Salve a tutti, riapro questo 3d per riportare le mie prime impressioni sull’uso del trecciato diretto sui rotanti,.
Ma passiamo ai fatti, giovedì della settimana scorsa mi sono fatto circa 5 ore a pesca soprattutto con l’intento di sperimentare e valutare, i vantaggi e gli svantaggi prodotti dall’uso di questo particolare filo in condizioni da surf, premetto che pescavo su spiaggia media, gradino molto pronunciato con abbondante presenza di ghiaietta e qualche pietra che rotolava sul bagnasciuga, mare a inizio scaduta con onda di circa 1,25 mt (nelle prime ore della giornata portava onde di 2,45mt), poco vento poi calato in serata, alghe poche ma presenti, laterale da sx verso dx.
L’attrezzatura usata per la prova ha consistito di una Shimano Catana RD 130 2pz 4/8oz, accoppiata ad un mulinello rotante Penn 525mag2 su cui ho caricato una treccia da 60lb/0,35 diretta fino al piombo con short basso da 1mt dello 0,30 in fc montato sulla treccia stessa, sostituito in seconda battuta da un Akios 656ctm con madre 0,35, shock 0,70 e trave da 1,25mt, tutti in nylon, con short basso da 1 mt 0,30 in fc, come zavorra ho usato dapprima piramidi tra i 204 ed i 184gr, infine uno spike da 6oz, come esca coreano, striscia di seppia, tentacolo di polpo, e cannolicchio(ne) atlantico, lanci con distanze che hanno variato dal sottoriva a circa 70mt.
Ho potuto constatare come la treccia affrontasse mooolto meglio la corrente laterale rispetto al nylon di pari diametro con shock sovradimensionato, non c’è paragone!, ma se a parità di peso il nylon portava più frequentemente a spasso il piombo, bisogna ammettere che la sua l’elasticità sopportava meglio i treni d’onda, limitando ma di poco lo spiombamento, il diametro elevato di 10mt di shock certo non aiutava e se a questo aggiungiamo l’accumulo di alghe anche se poche sul nodo dello shock e sull’aggancio del trave, si spiombava esattamente come con la treccia, con la differenza che le alghe depositate sulla treccia al recupero venivano letteralmente segate all’arrivo sull’apicale e con una scrollata decisa cadevano quasi tutte.
Per potere affrontare una mareggiata ridurre diametri e pesi potrebbe essere una mossa vincente, uno 0,25 da 35lb ovviamente in treccia ed uno spike da 5oz (circa 140gr) potrebbero fare al caso nostro, ovviamente necessiteranno lanci aerealizzati, ammesso di esserne capaci, la foggia degli spike ci aiuterà con le distanze permettendo una migliore penetrazione del vento.
Tra i vantaggi del trecciato sul rotante, c’è sicuramente quello di caricare la canna con minore sforzo rispetto al nylon, inizialmente temendo la catastrofe ho evitato di forzare per poi aumentare gradualmente, veramente sorprendente è stata la facilità di sbrogliamento delle piccole parrucche, (ovviamente eeehhhm….. volute!!, cosa non si fa per la scienza), mentre il nylon oltre a sollevare larghe spire a più non posso e riavvolgersi su se stesso tende anche ad affossarsi nell’avvolgimento della bobina, con la treccia dopo qualche giro al contrario (overrun) la bobina si blocca, spire alzate poche e zero affossamento, sicuramente tutto dovuto ad una minore “vivacità” del materiale, da premettere che non ho assolutamente usato silicone spray o altri prodotti, in più la fuoriuscita lineare dal rotante non ha assolutamente prodotto garbugli sul filo come succede con i fissi, chi fa spinning sa di cosa parlo.
Dopo 5 ore di pesca con lanci e recuperi in media ogni 15 min., ho eseguito un’approfondita osservazione degli ultimi 10 mt di treccia sui quali non ho riscontrato alcun deterioramento dovuto allo sfregamento, solo la perlina superiore dello snodo è andata persa per strada.
Grazie a tutti per l’attenzione.