E' sempre difficile individuare le cause se non si guarda dal vivo. Comunque, un lancio corto e a sinistra indica un rilascio ritardato dello shock. Il ritardo, a sua volta è indice di un lancio "tagliato" ovvero, dopo la rotazione iniziale viene chiuso con un'alzata repentina della canna sopra la spalla. Questa azione rappresenta un contraccolpo al corretto caricamento dell'attrezzo che non consente di far proseguire la giusta traiettoria al piombo: è come se qualcuno correggesse in volo la traiettoria della zavorra e la schiacciasse verso il basso. I miei suggerimenti sono questi, peraltro già esposti nella parte relativa al ground, ma capisco che è difficile correggersi da soli. Basilare è tenere sempre le braccia distese e la canna distante dal corpo, per tutta l'esecuzione del lancio. Altra cosa fondamentale è lo sguardo che deve fissare il cielo e mai il mare o l'orizzonte. La rotazione della canna (dalla posizione di partenza al momento dell'alzata) dev'essere fatta al rallentatore parimenti alla rotazione del busto. Giunti a circa ore 12 si comincia ad alzare la canna senza smettere di ruotare intorno al nostro corpo e sempre con le braccia distese. In questo frangente la mano sinistra dev'essere sempre molto alta, ad altezza della testa, e la mano desta ad altezza del fianco destro. Questa è proprio la fase cruciale: proviamo ad immaginare che al posto della canna abbiamo in mano una matita e che con la punta di questa tracciamo 3/4 di cerchio intorno a noi, da ore 15 (o comunque dalla posizione di partenza) fino a ore 18. Durante la fase di chiusura la velocità aumenta per imprimere forza all'azione. Io consiglio di affidarsi prevalentemente al braccio sinistro, ovvero all'azione di "pull", di tirare il calcio della canna verso il nostro petto con tutta l'energia che abbiamo, nel frattempo cerchiamo di vincolare il braccio sinistro ad una posizione quanto più possibile "distesa". Sembrerà strano ma l'azione di push & pull è abbastanza difficile da eseguire e coordinare e il più delle volte in questo frangente si tende ad "accorciare" il braccio destro richiamando la canna verso il corpo.
Mi pare che Dunkan abbia preso coscienza dei propri errori facendo la giusta diagnosi. Gli accorgimenti sono tanti ma partiamo da questi che ti sono stati suggeriti.
Caio