SVEGLIATEVI!!!

This is a discussion for the topic SVEGLIATEVI!!! on the board SURFCASTING.

Author Topic: SVEGLIATEVI!!!  (Read 5048 times)

OLTREMARE

  • Guest
on: September 24, 2008, 15:29:20
Ciao ragazzi,
No non si tratta della reclame degli opuscoletti distribuiti dai Testimoni di Geova, ma di una esortazione che voglio fare a tutti. Un invito ad uscire da certi stereotipi e affrontare nuove esperienze.
L’estate è finita, l’aria si è rinfrescata parecchio, almeno qui, e la mia adrenalina comincia a salire. Lo so che siamo ancora in piena stagione di mormore ed orate ma che ci volete fare, ai primi freddi io mi comincio a svegliare come le rondini a primavera.
Mi ricollego alle recenti ed interessantissime discussioni avvenute di recente nella sezione Surfcasting per avviare queste mie considerazioni.
Quando mi è capitato di ritornare nella “terra promessa” (ovviamente la nostra mitica Calabria) ho avuto modo di constatare che in fatto di pesca poi così promessa non è, se affrontata in particolari condizioni ovvero in stile vacanziero.
Nei periodi di fine estate, quando appunto di solito avvengono le mie capatine, a volte rimpiango le battute fatte in Liguria.
Recandomi nei negozi di pesca a comprare l’esca mi capita di vedere foto di splendide catture fatte da terra e, scrutando le date, noto che la maggior parte e le più belle sono realizzate nelle stagioni autunnali ed invernali.
Con mio fratello abbiamo passato diverse giornate e nottate a tirar su mormorette e grochetti in splendide giornate e nottate di mare calmo in cui ci saremmo aspettati di riempire secchi di grufolatori.
Secondo me la Calabria gode, in fatto di pesca, di una situazione privilegiata rispetto a tante altre regioni, nonostante il perpetrarsi di scempi all’ecosistema marino.
Prendiamo come riferimento altre zone considerate paradisi della pesca anche se poste a longitudini e latitudini diverse dalla nostra: la Sardegna e la Corsica.
C’è un’infinità di pescatori che si reca sistematicamente in queste località. C’è chi ci va anche solo per un week-end o chi ritorna più volte l’anno. Anche questi luoghi possono riservare cocenti delusioni con l’aggiunta di sperpero di denaro per tirar su due pescetti catturabili tranquillamente in qualunque località italiana. Guarda caso questi quasi cappotti avvengono sempre in coincidenza di mare calmo.
La domanda che ne segue è scontata: quanti di noi arrivando in spiaggia e trovando mare mosso hanno gioito e quanti invece hanno allungato il muso o sono tornati a casa?
Le mie esperienze in Calabria fuori dall’estate purtroppo sono pochissime e quelle volte che ho trovato una mareggiata estiva vi posso garantire che non vi era nessuno a pescare. Solo una volta mi è capitato di incontrare due ragazzi che sfidavano le onde ma con attrezzature nemmeno sufficienti tanto che ogni onda piegava le cime delle canne fino in acqua. Inoltre le mie catture più belle le ho fatte in condizioni di mare mosso. Non ho mai affrontato vere condizioni da Surf anche perchè utilizzo, quando sono lì, l'attrezzatura di mio fratello, assolutamente inadeguata oltre certi limiti.
Iscrivendomi al nostro Forum ho avuto un’altra sorpresa: la presenza massiccia di appassionati di spinning. E pensare che ritenevo questa tecnica pressoché sconosciuta in Calabria, non avendo visto mai nessuno adoperare un artificiale. Con il passare del tempo ho avuto un’altra chiave di lettura della sezione Spinning e del rapporto numerico, enormemente superiore, con le altre sezioni tecniche.
Nessuna tecnica di pesca è scontata o facile. Certo, alcune sono più impegnative di altre, ma ai fini del risultato bisogna affrontarle tutte con professionalità e serietà. Lo spinning è senz’altro la tecnica più istintiva nel senso che chi la valuta inizialmente vede una cannetta leggera ed un mulinello medio-piccolo. Una manciata di artificiali, qualche accessorio ed il gioco è fatto. Niente pesi da portarsi dietro, si va a spasso senza la noia della postazione fissa, niente mani e indumenti puzzolenti. Azione di pesca semplice senza cavilli mentali o tecniche esasperate. Insomma è la pesca del neofita. E poi guarda un po’ che catture si vedono sul forum fatte con quei pesciolini finti.
Ritengo, in questo modo, di interpretare le sensazioni di chi si avvicina alla pesca ed è alla ricerca della propria strada.
Subito dopo però incominciano le delusioni. Ci si rende conto che quelle poche persone che esibiscono quelle spigole mozzafiato, quei serra, lecce e lampughe da copertina, forse vengono da un altro pianeta e che forse hanno qualcosa in più oltre la cannetta ed il pesciolino finto. E così si appende tutto al chiodo. Ringrazio a tal proposito Peppino che con il suo post sulla Fortuna son sicuro abbia voluto mettere in guardia i più da facili entusiasmi.
Ho visto tanti ragazzi entusiasti perdersi per strada. Alcuni probabilmente perché avevano visto la pesca (qualunque tipo) come una bella ragazza da corteggiare che al primo appuntamento aveva rivelato i peli superflui. Altri perché, non avendo trovato nessuno che li guidasse per mano, hanno battuto così tante volte la testa sui propri errori che alla fine hanno deciso di desistere.
Sapete tutti ormai che la mia passione è il Surfcasting e premetto che pratico o ho praticato tante altre tecniche con entusiasmo, di conseguenza sappiate perdonarmi se “porto l’acqua al mio mulino”. Spero comunque che il mio discorso non venga frainteso e soprattutto tengo a precisare che non è mia intenzione sminuire il fascino di altre discipline. Il surf per me è una passione che quando ti prende difficilmente ti molla e che ti fa andare in crisi di astinenza quando non senti per tanto tempo il rumore delle onde che si frangono e non ne respiri l’acqua nebulizzata. Ecco io vorrei semplicemente trasmettere queste mie sensazioni, cercare di muovere l'interesse verso questa disciplina che, devo purtroppo constatare, continua a rimanere nel limbo, oltre che avviare una sorta di esperimento per vedere se i fatti avvalorino le mie tesi.
Tornando al discorso iniziale dicevo che a mio modo di vedere le potenzialità in fatto di pesca della Calabria nulla hanno da invidiare ad altri spot più blasonati. Il denominatore comune è comunque il mare in movimento. E con questo concetto mi allaccio al Surfcasting.
Capisco che questa non è una disciplina che tutti apprezzano, che richiede l’impiego di attrezzature specifiche un poco più complesse da utilizzare e a volte parecchio costose e che spesse volte i risultati non ripagano minimamente dell’impegno e dei sacrifici impiegati, però ci sono sempre dei compromessi..
Apro un’altra parentesi per fare un paragone con la Liguria. Chi conosce le spiagge di questa regione sa perfettamente che, a causa delle caratteristiche dei litorali e dei fondali profondi, il Surf accademico, tanto per intenderci quello che porta in bell’evidenza frangenti, canaloni ecc. non è pensabile e, soprattutto, il mare oltre una certa forza non paga in termini di risultati, quasi se anche gli stessi pesci sparissero. Dicevo che sono quasi tutte spiagge profonde ad alta energia nelle quali le mareggiate più toste si risolvono in un unico cavallone che si rompe in prossimità della battigia. L’azione di pesca in queste condizioni è un disastro perché non basterebbe un ferro da stiro come zavorra e anche le canne più performanti sono piegate come fuscelli sotto la spinta ritmica delle onde. Bisogna quindi cercare una via di mezzo, attendere condizioni non troppo hard. Direte voi: ma allora sconfiniamo nella pesca a fondo. No perché le condizioni più tranquille di cui parlo non sarebbero comunque affrontabili con la maggior parte delle attrezzature e calamenti da fondo. Inoltre se, per ipotesi, trasferissimo queste condizioni più pacate in una spiaggia a bassa energia, sarebbe un bel putiferio, quindi ritengo che si possa comunque parlare di Surf. Le spiagge da me frequentate in Calabria hanno esattamente le stesse caratteristiche per cui la trasposizione ritengo che sia pienamente legittima.
Comunque mi sono dilungato forse troppo sul discorso surf e capisco che probabilmente non è alla portata di tutti per diversi motivi.
Avendo parlato di compromessi lancio un invito a chi lo volesse raccogliere. Provate per un attimo a dimenticare le calde sere estive (ma poi in Calabria il vero freddo è limitato), provate ad andare a pesca quando il mare comincia a muoversi (anche senza esagerazioni) e vi richiede un piombo da 125 gr. o quando comincia una scaduta. Dimenticatevi dell’arenicola e simili portandovi dietro esche di pescheria e qualche americano bello cicciotto. Lasciate a casa le bobine di filo dello 0.16/18 e partite dallo 0.25. Provate ad usare ami dal 4 in su. Non pensate che ad ottobre la stagione di pesca sia finita ma che incomincia proprio lì o addirittura più avanti. Andate a ricercare la vicinanza di foci e scogliere. Prima di montare la postazione fermatevi un momento a scrutare tutta la spiaggia e guardate se vi sembra di individuare un tratto di mare che si muove in maniera un po’ diversa da tutto il resto. Provate a lanciare un’esca in quei primi venti metri di schiuma. Sono convinto che chi accetta questa scommessa avrà aperto la porta verso il surf e scoprirà tutto un altro mondo come sono altrettanto convinto che si stupirà dei risultati.
Alla prossima


MINOSSE

  • ^Hero Member^
  • *
  • Posts: 435
Reply #1 on: September 24, 2008, 16:33:53
Caro oltremare come sempre devo farti i compliemnti per il post, dalle tue parole quasi quasi sentivo il profumo della salsedine........ed il rumore delle onde che di notte si frangono sulla battigia e che fanno susultare i cimini delle canne........quasi quasi sentivo anche il freddo invernale che ti taglia le gambe. Sicuramente in Liguria fa più freddo...ma quando peschi con vento e temperature di 5/6°.......fa freddo anche qua...... ;D
Diverse altre volte abbiamo parlato su altri post ed ormai sai più o meno il tipo di pesca che faccio, che io definisco  pesca a fondo e comunque il mare mosso o in scaduta non lo disdegno assolutamente anzi. Inoltre confermo che con condizione estreme i pesci spariscono.....le condizioni migliori sono l'inizio delle scadute ed anche quando sono avanzate.
Non voglio assolutamente denigrare la calabria.....ma quando parli della sardegna e dici che è allo stesso livello della nostra regione consentimi di storcere un po il naso. Te lo dico perchè io ci sono stato due volte senza pescare, però ho fatto molto snorkeling e i pesci che ho visto in piena estate con orde di gente che faceva il bagno dalle mie parti non li ho mai visti. Poi sicuramente i cappotti si possono fare in ogni luogo soprattutto se non si conoscono a fondo o si affrontano con condizioni non adeguate. Non dimenticherò mai i pesci che ho visto a Capo Comino.....ancora oggi ci penso e non ci credo.
Ciò nonostante sono altrettanto convinto che la calabria ha delle ottime potenzialità però abbiamo questa grande piaga (pseudo pescatori professionisti) che pian piano stanno distruggendo il nostro mare.
Nonostante tutto io ci provo sempre nella speranza di prendere il padellone o qualche bel spigolone.......prima o poi......
Comunque i pescatori quelli veri in vacanza non ci vanno mai al massimo a seconda del periodo adottano tecniche di pesca diverse........io sinceramente se non mi faccio almeno una pescatina settimanale mi sento male.......
Ciao...
NON LASCIAMO LE SCATOLETTE DEI VERMI SULLA SABBIA,
    QUESTA ABITUDINE E' SEGNO DI GRANDE INCIVILTA'


OLTREMARE

  • Guest
Reply #2 on: September 25, 2008, 08:05:15
Caro Minosse, sicuramente Sardegna e Corsica godono di una posizione logistica più favorevole rispetto alla Calabria e probabilmente anche di minori scempi da parte dei "professionisti". Quest'ultimo aspetto è senz'altro incisivo e non riesco a farmene una ragione specie se penso che nella vicina Costa Azzurra, che bazzicavo regolarmente fino a qualche anno fa, comportamenti contra legem vengono repressi dalle autorità competenti sul nascere.
Però bisogna considerare un altro aspetto ovvero la forma mentis dei pescatori. In Sardegna, che tu hai avuto modo di conoscere personalmente, i pescatori sportivi come noi, forse anche costretti dalle condizioni meteo dell'isola dove spirano sovente forti venti, impostano le loro battute prevalentemente con mare mosso. Si muovono in pratica quando il vento spira forte in faccia e i risultati ci sono eccome. Certamente ho generalizzato perchè anche lì c'è chi si accontenta della pesca ai pescetti, ma chi cerca veramente i risultati che contano, sfrutta le situazioni più impegnative.
Il mio era un invito proprio in questo senso e mi spiace veramente di non poter provare in prima persona.
Ciao


adrenalina

  • FISHING FRIEND
  • ^Hero Member^
  • *
  • Posts: 541
  • Quanto sei bella Roma quanno è sera
Reply #3 on: September 25, 2008, 10:12:10
Ciao Oltremare, grazie per i complimenti che mi hai fatto nel post delle lampughe.
Vedo che con la penna...ehm con la tastiera Te la cavi bene, hai reso benissimo l'idea malcelando, devo dire, un pizzico di nostalgia alieutica per la Tua Terra: "pensa se vivessi lì che diavolo combinerei", ed è la stessa sensazione che provavo l'estate scorsa a Capo Vaticano, e che provo ogni volta che trascorro le vacanze estive in Sardegna.
Lì hanno, secondo me, due grossi vantaggi: la scarsa densità di popolazione otto mesi l'anno, ed estese secche relativamente vicine alla costa dove è impossibile praticare la pesca a strascico, vero problema del mantenimento delle specie, perchè preleva pesci di tutte le taglie e distrugge i posidonieti, polmoni del mare e luogo di rifugio e riproduzione di molti tipi di pesce.

Una volta l'anno "stacco la spina" in tardo autunno o in primavera, per tre o quattro giorni, per andare di giorno a pescare trote sul Gennargentu, e la notte a spigole al mare o nelle lagune costiere, Ti giuro che se incontro due pescatori o se vedo un'impronta fresca su di un sentiero penso "mannaggia oggi c'è gente".
Ah dimenticavo, la popolazione sarda controlla il territorio in modo intelligente, alcuni pastori fanno i guardiapesca, ed è l'unico luogo dove per un periodo di dieci anni li ho incontrati sistematicamente, sono in possesso anche del recapito telefonico di uno di loro.
Una volta, mentre rilasciavo delicatamente una macrostigma presa appena in punta di labbra, ho sentito una voce che mi ha fatto sobbalzare:"perchè la sta rilasciando, quella è una bella trotta", il guardiapesca mi stava osservando senza che io me ne accorgessi, a causa del fragore prodotto da una cascatella, ed io : "ma questa è una macrostigma, non l'ho danneggiata e voglio pescare i suoi figli", e lui di rimando: "ed io pensavo che era così nascosto perche' non aveva il permesso e stesse riempiendo il cestino di trotelle sottomisura!"

Comunque, come in tutte le attività umane, sono necessari entusiasmo, spirito di osservazione e di sacrificio (all'alba di inverno fa freddino) e in ultimo tecnica.
Devo dirti che nella mia vita ho catturato centinaia di spigole con il gambero, migliaia di pesci con bigattino, camole e vermetti rossi di vario tipo, lecce amia con il vivo, qualche pesce a surf in Sardegna quando non c'erano le condizioni ideali per fare pesca subacquea (erano, come giustamente esorti i tuoi conterranei, i momenti migliori per il surf, si chiama apposta così), ma le emozioni che mi sta trasmettendo lo spinning (ho iniziato a giugno) sono davvero forti, simili a quelle trasmesse nel mettere in sagola una spigola, una cernia o una ricciola con l'arbalete.

In attesa di incontrarci entrambi con le mani umide di  muco...
gianni
p.s. nella lista dei requisiti per il successo manca il fattore C.
Gianni


OLTREMARE

  • Guest
Reply #4 on: September 25, 2008, 11:45:19
Ciao Gianni, bellissimo ed appassionato intervento il tuo che valorizza questa discussione.
Non ho assolutamente messo in dubbio le sensazioni che lo spinning o qualunque altra disciplina può trasmettere agli "appassionati" che le praticano. E la linea di confine sta proprio in questo aggettivo:  "appassionati". Non ti nascondo che da un pò di tempo a questa parte aprire la pagina iniziale di questo forum mi sta riservando un pò di delusioni. Escludendo i post di carattere generico, quelli di natura tecnica sono costituiti, nella quasi totalità, da argomenti che ruotano intorno al mondo dello spinning.
Cos'hai che ti rode potresti chiedermi. Ovviamente nulla. Ribadisco per l'ennesima volta che è una disciplina che mi entusiasma e che qualche volta pratico, ma ribadisco ancora di più che per tanti, e non solo sul forum, lo spinning è visto come semplice e facile disciplina per continui e fantasmagorici risultati.
Comunque, bando alle polemiche, e torniamo a noi. Condivido quanto tu dici sulla devastazione dei nostri fondali e sulle particolarità della Sardegna. Una frase della tua risposta mi ha fatto sorridere: quando dici che hai preso dei pesci a surf perchè a sub non si poteva. Ricalca perfettamente un mio pensiero: Il surf comincia quando le altre discipline finiscono.
Una stretta di mano "mucosa"
Nicola


adrenalina

  • FISHING FRIEND
  • ^Hero Member^
  • *
  • Posts: 541
  • Quanto sei bella Roma quanno è sera
Reply #5 on: September 25, 2008, 12:21:37
Ciao Nicola, probabilmente non mi sono spiegato bene.
La mia era soltanto una sensazione personale, lungi da me dal pensare che la pesca a spinning sia in assoluto migliore delle altre!
Difficile è interpretare le correnti superficiali e profonde, immaginare la risacca e capire dove stanno grufolando  i pesci, combattere con quei capoccioni che cercano di incagliarsi sul gradino ecc.
Così come è difficile capire come stuzzicare i predoni facendo diventare vivo un pezzo di plastica, i cappotti mentre altri catturano sono frequenti, almeno per me che sono alle prime armi in questa specialità.
Quindi tanto di cappello a entrambe le discipline.
Perciò se hai trovato polemiche le mie righe, Ti assicuro, non era voluto.
Credo che invece il fatto che la pesca a spinning stia prendendo piede è che, a causa della tropicalizzazione delle acque del nostro meraviglioso mare, le specie di predatori stiano aumentando, e di pari passo aumentano anche i predatori dei predatori.
In biip alla balena sperando che non soffra di flatulenza.
gianni
Gianni


PRIVILEGE

  • ^Full Member^
  • *
  • Posts: 242
Reply #6 on: September 26, 2008, 14:23:26
Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
Avendo parlato di compromessi lancio un invito a chi lo volesse raccogliere. Provate per un attimo a dimenticare le calde sere estive (ma poi in Calabria il vero freddo è limitato), provate ad andare a pesca quando il mare comincia a muoversi (anche senza esagerazioni) e vi richiede un piombo da 125 gr. o quando comincia una scaduta. Dimenticatevi dell’arenicola e simili portandovi dietro esche di pescheria e qualche americano bello cicciotto. Lasciate a casa le bobine di filo dello 0.16/18 e partite dallo 0.25. Provate ad usare ami dal 4 in su. Non pensate che ad ottobre la stagione di pesca sia finita ma che incomincia proprio lì o addirittura più avanti. Andate a ricercare la vicinanza di foci e scogliere. Prima di montare la postazione fermatevi un momento a scrutare tutta la spiaggia e guardate se vi sembra di individuare un tratto di mare che si muove in maniera un po’ diversa da tutto il resto. Provate a lanciare un’esca in quei primi venti metri di schiuma. Sono convinto che chi accetta questa scommessa avrà aperto la porta verso il surf e scoprirà tutto un altro mondo come sono altrettanto convinto che si stupirà dei risultati.
Alla prossima


Io accetto il tuo invito, anzi scommessa..... E ti dirò di più, un giorno di dicembre decido di scendere a mare (senza consultare il meteo, pioggia e vento in faccia e tanto freddo) e mi ritrovo un mare formato con tre frangenti, io non abituato a pescare a surf mi sono demoralizzato subito visto che non avevo l' attrezzatura idonea per affrontare quel tipo di mare, ma mi sono adattato lo stesso cambiando sul posto tutti i calamenti, giusto per non tornare a casa comincio a pescare sotto la pioggia, ero sicurissimo di non beccare niente, invece i pesci non mi hanno dato tregua, saraghi e mormore a volontà e qualche spigola sopra il chilogrammo, stupefatto mi ritiro a casa tutto bagnato ma con un sorriso a 64 denti, non vedo l' ora che la bella stagione ritorni (l' inverno) e tentare di nuovo la sfida ai pescioni utilizzando al meglio la tecnica del SURF CASTING. Grazie Nicola per i tuoi preziosi consigli 
Il mare, la mia passione


OLTREMARE

  • Guest
Reply #7 on: September 30, 2008, 13:11:12
Ti ringrazio infinitamente della tua testimonianza Luigi, che comincia a dar credito alle mie convinzioni.
Continua su questa strada e vedrai che i risultati continueranno anche se con qualche sacrificio.
Ciao


nick

  • ^Full Member^
  • *
  • Posts: 202
Reply #8 on: September 30, 2008, 18:29:55
ciao oltremare bel post, io non ho mai pescato a surf casting per non mi ha mai attratto perchè mi è sembrato un tipo di pesca molto statica che una volta il cimino piegato è fatta... mentre in altre tecniche c'è bisogno di fare qualcosa di più... dimmi dove sbaglio...
e per apprendere   ;D
13 cappotti consecutivi


OLTREMARE

  • Guest
Reply #9 on: October 01, 2008, 08:47:12
Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
ciao oltremare bel post, io non ho mai pescato a surf casting per non mi ha mai attratto perchè mi è sembrato un tipo di pesca molto statica che una volta il cimino piegato è fatta... mentre in altre tecniche c'è bisogno di fare qualcosa di più... dimmi dove sbaglio...
e per apprendere   ;D
Ciao Nick
in poche righe hai scoperchiato uno dei pentoloni bollenti del surfcasting e della pesca a fondo in genere.
Ci sarebbe da scrivere un libro intero sulla questione staticità/dinamicità di questo tipo di pesca ma cerco di condensare il mio punto di vista in poche righe.
In pratica dipende tutto dal nostro modo di interpretare la pesca. Se siamo dei pescatori pantofolari tutto diventa statico, anche lo spinning e la pesca in torrente. Se siamo dei pescatori di ricerca allora tutto diventerà animato e acquisterà dinamismo.
Una battuta di surf parte già da prima di arrivare in spiaggia, fin dalla valutazione delle previsioni meteomarine, l'attesa delle condizioni propizie (purtroppo vincolate dal nostro tempo libero) e la scelta dello spot che reputiamo migliore per quelle condizioni. Sul campo c'è la ricerca delle prede. E' vero che la nostra azione si svolge in quei pochi metri dove abbiamo posizionato i picchetti ma davanti a noi abbiamo una distesa smisurata di acqua. E qui l'azione diventa dinamica con la rotazione continua dei calamenti, delle esche e delle distanze. Questa attività continua, a volte frenetica, spesso non ti lascia il tempo per sederti cinque minuti sulla sedia e alla fine della battuta spesse volte la tua schiena sembra reduce da una giornata in miniera. Se questo ti sembra ancora statico c'è la possibilità di praticare il "Wandersurf", variante del surf con attrezzatura ridotta all'indispensabile e spostamento continuo sulla spiaggia.
Ciao


nick

  • ^Full Member^
  • *
  • Posts: 202
Reply #10 on: October 01, 2008, 13:25:33
grazie oltremare sei stato breve e efficace!!! ora penso che proverò anche questo tipo di pesca da me sempre "disprezzato" ingiustamente...
13 cappotti consecutivi


^OLTREMARE^

  • Super Moderatore
  • ^Forum Expert^
  • *
  • Posts: 6153
Reply #11 on: January 06, 2011, 23:42:03
Era già un pò di tempo che volevo rinnovare un appello. Mi ricordavo di aver già fatto una cosa simile e quindi rispolvero questo vecchio topic senza aprirne altri, tanto l'argomento è sempre quello.
L'autunno appena passato è stato foriero di splendide catture a surfcasting. Molte spigole con pezzature di tutto rispetto se non da primato. Le condizioni meteomarine abbracciano tutta la gamma tipica della disciplina: dalla scaduta alla piena mareggiata. Gli spot più prolifici sono stati quelli a bassa energia e l'esca regina si è rivelata la seppia. Geograficamente si sono avute catture da nord a sud e da est a ovest anche se le regioni più gettonate sono state 4/5. Sono dati statistici ricavabili da chiunque girovagando per il web. Questo quanto di ufficiale e documentato risulta in rete ma i risultati sono ancora più positivi se aggiungiamo i dati "sommersi". Purtroppo la nostra regione non figura fra le predilette eppure il potenziale faunistico c'è (almeno questa è la mia convinzione). Non me ne vogliano gli amici di altre tecniche, spinning in primis, anzi, i loro report sul nostro Forum avvalorano le mie tesi. Ho sempre fatto un raffronto, spero positivo, con questa disciplina cercando di mettere in risalto le similitudini con il surfcasting.  Purtroppo il surfcasting affascina, incuriosisce, intriga ma, all'atto pratico, in pochi raccolgono la sfida. Capisco che vi siano delle difficoltà sotto vari aspetti e che non è una disciplina che si possa improvvisare ma, mi ripeto, esiste anche una gradualità nell'affrontare le cose.
A distanza di oltre due anni dall'inizio di questo topic le domande sono sempre quelle e la delusione è sempre maggiore. Perchè da noi non si pratica il surfcasting? Le prime risposte che mi vengono in mente sono:
-e' una disciplina troppo dura e impegnativa.
-occorrono attrezzi troppo specifici e costosi.
-l'apprendistato è troppo lungo.
- i risultati sono poco lusinghieri.
-altre tecniche garantiscono un miglior rapporto sforzi-costi-risultati.
Ho riaperto la discussione e naturalmente attendo i vostri pareri.
STATE TRANQUILLI.........LO SHOCK LEADER NON MORDE

TUTTO QUEL CHE DICO SONO MIEI PARERI PERSONALI

PREFERISCO DI GRAN LUNGA CHI SI ESPONE ALL'ERRORE A CHI SE NE STA ALLA FINESTRA A GUARDARE (cit. Peppino)

- se peschi festeggia con una bottiglia di vino e del buon cibo - se non peschi consolati con una bottiglia d vino e del buon cibo -  (motto del gruppo PAM & PAM)


riottoli

  • Guest
Reply #12 on: January 07, 2011, 00:07:09
chi lo sa!più ci penso e più non mi viene in mente niente,il costoso non direi,perchè lo spinning costa,forse troppo complicata,e si limitano ad una pesca semplice quasi estiva,tutto è nato in sardegna toscana e lazio.


donatot

  • Il pescatore con la mosca SELE e TANAGRO
  • FISHING FRIEND
  • ^Forum Expert^
  • *
  • Posts: 1410
  • Donato Tedesco P.a.M. TECNICA T.L.T.
Reply #13 on: January 07, 2011, 01:16:24
Io direi che il più costoso sia lo spinning mare, un artificiale te lo fanno pagare un occhio, quelli con i marchi
ma se, te lo fai da te, oltre al risultato c'è anche la soddisfazione.

Mentre con il surf, la spesa fatta e solo delle attrezzature, le devi solo sfruttare, per le esche c'è ne sono tante anche reperibile, non resta di andare a pesca. Forse sono le attese troppo lunghe, tra l'altro anche con lo spinning non sempre catturi.

Questo e dal mio punto di vista.
>(((((((((°><°)))))))))<
Molto meglio la riva silenziosa di un fiume in una calda giornata di primavera con gli insetti che ti schiudono tutto intorno e accompagnati solo da qualcuno che è capace di assaporare questa magica atmosfera.


^DRAYCON^

  • Moderatore
  • ^Forum Expert^
  • *
  • Posts: 2346
  • L'elemento fondamentale della pesca?Birra e panini
Reply #14 on: January 07, 2011, 02:31:37
Oltre al surf casting ci sono tante tecniche di pesca, dalla bolognese, inglese, il bolentino, lo spinning ecc ecc! Tutte tecniche affascinanti, d'altronde la pesca in se lo è! Se le dovessimo paragonare con il surf, come diverse volte si è già detto, ti ripagano molto di più in catture, specie se consideriamo il solo spinning e se andiamo a vedere i report delle catture ne avremo tutti le prove! Io personalmente ho scelto la disciplina del surf casting perchè mi affascina ogni sua sfaccetatura, la sifida con il freddo e le onde, i lanci, i calamenti le attrezzature! Arrivare in spiaggia, vedere le onde che prepotenti frangono sulla batigia, momento nel quale sembra che pescatore e mare si guardino faccia a faccia come due sfidanti all'ultimo duello mentre il vento gelido ti sferza la faccia, facendoti capire che non sarà facile! Questo è quello che penso del surf casting! Concordo che non è una disciplina semplice, e al più presto vi posterò un mio report della mia ultima uscita, disastrosa, ma che mi ha insegnato tanto! Per la prima volta, mi sono ritrovato davanti un vero mare da surf, ero eccitato, ma quando mi sono ritrovato a pesca ho veramente capito che cosa significa sfidare il mare mosso con onde andavano oltre il metro di altezza!!
Per quanto riguarda i costi, io parlo da ignorante dello spinning, quindi è solo un mio parere! E' vero che gli artificiali da spinning costano tanto, così come anche l'attrezzatura se di buona qualità! Però è anche vero che una volta che si ha la maggior parte degli artificiali, la spesa si ferma li! Per il surf è diverso, oltre che a canna e mulinello, il surfcaster deve avere ogni genere di filo, di tipo e di spessore, sia per la lenza madre, che impone diverse bobine, sia di shock leader, travi e soprattutto bracioli! Poi la minuteria, quasi ogni genere di girelle, ami di ogni tipo e misura, per non parlare dei piombi, altro mondo a se! Poi vabbè, starlight, flotter, aghi, stopper, bait clip ecc ecc! Tutti strumenti che prima o poi vanno sempre rinnovati o per vecchiaia o per fine scorta! Altro tasto dolente sono le esche, che purtroppo costano un'occhio della testa, per una scatola da 5 vermi si paga fino a 7-8€, da abbinare alle esche di pescheria! Per ogni uscita di pesca ne escono almeno 20-25€ solo in esche, se si considera una fornitura appena sufficiente!
Vivo la vita a un'uscita di pesca alla volta! Non mi importa ne dove, ne quando, ne come! A ogni uscita di pesca, sono un'uomo libero!


^NONNOROBY^

  • Super Moderatore
  • ^Forum Expert^
  • *
  • Posts: 3765
  • Roberto
Reply #15 on: January 07, 2011, 04:15:48
Una delle frasi che soleva ripetere uno dei primi e più grandi maestri di surfcasting è: "Il surf casting è per molti, ma non per tutti".
Come hai ben specificato qui:
Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
Purtroppo il surfcasting affascina, incuriosisce, intriga ma, all'atto pratico, in pochi raccolgono la sfida.

il surfcasting rappresenta, per chi ancora non lo pratica, una disciplina esoterica che, proprio per il fatto di essere considerata tale, affascina ed incuriosisce praticamente tutti i pescatori sportivi.
E' solo quando ci sono entrati dentro che molti sperimentano le prime delusioni, sopratutto perché ci sono entrati senza avere le basi fondamentali che sono indispensabili per affrontare questa disciplina. E prima o poi abbandonano, più prima che poi.

Una delle basi fondamentali, se non la più fondamentale di tutte, è che bisogna considerare il surf casting più una 'filosofia' di pesca che una delle tante branche della pesca. Se non si è preparati a considerare il surf casting come tale, prima o dopo questo tipo di pesca viene accantonato, se non abbandonato del tutto.

La 'filosofia' impone che il surfcaster debba come primissima cosa assimilare i concetti più ardui che ruotano intorno al surf casting, quali lo studio delle condizioni meteo marine, lo studio della spiaggia, lo studio del fondale, lo studio delle maree, il colore dell'acqua, la frequenza dei frangenti, la distanza dei frangenti, l'altezza dei frangenti, la disposizione dei canaloni, la direzione delle correnti, la consistenza del fondo, l'ubicazione della zona di pascolo, il tipo di preda che può essere presente, la scelta dell'esca giusta, la sua miglior disposizione nel terminale, la struttura fisica dello spot (se incastonato tra promontori ravvicinati oppure su una spiaggia più ampia), la localizzazione delle secche, la localizzazione della rotta di pascolo in quel momento, la.... (e potrei continuare ad elencare almeno un'altra decina di concetti fondamentali da tener presenti).

Poniamoci per un attimo nei panni di un comune pescatore che si avvicina al surfcasting senza aver prima incamerato questi concetti, (senza contare altri astrusi compiti che lo aspettano e che descriverò più avanti): è ovvio che se la dia a gambe levate!
Senza una guida preparata, ovvero un maestro di surf casting a cui affiancarsi, questi concetti sono difficilissimi da assimilare, se non dopo un lungo periodo di attenta ed interessata osservazione di tutti i fenomeni (a volte ci vogliono anni, se non si ha la possibilità di frequentare il mare abbastanza spesso e soprattutto nelle condizioni ideali per il surf casting).

I testi scritti non riusciranno mai a spiegare con sufficiente chiarezza questi astrusi argomenti, vengono esposti grafici che illustrano il formarsi dei frangenti, l'altezza delle onde, il loro rapporto col fondale, il formarsi dei detritti e tanti altri concetti scientifici e pseudo scientifici. Chi acquista un libro-guida sul surfcasting scritto da un surfcaster preparato è portato a saltare a piè pari questi capitoli, per passare a quelli molto più facili e concreti che illustrano la preparazione dell'attrezzatura. In breve, nessun libro riuscirà mai a fare entrare nella zucca questi concetti di base, che sono difficili da esporre in modo concreto, come invece riuscirebbe a fare più facilmente un maestro in carne ed ossa.

Ma se il maestro non c'è, si cerca di fare a meno di queste conoscenze basilari per passare a pescare in modo più 'concreto': se si è fortunati e si è incappati casualmente nelle condizioni più idonee, magari facciamo anche una pescata favolosa. Ma se non immagazziniamo queste condizioni ideali in cui siamo incappatti, le volte successive che andiamo a pesca incontreremo solo delusioni. E per poter immagazzinare queste condizioni, dobbiamo avere le basi che ci consentono di farlo, altrimenti non sappiamo neanche come fare.
Prima causa di delusione, quindi, il fatto di non aver potuto disporre di un buon maestro che ci insegnasse sul campo tutte le cose appena esposte.

Altro motivo di delusione è la mancanza di preparazione tecnica che ci consente di usare come si deve l'attrezzatura, in particolare quella oggi più diffusa tra i surfcaster 'doc', ovvero il mulinello rotante e la canna a ripartizione di sezioni. Ma sono moltissimi anche quelli che, pur usando un'attrezzatura classica formata da fisso e canna telescopica, affrontano il surf casting come se fosse una comune pesca a fondo, limitando il loro stile di lancio solo all'above e al side. Se è vero che in certe condizioni di scaduta e soprattutto in assenza di vento il side potrebbe anche essere sufficiente, in presenza di forte turbolenza e di vento potremmo essere costretti ad usare piombi di un certo peso e forma, quali per esempio il piramidale da due etti, che non è certo l'ideale per 'bucare' il vento e raggiungere lunghe distanze, quando la zona di pascolo si trova ad una discreta distanza.
In questi casi è indispensabile possedere almeno la padronanza del lancio ground, che con certe canne telescopiche possiamo anche azzardare di effettuare. Ma oltre ad essere un rischio (si può benissimo spaccare la canna), una telescopica non ha le stesse performance di una canna ripartita, che in certe condizioni è l'unica che riesce a depositare il piombo nel punto giusto.

Iniziano quindi altri problemi. Per poter gestire una RIP come si deve, bisogna avere delle basi tecniche che ci consentano di usarla come deve essere usata, in caso contrario non solo non riusciremo ad aver alcun miglioramento, ma addirittura potremmo andare incontro ad un regresso rispetto ad una telescopica. Anche in questo caso sarebbe meglio la presenza di un maestro, però se abbiamo la costanza di allenarci con assiduità potremmo anche imparare a gestirla da autodidatti. La maggior parte di quelli che vi rinunciano, lo fanno quasi esclusivamente per la mancanza di tempo da dedicare all'allenamento o alla mancanza di campi o spiagge vicine.

Ancora più complicato è quando abbiniamo alla RIP un mulinello rotante. Anche se gli odierni ROT sono dotati di doppio freno che nella maggior parte dei casi scongiurano paurose parrucche, bisogna comunque tener presente che per poter 'viaggiare',  un calamento (che già di per sè è in difficoltà a bucare l'aria) non deve incontrare una grossa resistenza da parte dei freni, che vanno quindi allentati nel modo più idoneo. Se per imparare a gestire una Rip è richiesto un assiduo allenamento, ancora più assiduo e pressante deve essere quello per impare a gestire RIP+ROT.

Veniamo poi alle condizioni atmosferiche in cui possiamo trovarci durante una battutta di pesca.
E' risaputo che il periodo migliore per praticare il surfcasting è quello invernale e che la parte della giornata più propizia è quella notturna. Prendiamo un pescatore di beachledgering che in T-shirt e bermuda sta allegramente pescando in una bella giornata estiva, e sbattiamolo a pescare a surfcasting in una notte piovosa e gelida ai primi di febbraio. Ovviamente lo vestiamo con abbigliamento adatto alle circostanze e lo mettiamo in quella notte da tregenda a pescare a surfcasting: son sicuro che quel pescatore ci sta ancora cercando e appena ci trova ci farà un... cielo così!

Ritengo invece che i costi siano una causa abbastanza secondaria per tenere i pescatori lontani dal surf casting: ci sono attrezzature per la pesca al galleggiante che costano anche il triplo di quelle da surf, e ci sono pescatori che le comprano tranquillamente.

Ecco, secondo me sono queste le cause principali che allontanano la maggior parte dei pescatori dal surf casting, e sono convinto di non discostarmi molto dalla realtà.
Link utili:
- Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
- Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
- Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
- Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login
- Non sei autorizzato a visualizzare i link. Registati o effettua Login


Danny88

  • ^Full Member^
  • *
  • Posts: 276
  • **Non è finita fino a quando non lo hai salpato**
Reply #16 on: January 07, 2011, 12:26:11
Io credo che il surfcasting debba essere inteso e capito nella sua complessità, se non ti piace e ti eccita l'idea di andare a mare con 0 gradi,vento e cavalloni, che sarebbe un pò quello che avete citato senza mezzi termini voi, allora si è e si resterà sempre un pescatore di pesca a fondo, aldilà delle difficoltà che impongono gli attrezzi tecnici.Per gli amanti di altre tecniche probabilmente sembrerà arabo ma è cosi...
Quando mi reco in spiaggia e vedo mare forte, l'onda che frange a riva rimescolando, gia mi scaldo a pensare che potrebbe essere una giornata di buona prospettiva, quando invece qualche altro scapperebbe a gambe levate. E' questione di crearsi una mentalità che piace......
E' un pò come lo sportivo che preferisce guardare la partita della propria squadra in tv al caldo davanti ad una cioccolata calda, posacenere e sigarette a portata di mano e poltroncina comoda comoda, quando invece il vicino di casa a sua volta tifoso va in curva a tifare per la propria squadra sotto una pioggia incessante, un freddo cane e la squadra perde 3 a 0 in casa (cappotto in questo caso  ;D )
Io posso considerarmi agli inizi ma do gia per scontato che diventerò un buon surfcaster, perchè in cuor mio sento di nutrire un'enorme passione verso questa disciplina, lo dimostra il fatto che penso più alla pesca che alle ragazze (ed è grave)! E ad ogni difficoltà che si presenta e che stroncherebbe la buonà volontà di chiunque, non mi demotivo anzi, torno a caricare a testa basta come un toro perchè voglio apprendere, e se voglio apprendere evidentemente è una cosa che mi piace sul serio.
Se qualcosa ti colpisce e ti piace davvero, allora la disponibilità al sacrificio vien da se, e lo dice uno che ogni volta che va a mare d'inverno torna a casa con la sinusite a mille (disposto anche a questo con piacere) e le bustine di antinfiammatori non si contano. Poi l'esperienza si accumula col tempo. Un saluto!
DaNNy88


RICCARDO12

  • -Member-
  • *
  • Posts: 23
Reply #17 on: January 07, 2011, 14:18:46
Penso che la disamina fatta da NONNOROBY sia praticamente perfetta per rispondere al perchè il surfcasting vero sia così poco praticato.Io sto iniziando a praticare un pò di spinning e mi rendo conto che già il fatto di muoversi continuamente con mani per lanciare e recuperare ,con i pedi per fare diversi lanci in posizioni di corrente e di angolazioni diverse rendono l' approcio alla pesca un pò piu' soft in confronto alle nottate del surf (sia ben chiaro stò parlando di approcio e non di facilità di catture o bellezza del tipo di pesca e non stò neanche dicendo che le ore intorno all' alba e le ore di buio dopo il tramonto passate a spinnare sono di facile approcio)!Però la risposta alla domanda che ha generato questo topic io penso che sia questa :essere eccitati ,scusate il termine ma è quello che si avvicina meglio alla sensazione che provo, quando si vede mare mosso; provare piacere ha scervellarsi nel trovare il punto che ci può regalare piu' catture o la cattura della giornata; non sentire che quei schizzi di acqua che trasportati dal vento vanno a sbattere su quel poco di viso che rimane scoperto tra passamontagna ,cappelli e via dicendo sono gelidi come pugnali di ghiaccio ; e dopo non aver preso niente ,a parte freddo e acqua, in macchina ricominci a pensare alla prossima pescata anche se solo trenta minuti prima avevi le lenze distese in mare, ricominci a pensare a quando ci saranno di nuovo le condizioni ideali e a tutte le cose che dovresti pensare quando vai a sc ,i tuoi occhi vanno a finire nello specchietto retrovisore e ti vedi un attimo e vedi che i tuoi occhi sono occhi stanchi ma felici e quasi vedi anche un sorriso accennato sulle tue labbra ; con tutto questo volevo dire che queste cose oltre le catture sono il bello del sc e se non le hai dentro difficilmente ti possono entrare e quindi difficilmente potrai praticare il surf casting!
Sia chiaro questa è sempre la mia idea!


Saragone

  • ^Hero Member^
  • *
  • Posts: 898
Reply #18 on: January 07, 2011, 14:23:53
Penso che il tutto sia riconducibili ad un fattore di pigrizia e voglia di più semplicità.
Il surfcasting è una disciplina che non si trova a proprio agio con questi parametri e come tale vede un pubblico molto ristretto.
Lo studio richiesto per cominciare a vedere qualche buon risultato non è indifferente e se non si mettono in preventivo diversi anni di dedizione i risultati non arriveranno mai.

Non credo sia questione di costi,dove alla fin fine con una coppia di canne e mulinelli di segmento medio ci peschi sempre e comunque ( salvo per amanti dell'estremo da 250 gr più esca,che poi è da vedere i risultati che portano ).
E' meglio un ottimo  pescatore con una pessima canna in mano,che una ottima canna in mano ad un pessimo pescatore...

Meno seghe mentali e PIU' PESCA!


Tags: