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FORUM PESCA DA TERRA => SURFCASTING => Topic started by: OLTREMARE on March 11, 2008, 12:39:48

Title: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: OLTREMARE on March 11, 2008, 12:39:48
Ciao ragazzi,
Esaminate le attrezzature principali, canne e mulinelli, passiamo ora a vedere l'apparato pescante del surfcasting.
Diciamo anzitutto che per apparato pescante intendo l’insieme di cose che va a contatto con le nostre prede e quindi i calamenti con i vari accessori e le esche.
La base del calamento è il trave. Il trave può essere di tipo solidale se impiantiamo gli accessori per l’attacco dei braccioli (perline, girelle, agganci ecc.) direttamente sullo shock leader. In questo caso uso un eufemismo in quanto il trave non esiste essendo costituito dallo stesso shock. Parliamo di trave vero e proprio quando questo è costituito da uno spezzone di nylon distinto dallo shock ed unito a questo da nodi, girelle, agganci fast ecc. Io personalmente adotto la soluzione del trave distinto per una questione di maggior velocità nel cambio e nello sgancio del medesimo. In pratica lego all’estremità dello shock un aggancio “Peg Peo” in acciaio che ha un carico di rottura di tutto rispetto e non mi ha mai dato problemi di tenuta. A questo gancio collego il trave mediante un’asola irrobustita da uno spezzone di tubetto in silicone di qualche centimetro che serve a preservare il filo dallo sfregamento sull’acciaio. Copro il nodo del gancio con il tubetto di guaina in dotazione ed il gioco è fatto.
Ricordate sempre che il diametro del trave non dev’essere mai inferiore a quello dello shock in quanto la forza d’impatto del piombo durante il lancio grava proprio sul trave. Il diametro del nylon è ovviamente proporzionato alle condizioni del mare che stiamo affrontando ma, parlando di surfcasting, direi che il diametro minimo (di shock e trave) dev’essere uno 0,60.
Il trave solidale, dal canto suo, offre maggiori doti di resistenza non essendovi interruzioni sul filo. Inoltre, essendo più “pulito”, offre minori punti di appiglio per le alghe che nelle nostre condizioni saranno purtroppo spesso presenti. Per contro vi è una maggiore laboriosità nei cambi dovendo, all’occorrenza, sostituire l’intero shock leader.
I calamenti tipici del surf sono pochi e semplici e prevedono soluzioni monoamo e pluriamo. Nei monoamo annoveriamo lo short, lo short rovesciato e il long arm. Nelle soluzioni pluriamo vi rientra il pater noster.
Lo short è costituito da un bracciolo, come dice il termine stesso, “corto” di circa 80/100 cm. Con attacco basso in prossimità del piombo. Se l’attacco viene realizzato in alto, distante dal piombo, prende la denominazione di short rovesciato. In questo caso l’amo viene a trovarsi a pochi cm. dal piombo.
Il long arm, al contrario è un bracciolo lungo, dai 150 cm. in su, con attacco vicino al piombo. Personalmente apprezzo moltissimo il long arm da 150 cm. con attacco alto, in sostanza uno short long. Scusate il bisticcio dei termini ma a volte si può uscire anche dai canoni. Citiamo, giusto per la cronaca, il doppio long arm ovvero un bracciolo dai 2,5 metri in su.
Il pater noster è un trave che permette l’alloggiamento di due o più braccioli, normalmente di lunghezza simmetrica (circa 80 cm.) o differenziata.
Un breve cenno su come realizzare gli attacchi per i braccioli sul trave. Sullo spezzone di filo di lunghezza adeguata inseriamo nell’ordine: uno stopperino in gomma di piccolo diametro (deve entrare a forza nel nylon per garantire una buona tenuta) una perlina, una girella in acciaio (io uso le Reflex “estreme” nella misura del 6 o dell’8) altra perlina e altro stopperino. All’estremità verso il piombo inserisco un paio di sferette forate in gomma morbida che servono da salvando in caso una preda di buone dimensioni dovesse far scorrere in giù l’attacco, poi una girella in acciaio, (la citata  Reflex del n° 4 che, se pur di dimensioni contenute, hanno un carico di rottura di 90 Kg). Alla girella attacco un moschettone robusto che serve ad agganciare il piombo. Preciso che ho indicato l’uso degli stopperini in plastica come fermi per una questione di praticità. In effetti, a surf, io faccio i blocchi con dei nodini di filo (quello per legare gli anelli delle canne) o dello spago cerato non molto grosso. Al limite si può usare del nylon dello 0.30. Come finezza estrema possiamo bloccare il nodo con una goccia di attack (usate la loctite 406, insuperabile per questo scopo). Lasciate perdere i vari ganci, gancetti e microagganci. Non scaricano le torsioni prodotte dalla corrente e soprattutto non reggono la trazione di pesci di una certa grandezza. Usate solo le girelle di buona qualità senza effettuare brillature e treccine del finale che servono soltanto ad indebolire il nylon. Non siamo in gara, non ci sono orologi da controllare, stiamo affrontando una sfida personale con il mare in condizioni difficili che potrebbe regalarci il pesce della vita.
Torniamo ai travi.
I miei travi, riservati al L.A. ed allo short basso, sono molto ridotti in lunghezza: in pratica 25/30 cm. Infatti, partendo dalla considerazione che, se l’attacco è in basso, vicino al piombo, e non ho necessità di spostare la girella che tiene il bracciolo se non di pochi centimetri, è superfluo realizzare un trave da un metro e più di lunghezza. Quei pochi cm che servono a  tenere perline, girelle, moschettone, piombo, asola ecc., sono più che sufficienti allo scopo. Ne beneficerà invece l’azione di lancio, lo stivaggio dei travi nella cassetta, l’azione di riavvolgimento del filo nella bobina, con meno possibilità di andare ad incastrare il gancio di tenuta del trave negli anelli della canna ed il portafogli per il minor spreco di filo.  Volevo citare un piccolo accessorio che spesse volte si rivela prezioso in termini di gittata: il bait clip o ferma esca. E’ un piccolo aggeggio che mantenendo il bracciolo aderente al trave in fase di lancio, agevola il lancio stesso che non sarà influenzato dallo sfarfallamento in volo del terminale, oltre a preservare l’esca dall’attrito con l’aria e farla arrivare a destinazione nelle migliori condizioni possibili. Affinché il bait clip funzioni a dovere il bracciolo dev’essere ben teso pena il mancato sgancio nel momento dello splash. In commercio ve ne sono diversi tipi. La Stonfo ne produce uno scomponibile. E’ molto pratico in quanto può essere installato e rimosso facilmente al momento ma è poco stabile e richiede il corretto riposizionamento ad ogni lancio. I più sicuri ritengo che siano quelli della “Breakaway” nei vari modelli (RC1, IMP1, IMPACT SHIELD) anche se alcuni devono essere pre-montati.
Il long arm è un terminale da ricerca per ogni distanza. Per la sua lunghezza soffre la corrente ma quando rimane operativo è micidiale in quanto conferisce all’esca un movimento naturale sfruttando anche le minime fluttuazioni del moto ondoso. Può essere “alleggerito” o “flotterizzato”  con soluzioni galleggianti sia esterne (c.d. zatterino, cioè galleggiantino di vari materiali da posizionare sul bracciolo ad una certa distanza dall’esca) che interno all’esca (c.d. ciao ciao, cioè pezzetto di polistirolo o altro materiale da inserire all’interno dell’esca). Queste soluzioni a volte possono fare la differenza nello stimolare il pesce oltre a garantire una maggior tenuta con terminali tanto lunghi. In caso di aggrovigliamento io consiglio, prima di accorciare la lunghezza, di aumentare il diametro del nylon. Ricordate che in condizioni da surf, con acque velate o cupe, un bracciolo dello 0.40 o 0.50 non deve assolutamente stupire. E’ un calamento da riservare principalmente ai predatori ma spesso e volentieri riesce ad ingannare anche i saraghi
Lo short è un calamento da usare in caso di corrente sostenuta ma non solo nel senso che vi sono condizioni in cui il pesce o una specie ittica vengono maggiormente sollecitati da un bracciolo corto che da uno lungo. Destinato a qualunque tipo di preda.
Lo short rovesciato è un terminale che a mio modo di vedere può fare la differenza. Tiene magnificamente la corrente, è poco soggetto a grovigli ed è meno propenso a raccattare le impurità che aleggiano in prossimità del fondo. Ideale per l’utilizzo nella schiuma a breve distanza. Personalmente lo uso sempre, nella versione da 150 cm., in accoppiata con il L.A. Anche in questo caso non c’è una destinazione specifica di prede. Nella versione più lunga può ingannare sia predatori che grufolatori.
Il pater noster è un terminale da altissima turbolenza. Viene impiegato quando le altre soluzioni hanno dato forfait. La tenuta è garantita anche in condizioni proibitive, arrivando ad utilizzare, in certe situazioni braccioli da 30 cm. Permette inoltre di “sondare il terreno” nel senso che potendo utilizzare due esche diverse, si potranno avere più chance oltre a verificare quella che è stata più apprezzata. Nessuno ne vieta ovviamente l’utilizzo in normali condizioni, con braccioli più lunghi, considerata la pluralità di insidie. Vista la lunghezza contenuta dei braccioli ritengo sia più indicato per i grufolatori. Il diametro dei braccioli è da rapportare alle condizioni del mare ed alle prede che speriamo di catturare. Diciamo comunque che non è conveniente scendere sotto lo 0.25.
Un brevissimo cenno ai piombi. In fase di scaduta della mareggiata, quando le condizioni non sono proibitive e le correnti affrontabili, si può tentare l’uso di piombi a bassa tenuta ma di foggia aerodinamica che aiutano un po’ nel lancio (roccobomb, roccotop, AB1 ecc.) In condizioni di forte turbolenza dobbiamo per forza di cose ricorrere ai piombi ad alta tenuta che, in ordine di presa, sono: la sfera, la piramide e lo spike. La sfera va utilizzata mediante l’introduzione nel foro di una vite ad occhiello. Ricordiamo che i calamenti a surfcasting sono tutti con piombo terminale. Le soluzioni scorrevoli non sono indicate per questa disciplina. Le grammature sono quelle che le condizioni del mare ci richiederà, ma parlando di surf il range va dai 125 gr fino alla portata massima della canna.
Gli ami. Nella nostra disciplina c’è poco da sbizzarrirsi con la fantasia. Ami grossi e robusti e comunque da rapportare alle esche che, in linea di massima sono anch’esse corpose. L’unica scelta che possiamo effettuare è fra beack e aberdeen. I primi sono i così detti a becco d’aquila: ami robusti a gambo corto, filo abbastanza grosso e normalmente dotati di occhiello e con punta dritta o disassata. Sono impiegabili con qualunque tipo di esca nelle numerazioni dal 4 al X/0. Io li impiego nella misura più piccola nella ricerca dei saraghi avendo notato che misure estremamente grosse a volte non favoriscono l’ingoio di questi sparidi dalla bocca piuttosto piccola. Non vi create problemi per l’occhiello perché anche con americani di buone dimensione non ci sono problemi a farli scorrere.
L’aberdeen è un amo a gambo lungo a filo medio fine. E’ un amo piuttosto leggero rispetto al beack e quindi meno robusto. Va impiegato pertanto in quelle situazioni di ricerca del pesce in corrente quando si vuol mantenere l’esca piuttosto leggera. E’ particolarmente indicato con i filetti di sarda ma anche con gli anellidi. Anche qui le misure da impiegare sono identiche al beack.
Per finire questa carrellata facciamo un accenno veloce alle esche. 
Le esche devono essere corpose e proteiche. Ricordiamo che il periodo migliore del surfcasting coincide con la stagione invernale, anche se una bella mareggiata estiva deve comunque farci affilare le armi. Quindi, in primis le varie esche di pescheria: sarde, calamari, seppie, fasolari, cannolicchi, murici ed alcuni vermi di provata solidità quali americani e bibi. Nella stagione invernale sono da preferire i molluschi/cefalopodi in quanto la sarda e i pesci esca non espandono i loro effluvi a causa della bassa temperatura dell’acqua. Bisogna quindi giocare più su un fattore visivo che olfattivo. I molluschi, specie se freschi, sono dotati di una rifrangenza naturale che stimola l’istinto delle nostre prede anche in condizioni di acqua torbida. Impiegheremo le varie parti del corpo come i tentacoli, la testa ed il mantello rafforzato con qualche giro di filo elastico.
Personalmente devo dire che non ho grande fiducia nel trancio di sarda forse perché l’impiego di quest’esca mi ha premiato quasi esclusivamente con la cattura di gronchi. Trovo invece eccellente l’impiego di filetti mignon di sarda da 2/3 cm. che spesso si sono rivelati micidiali con i saraghi. Una menzione speciale voglio fare ad un piccolo cefalopode che viene chiamato “copolaricchio” o “occhio di canna” o “cappuccetto” (non conosco il termine dalle nostre parti) è in sostanza una seppiolina in miniatura dal mantello tondo e privo di osso, dotato di una straordinaria rifrangenza. Vi assicuro che è l’asso nella manica per saraghi, spigole ecc. Spesse volte io ricorro all’accoppiata di due esche come l’americano con la seppia, il cannolicchio con il fasolare, la sarda con il calamaro. L’importante è non fossilizzarsi su un’esca che magari non ci dà risultati ma operare una rotazione di quelle che abbiamo dietro su vari tipi di calamenti.
Volevo, in conclusione, fare due considerazioni di carattere generale.
Ci troveremo spesso, nella nostra disciplina, ad operare in condizioni difficili e disagevoli. Improntiamo le nostre montature al massimo della semplicità e senza lasciare nulla al caso. Rifare un bracciolo richiede solo qualche minuto di tempo e non lesiniamo a sostituirli se notiamo il filo anche appena deteriorato. Non ostiniamoci a pescare con una paratura che dopo cinque minuti è irrimediabilmente aggrovigliata: in questo caso stiamo solo sprecando del tempo. Cambiamo tutto fino a che avremo trovato qualcosa di funzionale. Nelle nostre condizioni l’importante è riuscire a stare in pesca. Rispettiamo il mare rilasciando le prede piccole e accontentiamoci se il mare, quel giorno ci ha regalato un pesce da incorniciare.
Alla prossima
 

Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: OLTREMARE on March 17, 2008, 10:42:38
Eccovi un campionario di zavorre fra le più usate nel surfcasting.
A sinistra quelli ad alta tenuta, a destra quelli a media e bassa tenuta ma più aerodinamici
(https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg521.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg521%2F5726%2Fpiombijq8.jpg&hash=17963b6819afd468ae9d4a9ee7b760f1)


A breve vi posterò qualche immagine di travi. Quelle che ho fatto sono venute una schifezza.
Ciao
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: OLTREMARE on March 26, 2008, 10:00:32
Ed eccovi un'esemplificazione dei pochi travi da me usati a SC, ma che ovviamente possono essere impiegati nella pesca a fondo e beach ledgering

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg404.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg404%2F307%2Ftravirep1.jpg&hash=af14b660743cfbc100029ffb3dd40e07) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

Da sinistra a destra: lo short rovesciato, il pater noster, il mini trave per short e long arm


Esempio di innesco combinato: cannolicchio + fasolare su long arm con aberdeen n°1
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg404.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg404%2F9866%2Fesca1rpc5.jpg&hash=c8ccbe68736f5bcde101a27456058625) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)


Scopolaricchio o occhio di canna su long arm attaccato in alto (in pratica uno short rovesciato molto lungo) con beak n° 4
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Americano su long arm con aberdeen n°1 con mini trave
[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg249.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg249%2F5641%2Fesca2rez8.jpg&hash=81f494b65445089f90fdf0d3c415c3f2) (http://[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DAVIDE^ on August 07, 2008, 08:55:40
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Preciso che ho indicato l’uso degli stopperini in plastica come fermi per una questione di praticità. In effetti, a surf, io faccio i blocchi con dei nodini di filo (quello per legare gli anelli delle canne) o dello spago cerato non molto grosso. Al limite si può usare del nylon dello 0.30. Come finezza estrema possiamo bloccare il nodo con una goccia di attack (usate la loctite 406, insuperabile per questo scopo).


Ho sempre utilizzato la colla cianoacrilica (del tipo attack per intenderci) per arrestare i nodini bloccaperlie al trave.
Alcuni dicono che danneggia il nylon e la sconsigliano.
Personalmente credo che, utilizzando monofili robusti (dallo 0,40 in su)  il danno sia minimo ed il carico di rottura resti comunque soddisfacente.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: OLTREMARE on August 07, 2008, 09:28:26
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Ho sempre utilizzato la colla cianoacrilica (del tipo attack per intenderci) per arrestare i nodini bloccaperlie al trave.
Alcuni dicono che danneggia il nylon e la sconsigliano.
Personalmente credo che, utilizzando monofili robusti (dallo 0,40 in su)  il danno sia minimo ed il carico di rottura resti comunque soddisfacente.
Ti confesso Davide che l'attack lo uso poco e quelle poche volte lo adopero sui nodini di stop e mai direttamente sul filo. Quello normale ho notato che dopo un pò si scioglie a contatto con l'acqua. Il loctite 406 è decisamente superiore.
Comunque con mare grosso e nella speranza di grosse prede ho definitivamente risolto il problema degli stopper/nodini. Se guardi l'ultima foto del mio report, quella con il minitrave e l'americano, magari ingrandendola un pò, potrati vedere che non c'è il solito apparato "stopper, perlina, girella, perlina stopper" ma una girella a tre vie in acciaio dotata di perline (ottime quelle della reflex). In alto la aggancio allo shock, in basso allo spezzone di filo che porta il piombo e di lato ci attacco il finale. Questa soluzione ha il difetto di rimanere fissa nel senso che non puoi alzare o abbassare il bracciolo come nel caso degli stopper, ma ha il grosso pregio che con qualunque trazione non si muove di un millimetro.
Ciao
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DRAYCON^ on September 17, 2009, 17:49:22
Complimenti oltremare! Bellissimo capitolo! Volevo farti due domande, una sui bait clip! Sinceramente è la prima volta che ne sento parlare e non ne ho mai visti! Mi sapresti dire più in specifico come si usano e come sono fatti, intendo quelli della Breakaway visto che tu stesso hai detto sono i più affidabili! Un'altra domanda sulle esche! Oltre a quelle che hai menzionato i bigattini sono una buona esca? magari mettendone su un'amo circa 6 o 7, hanno una buona rinfrangenza e sopratutto resistenza al lancio?
 ;D
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: Predatore on September 17, 2009, 23:00:17
Mi permetto di risponderti io ma ti dico gia in amicizia che parte della domanda che hai fatto ti farebbe condannare al rogo da ogni sceer.     
I bait fondamentalmente più usati per quanto riguarda Breakaway sono 3 tipi. Vanno usati in base al tipo di esca e al dove si mettono ti spiego meglio,
1 Impact shields "Ombrellino" serve quando usi esche corpose stranci di pesce, cefalopodi ecc. ecc. serve per clippare basso
2 IMP1 "bait semplice" serve per esche medie bibi, americano, cardium, cannolicchio e chi piu ne ha più ne metta serve per clippare basso
3 Relay clip bait per clippare alto per chi lo usa ad orate (obligatorio clippare nel pendolum) in modo d'avere un log arm attacco basso molto performante nel volo o utili anche nei casi di doppio bait clip

Perchè si usano? Servono per evitare sfarfallamenti dell'esca nel lancio e di coseguenza perdita di metri che con esche corpose e vento in faccia diventa abbastanza evidente.

Come si usano per clippare basso le esche esiste una sola montatura:

SNODO: (dall'alto al basso) crimp, perlina, girella, perlina, mollettina, perlina, crimp

BAITCLIP: Imp1 per esche poco voluminose, impact shield per le voluminose.

TERMINALE: la lunghezza deve essere tale da caricare lievemente la mollettina ammortizzatrice.

FERMAESCA (obbligatorio): perlina di buone dimensioni o dischetto bloccato da stopper.


Per clippare basso le esche esiste una sola montatura:

SNODO: (dall'alto al basso) crimp, perlina, girella, perlina, mollettina, perlina, crimp

BAITCLIP: Imp1 per esche poco voluminose, impact shield per le voluminose.

TERMINALE: la lunghezza deve essere tale da caricare lievemente la mollettina ammortizzatrice.

FERMAESCA (obbligatorio): perlina di buone dimensioni o dischetto bloccato da stopper.

mollettina pressochè obligatoria sostituibile con tubicino in silicone ma..... non performante uguale io uso le le gemini


Esiste anche tra virgolette un clippaggio Extremo quello del PN per condi limite alla mira di sagaghi, per clippare braccioli corti tipo quelli di un PN adopero le Breakaway cascade swivel com un IMP1 finale e devo dire che mi trovo benone mi è capitato di dover clippare esche sostanziose per la ricerca in montata (quindi con il vento alla max potenza "in faccia") e devo dire che il lancio migliorava sensibilmente.

BIGATTINO inferno   ;D Pensa alle condizioni meteomarine in cui si pratica il surf casting e capirai, immagina che un pesce per cercar di resistere alle correnti e poter cercar cibo in quel tumulto spreca molte calorie e quindi.......ne cerca molte il bigattino poi mal lo vedo appuntato ad un amo del 2 con un finale del 0.35/0.40.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on February 27, 2010, 17:41:22
ragazzi ho  bisogno di un parere urgente lunedi andrò a pesco e devo costruire dei nuovi travi di diametro del 0,60 come stopper vorrei usare del filo cerato l'unico che ho tovato in merceria a me sembra spesso per intederci sembra avere un diametro se paragonato ai fili da pesca ad un 0,40 giù di li che dite va bene o troppo spesso grazie.... risondete per favore che alle 8 chiudono i negozi... ciaoo
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: Saragone on February 27, 2010, 18:23:39
va bene un normalissimo filo per cucire!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on February 28, 2010, 00:53:26
provero con quello o anche con del nylon  dello 0,30 ciao e grazie
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: vinonovello on March 02, 2010, 18:58:06
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ragazzi ho  bisogno di un parere urgente lunedi andrò a pesco e devo costruire dei nuovi travi di diametro del 0,60 come stopper vorrei usare del filo cerato l'unico che ho tovato in merceria a me sembra spesso per intederci sembra avere un diametro se paragonato ai fili da pesca ad un 0,40 giù di li che dite va bene o troppo spesso grazie.... risondete per favore che alle 8 chiudono i negozi... ciaoo
credo che del filo cerato dello 0,10 0,15 dovrebbe andar bene!
se lo trovi fammi sapere quanto ti è costato,io ho comprato anni fa una bobina da 1000 metri senza misure e senza marca ed ora è terminata!
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va bene un normalissimo filo per cucire!

il filo da cucito ha tenuta senza colla cianoacrilica?
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: Saragone on March 02, 2010, 19:23:05
Stretto bene sul filo,non serve nessuna colla...
Lo uso da una vita al posto degli stopperini in gomma...
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 02, 2010, 19:27:59
con quante spire fate l'uni per i nodini sul trave??
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: vinonovello on March 02, 2010, 20:20:37
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con quante spire fate l'uni per i nodini sul trave??
io con 5 spire! ho visto altri farli con 3 ed altri ancora con più di 5!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^OLTREMARE^ on March 03, 2010, 08:02:07
Se vi capita, provate anche il "power gum" per fare gli stopper, vi garantisco che è insuperabile.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 03, 2010, 08:33:50
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Se vi capita, provate anche il "power gum" per fare gli stopper, vi garantisco che è insuperabile.

perdona l'ignoranza in materia ma cosa sarebbe??dove lo si compra?? ciao e grazie
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^OLTREMARE^ on March 03, 2010, 09:38:39
Il power gum è un filo elastico utilizzato prevalentemente nel carpfishing come ammortizzatore.
digita la parola su qualunque motore di ricerca e vedrai che lo trovi anche in italia. Normalmente si trova in diametri piuttosto elevati (1.0 - 1.50) ma per il nostro uso è meglio qualcosa di più sottile tipo uno 0.40 -0.50. In pratica sostituisce gli stopper e i nodi di fermo fatti con diversi materiali. La tenuta è eccellente e non rovina il nylon.
Ciao
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ivo on March 03, 2010, 09:49:38
Poggino se vuoi ti mando in MP il link dove acquistarlo
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: vinonovello on March 03, 2010, 15:17:23
manda manda!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 05, 2010, 12:10:28
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Poggino se vuoi ti mando in MP il link dove acquistarlo


grazie ivo attendo tue notizie....
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 05, 2010, 12:11:38
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Il power gum è un filo elastico utilizzato prevalentemente nel carpfishing come ammortizzatore.
digita la parola su qualunque motore di ricerca e vedrai che lo trovi anche in italia. Normalmente si trova in diametri piuttosto elevati (1.0 - 1.50) ma per il nostro uso è meglio qualcosa di più sottile tipo uno 0.40 -0.50. In pratica sostituisce gli stopper e i nodi di fermo fatti con diversi materiali. La tenuta è eccellente e non rovina il nylon.
Ciao

grazie oltremare....
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ivo on March 05, 2010, 12:14:38
Ti mando il link in MP per evitare pubblicità
ciao a presto
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 05, 2010, 12:21:54
grazie.....    ;D
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 17, 2010, 19:25:03
ragazzi  ho un problama i miei nodini sul trave non reggono...slittano.. ho provato sia coil cotone sia con nylon dello 0.30 un bel nodo uni a 5 spire...prima di comprare il power gum mi sapreste dire come posso risolvere tali problemi??grazie...
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: riottoli on March 17, 2010, 22:30:27
cianoacrilico!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 18, 2010, 08:58:20
senza incollarli non si può fare nulla??
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: greybear on March 18, 2010, 09:47:36
prova a fare il nodo cn il filo elastico grosso ke si vende in merceria x riparare le mutande et simili
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ivo on March 18, 2010, 11:20:57
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senza incollarli non si può fare nulla??

Hai già provato anche con la lana?
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 18, 2010, 11:36:47
ancora no.... devo provare però...
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ivo on March 18, 2010, 11:42:52
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ancora no.... devo provare però...

guarda che d'asciutta, la lana, scivolerà ma una volta bagnata dovrebbe stare ferma.
ciao ciao
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: spaghitu on March 18, 2010, 18:31:32
una volta usavo fare il joint scorrevole (stopper-perlina-girela-perlina-stopper), ora non più, mi porto travi già montati con joint sia alti che bassi da usare in base alle circostanze.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^OLTREMARE^ on March 19, 2010, 09:24:15
Spago cerato, power gum e, come ultima ed extrema ratio, i crimps magari con l'interno siliconato.
Personalmente ho risolto in modo definitivo la questione in questa maniera: al capo dello shock attacco un gancetto in acciaio (fast C o peg peo) coperto da guaina. Il trave è così realizzato: girella a tre vie in acciaio dotata di due perline. L'anello superiore della girella tripla lo aggancio al fast C. All'anello inferiore lego lo spezzone di filo che fungerà da trave (e quindi termina con il piombo). All'anello laterale della tripla lego il bracciolo. In questa maniera non c'è nessun pericolo di slittamento. L'unico inconveniente è che lo snodo non può essere spostato.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: POGGINO on March 19, 2010, 13:58:26
bella idea quella della girella a tre ma purtroppo sono fissato sugli snodi mobili per avere un trave poliedrico comprerò il filo cerato...    (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^OLTREMARE^ on March 20, 2010, 08:29:24
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bella idea quella della girella a tre ma purtroppo sono fissato sugli snodi mobili per avere un trave poliedrico comprerò il filo cerato...    (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)

Per gli attacchi bassi uso dei mini travi da 10-15 cm. Per gli attacchi alti travi da 120 a 170cm. Nel tempo che impieghi a far slittare lo snodo io ho già sostituito il trave.
Ciao
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^NONNOROBY^ on March 20, 2010, 09:12:47
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ragazzi  ho un problama i miei nodini sul trave non reggono...slittano.. ho provato sia coil cotone sia con nylon dello 0.30 un bel nodo uni a 5 spire...prima di comprare il power gum mi sapreste dire come posso risolvere tali problemi??grazie...
Ti espongo il metodo che uso io.
Anzittutto premetto che il joint scorrevole è antiproducente, sia perché durante lo scorrimento abrade il filo, sia perché è soggetto ad allentarsi dopo che lo sposti 2-3 volte.
Per fare il nodino di fermo sui fili grossi (da 0.50 mm in su) uso uno spezzone di trecciato da 0.20-0.30 mm: per facilitare lo slittamento delle classiche 5 spire uso una goccia di olio e poi stringo tirando i capi con due pinze.
Sui fili più sottili uso invece il cordoncino di nylon che usano i pescatori professionisti per aggiustare le reti (ne esistono di vari diametri). Anche qui lubrifico con una goccia d'olio ma stringo i due capi con le mani e non con le pinze.
Tra le perline metto quel tipo di girella che da una parte ha l'occhiello e dall'altra un foro direttamente sul corpo (purtroppo non mi ricordo il nome), che ha il pregio di non rimanere 'cascante' ma bella dritta. Oppure, ancora meglio, il Fast Connector della Stonfo che, essendo dotato di gancetto, consente un cambio rapido dei braccioli. Entrambe le soluzioni consentono la rotazione su due assi, anzichè su un solo asse come la girella a tre vie.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DRAYCON^ on March 20, 2010, 17:22:20
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Tra le perline metto quel tipo di girella che da una parte ha l'occhiello e dall'altra un foro direttamente sul corpo (purtroppo non mi ricordo il nome), che ha il pregio di non rimanere 'cascante' ma bella dritta. Oppure, ancora meglio, il Fast Connector della Stonfo che, essendo dotato di gancetto, consente un cambio rapido dei braccioli. Entrambe le soluzioni consentono la rotazione su due assi, anzichè su un solo asse come la girella a tre vie.
Ciao Nonnoroby!! Se non è di disturbo potresti postare qualche immagine di queste girelle da te monzionate? Grazie mille!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^NONNOROBY^ on March 20, 2010, 22:41:39
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Ciao Nonnoroby!! Se non è di disturbo potresti postare qualche immagine di queste girelle da te monzionate? Grazie mille!
Ecco qua:

BAD BASS MICRO MURPHY (esistono sia col gancetto che con l'anello)

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/murphy.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg440.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg440%2F3977%2Fmurphy.png&hash=63e1c35707593804b29ba80025c4aa38) (http://img440.[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/badbass.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg401.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg401%2F3340%2Fbadbass.png&hash=a61a046cb9feb8389aad43bc96e83045) (http://img401.[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

STONFO FAST CONNECTOR

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/fast.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg175.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg175%2F8127%2Ffast.png&hash=d0dacb6ea5cccba0cdc5ff715544afb1) (http://img175.[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)

[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE]/i/fast2.png/](https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/proxy.php?request=http%3A%2F%2Fimg90.%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%5BIMMAGINE+NON+DISPONIBILE+SI+PREGA+GLI+AUTORI+DI+RICARICARE+LE+IMMAGINI+GRAZIE%5D%2Fimg90%2F7858%2Ffast2.png&hash=c81874894784f8c0ab242e948eb4c0ea) (http://img90.[IMMAGINE NON DISPONIBILE SI PREGA GLI AUTORI DI RICARICARE LE IMMAGINI GRAZIE)
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DRAYCON^ on March 21, 2010, 20:09:53
Grazi mille Nonnoroby! A differenza delle clasiche girelle, le micromurphi della bad bass che vantaggi offrono?
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^NONNOROBY^ on March 22, 2010, 05:31:18
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Grazi mille Nonnoroby! A differenza delle clasiche girelle, le micromurphi della bad bass che vantaggi offrono?
Bhe, dalle figure dovresti arrivarci da solo....
Le micro murphy ed i fast connector si mantengono perpendicolari al trave (al contrario della girella normale, che tende a 'cascare' verso il basso), per cui il bracciolo resta più staccato dal trave. Inoltre il micro gancio consente una rapida sostituzione del bracciolo.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DRAYCON^ on March 22, 2010, 17:59:03
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Bhe, dalle figure dovresti arrivarci da solo....
Le micro murphy ed i fast connector si mantengono perpendicolari al trave (al contrario della girella normale, che tende a 'cascare' verso il basso), per cui il bracciolo resta più staccato dal trave. Inoltre il micro gancio consente una rapida sostituzione del bracciolo.
Capito tutto!! Grazie mille Nonnoroby!!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: chef84 on October 15, 2010, 20:58:09
salve ragazzi del forum...io uso sempre come shok leader un multifibra e vorrei iniziare a costrurimi delle travi per un fatto di comodità e velocità.Mi date qualche consiglio sul tipo di monofilo o trecciato da usare per sviluppare queste travi ricordandovi sempre che come shok leader uso il trecciato e di che diametro va usato....IN bobbina uso 0,20 è 0.25 con entrambi shok dello 0,20 trecciato.GRAZIE
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DRAYCON^ on October 16, 2010, 16:03:58
Ciao chef!
Il diametro del trecciato come shock leader varia a seconda del piombo che vuoi lanciare! Credo che uno 0.25 ti regga piombi anche da 150gr! Per quanto riguarda il trave fatto con il trecciato questo deve essere dello stesso diametro dello shock! Nel trave metterai poi i vari snodi (stopper, perlina/e, girella, perlina/e, stopper) con i relativi braccioli, a seconda del calamento che vorrai utilizzare! A un capo del trave farai un'assola che andrà a collegarsi alla girella con moschettone legata allo shock, mentre all'altro capo del trave, legherai un'altra girella con moschettone per attaccare il piombo!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^SURFMASTER76^ on October 17, 2010, 01:54:51
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Credo che uno 0.25 ti regga piombi anche da 150gr!

Quoto.

Ciao chef84,
lo shock leader in multifibra va benissimo, ma per il trave ti consiglio un nylon dello 0,45/0,50 perchè essendo più rigido rispetto ad un multifibra ti evita, o almeno, ti limita i problemi di ingarbugliamento dei braccioli. Altro aspetto da non sottovalutare è che il nylon è più resistente all'eventuale sfregamento su qualche scoglio che si potrebbe trovare sul fondale.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: mikoroma on December 07, 2010, 11:40:13
oltremare complimenti per il post veramente professionale.
A supporto di quanto hai detto su "occhio di canna" o  "cappuccetto" oltre ad essere un'esca letale per saraghi-spigole l'ho utilizzato con ottimi frutti anni fa' per le orate a lampedusa che nonostante avessi arenicola/bibi/americano/cannolicchio mangiavano solo su quest'esca!!!
ho notato infatti che le nostre "prede" tipiche hanno un'alimentazione che varia al variare dei luoghi di pesca, oltre alla stagionalita' e la tipologia di spot.
Sui calamenti personalmente uso quasi sempre lo short rovesciato con lunghezza variabile al variare delle condizioni marine, generalmente sempre abbondante  calabria !! 
a presto
 
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: Antares on January 26, 2011, 14:39:03
scusate ed invece gli stopper normali, quelli che si vendono appositamente nei negozi di pesca come funzionano?? come si montano?? ancora non l'ho capito perchè non l'ho mai visti di persona e mai provati.. grazie
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^OLTREMARE^ on January 27, 2011, 23:09:05
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scusate ed invece gli stopper normali, quelli che si vendono appositamente nei negozi di pesca come funzionano?? come si montano?? ancora non l'ho capito perchè non l'ho mai visti di persona e mai provati.. grazie
Li trovo più indicati per le condizioni più tranquille di PAF e Beach in quanto tendono a scorrere sotto trazione o se vengono spostati frequentemente. In pratica in una bustina trovi un dischetto o anello di plastica al quale sono annodati gli stopper tramite un sottile filo metallico doppiato. Ogni stopper è trapassato da un singolo filo metallico. Dall'altra parte trovi un'asola. Devi prendere il nylon dove vuoi inserire lo stopper, infilare un capo per alcuni cm. nell'asola metallica e formare un'altra asola con il nylon che terrai ferma con due dita. Con due dita dell'altra mano spingi lo stopper e lo fai passare dall'asola metallica a quella del nylon (magari umettando le due parti. Una volta che ha superato l'asola del nylon sposti lo stopper dove vuoi. Vabbè a farlo è una cretinata, a spiegarlo un pò meno. Personalmente ti consiglio, al posto degli stopper, dei nodi di fermo fatti con filo per legare gli anelli, spago cerato, power gum o, sempre per condizioni di pesca leggere, usare le colle apposite.
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: Antares on January 28, 2011, 15:39:31
Grazie mille Nicola sempre gentilissimo.. però mi potresti indicare cortesemente dove posso trovare (anche in MP) il filo cerato oppure il filo per legare gli anelli??? grazie
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DANIELEESPOSITO70^ on January 28, 2011, 17:08:16
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Grazie mille Nicola sempre gentilissimo.. però mi potresti indicare cortesemente dove posso trovare (anche in MP) il filo cerato oppure il filo per legare gli anelli??? grazie
Ciao Antares

in attesa che ti risponda Nicola, provo ad aiutarti io:

il filo per legare gli anelli lo dovresti reperire tranquillamente nei negozi di pesca. Se non erro sono dei rotolini da 100 mt, disponibili in varie colorazioni.

Per il filo cerato, un buon escamotage potrebbe essere quello di utilizzare il filo interdentale...

Comunque Nicola sicuramente ti darà ulteriori dritte in merito...

A presto
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: Antares on January 28, 2011, 17:33:54
Grazie Daniele per la risp.. Io però sinceramente ho sentito che il filo interdentale in realtà non va tanto bene..... infatti volevo sapere qual'è la differenza tra filo per legare gli anelli e tra il power gum.. in modo da comprare il migliore..
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^DRAYCON^ on January 28, 2011, 18:09:36
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Devi prendere il nylon dove vuoi inserire lo stopper, infilare un capo per alcuni cm. nell'asola metallica e formare un'altra asola con il nylon che terrai ferma con due dita. Con due dita dell'altra mano spingi lo stopper e lo fai passare dall'asola metallica a quella del nylon (magari umettando le due parti. Una volta che ha superato l'asola del nylon sposti lo stopper dove vuoi.
Avee! Finalmente ho capito come si fa! Ne ho parecchi di questi cosi nella mia valigetta, ma non avevo mai capito come diavolo facevo a farli passare dal filo metallico al nylon! Grazie mille Nicò!
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: ^OLTREMARE^ on January 28, 2011, 23:28:15
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Grazie mille Nicola sempre gentilissimo.. però mi potresti indicare cortesemente dove posso trovare (anche in MP) il filo cerato oppure il filo per legare gli anelli??? grazie

Daniele ti ha già detto tutto. Io posso aggiungere qualcosa sul power gum. Personalmente lo reputo superiore a tutte le altre soluzioni, specie per travi dedicati alla PAF anche con mare un pò mosso. In poche parole lo trovo molto valido nei diametro 0.30/0.40. Nelle misure superiori lo trovo difficile da annodare e da stringere (almeno quello che ho io). Lo spago cerato lo si trova generalmente dai calzolai o da chi gli fornisce i prodotti.


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Avee! Finalmente ho capito come si fa! Ne ho parecchi di questi cosi nella mia valigetta, ma non avevo mai capito come diavolo facevo a farli passare dal filo metallico al nylon! Grazie mille Nicò!
Fai qualche prova e ti accorgerai che è ancora più semplice della mia spiegazione.  (https://www.calabriapescaonline.it/home/forum/Smileys/piombo/36_1_11.gif)
Title: Re: IL SURFCASTING ...questo sconosciuto - 4 - l'apparato pescante
Post by: Antares on January 29, 2011, 13:58:15
grazie per le risposte Nicola.. penso che proverò con il filo per legare gli anelli ( sempre se lo trovo).. poi ti dico se riesco a fare questi stopper.. grazie ancora