PESCA DALLA SPIAGGIA I MULINELLI

Nella pratica della pesca dalla spiaggia sono utilizzati due tipi di mulinello: a bobina rotante ed a bobina fissa. Solitamente l’uso del mulinello rotante è riservato alla pratica del surf casting preferendo per la pesca a fondo leggera l’utilizzo dei fissi, i quali, tuttavia, possono essere ben utilizzati in entrambi i casi.
Decidendo per l’acquisto di un mulinello a tamburo rotante, la scelta si presenta tutto sommato facile. Infatti sul mercato italiano sono presenti solo pochi modelli adatti alla pesca dalla spiaggia, è allora più semplice citare direttamente i nomi piuttosto che sviscerarne le caratteristiche. I più leggeri, adatti anche per la pesca a fondo appartengono alla serie 5000 della svedese Abu.

La classe immediatamente superiore (la cosiddetta 12/15 libbre) è senz’altro la più utilizzata e versatile nonché prestante nel lancio. Si può scegliere tra la serie 6500 Abu ed i modelli millionaire o 7HT Daiwa. Adatti ai sistemi più pesanti sono ancora da considerare gli Abu 7000 ed i Penn 370 e 980. Per individuare invece il mulinello a bobina fissa ideale ipotizziamo un confronto fra due attrezzi adatti al surf ma di diverse generazioni. Poniamo sul banco di prova uno dei miti del surf anni 80 cioè il Mitchell 498 ed il primo vero NUOVO fisso: lo Shimano Biomaster GT7000 (tuttora validissimo).

Entrambi presentano, ai fini del Recupero, un risultato molto simile.Le differenze le noteremo nel peso molto più elevato del 498 e nel profilo delle bobine: alta e poco profonda quella del Biomaster, bassa e profonda quella del 498. Queste differenze determineranno notevoli vantaggi in fase di lancio, tutti a favore del Biomaster.

I mulinelli a bobina fissa di ultima generazione sono validissimi a queste condizioni:

1 – Bobina alta e a profilo poco profondo; i circa 200 metri di lenza utili al lancio (vele comprese), dovranno essere contenuti in uno spessore di pochi millimetri periferici al profilo della bobina.

2 – Avvolgimento a spire incrociate per evitare attriti fra le spire del filo

3 – Sistema oscillante del meccanismo di salita e discesa della bobina; ciò comporterà un perfetto avvolgimento del monofilo.

4 – Manovella lunga; al di là del rapporto di recupero renderà il riavvolgimento meno faticoso.

5 – Rapporto di recupero fra 1:4,5 e 1:5,2 per i mulinelli da fondo (un rapporto di recupero
superiore tipo 1:6 sarà sinonimo di eccessiva velocità col doppio inconveniente di frequenti ingarbugliamenti dei finali e scarsa potenza) Rapporto di recupero fra 1:3,2 e 1:4,2 per i mulinelli da surf; ciò determina buona potenza e scarsa velocità.     L’ideale e un rapporto di 1:3,8.

6 – Rullino scorrifilo in materiali molto duri e dalla rotazione facilitata sul proprio asse di supporto.  Attenzione, tanti ottimi mulinelli scarseggiano proprio in questo particolare.

7 – Qualche cuscinetto a sfera, anche senza esagerare. Sarebbe inoltre buona norma acquistare mulinelli corredati da una bobina di scorta, a condizione che almeno una delle due sia in materia poco deformabili.

La pressione esercitata da 250 o più metri di lenza dello 0,30 o 0,28 su di essa avvolta potrebbe leggermente ovalizzare una bobina “tenera” con conseguenze sull’imbobinamento. Altro espediente per selezionare un buon mulinello a bobina fissa consiste nel provocare con una mano una pressione adeguata sulla testa del mulinello, senza però bloccare la rotazione, e provare a girare la manovella; un mulinello proporzionalmente potente rispetto all’uso a cui e dedicato riuscirà a ruotare senza eccessivi sforzi.

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