Per Nonnoroby: quindi dovrei provare a mettere le alici sotto sale e dopo congelarle se ho capito bene.
Nell'attesa della risposta di Nonnoroby, ti volevo comunque consigliare una cosa, a prescindere dalla conservazione che può essere praticata con molti metodi diversi, come avrai notato nei metodi di conservazione stessa, si parla soprattutto di sarde e non di alici, quindi ti consiglio la prossima volta che ti troverai a comprare l'esca di optare per le Sarde in quanto molto più resistenti delle alici..Ciao
Ciao Eugenio,
come ha giustamente osservato Surf, si sta parlando di sardine e non di alici, in quanto le alici sono molto ma molto meno indicate delle sardine per essere usate come esca, per il semplice fatto che la loro azione di richiamo è molto inferiore a quella delle sardine in quanto le loro carni sono meno grasse.
In ogni caso puoi sempre sfruttare quel mezzo kg per miscelarlo con gli sfarinati e prepararti una pastura: fai bollire le alici sino a sfaldarle più che puoi rimestolandole durante l'ebollizione con un mestolo di legno, poi riversi il contenitore così com'è (acqua e polpa) in un capace secchio in cui avrai messo gli sfarinati: rimestola bene sino ad ottenere un impasto omogeneo.
Se adesso non puoi prepararti la pastura, conserva le alici nel congelatore in attesa di poterlo fare.
Procurati invece le sardine (le migliori sono quelle di pezzatura media, ne troppo piccole ne troppo grandi). Io le preparo in questo modo:
- con delicatezza stacco le scaglie mettendo una sardina alla volta sotto un rubinetto da cui faccio fuoriuscire un filo d'acqua: con pollice e indice della mano sinistra tengo la sardina per la coda a testa in giù, mentre passo con delicatezza pollice e indice della mano destra sul corpo della sardina (dall'alto verso il basso) per staccare le scaglie. Il filo d'acqua se le porta via. Il lavoro va fatto con delicatezza per non rovinare la pelle delle sardine, ed è per questo che devi usare solo le dita e non una lama o altro mezzo per squamarle. Le squame vanno via con facilità
- poi ripongo le sardine a scolare su un piano inclinato. Non è necessario che diventino perfettamente asciutte, l'importante è che non grondino d'acqua
- adesso le cospargo con un pizzico di sale fine da un lato e dall'altro: non esagerare con le dosi, diciamo due o tre pizzichi per lato
- per riporle uso le bustine di plastica da congelatore: ne metto 5 per busta, poi arrotolo per uno/due giri l'apertura e la pinzo con una pinzatrice da ufficio, per evitare che le sardine scolino all'esterno della busta
- quindi metto le bustine nel congelatore. Se quel giorno stesso, o il giorno dopo, devo andare a pesca, chiaramente non metto nel congelatore un certo numero di sardine che presumo di utilizzare nel breve periodo
Il sale agisce quando scongeli le sardine, le rassoda e le conserva bene, senza disidratarle. Le sardine che mi avanzano dalla pesca le ricongelo (puoi farlo per 2/3 volte). Quando non è più possibile escarle, non le butto comunque via, ma le sfrutto per miscelarle agli sfarinati con cui preparo la pastura che uso a beachledgering o con la bolognese (se non posso prepararla subito, le congelo in un contenitore a parte in attesa di poterlo fare).
L'unico accorgimento da adottare, durante il periodo estivo, è di non tenere mai le sardine al sole. In quel periodo, a volte, mi porto dietro un contenitore termico per conservare l'esca al fresco.