Come ho già scritto, per praticare il SurfCasting ci vogliono le onde, quindi un mare mosso, meglio se in scaduta dopo una bella mareggiata: in queste condizioni le canne devono essere piuttosto rigide e quindi in grado di sopportare il lancio di piombi che talvolta possono superare anche i 200 grammi, oltre alle esche da "pescheria" che generalmente sono piuttosto voluminose e pesanti. Naturalmente gestire canne di tale portata, il più delle volte ripartite, presuppone una preparazione tecnica non indifferente e tanto allenamento nel lancio per riuscire a piazzare l'esca dopo l'ultimo frangente che, di solito, è la zona di pascolo preferita dei predatori. Inoltre, le canne ripartite generalmente vengono accoppiate a mulinelli rotanti e non fissi caricati con del nylon di generose dimensioni, da un minimo dello 0.40 sino ad arrivare anche ad uno 0.50.
La pesca a fondo, invece, può essere praticata anche con canne dal casting ridotto, diciamo dai 150 ai 170 grammi, ripartite o telescopiche, dal momento che le condizioni del mare che si andranno ad affrontare sono meno impegnative rispetto a quelle di una battuta di SurfCasting.
Di solito, alle canne da PAF (pesca a fondo), si accoppiano mulinelli fissi di taglia 10000 in grado di contenere una buona quantità di nylon dello 0.30/0.40, con una frizione precisa e potente che è indispensabile nella gestione del recupero di prede piuttosto "arrabbiate".
Piccola precisazione: da soddisfatto utilizzatore Shimano, ho indicato la taglia 10000 che è riferita al marchio suddetto; altri produttori utilizzano numerazioni differenti per i propri prodotti.
Per concludere, per quella che è la mia esperienza, posso consigliarti i seguenti marchi:
CANNE: Italcanna e Greys.
MULINELLI: Shimano.