho leggermente svirgolato passando qualche anno fa allo S.L. in trecciato...).
Questo dibattito, quindi, è aperto su due fronti: l'usura del trecciato e l'opportunità o meno di usarlo anche come lenza madre.
Anch'io, come Nicola, sono restio ad usarlo come madre, e come lui trovo abbastanza esagerato l'utilizzo di un diametro 0.35 solo per evitare il nodo di giunzione tra madre e S.L., che alla fine non è poi così penalizzante.
Personalmente, se un domani decidessi a convertirmi al trecciato totale, userei uno 0.18 come madre ed uno 0.35 come S.L., uniti da un semplice quanto efficace nodo Composite, dal volume abbastanza contenuto.   
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Surfin Bird

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Reply #30 on: September 11, 2013, 18:17:18
I motivi per cui ho scelto una treccia dello 0,35/60lb sono fondamentalmente due,
1) 60lb di carico di rottura mi permettono di usare piombi che coprono l'intero range della catana 8oz, senza temere di uccidere qualcuno, lo shock in nylon che utilizzo ha un carico di rottura dichiarato di 47lb, quindi siamo ben oltre.
2) Come detto prima caricherò la treccia su un Penn 525mag2, uno dei muli da surf per eccellenza ma col vizietto di trascinare tra bobina e guancia  i fili di diametro inferiore allo 0,35, creando grovigli paurosi, se cerchiamo la tranquillità dobbiamo cercarla fino in fondo.
In ogni caso l’idea di Surf allo stato puro affrontato con attrezzature da battaglia non dovendosi preoccupare dei nodi che raccolgono di tutto e non avere 10/12 mt di 0,70/0,80 più  trave e relativi agganci che fanno da vela non penso sia male, scalzare i suddetti piomboni o ferrare senza temere di spezzare il filo in bobina mi garba parecchio, in più tanti che usano la treccia sui fissi dicono che a parità di diametro con il nylon la treccia taglia molto meglio la corrente, sarà vero? lo scopriremo solo vivendo.
Per Nicola, ho speso meno di 5€ per 150mt di fc, almeno una volta nella vita lo voglio provare,
mentre per 300 mt di treccia ho speso la bellezza di 6,52 €, meno di una bobina di nylon medio, spese di spedizione 0 €, male che vada la treccia la userò prima o poi a VJ.
Qualcuno dirà che essendo prodotti cinesi sono scarsi, a coloro raccomando di leggere il topic di Baronmario, spendere cifre folli per farsi rifilare dei bidoni con nomi altisonanti oggi come oggi non è salutare.
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Reply #31 on: September 11, 2013, 21:31:37
Volevo ricordare che il problema non è il trecciato in senso lato ma è il mulinello rotante da surfcasting caricato di filo trecciato e, possibilmente, usato in condizioni da surf. La mia considerazione di fondo è che il mulinello rotante può essere un oggetto docile e facile se si sta entro certi limiti di settaggio ma quando si ha bisogno di "aprire il gas" i problemi sono dietro l'angolo, in maniera maggiore con un materiale rigido.
Caro Gaetano, come dicevo sopra non dobbiamo far altro che attendere il risultato dei tuoi test. Ti consiglio vivamente, ma lo sai già, una superprotezione al pollice perché se il nylon a volte causa danni non oso immaginare il trecciato.
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Reply #32 on: September 12, 2013, 09:34:03
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Ti consiglio vivamente, ma lo sai già, una superprotezione al pollice perché se il nylon a volte causa danni non oso immaginare il trecciato.

Premetto che da quando ho iniziato ad adoperare il rotante uso dei ditali in cuoio autocostruiti, ricavati da un vecchio giaccone, sul primo che ho utilizzato ho incollato una striscetta di camera d'aria per avere più grip, ma col tempo ho preferito utilizzarne uno esclusivamente in cuoio, che, anche se più morbido, mi permette di modulare meglio la frenata e non sporca il filo di gomma nera, il problema invece me lo pongo soprattutto per il pollice sinistro, recuperare decine di metri di trecciato bagnato, salato, ed in tensione potrebbe veramente provocare danni, in proposito ho notato che sono diversi i mulinelli da traina che non hanno il guidafilo, e li si parla di di recuperare centinaia di mt di treccia con grosse prede allamate, per di più con combattimenti che possono durare ore.
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Reply #33 on: October 23, 2013, 09:54:10
Salve a tutti, riapro questo 3d per riportare le mie prime impressioni sull’uso del trecciato diretto sui rotanti,.
Ma  passiamo ai fatti, giovedì della settimana scorsa mi sono fatto circa 5 ore a pesca soprattutto con l’intento di sperimentare e valutare, i vantaggi e gli svantaggi  prodotti dall’uso di questo particolare filo in condizioni da surf, premetto che pescavo su spiaggia media, gradino molto pronunciato con abbondante presenza di ghiaietta e qualche pietra che rotolava sul bagnasciuga, mare a inizio scaduta con onda di circa 1,25 mt (nelle prime ore della giornata portava onde di 2,45mt), poco vento poi calato in serata, alghe poche ma presenti, laterale da sx verso dx.

L’attrezzatura usata per la prova ha consistito di una Shimano Catana RD 130 2pz 4/8oz, accoppiata ad un mulinello rotante Penn 525mag2 su cui ho caricato una treccia da 60lb/0,35 diretta fino al piombo con short basso da 1mt dello 0,30 in fc montato sulla treccia stessa, sostituito in seconda battuta da un Akios 656ctm con madre 0,35, shock 0,70 e trave da 1,25mt, tutti in nylon, con short basso da 1 mt 0,30 in fc,  come zavorra ho usato dapprima piramidi tra i  204 ed i 184gr,  infine uno spike da 6oz, come esca coreano, striscia di seppia, tentacolo di polpo, e cannolicchio(ne) atlantico, lanci con distanze che hanno variato dal sottoriva a circa 70mt.

Ho potuto constatare come la treccia affrontasse mooolto meglio la corrente laterale rispetto al nylon di pari diametro con shock sovradimensionato, non c’è paragone!, ma  se a parità di peso il nylon portava più frequentemente a spasso il piombo, bisogna ammettere che la sua l’elasticità sopportava meglio i treni d’onda, limitando ma di poco lo spiombamento, il diametro elevato di 10mt di shock certo non aiutava e se a questo aggiungiamo l’accumulo di alghe anche se poche sul nodo dello shock e sull’aggancio del trave, si spiombava esattamente come con la treccia, con la differenza che le alghe depositate sulla treccia al recupero venivano letteralmente segate all’arrivo sull’apicale e con una scrollata decisa cadevano quasi tutte.

Per potere affrontare una mareggiata ridurre diametri e pesi potrebbe essere una mossa vincente, uno 0,25 da 35lb ovviamente in treccia ed uno spike da 5oz (circa 140gr) potrebbero fare al caso nostro, ovviamente necessiteranno lanci aerealizzati, ammesso di esserne capaci, la foggia degli spike  ci aiuterà con le distanze permettendo una migliore penetrazione del vento.

Tra i vantaggi del trecciato sul rotante, c’è sicuramente quello di caricare la canna con minore sforzo rispetto al nylon, inizialmente temendo la catastrofe ho evitato di forzare per poi aumentare gradualmente, veramente sorprendente è stata la facilità di sbrogliamento delle piccole parrucche, (ovviamente eeehhhm….. volute!!, cosa non si fa per la scienza), mentre il nylon oltre a sollevare larghe spire a più non posso e riavvolgersi su se stesso tende anche ad affossarsi nell’avvolgimento della bobina, con la treccia dopo qualche giro al contrario (overrun) la bobina si blocca, spire alzate poche e zero affossamento, sicuramente tutto dovuto ad una minore “vivacità” del materiale, da premettere che non ho assolutamente usato silicone spray o altri prodotti, in più la fuoriuscita lineare dal rotante non ha assolutamente prodotto garbugli sul filo come succede con i fissi, chi fa spinning sa di cosa parlo.

Dopo 5 ore di pesca con lanci e recuperi in media ogni 15 min., ho eseguito un’approfondita osservazione degli ultimi 10 mt di treccia sui quali non ho riscontrato alcun deterioramento dovuto allo sfregamento, solo la perlina superiore dello snodo è andata persa per strada.

Grazie a tutti per l’attenzione.

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Reply #34 on: October 23, 2013, 20:30:09
Finalmente ci sei riuscito! Ed io, romantico affezionato del vecchio nylon, tanto per cambiare faccio l'avvocato del diavolo.  ;D
E' un test a favore del trecciato sul rotante anche se, come hai sottolineato tu stesso, è mancata la prova del fuoco del lancio aeralizzato.
Alcuni passi del tuo test mi hanno colpito e li ho evidenziati in rosso, aggiungendo poi il mio punto di vista, per un confronto sempre............costruttivo.
shock sovradimensionato -Uno 0.70, con i  piombi da 6/7 oz che hai usato è proprio il minimo sindacale.
Per potere affrontare una mareggiata ridurre diametri e pesi potrebbe essere una mossa vincente, uno 0,25 da 35lb ovviamente in treccia ed uno spike da 5oz (circa 140gr) -Alleggerire fermandosi ad un piombo da 140 gr, anche se spike, equivale a limitarsi a condizioni di scaduta, un surf casting part time. Se hai affrontato una mareggiata riscontrando solo pregi e quasi nessun difetto, perché consigli di ridurre il tutto?
Tra i vantaggi del trecciato sul rotante, c’è sicuramente quello di caricare la canna con minore sforzo rispetto al nylon -Non capisco come possa influire il tipo filo in bobina sul caricamento della canna. Ho usato sia shock leader morbidi che  rigidissimi (probabilmente più rigidi di una treccia) e non ho mai riscontrato alcuna differenza. La qualità e modalità di caricamento della canna è determinata da altri fattori.
veramente sorprendente è stata la facilità di sbrogliamento delle piccole parrucche -Le piccole parrucche, come sai, spesso si formano a fine lancio e sono quasi sempre di facile soluzione anche con il nylon. I parrucconi, aimè, sono indice di altri problemi e spesso richiedono l’intervento del barbiere.
mentre il nylon oltre a sollevare larghe spire a più non posso e riavvolgersi su se stesso -Concordo che il trecciato, grazie al suo peso specifico superiore al nylon mantenga le spire più compatte durante lo svolgimento, ma è anche vero che l’eccessivo gonfiarsi delle spire di nylon indichi una non ottimale regolazione del mulinello o esecuzione del lancio. Non capisco poi se intendi dire che il trecciato non si riavvolga su se stesso ma si disponga in spire ordinate ed accostate in maniera automatica.
nell’avvolgimento della bobina, con la treccia dopo qualche giro al contrario (overrun) la bobina si blocca -Probabilmente per ’overrun  intendiamo due cose divrse. Per me, quando si verifica è un fenomeno assolutamente deleterio per il filo (e a volte anche per la canna).
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

TUTTO QUEL CHE DICO SONO MIEI PARERI PERSONALI

PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)


Surfin Bird

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Reply #35 on: October 24, 2013, 11:07:53
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Finalmente ci sei riuscito! Ed io, romantico affezionato del vecchio nylon, tanto per cambiare faccio l'avvocato del diavolo.  ;D
E' un test a favore del trecciato sul rotante anche se, come hai sottolineato tu stesso, è mancata la prova del fuoco del lancio aeralizzato.
Alcuni passi del tuo test mi hanno colpito e li ho evidenziati in rosso, aggiungendo poi il mio punto di vista, per un confronto sempre............costruttivo.
shock sovradimensionato -Uno 0.70, con i  piombi da 6/7 oz che hai usato è proprio il minimo sindacale.
Forse mi sono espresso male, sovradimensionato non come shock ma come dieci mt di filo enorme in balia di corrente e onde, una volta esaurito il suo compito di parastrappi a 50 come 80 mt di distanza diventa una diga
Per potere affrontare una mareggiata ridurre diametri e pesi potrebbe essere una mossa vincente, uno 0,25 da 35lb ovviamente in treccia ed uno spike da 5oz (circa 140gr) -Alleggerire fermandosi ad un piombo da 140 gr, anche se spike, equivale a limitarsi a condizioni di scaduta, un surf casting part time. Se hai affrontato una mareggiata riscontrando solo pregi e quasi nessun difetto, perché consigli di ridurre il tutto?
"Less is more!!", più pulito,  leggero e meno ingombrante sarà il nostro apparato pescante e meno zavorra avrà bisogno per fare il suo dovere, penso ad uno 0,25 ma anche uno 0,23 con 5oz non necessariamente spike, risentirà della corrente “infinitamente” meno che uno 0,35,  a tal titolo vorrei fare una parentesi, ultimamente ho visionato svariati video inglesi, di codesti signori non uno che non usasse spike con qualsiasi condizione meteo marina, secondo me li usano pure a carpfishing.
Tra i vantaggi del trecciato sul rotante, c’è sicuramente quello di caricare la canna con minore sforzo rispetto al nylon -Non capisco come possa influire il tipo filo in bobina sul caricamento della canna. Ho usato sia shock leader morbidi che  rigidissimi (probabilmente più rigidi di una treccia) e non ho mai riscontrato alcuna differenza. La qualità e modalità di caricamento della canna è determinata da altri fattori.
Scusa Nicò,  ma non è il piombo che opponendosi alla forza di trazione esercitata dal lanciatore, piega la canna facendola diventare praticamente una molla? Di questa forza quanta se ne perde per strada con l’effetto elastico prodotto dal nylon? Ricordiamoci che parliamo di pesca quindi di fili comuni, l'assenza di elasticità del trecciato  restituisce alla canna tutta la spinta esercitata in fase di lancio, almeno imho.
veramente sorprendente è stata la facilità di sbrogliamento delle piccole parrucche -Le piccole parrucche, come sai, spesso si formano a fine lancio e sono quasi sempre di facile soluzione anche con il nylon. I parrucconi, aimè, sono indice di altri problemi e spesso richiedono l’intervento del barbiere.
mentre il nylon oltre a sollevare larghe spire a più non posso e riavvolgersi su se stesso -Concordo che il trecciato, grazie al suo peso specifico superiore al nylon mantenga le spire più compatte durante lo svolgimento, ma è anche vero che l’eccessivo gonfiarsi delle spire di nylon indichi una non ottimale regolazione del mulinello o esecuzione del lancio. Non capisco poi se intendi dire che il trecciato non si riavvolga su se stesso ma si disponga in spire ordinate ed accostate in maniera automatica.
nell’avvolgimento della bobina, con la treccia dopo qualche giro al contrario (overrun) la bobina si blocca -Probabilmente per ’overrun  intendiamo due cose divrse. Per me, quando si verifica è un fenomeno assolutamente deleterio per il filo (e a volte anche per la canna).
Ormai, quando capita, sono piccole parrucche che in effetti si formano a fine lancio, ma anche in quelle ho notato differenze, per esempio il nylon si piega il trecciato no, il letto “lanoso” su cui si rigira il filo smorza precocemente rispetto al nylon il sollevarsi di ulteriori spire, ovviamente questo non avviene in maniera ordinata, sarebbe bello ma non è così.
Per overrun intendo il fuori giri che si verifica quando il filo esce più lentamente di quanto veloce giri la bobina, la bobina fa un giro completo tornando sul punto in cui non si è ancora srotolato il filo, in questo caso i danni sul nylon sono ampiamente superiori a quelli che si verificano sul trecciato.


Avvocà  , spero di avere dato delle risposte esaurienti e non da esaurito, teniamo sempre conto che si parla di pesca e che i trecciati di oggi sono mooolto diversi da quelli di 10 anni fa, ovviamente è un discorso che rimane aperto ad altri mille interrogativi, da parte mia due su tutti, primo rifare la stessa prova su spiagge basse con mare consono (e li si che servono i lanci aerei, ma sto cominciando ad allenarmi), e poi, teleferica col trecciato si può?.............
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Reply #36 on: October 24, 2013, 15:21:02
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Forse mi sono espresso male, sovradimensionato non come shock ma come dieci mt di filo enorme in balia di corrente e onde, una volta esaurito il suo compito di parastrappi a 50 come 80 mt di distanza diventa una diga
Concordo con te, spesso lo shock ed il suo nodo sono delle pattumiere

"Less is more!!", più pulito,  leggero e meno ingombrante sarà il nostro apparato pescante e meno zavorra avrà bisogno per fare il suo dovere, penso ad uno 0,25 ma anche uno 0,23 con 5oz non necessariamente spike, risentirà della corrente “infinitamente” meno che uno 0,35,  a tal titolo vorrei fare una parentesi, ultimamente ho visionato svariati video inglesi, di codesti signori non uno che non usasse spike con qualsiasi condizione meteo marina, secondo me li usano pure a carpfishing.
Forse non ti è mai capitato di dover utilizzare due piramidi da 170gr per riuscire a tenere la lenza attaccata al fondo. calabria

Scusa Nicò,  ma non è il piombo che opponendosi alla forza di trazione esercitata dal lanciatore, piega la canna facendola diventare praticamente una molla? Di questa forza quanta se ne perde per strada con l’effetto elastico prodotto dal nylon? Ricordiamoci che parliamo di pesca quindi di fili comuni, l'assenza di elasticità del trecciato  restituisce alla canna tutta la spinta esercitata in fase di lancio, almeno imho.
Certo, il piombo ha la sua parte nel lancio....ma non determinante quanto il gesto tecnico del lanciatore nello sfruttare le caratteristiche della canna e le leggi della fisica. Se dipendesse solo dal piombo le maggiori distanze sarebbero appannaggio dei piombi più grossi invece, se non ricordo male il record assoluto appartiene al 100 o 125gr. ovviamente sempre e solo con........nylon in bobina.

Ormai, quando capita, sono piccole parrucche che in effetti si formano a fine lancio, ma anche in quelle ho notato differenze, per esempio il nylon si piega il trecciato no, il letto “lanoso” su cui si rigira il filo smorza precocemente rispetto al nylon il sollevarsi di ulteriori spire, ovviamente questo non avviene in maniera ordinata, sarebbe bello ma non è così.
Per overrun intendo il fuori giri che si verifica quando il filo esce più lentamente di quanto veloce giri la bobina, la bobina fa un giro completo tornando sul punto in cui non si è ancora srotolato il filo, in questo caso i danni sul nylon sono ampiamente superiori a quelli che si verificano sul trecciato.

su questo concordo.

Avvocà  , spero di avere dato delle risposte esaurienti e non da esaurito, teniamo sempre conto che si parla di pesca e che i trecciati di oggi sono mooolto diversi da quelli di 10 anni fa, ovviamente è un discorso che rimane aperto ad altri mille interrogativi, da parte mia due su tutti, primo rifare la stessa prova su spiagge basse con mare consono (e li si che servono i lanci aerei, ma sto cominciando ad allenarmi), e poi, teleferica col trecciato si può?.............
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Spero che ti alleni con l'aeroground.....molto semplice e veloce da imparare.
Per la teleferica non so proprio che dirti ma credo che con qualche accorgimento se po' fa.
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

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PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)


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