SGOMBRI A SPINNING

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Author Topic: SGOMBRI A SPINNING  (Read 30182 times)

^FLY^

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on: March 12, 2008, 10:25:24
SGOMBRI CON ARTIFICIALI
IN CALABRIA

Arrivano le belle giornate e qui in Calabria basta un po’ di sole che la temperatura si alza sensibilmente. In questo periodo iniziano a farsi vedere gli sgombri che possono entrare senza ulteriori dubbi nella categoria dei pesci <<da artificiali>> per eccellenza. Infatti, pescando a traina si usano artificiali di vario tipo. A spinning, o facendo un po’ di pseudo-spinning con le <<sea fly>>  o moschette di mare fosforescenti (chiamate pescacciatore, finali da bolentino e traina, paternoster,eccetera) se ne possono prendere tanti anche in pochissimo tempo.



I risultati migliori, però, si hanno quando si pesca dalla barca a varia distanza da riva.
E’ consigliabile partire con due canne, una da tre metri o qualcosa di più da utilizzarsi con le <<moschette>>e relativa mondatura (compresa la zavorra terminale di peso variabile dai 30-50 ai 150 grammi secondo la profondità , il vento e le correnti) e un’altra di circa due metri e mezzo per la pesca a lancio classica con gli altri artificiali.
Sul mulinello della canna lunga si può montare un filo dello 0,35-0,40 o anche più, dato che si potrà arrivare a fare una pesca <<pesante>>, mentre su quello da spinning classico si può tranquillamente scendere ad uno 0,25-0,30. Il tutto è altrettanto valido per la pesca al sugarello o sauro.
Per quanto riguarda il primo sistema, quello con le <<moschette>> a bolentino o quasi, non ci sono troppi problemi tecnici: si lascia scendere fin sul fondo, si solleva la <<catena>> delle sei-sette esche, la si lascia calare di nuovo e quando uno, due, tre,sei sgombri e soci attaccano, si forza su canna e mulinello  per farli finire a pagliolo.

Ma tante volte tale tecnica del <<su e giù>> non è redditizia e allora conviene ricorrere a qualcosa di più movimentato. Si lancia il più lontano possibile e si recupera a scatti e con lunghe <<filate>> a mezz’acqua.
Il secondo sistema, quello che riguarda lo spinning vero e proprio, prevede invece l’utilizzo di ondulanti da 6-8 centimetri,abbastanza pesanti e dal movimento guizzante, di imitazioni in silicone di pesciolini argentati o biancastri, e di minnow da 5-7 centimetri di tipo affondante.
Il recupero è di solito abbastanza veloce sulle <<mangianze>> sia a galla che a pochi metri di profondità, oppure lento e a scatti e rilasci in acque profonde.


P.S.Aspetto il commento dell'esperto AMARONE
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amarone

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Reply #1 on: March 12, 2008, 19:21:32
Concordo pienamente con quanto hai scritto Fly.Qualche precisazione la vorrei fare invece su quello che tu chiami "pescacciatore". A mio parere (e qui mi farebbe tantissimo piacere sentire il parere e il nome che viene dato a questo tipo di pesca dai non calabresi) il "pescacciatore" è uno dei tantissimi modelli di terminali usati per la pesca a Sabiki o impropriamente detta in gran parte della Calabria pesca con la filosa. Eco perchè vorrei sapere come si chiama nelle altre regioni perchè Sabiki non è altro che il nome della prima azienda distributrice in Italia.Uno dei terminali più famoso è infatti il "pescacciatore" che non è altro il "testarossa" della pesca a Sabiki come da foto:



Come nello spinning anche qui c'è l'imbarazzo della scelta e del prezzo (anche se qui si va da 1euro50 e raramente si supera i 6euro) ecco qui qualcuno dei miei terminali a sinistra più economico della Lineaeffe a destra un po più caro della Yamashita



Una cosa importante.Importantissima.Fondamentale.UN TERMINALE SABIKI NON DEVE MAI MANCARE SU UNA BARCA!!! A parte che è un tipo di pesca universale, la si usa da terra, dai moli ma da il meglio di se dalla barca.In pratica si piomba ad una estremità e si effettua un continuo movimento di sali-scendi simulando un branchetto di pescetti attirando così la voracità dei predatori più vicini.Nato per pescare negli orari canonici (alba e tramonto)ai sauri (qui e più avanti chiedo l'aiuto di Davide per l'effettivo nome dei pesci) si è rilevato ben presto micidiale per svariati tipi di pesce in qualunque orario della giornata.Non so più quante volte mi ha salvato dalle tipiche giornate da cappotto. Nelle afose giornate estive quando il bolentino non dava i suoi frutti mi avvicinavo alle cosiddette "frischere" e in dieci minuti tiravo su lampughe e ricciolette. Per non parlare, se si sta vicino ad una cigliata, dell'attacco continuo di perchie(sempre loro) e luvari.E infine l'utilizzo più importante per il Sabiki è quando si va a traina con il vivo o con il morto. Dieci minuti con la "filosa" e l'esca per trainare è pronta come in pescheria.Alcuni la innescano con il gamberetto, la striscia di calamaro o il coreano per evidenziare una specie di coda ma personalmente non ho mai riscontrato differenze sostanziali nell'innescarla oppure no.Ricordatevi mai uscire in barca senza una "filosa".


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Reply #2 on: March 12, 2008, 20:14:07
MARCE' ti devo proprio stuzzicare per farti mettere in campo le tue competenze. ;D
Questo è il tuo campo non il mio, perchè li fai scrivere a me certe cose? - ho capito non ci vuoi svelare i tuo segreti ;D oppure in fondo ma proprio in fondo sei timido ;D
Noi comunque aspettiamo di leggere le tue esperienze di pesca con la barca.
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amarone

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Reply #3 on: March 12, 2008, 21:52:58
Fly ti racconto una cosa che spiega perfettamente la mia situazione. Giorni fa ho riincontrato un vecchio pescatore (75 anni) mio conoscente che non vedevo da parecchio, e ci siamo visti in un negozio di pesca di un mio amico.Era la seconda volta nella sua vita che entrava in un negozio di pesca(immagina se non era pescatore) e ho impiegato ben mezzora con l'aiuto del mio amico a convincerlo che quei gamberoni artificiali e tutti colorati servivano per pescare le seppie. Non voleva assolutamente crederci, per lui la seppia si pesca solo e soltanto con la seppia femmina(qualche giorno mi farò spiegare come riconoscere la femmina e posterò un nuovo topic).Gli amici pescatori che frequento giornalmente, per parlare del tempo che sarà il giorno dopo, invece hanno tutte le coffe piombate con i piombi che usavano una volta gli operai che lavoravano sui binari, ne hanno due addirittura con il timbro FS 1968.Morale. Penso che questi siano Pescatori.Pescatori con la P maiuscola.Loro sono veramente esperti.Ecco perchè forse posto poca roba, non vorrei, come sicuramente succede, che uno di questi personaggi e ve ne sono ancora parecchi (grazie a Dio)leggesse qualcosa che lui reputi pura idiozia.Ammiro troppo questa splendida categoria di persone.E poi Fly mi conosci non sono affatto timido, diciamo che do il meglio davanti ad una tavola imbandita.Facciamo così la prossima volta che ci vediamo io parlo, mangio(e bevo) e tu scrivi. Ok?


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Reply #4 on: March 12, 2008, 23:47:23
Non sono d'accordo,  ;D ognuno di noi ha le sue esperienze e le sue tecniche da raccontare e che sono sempre valide. Ho conosciuto gente che pescava le trote con le mani nei torrenti, non per questo non devo dire che io li pesco con la mosca!
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