Nooo!!! Saragone continua a rispondere, è la discussione più bella a cui sto assistendo da quando frequento il forum, io da parte mia non posso parteciparvi perchè non sono in grado (il mio avart dice tutto) ma per come me è agli inizi stai facendo cosa gradita in quanto stai affermando cose che ho pensato ma che non ho mai avuto il coraggio di chiedere al forum, mi stavo convincendo che surfcasting fosse sinonimo di rip. e rot. e leggo con piacere che così non è, e come hai detto tu le canne si scelgono in base alle proprie esigenze e non per moda
E questo è proprio l'intervento che non avrei voluto vedere in questa discussione. Aprendo il topic che, ricordo, esternava il mio punto di vista, ho precisato che, oltre ai gusti personali, l'argomento è ostico in quanto non tutti abbiamo lo stesso concetto di surfcasting nè vi sono o vi potranno mai essere regole che classifichino con certezza matematica questa disciplina. D'altronde, sempre per quanto mi riguarda, il surfcasting è fantasia, libertà e capacità di misurarsi con gli elementi. Una disciplina simile non può essere imbrigliata in regole e paletti.
Caro Piscialetto, tu ti stai rallegrando per il punto di vista espresso da una o più persone che vedono il surfcasting in un altro modo. Sei contento perchè hai fatto tua la tesi di chi sostiene che l'essenza del surf non è quella che ci hanno trasmesso i pionieri, non è quella che io personalmente mi pregio di aver vissuto fin dagli inizi e di continuare a vivere. Non capisco questa tua esternazione. Sei felice di aver appreso che il surf non si fa con rip e rot ma allora, ti dico io, rientriamo nella pesca a fondo e perchè, quindi, vuoi chiamarla surfcasting? Il nome ti riempie la bocca e la mente? Come dice il famoso spot: ti piace vincere facile? Ti chiedo scusa anticipatamente in quanto queste mie affermazioni non sono rivolte solo a te ma a tutti quelli che, come te, cadono in equivoco.
Come ho già detto, ognuno di noi ha una sua visione del surfcasting. C'è chi, quando un piombo da 150 comincia a muoversi se ne va via e chi invece comincia a perdere le bave dalla bocca. La cosa più grave, che poi funziona da miccia per discussioni poco costruttive, alterchi e battibecchi, è quando si è convinti di fare surfcasting anche in condizione di mare poco mosso. Con queste premesse tutto è possibile, anche usare i bigattini come esca.
Parliamo di esigenze reali? Ebbene le mie non possono prescindere da ripartite e rotanti, senza mi sentirei ancora più piccolo di quanto si possa sentire un pescatore davanti ad un vero mare da surf. Non seguo mode, ho seguito invece, sul campo, l'evolversi della tecnica in questo settore e ho constatato che le ripartite hanno fatto la differenza. Sono quelle che ti permettono di stare in pesca senza patemi d'animo. Sono quelle che non tratti con delicatezza per timore che possano craccarsi da un momento all'altro. Non possiedo ZZ perchè ho dei figli da mantenere ma le ho provate e la differenza c'è e si sente. Allo stesso modo non trovo corretto parlare di questi cult e must della pesca solo perchè se ne sente parlare. Bisogna esprimere le proprie opinioni in base all'esperienza diretta e non per i discorsi captati dal barbiere. Mi piace verificare le mie idee e mi pare che chi mastica surfcasting in giro per lo stivale non si discosti molto dai miei punti di vista. Ho sempre detto che ogni tecnica di pesca ha un suo fascino particolare ed aggiungo che nessuno di noi è sminuito se va a pescare con mare mosso senza chiamarlo surfcasting ma semplicemente fesca a fondo. Se a qualcuno dà fastidio la "mania" per le rip e i rot, gli spike, gli ami zerati e compagnia bella si limiti a tenersi il fastidio ma non cerchi di snobbare chi veramente crede in certe cose.