Molti pescatori sono titubanti se effettuare la ferrata o meno, ma non tanto per la convinzione se sia efficace o meno (tutti sono convinti della sua efficacia), quanto per la 'paura' di non saper calcolare i tempi esatti e di togliere, in questo modo, 'l'esca di bocca dal pesce'.
Questo timore è più diffuso di quanto si possa immaginare ed attanaglia anche i pescatori più esperti. Quante volte è capitato a ciascuno di noi di aspettare 'la seconda tirata' prima di dare la ferrata e di aspettarla invano? O, viceversa, di essere stati prontissimi a ferrare e di averlo fatto a vuoto?
Per quanto mi riguarda, pur vivendo ancora questi episodi di titubanza nonostante i tanti anni di pesca, ritengo la ferrata come elemento indispensabile nella fase finale della pesca e la pratico in tutte le occasioni.
Non ritengo invece la ferrata come elemento di rottura di bracciolo o di lenza madre se non in quei casi in cui l'uno o l'altra non avessero già dei difetti pregressi che mi erano sfuggiti, in quanto in tutti questi anni di pesca mi sarà capitato una o due volte.