Vera Canna Da surfcasting!!!!

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Author Topic: Vera Canna Da surfcasting!!!!  (Read 39333 times)

spaccotutto

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Reply #100 on: December 28, 2012, 10:37:39
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Ciao Nicola,
credo non ci siano dubbi sul fatto che sul surf casting i nostri punti di vista convergano su quasi tutti gli aspetti che riguardano questa disciplina e che si rifanno su quelle solide basi che soliamo definire della 'vecchia guardia', tanto da essere stati taciati di 'talebanesimo' da qualche utente della nuova leva.
Premesso questo e premesso il fatto che per me il modo migliore per affrontare il surf casting resta quello di utilizzare canne ripartite in abbinamento ai mulinelli rotanti, debbo però prendere atto che questo metodo è condiviso solo in modo parziale dai pescatori che si dedicano al surf casting, giacché la stragrande maggioranza di essi lo affronta con canne telescopiche o in tre pezzi abbinate ai mulinelli fissi.
Secondo il mio parere ciò è dovuto principalmente al fatto che ancora oggi l'utilizzo di rip e rot è legato strettamente al presupposto che tale tecnica faccia parte di un mondo esoterico riservato ad una stretta schiera di pescatori 'eletti' dei quali è difficilissimo far parte, un po' come avveniva per noi quando, ancora ragazzi, sbavavamo per questi guru della pesca. Scriveva il papà del surf casting italiano, Sandro Meloni, che "il surf casting è per molti, ma non per tutti", frase alla quale io oggi mi sentirei di aggiungere che "l'utilizzo di canne a ripartizione e mulinelli rotanti è per molti, ma non per tutti", ma non perché rip e rot siano roba da guru, ma semplicemente perché rip e rot richiedono un'applicazione costante che non tutti sono in grado di assicurare per svariati motivi (carenza di perseveranza, carenza di tempo, carenza di maestri, carenza di luoghi appropriati e così via). Avviene così che tantissimi pescatori, incantati dall'indiscutibile fascino esercitato dalla parolina magica 'surf casting' e dall'altrettanto magiche paroline 'rip e rot', si sentano attratti irresistibilmente come le falene dalla luce e vi si buttino a capofitto. Sentimento del tutto condivisibile, non fosse altro che anche noi, quando eravamo ragazzi, ne abbiamo subito il fascino.
Ma anche allora, come oggi, tantissimi hanno sperimentato solo delusioni, e dopo un periodo più o meno lungo non solo hanno abbandonato rip e rot, ma anche il surf casting, per i motivi che ho citato prima (delle tantissime persone che ho frequentato, solo due o tre hanno abbandonato perché negate fisicamente e mentalmente a praticare il surf casting e/o ad usare rip e rot).

Dato che ad usare rip e rot sono in pochi, ma a praticare il surf casting sono in tanti, se ne deduce che la maggior parte di costoro lo faccia usando le canne telescopiche, alle quali la tecnologia attuale ha affiancato le canne in tre pezzi, altrettanto valide se non addirittura più valide. Ovviamente bisogna fare le dovute distinzioni tra canne più adatte al surf casting e tra quelle meno adatte, sia tra le telescopiche che tra le tre pezzi, ma è fuor di dubbio che tra le une e le altre ce ne siano di validissime, data la folta schiera di surf casters che le utilizzano con soddisfazione.
E qui veniamo ai due famosi lanci 'ground' e 'pendulum', lanci che da sempre hanno fatto sbavare e fanno sbavare i surf casters. Accantoniamo il 'pendulum', dato che anche tra i guru di rip e rot è riservato più alla pedana che alla pesca, e prendiamo in considerazione il solo ground. La tentazione di fare questo lancio si insinua dapprima come un 'leggero venticello' tra i possessori di telescopiche e tre pezzi e vengono fatti i primi tentativi usando piombi dal peso contenuto, dato che i meno sprovveduti sanno bene che zavorre più pesanti mettono a rischio l'incolumità delle canne e dei compagni di pesca circostanti. Ma poi, presa sempre più confidenza, si cerca di osare sempre di più, specialmente tra i possessori delle tre pezzi di ultima generazione, sino ad arrivare a lanciare zavorre di 170/175 gr con alcune tre pezzi particolarmente performanti.
Costoro postano entusiasti i loro risultati sui forum di pesca e, tra i pareri favorevoli, arrivano puntualmente anche i commenti poco positivi dei componenti della vecchia guardia (forti della propria esperienza maturata in tanti anni) ed i commenti di coloro che, pur non avendo maturato una propria esperienza, esprimono comunque il proprio parere basandolo su quello della vecchia guardia. Anch'io, che appartengo alla vecchia guardia, mi precipito a suggerire al malcapitato sperimentatore che le canne telescopiche non sono adatte al lancio ground (dimenticando molto facilmente che prima di entrare in possesso di una canna ripartita lanciavo in ground ed in pendulum con canne telescopiche della Italcanna), e che se proprio vuole lanciare in ground deve acquistare una canna ripartita. Lo sperimentatore risponde però che lanciare in ground una zavorra da 175 gr con una tre pezzi gli va benissimo, che con quella canna e con quella zavorra riesce ad affrontare tantissime situazioni di surf casting e che quando vuole lanciare i 200 gr usa il lancio side. In poche parole, con quella canna si trova benissimo e non vede la necessità di passare ad una rip....
Sinceramente, davanti a un così lucido ragionamento, voler insistere con il mio suggerimento da vecchia guardia mi fa sentire davvero un talebano ultra ortodosso (che mi sembra oltretutto  quasi una parolaccia) calabria 
Come in ogni evoluzione, i nuovi surf casters osservano gli assiomi delle vecchie guardie, andandoli ad integrare con le tendenze di moda e di mercato, e le proprie esperienze,  da questo incontro: non scontro, la disciplina della pesca in genere in ogni tecnica si rivitalizza traendone nuova linfa.
Molte volte in preda a crisi mistico surf, vado in un laghetto di acqua stagnante ad osservare un vecchietto che de trent'anni mi ricordo pesca sempre alla stessa maniera, vi sembrerà strano , ma dopo vedo tutto piu' chiaro.


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Reply #101 on: December 28, 2012, 17:16:21
Caro Roberto, come ben sai le 3 pezzi sono state le nostre prime canne e come si può rinnegare un passato pionieristico fatto di pura forza fisica, sacrificio e fide compagne d'avventura come le Mitchell Mariner Strong prima e le Italcanna Revolution poi. Non erano canne da lancio ma sopportavano, con qualche lamento nelle giunture, ma senza scomporsi più di tanto i primi grotteschi tentativi di ground e pendolare. La distanza non era (e non è) tutto ma si sentiva la necessità di poter ragiungere, all'occorrenza, quella decina di metri in più. Questa lacuna è stata colmata dall'arrivo delle canne ripartite e qui, oltre che talebani ortodossi, ci hanno accusato anche di essere fissati, snob ed esterofii. Pochi però hanno considerato il fatto che la produzione nostrana era limitata a pochissimi modelli e che il meglio si trovava (e si trova) oltremanica. Fissati e snob, poi, non direi proprio. La necessità di usare una rip dipendeva dall'esigenza di raggiungere quei metri in più di cui sopra e dal poter svolgere l'azione di pesca in tutta tranquillità e sicurezza, cose non fattibili con una tre pz o una supertele nelle tipiche condizioni da surf (provate a smentirmi con i fatti). In questo sta l'evoluzione vera di questa disciplina (e qui mi collego all'ultimo intervento di Spaccotutto e mi fa venire in mente un mio lavoretto che giace da oltre un anno nell'hard disc del pc). Seguire le mode e il mercato spesso è stato deleterio per questo sport e ci ha portato alle "gare di surfcasting" manizioni in cui organizzatori e concorrenti invocano gli dei per avere il mare piatto come una tavola. Manizioni in cui fà punteggio un pesciotto che nel vero surf sarebbe insufficiente per un innesco. Ci ha portato ad osannare video in cui alcune canne con azione "fiorentina" riescono ad effettuare lanci tecnici ma solo se al posto dei 250 gr. di potenza nominale usi una torpille da 10 grammi. E accenniamo soltanto alla stampa di settore che si è accodata alla moda del momento. Mi dispiace ma su queste basi non ci può essere alcun confronto per il semplice fatto che il surfcasting non ha nulla da guadagnare.
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

TUTTO QUEL CHE DICO SONO MIEI PARERI PERSONALI

PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)


spaccotutto

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Reply #102 on: February 02, 2013, 17:22:39
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Caro Roberto, come ben sai le 3 pezzi sono state le nostre prime canne e come si può rinnegare un passato pionieristico fatto di pura forza fisica, sacrificio e fide compagne d'avventura come le Mitchell Mariner Strong prima e le Italcanna Revolution poi. Non erano canne da lancio ma sopportavano, con qualche lamento nelle giunture, ma senza scomporsi più di tanto i primi grotteschi tentativi di ground e pendolare. La distanza non era (e non è) tutto ma si sentiva la necessità di poter ragiungere, all'occorrenza, quella decina di metri in più. Questa lacuna è stata colmata dall'arrivo delle canne ripartite e qui, oltre che talebani ortodossi, ci hanno accusato anche di essere fissati, snob ed esterofii. Pochi però hanno considerato il fatto che la produzione nostrana era limitata a pochissimi modelli e che il meglio si trovava (e si trova) oltremanica. Fissati e snob, poi, non direi proprio. La necessità di usare una rip dipendeva dall'esigenza di raggiungere quei metri in più di cui sopra e dal poter svolgere l'azione di pesca in tutta tranquillità e sicurezza, cose non fattibili con una tre pz o una supertele nelle tipiche condizioni da surf (provate a smentirmi con i fatti). In questo sta l'evoluzione vera di questa disciplina (e qui mi collego all'ultimo intervento di Spaccotutto e mi fa venire in mente un mio lavoretto che giace da oltre un anno nell'hard disc del pc). Seguire le mode e il mercato spesso è stato deleterio per questo sport e ci ha portato alle "gare di surfcasting" manizioni in cui organizzatori e concorrenti invocano gli dei per avere il mare piatto come una tavola. Manizioni in cui fà punteggio un pesciotto che nel vero surf sarebbe insufficiente per un innesco. Ci ha portato ad osannare video in cui alcune canne con azione "fiorentina" riescono ad effettuare lanci tecnici ma solo se al posto dei 250 gr. di potenza nominale usi una torpille da 10 grammi. E accenniamo soltanto alla stampa di settore che si è accodata alla moda del momento. Mi dispiace ma su queste basi non ci può essere alcun confronto per il semplice fatto che il surfcasting non ha nulla da guadagnare.
ULTRAMARINE OTTO in arrivo........... anellatura ibrida , poi vi dico. ITALCANNA oltremare Mod. A/B fisso , poi vi dico. P.S. Le inglesine chiamiamole così senza citare nomi le ho già sono belle toste, grandi canne,  ma non bene sensibili alle tocche dei grofulatori.
In buona sostanza, ampliare il parco canne, consente di avere un bel po' di shance in piu' in ogni condizimeteo, ed in base alle prede da insidiare. P.s. mi sto svenando e le nuove arrivano in ufficio, se le vede mia madre ! ! e che te ne fai di tutte queste canne, non ne hai già tante, vedo i pescatori che pescano tanto con una sola canna ed un galleggiante ! !
Paradossalmente nelle ultime 4 uscite di pesca i grofulatori hanno mangiato sulle Lineaeffe ......... da 30/00€  a media distanza. Ciao a tutti.


tommasov86

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Reply #103 on: February 07, 2013, 13:04:36
Dalla mia io ti consiglierei una poetica della trabucco o non avendo problemi di budget una maver elite titanium


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Reply #104 on: February 07, 2013, 14:34:22
Ariciao Tommaso, penso che sarebbe opportuno, prima di dare consigli, leggere tutto il topic e rendersi conto dei binari che ha seguito.
Buona continuazione.
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spaccotutto

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Reply #105 on: March 04, 2013, 16:54:03
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Il prezzo direi che è in linea con quanto si trova sul web ma se non hai fretta ogni tanto si trova qualche buon usato. Ho avuto modo di saggiare quasi tutta la produzione 2 pz Ultramarine e anche se è passato qualche anno credo che la bontà dei prodotti sia rimasta immutata. Per l'uso che descrivi la ottoonce direi che va bene. Tende un pochino ad afflosciarsi con piombi superiori ai 150 gr. quindi non dovresti avere alcun problema. La Otto costa un centinaio di euro in più ma li vale tutti. Per me è una fuoriserie e sarei pronto a scommetere qualunque cosa che con il tuo ground (bada bene che non ti conosco) non le faresti nemmeno il solletico. Se dovessi spaccarla invece dovresti essere almeno una ventina di metri avanti ad Alessio Massa  ;D
Provata UM otto; il solletico..... diciamo che ci diamo del TU !
P.S. giusto mix lo sto trovando potenza sensibilità con Bad Bass Energy 5/7 Oz. abbastanza sensibile, non troppo rigida.
NDR fine mese arriva anche U.M. ottoonce mt 4.20.
Per la serie ; rinnovo parco canne.
Ciao e grazie.


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