Ciao Roberto
quando faccio certe affermazioni e storco il naso lo faccio in base ad esperienze personali e a dati di fatto che mi confermano che chi affronta situazioni di vero surf non ricorre a questi accessori. Io li utilizzavo tanto quando facevo le gare ma quando si presentavano situazioni di mare veramente mosso dalla cassetta saltavano fuori i travi con perline e girelle. Per quanto grossi possano essere hanno dei limiti. A surf vengono spesso impiegati braccioli costruiti con grossi diametri di filo difficili da incastrare nei gancetti di cui sono provvisti o addirittura da far passare nel tubetto di silicone. Questi accessori hanno un costo elevato per una bustina che di solito ne contiene 4/5. Con lo stesso esborso, utilizzando le girelle ci costruisci il quadruplo di travi. Ma la cosa che mi ha fatto definitivamente convertire al classico snodo perlina/girella (anche a mare calmo) è la tenuta ai grovigli: per la mia esperienza non c'è paragone.
Io utilizzo travi separati per il vantaggio della velocità nel cambiarli ma devo dire che il trave solidale è insuperabile in caso di sporco oltre ad offrire una tenuta superiore. Generalmente, chi ricorre al solidale, a fine pescata taglia tutto lo shock e lo rimonta la volta successiva senza far passare tutto negli anelli.
Ciao
Ciao Nicola,
non ho mai avuto il minimo dubbio che qualsiasi tua affermazione non provenga dalla tua esperienza diretta e mai ne avrò, così come sono sicuro che tu non l'hai mai avuto nei miei riguardi.
Il fatto è che le esperienze che ciascuno acquisisce sono altrettanto valide di quelle acquisite da altri e che spessissimo l'utilizzare un metodo piuttosto che un altro si riduce il più delle volte ad una questione di gusti personali, come abbiamo entrambi sempre convenuto in tantissimi nostri post.
Di solito chi segue i suggerimenti di un'altra persona lo fa perché non ha ancora sviluppato una propria esperienza consolidata (chi ha già una propria esperienza che da risultati positivi, ti assicuro che se ne frega bellamente dei suggerimenti di terze persone e continuerà per la sua strada), e questa persona inesperta segue i suggerimenti dati da tizio o da caio, oppure da entrambi, per poi fare una scelta definitiva in base a quello che gli è più congeniale o a ciò che si rivela più efficace.
La pesca non è una scienza esatta, in cui 2+2 deve per forza dare 4, ma presenta tantissime sfaccettature che dipendono da moltissimi fattori, quali le condizioni ambientali e le caratteristiche degli spot che si frequentano, solo per citarne alcune, e questo condiziona tantissimo le proprie esperienze personali.
La riprova di ciò è che quando si parla di un certo argomento, da una parte ci sono gli 'inesperti' che chiedono suggerimenti, mentre dall'altra ci sono gli 'esperti' che li danno, e come chiunque può notare questi esperti non si limitano a una o due persone ma sono numerosissimi e tutti si prodigano per suggerire le proprie soluzioni che hanno sperimentato nella loro attività di pescatori sportivi.
Tra i suggeritori ci sono poi quelli che lo fanno con modestia, quelli che lo fanno con timidezza, quelli che lo fanno con sfrontatezza e quelli che (come alcuni di nostra conoscenza) lo fanno come se fossero gli unici depositari del verbo.
Sta poi "all'allievo" districarsi in questo mare di suggerimenti a volte anche apertamente contrastanti, ma personalmente non lo trovo controproducente, anzi, lo reputo un vantaggio per "l'allievo" che può attingere da più fonti, per poi alla fine optare per ciò che gli è più congeniale.
Certamente poi ad ogni suggeritore fa piacere che "l'allievo" opti per il proprio suggerimento, questo non possiamo nascondercelo, ma ciò non deve assolutamente convincerci che i suggerimenti degli altri non siano altrettanto validi (ripeto, sto parlando esclusivamente di
esperienze personali, non di suggerimenti scopiazzati a destra e a manca o dati solo per sentito dire).
Ciao